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La vita
Aristotele e stato il più brillante discepolo di Platone. dopo la morte del suo maestro incominciò un periodo
di spostamenti dove riuscì a diventare anche il precettore di Alessandro magno. Lui intorno hai 50 anni
fonda il un liceo che dirige fino alla sua morte.
Le opere
Le opere di Aristotele si suddividono in:
I suoi scritti sono stati ordinati e pubblicati da ANDRONICO DI RODI che li ha sistemati:
Scritti di LOGICA
Scritti di FISICA
Scritti di METAFISICA
Scritti di ETICA e di POLITICA
Scritti di ESTETICA e di RETORICA
Negli anni trascorsi in accademia Aristotele ha scritto anche dialoghi e trattati di cui ne rimangono pochi
frammenti.
Inoltre anche se esistessero le idee sarebbero inutili non c’è bisogno di esse per sapere sul mondo. Per
Aristotele esistono solo individui particolari, per tanto la teoria delle idee di Platone va abbandonata come
pure il dualismo che distingue il mondo dalle idee del mondo sensibile. Aristotele propende per una
filosofia della concretezza ovvero il punto di partenza per la riflessione filosofico sono le cose reali, la
molteplicità degli individui e degli oggetti del mondo.
La scienze teorica che sono la fisica e la matematica e le metafisica e hanno il fine di comprendere
la struttura della realtà
Le scienze pratiche e politiche (etica e politica) osservano e studiano i comportamenti e le
intenzioni umane, le azioni morali e tutto ciò che dipende dalla libera decisione degli individui.
Le scienze produttive o poietiche sono le arti e le tecniche relative a tutto ciò che l’azione
dell’uomo po' produrre.
LA LOGICA
La disciplina alla base di tutte le scienze
Il termine logica deriva dalla (ragione o pensiero) Aristotele intende scomporre e analizzare i termini. La
logica aristotelica studia le regole del pensiero e del linguaggio in quanto tale può essere intesa come lo
studio delle condizioni propedeutiche di tutta la scienza. La logica infatti insegna le regole fondamentali
dell’argomentazione corretta e dei vari tipi di ragionamenti di cui si avvolgono tutte le scienze affinché il
discorso abbia una perfetta coerenza formale. Ciò e particolarmente importante per Aristotele perché la
struttura del pensiero il linguaggio che lo esprime e la realtà che viene descritta dal pensiero e descritta dal
linguaggio.
La combinazione tra questa caratteristica crea 6 tipi di preposizioni: affermative universali, affermative
singolari, negative universali, negative particolari, singolari affermative, singolari negative.
Il sillogismo
Un ragionamento logicamente non e formato da solamente preposizioni semplici ma anche da delle
preposizioni legate. Aristotele si sofferma a lungo su quello che lui chiama sillogismo e un discorso in qui
vengono poste alcune premesse e si giunge necessariamente a determinare delle conseguenze. Il sillogismo
aristotelico è una concatenazione di tre preposizioni (2 premesse che hanno in comune un termine medio
e una conclusione) per esempio:
In questo esempio la prima premessa contiene il termine che ricompare come predicato (mortali) la
seconda premessa invece contiene il soggetto (uomini) il termine medio è (animali) l’elemento comune alle
due premesse le fa convergere verso la conclusione.
La validità del sillogismo
A secondo del tipo di preposizione e del modo di cui si combinano si possono trovare dei MODI la maggior
parte dei modi non sono validi perché attraverso alcune regole Aristotele seleziona soltanto quelli che
producono argomenti sensati quindi validi. Il sillogismo si dice che sia valido quando esegue la verità nella
premessa e la verità ne conseguenza, se invece le premesse sono false anche se il sillogismo e valido la
conclusione sarà falsa.
Tali principi che stanno alla base della logica sono indimostrabili.
Il sillogismo dialettico si basa su premesse non certamente vere e viene utilizzato per confutare le
tesi dell’avversario.
Il sillogismo scientifico si basa su premesse assolutamente vere che corrispondono alla realtà e
non semplicemente probabili o convenute. Solo il sillogismo scientifico e una forma rigorosa di
sapere.
