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Corso di metrica: scrivere testi per canzoni

Questo corso costituito da una serie di lezioni, pi esercizi finali, dedicato a chi vuole imparare a scrivere testi di canzoni. Mi chiamo Domenico A. Di Renzo, molti di voi mi conoscono gi per aver pubblicato su .musicapuntoamici.it gli articoli della serie! Ho scritto una canzone. "o realizzato un corso di metrica perch# ritengo sia importante, per chi vuole entrare professionalmente nel difficile mondo della musica, imparare le basi tecniche di costruzione di un testo che deve necessariamente $convivere% con la musica. &ino a 'ualche anno fa, per iscriversi alla ()A* in 'ualit di autore della parte letteraria, era necessario affrontare un esame scritto, composto da due sessioni da svolgere nello stesso giorno. +ella prima, la commissione giudicatrice forniva un titolo sulla base del 'uale il candidato doveva scrivere un componimento in versi, una canzone composta da due strofe e un ritornello. +ella seconda sessione, invece, il candidato riceveva il testo letterario di una canzone nota a cui doveva adattare ritmicamente un nuovo componimento. Dicevo, fino a 'ualche anno fa tutto 'uesto, poich per fortuna ,purtroppo secondo altri- oggi non pi necessario sostenere alcun esame ()A* per iscriversi alla sezione musica in 'ualit di autore della parte letteraria. .i/ nonostante, ritengo sia importante capire come si costruisce tecnicamente un testo e nei prossimi post vedremo 'ueste tecniche. 0orrei per/ soffermarmi un attimo su un concetto importante. .onoscere 'ueste tecniche non significa imparare a scrivere un $bel% testo, per 'uello necessario avere anche delle 'ualit innate che, seguendo le onde della cosiddetta $ispirazione%, portano a mettere nero su bianco concetti espressi dalla mente ,e dal cuore-. 0i invito pertanto a seguire 'uesto corso, con la consapevolezza che la musica fantasia, entusiasmo, invenzione, ma che studiare la metrica sia fondamentale per uscire dal dilettantismo e puntare dritto verso la strada del $professionismo% musicale.

Scrivere canzoni: nasce prima il testo o la musica?


.ome nascono le canzoni. +asce prima il testo o la musica1 2ppure autore e compositore lavorano $gomito a gomito% nella realizzazione di un brano1 )nnanzitutto c3 da dire che non esiste una regola valida per tutti. 0ediamo dun'ue di analizzare 'uali sono i possibili metodi che portano alla realizzazione di una canzone. Caso 1: nasce prima il testo. 43autore scrive i versi che gli vengono suggeriti dalla propria $ispirazione%. Decide la lunghezza del verso, gli accenti, le rime, la struttura delle strofe e del ritornello. )n 'uesto caso la sua fantasia non ha vincoli. +aturalmente scritta la prima strofa, dovr fare in modo che la seconda abbia la stessa metrica o almeno una metrica molto simile, se vuole agevolare il compito del compositore, il 'uale scritta la musica della prima strofa avr gi la melodia per tutte le altre. +ella musica di un tempo, 'uesta era una regola molto ferrea. 5er fortuna per/, oggi c3 molta pi libert nella scelta della struttura di un brano. )n ogni caso importante capire che le $cavalcate% della fantasia dovranno prima o poi ritornare su sentieri gi conosciuti, per non disorientare lo spettatore. Questo metodo di lavoro sicuramente consigliabile, un po3 perch#, come detto, l3autore non $imbrigliato% nella melodia, un po3 perch# il compositore pu/ trovare ispirazione per le sue note proprio dalle parole scritte dall3autore. Caso 2: nasce prima la musica. 0i sono alcuni compositori che preferiscono rimanere da soli con il proprio strumento musicale e realizzare melodie orecchiabili senza un tema letterario da seguire. 2ppure vi sono delle musiche che nascono cos6 perfette da non poter essere assolutamente modificate. *, di contro, vi sono autori che per scrivere hanno bisogno di un3ispirazione musicale.

Quando 'ueste due esigenze si incontrano, la canzone prende vita seguendo 'uesto metodo di lavoro. *3 il pi diffuso. 43autore ascolta continuamente le note scritte dal compositore, le fa sue diventando un tutt3uno con esse ed ecco che le parole sorgono spontanee al punto che a volte melodia e testo sembra siano nati insieme. 5er mettere in pratica tutto 'uesto, necessario che l3autore abbia una grande preparazione sulla metrica. A tale proposito, avvieremo nei prossimi giorni un corso online su 'uesto blog. (ervir molto esercizio ma saremo a vostra disposizione per aiutarvi a raggiungere buoni risultati. Caso 3: musica e testo nascono contemporaneamente. Autore e compositore ,se si tratta di persone diverse7- lavorano gomito a gomito, l3uno completando l3altro. *3 forse il metodo migliore ma, a nostro avviso, non troppo diffuso, neppure 'uando autore e compositore sono la stessa persona. ) motivi stanno soprattutto nella scarsa possibilit di concentrazione 'uando non si da soli.

