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1. L'Espressionismo Astratto
Avanguardia e kitsch
Nel 1939 nella rivista “Partisan Review”, il critico Greenberg scrisse un saggio 'Avanguardia e kitsch', in cui
dice che nell'età moderna vi è una crisi di comunicazione tra intellettuali e società, e ciò ha prodotto le
avanguardie. Queste si dovevano concentrare sui mezzi espressivi e si dovevano allontanare dalla forma.
In Occidente nasce il kitsch, che è un'espressione facile e diretta di un concetto semplice; ed indica tutto
quello che c'è di spurio nell'epoca moderna.
Un anno dopo, sempre Greenberg, scrisse un altro saggio “Sempre verso un più nuovo Laoconte”, in cui si
interroga sui limiti entro i quali un'arte può considerarsi pura.
Mark Rothko, Adolph Gottileb, Barnett Newman: una lettera al “New York” times
Verso la metà degli anni '30 a New York si formarono dei gruppi di Avanguardia per riallacciarsi ai gruppi
europei; tra i quali ricordiamo il gruppo dei Dieci, di cui facevano parte Rothko e Gottileb, ed avevano come
sopo la lotta contro il sistema. I due artisti vennero criticati per le opere del “Ratto di Persefone” ed il “Toro
Siriano”; ma loro risposero a tale critica, con una lettera sarcastica inviata ad un giornale, in cui difendevano
i quadri che il grande pubblico non capiva (tipica strategia di avanguardia).
Greenberg diceva che l'avanguardia si trovava alla fine di un percorso pieno di storia, mentre secondo
Rothko e Gottileb dicono che questa è un ritorno all'arte delle origini, quella primitiva. Bisogna riacquistare
autenticità davanti ad un Mondo moderno, sentito come estraneo ed inautentico.
Prima fase dell'Espressionismo Astratto: l'esigenza del ritorno alle origini.
Seconda fase (1947-90): il mito scompare e lascia il posto ad un approccio con l'inconscio.
Come dice Graham, l'arte primitiva si ricollega subito all'inconscio ed alle pulsioni primarie, al contrario
delle società civilizzate.
“Toro Siriano” di Rothko 1943, qui l'artista unisce elementi primitivi con elementi legati all'inconscio. E' un
toro alato assirto, che prende spunto dal passato per rappresentare la guerra in corso ed allo sterminio degli
ebrei.
“Ratto di Persefone” di Gottileb primi anni '40, appartiene alla tipologia dei pittogrammi (a cui l'artista
lavorava in quegli anni). Fa riferimento sia alle predelle dei dipinti religiose che all'arte dei nativi americani.
L'intenzione di entrambi dipinti, comunque legati anche ad artisti contemporanei come Picasso, Dalì e
Mondrian, era quello di trasmettere il Mondo interiore dell'artista.
Mural
Nel 1943 Jackson Pollock dipingeva per la casa di Paggy Guggenheim un grande quadro
intitolato Mural intriso di elementi di carattere primitivistico non della tragedia antica
ma degli indiani d'America. l'aspetto più rilevante di Mural è quello della dimensione
ambientale del quadro, la relazione tra l'ampiezza del gesto e la grande dimensione del
quadro, per eseguirlo l'artista ha dovuto muovere non soltanto il braccio ma anche tutto il
corpo.
L'iconografia generale del dipinto trae spinto da due immagini, una è una Sand painting
dalla struttura compositiva simmetrica, l'altra raffigura due Guardiani della società del
coltello posti ai lati di un altarolo ligneo il quadro sembra avere a che fare con rituali
sciamanici, la comunione con la natura e i progenitori mitici.
Può sembrare che la città più moderna del mondo avesse dato vita a una cultura
primitivistica, in questo periodo la letteratura relativa alle questioni dell' uomo moderno
insisteva sui temi dell'istintualità, inconscio, destino, psicanalisi e dell'antropologia.
Leja ipotizza come le nozioni legate all'inconscio e alla permanenza del primitivo nel
contemporaneo fossero diffuse e accettate.
