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L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE

• Inizio del naturalismo → motivo per cui è nato;


• 1859, Charles Darwin = botanico, biologo, studioso;
• Studia le tartarughe alle isole Galapagos;
• Scopre che l’uomo è l’ultima evoluzione delle scimmie = innovazione → incide sulla religione;
• Nel mentre ci sono le guerre di indipendenza;
• Ci sono studi più attenti su diversi ambiti = ingegneri, biologhi…
• Loro rivoluzionano il mondo = Francia, Germania, Nord Italia…
• Qui parte la “ 2° rivoluzione industriale ” → illuminazione stradale, macchina, aspirina,
disinfezione, acciaio, refrigerazione, cibi in scatola, macchina fotografica;
• Studiano “ l’interesse dell’uomo ” = Charles Darwin;
• Trasporto caratteri dominanti → fisici e caratteriali;
• Mendel studia la trasmissibilità;

HYPPOLITE TAYNE

• Dà la definizione del naturalismo;

CESARE LOMBROSO

• Medico, criminologo = uno dei primi;


• La criminalità è un fatto genetico secondo lui;
• Studia i tratti somatici, studia molti criminali;
• Fece studi influenzati da 2 discipline: 1) Frenologia;
2) Fisiognomica (studio dei caratteri);

IL DARWINISMO SOCIALE

• Sopravvive chi si adatta;


• Cercano risposte su come l’individuo si comporta nella società;
• Per il darwinismo sociale invece non è genetico ma è in base all’ambiente;
• Sviluppo “ romanzo realista ” → anche se la realtà è brutta;
• → Autori: Balzacca, Gustave Flauber → scrive molti romanzi, tra cui:

GUSTAVE FLAUBER

L’EDUCAZIONE SENTIMENTALE

• 1 uomo vuole fare fortuna e va a Parigi, ma scopre che la città è vorace e bisogna scendere a
compromessi. Torna a casa ed è cambiato in peggio;
• Siamo in pieno positivismo;

MADAME BOUVARY

• E’ la moglie di un medico di campagna. Si annoia quindi legge romanzi. Viene mollata


dall’amante. Alla fine si suicida. Questo romanzo entra nella psicologia della donna;
• Bovarismo = sogno di fuggire, di una vita parallela;

FRATELLI DE GONCOURT

GERMINIL LACERTEUX

• 1865;
• Lei è una domestica che ha una grande delusione d’amore e si lascia distruggere da esso (fisico e
sentimentale;
• Ci sono descrizioni orrende sul suo dolore;
• Aspetti importanti: 1) Serva, classe sociale bassa;
2) Descrizioni sgradevoli;
3) Prefazione al romanzo (manifesto);
• Da voce alle classi con meno voce;

NATURALISMO E POSITIVISMO

• Maggior esponente che diede il via al naturalismo francese = Emil Zolà;


• Nato nel 1864 con la prefazione dei De Goncourt, che descrivevano la realtà, emozioni,
sofferenza e classi + povere → risposta letteraria al darwinismo;
• Progresso che da vita al positivismo = unica vera conoscenza è quella ottenuta con il metodo
scientifico; → fiducia totale nella scienza, perché può donare felicità
• Progresso = vita migliore;
• Lo scrittore diventa un osservatore e deve essere impassibile;

VERISMO E NATURALISMO

• Verismo: Italiano, narra fatti con osservazione esterna, ambiente rurale, campagna, mare, umili,
ideale dell’ostrica, si sopravvive seguendo gli ideali, tradizioni, codici morali, cambiamento =
fallimento, realismo;
• Naturalismo: Francese, città, consente il cambiamento, per gli umili c’è possibilità di riscatto;
EMIL ZOLA’

• Giornalista capace di vedere oltre la realtà e scandalizzarsi di tutto ciò che è sbagliato;
• Fa riferimento a Flaubert;
• Scrive il saggio: “Il romanzo sperimentale” → esprime la teoria di come deve essere la scrittura
in quel momento del naturalismo;
• Denuncia la società contemporanea, con l’idea che venga migliorata;
• J’accuse = denuncia la società;
• Bisogna studiare il comportamento dell’uomo individuale e collettivo.
• Pone l’attenzione sull’ individuo, sulla sua indole e carattere; relazione tra carattere e ambiente;
• Temi: carattere, temperamento, indole;
• La letteratura deve studiare il comportamento dell’uomo per risolvere i problemi;
• Lui è molto legato al progresso;
• Meno progresso = meno felicità → più progresso = più felicità;
• Crea una relazione tra carattere e ambiente;
• Si domanda sulla relazione tra l’ereditarietà dei caratteri e l’ambiente in cui si vive;
• Ambientazione di Zolà = sempre la città: 1) Grandi opportunità;
2) Opportunismo;
• Scrive un ciclo di 20 romanzi : “Rugon-Macquart”.

CICLO DI RUGON-MACQUART

• 2 famiglie si uniscono dando vita ad un’unica;


• Molto descrittivo;
• Vuole descrivere la vita di una famiglia ricca in diversi contesti sociali x 5 anni;
• Nell’introduzione: spiega il progetto narrativo = rappresentare la società contemporanea in
modo scientifico;
• Rugon = borghesi. - Macquart = ceto popolare – alcolisti.
• Sullo sfondo viene ripercorsa la storia di Francia, dal colpo di stato di Napoleone alla battaglia di
Sedan;
• Zolà vuole trovare: leggi sociali, economiche, storiche e generazionali che hanno determinato lo
sviluppo della società contemporanea;

IL VENTRE DI PARIGI

• Protagonista = Florent = oppositore governo di Napoleone → x questo motivo viene deportato;


• 7 anni dopo evade e torna a Parigi dal fratellastro che aveva allevato;
• Fratellastro = buona situazione economica + sposato;
• Qui Florent crea un complotto verso il governo → moglie del fratellastro lo denuncia → viene
deportato e arrestato di nuovo;
J’ERMINAL

• Protagonista = Etienne = viene licenziato, cerca un nuovo lavoro e va al nord a lavorare in una
miniera;
• Si innamora di Catherine, di cui anche un altro operaio si era innamorato = Chaval;
• Chaval geloso abusa di lei e la convince ad andare a vivere con lui;
• Etienne sconvolto dalle ingiustizie ai lavoratori/minatori;
• Salari si abbassano e spinge minatori a scioperare, senza ottenere però risultati;
• Quindi provano a rompere macchinari, aggredire borghesi, soldati, uccisioni;
• La rivolta fallisce, per una provocazione Etienne uccide Chaval e va a vivere con Catherine, che
muore però poco dopo.
• Etienne torna a Parigi;

TERESA RAQUIN

• Teresa è sposata ed infelice → ha un amante = Laurent;


• I 2 amanti uccidono il marito di Teresa in una gita in barca;
• Nessuno sospetta Laurent, che prende il posto nel cuore della madre del marito (la vecchia
Raquin);
• I due amanti si sposano, ma hanno sensi di colpa, così si accusano a vicenda davanti alla vecchia
Raquin, paralitica;
• Alla fine i due si avvelenano.

L’AMMAZZATOIO

• Ammazzatoio = osteria dove i personaggi affogano la disperazione nell’alcool;


• Gervasia è la moglie di Lantier e hanno 2 figli, va a Parigi come lavandaia;
• Lascia il pigro Lantier e sposa l’operaio Copeau;
• Copeau rimane vittima di un incidente sul lavoro → risparmi di lei servono x le cure;
• Lui diventa un’alcolista, lei anche lo diventa perché stremata + si prostituisce;
• Solo la morte porrà fine alle sue pene;

NANA’

• Attrice e cortigiana;
• Si diverte ad umiliare e rovinare i suoi spasimanti;
• Il primo fu il conte Muffat che la mantiene perfettamente;
• Gelida e incapace di voler bene, avida di lusso e di piaceri;
• Viene lasciata da Muffat e si rovina finanziariamente;
• Si ammala di vaiolo e muore poco dopo;
LUIGI CAPUANA

• Scrittore e critico letterario;


• Si appassiona al naturalismo francese;
• Scrive articoli sui fratelli De Goncourt;
• Scrive romanzi;
• Rilancia la scrittura italiana → dichiara che Zolà è bravissimo ma mai ai livelli di Verga, perché
un’opera d’arte non può avere un concetto scientifico;
• Nel 1881 boccia un’opera di Zolà su una rivista;

GIOVANNI VERGA

• Nasce a Catania, 1840 - 1922, famiglia di ricchi proprietari terrieri;


• In Sicilia ci sono ancora gli spagnoli, è molto arretrata: scienza e tecnologia non c’erano;
• Temi: dramma, tradimento, amore, tradizione, religione, vendetta, gelosia, Sicilia, Scandolfi,
piazza, paesani;
• Legge gli autori contemporanei: Zolà, Flaubert, nuova letteratura francese e inglese;
• Capuana e Verga si frequentano;
• Linguaggio: dialetto, perché lo avrebbe visto la società;
• Ci sono anche proverbi e detti popolari;
• Metodo di scrittura = regressione dello scrittore, eclissi;
• Va a Milano, sviluppata, contatti con la Francia → qui c’è un gruppo di scrittori, tra cui Emilio
Praga, Arrigo Boito, Cletto Arrighi;
• Arrighi scrive l’opera “La scapigliatura” = gruppo di giovani, ribelli alla loro classe di provenienza
(borghesia) → piccoli borghesi .
Amavano vivere in modo disordinato ed eccentrico,
tipo i nostri Hippy;
• Questo romanzo diventa il termine con cui vengono indicati gli scrittori italiani che vivono così,
tra cui Praga, Boito e Arrighi = scapigliati;
• Questo modo di scrivere e i contenuti, sono l’espressione esasperata dell’ultimo romanticismo;
• Romanzi cupi, situazioni al limite in cui domina la passione; si parla di società, c’è il tema della
bellezza capovolta e della morte, vivono in modo violento e passionale;
• Macabro, rottura col passato;
• Gli scapigliati sono la risposta italiana ad un fenomeno simile in Francia, che si chiama Bohème,
di cui gli appartenenti erano bohèmien (zingari) che venivano dalla boemia;
• Essi sono emarginati (bohèmien) e ripudiati, sono artisti, pittori, scrittori, musicisti, poeti poveri,
tossici e ubriaconi;
• Si comincia a vedere l’artista al di fuori della società, loro stessi si collocano al di fuori di essa;
• Spesso scrivono anche sotto l’effetto di alcool;
• Gli scapigliati invece, sono + inseriti nella società;
• Verga a Milano, ne rimane scioccato e critica;
• Conosce Cletto Arrighi;
• Capisce che ciò che vuole fare è diverso da quello che ha fatto fino ad ora;
• Vuole dare voce a quelle classi che non l’hanno mai avuta, vuole descrivere la realtà;
• Scrive attraverso una tecnica legata all’impersonalità;
• Svolta = “Nedda” racconto, 1874, Nedda è una giovane donna che lavora nei campi = donna =
cambiamento. Melodrammatico = + vicino al romanticismo;

ROSSO MALPELO

• Novella che ha fatto il vero cambiamento;


• Tratto dalle novelle rusticane;
• Sicilia, miniera;
• Si chiama Rosso Malpelo per via dei suoi capelli rossi;
• Ritenuto x sto motivo il figlio del diavolo, nel paese dove vive;
• Tutto viene descritto dal punto di vista del paese;
• Descrive la realtà;
• Malvoluto dalla famiglia e compagni di lavoro → isolato;
• Il padre morì nella miniera;
• Conosce un giovane, Ranocchio, lo tormenta x prepararlo alla vita;
• Muore l’asino di Malpelo con cui lui si sfogava sempre;
• Ranocchio morì poco dopo;
• Malpelo venne mandato in una in una zona pericolosa della cava e non fa più ritorno;

LA LUPA

• Vita dei campi;


• Modello donna = famosa, occhi scuri, labbra rosse, pallida;
• Pasqua e natale mai in chiesa;
• “Mangiatrice di uomini”;
• Sua figlia si vergogna di lei, era il suo contrario, nessuno l’avrebbe sposata;
• Nome della Lupa = Pina;
• Giovane soldato = Nanni;
• Lupa innamorata di Nanni, Nanni innamorato della figlia della Lupa;
• La lupa lavora nei campi;
• Esce nell’ora pomeridiana → le donna x bene non lo fanno → codice d’onore = le donne x bene
non lo infrangono;
• Lei si riannoda le trecce = è stata con Nanni;
• Lui la uccide perché disturba la bellezza della famiglia e del luogo sacro.

LIBERTA’

• Vita dei campi;


• Evento storico-politico realmente accaduto;
• Rivolta contadina a Bronte, Sicilia, 1860;
• Contadini si rivoltano ai Borboni;
• Circolo = luogo di incontro dei nobili;
• I contadini = folla = hanno dei berretti bianchi;
• I campieri (baroni) picchiavano i contadini;
• Uccisioni; Barone, prete, sbirro, guardaboschi, galantuomo, reverendo, Don Paolo, figlio del
notaio (x sbaglio, 11 anni), baronessa + figli;
• Ora però non avevano più il prete x la messa o un padrone x il lavoro;
• Fu tutto inutile e zero libertà;
• Da qui si capisce il pensiero politico-sociale di Verga = Non si può migliorare, tutto deve
rimanere così com’è;
• Lui non è sicuramente un socialista, progressista e non gli piace il cambiamento.