Il testo della canzone


4a canzone, dal punto di vista letterario, pu/ essere considerata a tutti gli effetti una poesia. * come la poesia, deve avere una struttura ritmica che ciclicamente si ripeta. 8utte le vecchie canzoni seguivano alla lettera 'uanto appena detto. 4o schema classico di un testo ,strofa9strofa9ritornello9strofa9ritornello- prevedeva che la metrica di ogni strofa fosse uguale alle altre strofe ed i ritornelli identici tra loro. 2ggi si tende a scrivere testi liberi dalla struttura classica, lasciando spazio alla fantasia e alla musica! strofe e ritornelli a volte confusi insieme e a volte strofe con strutture diverse le une dalle altre. .i/ dovuto alla nascita del fenomeno cantautoriale. :n fenomeno nato a cavallo tra gli anni (essanta e (ettanta che col passare del tempo ha assunto un ruolo sempre pi vasto. *sempio su tutti sono i testi di &abrizio De Andr, dove la regolarit metrica, in molti casi, praticamente inesistente. A volte il ritornello si conclude in un orecchiabile assolo musicale che fa da intermezzo alle strofe. Molti cantautori hanno ;sacrificato3 la metrica per esigenze di carattere sociale. (embrer un3affermazione strana ma fateci caso7 sono proprio le canzoni di denuncia sociale di cantautori come <uccini che, concentrando l3attenzione sulla forza delle parole pi che della musica, fanno a meno della $regolarit ritmica% delle parole stesse. .onsiglio a 'uesto proposito l3ascolto de La locomotiva. .on il termine metrica si intende il complesso delle norme che regolano la composizione e il ritmo di un verso e la formazione della strofe ,definizione tratta da Virgilio Sapere-. 4a differenza con la prosa evidente. :n testo scritto in metrica ha un suo ritmo che gli consente di $sopravvivere% anche al di fuori di una eventuale musica, perch# il ritmo dentro di esso che lo rende $cantabile%. (e ad un testo cos6 strutturato si aggiunge la musica ecco che insieme, musica e testo, realizzano 'uell3alchimia chiamata canzone. A 'uesto proposito merita una citazione particolare la poesia di <iosu# .arducci, San Martino che, molti di voi ricorderanno, stata trasformata magistralmente in musica da &iorello e che tutti noi ricordiamo pi come $canzone di &iorello% che come $poesia di .arducci%. La nebbia agli irti colli Piovigginando sale, E sotto il maestrale Urla e biancheggia il mar; Ma per le vie del borgo Dal ribollir de tini Va laspro odor de i vini

Lanime a rallegrar. Gira su ceppi accesi Lo spiedo scoppiettando !ta il cacciator "ischiando !u luscio a rimirar #ra le rossastre nubi !tormi duccelli neri, $omesuli pensieri, %el vespero migrar. Alla fine torneremo ad analizzare 'uesto testo. 5er ora vi lascio a un esercizio che, pu/ sembrare banale, ma in realt inizia a stimolare la mente su 'uella che la costruzione ritmica di una canzone. * serve anche a voi stessi per capire il vostro grado di conoscenza della metrica. Esercizio Analizzare i testi seguenti e individuare quello pi regolare dal punto di vista metrico. A) Tra te e il mare (testo di . Antonacci) +on ho pi paura di te 8utta la mia vita sei tu 0ivo di respiri che lasci 'ui .he consumo mentre sei via +on posso pi dividermi tra te e il mare +on posso pi restare ferma ad aspettare )o che avrei vissuto da te +ella tua straniera citt (ola, con l3istinto di chi sa amare (ola, ma pur sempre con te +on posso pi dividermi tra te e il mare +on posso pi sentirmi stanca di aspettare ) Iris tra le tue poesie (testo di . Antonacci) dimmi dove, dimmi come7. e con che cosa ascoltavi la mia vita, 'uando non stavo con te7.. e che sapori e che umori respiravi, 'uando non stavi con me7 )ris mi viene da dirti78) AM2 e lo sai non l3ho detto mai )l mio nome7.dillo piano7 lo vorrei sentire sussurrare adesso7che ti sono vicino la tua voce, mi arriva, suona come un3onda che mi porta il mare, ma che cosa di pi7. )ris ti ho detto 8) AM27e se 'uesto ti piace rimani con me

