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I FAUVE

Quando nel 1905 su apriva a Parigi l’annuale Salon d’Automne, una mostra che raccoglieva
opere degli artisti piú disperati, un gruppo suscitó scandalo.
La denominazione di fauves, “belve”, fu applicata sarcasticamente ai membri del gruppo dal
critico francese L. Vauxcelles, che visitó l’esposizione e notó che i loro quadri accumunati da
un uso trasgressivo del colore steso puro con pennellate dense circondavano una statua
classicheggiante di Albert Marquet.
Per questo lui scrisse che nella sala c’era un “Donatello in mezzo alle belve”. Voleva dire che
aveva visto degli artisti i cui colori erano agressivi come belve (bestie feroci).
Questo gruppo di artisti che sconvolge il pubblico dell’epoca sono gli allievi dell’accademia del
pittore simbolista Gustave Moreau. Artisti formati nel simbolismo.
I dipinti dei fauves:

 Non seguono piú i principi accademici del chiaroscuro e del disegno.


 Lo spazio e la profonditá non sono costruiti secondo le regole prospettiche tradizionali.
 La pittura deve esprimere se stessi e le sensazioni dell’artista (come Gaugin e Van
Gogh).
 Il colore é svincolato dalla realtá che rappresenta e deve essere puro. Attraverso il
colore, si rappresentano gli stati d’animo dell’artista.
 Le tecniche del cloisonnismo é quella largamente usata.
E da quel momento il dispregiativo belve divenne la definizione usata da quegli artisti che
fecero un uso nuovo della pittura.
Il colore dei fauve é forte peró i temi non sono angosciati o inquieti ma solari e gioiosi.
Nonostante il termine é nato come dispregiativo, gli artisti stessi la cominciano a utilizzare per
identificarsi.
La breve durata del movimento (1905 – 1908 circa) fu dovuta:

 Alla mancanza di un programma ben preciso (i fauve non hanno mai costituito un vero
movimento).
 Successo del cubismo.
Henry Émile Benoit Matisse (Le Cateau-Cambrésis, 21 diciembre 1869 – Nizza, 3
novembre 1954)
É stato un pittore, incisore, illustratore e scultore francese. Viene considerato il maggiore
esponente dei fauve.
La sua pittura esprime la gioia di vivere.
Henry Matisse appartiene a una famiglia borghese, nasce a Le Cateau nel 1869, il padre era un
negoziante e non ha avuto una formazione giovanile artistica.
Dopo il liceo studia giurisprudenza e lavora presso un avvocato.
Nel 1889, a ventun anni, é costretto a letto per una malattia, in quest’occasione gli viene
regalata una scatola di colori e comincia a dipingere per passatempo.
La scoperta della pittura cambia totalmente la sua vita, abbandona il lavoro dai impiegato e si
dedica all’arte. Determinato a seguire la vita della pittura, frequenta l’Accademia di belle arti,
diversi corsi artistici e l’atelier di Gustave Moreau a Parigi.
Matisse era di indole molto pacifica, dedito sia alla famiglia che al suo lavoro di artista. I suoi
amici lo descrivono come un ragazzo ansioso, alla ricerca di una pace interiore, che
evidentemente egli cercava anche attraverso la pittura, otre che da un sereno matrimonio.
Subí la tragedia delle due guerre mondiali e nel 1944 soffrí per l’arresto della moglie e della
primogenita che militava nella resistenza.
Matisse morí per un attacco caradiaco nel 1954, all’etá di 84 anni. É sepolto nel cimitero del
monastero di Cimiez a Nizza.

Donna con capello é un dipinto a olio su tela realizzato nel 1905 e conservato a San Francisco
presso il Museum of Modern Art. L’opera fu esposta al Salon d’Automne del 1905. Il quadro
provocó grande sconcerto tra il pubblico. É il ritratto di sua moglie.
La donna (Amélie, la moglie di Matisse), di tre quarti, volge lo sguardo verso l’osservatore. Si
mostra nel suo ricco abbigliamento borghese dominato da un fastoso e monumentale cappello. I
colori di questo cappello furono criticati. Dicevano che sembrava che la donna si sia messa in
testa una pentola di colori. Un lungo guanto copre la mano e il braccio destri. Un ventaglio
aperto, in primo piano, le copre la parte superiore del busto. Le masse di colore del lviso sono
verdi o azzurre, colori particolari. Quelle del collo sono arancio.
La Danza. La prima versione, risalente al 1909, olio su tela é conservata al Museum of Modern
Art di New York, mentre l’altra, del 1910, olio su tela, é siutata al Museo dell’Ermitage di San
Pietroburgo.
Quando nel 1908 la corrente fauve si disgrega, Matisse continua il suo percorso did sintesi
dell’immagine e di espressione di gioia e bellezza. Una delle opere piú significative é La Danza,
un girotondo di figure nude danzanti.
Rappresenta 5 ragazze nude che danzano mentre si tengono per mano muovendosi in circolo. Il
ritmo convulso comporta che la danzante in primo piano al centro lasci la mano della compagna
e poi si lancia per riprenderla e ricomporre il cerchio. Questo significa che anche se la vita si
interrompe con dei problemi, la vita comunque continua siccome é un ciclo. Attraverso il colore
e la commposizione, Matisse esprime il prorompere inarrestabile della vita, il suo rinnovamento
continuo e lo slancio vitale del mondo.
La composizione e le proporzioni sono perfettamente studiate. I tre colori primari, il blu, il rosso
e il verde per i corpi e lo spazio in cui si muovono.

Ad un certo punto della sua vita Matisse non riesce piú a tenere il pennello in mano per una
grave forma di artrosi.
Riesce peró a maneggiare le forbici con destrezza. Inaugura cosí la stagione dei cut-outs, ritagli
di carta colorata che assembla direttamente sulla tela ottenendo effetti grafici molto vivaci e un
accentuato bidimensionalismo.

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