LA ROBA

• Novelle rusticane;
• Protagonista = Mazzarò;
• Mazzarò indossa il berretto di seta e non il cappello perché vuole essere fedele alle sue origini;
• Racconto popolare pieni di aneddoti,
• Viaggiatore su una carrozza = visione degli andanti;
• Siracusa, Etna, Francoforte;
• Testa come un brillante = per questo è ricco;
• La roba = possedimenti, terre, cibo, animali,…
• Diventa ricco e gentiluomo;
• Lui ha faticato x la sua roba, il barone no = eredità;
• Quando muore distrugge tutto, perché non vuole che nessuno abbia la sua roba;
• Pensiero di Verga = Non puoi cercare di diventare quello che non sei, non si può migliorare.

FANTASTICHERIA

• Vita dei campi;


• Il mare brontola e sbuffa;
• Descrive il mondo che vede;
• 1° dichiarazione di Verga = ragazzini, monelli, vivono x le strade in brutte condizioni;
• L’anziano ha lasciato la casa dove voleva morire e l’hanno portato in ospedale;
• Mena = giovane donna, l’anziano è suo nonno;
• La sua famiglia non c'è più e lei fa la prostituta = si è persa in città;
• → non lo avrebbe fatto se non fosse successo tutto ciò;
• 2° dichiarazione di Verga = i monelli si faranno grandi e grossi come il padre e il nonno, quindi
miserabili, vivono di poco, poveri, sarà così per tutte le generazioni a venire;
• Sono come ostriche = ideale dell’ostrica;
• E’ una sintesi del romanzo Malavoglia = nonno muore, 1 in carcere, 1 prostituta.
CICLO DEI VINTI

• Entra l’idea della sopravvivenza = le ostriche sopravvivono solo in certe situazioni;


• Idea di costruire una serie di romanzi;
• 5, ognuno con un tema: 1) Malavoglia = lotta per la sopravvivenza;
2) Don Gesualdo = elevarsi come classe sociale;
3) Duchessa di Leira = mondo vano e frivolo di aristocratici;
4) L’onorevole Scipioni = ambizione politica;
5) L’uomo di lusso = ambizione artistica;
• Ne scrisse solo 2: Malavoglia e Don Gesualdo;
• 1881 = esce la prefazione dei Malavoglia = abbraccia tutto il ciclo;
• I Malavoglia sono i vinti = coloro cui il destino non consente possibilità di cambiamento, sono
vinti dalla vita;
• Mazzarò e la lupa sono dei vinti;

MALAVOGLIA

• Famiglia “Toscano”, 1881;


• Padron N’toni Padrone = il + vecchio della famiglia → frase famosa “La famiglia è come un
pugno”;
• Casa = scoglio = ostriche → casa del nespolo;
• Pescatori, loro barca = “provvidenza”;
• Si trasferiscono, vendono tutto, ma la loro barca affonda → inizio disgrazie;
• Famiglia aristocratica e famiglia di muratori;
• In famiglia tutti hanno una funzione;

MASTRO DON GESUALDO

• Narra la storia di Gesualdo Motta, un uomo avido che ha avuto come unico scopo nella vita
quello di accumulare ricchezze;
• Compie un percorso che da Mastro, ovvero muratore, lo porta a diventare Don, cioè diventa
nobile, grazie al suo matrimonio con una donna di nome Bianca Trao, che però non lo ama;

CRITICA LETTERARIA DI VERGA

• I critici scrivono critiche sull’autore;


• La critica esprime un giudizio;
• Spesso i critici sono influenzati dal loro pensiero politico;
• Alberto Asor Rosa = critico letterario;
• → 1 sua critica = 1865 → rivoluziona la critica di Verga = era troppo conservatore;
LA SCRITTURA AL FEMMINILE

• Inizio ‘900, personaggi costituiti su figure femminili;


• Le scrittrici donne chiedono di essere ascoltate → diritti;
• Esempio: “Una donna” di Sibilla Aleramo → forma autobiografica;

ADA NEGRI

• Lodi, 1870, scrittrice, orfana, maestra delle elementari;


• 1° donna ad entrare nell’accademia d’Italia;
• Le sue poesie = forma di denuncia;
• Considerata intellettuale;
• 1882 comincia a scrivere poesie: 1) Tempo = d’amore, vita, presenza, dolore, sofferenza;
2) Cade la neve = d’amore;
• Scrittura innovativa, dedica le poesie anche alla natura, musica;

GRAZIA DELEDDA

• Sardegna, 1871, autodidatta, vuole uscire dall’ambiente chiuso del tempo;


• Si avvicina al socialismo, le sue opere sono approvate da Verga;
• Temi: bene, male, sentimento religioso;
• Famiglia aristocratica e famiglia muratori;

ALDA MERINI

SONO NATA IL 21 MARZO

• Giornata della poesia, istituita nel 1999;


• Compleanno di Alda Merini;
• Poetessa dei "Navigli";
• Biografia: Milano, picchiata molto dal marito. É persona ribelle e ha passato molto tempo in
manicomio. Quando è uscita non era più la stessa persona. Nella scrittura e poesia ha trovato
una terapia. Cercava la libertà;
• Ha una scrittura pulita e tagliente;
CHARLES BAUDELAIRE

• Francia, Parigi, 1821-1867, poeta maledetto;


• Nasce il simbolismo;
• Scrittore anticonformista, capace di esprimere un sentimento comune fino ad allora inespresso;
• Esprime: Inadeguatezza con la società e sé stesso → disagio;
• Diventa reattivo;
• Temi: frantumazione dell’io, stato di ebrezza, stato psicofisico di stordimento, maligno, satanico,
diabolico, malattia, morte, tenebre, elementi naturali anche se è mezza morta, si guarda il
passato, esagerazione cose sensoriali, fuga nell’arte, il male, esclusione;
• Si ubriaca con assenzio e oppio;
• Situazione di noia → stato fisico, indifferente, non voglio uscire da questo stato;
• Scrive Spleen = racchiude tutto quello citato sopra;
• Descrive la realtà attraverso un percorso visionario = attraverso i sensi;
• → nasce relazione tra lui e la natura;
• Società = insieme di individui = società di massa = passaggio verso la modernità;
• Definisce individui come ombre (difficoltà comunicativa);
• Scrive raccolte di poesie
• Si crea il gruppo dei poeti maledetti;
• Famme Fatale: succhia l’energia dall’uomo, è in contrapposizione con la classica figura
femminile, misteriosa… possiamo trovare le due contrapposizioni in “Malombra” di Fogazzaro;

I FIORI DEL MALE

• Rivoluziona l’immagine della rosa;


• Rosa = male, morte, buio = Edgar Allan Poe;
• Sentimento cupo, triste, tetro…;

SPLEEN

• Cielo grigio, terra come sabbia, pipistrello, prigione, notte buia (gotico);
• Descrive il suo stato d’animo con immagine della natura e prigione = non si sente nella società;
• Stato d’abbandono, disagio, noia…;
• Nuovo tipo di scrittura = aspra, nera;
• Non esalta, descrive solo;
• “Ragno che tesse” = di sente in trappola;

L’UOMO E IL MARE

• Nuova tecnica di scrittura, si riferisce all’uomo;


• Dandy = termine che deriva da Lord Byron, vive di letteratura, aristocratico;
• Mare = immagine dell’uomo;
L’ALBATROS

• Parla di un’abitudine dei marinai = rappresenta la società che sbeffeggia l’albatro che invece
rappresenta il poeta;

CORRISPONDENZE

• Collegamento tra uomo e natura;


• Nuovo modello di scrittura;
• Simbolismo = nuovo genere letterario (simboli per rappresentare qualcosa);

PAUL VERLAINE

LANGUORE

• 1883;
• Scienza e animi;
• Si sente decadente, inizialmente era negativo, poi diventò un aspetto positivo;
• E’ una condizione fisica e psicologica;
• Decadenza del mondo romano, la caduta di qualcosa che è stato grandioso, grande;
• Parla di qualcosa che si consuma nello stomaco, stanchezza;
• Decadentismo e simbolismo;
→ genera letteratura che usa simboli x rappresentare qualcosa → Simbolismo;
→ luce, buio, giorno, notte, bene e male;
→ primo aspetto del decadentismo;

DECADENTISMO

• Nasce in modo dispregiativo;


• Ricorda lo Spleen di Baudelaire;
• Trasformazione = da realista a decadentista;
• Arriva anche l’estetismo;
• Temi: amore, morte, sentimenti, tenebre e maligno;

HUYSMANS

• Francia;
• Segna passaggio da romanzo realista a decadente con il romanzo: “Contro corrente”, del 1884
(a rebours);
• Protagonista = modello eroe decadente = “Desesseintes” = aristocratico, l’artista in crisi, si
afferma la borghesia, società di massa;
• Disgustato da questa educazione, si ritira in una villa, circondandosi di letteratura, cultura, arte,
profumi e arredi;
• Sviluppa disturbi psichici, abbandona la villa, rimane perduto, vagabondo nella città, non più
mondo cittadino = senso di inadeguatezza;

ANTONIO FOGAZZARO

• Veneto, anticonformista;
• Opera famosa = “Malombra”, 1881 (anno di uscita anche dei Malavoglia) = storia d’amore,
soprannaturale, personaggi inquietanti, mistero;
• Romanzo = Piccolo mondo antico = trilogia;

MALOMBRA

• Corrado è il protagonista;
• Attrazione tra lui e Marina (nipote del conte) = entrambi volevano dimenticare gli ex →
rapporto malato;
• Altra donna buona con lui → lui però preferisce Marina = figura disturbata;
• La donna gentile con lui lo mette in guardia su Marina;
• Lui non la ascolta e alla fine Marina lo uccide;
• 2 tipologie di donne = donna demone (Marina) e donna angelo (l’altra donna);

GABRIELE D’ANNUNZIO

• Pescara, Abruzzo, 1863;


• Una volta erano “gli Abruzzi”;
• Inizia a comporre già a 16 anni;
• Va a Roma e inizia la “vita moderna” = x ricchi, eventi, teatro, opera;
• Si dedica al giornalismo e scrittura → ma ha grossi debiti;
• → si trasferisce in Francia x non pagare le tasse;
• Nel 1881 esce il romanzo “Il piacere” → importante = perfetto esempio di romanzo decadente;
• 1892 = si dedica alle letture di Friederich Nietzsche → filosofo che rompe con gli schemi
precedenti; usa espressione violenta “Dio è morto” → Ubermensch → cerca un nuovo Dio;
→ cerca 2 capacità di spirito: spirito dionisiaco e spirito apollineo;
• D’Annunzio rimane invaghito dall’idea dell’Ubermensch (voleva esserlo) di Nietzsche;
• L’esteta è colui che vive la vita come un’opera d’arte;
• Abbandona quindi l’estetismo e abbraccia il superomismo;
• Avrà una relazione con Eleonora Duse = soprannominata “divina”;
• Scrive opere teatrali pensando a lei come protagonista;
• Si trasferisce sulle colline di Firenze con lei, e vive come un principe;
• Si lancia nella carriera politica;
• Denigra il fascismo perché non lo ha fondato lui, ma Mussolini, quindi c’è l’ha con lui che è un
Ubermensch;
• 1900 si avvicina alla sinistra = audace, estrema, manifestazioni;
• Ultimo poeta vate;
• Si occupa del teatro;
• Voleva rifare Roma come l’impero romano;
• Invita all’entrata in guerra → parte e recluta soldati gli “arditi” → compie atto incredibile, infatti
con una flotta attraversa l’Adriatico e ha fronteggiato il nemico;
• 2 imprese: 1) Impresa di fiume = 1918, hanno occupato Fiume;
2) Volo su Vienna = 1918, idea di lanciare volantini di propaganda x l’Italia;
3) La beffa di Buccari = 1918, attacco con motoscafi armati contro navi austro-ungar;
• D’Annunzio diventa potente e Mussolini ne risente;
• Per questo motivo Mussolini gli offre una villa sul lago di Garda per ritirarsi, lui accetta la lo
trasforma in un museo auto celebrativo su sé stesso;
• Scrive romanzi con protagonisti vicini all’estetismo;
• Temi: superuomo, ritorno all’antichità;
• Scrittura: in versi → laudi;
• Poesia: completare analisi uomo del tempo;
• Laudi: dovevano essere 7 volumi con nomi delle pleiadi → ne produce solo 3: Maia, Elettra,
Alcyone → 3 libri diversi di D’Annunzio;
• Laudi = componimenti lunghi in versi;

MAIA

• E’ una raccolta in cui c’è una sovrapposizione dell’immagine mitologica e moderna;


• Interpreta la fine di un mondo, nostalgia del passato;
• Valore per la modernità;
• Non ci sono schemi metrici → novità;
• Sensualità: torbida;
• Percorso mitologico → perché fece viaggio in Grecia;
• Sovrappone mito classico e mito moderno;

ELETTRA

• Legato a questione politica;


• Celebra città del passato, poi dell’800 → vuole riportare l’Italia allo splendore rinascimentale;
• Dopo il viaggio in Grecia;
ALCYONE

• Racconta una sua vacanza in Toscana;


• Periodo di + anni;
• Descrizione percettiva, sensoriale (collegamento empirismo)
• Come il poeta si relazione con l’universo;
• C’è il panismo = Dio Pan = satiro danzante → simboleggia una vita libera con la natura;
• Scambio tra natura e poeta e viceversa (scambio osmotico);
• Trovo tutto nella natura: vita, morte, rinascita;
• Decadente, un po' di estetismo, no superuomo;

I PASTORI

• Tratta da Alcyone;
• Lontano dal suo stile;
• Si parla della transumanza;
• Ricorda e gli manca la sua terra contadina, la sua patria, mondo pastorale antico primitivo;
• I pastori ricordano la loro terra riportando gli animali a valle e raccontando le loro storie nei
paesini;
• Contrapposizione tra montagna e mare, montagne colore del mare che luccica il sentiero, mare
che ha il colore dei prati.