Pollock era stato scoperto nel 1942 da Putzel uomo di fiducia della Guggenheim. espone
per la prima volta ad Art of This Century nel 1943.
In Male and Female del 1942 Pollock assume un tema classico surrealista, va alla ricerca
delle forze generative della vita.
In She Wolf si mescolano elementi dedotti dall' arte degli Zuni e i ricordi dell'antichità
occidentale, l'animale è un bifronte e appare come il montaggio di un toro, di un cervo e
della lupa.
Greenberg sottolinea il carattere fangoso, resistente e oscuro della materia in Pollock che
reinterpreta positivamente un aspetto storicamente presente nella cultura americana, in
pittori e in letterati. alcuni dei quadri in mostra sembrano per Greenberg oscillare tra la
pittura da cavalletto e la pittura murale.
Pollock nel 1944 intervistato, sottolinea la sua ammirazione per la pittura moderna
francese e l'interesse che l'arte trovi la sua fonte nell'inconscio.
David Smith I
Nel 1943 David Smith scultore americano espone alcune sue opere nell'ambito della
collettiva American Sculpture of our time ed è salutato da Greenberg come una delle
presenze maggiori nella scultura americana del momento.
Smith vede per la prima volta le sculture di Picasso e di Gonzales a New York.
alla fine degli anni trenta mostra con chiarezza l'influsso di Alberto Giacometti quello
che è interessante nella reinterpretazione dell'opera di Giacometti è l'abbondanza di
particolari in uno spazio piu compresso di quello dell'artista svizzero.
Affronta il tema della guerra con le 15 Medals of Dishonor, fuse in bronzo con figure e
simboli dedicate agli orrori della guerra.
L'immagine eidetica ritorna spesso nei pensieri di Smith che dice che l'immagine eidetica
è più importante dell'oggetto.
Le parole dedicate da greenberg a Smith sono favorevoli ma il critico ha difficoltà ad
accomodare nel suo quadro critico modernista l'abbondanza di simboli presenti nell'opera
dello scultore, afferma che in Smith il simbolismo è soltanto il trampolino dell'energia
formale.
La caduta di Parigi e i surrealisti a New York
Nel 1940 Parigi era caduta nelle mani dei nazisti, cosi Rosenberg uno dei maggiori critici
americani intuiva la possibilità del formarsi di un nuovo centro di cultura internazionale,
quale sarebbe stato allora era impossibile a dirsi, ma l'autore gia pensava a New York.
Automatismo psichico come espressione immediata dell'inconscio si fece rapidamente
strada negli ambienti dell'avanguardia americana.
Arshile Gorky
Gorky nato nell'America turca nel 1904 era arrivato a New York nel 1920. Le tragiche
circostanze della sua vita infantile si traducono in temi ossessivamente ripetuti, i ricordi
infantili dell'America sono le immagini originarie di tutta la pittura di Gorky come
dimostra a d esempio un quadro del 1944 (come il grembiule ricamato di mia madre si
dispiega nella mia vita) alle forme biomorfiche galleggianti su una superficie fluida
analoghe al modo di manifestarsi della memoria e dell'inconscio, Gorky approda tramite
il contatto diretto con i surrealisti, in particolare con gli "Inscapes" di Matta e poi con la
pittura di Kandinskij.
Gorky fa uso di un numero limitato di segni che si trasformano nel tempo fino ad
assumere un aspetto definito, costante dei significati legati a uno scavo profondo nella
storia personale dell'artista.
Willem de Kooning
Grande amico di Gorky, Willem de Kooning espatriato negli stati uniti dove arriva nel
1926 in cerca di fortuna. noto per le sue immagini femminili, è in questi anni fine anni 30
inizio 40 che crea immagini prevalentemente maschili. gliu uomini di de Kooning
trovano risonanza psicologica nella vicenda personale dell'artista.
De Kooning conduce una ricerca su forme astratte di derivazione surrealista, lo spazio
della pittura moderna deve conciliarsi con l'esperienza del mondo esterno.
