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LESSICO FILOSOFICO

Alcuni termini-chiave

FILOSOFIA: letteralmente “amore del sapere” (dal gr. Philéin, “amare” e sophìa, “sapienza”), si
è configurata come un’indagine critica e razionale intorno agli interrogativi di fondo che
l’uomo si pone su se stesso e sulla realtà che lo circonda nella sua totalità (differentemente
dalle scienze particolari che si limitano a spiegare solo parti della realtà). Secondo la
tradizione il termine dovrebbe risalire a Pitagora o certamente ad una personalità religiosa
che presupponeva come possibile solo agli dei una completa sofia (sapienza); agli uomini
rimane l’anelito di un sapere completo che non sarà mai appagato del tutto.
Ambiti problematici principali: metafisica, gnoseologia ed etica.

METAFISICA: (dal gr. Metà physikà, “dopo la fisica”) è quella parte della filosofia che indaga
ciò che è al di là dell’esperienza sensibile; si interroga sulle cause supreme, prime della realtà.
Il termine ha origine greca e si riferisce ai libri posteriori a quelli concernenti la natura, con
cui si fa riferimento all’ordine dato da Andronico di Rodi (I sec a.C.) ai testi di Aristotele.
Questi collocò i libri di “filosofia prima” dopo quelli di filosofia naturale.
Si è presentata nelle vesti dell’ONTOLOGIA (dal gr. Òntos “essere” e logos “discorso”) ossia di
una trattazione, che va al di là dell’esperienza, intorno all’essere o alla realtà in generale.
Strettamente connessa alla metafisica è la “TEOLOGIA” il cui oggetto d’indagine, che va oltre
l’esperienza, è l’essere perfetto, Dio.
(Domande tipo: quali sono i principi o gli elementi base dell’universo? Che cos’è l’essere e
quali sono le sue strutture di fondo?)

GNOSEOLOGIA: (dal gr. Gnòsis “conoscenza”e logos “discorso”) è la teoria della conoscenza;
più precisamente quella parte della filosofia che si occupa dei problemi relativi alla genesi, alla
natura e alla validità della conoscenza. I filosofi non si sono interrogati solamente intorno alla
struttura della realtà ma anche riguardo i mezzi tramite cui la conosciamo.
Connessa alla gnoseologia è la “LOGICA” che, nell’accezione greco-aristotelica si occupa di ciò
che concerne i nostri discorsi e le modalità attraverso cui formuliamo i ragionamenti.

ETICA: (dal gr. Éthos “costume”; condotta) è quella parte della filosofia che studia il nostro
comportamento e le norme cui esso obbedisce, sia descrivendo come di fatto agiamo sia
prescrivendo come dovremmo agire; studia dunque la condotta e i mezzi per raggiungere IL
fine, ossia il bene. (Dom tipo: che cos’è il bene? Cos’è la felicità?). La moralità si distingue
dall’etica in quanto indica l’aspetto soggettivo della condotta ossia l’intenzione del soggetto.
Connessa all’etica è la “FILOSOFIA POLITICA” che si occupa dei problemi della vita associata
(Dom tipo: qual è il fine dello stato? Chi deve comandare?..)

PRINCIPIO PRIMO: (in gr. Arché) sembra sia stato introdotto da Anassimandro. I primi
filosofi intesero quell’elemento di base della realtà dal quale tutto ha preso origine, in virtù
del quale tutto si mantiene in vita e a cui tutto tende.
Il concetto è strettamente imparentato con le nozioni di causa, origine e fondamento.

NATURA: (dal latino “nasci” nascere) la parola corrispondente in greco è physis, origine,
nascita. Gli Ionici, i primi filosofi, parlando di Natura intesero sia il complesso di tutto ciò che
esiste o che accade, sia l’elemento che sta alla base di tutto e che rappresenta la struttura della
Natura stessa.

ILOZOISMO: (dal gr. Hyle, “materia” e Zoé “vita”) si intende ogni dottrina che concepisca la
materia alla stregua di una forza vivente che ha in se stessa movimento, animazione e
sensibilità.