LA PIOGGIA NEL PINETO

• Fa parte di Alcyone;
• Musicale e sonoro;
• Vengono riprodotti suoni della pioggia, delle cicale, delle rane;
• Colore della vegetazione molto vivido grazie alle parole;
• Idea di composizione sinfonica;
• Il poeta, infatti, attraverso l'uso accurato della parola sembra riprodurre delle vivide sonorità.

LA SERA FIESOLANA

• 1889, sera di inizio giugno;


• Divisa in 3 strofe, descrivono 3 quadri diversi = i 3 momenti diversi della sera;
• La fine del pomeriggio, la sera e l’inizio della notte;
• Uomo che coglie le foglie di un gelsomino;
• Donna amante del poeta, a cui D’Annunzio si rivolge durante tutta la poesia;
• Le tre strofe sono separate da 3 versi, i quali iniziano tutti con “laudata si”;
IL CICLO DELLA ROSA

IL PIACERE

• Protagonista = Andrea Sperelli → alterego di D’Annunzio;


• Vive a Roma, la descrive, conduce vita mondana, è un dandy;
• Sensuale, tutti i sensi sono coinvolti;
• Lui conosce Elena Muti → sua amante, pieno di voluttà = il piacere delle cose materiali;
• Poi si lasciano, lui va in campagna in convalescenza e incontra Maria → è una madre, si prende
cura di lui, lui la vuole conquistare, ma lei è fedele ma poi cede, però lui la chiama Elena, quindi
ritorna a Roma da Elena, ma lei ormai si è sposata;
• Elena = rappresentazione del piacere;
• Maria = rappresentazione della castità;
• Qui siamo nell’apoteismo dell’estetismo;
• Andrea Sperelli viene paragonato a Dorian Grey;
• Per lui la vita è un’opera d’arte, lui è un’esteta;
• “La vita è come un’opera d’arte” esteta “la vita è un’opera d’arte” dandy;

L’INNOCENTE

• ll romanzo è strutturato sotto forma di narrazione in prima persona del protagonista (narratore
interno) incentrato sulla figura di Tullio Hermil e della moglie Giuliana.
• Dotato di molte capacità spirituali, Tullio si dedica anima e corpo e con una bontà eccezionale
all’assistenza della moglie ammalata, anche se continua ad essere attratto dalla relazione con
l’amante Teresa Raffo.
• Quando egli riesce a liberarsi da questo legame, crede di aver scoperto degli indizi di una
presunta relazione di Giuliana con lo scrittore Filippo Arborio, che più tardi sarà colto da una
malattia mortale.
• Abbandonata Teresa, Tullio si riavvicina alla moglie e i due decidono di trascorrere un periodo di
vacanza nella pace della campagna, dove i due coniugi ritrovano la pace affettiva di un tempo.
• Giunge, però, la notizia che Giuliana è incinta e questo fa riemergere i sospetti, complicando il
rapporto fra i due e facendo sorgere nella loro mente un progetto delittuoso: sopprimere il
bimbo che nascerà perché testimonianza di un errore passeggero e, nel contempo ostacolo alla
realizzazione del loro amore in grado di arrivare a livelli più alti.
• Il delitto viene compiuto da Tullio che decide di esporre il bambino (e quindi l’innocente) alla
rigidità del freddo invernale.
• Tale azione crudele, perpetrata una sera, mentre tutta la famiglia è uscita per assistere ad una
messa di Natale, causerà nell’animo dei due protagonisti un cupo senso di desolazione e una
presa di coscienza del fallimento della loro vita. Infatti, tutta la famiglia è presa dalla
disperazione e Tullio è divorato da un senso di colpa e dal tormento di aver ucciso un innocente.
• Impassibile e senza confessare il misfatto, egli partecipa al funerale del piccolo e il romanzo
inizia proprio nel giorno dell’anniversario della morte del bambino.
• Nel romanzo, D’Annunzio intende contemplare, con una certa dose di compiacimento, la bontà
e la purezza d’animo del protagonista quando si dedica alle cure della moglie ammalata.
• Tuttavia tale volontà di arrivare ad un mondo fatto di buoni sentimenti e di rigenerazione fallisce
nel suo intento.

IL TRIONFO DELLA MORTE

• D’Annunzio cominciò a dedicarsi alla stesura di questo romanzo, il cui titolo era inizialmente
“L’invincibile”, nel 1889.
• L’opera tratta la storia del principe Giorgio Aurispa, nobile di Guardiagrele.
• Dopo aver assistito al suicidio di uno sconosciuto a Roma, egli viene richiamato in Abruzzo dalla
famiglia per la morte dello zio Demetrio.
• Con la scomparsa dello zio Giorgio ha perso l’unico punto di riferimento della famiglia, poiché
tutti i membri sono descritti come gente infida e crudele, specialmente il padre di Giorgio, che
ha abbandonato tutti per vivere in dissolutezza con una prostituta.
• Il protagonista si ritira in una villa sulla costa di San Vito insieme all’amante Ippolita Sanzio.
• Mentre Giorgio è disgustato dalla vita povera e semplice degli abruzzesi, Ippolita è affascinata
dalle usanze locali, anche se barbare, come ad esempio il tentativo di una madre di scacciare il
demonio dal figlio neonato ammalato, credendo fosse posseduto.
• Attraverso la lettura di Nietzsche, Giorgio crede di aver conquistato il metodo per fronteggiare
l’ostilità della natura, ma dopo un pellegrinaggio con Ippolita al santuario di Casalbordino,
constatando la sofferenza inguaribile dei pellegrini e la totale miseria in cui essi sono costretti a
vivere, decide di distruggere tutti i suoi sogni trascinando con sé Ippolita, vista come una
nemica, poiché è affascinata persino da quella visione terribile.
• Così invita l’amata in una gita in montagna, dove si uccide, riservando la stessa sorte alla donna.

CICLO DEL GIGLIO

LE VERGINI DELLE ROCCE

• Parla dello spirito della possibilità di un mondo nuovo


• Collegandosi alla costruzione della città di Roma;
• Quindi che doveva tornare al vecchio splendore romano, e c’era bisogno di qualcuno che
prendesse in mano la città;
• Argomento della citta Dannunziana;

CICLO DEL MELOGRANO

IL FUOCO

• Fa parte del terzo ciclo di romanzi prodotto dal poeta è chiamato “ciclo del melograno”
simboleggia i frutti che derivano dal dominio della passione.
• Dei tre romanzi che avrebbero dovuto comporre il ciclo, l’autore portò a compimento solamente
il primo: Il fuoco.
• Il titolo del romanzo allude al potere creativo e allo stesso tempo distruttivo del fuoco.
• Esso è ambientato a Venezia, la città decadente per eccellenza.
• Il protagonista dell’opera è 15 l’artista nobile Stelio Effrena, innamorato dell’attrice Foscarina
Perdita.
• Il romanzo è strettamente autobiografico: allude infatti all’amore dell’autore per l’attrice
Eleonora Duse.
• Stelio è un giovane intellettuale circondato da numerosi amici che cerca di realizzare un
programma molto ambizione di stampo supero mistico.
• La Foscarina è una grande attrice, la cui bellezza è, però, prossima al declino (tema della
decadenza).
• La passione che la lega a Stelio è intensa, ma piuttosto complicata e a volte perfino nevrotica.
• E’ consapevole che Stelio è un giovane eccezionale e superiore a tutti gli altri, ma è anche
cosciente che il suo fascino è ormai sul viale del tramonto e per questo teme di essere
abbandonata anche se, nel contempo, aspira sempre ad essere per Stelio la musa ispiratrice.
• Tutto il romanzo ci descrive da un lato i tentativi superomistici di Stelio che vuole realizzare il
suo progetto e, dall’altro, il difficile rapporto amoroso fra i due.
• Alla fine la Foscarina decide di lasciare Venezia per continuare la sua attività di attrice in
America.
• Il romanzo termina con Stelio ed i suoi amici che trasportano, in mezzo a corone di alloro, il
feretro di Wagner per essere riportato in patria.
• L’atmosfera che regna nel romanzo, che ne costituisce anche il tema, è la coscienza di una forma
di decadenza che avvolge la realtà e di cui Venezia è l’esempio più significativo.

NOTTURNO

• Si tratta di un memoriale della Prima guerra mondiale, in cui d'Annunzio dà prova del suo stile,
narrando in tre parti le sofferenze del conflitto.
• Il titolo allude all'incidente di d'Annunzio durante il volo su Vienna, quando fu ferito ad un
occhio, battendo la tempia dentro l'aereo.
• Essendo costretto a letto, bendato, nella convalescenza, il poeta volle esprimere le sue
sensazioni scrivendo alla cieca su lunghi fogli di carta.
• La scrittura è asciutta, piena di frasi brevi e spezzate, disposte a colonna.
• Tra gli episodi più famosi descritti, vi è quello del rientro della salma, a Venezia, dell'aviatore
Giuseppe Miraglia, amico intimo di d'Annunzio.
• Il poeta si sofferma a lungo per tutta la prima parte dell'opera su questa scena, descrivendo in
maniera minuziosa il suo stato d'animo, mentre è seduto davanti al letto dove giace il corpo.

COMPONIMENTI TEATRALI

• Decadenti;
LA CITTA’ MORTA

• 1896;
• Melodrammatico, scenografico;
• Deriva dal fatto che ha fatto un viaggio in Grecia;
• La dedica alla sua amante Duse, litigano, la dedica a Sara;
• Si ambienta a Troia;
• Protagonista = Leonardo, archeologo;
• C’è la sorella più un amico → innamorato di lei ma anche Leonardo ama sua sorella;
• Si conclude con Leonardo che uccide la sorella → uccide la sua ossessione;
• Argomento della citta Dannunziana;

LA FIGLIA DI IORIO

• Dramma pastorale, primitivo, arcaico, ancestrale, antico;


• Boschi abruzzesi, racconta di un Abruzzo arcaico;
• Qui vive una donna: Mila → povera, giudicata male per il padre;
• Mila è la figlia di Iorio;
• Iorio è uno stregone, si parla di leggende, boschi, contadini;
• Mila = bellezza particolare, inseguita da contadini che la volevano violentare, si rifugia in una
casa dove si sta per celebrare un matrimonio, lo sposo era Aligi, e qui avviene il colpo di fulmine;
• Si innamorano;
• Vanno a vivere sui monti, lui la ama per il carattere, non per l’aspetto fisico;
• Arriva il padre di Aligi e violenta Mila, Aligi per difenderla uccide il padre → patricidio;
• Al processo lei si prende la colpa dicendo che è morto per un sortilegio, dopo ciò Aligi crede a
questa storia, la lascia, e Mila viene sacrificato;

PASCOLI

• San Paolo di Romagna; 188


• Contempla la natura, lo consolare dalle disgrazie, perché in essa vede la risposta alle sue
domande;
• Macro-micro cosmo;
• Temi: microcosmo, nido, casa, fanciullino, natura consolatrice in cui si cerca il mistero,
l’invisibile.
• Scrive un saggio in cui espone la teoria poetica “del fanciullino”;
• Fonetica, ossimori, le parole sono molto precisi, musicalità del verso, senso del mistero;
• I fanciulli qui hanno dimenticato di divertirsi, fantasia, immaginazione; guardano il mondo con
occhi disincantati;
• L’unico che può fare ciò è il poeta;
IMPRESSIONISMO PASCOLIANO

• Componimento breve;
• Lo raffigura come se fosse un quadro impressionista a pennellate;

LA GRANDE PROLETARIA SI E’ MOSSA

• 1911, è un discorso;
• C’è l’idea di partecipare alla guerra in Libia;
• In questi anni, nel ’36, c’è la guerra di Spagna;
• Pascoli è pacifico ecc…però promosse questo discorso, di partecipare alla guerra;
• 1900-1901 = anni grande migrazione;
• Concetto di mare nostro = controllo del bacino del Mediterraneo;
• Mussolini riprenderà questo concetto;
• C’era grande richiesta di Oppio → guerra, ribellioni;
• Nascita del colonialismo e imperialismo → porta alla 1° guerra mondiale;
• Nella guerra in Libia, Pascoli vede positivo → riduzione delle distanze → porta ad un’unione;
• Pubblicato sul giornale “La tribuna”;