!itton"o e iato
*= importante conoscere a 'uesto proposito alcune regole grammaticali utili a far $calzare% perfettamente i versi del testo alle note musicali. *3 proprio 'uesto, infatti, lo scopo dello studio della metrica applicata ai testi delle canzoni. 5rima di entrare nel vivo della lezione di oggi, facciamo un passo indietro. )nnanzitutto ringrazio i partecipanti che hanno provato a risolvere l3esercizio della lezione precedente. 4a risposta corretta ! T#A TE E I$ %A#E& testo A. 5er rispondere, bastava dividere i testi in due parti, ossia due strofe. (ia visivamente, sia per il numero di versi ,>? 8RA 8* * )4 MAR*, @ )R)(- si vede come il primo sia 'uello corretto. (i trattava, come detto nella scorsa lezione, di un esercizio introduttivo. Andando avanti con il corso vi renderete conto ancora meglio

della regolarit del testo A, impareremo a contare le sillabe e a posizionare gli accenti correttamente. 0eniamo adesso alla lezione di oggi. .ome dicevo all3inizio, si tratta di una lezione dedicata all3incontro di vocali nelle parole. *3 un problema molto sentito nella lingua italiana poich# vi sono tantissime parole in cui si trovano due ,a volte tre- vocali vicine. *cco 'ui di seguito alcuni esempi ,in grassetto le vocali interessate-! giurre A fi'me A fi(to A pa'ra A be(to A spi(re A riapr6re A ptria Adesso analizzeremo una per una 'ueste parole introducendo i primi concetti di silla)azione. 2gni parola della lingua italiana costituita infatti da diverse sillabe. (olo una di 'ueste ha un accento che pi forte delle altre. )l cosiddetto accento tonico. +ella nostra lingua scritta, non c3 la consuetudine a scriverlo se non 'uando cade sull3ultima sillaba ,es. societ(-. )o l3ho indicato perch# ci servir per l3analisi metrica delle parole. 4a sillabazione, per noi che scriviamo testi di canzoni, importante perch# ad ogni sillaba corrisponde una nota. Quando in una parola si incontrano due vocali, dobbiamo capire se l3incontro d origine ad una o due sillabe. +el primo caso, si parla di ditton"o, nel secondo di iato. )l ditton"o si ha 'uando l3incontro di due vocali viene pronunciato con una sola emissione di voce e forma 'uindi una sola sillaba. +ella lingua italiana, il dittongo costituito sempre dall3incontro di una delle due vocali i oppure u con una 'ualsiasi altra vocale ,la i o la u non devono essere accentate-B o dall3incontro di i ed u tra di loro ,in 'uesto caso anche se una delle due accentata-. (i parla di iato, invece, 'uando le due vocali che si incontrano, vanno pronunciate separatamente. (i verifica ci/! a- 'uando nessuna delle due vocali una i oppure una uB b- 'uando pur essendoci la i o la u, si tratta di una vocale accentataB c- 'uando la parola la derivazione di un3altra che aveva l3accento sulla i o sulla uB d- nei composti col prefisso ri*B e- in alcune parole in cui la i preceduta da r o da un gruppo di consonanti. .onoscendo 'ueste regole possibile analizzare le parole citate sopra e capire con facilit se ci troviamo davanti ad un dittongo o ad uno iato. >- giurre A in 'uesto caso, si incontrano i ed u in posizione atona, cio senza accento. (i tratta 'uindi di un dittongo, i ed u formano una sola sillaba e la parola <):RAR* costituita da tre sillabe in tutto ,'uindi tre note-! <):9RA9R*. ?- fi'me A anche 'ui abbiamo l3incontro di i ed u. )n 'uesto caso la u accentata ma sappiamo che 'uando i ed u si incontrano tra loro formano sempre una sola sillaba. (illabazione corretta! &):9 M*. C- fi(to A un altro dittongo. 4a i incontra la a e su 'uest3ultima cade l3accento. (illabazione corretta! &)A982 D- pa'ra A 'uesta parola usata dai linguisti italiani come classico esempio di iato. )nfatti, 'ui la u incontra una vocale diversa dalla i, ma l3accento cade sulla stessa u. (illabazione corretta! 5A9:9 RA. +otare come A ed U vanno a far parte di sillabe diverse. Quindi 5A:RA occuper sul pentagramma tre note e non due7 E- be(to A ecco un altro caso di iato. +essuna delle due vocali una i o una u. (illabazione corretta! F*9A982 G- spi(re A attenzione a 'uesta parola. Anche se la i ,non accentata- incontra la a, la parola (5)AR* deriva da (5)A, che aveva l3accento sulla i. (i tratta 'uindi di iato, tre sillabe. (5)9A9R*. (trano1 5rovate a cantare la parola su due note e su tre7