L’induzione
Ma se la scienza ha bisogno di partire da principi assoluti e indiscutibili com’è possibile individuare tali
principi nella realtà mutevole della natura? In questo campo ci si deve affidare all’induzione cioè ha quel
processo logico che permette di risalire (in maniera non assolutamente certa) dal particolare universale
attraverso l’osservazione della realtà sensibile. L’induzione raggiunge solo un sapere probabile mentre la
verità fa parte solo del sillogismo scientifico. Per Aristotele e indispensabile la ricerca scientifica, in questo
modo, supera definitivamente il dualismo platonico che svalutava l’universo sensibile e i saperi che se ne
occupavano.
LA FISICA
Sostrato, forma e privazione
La filosofia prima (metafisica) studia l’essere come sostanza. L’essere è uno e molteplice poiché molteplici
possono essere i suoi usi. La metafisica stabilisce una classificazione delle sostanze possibili:
Il mutamento consiste nel passaggio di una sostanza dalla privazione di una certa forma al possesso di
quella forma stessa. I principi generali del divenire sono: il sostrato, la privazione e la forma. Socrate
(sostrato) impara a dipingere (“si trasforma da non pittore (privazione)) a pittore (possesso della
forma)
il finalismo aristotelico
per Aristotele i processi naturali tendono sempre a realizzare un fine. Il seme di un melo contiene già in
qualche modo la forma del melo che però e in uno stadio ancora non sviluppato ed è proprio tale forma che
ne determina la crescita.
La psicologia
La psicologia ossia la dottrina dell’anima è strettamente legata alla fisica e alla teoria del divenire l’anima,
infatti, si caratterizza per due aspetti fondamentali:
è la forma del corpo nel senso che è l’atto la realizzazione del corpo ciò che da vita al cormo nel
senso che l’anima e un tutt’uno con il corpo.
È pura forma che conosce gli altri oggetti estranei apprendendone le forme attraverso il contatto
con essi
a differenza di quanto afferma Platone per Aristotele l’anima è unitaria ma dotata di tre funzioni o facoltà:
LA METAFISICA
Il compimento del sapere
Aristotele sa che dopo aver riflettuto sulla fisica e sul mondo sensibile è necessario procedere oltre e
riflettere sulla sostanza e sulle cause prime immateriali e immobili. La logica si occupa della forma del
sapere e la fisica si occupa del divenire delle materie sensibili. Aristotele definisce la metafisica in tre modi:
L’ETICA
La felicità (eudaimonia)
Nell’etica Aristotele approfondisce il tema di come l’uomo possa raggiungere la felicità da lui considerato il
principio e il fondamento della vita morale. Ma in cosa consiste la felicità suprema? La felicità suprema
consisterà nella vita contemplativa che darà piaceri meravigliosi per purezza e stabilità.
La giustizia il rispetto delle norme: senza leggi non ci sarebbero comunità e le leggi giuste agiscono
sulla felicità dell’intera città
L’amicizia è disinteressata e più stabile dell’amore perché meno perturbante; richiede però
uguaglianza e intimidita: la lontananza indebolisce il legame la disparità lo corrompe.
La saggezza che riguarda il sapere che guida le azioni e che è indispensabile per la virtù etica
La sapienza è la rivolta alla conoscenza delle strutture eterne della realtà. senza sapienza non si
può avere saggezza.
LA POLITICA
L’uomo è un “animale sociale”
Il pensiero politico di Aristotele è strettamente legato alla sua concezione etica. Dal resto l’attività
legislativa si ispira all’etica che persegue il bene collettivo ovvero la felicità. Inoltre, Aristotele afferma che
l’uomo è un animale sociale dato che è incapace di vivere senza interagire con gli altri.
Gli schiavi che secondo la concezione aristotelica sono esseri inferiori per natura così come le
donne che per questo non possono governare.
Di conseguenza Aristotele classifica le costituzioni in buone e cattive: buone sono monarchia, aristocrazia
ecc… in cui il potere è esercitato nell’interesse dei cittadini, cattive sono la tirannide, oligarchia, ecc… che
viene inteso come governo a proprio vantaggio.
LA POETICA E LA RETORICA
La poetica aristotelica
Della poetica di Aristotele ci è rimasto solo il primo libro dedicato alla poesia tragica. Aristotele afferma che
la caratteristica e quella di imitare un’azione che potrebbe accadere a chiunque. La poesia è una forma di
conoscenza superiore alla storia. Per Aristotele la poesia tragica ha un valore morale e svolge molte
funzioni educative e carica. La catarsi (purificazione) è un momento di purificazioni delle passioni.