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ESPRESSIONISMO FRANCESE: I FAUVES: 1905

“Belve selvagge”. Capostipite: Henri Matisse. Userà la forza espressiva del colore per trasmettere la
gioia di vivere. Furono criticatissimi dalla critica.
L’elemento principale di questa avanguardia è quella di esprimere gli stati d’animi. Le radici
artistiche del movimento le troviamo in Van Gogh. C’è una pennellata materica molto calzata che
crea dei solchi. Riprende inoltre i colori antinaturalistici di Gaugein, campiture di colore e contorni
netti e definiti. C’è anche una deformazione ad esempio dei corpi

Nell’autunno nel 1905 organizza una mostra indipendente nel Salon D’Automnes. Al centro della
sala era collocata una scultura dai caratteri classici, tanto che un critico dell’epoca ci parla di questa
statua circondata da opere moderne e rivoluzionarie “sembrava di vedere un tra i Fauves”

Gli artisti sono quasi lusingati dalle critiche. Essi vogliono infatti ricercare un’ingenuità nelle opere
che si ritrova in popolazioni lontane o nei bambini (infatti le critiche avevano detto che le loro opere
sembravano fatte da un bambino che gioca con una scatola di colori)

DONNA CON CAPPELLO:


Moglie di Matisse. Ha colori molto antinaturalistici. Le ombre sono colorate e i colori mescolati
creano forme difficilmente individuabili, non costruiscono forme perfette.

La loro volontà era la potenzialità espressiva del colore. Si esprimevano attraverso il colore che
doveva esprimere la gioia di vivere che faceva riferimento al mondo dell’infanzia.
I padri del puntinismo erano stati partecipi del linguaggio dei Fauves

Matisse lavora quindi su due tipologie pittoriche:


1. campiture piatte
2. divisionismo

LUSSO, CALMA E VOLUTTÀ


tecnica del divisionismo. Riprende questo titolo da un verso di una poesia di Baudelaire “l’invito al
viaggio”. Troviamo puntini accostati, ma in realtà la tecnica dei puntinisti era quella di accostare
punti utilizzando dei colori puri in modo tale che a distanza l’occhio ricomponesse le forme creando
il complementare dall’Unione dei colori. Questi però sono colori antinaturalistici (stile: Fauves;
tecnica: puntinismo)
La dissonanza di colori crea dei contrasti. Ci sono due categorie mentali del tempo
1. apollineo: tutto quello che riguarda la rappresentazione del bello. Raffigurazione armoniosa ed
equilibrata, con proporzioni e simmetrie, chiaroscuro —> classicità
2. Dionisiaco: potenza e forza espressiva, non c’è più un canone di bellezza, ma ci si distanzia per
esprimere un sentimento più forte

Qui Matisse ne opera in qualche modo in simbiosi. Quello che stona è la dissonanza
dell’associazione dei colori.

GIOIA DI VIVERE:
Solitamente associa colori complementari che insieme disturbano in una composizione che però è
ancora abbastanza armoniosa

In alcune opere Matisse mischia divisionismo e campiture.

FINESTRA APERTA
tema della metafora della pittura come finestra sulla realtà. Abbiamo appunto entrambi gli stili. I
colori sono molto luminosi, assenza di chiaroscuro e prospettiva se non un accenno nelle finestre.
GIOIA DI VIVERE:
Matrice gioiosa del movimento dei Fauves, per ritrovare la pienezza della vita in gioia e natura.
3 fasce
1. primo piano: la figura è più piccola della coppia che si abbraccia
2. Medio
3. Sfondo
Sono assenti le ombre quindi c’è bidimensionalità con linee di contorno nette. Andrà verso una
semplificazione sempre più importante di forme e figure sempre più verso l’infanzia. Abbiamo poi
dissonanze pittoriche accostando colori complementari.
L’effetto un po’ piramidale dello sfondo e alcune figure riprendono cezanne

1909: gli verranno commissionate tre opere da Skukin.