H- riapr6re A anche 'ui, la i incontra una vocale diversa dalla u e non accentata. .i/ nonostante, trattandosi di una parola composta che inizia col prefisso ri, le due vocali appartengono a sillabe diverse. (illabazione corretta! R)9A95R)9R* I- ptria 9 iato. 4a i preceduta da r ,che crea un gruppo di consonanti con la t- pertanto la sillabazione corretta ! 5A98R)9A "o aggiunto 'uesti ultimi due esempi A punti 7 e A in 'uanto previsti dalla grammatica italianaB tuttavia, in musica, difficilmente si seguono alla lettera 'ueste regole. Anche canticchiando, evidente come, soprattutto la parola 5A8R)A, sia cantabile anche con due note. 5er tutti gli altri casi, invece importante seguire le regole, anche per evitare 'uel mal costume ,soprattutto dei cantautori moderni- di spostare l3accento tonico delle parole per farle rientrare nel numero di note previste dalla musica. 5ersonalmente, non mi mai capitato di sacrificare la metrica per rispettare le frasi musicali. Ritengo che sia segno di scarsa professionalit dell3autore. .on 'uesto corso spero di riuscire a farvi innamorare della metrica e farvi capire 'uanto sia importante nella scrittura di un testo. 5rima di concludere, un cenno all3incontro di tre vocali! il tritton"o. 8re vocali che si incontrano formano sempre una sola sillaba. )l trittongo risulta dall3incontro di due delle vocali i e u atone ,senza accento- con un3altra vocale solitamente accentata ,es. bu+i, mi,i, aiu+la-. (iamo giunti al termine di 'uesta lezione. 0i lascio un esercizio da svolgere. Esercizio Analizzate le parole seguenti e riportate la corretta silla!azione "es. #AU$A % #A&U&$A'( ari-te A ma,stro A v.a A emissi+ne A guid(re A m.o A li,ve A lanci(ti A ru+ta A vi(le

$/incontro di vocali nei versi


43incontro di vocali nel verso si ha 'uando una parola che termina per vocale seguita da un3altra che inizia per vocale. (e 'uesto accade, le due sillabe che contengono le vocali in 'uestione diventano una sola. Questo procedimento prende il nome di elisione. 43elisione, infatti, consiste nella soppressione dell3ultima vocale di una parola in modo che le lettere rimanenti formano sillaba unica con la prima sillaba della parola seguente. :n esempio chiarir bene il concetto. 5rendiamo l3inizio della famosa poesia di Alessandro Manzoni, )l *inque Maggio. )l primo verso recita cos6! *i fu siccome immobile Dovendo musicare 'uesto verso si utilizzeranno 0 note e non + come saremmo portati a credere. Dun'ue, la sillabazione corretta sar! *i9fu9sic9co9mim9mo9bi9le "notare l,elisione che ha fatto sparire la -e. di siccome' Eccezioni: .ome 'ualsiasi regola che si rispetti, anche 'ui abbiamo %simpatiche% eccezioni. *cco la prima. Qualora la prima vocale fosse accentata, non potremmo pi farla $sparire% ma si verificherebbe anche nel verso il famoso iato che abbiamo gi incontrato nelle parole. *cco due esempi! A- Domani torner+ a casa F- Domani torner( a casa +ell3esempio A si vede l3incontro di due vocali diverse, mentre nell3esempio F si tratta della stessa vocale. "o volutamente utilizzato entrambi i casi per far notare come l3elisione, in caso di vocale

accentata, sia sempre impossibile. 4a sillabazione corretta degli esempi sar la seguente! A- Do9ma9ni9tor9ne9r+*a*ca9sa F- Do9ma9ni9tor9ne9r(*a*ca9sa Altra eccezione. Quando il dittongo ,'uindi l3incontro di vocali- si verifica alla fine del verso, allora forma necessariamente due sillabe ,'uindi due note-. *sempio! )o lo so che tornerai ,sillabazione corretta!)o9lo9so9che9tor9ne9ra*iAbbiamo adesso tutti gli elementi per conoscere al meglio la sillabazione dei versi, fondamentale per noi autori di testiB Esercizio Analizzate i seguenti versi e riportate la loro corretta silla!azione. .3 una voce nella mia vita che avverto nel punto che muoreB 7 voce d3una accorsa anelante, che al povero petto s3afferra per dir tante cose e poi tante, 7 Quando avevo tanto bisogno di pane e di compassione, 7 d3avere a finire cos6, mi sentii d3un tratto daccanto 7 :na notte dalle lunghe ore "versi tratti dalla poesia di /iovanni #ascoli' 111111 Soluzioni all2esercizio della scorsa lezione 4a sillabazione corretta delle parole dell3esercizio la seguente! a9ri#9te A ma99stro A v69a A e9mis9si/9ne A gui9d9re A m69o A li9ve A lan9ci9ti A ru/9ta A vi9le

$/accento tonico e il verso


&inora, abbiamo parlato di incontri di vocali nelle parole e nei versi e abbiamo visto come in entrambi i casi sia necessario capire dove cade l3accento nelle parole. 5er essere pi precisi, 'uale delle sillabe che costituiscono una parola ha un accento pi marcato delle altre. +ella lingua italiana scritta, salvo i casi di accenti che cadono sull3ultima sillaba o di parole che a seconda dell3accento possono avere un significato diverso ,es. 0ncora A anc1ra- l3accento non viene riportato. +el caso dei versi di canzoni, capire dove cade l3accento fondamentale per non $sacrificare% alla metrica la lingua italiana ,discorso gi affrontato nella seconda lezione-. A seconda della sillaba dove cade l3accento tonico, si possono distinguere diversi tipi di parole. *cco 'ui di seguito l3elenco!

tronca( 'uando l3accento cade sull3ultima sillaba. *s. so9cie9t(, cit9t(. piana! 'uando l3accento cade sulla penultima sillaba. *s. m(9dre, cu+9re, te9s+9roB sdrucciola! se l3accento cade sulla terzultima sillaba! *s. (9ni9ma, v.9ve9re, t(9vo9loB !isdrucciola! se l3accento cade sulla 'uartultima sillaba! *s. d(9te9me9lo, par9l(9te9glie9neB trisdrucciola! se l3accento cade sulla 'uintultima sillaba. *s. 3()9bri9ca9te9la.

