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D A D A IS M O

EL A LO TTA CONTRO L ’ARTE


Il dadaismo nasce tra le due guerre, contro la guerra e contro tutta la cultura che l’aveva generata, comprese le
Avanguardie precedenti. Partendo da proclami contro l’arte e a favore di una radicale «antiarte», esso ha in realtà
preannunciato tecniche che sono state alla base degli sviluppi maggiori dell’ arte del 900 tra queste la performance, la
scultura fatta di oggetti preesistenti( assemblaggio), la scultura di dimensioni ambientali.
Il tema unificante sia in termini tecnici che stilistici del movimento è il caso. La guerra stava dimostrando che il
progresso conduce a condizioni di vita diverse ma non migliori e la storia non porta al meglio ma è un caotico
susseguirsi di eventi: tanto valeva accogliere il caso , come unica regola del vivere e unica fonte dell’arte. Sul piano
ideologico erano tutti neutrali: anarchici o comunisti .
Nato in due focolai diversi a Zurigo e a New York si diffuse dovunque.
La nascita di questo movimento va ricercata nei fatti storici, nella fine dei sogni dei ragazzi che, entusiasti della guerra
come sola igiene del mondo erano uccisi e mutilati in trincea o logorati dalla interminabile guerra di posizione. La
battaglia tra francesi e tedeschi durò dieci anni e costò la morte di settecentomila morti da ambo le parti. Il lungo periodo
di attese, di morti e di stenti mise in dubbio le basi culturali che avevano condotto la guerra e generato tanto strazio. La
Svizzera dichiaratasi neutrale diventò il luogo ideale dove rifugiarsi. A Zurigo ,in particolare confluirono intellettuali,
anarchici ,tra cui Lenin che guidò la Rivoluzione russa . Fra loro il poeta , venuto a Zurigo per studiare filosofia Tristan
Tzara(1896-1963) e il tedesco Hugo Ball (1886-1927), poeta ed imprenditore teatrale, fuggito dalla Germania per non
andare in guerra. Qui insieme alla sua compagna cantante aprì un ritrovo chiamato Cabaret Voltaire. In questo locale si
recitavano poesie di parole senza senso, si cantava e si danzava, si suonava musica negra
Nel febbraio del 1916 il gruppo più attivo dei frequentatori inventò DADA, termine indefinibile ,che stava a significare
una tendenza indefinibile. Nel Manifesto pubblicato da Tzara pubblicato sul terzo numero della rivista Dada vengono
evidenziati i diversi significati della parola: la coda della vacca per alcune popolazioni indigene, il cubo e la madre in
alcune regioni d’Italia, un cavallo di legno , la doppia affermazione in russo e in romeno dada.
I dadaisti non volevano proporre nuove verità, ma proponevano un nuovo modo di fare e di conoscere fondato sul dubbio,
sulla perdita della fiducia di qualsiasi sistema.Tzara affermava: « l’opera d’arte non deve rappresentare la bellezza, perché
la bellezza è morta…ognuno fa la sua arte a suo modo. Basta con le accademie cubiste e futuriste, laboratori di idee
formali. Dada non è un movimento ma una tendenza» dopo la guerra i vari artisti e intellettuali si sparpagliarono nel
mondo portando dovunque ,in particolare negli Stati Uniti i germi di quella rivoluzione silenziosa che aveva messo in
evidenza la follia della guerra. Le città in cui il Dadaismo si radicò maggiormente furono Berlino, Colonia e Parigi. Dada
muore intorno al 1923 e gli artisti che ne avevano fatto parte si convertirono al Surrealismo o all’Astrattismo
I dadaisti non creavano ,ma fabbricavano oggetti. Rifiutavano il decorativismo e le tecniche artistiche
convenzionali, usavano materiali e strumenti insoliti , quali forbici ,carta, tela ,stracci. Rifiutavano ogni regola o
programma sia nell’arte che nella vita affermando il loro individualismo assumendo un atteggiamento ribelle
contro ogni tipo di norma e convenzione . Errano in polemica anche con le avanguardie perchè anche costoro
avevano abolito i vecchi vincoli e valori per poi imporne altri. Il loro compito era quello di provocare, scandalizzare
e di ridicolarizzare la falsità dei valori esistenti.
Uno degli artistpiù dotati troviamo Hans Arp ,alsaziano(1886-1966) artista e poeta , moglie di Sophie Tauber
un’arredatrice di interni,pittrice con la quale collaborò alla sperimentazione dei Collages. L’artista faceva
cadre pezzetti di carta per poi fissarli nella posizione che avevano assunto a terra. Questa pratica lo
condusse a composizioni astratte . Le sculture del periodo zurighese erano rilievi fatti di pezzi di legno e
altri rifiuti ,a volte policromi, uniti con chiodi sporgenti . Nel tempo creò opere di legno, di marmo o
polimateriche dall’aspetto biomorfo simimili a forme viventi quali organismi acquatici