Del 1946 al 48 riduce il colore al bianco e nero, dipinge immagini nero su bianco come
per esempio "venerdì nero". negli ultimi due anni del decennio dipinge bianco su nero
come l'opera "Attic" ed " Excavation" la prima è la soffitta, sorta di deposito da cui
spuntano fuori brani di figure, di oggetti. la seconda sono scavi urbani per le costruzioni,
parte del paesaggio sempre mutevole delle metropoli domina la disarticolazione degli
spazi.
De Kooning è l'ultimo tra gli espressionisti astratti ad avere la sua mostra personale a New
York nel 1948
La nascita dei Cefalopodi
Mark Rothko nella prima fase aveva prediletto le allusioni al mondo arcaico, mediante
temi legati al mito, ora il senso dell'originario si trasferisce a forme basate sulla
reinterpretazione di unita biologiche primarie, organismi cellulari in movimento presso le
acque, come vediamo in " Lenta rotazione sulla riva del mare" e in " La nascita dei
Cefalopodi".
La pittura ha acquisito una trasparenza, l'artista fa galleggiare le forme su uno sfondo
appena accennato ottenuto mediante un stesura leggera.
Da questo momento in poi le superfici di Rothko se osservate per qualche tempo, pulsano,
emanano luce e, se di grandi dimensioni, si espandono verso l'ambiente che le contiene.
Barnett Newman
Vicino alle forme primarie della vita che appare in questa fase dell'arte di Rothko è il
Newman, tornato alla pittura dopo anni di silenzio, aveva ripreso eseguendo lavori su
carta ad esempio "Canzone di Orfeo" del 1944-45.
Newman attribuisce al surrealismo il merito dopo aver riportato l'attenzione sul soggetto
dell'opera d'arte, tema di questo gruppo di lavori su carta risponde a un bisogno diverso
da quello dell'espressione dell'inconscio. l'idea che Newman manifesterà è quella che
dopo la guerra bisogna ricominciare da capo, non come se la pittura fosse morta ma come
se non fosse mai esistita.
Clyfford Still
Clyfford Still aveva studiato in vari luoghi, aveva deciso di vivere fuori dalla grande città,
era orientato in una direzione simbolica che lo conduce ad un'astrazione basata sulla
progressiva depurazione delle immagini da residui figurativi. una pittura basata sul
contrasto tra orizzontali e verticali.
La maniera della pittura di Still è impressionante perché è sempre carica di tensione è
densa e rilevata, un gesto nervoso sulla tela. l'energia della pittura matura di Still è tale
da disfare la differenziazione tradizionale tra una pittura d'azione e una pittura di campo
colore.
Rothko 1947-50
La mostra del 1946 di Still ebbe effetti importanti per Rothko che cominciò ad avviarsi
verso l'astrazione. comprende che le forme totalmente astratte possono essere portatrici di
quei significati di morte e rinascita.
E' questa consapevolezza che conduce Rothko ai Multiform, dove trova sè stesso nel
colore che si effonde sulla superficie e da un effetto di lenta pulsazione che aumenta man
mano che l'osservatore si sofferma a contemplare il quadro. questi effetti caratterizzano i
dipinti eseguiti dall'artista a partire dal 1950 con chiave ormai irrevocabilmente astratta
dotata di quello spessore di contenuto presente nelle immagini precedenti.
Rothko pensa ai suoi quadri come drammi teatrali, le forme nei dipinti sono gli interpreti
non è possibile prevedere in anticipo ne le azioni ne gli attori.
Onement I
L'interesse di Newman per la Terra e per i miti d'origine del mondo si manifesta anche nei
quadri del 1945 e del 46 che si raggruppano attorno a due tipologie. una è basata su
organismi di struttura cellulare come "Vuoto pagano", l'altra su strisce luminose dirette o
rastremate come " L'inizio" che dividono la superficie del quadro secondo ritmi verticali
o leggermente diagonali, ottenuti mediante l'applicazione e la successiva rimozione di
una banda di nastro adesivo, tracciate in un campo ricco di incidenti pittorici dove sono
individuabili le pennellate o le differenze negli spessori della materia, a partire da
Onement I, il campo è uniforme e impersonale.