.onoscendo bene l3argomento $accento tonico%, possibile adesso analizzare i vari tipi di versi esistenti nella lingua italiana. )nfatti, per calcolare la lunghezza di un verso necessario contare 'uante sillabe ci sono e, nel farlo, tenere conto anche delle posizioni degli accenti. +ella lingua italiana esistono diversi tipi di verso il cui nome distinto in due parti. 4a prima parte tiene conto del numero di sillabe che lo compongono. 4a seconda parte, invece, dalla posizione dell3ultimo accento ritmico. .onoscendo entrambi gli elementi sapremo calcolare con facilit e correttamente 'ualsiasi tipo di verso. ) versi della lingua italiana possono essere costituiti da ?, C, D7 e cos6 via fino a >D sillabe, prendendo rispettivamente i seguenti nomi!

bisillabo trisillabo 'uaternario 'uinario senario settenario ottonario novenario decasillabo endecasillabo dodecasillabo tetradecasillabo

5er calcolare correttamente la lunghezza del verso, bisogna a 'uesto punto vedere dove cade l3accento tonico. 5er noi autori di testi, basta 'uesto per avere la corretta misura di un verso. )nfatti! Il mare si calm+ (Il*ma*re*si*cal*m+) per noi autori un senario tronco, poich# basta una frase musicale di sei note per cantarlo agevolmente ,ovviamente dando per scontato che anche gli accenti musicali cadano sulle sillabe corrette, che nell3esempio ho sottolineato-. 5er completezza di informazione, aggiungo per/ che nella lingua italiana, la metrica prevede una regola fondamentale per la giusta denominazione di un verso. *cco la regola! 2rovata la silla!a su cui cade l,ultimo accento ritmico se ne aggiunge S3M#$3 un,altra4 sia che esista veramente "verso piano'4 sia che non esista "verso tronco'4 sia che ne esistano due "verso sdrucciolo'. .ome al solito, ecco gli esempi! :n9sac9co9di9p(9ne JK G sillabeB (*+AR)2 5)A+2 ,EL> e accento sulla penultima:9na9don9na9si9spo9s+ J9K H sillabe ma in realt un 2882+AR)2 8R2+.2 ,H sillabeL> e accento sull3ultima+a9sco9sto9nel9l/(9ni9ma JK H sillabe ma un (*+AR)2 (DR:..)242 ,E sillabe L> e accento sulla terzultima.ome al solito, ecco gli esercizi di 'uesta lezione. 43appuntamento per la prossima con un argomento molto interessante! la rima.

Esercizio n. 1 5ate la silla!azione corretta indicando anche gli accenti e il tipo di parola "piana4 tronca6' dei seguenti voca!oli. acrobata, casa, facile, testimone, liberatene, capit/, et, accorgetevene, casa, stella Esercizio n. 2 Leggete i seguenti versi e riportate la silla!azione corretta secondo le regole apprese nelle lezioni precedenti nonch7 la disposizione dell,ultimo accento di ogni verso e il calcolo del verso stesso secondo le regole apprese oggi. (3ode a destra uno s'uillo di tromba +el mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura Delle madri dolorose sono i palpiti sospesi MMMMMM Soluzione all/esercizio della scorsa lezione Questa la sillabazione corretta, completa delle elisioni. .3 9u9na9vo9ce9nel9la9mi9a9vi9ta ch3av9ver9to9nel9pun9to9che9muo9reB vo9ce9d3unac9cor9sa9ne9lan9te, chal9po9ve9ro9pet9to9s3af9fer9ra per9dir9tan9te9co9se9poi9tan9te Quan9da9ve9vo9tan9to9bi9so9gno di9pa9ne9di9com9pas9sio9ne d3a9ve9ra9fi9ni9re9co9s6 mi9sen9tii9dun9trat9to9dac9can9to :9na9not9te9dal9le9lun9go9re