Lacrime di Enak
Forme terrestri 1917 Il ritratto di Tzara 1916
Il soggetto è riconoscibile solo nel nome
John Heartfield(1891 .1968)
Ebbe il coraggio di mostrare attraverso montaggi George Crosz
fotografici la pericolosità del Nazismo,irridendoil simbolo Con la sua grafica espressionista denunciò il
della svastica e rappresentando Hitler come una macchina capitakismo e gli orrori della guerra
di distruzione

• DADAISMO IN GERMANIA
Il carattere internazionale del gruppo – punto di forza del Dadaismo si accentuò all’incontro tra Marchel
Duchamp francis Picabia e Man Ray
Francis Picabia( 1879- 1953)
Nato a Parigi ,aveva attraversato diversi stili dal neoimpressionismo all’astrattismo ed in seguito creò uno
stile personale, L’incontro con Duchamp nel 1910 fu fondamentale: nel 1915 si trovava a New York dove
iniziò a creare lavori ispirati al mondo delle macchine, dove si mesolavano ruote, manovelle , pulegge :
tutti questi meccanismi da una parte irridevano il culto della macchina ,dall’altra alludevano a rapporti
sessuali. Uno dei contributi più importanti è stato la fondazione nel 1917 della rivista 391 che venne
pubblicata a Barcellona, zurigo e Parigi oltre che a New York che favorì la diffusione del Dadaismo e il
collegamento dei vari gruppi del movimento
Man Ray( pseudonimo di Emmanuel Radinskij 1890-1977)
Figlio di ebrei russi emigrati negli Stati Uniti frequentò la scuola media e cominciò a dipingere
quadri di matrice cubista usando la fotografia per documentare il proprio lavoro. Nel 1915 dopo
l’incontro con Duchamp e Picabia, la sua ricerc si concentrò sulla luce, cambiò il nome in Man
Ray ( uomo Raggio) e cominciò a sperimentare nuove tecniche come
• NEW YORK
Il collage e l’aerografia. Nel 1921 si trasferì a parigi divenendo dadaista. In questo periodo realizza
il suo primo ready made, Cadeau.
Il ready made Letteralmente pronto- fatto: è unprocedimento per il quale un oggetto comune
viene decontestaulizzato, talvolta modificato( Rettificato) e definito arte per il solo fatto di essere
Cadeau (regalo) stato scelto dall’artista,L’Enigma
firmato ed
di esposto
Isidore1920
Il regalo è un ferro da stiro al centro Il tema del mistero appare
delle cui base sta saldata una fila di nell’opera. Il nome era lo
chiodi che lo rende inutilizzabile pseudonimo del conte di
Lautremunt amato dai
dadaisti per l’ambiguità dei
suoi aforismi. Man Ray ne
trasse ispirazione per
fotografare uninvolucro da
lui preparato legato con
delle corde. Un pacco
inaccessibile che doveva
contenere la soluzione
dell’enigma
Gli oggetti diventano opere d’arte non per un’azione manuale ma tramite un’operazione mentale.L’oggetto non ha valore per
la sua destinazione d’uso o per il valore estetico e artistico ma lo assume attraverso il giudizio che gli biene dato
Le Violon d’Ingres 1924
E’ un ritratto di schiena della sua compagna Kiki
Man Ray vi aggiunto le «effe» presenti sulla cassa
degli strumenti ad arco creando un’immagine che
richiama un celebre quadro di Ingres in cui le forme
della donna sono simili a quelle di una viola.
L’allusione ad Ingres è volta anche perché ad Ingres
piaceva suonare .
Pain Bleu
Letteralmente pane blu
ma storpiando la
pronuncia diviene
perbacco
Man Ray è stato l’inventore della Rayografia. Si tratta di una fotografia ottenuta per semplice
interposizione dell’oggetto tra la carta sensibile e la fonte luminosa. Cioè la la pellicola fotosensibile
veniva messa direttamente sull’oggetto, senza fare uso della macchina fotografica , ed esposta alla
debole luce della camera oscura. In questo modo veniva impressionato il negativo dell’oggetto.
L’opera cos’ ottenuta è chiamata rayogramma che non è una vera fotografia
Marcel Duchamp 1887 .1968
L’influenza esercitata da M.Duchamp sull’arte del XX secolo è paragonabile a quella di Picasso.
Provocatore, , grande viaggiatore,fu capace di creare un ponte tra Parigi e New York , cambiando il
corso della storia dell’arte contemporanea con le sue opere.
La sua formazione fu di carattere filosofico; per due anni lavorò come bibliotecario, più per
passione che per necessità.
Già a partire dal 1910 iniziò a frequentare i cubisti e Picabia e intellettuali e critici d’arte come
Apollinaire.i suoi esordi come pittore cubista non furono salutati da grande successo come Nudo
che scende le scale(1912)esposto a newYork.L’opera suscitò scandalo :
dipingere un nudo in movimento era rivoluzionario in quanto privava il
corpo dell’ aura sacrale conferitagli dall’immobiltà.Se il nudo classico è
fermo non desta scalpore mentre in movimento diventa un segno irriverente
quanto potrebbe esserlo una persona qualunque incontrata senza abiti per strada
Le sue operazioni più ardite sono rese credibili dal fatto che non cercò mai di
arricchirsi: la maggior parte delle sue opere fu distrutto e solo cinquant’anni
dopo autorizzò alcune repliche.
Fu autore di dipinti, oggetti detti ready mades, in cui chiedeva a Man Ray di
Ritrarlo, dischi in movimento detti Rotorelief
Chiavi di lettura nelle opere di Duchamp

