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GLOSSARIO TERMINI GRECI TRASLITTERATI

Akusmata: “ciò che è udito”. Brevi sentenze o regole pronunciate da Pitagora per gli adepti
acusmatici.
Akmé: Momento cronologico di massima fioritura intellettuale di un pensatore
Aletheia: Verità. Pensiero chiave di Parmenide e dopo di lui di tutta la filosofia. In Parmenide ha
sia significato ontologico (verità=realtà autentica) che gnoseologico (verità= conoscenza che
risponde alla realtà)
Apeiron: Termine che indica un elemento indefinito e illimitato nello spazio e nel tempo che
abbraccia tutto. Nella filosofia di Anassimandro esso è l’Arché, il principio di tutte le cose
determinate di cui è composto l’universo.
Arché: Principio primo alla base di tutto. Esso è origine alla base di tutto, da dove tutto proviene,
ma al contempo spiega una determinata realtà, e quindi il perché ultimo di tutte le cose.
Aretè: Virtù intesa come eccellenza prestazionale. abilità di fare qualcosa in modo maestrale.
Questa virtù applicabile a esseri viventi e non viventi diventa con i sofisti tipicamente umana, che
viene identificata nell’abilità politica.
Doxa: Opinione
Éidola: doppio, fantasma. Per Democrito erano una sorta di simulacri (identici all’oggetto originale
di partenza) che, staccandosi dagli oggetti e colpendoci, giustificavano la percezione.
Eidos: Forma
Episteme: Conoscenza di tipo incontrovertibile raggiunta grazie alla indagine razionale e alla
ragione
Eugaimonia: Felicità
Goes: mago-sciamano in grado di operare incantamenti.
Idéa: di Platone. Si può anche dire eidos (forma)
Kathautò: Deve la sua esistenza a sé stessa. Pros ti deve la sua esistenza ad altri.
Koinonia: comunanza. Parlando della partecipazione alle idee platoniche.
Logos: Termine chiave della filosofia greca a cui non si può attribuire un significato univoco. È
“ragione”/”pensiero” ma anche “linguaggio”/ “discorso”. Esistono anche altri significati, come
talvolta “legge”, “definizione”, “racconto”… Logos è definito da Bruno Centrone il termine più
variegato del lessico filosofico. Lo snodo di significati è duplice: da un lato accezioni legate ad
aspetti numerici (“calcolo”, “misura”, “proporzione”…) dall’altro verso il pensare, spesso concepito
come conversare, discorrere, ragionare…
Sophrosyne: Moderazione. Concetto da seguire secondo Democrito, e virtù della categoria dei
lavoratori per Platone.
Mythos: Racconto poetico e religioso, nel quale si esprime, tramite storie e personificazioni divine,
una particolare visione del mondo. Diversamente dal logos, non ha bisogno di argomentazioni e
dimostrazioni.
Neikos: contesa. Per Empedocle contesta da contrapporsi ad amore/amicizia (philia)
Noein: pensare, però all’epoca poteva significare l’intuizione di un contenuto, ragionare o
intuizione percettiva e sensoriale. Può essere frutto sia del confronto con l’empirico che di un
pensiero.ù
Nomos: Legge scritta o non scritta, norme.
Parousia: presenza. Parlando della partecipazione delle cose alle idee platoniche.
Peras: limite
Philia: Amore. Per Empedocle amore/amicizia da contrapporsi a contesa (Neikos)
Physis: Natura. I primi filosofi, definiti naturalistici, si impegnarono nell’osservazione dei fenomeni
naturali e della physis in genere.
Polemos: conflitto, guerra.
Polimathia: Accumulo di nozioni fini a sé stesse
Politéiai: costituzioni
Psyché: Termine dai molti e complessi significati, più comune è quello di anima. In Omero è un
soffio vitale che abbandona il corpo al momento della morte. Gradualmente diventa un principio di
conoscenza e si identifica con l’identità più intima di un individuo.
Rhizai: radici. Per Empedocle corrispondenti ai quattro elementi originari.
Sophos: Tyfujermine con cui i primi filosofi indicavano sé stessi, che significa “sapiente”.
Spérmata: semi principio di tutto per Anassagora.
Télos: fine.
Tomos: divisibile. Atomos è a privativo--- non divisibile

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