DANZA DEL 1909
Le sue forme si semplificano sempre di più. Vuole spogliare la cultura occidentale da quella fiducia
nella razionalità che aveva portato tanti conflitti. Cerca purezza e leggerezza del gioco infantile. Qui
c’è infatti un girotondo, significativo perché rappresenta la libertà di esprimersi, del gioco e la
semplicità rispetto alla complessità della società. Troviamo solo tre colori. Non è importante ciò che
viene rappresentato ma ciò che esprime il quadro. Ci sono contorni definiti e marcati e in primo
piano le mani sono separate. Alcuni ci hanno visto una volontà di apertura al l’osservatore per
poterlo coinvolgere in questo gioco.
C’è un superamento della prospettiva. È assente, non ci sono punti fondamentali che creano
prospettiva ed è tutto bidimensionale

LA MUSICA DEL 1910


Sembrano disposti come delle note su un pentagramma. Semplifica le forme sempre di più, che non
arriverà all’attrazione ma ci andrà vicina

Matisse: tavolo da pranzo. Ha gli stessi elementi che troviamo qui in


ARMONIA IN ROSSO
ci sono gli stessi elementi, e gli stessi soggetti. Ma è molto più bidimensionale, non prospettiva. È
tutto sintetico, semplificato e minimalista, la prospettiva è data solo da una linea che ci indica il
tavolo. La decorazione sale dalla tovaglia alla parete creando un tutt’uno. Grande decorativismo,
effetto lineare

SIGNORA IN BLU
La forma si semplifica ulteriormente. Trionfo della bidimensionalità e del linearissimo. La
pavimentazione si interseca con la parete

Nel 1941 Matisse subisce un intervento chirurgico e così dovrà stare in carrozzina —> non riesce
più a dipingere. Inventerà una nuova tecnica “ritagliare” “cut out”
Sono dei guazzi ritagliati. I suoi assistenti realizzavano fogli di carta colorati con la tecnica del
guazzo (tempera diluita con gesso, gomma radica — più consistente e lucida) che poi lui ritagliava
e creava delle forme. Sono come dei collage infantili: sempre più semplificazione, anche se non
vera e propria astrazione. Però estrema semplificazione che ci si avvicina molto. (Nome: nudo blu
1952)

L’ART NOUVEAU:
Questa arte moderna e progressista
Sulla scia di Morris prosegue il percorso realizzando un’arte moderna, progressista e democratica
Il nome deriva da la Maison de l’art nouveau, un negozio che sarà aperto a Parigi nel 1895 e verrà
chiesta la creazione di stanze dove all’interno verranno esposti vari oggetti.

Cerca i vari stili nei vari paesi (foto sul PowerPoint)

Vediamo come esempi le sedie dei fratelli Tonet

Poi abbiamo le vetrate. Struttura in metallo con decorazioni che riprendono elementi della natura.
Linee sinuose che richiamano tralci e rami

Abbiamo poi l’industria della grafica con la tecnica litografica. Permetterà una produzione di
stampe a grande tiratura

In Belgio si svilupperà tantissimo L’architettura e lo stile Horta prenderà il nome dall’architetto.


Anche l’architettura riprende gli elementi naturali
È molto importante l’hotel castel —> senso organico di elementi naturali che pervade tutti gli
ambienti fino alla pavimentazione.

Anche nelle opere di baudì è straordinario il rapporto con la natura. Lui usa il cemento armato. C’è
idea di una natura che cresce e respira. Aspetto organico dell’architettura stessa che sembra
respirare e muoversi

A Parigi lo stile è molto legato a rendere democratica un’arte che deve essere alla portata di tutti e
coinvolgerà l’industria metropolitana
Ad esempio le entrate delle metropolitane: Sono sempre con ghise con motivi fitomorfi . Linee
curve e sinuose

Importanti: stampe di Loutret

VIENNA:
È una città che a metà ottocento subisce una ristrutturazione del centro storico e diventerà un centro
di propulsione di stile architettonico e artistico. C’è ad esempio l’architetto Hocto Vargner. Stile
geometrico, sintetico e più schematico rispetto alla Francia, ma comunque con elementi decorativi
caratterizzanti. Sempre propensione per questi materiali nuovi