L'artista decide di liberarsi da ogni residuo d'immagine, anche alle minime allusioni
simboliche, e propone all'osservatore il dipinto come oggetto di un'esperienza primaria.
Newman giunge a quel grado zero dell'espressione che consente al pittore e al riguardante
di esperire una realtà autentica.
Hess avanza un tentativo di interpretazione del lavoro dell'artista basato sulla musica
ebraica. Onement I potrebbe assumere il senso di un gesto primario nel vuoto e la banda
verticale rappresentare un atto di separazione analogo a quello di Dio al momento della
genesi.
La grande dimensione nell'espressionismo astratto
Il quadro non è piu una superficie su cui si deposita l'esperienza del mondo, è invece
l'oggetto di un'esperienza in una chiave definibile come ambientale.
Il primo con questa nuova sensibilità spaziale è Pollock.
E' protagonista l'orizzontalità dello spazio nel momento in cui il quadro è dipinto. per
Pollock, nell'atto della creazione, lo spazio del quadro si confondeva con lo spazio della
vita, il quadro è un luogo d'esistenza e non pura superficie.
Da un lato le tracce che lascia il pennello, mosso da tutto il corpo nel suo movimento,
sono anche impronte, segni primitivi di un momento esistenziale. il corpo si fa figura
umana anche nell'altro senso: la pittura crea un luogo commisurato alla figura umana,
ampio abbastanza per accoglierla.
Per de Kooning vista e tatto sono i sensi coinvolti, per Rothko e Newman lo spazio
pittorico diviene spazio di meditazione.
Benché i minimalisti rifiutino il carattere rarefatto e filosofico dell'esperienza proposta
dall'Espressionismo Astratto, l'idea di un'arte dotata del potere di trascinare lo spettatore
al centro di un'esperienza passa per Pollock, de Kooning, Still, Newman e Rothko.
David Smith II
Nel 1946 Smith tiene un personale, Greenberg sottolinea che i lavori più recenti di Smith
risentono di una sovrabbondanza di incidenti che compromette la semplicità geometrica
delle sculture precedenti.
Nell'ottobre 1947 presentando Pollok e Smith come gli artisti statunitensi più notevoli di
quella generazione rispettivamente nella pittura e nella scultura, Greenberg torna sulla
questione della qualità barocca di certe opere di Smith che considera come errori ma
costruttivi perché gli forniscono la materia prima per le opere riuscite.
Lultimo Gorky
Gli ultimi 3 anni della vita di Gorky appaiono come una serie interrotta di disastri. nel
1946 l'incendio dello studio e la perdita di tutte le opere.
Febbraio del 46 è operato di cancro e il suo stato d'animo peggiora ulteriormente. i lavori
di questo periodo sono caratterizzati dall'evidenza della materia pittorica e
dall'andamento della pennellata.
Uno dei cicli maggiori del 47 è "L'aratro e la canzone" le immagini galleggiano su uno
sfondo di pennellate biancastre, sovrapposte a una preparazione piu scura. Gorky cerca
una saldatura tra le memorie d'infanzia e il ricordo della natura. per l'artista la superficie
pittorica è un delicato strumento di registrazione, sensibile al minimo stato d'animo al più
sommesso fruscio della memoria.
Malgrado qualche successo, Gorky è in piena crisi e la sua depressione induce la moglie
Alice ad allontanarsi.
Nel '48 ha un incidente in cui si ferisce il braccio destro quello con cui dipingeva, di li ad un
mese si uccide.
Pollock: il dripping
Nelle mostre del 1945 e del 1946 Pollock espone opere che ruotano attorno ai temi del
primitivo e dell'inconscio, le opere del 1947 sono sensibilmente diverse.
Pollock trascorre lunghi periodi nella sua casa a Long Island, dove produce due serie,
quella di Accabonac Creek è molto francese nella scelta dei colori e nel rapporto istituito
tra il colore e la forma, nel complesso la superficie dei disegni è campita con colori vivaci
con la presenza di grandi linee che formano una sorta di intelaiatura della composizione.
