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Nell’unità didattica precedente abbiamo imparato che la melodia è strutturata in modo simile al
linguaggio parlato. Abbiamo analizzato, tuttavia, solo melodie o brani musicali molto brevi.
Come è strutturato un brano musicale di lunga durata? Anche qui può venirci in aiuto il confronto
con il linguaggio parlato o scritto. Se sfogli un qualsiasi libro ti accorgerai che è suddiviso in sezioni; il tuo libro
di Storia della Musica, ad esempio, è suddiviso in tre sezioni che, a loro volta, sono suddivise in capitoli; i
capitoli sono suddivisi in paragrafi e i paragrafi in sottoparagrafi.
La stessa cosa avviene in un brano musicale: a seconda della lunghezza esso si può suddividere in due
o più sezioni e queste, a loro volta in sottosezioni.
https://www.youtube.com/watch?v=X2JCxapd5hU
Quante sono le sezioni che lo compongono? E in che rapporto stanno tra loro? Sono uguali, simili o
di carattere contrastante? Riascolta il brano leggendo lo spartito e segna con la matita le sezioni indicando
anche se sono fra loro uguali, simili o diverse.
Se hai ascoltato con attenzione avrai notato che il valzer si suddivide in tre sezioni e che la prima e la terza
sezione sono uguali; quindi possiamo dire che il valzer ha una forma tripartita, suddivisa cioè in tre sezioni:
A B A.
https://www.youtube.com/watch?v=1vDxlnJVvW8
La sonata si suddivide in tre grandi sezioni che si differenziano per il tempo (la prima è un Allegro in
4/4, la seconda un Andante in 3/4 e la terza un Allegretto in 2/4) e il carattere; queste sezioni si chiamano
movimenti e, a loro volta, si suddividono in sezioni. Riascolta la Sonata leggendo lo spartito e cerca di
individuare, in ciascun movimento, le sezioni che lo compongono; cerca anche di capire se sono uguali, simili
o contrastanti.
Avrai notato che, mentre il primo è il secondo movimento hanno una forma tripartita, il terzo
movimento ha una struttura formale diversa; le sezioni, infatti, sono sei e la prima si ripete uguale
alternandosi alle altre sezioni, come se fosse un ritornello; lo schema, quindi, è A B A C A D. Questa forma si
chiama Rondò e, infatti Rondò è il titolo che Mozart dà al terzo movimento di questa Sonata. Il ritornello del
rondò viene chiamato refrain mentre l’episodio conclusivo è la coda.
Una forma che sicuramente conosci molto bene è quella della canzone, un brano in cui la musica è
legata ad un testo; eccone un esempio:
https://www.youtube.com/watch?v=tVxcBsMqMVw
Don Raffaè
Io mi chiamo Pasquale Cafiero
E son brigadiero del carcere oiné
Io mi chiamo Cafiero Pasquale
E sto a Poggio Reale dal cinquantatré
E al centesimo catenaccio
Alla sera mi sento uno straccio
Per fortuna che al braccio speciale
C'è un uomo geniale che parla co' me
La canzone ha una forma strofica, si suddivide, cioè in strofe che hanno la stessa melodia ma testo
diverso. Tra una strofa è l’altra c’è il cosiddetto ritornello, la cui melodia è diversa da quella delle strofe, ma
si ripete anch’essa sempre uguale e, al contrario delle strofe, sempre con le stesse parole; o talvolta, come
nella seguente canzone, sempre di De Andrè, anche senza parole:
https://www.youtube.com/watch?v=ijEHZufmKU8ome
Il Pescatore
All'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito un pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.
Venne alla spiaggia un assassino
due occhi grandi da bambino
due occhi enormi di paura
eran gli specchi di un'avventura.
Come puoi intuire esiste una grande varietà di forme musicali, ciascuna legata ad un determinato
periodo storico e ad un determinato contesto culturale. Le studieremo man mano che percorreremo le tappe
della Storia della Musica.