RACCOLTA NYRICE

LA LAVANDARA

• Fa parte della raccolta Nyrice;


• Le tamerici, in ricordo di un poeta antico, vuole dare voce a una pianta di poco valore → da voce
al microcosmo;
• Molto musicale, scandito, dolce, melodico;
• Punta tutto su musica, suono, onomatopee;
• → Sciabordio dell’acqua delle lavandare;
• Cantilena = breve, popolare, susseguirsi di parole;
• Mentre lavano cantano;
• Aratro abbandonato (simbolo dell’abbandono), messo campo arato, metà no;
• Nevica la frasca;
• Usa molta punteggiatura;

LAMPO

• Col tempo vede cielo e terra così com’è;


• Appare un casolare di colpo (quello di prima);
• Casa = rifugio, senso di famiglia;
TUONO

• Notte nera;
• Sente gesto d’amore materno;
• Culla = bimbo, moto oscillatorio, cullare = gesto materno;
• C’è un canto materno;
• Mamma consola figlio spaventato;
• Poetica del fanciullino;

TEMPORALE

• Temporale, saette come infuocate, striscio di nubi chiare;


• Casolari in mezzo al nero, colline romagnole;
• Ala di gabbiano;
• Gabbiano bianco = casolare = un luogo sicuro;
• Libertà, vitalità, vita;

10 AGOSTO

• Tratto dalla raccolta mirice;


• Pascoli è decadente, perché fugge dalla realtà e si immerge nel microcosmo;
• Composto per la morte del padre nel 1867;
• Pubblicata nel 1896;
• Molte parole ripetute, ritmo cadenziato, malinconico, musicale;
• Stelle = pianto, cadono come lacrime → notte di San.Lorenzo = stelle cadenti;
• La rondine aveva 1 insetto come cena x i suoi rondinini;
• La rondine crocifissa = sacrificio;
• I piccolini pigolano sempre + piano perché muoiono;
• La casa, famiglia = nido = analogia;
• Nido = tema pascoliano;
• Anche un uomo tornava al suo nido; gli hanno ucciso il padre, ma lui li perdona;
• Gli occhi hanno un grido anche se è morto = chiedono aiuto;
• Il figlio (l’uomo) era tornato con delle bambole per le sorelle;
• Sopravvivenza fisica VS sopravvivenza affettiva;
• Lui ha lo sguardo attonito;
• Il cielo è lontano, immortale e infinito → diventa un’entità;
• Cielo è sereno VS terra con disgrazie/male;
• Atomo opaco = la terra che non brilla, perché c’è il male, perché non brilliamo di luce propria,
qualcuno ci deve illuminare;
• C’è un desiderio nella natura = il piano di stelle = sarebbe il cielo che piange x quello che è
successo a Pascoli e suo padre;
L’ASSIUOLO

• E’ un uccellino, rapace notturno;


• Chiùùù = verso acuto, lamento, dolce;
• Chiarore della luna, luce fredda, perlata;
• Lampi senza tuono = soffio di lampi;
• Notte/alba;
• Voce dai campi = verso dell’assiuolo = 1° strofa;
• Impressionismo Pascoliano;
• Cullare del mare = dondolio;
• Fratte = cespugli, fruscio = fru fru = onomatopea;
• Pascoli sentiva in questo fru fru la scena degli occhi vitrei del padre morto;
• Ora sente un singulto (lamento) non voce = 2° strofa;
• Le cavallette irrompono = assimilazione simbolica; esse sono diventate musicisti;
• Ora è un pianto di morte = 3° strofa;
• Continuo rapporto tra la vita e la morte;

I POEMETTI

• Vita di campagna;
• Lucca, Toscana;
• Vita contadina delle famiglie;
• Si celebra la vita rurale perché qui si coltivano le tradizioni, per Pascoli le persone sono buone,
oneste, lavoratrici, umili…
• Componimenti più lunghi;
• Visione idealista che ha Pascoli → descrive molto questo mondo;
• → tutto lo porta a riflettere sulla sua esperienza → passato fra mondo dei morti e presente fra
mondo dei vivi;

NEBBIA

• Natura benefica non malefica;


• Nasconde le cose lontane;
• Si sente ma non si può toccare;
• Indica la funzione di essa;
• 2 peschi e 2 meli, 1 siepe;
• Assonanza tra nero-pane;
• Le cose lontane sono i suoi lutti, i suoi dolori;
• Sentiero (bianco) che conduce al suo funerale;
• Pensiero ed emozione = sospesi → come la nebbia;
• Grande dolore;
LA TESSITRICE

• Molto diretto;
• Frantumazione temporale;
• Ella = è qualcuna = sorride, ha la mano pallida, lascia la spola;
• Narrazione in forma di poesia;
• C’è confusione temporale;
• Lui piange e lei pure, perché si erano lasciati tempo prima;
• Lui sta parlando al ricordo di lei → è morta;
• Cipresso = albero della morte;

RACCOLTA CANTI DI CASTELVECCHIO

GELSOMINO NOTTURNO
• Componimento;
• Regalo di nozze per un suo amico;
• Nella notte ci sono le tenebre, invece qui la notte fa pensare ai cari defunti;
• Viburni = cespugli;
• Farfalle notturne = farfalle crepuscolari;
• Natura magica;
• Crepuscolo = decadimento della giornata;
• Uccellini, pigolio;
• Sposi che dormono = molto fanciullino, carino;
• Fragole rosse;
• C’è un lume nella sala = 1 lume solo;
• Farfalle “ “ = segni di vitalità;
• Profumo gelsomino = ricorda profumo dolce delle fragole = sinestesia;
• Ape;
• Tutti i piccoli elementi della natura = microcosmo;
• Pigolio di stelle = chioccia coi pulcini;
• Qualcuno sale le scale con un lume in mano, poi spegne, …
• E’ l’alba → si schiudono i petali;
• Analogia tra gelsomino e la figura femminile che ha accolto l’uomo;
• Figlio = delicato come un pulcino, uccellino;

DIGITALE PURPUREA

• Fa parte dei poemetti;


• E’ una pianta tossica;
• Fiore del male → si collega al decadentismo “I fiori del male”;
• 3 capitoli;
• Occhi semplici e modesti = bionda = Rachele;
• Occhi carichi = mora;
• La bionda chiede alla mora se sarebbe mai voluta tornare dalle suore, risposta: no;
• Parlano della morte;
• Fiore → vapore → dà l’oblio;
• Stanno ricordando il monastero, studiavano lì;

CRITICA PASCOLIANA

• Nella prima metà del Novecento Benedetto Croce definisce lo scrittore come un "piccolo-grande
poeta”;
• Secondo lui la poesia deve essere organicità, armonia, ispirazione e di fronte ad una
composizione tormentata e frantumata, come quella di Pascoli, il giudizio non poté che essere
negativo.
• Inoltre, oltre a questi motivi di carattere formale se ne sovrappongono altri morali: Croce ripudia
quella che egli chiama la "malattia" romantico-decadente, per questo un poeta morboso, con i
suoi languori ed abbandoni, col suo vago misticismo, non poté che incontrare il suo fermo
ripudio;

LUIGI PIRANDELLO

• 1867, Sicilia, Girgenti = Agrigento;


• Nato in una contrada, secondo il nome greco, porto Empedocle = Kaos → c’è il suo casa-museo;
• Hitler + Mussolini;
• Dittatura;
• Come fa la letteratura a sopravvivere con la dittatura?
• 1934 = moda della ripresa, del cinema;
• C’era propaganda fascista;
• Cinegiornale → lo chiede Mussolini → istituto luce;
• La Rai diventa strumento politico;
• Radio → si sviluppa molto a Bolzano;
• Nasce in una famiglia borghese, ricca, possedeva miniere di zolfo, ma subirà perdite
economiche;
• Pirandello di convince che niente è solido, nulla è per sempre, nulla è volubile;
• Tutto è relativo = tutto cambia → cit. Einstein;
• Non si hanno certezze;
• L’uomo è relativo, come la realtà, il tempo;
• Per Pirandello il tempo non esiste;
• Marcel Proust: Francia; scrive opera con 7 volumi, nel 1913 esce la 1° edizione.
“Alla ricerca del tempo perduto” → cambia modo di vedere e scrivere, è rivoluzionaria. Ricorda
le madelaine e racconta la sua infanzia. Idea di individuo che vive e sperimenta. Nel 1901
Sigmund Freud pubblica “L’interpretazione dei sogni” e scopre il subconscio.
• Pirandello lo capiamo solo con gli studi di Freud, perché noi non siamo solo noi, ma anche molto
altro, l’idea dell’io;
• Temi: maschera, forma, ironia, trappola, relativismo, frantumazione dell’io, punto di vista, il
tempo è relativo, persone, macchina, alienazione, stile nominale;
• La moglie di Pirandello diventa ossessivamente gelosa → malattia mentale;
• Nelle opere, Pirandello, tratta il tema della follia;
• Si appassiona al cinema e al teatro;
• A teatro escono anche dal palcoscenico → spettatore e attore si uniscono;
• → collegamento a Marina Abramovich di inglese;
• Scrive romanzo che si basa sul cinema;
• In linea con il mondo;
• Esprime l’individuo del ‘900;
• Novelle, romanzi, saggi e teatro;
• Per Pirandello la famiglia è una trappola;

IL FU MATTIA PASCAL

• Kaos = caso;
• Lanternino Sofia = vedo solo ciò che illumino;
• Cambia occhi = cambia come lo vedono;
• Dopo un po’ ritorna a casa;
• Trova una nuova famiglia e nessuno lo riconosce;
• Fa il bibliotecario. Sempre coi libri e storie di altri;
• Porta fiori sulla sua tomba per salutare il vecchio lui → Il fu Mattia Pascal;
• Pirandello sostiene che ognuno ha una maschera;
• Finché l’abbiamo la società ci riconosce, se non la abbiamo, per la società siamo dei pazzi;

IL TRENO FISCHIATO

• Luca Belluca → è impazzito, sta in ospedale;


• E’ un contabile, modello;
• Ma un giorno tira un ceffone al capo;
• Quando torna a casa si occupa di : moglie, 2 zie cieche, 2 figlie vedove + le loro figlie;
• Un giorno nella notte, sente il treno fischiare;
• Qui scopre l’esistenza del mondo, dei viaggi, ecc…
• All’ospedale diceva “Il treno ha fischiato”;
• Alla fine rimette la maschera;
• Stile nominale;
• Le situazioni Pirandelliane sono spesso paradossali = surreali;
• → siamo al limite della realtà ma è possibile;
LA PATENTE

• 1911, raccolta “Novelle per 1 anno”;


• Il giudice D’Andrea = brutto, bianco, pallido, capelli neri ricci;
• Sbilenco ma che riga dritto = paradosso;
• Riflessivo, scrupoloso, filosofo, guarda le stelle;
• C’è una denuncia che non gli dà pace;
• Iniquo = spietata ingiustizia;
• Qui la giustizia dovrebbe dare torto alla vittima = paradosso;
• Chiarcaro porta iella = quello che porta la denuncia;
• Lo chiamano anche lo iettatore, che denuncia per diffamazione, ma tutti lo chiamano Chiaccaro;
• Chiarcaro vuole che il giudice annunci ufficialmente che lui porta sfiga, vuole la patente da
iettatore → professione da iettatore;

CIAULA SCOPRE LA LUNA

• 1912, corriere della sera;


• Miniera, dentro rimane solo un uomo con 1 occhio cieco, di nome Zì Scarda, vecchio, ci lavora;
• Ciaula = caruso di Zì Scarda, rango + basso, 30 anni;
• Zì Scarda si disseta con le sue lacrime;
• Lanternino Sofia = lanterna, vede solo ciò che ha davanti;
• Aveva il vizio della sua lacrima = aveva un problema agli occhi, ma era anche triste, gli era morto
un figlio;
• Laggiù è sempre notte = per Zì Scarda;
• Laggiù non è sempre notte = per Ciaula;
• Ciaula ha paura della notte nera, ma conosce il buio del giorno della miniera = paradosso;
• Ha avuto il trauma del crollo in miniera;
• Un giorno vide la faccia della luna, sbucato dalla miniera, la vide e vede la luce = è nato;
• → La montagna (miniera) ha un ventre = materno (è nato);
• Ora ha superato il trauma;
• Freud, psiche, traumi;

UNO, NESSUNO, CENTOMILA

• Romanzo, 1926 ca.