Il riferimento a Matisse in questa fase diventa sempre più importante.
L'invenzione del dripping, cioè di quel modo di dipingere col pennello a mezz'aria,
discosto dalla tela posta non più in verticale ma in orizzontale sul pavimento dello studio,
con una materia molto fluida che si dispone sulla superficie seguendo fedelmente il gesto
del pittore nel suo andamento nello spazio e nella sua velocità.
Le origini di questa invenzione sono chiare: da una parte l'automatismo surrealista che
dona al dripping la capacità di farsi espressione del mondo interno dell'autore, dall'altra
nativa americana nella scelta del suolo come dimensione operativa, nel legame tra il
segno ed il corpo. Modalità d'esecuzione e dimensione ambientale sono le novità del
dripping.
Esistono:
- i drip paintings, che possono evocare il paesaggio in cui il dripping è alternato a
forme allusive dalla figura umana, ricavate ritagliando con una lama la superficie ottenuta
tramite lo sgocciolamento.
-il sand painting , per creare immagini con le sabbie colorate e i pollini, che accompagna le
cerimonie di cura degli sciamani presso alcune popolazioni native del nord America.
Il dripping è un modo di mediare tra l'espressione dell'inconscio e la sua terapia, Pollock
danza sopra la tela senza toccarla, la affronta, da tutti e quattro i lati senza preferenze.
L'eredità di Jackson Pollock
Viene da chiedersi perchè Pollock sia stato considerato cosi importante dalla generazione
successiva.
Se si vuole provare a capire il dripping come apertura sul futuro, bisogna interpretarlo
come un momento di rilancio, come un punto di frattura, anche nei confronti di certe
pratiche dell'arte moderna. il dripping smentiva almeno due aspetti: la verticalità del
supporto nell'atto di dipingere e il rapporto tradizionale tra tela e pennello, e cioè la
stesura della materia pittorica tramite la frizione tra pennello e superficie. il dripping è
per certi versi come presa di distanza nei confronti della pennellata espressiva che
dall'Impressionismo in poi aveva caratterizzato la pittura moderna.
Pollock parla di due fasi del dripping: in una prima la scaturigine dell'immagine è
automatica, di radice inconscia quasi trance. una seconda l'artista si familiarizza con
l'opera l'artista non mette mano sull'opera ma pensa solo come migliorarla, una volta
conclusa questa fase riprende il quadro nuovamente con la tela sul pavimento, solo a
questo punto l'organizzazione è completa e il dipinto rispecchia la tonalità dell'esperienza
che ne ha determinato la realizzazione.
Lo spazio ambientale del quadro e il rapporto con lo spettatore fanno si che dal dipinto
tradizionalmente inteso si passi a qualcosa di diverso: a una dimensione e un tempo che
sono quelli dell'esperienza vitale condivisa dall'artista e il riguardante.
Medaglia del Disonore (David Smith I) Come il grembiule... (Gorky) Attic (De Konning)
La nascita dei Cefalopodi (Rothko) Onement I L'aratro e la canzone (Gorky) Exvocatione (Pollock)
Homme signalant (Giacometti) Tre studi per figure alla base di una crocefissione (Bacon) Uno degli “Otages” (Fautier) Monsieur ...(Dubuffet)
Archimede II (Colla) Concetto spaziale (Fontana) Buchi e Ambiente spaziale neon (Fontana) Energia e forza in ogni forma(Hartung)
Ocra, marrone e bianco (Tapiés) Plurimo 4 (Vedova) Fiori (Morlotti) Grattage grigio (Deluigi)
“Dr. Pepper” di Paolozzi Locandina di Hamilton “Bed” di Rauschenberg “Factum I” di Rausch. “Bandiere” e “Bersagli” di Johns
“Fetta di torta” di Thiebaud scultura di Segal Decollage di Rotella “Bleu” di Klein dipinto nero di Ad Reinhardt
“Poubelle” di Arman “Monuntains and sea” di Frankenthaler “Unfurled” di Louis ”Voltri” di David Smith I