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Introduzione
L’Unione sovietica, il primo della storia governato dai comunisti, nasce in seguito alla
rivoluzione bolscevica e alla conseguente guerra civile.
Fino alla prima guerra mondiale, la Russia era un Impero vastissimo, governato in modo
dispotico da uno Zar. Nel 1917, si susseguono però due rivoluzioni e salgono al potere i
bolscevichi guidati da Lenin.
Ma il partito socialdemocratico al suo interno era profondamente diviso, infatti, c’erano due
schieramenti:
-Menscevichi(in russo indica la minoranza);
-Bolscevichi(in russo indica la maggioranza);
I Menscevichi erano convinti che la Russia non fosse ancora pronta per una vera e propria
rivoluzione socialista e che quindi bisognasse passare attraverso un processo di riforme e di
modernizzazione del paese.
I Bolscevichi, invece, erano convinti che si potesse instaurare il socialismo fin da subito
attraverso una vera e propria rivoluzione, nella quale coinvolgere i contadini e gli operai,
attraverso la quale abbattere definitivamente lo zarismo.
Già nel 1905 in Russia, cominciarono delle vere e proprie esercitazioni, proteste e rivolte, lo
Zar Nicola II cerca di reprimerle con la la forza e con l’aiuto dei soldati queste proteste
eppure allo stesso tempo cede ad alcune richieste popolari come ad esempio viene istituito
per la prima volta in Russia una sorta di parlamento, la “DUMA”, in realtà i poteri di questo
parlamento erano limitati e lo zar poteva scioglierlo in qualsiasi momento.
Ma il problema principale fu la Prima Guerra Mondiale, difatti la Russia non era in grado di
affrontare questo conflitto e di far fronte ai costi ed un impegno militare così grande. La
guerra porterà ad un peggioramento assoluto nelle condizioni di vita della popolazione.
Lo zar divenne sempre meno popolare in Russia, addirittura la chiesa Ortodossa cominciò a
criticarlo. L’8 marzo del 1917 (secondo il calendario Gregoriano, nel calendario Giuliano il
23 febbraio secondo il calendario russo )le proteste raggiungono il loro apice e scoppia una
vera e propria rivoluzione ovvero la “Rivoluzione di febbraio”
Rivoluzione di febbraio
Scioperi, manifestazioni molto violente, ammutinamenti pensiamo che i soldati invece di
intervenire per sedare queste queste rivolte si misero dalla parte di coloro che si ribellavano,
pretesero anche loro che lo zar lasciasse il trono, il sovrano si trova costretto abdicare e si
formò un governo provvisorio.
Questo governo si trovò fin da subito ad affrontare delle questioni molto complesse,
pensiamo ad esempio alla guerra nella quale le Russia era ancora coinvolta e poi c’era il
problema dei contadini che chiedevano fossero assegnate loro delle terre, questo governo
provvisorio era comunque formato dell’aristocrazia e da borghesi liberali e quindi non
avevano nessuna intenzione di proseguire con una rivoluzione socialista cioè di portare al
potere i contadini e gli operai.
Questa è solo la prima parte della Rivoluzione Russa, infatti scoppierà a poco un’altra
rivoluzione, quella di ottobre, nel frattempo nelle fabbriche e nei villaggi, i contadini e i soldati
si riuniscono e si organizzano nei Soviet.
In questi Soviet facevano parte dei delegati dei contadini, soldati e operai, i veri protagonisti
di questa rivoluzione. Questi soviet subivano fortemente l’influenza dei socialisti bolscevichi
cioè volevano arrivare ad una rivoluzione di di tipo socialista, quindi soviet avevano come
obiettivo finale quello di abbattere il governo provvisorio, di porre fine alla guerra, di
occupare e assumere il controllo delle fabbriche e di distribuire le terre ai contadini.
Nel 1922 nasce l’Unione delle Repubbliche sovietiche, era uno stato federale