$a rima
(appiamo tutti cosa significa che due parole $fanno rima%. Ma 'uando si pu/ parlare tecnicamente di rima1 Due parole fanno tra loro rima 4uando sono identic5e dall/accento tonico in poi. *sempio! amre A dolre. *3 possibile trovare tantissimi esempi di testi in cui l3autore decide di non usare rime. (i parla in 'uesto caso di $versi liberi%. 5er/ riflettiamo un po3 su 'uesta cosa. Avete notato 'uanto sia pi difficile memorizzare versi che non abbiano rime1 4a rima, infatti, oltre a dare uno stile pi $poetico% ad un testo, molto utile per aiutare i nostri ascoltatori a memorizzare al massimo le parole che abbiamo scritto e, 'uindi, a cantarle. +aturalmente l3autore libero di esprimersi, anch3io spesso non uso rime. Dipende anche dal tipo di testo che si ha intenzione di scrivere. *sistono diversi tipi di rima. 4e rime possono essere piane, sdrucciole o tronche a seconda del tipo di parola finale del verso ,vedi lezione n. D-. 4a classificazione che per/ pi ci interessa dal punto di vista musicale, 'uella che tiene conto della loro disposizione nei versi. )n base a come le rime vengono combinate, formano degli schemi ,che si indicano con le lettere dell3alfabeto maiuscole. *s., AAFF, AFAF,

AFFA-. *3 bene ricordare per/ che gli schemi di cui scriver/ tra poco non sono rigidi, in 'uanto ciascun autore libero di dare la propria impostazione. (i tratta semplicemente di 'uelli pi utilizzati. A seconda della disposizione in cui appare nei versi, la rima pu/ essere !aciata, alternata, incrociata. (i parla di rima FA.)A8A 'uando si ripete tra due versi consecutivi. .apelli neri non mi sembri pi tu ,Ati riconosco solo dagli occhi blu ,A* da un vestito che ho comprato per te ,Fmi fa piacere che lo indossi per me ,F"2esto( *8M3 )9 U9 $3#LA:4 ;omenico A. ;i $enzo' 4a rima A48*R+A8A si ha 'uando il primo verso rima con il terzo, il secondo con il 'uarto e cos6 via. Quelli dove mi aggrappavo ,Ae non mi staccavo pi ,Fogni volta che rischiavo ,Adi cadere un po3 pi gi ,F"2esto( #3<<) ;) 234 ;omenico A. ;i $enzo' (i ha invece la rima )+.R2.)A8A 'uando il primo verso rima con il 'uarto ed il secondo con il terzo. 8anto gentile e tanto onesta pare la donna mia 'uand3ella altrui saluta che ogni lingua deven tremando muta e gli occhi non ardiscon di guardare ";ante' 5arlando di rime non si pu/ non citare la .2+(2+A+NA che un concetto molto simile, trattandosi infatti di una rima imperfetta. (i verifica 'uando rimano tra loro due parole che si differenziano per la vocale accentata mentre sono identiche le lettere successive. *sempio! scordre A am/re O temto A lascito Anche la consonanza molto utilizzata nella canzone. :n consiglio per/. 43uso migliore da fare 'uello nella posizione FA.)A8A, poich# altrimenti si perderebbe un effetto gi di suo molto pi debole della rima normale. :n suggerimento per chi alle prime armi e vuole cimentarsi con la scrittura di testi in rima. All3url! http!OOparole.virgilio.itOparoleOrimarioOindeP.html trovate un utilissimo rimario. )nserendo una parola ,magari una con cui termina un verso da voi scritto- potrete ricavare tanti suggerimenti che vi daranno l3idea per il verso succcessivo, naturalmente in rima!Esercizio .itare i versi di tre canzoni "ma vanno !ene anche poesie' che a!!iano rime !aciate4 alternate e incrociate. MMM Ed ora& ecco la soluzione de"li esercizi della scorsa lezione. 6. 1 a9cr/9ba9ta ,sdrucciolac9sa ,piana-

f9ci9le ,sdrucciolate9sti9m/9ne ,pianal69be9ra9te9ne ,trisdrucciolaca9pi9t/ ,troncae9t ,troncaac9cor9g#9te9ve9ne ,bisdrucciolast#l9la ,piana6. 2 (3o9dea9des9tru9no9s'uil9lo9di9tr+m9ba ,decasillabo+el9mez9zo9del9cam9min9di9nos9tra9v.9ta ,endecasillabomi9ri9tro9vai9pe9ru9na9sel9vos9c'9ra ,endecasillaboDel9le9ma9dri9do9lo9r+9se ,ottonarioso9ni9pal9pi9ti9sos9p,9si ,ottonario-

