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D’ANNUNZIO

VITA
Gabriele D’Annunzio nacque nel 1863 a Pescara in una famiglia borghese e agiata.
Compì ottimi studi liceali e ancora collegiale, pubblicò la sua prima raccolta poetica,
"Prime Vere".

Dal 1881 si trasferì a Roma, iscrivendosi alla facoltà di lettere. La brillante vita della
capitale distolse l'ambizioso ragazzo di provincia dagli studi regolari. Preso
dall'attività poetica e dalla frequentazione dell'alta società romana, non riuscirà mai
a laurearsi.

Nel 1883 sposò la principessa Maria Hardouin di Gallese da cui avrà tre figli. Un
nuovo legame gli diede altri due figli. Nel 1897 fu eletto deputato per l’estrema
destra, ma nel marzo 1900, passò clamorosamente a sinistra. Dal 1898 si stabilì con
il suo nuovo amore, Eleonora Duse, in Toscana. In questo periodo nacquero alcune
tra le sue opere maggiori, in prosa (il romanzo "Il fuoco") e in poesia ("Il ciclo delle
Laudi"). Chiuso l’amore con la Duse, altre burrascose relazioni si susseguirono e si
intrecciarono senza intervallo. Coperto dai debiti e assediato dai creditori, nel 1910
si trasferì in Francia.

Nel 1915 rientrò in Italia e fu tra i più fervidi interventisti. Dopo l’entrata in guerra
dell’Italia, nonostante più che cinquantenne, prese servizio al fronte mosso
dall’ambizione di svolgere in ogni circostanza il ruolo del superuomo. S’impegnò poi
in molte azioni di guerra rischiose: l’incursione aerea su Pola, il volo su Vienna, ma
soprattutto, occupò Fiume.

Conclusa l’avventura di Fiume si spostò in una villa di Gardone Riviera. Qui restò sino
alla morte. La villa venne ingrandita ed infine trasformata in una casa-museo. Fu il
fastoso "Vittoriale degli Italiani", che D’Annunzio donerà allo Stato. Morì il 1° marzo
1938.
La sua intera vita rappresenta esattamente quanto ritroviamo nella sua poetica :
esperienze forti,varie,inimitabili. Dalla vita sentimentale a quella politica e militare,
dai lussi alla fuga per i debiti. E lo stesso la sua produzione letteraria : dai romanzi
alle novelle,dalla poesia alle opere teatrali.
POETICA

D’Annunzio è il primo esponente italiano del Decadentismo

Il decadentismo è un movimento artistico e letterario nato in Francia, che raggruppa


artisti e intellettuali che rifiutano la visione positivista della vita e che vogliono
ribellarsi e scandalizzare la società borghese e industriale attraverso esperienze
estreme (droga, adulteri, rapporti omosessuali) Si esprimono con un linguaggio
“nuovo”: usando analogie e dove il suono delle parole conta più dei significati.

Componente fondamentale del decadentismo è l’estetismo.


L’estetismo  è una corrente letteraria e filosofica che si afferma in Europa a metà
Ottocento e che pone il culto della bellezza e dell’arte sopra ogni cosa, esaltando la
forma più che la sostanza. L’estetismo è quindi una continua ricerca di ciò che
appare bello ai sensi.

In particolare per D’Annunzio l’estetismo è il culto della sensazione,di ciò che ricade
nella sfera dei sensi : la sensazione, è l’unico modo per conoscere la realtà, per
assaporarla. Ed è qualcosa di corporeo, istintivo e spesso trasgressivo.

Accanto all’ estetismo D’annunzio inserisce il tema del superuomo appreso dal
filosofo Nice, per cui l’uomo si sente superiore alla massa e di conseguenza può
dominare culturalmente la società dando un’immagine vincente di se; inoltre
domina anche la natura, diventa parte integrante di essa (panismo).
 Estetismo e Superomismo li ritroviamo nel romanzo “Il Piacere” del 1889;
 Panismo nella raccolta “Alcyone”.

A livello stilistico D’Annunzio esalta il gusto della parola, scelta più per il suo valore
evocativo e musicale che per il suo significato logico. E va alla costante ricerca di
parole preziose e rare , di suoni particolari , capaci di creare nuove emozioni. Questo
gli permette di essere il poeta di pochi lettori scelti,ma anche arringatore di folle.
(addirittura D’Annunzio ha inventato parole che sono tuttoggi di uso comune :
velivolo, fusoliera, vigili del fuoco e il nome dei famosi magazzini Rinascente).

OPERE

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