Nel 1897 19 artisti fondano la “secessione viennese”. È una associazione che vuole distaccarsi
dall’istituzione tradizionale accademica artistica di Vienna. Viene chiamata così da secessio plebis:
a Roma quando il popolo era in conflitto con i patrizi si allontanava verso i colli per fondare una
nuova Roma.
Questi artisti non sono in contrasto con le istituzioni come gli artisti delle avanguardie. Il governo
gli da infatti un terreno per questo palazzo della secessione
—>Prima volta che viene costruito un palazzo per esporre arte contemporanea
È una sorta di cibo con sopra una cupola con fogliame d’oro: oreficeria applicata alla scultura
All’ingresso troviamo una porta con rappresentate tre gorgone e altre foglie d’oro
Era chiamato “ver sacrum”—> la primavera sacra. È anche il titolo della rivista che questi artisti
scrivevano e publicavano. La primavera fa rinascere alla vita e rompe la tradizione per portare
modernità (gli artisti giovani hanno bisogno di esprimersi)

Klimt fa parte della secessione e anche lui realizzerà dei manifesti. Usa tematiche dall’antica Grecia
per contrapporre razionalità e arazionalità
Una scritta in tedesco sul palazzo dice “Al tempo la sua arte, all’arte la sua libertà”

All’interno abbiamo il fregio di Beethoven, opera molto importante di Klimt. Alfred roller fece la
locandina
Il progetto artistico fu realizzato da Joseph Offman, che realizza lo spazio come se fosse una chiesa.
C’erano tre navate. Nella principale c’era la statua dell’apoteosi di Beethoven (marmi policromi
ripresi dalla tradizione greca e riprende la statua di Fidia)

Cerca gustav Moner nona sinfonia di Beethoven


Prevedevano l’unificazione di tutte le arti. Le arti dovevano sconfiggere il male

GUSTAV KLIMT:
Nasce in un sobborgo di Vienna. La famiglia ha un’inclinazione artistica particolare. Il padre è
orafo e la madre è propensa alla musica
Non si iscrive all’accademia più tradizionale ma sceglie una scuola indirizzata ad un approccio
molto più pratico all’arte.
Ebbe una donna per tutta la vita che sarà la sua musa ispiratrice. È una donna moderna, sarta di
livelli molto arti (conoscerà coco Shanel e dior).
Non amava la vita troppo movimentata e risiedeva in una casa in campagna

Nel 1897 si apre la secessione viennese

Intorno al 1901 comincia a inserire nei ritratti dei motivi geometrici e più lineari. Un tratto
distintivo delle sue opere sarà di unire forme geometriche delle vesti e sfondo ad uno stile più
naturalistico e minuzioso (effetto chiaroscurale) per le parti scoperte dalle vesti (es. volto e mani)
C’è quindi compenetrazione di stili diversi

Sarà importante per lui sia il lavoro di famiglia e sia il viaggio a Ravenna dove scoprirà i marmi
bizantini e la luminosità degli ori, che lui riapplicherà nei suoi dipinti

Viene chiamato periodo aureo di Klimt


-Giuditta 1: tiene in mano la testa di oloferne. Un viso con delineato naturalmente con chiaroscuro.
Il volto comunica la sicurezza di se, no uno sguardo languido e sensuale ma allo stesso tempo
sicuro di se (rappresentazione della fanfatal). Usa l’oro in contrasto con il naturalismo di volto e
corpo e ciò produce un effetto astratto del fondo (elementi fitomorfi ma astratti)

-ritratto di Adele Blockbauer: fondo dorato che rimanda agli ori bizantini e invece c’è naturalismo
in mani e volto.

Il Bacio:
Accosta due stili diversi
1. essenziale, astratto, bidimensionale, sintetico, geometrico
2. Realismo, naturalismo, chiaroscuro nelle parti scoperte del corpo
Nella rappresentazione dell’uomo utilizzava linee più lineari (quadrati e rettangoli). Per la donna
usava forme curve (cerchi). Si identificano infatti i confini tra una figura e l’altra.
La donna ha sembianze di Emile Flonge.
Il bacio rappresenta un amore sacro (estasi amorosa), lontano da sensualità ed erotismo.
Usa oro
Gestualità virile per l’uomo e più morbida e abbandonata per la donna
Art nouveau: decorativismo, linee curve, colore steso in maniera piatta, fitomorfismo, insistenza
sulla figura femminile

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