• Non esiste identità, frammentazione dell’io;
• Protagonista = Vitangelo Moscarda, forma monologica, ripercorre la sua vita;
• Si rivolge agli spettatori, vuole mettere in guardia sulla realtà;
• La moglie gli fa un’osservazione stupida → lo sconvolge, ora continua a guardare lo specchio e si
comporta in modo anomali → come tentativo di fuga dalla forma → una delle fobie in cui si è
prigionieri → trappola;
• Fuggendo non si identifica in nulla;
• La sua ricchezza arriva da un padre usuraio, considerato pazzo;
• Non riesce a scappare e creare qualcosa di nuovo;
• Agisce in maniera improvvisa;
• Sconfitto dalla società;
• La forma può moltiplicarsi fino a centomila;
• Un nome non dice chi siamo;
• Filosofico;

SAGGIO SULL’UMORISMO

• Molto accademico, filosofico…


• Spiega cos’è il termine “umorismo”, il senso di esso e cosa non lo è;
• Differenzia il concetti di comico e umorismo;
• Comico = immediato, risata istintiva;
• Umorismo = sentimento del contrario, risata triste;

QUADERNINI DI SERAFINO GUBBIO OPERATORE

• Sono gli appunti di Serafino, tipo diario;


• E’ un operatore cinematografico;
• Gira la manovella della cinepresa → sguardo;
• Guarda dal foro, vede la realtà che diventa finzione;
• Drammi passionali, amori, scoop;
• Mondo cinematografico e dell’arte → mercati, questione economica;
• Va in un ospizio per artisti;
• C’è un dramma/vicenda = attrice russa, divoratrice di uomini. C’è un barone innamorato e
infelice. Una ragazza innamorata del barone. Ripresa cinematografica. In una scena dovevano
uccidere la tigre (la russa) ma per sbaglio uccidono la russa per davvero e alla fine la tigre vera
mangia quello che ha sparato e ucciso la russa; paradossale, surreale;
• Relazione tra uomo e macchina (cinepresa);
• Per Pirandello non c’è fine, confine, tra mano e manovella, l’uomo è un’appendice della
macchina;
• L’uomo non è più uomo, diventa macchina;
• Nel dormitorio incontra Simone che gli racconta la storia di un violinista;
• L’uomo è distaccato da sé stesso e dal mondo;
• Vocabolo per concretizzare = alienazione → tema pirandelliano;
• E’ alienato dà sé stesso;
• Alienazione → porta ad un disturbo mentale;

OPERE TEATRALI

• Viene rivoluzionato. lo possiamo inserire (annoverare -> Inserire, collocare in un numero) nel
genere del dramma borghese con un linguaggio pulito, moderno con un individuo che non ha
possibilità di esistenza e identità;
• Scenografia scarsa, essenziale, moderna;
• Non si differenzia persona e personaggio. C’è sempre un personaggio che vuole smascherare.
• Vi è il tema della incomunicabilità e presa di coscienza che tutto è falso;

L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA

• Avviene in una stazione ferroviaria = è un non luogo;


• Protagonisti: l’uomo dal fiore in bocca e l’avventore;
• Sono fuori dal tempo e dallo spazio;
• Non hanno identità perché sono senza nome → crisi d’identità;
• E un dialogo tra l’ avventore e l’uomo dal fiore n bocca, e si incontrano lì per caso, perché l’
avventore aveva accompagnato moglie e figlia a fare compere e si e trovato li, mentre l’uomo
dal fiore in bocca sta li apposta per guardare il via vai dei treni e persone;
• Il fiore in bocca è un tumore, e lui morirà per questo motivo, quindi evidenzia la fragilità della
vita, e guardare le persone che corrono ecc… si immagina di vivere le loro vita, immagina molto,
ha fantasia
• Descrive scene di vita quotidiana, tipo la sala del medico, tute uguali e anonime, tristi , brutte e
racconta delle persone che stanno li, vede una vita fatta di attese;
• Un'altra scena che descrive all’ avventore, è che preparano fiocchetti e pacchetti; e dice che sua
moglie lo segue vorrebbe che stessi li con lei, e piangere insieme della sua morte;
• Nessuno lo capisce;
• Dice all’avventore di contare i fili d’erba quando se ne va, quelli saranno i suoi ultimi giorni: vita
affidata al caso;

ENRICO IV

• Dramma borghese, 1922. Un uomo nobile si traveste da Enrico IV, Matilde é amata da Enrico e
bel redi è rivale in onore di Enrico. Enrico cade batte la testa e si crede veramente Enrico IV,
viene ricoverato in una casa di cura e si ricorda di non esserlo. Ma finge comunque di essere
pazzo e non ricordare. Approfitta della messa in scena per uccidere chi lo ha fatto cadere dal
cavallo, è una narrazione paradossale. Preferisce vivere con coscienza la sua pazzia. Pirandello
trova sensatezza nella follia. Enrico IV é un alienato. Metafora dell’uomo moderno, sebbene
pazzo lo si connota come personaggio come positivo, rinuncia accetta e non combatte;

COSI’ E’ (SE VI PARE)

• Opera teatrale, anni 1917.


• Signor Ponza, signora Frola (suocera di Ponza) sono scappati a un terremoto.
• Il signor Ponza viene visto come un mostro perché non fa vedere la figlia alla suocera.
• Il signor ragazzi (persona che vuole smascherare).
• Ponza dice che la scuocerà é pazza perché la sua prima moglie é morta, e la suocera dice che il
genero é pazzo perché é possessivo verso la moglie e non lo fa vedere.
• Entra in scena la moglie con un velo nero sul viso, e dice “io sono colei che mi si crede che io
sia”;
• La verità è relativa, e corrispondente a ciò che io credo.

SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE

• 1925;
• Un padre, una madre, un figlio e una bambina, sono stati rinnegati dall'autore che li ha costruiti
e cadono in miseria, la figliastra si prostituisce dove la madre lavora come sarta in un atelier.
• Si è inventato questo teatro nel teatro dove loro irrompono sulla scena e vogliono che il regista
faccia rappresentare la loro vita.

CRITICA PIRANDELLIANA

• I critici lo giudicavano più filosofo che poeta e ne denunciavano la sgradevolezza della scrittura,
criticavano l’aridità e il cerebralismo delle sue opere.
• Anche se lo elogiavano Pirandello giudicava le definizioni riduttive, tanto che definiva altri
Pirandello quelli definiti nelle critiche, dicendo che erano zoppi, deformi, tutti testa e niente
cuore.

LE AVANGUARDIE

• Avanguardia = un pensiero che nasce in un momento preciso e una rottura col passato ed
elaboro l’alternativa;
• Vengono pubblicati dei manifesti con un mediatore in cui esprimono nuovi modi di scrittura e
pensiero;
• 1909-1924;
• Manifesto del futurismo: 1909, su “Le Figarot”;
• “ “ dadaismo: 1918;
• “ “ surrealismo: 1924;
• Si sviluppa nei paesi più all’avanguardia = Europa, Francia;
• C’è competizione;
• Inventore manifesto del futurismo: Filippo Tommaso Marinetti;
• Manifesti di Marinetti: 1) Bombardamento;
2) All’automobile da corsa;
• Fanno parte della raccolta “Zang tumb tumb”, sono dei componimenti;

MANIFESTO DELLE DONNE FUTURISTE

• Scritto da Valentine de Saint point.


• Energia, coraggio, ribellione, audacia.
• Fatto per punti, frasi semplici, precise.
• Mussolini → futurismo. Schiaffo e pugno, velocità, forte, aggressivo. Rottura con il passato.
Futuristi → unica igiene del mondo → ripulire. Consolidato odio verso le donne. Vogliono
distruggere, musei, biblioteche, accademie;

MANIFESTO DELLA LETTERATURA FUTURISTA

• Uso delle parole in libertà, no uso del verso;


• Forma di scrittura = libertà;
• Nasce l’analogia;
• Verbi all’infinito, sostantivi legati ad analogia, ogni sostantivo deve avere il suo doppio;
• La rima scompare, punteggiatura molto abbondante, livello ortografico scorretto;
• Suoni nel testo, allungamento delle lettere;

MANIFESTO DEL FUTURISMO

• Esprime violente critiche verso l'arte e la cultura che l'hanno preceduto;

MANIFESTO DEL DADAISMO

• Tristan Tzara, 1918;


• Contiene la risposta di ciò che accade;
• Riporto al primitivismo;
• Fenomeno artistico (prevalentemente);
• 2 concetti base: l’arte è anarchia; critica il sistema economico;
• Dadaismo = difficile, poco chiaro;

MANIFESTO DEL SURREALISMO

• Breton André, 1924;


• Conosce Freud;
• Si fonda sull’impotenza del sogno, andare oltre la realtà;
• Riprodurre ciò che non si vede;
• Nessun controllo da parte della ragione;
• Sostituisce il dadaismo;

BOMBARDAMENTO

• Componimento;
• Suoni inseriti nel testo;
• Il lettore è immerso nella battaglia;
• Rende perfettamente la situazione;
ALL’AUTOMOBILE DA CORSA

• Auto = Dio d’acciaio, viaggia;


• Lo paragona ai mostri giapponesi;
• Suoni inseriti nel testo;

PALAZZESCHI

• Chi è e qual è il ruolo del poeta? → risponderà in un poema;


• Inizio ‘900, decenni di grande crisi;
• Palazzeschi si descrive come clown di strada, nella poesia “Chi sono?”;
• Si chiede “Chi è un poeta?” → è un saltimbanco;
• Conosce Marinetti e Boccioli;
• E’ dentro il mondo dell’arte, si avvicina al futurismo;
• E’ uno scrittore sperimentalista;
• Nel 1941 va a Roma;
• Opere: “Chi sono?”, “Lasciatemi divertire”, “La fontana malata”, “La passeggiata”;

CHI SONO?

• Poesia, Si domanda chi lui sia, arrivando alla conclusione che “sono il saltimbanco dell’anima
mia” il saltimbanco è un circense di strada, giullare, viene disprezzato e si deride,
pagliaccio/clown, uno è comico, l’altro esprime tristezza e malinconia.

LASCIATEMI DIVERTIRE

• Poesia, riporta al futurismo, c’è amarezza, profonda analisi, si paragona a un clown dandosi del
poeta intrattenitore.

LA FONTANA MALATA

• 1909;
• Esasperato suono di gocce;
• Lento morire, soffrire;

LA PASSEGGIATA

• Descrive cosa legge nel giornale ancora dentro il portagiornali;


• Non descrive per niente le persone, a differenza per esempio di Baudelaire, che descriveva
perfettamente tutto.
CREPUSCOLARISMO

• Fase storica culturale letteraria di diniego, un rifiuto di quello che fin ora ci è stato.
• Nel 1909 un critico, giornalista che si chiama Antonio Borgese definisce alcuni poeti dicendo
che la poesia era una voce crepuscolare, momento quasi buio nella fase del tramonto, quasi
struggente, malinconico, significa c’è la poesia dei grandi dove c’era la retorica, la ricerca del
vocabolo, si aggrappano alla poesia delle piccole cose dove descrivono parti della vita
quotidiana e il linguaggio è talvolta colloquiale, spesso sono narrazioni e descrizioni.
• Il poeta non si adatta a un ritorno al passato e subisce il mondo presente.
• I crepuscolari vivono in una dimensione onirica.
• La poesia crepuscolare ha come simbolo l’immagine della falena perché è una farfalla
notturna, è fragile, effimero, volatile, condizione della natura di essere notturna e non avere
tutti i colori delle farfalle, cupa, natura spenta, oscurità, luci e ombre, …
• Prevale l’ironia = risata amara, sofferente;

GIUSEPPE ANTONIO BORGESE

• Dice che la poesia era una voce crepuscolare;


• Atteggiamento in cui i poeti non hanno grandi valori, quindi si concentrano sulle “poesie delle
piccole cose”;
• Hanno un linguaggio intimo, colloquiale, spesso sono narrazioni/descrizioni;
• Narrazioni = spenta, triste;
• Poesie crepuscolari = mondo obsoleto e anacronistico = superato → nostalgia;

GUIDO GOZZANO

• Torino, 1883 - 1916;


• 1° raccolta = “Via del rifugio” 1911;
• 2° raccolta = “I colloqui”;
• Molto ironico;
• Relazione tormentata con una poetessa, scrittrice di racconti, lei aveva lo stile Dannunziano;
• Lui si ammala di tubercolosi;
• Nel 1912 fa un viaggio in India → cerca di fuggire dalla malattia;
• Anima;
• Piano economico – politico;
• Nega la funzione del ricorso, vive il presente;
• Nega il superuomo di D’Annunzio;
LA SIGNORINA FELICITA OVVERO LA FELICITÀ

