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19/12/2022

Tema della malinconia in età romantica è associato ad un’idea di forte impatto emotivo su chi vede/chi
ascolta---- questo può determinare o la fine di una stasi malinconica, o come dimensione altra,
diversa, non la malinconia ma associata ad essa-----------????????
Salotto dei brentano?? è uno dei salotti più importanti in germania e simbolo di diffusione del
romanticismo. Altrettanto il salotto della famiglia Mendelsshon (nonno è filosofo).
Per capire le origini del sublime bisogna tornare in età greca, questo però viene riscoperto nel
settecento tramite la scoperta di uno pseudo longino (pseudo perché non si sa se è suo veramente) che
scrive un trattato circa il sublime. Sublime come malessere, inquietudine, a a che fare anche con
tecniche oratore… da qui i vari campi dell’arte ne vengono influenzati.
Partiamo con il 1757: qui esce di edmund wurke o burke (?) un trattato “indagine filosofica
sull’origine delle nostre idee di sublime e di bello”. Questo trattato inglese viene tradotto da essing e
da herder in tedesco. Per burke la vera fonte del sublime è il terribile, e tutto ciò che ha a che fare
con esso è il sublime. Per lui tutti i cambi veloci, di tempo e di altro, sono contrari a ciò che c’è di
bello in musica, e hanno a che fare con il sublime, perché suscitano passioni improvvise, ma non quel
languore e quella tenerezza che causa il bello, mai repentino o improvviso. Bellezza è per lui più
vicino alla malinconia, mentre il sublime con ogni sentimento improvviso, quindi anche gaiezza.
Al romanticismo cosa arriverà? Il sublime molto più del bello. Ma allora il romanticismo non ha a
che fare con la malinconia? Certo, ma non quel tipo di malinconia che ha a che fare col bello.
Sempre nel 700 una figura fondamentale che entra nel discorso è diderot, che scrive lettera sui sordi
e sui muti, saggio in cui si indagano questioni inerenti la musica. Diderot è un critico d’arte, e scrive
così “come mai delle tre arti imitatici della natura, quella la cui espressione è più arbitraria e meno
precisa, parla più intensamente alla nostra anima? Forse avendo noi bisogno di una scossa per
commuoverci (sublime) è la più adatta”. Presuppone il fatto che la musica ci commuova. Poi si chiede
di cosa abbia bisogno il poeta e quale sia la sua isporazione: un mare tranquillo o dei flutti agitati?
Palazzo freddo e muto o una passeggiata tra le rovine? C’è un’idea del recupero delle rovine del
passato, della musica antica; riprendono bach, vedi mendelsshon con passione secondo matteo…
Vernet “tempesta con naufragio” e Hubert Robert “l’ingresso di una grotta” sono due quadri. Quello
di Robert ha molto a che vedere con l’idea di sublime. Ad essempio grotte di fingart ??? di
Mendelsshon è un ricordo di un viaggio in grotte in scozia cme uqello di robert, va a cercare quei
posti sulla base degli stimoli letterari e pittorici avuti. Sono modelli stabili da decenni, natura sublime
manifestata sempre negli stessi modi. Come c’entra la malinconia? Ha a che fare con la nostalgia di
una cosa vista che non si ha più sotto mano, ma si ha solo il ricorod.
Wienckelman? È quello che ha riscoperto la grecia antica e si è inventato le statue bianche, perché
pigmentate ma non erano così originariamente. Lui è stato il teorico del bello el 700 in arte. In storia
dell’arte antica dice che bello e sublime negli antichi non erano distinti, praticavano il sublime
inserendo la bellezza dentro. Distinguevano sublime e bello con grazioso. Quindi tutta la musica
d’uso, d’intrattenimento, è grazioso. Del bello una sola è la vera idea, per Winckelmann esiste una
sola idea di bello ed è la più sublime e sempre simile a se stessa, e questo rimane indiscusso fino al
momento in cui croce si occupa di estetica.
Ora invece parliamo come autori e filosofi abbiano influenzato i musicisti, soprattutto Beethoven.
Beethoven ovviamente pone le basi per l’estetica romantica. Schiller ecc… sono autori conosciuti da
Beethoven. Schiller scrive due trattati 1793 “del sublime” 1795 “educazione estetica dell’uomo”—
qui parla di musica. Dice che la musica dei moderni sembra andare incontro alle esigenze banali del
pubblico, del gusto dominante, e il pubblico vuole solo essere sollecitato, non vuole elevarsi o
commuoversi; quindi nella musica dei moderni si preferisce tutto ciò che è dolce.
Nel romanticismo diventa importante anche il realismo, ad esempio il soprano diventa donna.
Facciamo un esempio: Lucia di Lammelot di Donizzetti è un personaggio in un mondo parallelo e
vede cose, a causa di un trauma fortissimo. Una delle opere più importanti, ed è realistica, ma allo
stesso tempo c’è anche magia e solite robe romantiche, quindi misto realismo e fantasticherie.
Romanticismo accetta realismo, lo porta in teatro senza negare la fantasia. Come nel flauto magico
di Mozart, prima opera romantica.
Tornando ai trattati di Schiller, lui dice che l’arte non è una roba da emozioni semplice, che può essere
il grazioso, ma ha a che fare con il sublime. L’uomo dovrebbe conoscere non solo la propria materia
ma anche il proprio spirito per raggiungere la propria umanità. attraverso l’arte e l’oggetto artistico
noi abbiamo una rappresentazione dell’infinito secondo schiller. L’intuizione di essere materia e
spirito lo porta all’infinito. L’animo dell’ascoltatore deve uscire dal cerchio magico dell’artista
perfetto. Artista per schiller è un creatore, e permette tramite la materia artistica di raggiongere
l’inifito.