$a stro3a
4a strofa, l3insieme di versi raggruppati secondo un certo schema in modo da formare un periodo ritmico compiuto. A volte, il periodo che si forma compiuto solo dal punto di vista metrico, ma pu/ accadere che si arrivi ad un compimento logico. )n 'uesto caso, dun'ue, ogni strofa affronta un argomento e, dall3inizio alla fine, ha un senso compiuto anche 'uando viene estrapolata dal contesto. +ella musica, la strofa spesso una frase musicale che si ripete, magari con piccole differenze strutturali e che ben distinta dal cosiddetto $inciso%, che poi 'uello che $ritorna% ,da cui il termine ritornello- e rende il brano pi facilmente memorizzabile. +aturalmente, non vi sono limiti al numero di versi che possono comporre la strofa, ma vi sono alcune strutture che sono molto pi diffuse di altre. A seconda del numero di versi di cui sono composte, le strofe prendono il nome di! terzina, quartina, sestina, ottava. +ella musica, inoltre, sono diffuse anche le strofe di E e H versi. )n poesia, invece, esiste il distico, ? versi, praticamente mai usato in musica. )n 'ualsiasi tipo di strofa, le rime possono essere alternate, baciate, incrociate o secondo diversi schemi. 2ggi, non esistono pi limiti alla creativit. Quando la ()A* prevedeva l3esame per iscriversi in 'ualit di autore, era importante attenersi agli schemi tradizionali. 2 meglio. Dopo aver scritto la prima strofa secondo lo schema ritmico che ognuno al momento aveva dentro di s, la seconda andava scritta con lo stesso schema. 2ggi invece gli schemi sono del tutto inutili, oltre che limitativi dell3espressione artistica. +on raro infatti trovare brani le cui strofe hanno numeri di verso, tipo di rima, accenti tonici completamente diversi le une dalle altre. :n esempio su tutti. 4a canzone 2ro, cantata da Mango e scritta da Mogol. 5rovate a leggerla. 4e strofe non sono facilmente individuabili e lo stesso discorso vale per il ritornello. Esercizio 1 *itare due testi di canzoni. )l primo deve essere regolare dal punto di vista della struttura delle strofe4 il secondo4 invece4 meno tradizionale e quindi pi li!ero da schemi e vincoli.

Esercizio 2 Scrivere un !reve testo4 senza preoccuparsi di lunghezza4 ritornello e argomento. #ensare solo alla struttura di due strofe tra loro regolari.

Analisi di testi 3amosi (parte I)


A 'uesto punto, avete ac'uisito tutte le nozioni metriche fondamentali e siete in grado di affrontare l3analisi approfondita di alcuni testi famosi. )n 'uesta prima parte dedicata all3analisi di testi conosciuti, riprendiamo un brano gi visto nel corso della prima lezioneB si tratta della canzone Tra te e il mare scritta da =iagio Antonacci e interpretata da Laura #ausini. 5rima di continuare, leggiamo il testo per intero! 9on ho pi paura di te 2utta la mia vita sei tu Vivo di respiri che lasci qui *he consumo mentre sei via 9on posso pi dividermi tra te e il mare 9on posso pi restare ferma ad aspettare )o che avrei vissuto da te 9ella tua straniera citt0 Sola4 con l,istinto di chi sa amare Sola4 ma pur sempre con te 9on posso pi dividermi tra te e il mare 9on posso pi sentirmi stanca di aspettare 9o4 amore no )o non ci sto 8 ritorni o resti l> 9on vivo pi 9on sogno pi Ho paura aiutami Amore non ti credo pi 8gni volta che vai via Mi giuri che ? l,ultima #referisco dirti addio. *erco di notte in ogni stella un tuo riflesso Ma tutto questo a me non !asta adesso cresco. 9o4 amore no )o non ci sto 8 ritorni o resti l> 9on vivo pi 9on sogno pi Ho paura aiutami Amore non ti credo pi 8gni volta che vai via Mi giuri che ? l,ultima #referisco dirti addio. 9on posso pi dividermi tra te e il mare 9on posso pi restare ferma ad aspettare 9on posso pi dividermi tra te e il mare )l lavoro di analisi metrica di un testo, si svolge in due fasi.

7rima 3ase: suddivisione in stro3e& ritornelli ed eventuali 8ponti9 e 8code9.

5er affrontare 'uesta fase, pu/ essere utile conoscere anche la musica della canzone, perch# 'uesto ci rende il lavoro molto pi semplice. 8uttavia, non indispensabile, perch# gi l3analisi dei versi ,singolarmente e nel loro insieme- aiuta a $suddividere% il brano. +el nostro caso, ecco la suddivisione corretta! 1: stro3a +on ho pi paura di te 8utta la mia vita sei tu 0ivo di respiri che lasci 'ui .he consumo mentre sei via +on posso pi dividermi tra te e il mare +on posso pi restare ferma ad aspettare 2: stro3a )o che avrei vissuto da te +ella tua straniera citt (ola, con l3istinto di chi sa amare (ola, ma pur sempre con te +on posso pi dividermi tra te e il mare +on posso pi sentirmi stanca di aspettare #itornello +o, amore no )o non ci sto 2 ritorni o resti l6 +on vivo pi +on sogno pi "o paura aiutami Amore non ti credo pi 2gni volta che vai via Mi giuri che l3ultima 5referisco dirti addio. 7onte .erco di notte in ogni stella un tuo riflesso Ma tutto 'uesto a me non basta adesso cresco. Coda +on posso pi dividermi tra te e il mare +on posso pi restare ferma ad aspettare +on posso pi dividermi tra te e il mare .ome potete vedere, si tratta di un brano costituito da 2 stro3e, 1 ritornello ,che per chiarezza espositiva ho riportato una sola volta-, 1 ponte e 1 coda. )l ponte una variazione rispetto alla struttura metrica del resto della canzone e che aiuta a dare vivacit al branoB la coda conclude la canzone. (i tratta di due artifici molto usati nella musica leggera, il primo per dare vivacit alla canzone ,cambiando la metrica del testo, cambia anche la linea melodica- la seconda per $condurre% l3ascoltatore verso la conclusione del brano.