PANTEISMO: (dal gr. pan, “tutto” e theos “Dio”) si intende ogni dottrina che identifichi Dio con
il mondo o con il principio che lo regge. Di conseguenza Dio per i panteisti non è una causa che
trascende il mondo (dal lat. “trascendere” = salire al di sopra) ossia una forza esterna ma
interna ad esso (immanente)

MONISMO: (dal gr. monos, “solo” “unico”) la filosofia degli ionici è una forma di monismo
laddove con questo termine si intende ogni sistema filosofico che si sforzi di ricondurre la
realtà variegata e multiforme del mondo a un unico principio, di cui le cose molteplici
sarebbero le manifestazioni transeunti

FISICI PLURALISTI: filosofi che credevano che i principi della natura fossero molteplici
(Empedocle, Anassagora, Democrito)
MECCANICISMO: ogni teoria che spieghi la realtà mediante il movimento non finalizzato dei
corpi nello spazio e che concepisca l’universo come una sorta di grande macchina. (è il
contrario di “finalismo” secondo il quale la realtà agisce in vista di determinati scopi o fini)

FINALISMO: ogni teoria secondo cui l’universo agisce in vista di determinati fini o scopi
(opposto di meccanicismo). Metodo detto anche “teleologico”

MATERIALISMO: ogni dottrina che faccia della materia il principio di spiegazione della realtà
L’atomismo di Democrito è una forma di materialismo e di meccanicismo

TRASCENDENTE: dal latino trascendens composto da trans, “oltre” (con l’idea di moto), al di
là (con l’idea di stato), scandere, “salire”, “innalzarsi”.
Il termine indica ciò la cui esistenza è al di là dell’esperienza sensibile, essendo soprasensibile
o metaempirico. (opposto ad immanente)

IMMANENTE: dal verbo latino immanere (stare dentro, esisto in..). In senso metafisico è la
causa delle cose intrinseca alle cose stesse essendo queste ultime parte della causa stessa. Dio
come causa immanente è nella realtà, nel mondo. (è il contrario di trascendente)

CONTINGENTE: ciò che esiste ma può anche non esistere, può essere in altro modo. La sua
esistenza dipende da una causa che ne spiega l’essere (è il contrario di necessario)

NECESSARIO: è ciò che è e non può non essere, non può essere in altro modo. In esso essenza
ed esistenza coesistono (è il contrario di contingente)
ERACLITO DI EFESO ((VI-V sec. a.C.)

DIVENIRE: secondo Eraclito l’universo costituisce una totalità in divenire che ha come
principio primo il fuoco, elemento mobile e distruttore per eccellenza. Pur insistendo sul
continuo fluire delle cose, Eraclito sottolinea nel contempo l’immutabilità della legge del
divenire. Tale legge infatti, non presiede soltanto alla necessaria successione di un contrario
rispetto a un altro (la notte segue il giorno, la vecchiaia la giovinezza ecc) ma anche alla loro
necessaria unità (un opposto non può esistere senza l’altro); il fuoco cosmico a fasi alterne
crea e distrugge l’universo (visione ciclica del mondo)

LOTTA E OPPOSIZIONE: costituiscono l’aspetto ineliminabile della realtà senza il quale non
ci sarebbero né vita né morte.

LOGOS: il concetto eracliteo di logos (in gr. “parola”, “discorso”, ma anche “ragione”) non può
essere tradotto in italiano con un unico termine poiché contiene una pluralità di significati
interdipendenti. Il logos per E. è al tempo stesso il Vero discorso, è fuoco, è la Vera dottrina e
la Vera realtà delle cose; quest’ultima non è caos ma ordine, armonia quindi ragione. Di
conseguenza per E. la ragione non è una semplice entità umana (ragione in senso soggettivo)
bensì la Sostanza stessa della realtà (ragione in senso oggettivo).
PARMENIDE DI ELEA (VI-V sec. a.C.)
Fonda l’ontologia (= discorso o studio dell’essere nelle sue
caratteristiche universali, vedi primo foglio)

PRINCIPIO DI IDENTITÀ: principio logico, teorizzato solo più tardi, per cui ogni cosa è se
stessa (A = A)

PRINCIPIO DI NON CONTRADDIZIONE: principio logico, anch’esso teorizzato


successivamente, per cui è impossibile che una stessa cosa sia e nel contempo non sia ciò che
è (A = A e non può essere nello stesso tempo = non A)