• Pelle cerulea
• Fa parte della collezione “I colloqui”
• Colloquio
• Tosta il caffè = tipica quotidianità;
• L’avvocato pensa a lei
• C’è distacco, freddezza, non ce amore
• Inizia il ricordo: addietro, autunno, antico
• Si trattano aspetti quotidiani;
• Descrizione della villa: vecchia = vetusta, hanno messo dei voci di vetro sulle cinte murarie
apposta per non far attraversare il muro;
• Si sovrappone immagine dama del 600, aristocratico, con vesti di contadina, indica due mondi
tra loro molto in contrasto;
• Edificio triste ed inabitato, dimenticato, passato, antico;
• Tutto logoro, il tempo passa;
• Vengono descritte le sculture del giardino;
• Ricorda Villa Amarena —> inizia il ricordo = ricorda l’arredo, i soprammobili;
• Parla del padre, c’è ironia, descritto come quasi bifolco, ovvero fa il contadino, è un lavoro;
• Il padre e l’avvocato parlano anche di lavoro, l’avvocato gli sta raccontando un po’ del suo
lavoro, e poi capì che il contadino non stava capendo nulla.
• L’autore la descrive come brutta, vesti scialbe, e poi le fa dei “complimenti”;
• Lei ha le efelidi = lentiggini = lenticchiose;
• Occhi di un azzurro di stoviglia;
• Lui trova in questa donna qualcosa che lo attrae, anche se non è bella come i canoni;
• Tavola apparecchiata = scena di quotidianità;
• C’è la falena;
• Oggetti belli che non butto = vita di Gozzano = risentimenti
• Tomba = qualcosa di andato, che non torna più;
• Rottami del passato vano;
• Zona Ivrea, Piemonte;
• La villa è quasi un museo, tutti sembrano mummie, tutto vecchio;
• Fa capire che siamo invecchiati;
• Dichiarazione d’amore da parte dell’avvocato, piuttosto dice che vive nel solaio;
• Momento crepuscolare;
• “Donna: mistero senza fine bello”;
• Lui sta dicendo che andare in questa villa ha destabilizzato;
• Se ne sta andando (l’avvocato);
• “Crisi d’identità del poeta”;

L’AMICA DI NONNA SPERANZA

• Lui vede una foto dove è raffigurata la donna;


• Nella foto la nonna ha 17 anni ed è insieme ad una sua amica, Carlotta;
• Hanno finito il collegio;
• Immagine di un mondo arcaico;
• Inizia un colloquio tra gli zii della nonna e Carlotta;
ETTORE SCHMITZ AKA ITALO SVEVO

• Nasce in una famiglia ebraica, Trieste, 1861;


• Famiglia borghese ed Ettore si avvia la carriera commerciale —> perché la città di Trieste è una
città in cui predominano 3 culture: tedesca, slava, mediterranea;
• Città molto ambita, oggetto di grandi traffici commerciali, mite ed europea, ovvero una città che
si identifica con una cultura mista, moderna, aperta;
• Dal 1861 ce la sede di una famosa sede assicurativa: RAS: Riunione Adriatica Sicurta;
• Appassionato di letteratura, collabora con giornali e scrive articoli in merito allo spirito liberale,
nazionale.
• Per problemi economici la famiglia perde denaro e cosi lavora presso una banca di Vienna con
sede a Trieste, la figura dell’impiegato di banca ce nelle sue opere;
• 1892: pubblica il suo primo romanzo, (trilogia con tutti un filo logico, prende spunto dalla sua
biografia);
• Si sposa e lavora nella ditta dei suoceri;
• Incomincia a viaggiare con l’idea di formarsi ma anche con l’idea di imprese commerciali ecc;
• Durante e prima della guerra fa due incontri speciali:
- Insegnante di inglese, James Choice. I due diventano amici e si scambiano opinioni sulle loro
opere.
- Il cognato si ammala e va con lui a farlo curare da Freud. Dopo questo incontro si appassiona di
psicoanalisi;
• Assiste alla guerra e alla formazione del fascismo e partito popolare;
• Ottiene successo con le sue opere all’estero perché in Italia il fascismo non permetteva ad un
ebreo di fare ciò;
• Nel 1928 muore in un incidente d’auto;
• Primo romanzo, 1892: Una vita, sotto lo pseudonimo Italo Svevo;
• Studia l’uomo, tramite la filosofia e le scienze;
• Due filosofi: Schopenhauer e Nitsche, prende spunto da loro;
• Schopenhauer: molto irrazionale, lontano dallo schema rigido i Hegel, e trova nella
sopravvivenza un modello di vita che è il contemplatore;
• La noluntas: è la risposta di Schopenhauer, ovvero la rinuncia alla volontà;
• La noluntas: assenza di volontà di vivere VS La voluntas: volontà di vivere;
• Nitsche: Ettore critica e mette in ridicolo il superonismo di D’Annunzio;

UNA VITA

• Italo Svevo;
• Protagonista: Alfonso Nitti;
• Ha lasciato Trieste e la famiglia, trova lavoro presso banca a Trieste;
• Viene invitato a casa del capo e migliora il suo status sociale, e incontra Macario;
• Incontrano la figlia del capo Annetta e chiede ad Alfonso di aiutarla a creare un romanzo, lui non
la ama, è passivo ma la seduce, così lui ha l’opportunità di sposarla e facendo ciò sarebbe
entrato in una famiglia ricca e benestante;
• Lui ha paura e fugge, abbandonando Annetta, torna al paese con la scusa che la madre sta male,
ma la madre sta veramente male e muore, quindi ritorna a Trieste rassegnato, si rende conto
che deve sopravvivere e deve rinunciare a lottare e il suo destino è di restare ad osservare
(teoria di Schopenhauer, il contemplatore);
• Annetta arrabbiata, lei ha sposato Macario, e scopre che Alfonso è geloso;
• Il padrone della banca lo degrada di ruolo visto gli accaduti;
• Alfonso si sente vittima e ha un comportamento arrabbiato, cattivo;
• Alfonso chiede un incontro con Annetta ma si presenta il fratello, e fanno un duello, non
sapendo come vivere (Alfonso) si lascia morire;
• Nel romanzo è molto evidente di compiere il tentativo di compiere la scalata al successo per
ottenere un posto nella società, ed è la scena della piccola borghesia, in cui ce proprio un
obiettivo di agire all’interno di una società capitalistica;
• L’inetto: nome del romanzo a cui aveva pensato, il protagonista L’inetto è incapace di vivere;
• L’inetto: colui che è vittima dell’inettitudine = è una debolezza, prevalentemente un’insicurezza
di tipo psicologico;
• Alfonso è incapace di scegliere, agire, è impotente, distaccato…
• La figura maschile con cui si relaziona è il capo;
• L’inetto = il contemplatore Lottatori = Capo e Macario;

LA SENILITA’

• Senilità = vecchiaia, condizione, uno stato


• Protagonista: Emilio Bressani, lavora in una società di assicurazioni, anche lui aveva scritto un
romanzo;
• E’ molto legato alla sorella;
• Incontra un’artista scultore, Stefano, dalla personalità forte e gioiosa, l’opposto di Emilio;
• Emilio non si sente realizzato, vive una vita mediocre, e vuole imitare Stefano;
• Si concede quindi una relazione con una del paese, Angiolina;
• La considera una creatura angelica, ma non lo è per niente, quindi scatena in lui una gelosia,
cerca di lasciarla ma non riesce perché trova in lei la vitalità che lui non ha;
• Rimane infastidito da questo rapporto, perché non le sembra più la creatura angelica, ma la
vede come una donna qualunque;
• Stefano la prende come modella per una statua, e lei si innamora di lui;
• Ma allo stesso tempo si innamora di Stefano anche la sorella di Emilio, Amalia;
• Emilio non accetta questa situazione della sorella, quindi li separa, Amalia è tristissima da questa
separazione, si ammala di una malattia ai polmoni e muore;
• Emilio è disorientato, vuole riallacciare con Angiolina ma è troppo arrabbiato per i tradimenti,
quindi comincia a isolarsi e vede la vita come dagli occhi di un anziano, e tutto ciò che gli
succede lo vede come un ricordo lontano;
• E’ tutto nella sua testa, tutto un fatto psicologico;
LA COSCIENZA DI ZENO

• 1923, considerato un po’ il capolavoro di Svevo;


• Il protagonista ha caratteristiche pero sono passati molti anni e Svevo ha maturato un’idea
molto particolare.
• La modalità di scrittura è nuova, viene considerato un memoriale scritto sotto forma di diario e
in 1 persona.
• C’è una prefazione data dal dottor S.
• Zeno Cosini, protagonista, ha il vizio del fumo e quindi vive come forma di dipendenza e si sente
infastidito, vuole trovare il modo di liberarsi perciò si rivolge a un medico per intraprendere un
percorso di terapia, cioè al dottor S, e emerge che la sua è una dipendenza di tipo psicologico, e
invita Zeno a scrivere un diario in cui deve raccontare quando ha iniziato a fumare, quando ne
sente il bisogno.
• Scrittura come terapia.
• Zeno però ad un certo punto fa una scoperta eccezionale su se stesso, cioè che non smetterà
mai di fumare perché fumare è l’unica scelta che ha preso di sua volontà e nel suo inconscio non
vuole smettere di fumare.
• Torna quindi dal medico e gli dice che non vuole più proseguire la terapia e la interrompe. Il
medico però non la prende bene e compie un atto di ripicca pubblicando il diario di Zeno.
• Questo romanzo cambia la prospettiva dal punto di vista, la società lo considera debole e
incapace.
• Capovolgimento del punto di vista: io in realtà ho scoperto di stare bene cosi, sto bene ad
essere un contemplatore, smetto di lottare per la vita, dunque è la società che non capisce di
essere sbagliata.
• Il suo essere inetto e incompleto per lui è una condizione di perfezione.
• A un certo punto della storia Zeno entra in contatto con la famiglia Malfenti, composta da 4
figlie, e si innamora si Ada ma lei si innamora di un amico di Zeno, Guido, allora lui sposa un’altra
sorella, Augusta, che lo voleva sposare, era più o meno felice.
• Ci sono dei problemi nella ditta in cui lavora, problemi economici e Guido finge un suicidio per
far vedere i problemi della azienda, ma non ottiene risultati, allora ci riprova ma per un dettaglio
si suicida veramente. Zeno va al suo funerale ma sbaglia funerale, forse perché non voleva
accettare questa perdita (tema pirandelliano, freudiano).
• Svevo fa un saggio che ha che tema l’evoluzione Darwiniana e l’inetto.

MANIFESTI DEGLI INTELLETTUALI FASCISTI

• Pubblicato da Giovanni Gentile il 21 aprile 1925;


• 2 gennaio Mussolini trasforma in dittatura;
• Hanno elaborato un’idea di prendere posizione rispetto al fascismo;
• Giovanni Gentile era ministro della cultura fascista;
• Riforma Gentile della scuola = divisione dei licei;
• Scuola magistrale = formazione di futuri maestri fascisti;
• Il testo viene pubblicato sul popolo d’Italia che e un giornale che da molta espressione al
fascismo;
• Firmatari: Marinetti, Soffici, Ungaretti, Margherita Sarfatti, Pirandello, D’Annunzio;
• Questo testo dice: - la guerra è finita, ognuno chiede qualcosa, e questo ha portato
all’abbassamento del ruolo dell’Italia, e ogni cittadino si e sentito tradito dallo Stato,, quindi il
fascismo e nato come movimento politico e che in esso ogni cittadino potesse trovarci libertà e
ridare dignità, una fede, un credo;
• Il fascismo dice che e una fede che aiuta l’individuo a crescere e formarsi;
• Dal 1919 al 1922 cerano gli squadristi;
• Lo stato non e stato capace di essere forte e agire;
• Il fascismo e riuscito invece a portare avanti la sua idea;
• Lo squadrismo e la marcia su Roma sono stati essenziali per il progredire del fascismo;

MANIFESTI DEGLI INTELLETTUALI ANTIFASCISTI

• 1 maggio 1925, Benedetto Croce, sul popolo d’Italia e poi sul mondo;
• Firmatari: Amendola, Luigi Einaudi, Matilde Serao, Sibilla Aleramo, Eugenio Montale;
• loro dicono che ogni intellettuale della scienza può iscriversi ad un partito, ma come intellettuali
hanno il dovere di innalzare gli uomini ad una più alta sfera intellettuale e di non costringere gli
altri a seguire una dottrina politica;
• La politica in Itala porterà a nuovi contrasti;
• Dicono che il fascismo non può essere una religione;

MARIO MUSELLA

• Dà il punto di vista di questi componimenti, tra cui alcune poesie crepuscolari.

GIUSEPPE UNGARETTI

• 8 febbraio 1888;
• Il padre si trovava in Egitto a lavorare come operaio, perché era in costruzione il canale di Suez;
• Per non dover circumnavigare l'Africa;
• Nel momento dell'inaugurazione del canale d Suez, il compositore Giuseppe Verdi fece
presentare laprima "Aida"; Aida = ambientato in Egitto, è un'allegoria dell'Italia che sta sotto la
dominazione di stranieri;
• Uno dei suoi componenti: "I fiumi", i fiumi caratterizzano la sua esistenza, quindi comparirà il
Nilo;Si forma una cultura presso la scuola francese in Egitto;Molto appassionato di lettura e
giornalismo;
• Intrattiene relazioni con grandi letterati italiani, come un odei fondatori della "Voce" --> rivista,
ovvero.
• Incontra letterati che collaborano con la "voce".
• I vociani, tramite loro scrive saggi, compone, ecc... e si avvicina a questa nuova letteratura.
• Ovvero dare voce a chi non la ha, a nuovi talenti.
• Perfeziona i suoi studi a Parigi alla Sorbona.
• Il maggio laeigino nasce nella Sorbona, 1868.
• Qui Ungaretti prende coscienza di ciò che vuole fare, individua quale spirito guida deve essere
per lui dominante.
• Parte volontario per la prima guerra mondiale.
• Parte volontario perche e un convinto nazionalisto, e che partecipando, l'Italia potrà contare
qualcosa nel sistema europeo.
• La guerra mondiale per l'Italia voleva dire nazionalismo.
• Dare più voce alla classe operaia.

