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Nel 1924, a Parigi, André Breton scrisse il manifesto del surrealismo, un movimento basato

sull'interpretazione dei sogni. Breton coniò il termine "surrealismo", che significa "sopra la realtà" o "realtà
superiore". Durante il sonno, l'inconscio si libera poiché la razionalità non esercita più il suo controllo,
mentre durante la veglia questo non avviene. Il surrealismo rappresenta un automatismo psichico puro. I
poeti surrealisti componevano le loro poesie attraverso il sorteggio delle parole, seguendo l'ordine in cui le
parole emergevano. La casualità e il gioco sono elementi centrali dell'avanguardia, poiché cercavano una
nuova bellezza.

Con Isidore Ducasse nacque una nuova concezione surreale della bellezza: due oggetti reali e concreti che
non hanno nulla in comune, proprio come accade nei sogni, dove spesso manca un collegamento razionale.

Salvador Dalí, noto per il suo surrealismo figurativo, utilizzava elementi riconoscibili nelle sue opere. Dalí
voleva realizzare le sue opere seguendo un metodo paranoico-critico, che combinava una parte razionale e
una parte irrazionale. Breton espulse Dalí dal movimento surrealista a causa della sua eccentricità. Tuttavia,
Dalí conquistò Gala, la sua compagna, presentandosi nudo su una terrazza di Parigi. Gala divenne la sua
musa ispiratrice, e quando Dalí fu costretto a lasciare la Spagna, si rifugiò negli Stati Uniti, dove produsse
numerose opere. Durante questo periodo, venne soprannominato "Avida Dollars" per la sua frenetica
attività creativa.

Una delle opere più famose di Dalí, "Sogno causato dal volo di un'ape intorno a un melograno un secondo
prima di svegliarsi", è un esempio della sua pittura dettagliata e realistica con colori vividi. Questo dipinto
rappresenta una situazione tratta dalla realtà, in cui Gala è punta da un'ape, ma il pungiglione si trasforma
in un fucile, e ci sono leoni e un pesce fuori da un melograno, completamente privi di logica. L'elefante, con
le sue zampe leggere, cammina sull'acqua, evidenziando il metodo paranoico-critico di Dalí, caratterizzato
da una straordinaria novità e assenza di logica.

Un'altra opera iconica di Dalí è "Apparizione di un volto e di una fruttiera sulla spiaggia", che presenta la
figura-sfondo, con un cane e un volto in primo piano. Il cane è dettagliato, con il suo collare rappresentato
da un ponte, e l'acqua riflette sotto gli archi. L'occhio del cane diventa una galleria. L'opera è caratterizzata
da un'architettura molle e da fave bollite.

Durante il periodo della Guerra Civile Spagnola, Joan Miró realizzò un disegno intitolato "Aidez l'Espagne"
per un francobollo venduto in Francia per sostenere la Spagna. Miró si schierò con la sinistra politica. Il suo
stile rappresentava il surrealismo non figurativo, usando figure astratte per esprimere l'inconscio.

La metafisica, introdotta da Giorgio de Chirico a Ferrara nel 1917, rappresenta l'ultima avanguardia storica,
caratterizzata da un ritorno all'ordine e alla tradizione. De Chirico dichiarò: "Victor Classicus sum,"
affermando la sua volontà di ritornare all'arte classica, con l'uso della prospettiva, del chiaroscuro, del
realismo e del volume.
Il dipinto di de Chirico intitolato "Le muse inquietanti" del 1917 presenta una prospettiva, una piazza con
pavimentazione in legno, ombre, figure geometriche, elementi simili a giocattoli, colonne e statue. Questi
elementi sono assemblati in modo realistico, ma le associazioni sono frutto dell'immaginazione, creando un
senso di disorientamento. Questo lavoro influenzò il surrealismo e rappresenta una piazza nella città di
Ferrara, con le ciminiere sullo sfondo.

La metafisica va oltre la fisica, rivelando realtà diverse che vanno oltre ciò che appare evidente, attraverso la
decontestualizzazione degli oggetti, un concetto condiviso con il Dadaismo, in cui gli oggetti perdono il loro
significato convenzionale per acquisirne di nuovi.

Durante il Ventennio Fascista in Italia e il regime di Mussolini, alcune avanguardie artistiche furono
sostenute dal governo come mezzi per promuovere il progresso e la modernità, con particolare enfasi sul
Futurismo. Hitler, in Germania, chiuse la Bauhaus e definì l'arte razionalismo e le avanguardie come "arte
degenerata", facendole bruciare.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, emerse l'"action painting" con artisti come Jackson Pollock, segnando
una nuova fase nell'arte contemporanea.

Negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, a causa della distruzione in Europa e delle dittature che
costringevano gli artisti più innovativi a cercare nuove opportunità, gli Stati Uniti divennero il centro di
interesse per le novità artistiche.

L'"action painting" o pittura d'azione si caratterizzò per la sua spontaneità e per l'importanza attribuita al
gesto con cui l'artista creava le opere. Jackson Pollock è considerato uno dei principali esponenti di questa
corrente artistica. La sua tecnica includeva il "dripping," in cui Pollock versava e gocciolava la vernice sulla
tela, spesso lasciando schizzi e segni casuali. Le tele venivano appese al muro, e l'artista dipingeva
camminandoci attorno o persino sopra di esse, utilizzando pennelli o bastoni imbevuti di vernice acrilica.
Questo processo era accompagnato da musica jazz. L'assenza di oggetti riconoscibili nelle sue opere lo
rende un esponente dell'arte astratta e non figurativa. Pollock conosceva le teorie di Freud e Jung, aveva
frequentato sedute di psicanalisi, e queste influenze lo avevano portato al surrealismo e a una forma di
espressione artistica che sfuggiva alla razionalità e alla realtà. Le sue opere esprimevano un profondo senso
di confusione, tormento e disagio, in parte come risposta agli orrori della guerra. L'arte astratta di Pollock è
stata spesso considerata elitaria.

Negli anni '60, durante il boom economico, emerse il movimento della Pop Art, o "arte popolare". Questa
corrente artistica riportò alla ribalta soggetti tratti dalla vita quotidiana, come oggetti presenti sugli scaffali
dei supermercati. La Pop Art fu riconosciuta anche dalle masse, grazie all'uso di canali pubblicitari. Un
esponente chiave fu Andy Warhol, il cui studio, conosciuto come "The Factory," divenne una vera e propria
fabbrica di opere d'arte, con numerosi collaboratori. Warhol utilizzava nuove tecniche di tipografia per
creare riproduzioni di celebrità come Marilyn Monroe, oggetti di consumo come le lattine di Coca-Cola e
persino la sedia elettrica, reinterpretati in vari colori.
Un altro importante artista della Pop Art fu Roy Lichtenstein, noto per il suo uso di soggetti tratti dai fumetti.
Lichtenstein prendeva immagini da fumetti e le rielaborava in modo da conferire loro un aspetto quasi
meccanico, con linee ben definite e colori vivaci.

Piero Manzoni rappresenta un esempio di arte concettuale. Una delle sue opere più provocatorie fu
chiamata "Merda d'artista," in cui confezionò scatolette contenenti feci umane e le dichiarò opere d'arte.
Questa opera sollevò interrogativi sul concetto di arte e sulla sacralità dell'artista. Il contenuto delle
scatolette non era visibile e rimaneva un mistero.

Manzoni sperimentò anche con fotografie di modelle, apponendo la sua firma su di esse, sfidando le
convenzioni artistiche tradizionali e questionando il concetto di autenticità dell'opera d'arte.

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