VERITÀ E OPINIONE: il tema originale della filosofia di Parmenide è il contrasto tra la verità
(alétheia) e l’opinione (doxa) espresso con le due opposte vie che si aprono alla conoscenza
umana (della Verità e dell’Opinione). La prima si basa sulla ragione e ci porta a conoscere
l’Essere vero, l’Assoluto che è la realtà nel suo complesso; la seconda si basa sui sensi e ci
porta a conoscere l’essere apparente nei termini di una realtà molteplice in divenire (quella
che conoscono le persone comuni). Il vero filosofo accede alla conoscenza dell’Essere

ESSERE: o meglio l’Essere ossia sostantivo che non si riferisce a questa o a quella realtà
particolare ma alla realtà in generale. Con Parmenide prende avvio quella branca del pensiero
filosofico che è “l’ontologia” ossia lo studio sull’Essere.
Il primo importante attributo dll’Essere consiste nella sua esistenza:
“l’Essere è e non può non essere, il non essere non è e non può in alcun modo essere”
Il nulla non esiste e non può essere né detto né pensato
DALLA SOFISTICA IN POI

UMANISMO: in filosofia ogni sistema di pensiero che veda nell’uomo, anziché in entità
esistenti al di fuori o al di sopra di lui, la “misura” delle cose cioè il metro di giudizio di
tutto ciò che si afferma o si nega intorno alla realtà

SOFISTA: anticamente sophistés (sapiente) era sinonimo di saggio e alludeva all’uomo


esperto, conoscitore di tecniche particolari dotato di una vasta cultura generale.
Nel V sec a.C. si chiamarono sofisti gli insegnanti a pagamento che dunque facevano
della sapienza la propria professione insegandola dietro compenso. In accezione
negativa furono definiti da Platone e Aristotele “falsi sapienti” e “prostituti della
cultura”. Si chiamavano eristi ossia coloro che, grazie ai più raffinati strumenti
linguistici, intendevano difendere la pripria tesi, giusta o sbagliata che fosse.

RELATIVISMO: si indica ogni teoria secondo cui non esistono verità teoretiche o
morali assolute, cioè “sciolte” dalla soggettiva angolatura di pensiero di ogni singolo
individuo, poiché ogni credenza è relativa ad un determinato punto di vista sul mondo:
“l’uomo è misura di tutte le cose” Protagora

SCETTICISMO: indica in generale la posizione di chi mette in dubbio o nega la


possibilità di accedere al vero (comunque sia inteso).
L’ontologo parte dal presupposto opposto proprio di chi crede che il linguaggio, il
pensiero e l’essere coincidono e dunque l’uomo è in grado di accedere alla
comprensione della realtà. Lo scettico ritiene che tra pensiero ed essere ci sia un
irrimediabile divario
AGNOSTICISMO: indica in generale la posizione di colui che ritiene di non avere gli
strumenti mentali idonei per pronunciarsi intorno ad un argomento qualsiasi.

RETORICA: arte di persuadere i propri interlocutori mediante l’uso di artifizi


linguistici; la retorica fu strumento prediletto dei sofisti

DIALETTICA: dal latino ars dialectica (arte dialettica) o arte del dialogare; in senso
generale è l’abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare una tesi, a
persuadere un interlocutore, a far prevalere il proprio punto di vista. In senso
filosofico assume diverse connotazioni: gnoseologico (procedimento che, tramite
l’analisi di un concetto, mira a chiarirne la natura e le possibilità d’uso. Logico (arte
della disputa su premesse probabili)

RAGIONAMENTO INDUTTIVO: si intende il procedimento mentale che dall’esame di


una serie di casi particolari risale a un concetto o ad un principio universale (vedo un
cigno bianco, ne vedo un altro e così via…. Sostengo: “tutti i cigni sono bianchi”)

RAGIONAMENTO DEDUTTIVO: si intende il procedimento che connette le premesse


di un ragionamento alle sue conclusioni, passando dall’universale al particolare
(l’inverso dell’induttivo). Secondo Aristotele la deduzione coincide con il meccanismo
stesso del sillogismo: “Tutti gli uomini sono mortali”
“Socrate è un uomo”
“Socrate è mortale”

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