RACCOLTE UNGARETTIANE

IL PORTO SEPOLTO

• Confluirà in un altra raccolta.


• 1916 ca.
• Parte dal fatto che lui si trovava in Egitto e va a conoscere la storia di un antico porto sepolto.
• Questo diventa per lui sinonimo di tutto ciò che è nascosto dentro di noi, in particolare il poeta.
• Il poeta cosa fa? Si immerge dentro di lui ed emerge.

• Per capire il testo bisogna collegate il testo al titolo.


• Il poeta arriva al porto e porta in superficie le sue liriche, i suoi componimenti e poi li pubblica;

SENTIMENTO DEL TEMPO

• 1919 ca.
• Molto più complesso, problematico.
• Recupera forme tradizionali, il tema della solitudine, la memoria, la precarietà, l’osservazione
del paesaggio.

ALLEGRIA DI NAUFRAGI

• Anni 30 ca.
• Consapevolezza di essere naufraghi, nella vita, nella quotidianità.
• Rimane come unica consolazione l’allegria dell’approdo.

IL DOLORE

• 1940 ca.
• Dolore per morte del figlio Antonietto, era giovane, e del fratello.
• Si vive con lo spirito di accettazione.
• Morto nel 1970.

VEGLIA

• Scritta al fronte, in trincea.


• La veglia è una..., che sta attento a qualcuno.
• Un suo amico é morto accanto a lui.
• La parola ritrova con Ungaretti la perfezione del suo significato, analogia delle parole.
• “Un’intera nottata” vuol dire che era incinta, non finiva più, era doloroso, un’intera notte
buttato vicino ad u compagno = essere lì vicino all’amico, essere lì abbandonato, gettato,
lasciato lì, vicino ad un compagno, il compagno é qualcuno che come lui esperienza la vita nel
suo stesso modo.
• I versi sono totalmente liberi.
• Massacrato = trivellato di proiettili, terribile.
• La sua bocca ridà unicità, bocca digrignata bloccata così dal momento in cui é morto, Ungaretti
vede questa scena tutta la notte, il compagno è rivolto verso il cielo, è notte e luna piena, luce
fredda che rende quel volto ancora più morto. Ha le mani congestionate, gelate e paralizzate,
congestione penetrata.
• Nel suo silenzio ha scritto lettere piene di amore nella sua testa e nel suo cuore.
• Non è mai stato così tanto attaccato alla vita —> c’è voglia di vivere.

SAN MARTINO DEL CARSO

• Il carso è il territorio roccioso tipico del Friuli. Ed è quel fenomeno che era roccia molto calcarea
viene erosa dalle acque, e le acque dei fiumi scorrono. Il carsismo è un fenomeno delle acque
che erodono;
• C'è un combattimento;
• 1916 agosto 27;
• Case di cui non è rimasto quasi nulla; 1°strofa
• Di tanti che conosceva non ne sono rimasti tanti, sono morti; 2°strofa;
• Ma lui tutti quegli affetti li porta nel cuore, ed è una croce, un peso, lui è morto e io sono vivo;
3° strofa;
• Ha dato alloggio alle croci, ai morti nel suo cuore; 4° strofa;
• Da valore alla parola pura; --> torna ad un valore sublime; -->
• -->C'è un collegamento analogico tra lettore e autore, perché c'è conoscenza tramandata che fa
capire a tutti colore che ascoltano questo compimento quello che voleva dire;
• Spesso viene associato il nome di Ungaretti all'ermetismo =linguaggio critico e ambiguo;
• Trattava argomenti che avessero un valore un po misterico e criptico, quasi una simbologia
occulta, legati ai culti religiosi, quasi una setta;
• Gli ermetici non descrivono, non spiegano, mettono sulla carta frammenti di verità;
• Lontani dalla vita sociale, condannati alla solitudine dalla prime guerra mondiale;
• La poesia ermetica si distingue dall'uso della parola, dalla sinestesia e dall'analogia;
• Ungaretti dice che la parola ha un valore vocativo, parola vocativa=dove dentro c'è tutto;
• I temi sono,: la ricerca della vita, interiorità, frammenti dell'esistenza, pessimismo esistenziale,
fragilità e vanità della vita (vanità= vana);
• Esempi di ermetismo: poesia "Fratelli".

MATTINA

• M'illumino; 1° verso;
• D'immenso; 2° verso;
• La materica di queste due strofe è molto dolce;
• Per fare un discorso su ciò devo prendere in considerazione il titolo;

I FIUMI

• Componimento riconducibile all’esperienza Corsica, è nel fiume Isonzo, 16 agosto 1916, c’è una
lunga sequenza di strofe, diventa narratore.
• C’è un albero troncato dallo scoppio delle granate che da un senso di solitudine.
• L’immagine è notturna e un senso di languore, grande inquietudine.
• La mattina si sente morto cosi si stende nel fiume, rispetto il mio corpo.
• Dice che è levigato dall’acqua, purifica è sacra, è un’immagine religiosa (battesimo).
• Lui si è purificato, gli altri sono sporchi.
• La natura come rianimatrice.
• Nel fiume trova i suoi fiumi, se stesso e la sua storia, ha nostalgia della gioventù.
• “Corolla di tenebre” -> circondato dal male oscuro.

I SOLDATI

• Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie, cadono/muoiono facilmente;

NATALE

• Dedicata al natale che non gli piace, sta davanti al caminetto;

NON GRIDATE PIU’

• Invito ai sopravvissuti alla guerra, è un’invocazione decisa forte e malinconica, incolpa i morti
per portare avanti la morte, è come se li uccidessero di nuovo, paragona i sussurri dei morti
all’erba che cresce (pascoliana);

FRATELLI

• La parola "fratelli" è una parola tremante nella notte;


• Foglia appena nata = fragile, piccola
• Sono esempi di ermetismo;

LA MADRE

• Ungaretti riflette sulla propria morte.


• La morte darà modo al poeta di ricongiungersi con la madre.
• Immagina che quando si troverà davanti a Dio per essere giudicato, la madre intercederà per lui,
attraverso la preghiera, presso il Signore per ottenere, con gli atteggiamenti abituali di
determinazione ed umiltà che aveva in vita, la salvezza del figlio.
• C’è un ricordo del passato, attraverso l’uso delle similitudini, legame di continuità, attraverso il
futuro incontro con la madre nella sfera dell’eternità.
• Un profondo sentimento cristiano pervade la poesia e fa sì che l’immagine dell’oscurità non
faccia parte della morte ma al contrario della vita, la cui fine comporterà la caduta di quello che
Ungaretti definisce muro d’ombra, che la separa dalla luce divina.

LE RIVISTE

LACERBA

• Lacerba è stata una rivista letteraria italiana fondata a Firenze il 1° gennaio 1913 da Giovanni
Papini e Ardengo Soffici.
• Il periodico si avvalse della collaborazione di Aldo Palazzeschi e Italo Tavolato ponendosi su
posizioni simili a quelle del Leonardo e aderendo al Futurismo.
• Nel primo numero la rivista dichiara il suo programma rivendicando la piena libertà e autonomia
dell'arte, l'esaltazione anarchica del "genio" e del “superuomo”.
• Papini scrive articoli provocatori e Palazzeschi è presente con numerose liriche.

LEONARDO

• Il Leonardo è stata una rivista letteraria italiana degli inizi del Novecento, fu fondata a Firenze Il
titolo della rivista voleva celebrare Leonardo da Vinci, simbolo dell'unità dello spirito umano:
scientifico, letterario e filosofico insieme.
• Un'altra questione dibattuta dagli intellettuali del Leonardo fu quella del necessario "risveglio
della borghesia".
• Fu influenzata dal pensiero di Nietzsche, dall'estetismo dannunziano;

LA VOCE

• La Voce è stata una rivista italiana di cultura e politica.


• Si caratterizzò per la spregiudicatezza delle battaglie culturali e di costume, oltre che per la
vivace polemica sul conformismo della borghesia italiana d'inizio Novecento;

SOLARIA

• Solaria era una rivista fondata a Firenze all’interno del giornale due diverse correnti di pensiero:
quella dei cosiddetti rondisti, autori provenienti dalla rivista “La Ronda”, decisi a dar vita ad una
vera e propria civiltà umanistica indipendente dalla politica e quella dei solariani veri e propri,
che ispirandosi all’ideologia gobettiana, sostengono un’attività di denuncia e di critica nei
confronti della realtà contemporanea, incarnata nella fattispecie nel regime fascista;
SALVADORE QUASIMODO

• Sicilia, nato a Modica, 1901;


• Città patrimonio dell'Unesco e chiamata anche città del Barocco;
• Nel 1901la Sicilia vive in modo sereno anche se da lì a poco scoppia la prima guerra mondiale,
anche se non toccherà diciamo la Sicilia;
• Quasimodo si sposta verso Siracusa, in cui viene a contatto con Elio Vittorini;
• Il suo interesse per la letteratura si mostrano velocemente;
• Era un traduttore, traducendo dal greco al latino;
• Si trasferisce a Milano e qui c'è una realtà in cui il fascismo ha preso piede;
• Comincia ad avvicinarsi in modo sempre oiu risoluto all' ermetismo, ovvero misterioso, critico,
ermetico.
• La sintassi rende il testo più complicato da comprendere, un distacco dalla parola "quotidiana",
danno un valore molto più caricato, empatico, ci sono molte analogie --> lasciate dai futuristi.
• In lui si crea una dimensione onirica, ovvero legata al sogno, perchè è a Milano, adulto, ha una
nostalgia profonda della Sicilia. Sicilia primitiva, arcana, mitologica, non è molto nella realtà. La
visione onirica gli fa immaginare un paese paradisiaco in cui si può rifugiare.
• I temi: Sicilia mitizzata, la madre, la sorella,...
• Raccolta "Acqua e terra"
• Raccolta "Oboe sommerso":
• Trasfigurazione del passato, insoddisfazione del presente e linguaggio più ricercato.
• 1947, Raccolta "Giorno dopo giorno": scrittura più lineare, i temi si arricchiscono, rapporto tra
significato e significato è più immediato in modo che il messaggio sia più accessibile/chiaro.
• La scrittura diventa strumento di politica sociale, assumendo tono politico, scaturito dagli
avvenimenti di guerra e dopo guerra, che sollecita lo scritture ad una nuova forma di
partecipazione e impegno, facendoli assumerli un preciso ruolo di responsabilità civile.
• Il poeta modifica il mondo.
• Ha immagini forti, le immagini create, battono nel cuore dell'uomo più della filosofia, diventa
etica.

ED È SUBITO SERA

• Molto ermetica;
• Ognuno= tutti, ma intende in modo individuale;
• Individualità del singolo;
• Ognuno sta solo sul cuore della terra= ognuno sta solo al centro delle cose, sulle parte vitale
pulsante, quindi ognuno vive la sua vita, la sua dimensione, in modo individuale, ognuno
sperimenta;
• Trafitto da un raggio di sole= il raggio di sole lo associamo al calore, felicità, luce... ma qui il
raggio di sole lo ha trafitto, non ha avuto tempo di goderselo perché è "subito sera", quindi non
ha avuto il tempo di godersi il raggio di sole che lo ha trafitto;
VENTO A TINDARI

• Sicilia, Tindari
• Meta di grandi viaggi per questi motivi: paesaggio e mare, a picco sul mare blu, santuario
dedicato alla Madonna nera, è una tradizione devozionale alla Madonna nera, esse nel 1200
venivano fatte di legno scuro e il secondo motivo è che siccome erano devozionali venivano
accese le candele e quindi si scurivano col fumo. Altro motivo per visitare è un tempio greco(?)
• Stordito dal vento dei pini;
• C'è una brigata,
• Sintassi/linguaggio molto chiuso e criptico;
• Uomo in sofferenza, difficoltà, cerca rifugio in un ricordo;
• Stanchezza e malinconia del vivere che induce a cercare la morte;
• Si trascina nella vita, nella quotidianità;
• Tindari serena torna;
• Si risveglia da questa visione, è un amico che lo risveglia, dal ciglio di questa rupe;

ALLE FRONDE DEL SALICE

• Immagine di gelo, paralisi, erba fredda, immagine di morte.


• Simbolo di sacrificio con l’agnello, il lamento d’agnello sono i bambini che muoiono.
• Urlo nero = urlo della madre che corre verso il figlio crocifisso sul palo del telegrafo.
• Disertori, partigiani, sono stati attaccati ai pali, e lasciati lì per giorni.
• Simboli religiosi.
• Nell’ultimo verso c’è la figura del salice. Fanno un voto (simbolo religioso).
• Fanno riferimento al salmo della Bibbia.