Sosteneva che la pittura non deve essere esclusiva per la vista, ma deve interessare anche la materia grigia.
Da qui la ricerca di una libertà tecnica di vasto raggio in favore del dispotismo mentale che sta alla base
dell’opera.
La seconda chiave è quella dell’Eros, inteso come una forza cosmica di attrazione tra poli opposti e generatore di
desiderio, quindi di movimento
La terza è quella del ribaltamento costante di senso, del passaggio di ogni significato al suo contrario, ciò che è
positivo diventa negativo , maschio femmina , ciò che è aulico diventa comune , ciò che sacro diventa volgare,
ciò che semplice diventa complesso.
Nel 1915 si trasferisce a New York.
Resosi conto dei limiti dei linguaggi convenzionali( pittura, scultura, decorazioni ) decise di affiancare queste pratiche ad
altre, meno connotate dai vincoli tradizionali.
In questo spirito di innovazione tecnica che nacque la seconda provocazione al pubblico americano: inviò a una mostra un
orinatoio maschile prodotto in serie , che ribaltò ,intitolandolo Fontana e firmandola con lo pseudonimo R. Mutt

« Lamia fontana .pisciatoio partiva dall’idea di creare un esercizio sulla


questione de gusto: scegliere l’oggetto che ha meno possibiltà di essere
amato. Ci sono poche persone che trovano meraviglios un pisciatoio.».
Ovviamente la Società degli artisti si rifiutò di esporre l’opera,
malgrado Duchamp fosse in giuria. Ma l’opera suscitò comunque
scalpore. L’artista voleva dimostrare1) che l’esecuzione tecnica
dell’opera vale molto meno della sua ideazione
2)Evidenziare l’ importanza degli oggetti di produzione industriale
nella vita dell’uomo3)quanto conta una firma, ma soprattutto il contesto
espositivo, per trasformare un manufatto qualsiasi in un’opera d’arte
Duchamp distingueva i ready made in decontestualizzati cioè posti in un contesto
diverso per i quali erano stati realizzati e in modificati . Nel 1913 realizzò Ruota in
bicicletta (ready made rettificato)collocata su uno sgabello.L’opera si faceva
beffa della struttura tradizionale delle sculture celebrative, dal momento che la
base, il fondamento del valore da celebrare era uno sgabello da cucina e la statua
era una ruota privata della sua funzione: Come nel Nudo che scende le scale , il
movimento assume un significato dissacrante: dare la possibilità di far girare la
ruota toglieva la di ciò che è immobile e quindi non si può toccare.
Scolabottiglie :Ready made decontestualizzato

Qui pone un altro problema: Chiè l’autore ? Colui


che la esegue o chi le attribuisce un valore?
L. H .O. O. Q 1919
L’artista aggiunge baffi e pizzetto all’opera di
Leonardo e un titolo che è un gioco di parole
poiché dalla lettura in francese delle cinque
lettere che lo compongono emerge
un’espressione oscena che indica una donna
che si concede facilmente oppure ella ha caldo
al culo
L’artista non vuole negare l’arte di Leonardo ,
mettere in ridicolo gli estimatori superficiali e
ignoranti, attaccati alle apparenze e alle
convenzioni. Con il suo gesto ha cambiato
l’aspetto rendendo la donna un ermafrodito
Duchamp è anche autore di autoritratti che iniziò a realizzare quando il pubblico cominciò ad osannarlo
e divinizzarlo. Si faceva fotografare da Man Ray, travestito assumendo diversi personaggi. Tra i ritratti
più famosi abbiamo Tonsura del 1919 Anche qui tanta ironia e scherzo : la stella a cinque punte che è
simbolo di illuminazione: la testa è il luogo del pensiero:

Secondo le teorie gnoseologiche di carattere


mistico le conoscenze arrivano alla mente dall’alto,
per il tramite di un raggio di luce intellettuale. La
tonsura è la caratteristica di chi ha rinunciato al
mondo per cercare la conoscenza

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