Ora arriviamo al 1814 dalla raccolta di Backenroder (???). dice lui che l’arte dei suoni dipinge i
sentimenti umani in maniera sovrauamana: vengono nobilitati i nostri sentimenti. È un’operazione
quasi divina. Parla un linguaggio che noi non conosciamo nella vita corrente: non posso fare le cose
di tutti i giorni cantando. La musica è il linguaggio degli angeli.
Schiller dice che due sono i geni che ci accompagnano lungo la vita: il primo genio è socievole e
benevolo, e rende lievi le catene delle necessità e ci accompagna fino alla morte. Il secondo, grande
e taciturno ci porta oltre l’abisso vertiginoso: e questo è il sublime, e subentra laddove si ferma il
primo genio.
Beethoven descrive la natura, sentimenti vorticosi…. Perché è influenzato da questa roba.
Schelling “filosofia dell’arte” quando parla di musica ci dice che è l’arte più lontana dalla corporeità,
presentandoci il puro movimento come tale, presentato da anime invisibili quasi spirituali. La musica
è movimento, ma lo è come tale prescindendo dagli oggetti. Prescindo persino dalla partitura--- questa
roba verrà poi riscoperta da Cage and co. Ma allora schelling come va a giustificare la musica del suo
tempo? L’intima essenza dell’assoluto è caos, che non è negazione della forma, bensì mancanza di
forma nella forma suprema e assoluta. Ad esempio madrigale cinquecensco non ha una forma strofica
perché segue il testo, ma proprio questa è la sua forma, una forma non forma.
Infine E. T. A. Hoffman (A di Amadeus fatto aggiungere per mozart, che viene considerato con don
giovanni ecc… anche precursore del romanticismo. Lui è sia poeta che musicista) scrive in uno dei
suoi lavori più importanti (letterarie), la kreisleriana da cui poi si ispira Schumann, che il profano,
senza consapevolezza tecnica che non conta, rimarrà scosso dall’azione scenica nel suo complesso.
Quando nel don giovanni la statua del commendatore fa sentire il terrificante si e il compositore
riprende la stessa nota come terza modulando, nessun profano può comprendere la struttura tecnica
del suo passaggio MA dentro di sé si sente fremere il terrore come leporello--- sublime.
Bettina brentano 1935 “carteggio di Goethe con una bimba” la bimba sarebbe lei. Basandosi su alcune
lettere che si sono scambiati e qualche incontro avuto. La sua visione romantica riesce meglio
pensandosi baambina, una bambina davanti a un poeta che legge la musica. Goethe è romantico? Si
per alcuni lavori, come le affinità elettive e i dolori del giovane Werther, però è legato a molte cose
di 700, e secondo Bettina non capisce lo spirito vero romantico, e allora lei gli parla di Beethoven per
faglielo capire. Cerca di fargli capire lo spirito sublime. Dice che non capisce neanche che se le piace,
ma che sicuramente percepisce lo smisurato (nella musica). Eccita i sensi in modo che simpatizzino
con le cose extraterrene. Nella musica le piace ciò che rinnega il corpo terreno, parla di immaterialità
della musuica, che non passa attraverso l’oggetto. Ogni arte è il corpo della musica, la quale è anima
di ogni arte (per Wagner invece tutte le arti devono agire alla pari). Musica è anche anima dell’amore,
fuosione divino e umano, e divino è passione, quindi patire, che consuma l’umano.
Si fa bambina forse come forma di rispetto, e come fascinazione di questa giovane in questo poeta
molto più anziano, che è molto infastidito. Per lui la musica non ha tutte queste immagini, è
intrattenimento, non ha un retropensiero intorno a questo.
Poi inizia a parlare della settima minore e dice come questa sia la guida divina, la mediatrice tra la
natura sensibile e quella celeste, la settima soprasensibile perché conduce nel mondo degli spiriti, il
suo obbiettivo è liberare lo spirito dalla carne. Se è fatta suono, per dare lo spirito agli altri suoni, se
mancasse tutti i suoni dovrebbero rimanere nell’anti inferno.
Poi si mette a parlare della malinconia, la malinconia della noia, che nasce solamente perché andiamo
all’avvenire. L’avvenire sta nella musica, è lei che ci da il futuro. Lei vede poi la musica come
trasfigurazione della natura sensibile (quando cristo dice dopo la resurrezione in cui si trasfigura:
“anche il vostro corpo sarà trasfigurato”, lei pensa intenda la musica).
A questo punto la bambina inizia a parlare di Beethoven, che per lei cammina davanti a tutti ed è
irraggiungibile. Beethoven sente di essere fondatore di una nuova base sensibile, e lo sa. Crea
qualcosa che prima non c’era. Secondo la bambina egli stesso dice che bisogna disprezzare tutti quelli
che non percepiscono la musica come sapere superiore a tutti, anche alla filosofia. Beethoven nella
sua liederistica, spesso con testo di goethe, trasporta la malinconia in chi la ascolta, e la fa sentire alla
bambina. Per beethoven chi si commuove non ha natura artistica, gli artisti sono focosi e non
pianogono e per questo sono malinconici e quindi commuovono gli ascoltatori. Per Beethoven musica
è mediazione tra vita spirituale e sensibile, quindi lei riprende quello che dice lui, e dice che vorrebbe
discuterne con goethe da cui prende tanti testi. Musica come porta immateriale per accedere ad un
mondo superiore della conoscenza. Religione è rapporto dell’uomo con l’arte. Ogni opera d’arte è
indipendente, e musica è un tramite non il fine. La bambina spera che un simile spirito come
beethoven possa coparire come dominatore del mondo. arte come strumento per rivoluzionare la
società (wagner scrive trattato tipo arte e rivoluzione).
Prossima volta facciamo gli ascolti

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