UOMO DEL MIO TEMPO

• Costruisce una sintassi in cui i tempi verbali, presente e passato, sono interscambiabili.
• Fa riferimento al primo fratricidio nella Bibbia per dire che le uccisioni cominciano dall’inizio dei
tempi, prima uccisione nella guerra.
• Dice basta, dice alle nuove 30 generazioni di dimenticare;

UMBERTO SABA

• Trieste,1883.
• Il suo vero nome è Umberto Poli.
• La famiglia di Poli rappresenta un modello particolare di famiglia.
• Sua madre è di origine ebraica e padre di origine tedesca.
• Il padre non si sente pronto per essere padre quindi abbandona moglie e figlio appena nato.
• La moglie manifesta un rifiuto verso il figlio perché gli da la colpa dell’ abbandono del marito.
Quindi prende il figlio e lo da ad una balia, che tu guarda, aveva perso un figlio.
• La balia si chiama Peppa Sabaz, si lega molto a lui.
• Lui si lega molto alla balia, come una madre. La madre biologica si ingelosisce e se lo riprende, il
bimbo fa fatica quindi a rapportarsi con la figura materna.
• Di tutto ciò, lui ha lasciato testimonianza nelle poesie, per lui la scrittura è terapeutica.
• Si impiega in una ditta.
• Ama la letteratura classicheggiante.
• Si appassiona a Leopardi, ma la madre lo blocca e lo indirizza verso altre letterature, come
Pascoli, Manzoni, ecc...
• La rivista “La voce” non gli pubblica alcuni testi.
• Lui pubblica Solaria.
• Spunto maturità: Rivista Solaria, nasce senza un programma preciso.
• Eugenio Montale gli riconosce delle opere.
• Intorno al 1910/11 torna a Trieste e sposa Carolina ma in tutti i complimenti verrà chiamata
Lina.
• Nasce una bimba di nome Linuccia.
• Poi si trasferisce per un po’ in campagna e poi parte per la guerra e scrive dei versi dedicati alla
guerra.
• Quando pubblica x la prima volta prende una grande decisione, ovvero, rinunciare al cognome
del padre e assumere un altro cognome, ovvero Saba.
• Ci sono teorie su sto cognome, ovvero la prima che era dedicata alla sua baia, e la seconda che
Saba deriva da una parola ebraica. Perché la parola ebraica Saba é il sabato, una festa, il Sabbat,
il giorno del riposo, oppure anche il pane Saubat, sempre ebraico.
• Dopo la guerra apre a Trieste una libreria.
• Soffre di nevrosi e si applica alla psicoanalisi.
• Si può confrontare con il pensiero di Svevo sulla psicanalisi.
• Nel 1939 scattano le legge razziali, quindi molte persone devono andarsene.
• Rientra da Parigi e torna in Italia, a Firenze, ospitato a casa di Eugenio Montale, inoltre Ungaretti
aiuta Montale e Saba.
• Finita la guerra ci sono le sue nuove pubblicazioni.
• Dopo la guerra viene riconosciuto come scrittore e poeta, ricevendo anche dei premi.
• Gli ultimi anni la malattia si fa sempre più presente, morendo nel 1957.
• La moglie muore poco prima di lui.
• La sua scrittura è difficile.
• La sua formazione è autodidatta, si estranea da qualsiasi tendenza stilistica, quindi ha una
scrittura molto originale e persone, difficile da collocare in uno stile.
• Linguaggio familiare, quotidiano, veramente semplice, casalingo.
• Non fa una scrittura innovativa, di tendenza.
• Ma questo linguaggio, è costruito con una sintassi elaborata, in cui alcuni passaggi sembrano
classicheggianti. Quindi non è sempre una scrittura evocativa ma é ben definita, lui usa una
metrica antica, infatti ci saranno dei sonetti.
• Lui non accetta l’analogia, si parla di una poesia anti ‘900, perché non rispecchia le innovazioni
della ricerca linguistica.
• Prende spunto dal verso di Ungaretti e gli dona più leggerezza, spesso c’è drammatizzazione,
solo verso la poesia conclusiva c’è una vocazione, in cui c’è una proiezione mitica e bisogno di
conoscenza, c’è chiarezza e lessico povero, comune, quasi banale a volte, con lo scopo di dare
significati originali, anche quando sembrano banali.
• Il canzoniere è un diario autobiografico in versi ed è diviso in sezioni.

LA CAPRA

• Fa parte della sezione del canzoniere “Casa e campagna”.


• Linguaggio semplice.
• Parla ad una capra, ma con ciò ci fa intendere che vuole dirci di più;
• “Ho parlato ad una capra” → difficoltà di comunicazione;
• Immagine di solitudine e sofferenza;
• Inasprimento di una situazione difficile;
• “Bagnato dalla pioggia” → indifferente;
• “Sazia d’erba belava” → sofferenza;
• Belato →uguale e fraterno → il suo dolore si rispecchia;
• Il dolore ha una voce e non varia;
• Il dolore della capra e il suo sono comuni;
• Semita = ebreo → raffigurati con volti di caprone;
• Capra diventata umana → dolore universale;

GOAL

• Sezione del canzoniere “Il gioco del calcio”;


• Vittoria e sconfitta;
• Quotidianità diverse;
• Amara luce → esultanza avversaria;
• Ogni buona azione ha con sé una tragedia;
• Nella realtà si consumano l’onore e la gioia ma anche dolore e tristezza;
• L’altro portiere esulta solo → anima da un’altra parte;
• Partecipiamo ma ognuno è solo con sé stesso;
• Immagine quotidiana con significato profondo;
• Visione pessimistica → racconta la verità;

AMAI

• Si parla del dolore, della sofferenza e della verità amara, senso della vita e quotidianità. Tira
fuori il suo asso nella manica per la facilita. Ermetismo, rottura con il passato;

ULISSE

• Troviamo al suo interno Petrarca, Foscolo una poesia del passato con rime semplici.
• Gli stessi isolotti Che sono lucenti di giorno, di notte con l’alta marea sono pericolosi e
addirittura si va al largo.
• Non si sente di appartenere a nulla e a niente, è difficile sentirsi parte del mondo, “Il porto
accende ad altri i suoi lumi”.
• Amo la vita ma la vita è dolore, e so che è cosi, l'esperienza è dolorosa.
• Lui, come Ulisse fa un viaggio della vita in cui vagabonda cercando un passato o un presente, va
al largo dove continua la sua esperienza di accettazione del dolore;

CITTA’ VECCHIA

• Sempre tratto dal canzoniere.


• Descrive un viale di città antica per cui passa per andare a casa, la gente torna dall’osteria e dai
bordelli, dove stanno gli scarti della società.
• Passando lui ritrova l’infinito tra le persone più basse e umili della società. In mezzo agli ultimi,
gli abbandonati, disperati, negletti, in loro vede la presenza di dio, qui c’è purezza, altrove dove
c’è il bene è solo l’apparenza;

TRIESTE

• Cammina per strada.


• Quartiere di malaffare, ma lui in questi quartieri vede la presenza di Dio --> non luogo.
• Uomo solitario.
• Dove finisce il muretto gli sembra che finisca la città.
• Trieste, x Saba, ha una scontrosa grazia = ossimoro.
• Similitudini, Saba torna a questa scrittura, è un ragazzaccio aspro, quasi aggressivo.
• Come in amore e gelosia.
• Da questa salita che ha salito, capisce se conduce alla spiaggia affollata o sulla collina con una
casa.
• C'è un aria strana, tormentosa, l'aria natia, del paese;

A MIA MOGLIE

• Pollastra che cammina.


• Andare a lento passo di regina.
• Pettoruta e arruffa le penne.
• È migliore del maschio.
• Quando arriva sera, le galline fanno versi che sembrano la moglie quando si lamenta.
• E la sua voce ha la triste musica dei pollai.

EUGENIO MONTALE

• Liguria, Genova, 1896;


• Si appassiona al canto, molto orecchio musicale, poi lo abbandona e si dedica alla letteratura;
• Contemporaneamente scoppia la prima guerra mondiale;
• Quest musicalità non la sentiremo nei suoi componimenti, anzi sentiremo molto la dissonanza;
• Conosce Anna, al mare in Liguria, sarà presente in molti componimenti sotto il nome di Annetta
• Non è molto attratto dalle avanguardie, ed è molto occupato e preoccupato quale tipologia dei
versi, di scrittura, sia importante;
• Scrive un articolo in cui celebra Italo Svevo;
• Insieme a Joyce riesce a vedere talento in Italo Svevo, ancora poco conosciuto all’epoca;
• Si allontana dalla vita sociale, per far si di non avere nulla a che fare con il fascismo;
• Si trasferisce a Firenze e pubblica sulla rivista “Solaria”;
• A Firenze conosce Irma, figura giornalista, intellettuale, nelle opere compare con il nome di
Clizia. Lei dopo si trasferisce negli Stati Uniti convinta che Montale la avrebbe seguita per stare
insieme, ma così non fu;
• Uscirono varie raccolte di Montale;
• Molto interessato alla traduzione come Quasimodo;
• Fa riferimento anche alle pubblicazioni Americane;
• A partire dal ’39 conosce Drusilla, che nei testi compare con il nome di Mosca;
• Entra a far parte del CNN (Comitato di … Nazionale);

MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO

• Liguria
• Richiama la tradizione antica.
• Rima baciata e dialefe.
• Mattina tardi, siamo nel pieno del caldo.
• Pallido, afa.
• Sensazione di assortimento.
• Muro d’orto, di protezione, molto alto.
• Crepe nel suolo, a causa del caldo.
• Dinamica della scena = le formiche.
• È tutto all’infinito, tutto un ciclo eterno, si estranea ancora di più.
• Vede solo delle scaglie di mare, solo dei pezzettini, è un mare limitato.
• Collegamento con Leopardi.
• Cocci di vetro sono gli ostacoli e sofferenza.

SPESSO IL MALE DI VIVERE HO INCONTRATO

• Si accetta l’esistenza, il destino, la fatalità.


• Il titolo è dato dal primo verso.
• Verbi coniugati a differenza della precedente.
• Il rivo nella sua natura è un rigagnolo, immagine di liquiderà, trasparenza, movimento e libertà.
• Rivo strozzato, bloccato da qualcosa, gorgoglia.
• Questa metafora diventa metafora del male di vivere.
• Foglia accartocciata anche com’era metafora.
• Linfa vitale che abbandona la vita.
• Cavallo stanco, senza forze, anche se è l’immagine della forza e libertà.
• Statua nella sonnolenza del meriggio.
• Ombra incapace di qualsiasi azione.
• Tutto ciò che accade sulla terra gli è indifferente.
CIGOLA LA CARRUCOLA DEL POZZO

• Il pozzo cigola, la carrucola è qualcosa che va negli abissi, nelle profondità.


• Si deforma il passato.
• Il riflesso é andato, la distanza divide lui è il ricordo, la memoria diventa evanescente.

HO SCESO DANDOTI IL BRACCIO, ALMENO UN MILIONE DI SCALE

• Ogni gradino il vuoto, perché non c’è la moglie accanto a lui come un tempo.
• Breve tempo, breve viaggio insieme.
• La moglie non c’è più.
• Il viaggio di lui prosegue ma lui non ha più necessità delle coincidenze, delle trappole, perché lei
non c’è più.
• Vita illusoria, come Leopardi.
• Collegamento con poesia Mia moglie di Saba.

LA CASA DEI DOGANIERI

• Scritta x una giovane villeggiante.


• 5 terre.
• Casa sulla scogliera, non è una casa abitabile, è controllata dai doganieri.
• Disorientati, il tempo che passa, tutto è casuale.
• Tutto indica disorientamento.
• “Il varco è qui?”
• Moto oscillatorio del mare, come i ricordi, vanno e vengono, si vive e si muore.

CALVINO

• Saggio: della raccolta “Il mestiere di scrivere”


• Saggi argomentativi, al cui interno si esprimono opinioni, teorie argomentate.

SAGGIO: PERCHÉ LEGGERE I CLASSICI

• Si leggeranno quando ci si sentirà in grado di farlo.


• È classico perché ha un valore fuori dal tempo e dentro di se ha la letteratura e la conoscenza.
• I classici sono libri che assumono valenza duplice, nel presente e nel futuro, perché quel futuro
diventa presente.
• Se i libri sono rimasti gli stessi, noi siamo cambiati, quindi leggere un classico in gioventù è
diverso dal leggerlo da adulti.
• Rileggere un classico ogni volta, ci troverò sempre qualcosa di diverso.
• Perché è un classico? Perché è un libro che non finisce mai di dire quello che ha da dire.
• Ancora oggi ci sono critici che criticano l’odissea, che l’analizzano ancora, ecc...
• A volte ci scopriamo qualcosa che avevamo sempre saputo, leggo perché dentro trovo me
stesso.
• I classici sono libri che inizialmente pensi che noia, poi però scopri un mondo ed è bellissimo, ti
ricredi.
• Più sono dentro la realtà e all’attualità e più trovo risposte nei classici.

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