Seconda 3ase: individuazione della struttura delle rime& del tipo di verso e stro3e.

A 'uesto punto, secondo le regole gi imparate nelle precedenti lezioni e che vi invito a rileggere in

caso di dubbi, possiamo proseguire suddividendo il testo in versi e individuando la struttura delle rime e delle strofe. Aggiorniamo dun'ue il testo con i nuovi elementi. 5er comodit, ho elencato lo schema delle rime all3inizio di ciascun verso, in rosso, tra parentesi e con le lettere maiuscole. Alla fine di ciascun verso, invece, l3indicazione del tipo di verso ,in 'uesta analisi rispetteremo la regola della metrica italiana usata in poesia, secondo la 'uale -2rovata la silla!a su cui cade l,ultimo accento ritmico se ne aggiunge S3M#$3 un,altra4 sia che esista veramente @ verso piano4 sia che non esista @ verso tronco4 sia che ne esistano due @ verso sdrucciolo--. )nfine, ho indicato in verde, all3inizio di ogni $parte% della canzone, il tipo di strofa. 1: stro3a (sestina) (A) +on ho pi paura di te (novenario tronco) ( ) 8utta la mia vita sei tu (novenario tronco) (C) 0ivo di respiri che lasci 'ui (endecasilla)o tronco) (!) .he consumo mentre sei via (novenario piano) (E) +on posso pi dividermi tra t e il mare (tredecasilla)o piano) (E) +on posso pi restare ferma ad aspettare (tredecasilla)o piano) 2: stro3a (sestina) (A) )o che avrei vissuto da te (decasilla)o tronco) ( ) +ella tua straniera citt (decasilla)o tronco) (C) (ola, con l3istinto di chi sa amare (endecasilla)o piano) (A) (ola, ma pur sempre con te (novenario tronco) (C) +on posso pi dividermi tra t e il mare (tredecasilla)o piano) (C) +on posso pi sentirmi stanca di aspettare (tredecasilla)o piano) #itornello (1; versi) (A) +o, amore no (senario tronco) (A) )o non ci sto (senario tronco) ( ) 2 ritorni o resti l6 (ottonario tronco) (C) +on vivo pi (4uinario tronco) (C) +on sogno pi (4uinario tronco) (!) "o paura aiutami (settenario piano) (C) Amore non ti credo pi (novenario tronco) (E) 2gni volta che vai via (ottonario piano) (<) Mi giuri che l3ultima (ottonario piano) (=) 5referisco dirti addio (ottonario piano) 7onte (4uartina) (A) .erco di notte in ogni stella (novenario piano) ( ) un tuo riflesso (senario piano) (C) Ma tutto 'uesto a me non basta (novenario piano) (!) adesso cresco (4uinario piano) Coda (terzina) (A) +on posso pi dividermi tra t e il mare (tredecasilla)o piano) (A) +on posso pi restare ferma ad aspettare (tredecasilla)o piano) (A) +on posso pi dividermi tra t e il mare (tredecasilla)o piano) 5rendetevi un po3 di tempo ad osservare e a studiare 'uesta fase importante del lavoro. 4a prima cosa che balza agli occhi, la sostanziale regolarit nella struttura delle prime due strofe, entrambe sestine. )l ponte e la coda, rispettivamente di D e C versi occupano un posto a parte, com3 normale che sia. Da notare, inoltre, la 'uasi totale mancanza di rime, pi usate nel ritornello. 5er 'uanto riguarda invece i versi, anche se la denominazione di ciascuno pu/ trarre in inganno, c3 molta

regolarit, soprattutto nel ritornello ma anche tra le prime due strofe. Fasti pensare che in molti casi vi sono incontri di vocali che formano $iato% in metrica ma che la linea melodica di 'uesto brano risolve in una sola sillaba. 5er capirci, la parola $io% che in metrica $iato%, 'uindi costituita da due sillabe, nella canzone in oggetto suonata da una sola nota. ESE#CI>I? 5ate la silla!azione del testo studiato in questa lezione. Un suggerimento( prima dello svolgimento4 rileggetevi la lezione relativa all,elisione6

Analisi di testi 3amosi (parte II)


Analizzando il testo di un bellissimo brano dei ModB dimostreremo che la musica, pur essendo libera in 'uanto arte, si muove comun'ue su una rete&guida $nascosta%. :na rete che stiamo imparando a conoscere bene e che prende il nome di metrica. 5er 'uesto motivo, l3analisi del testo di Arriver( ,che ho scelto proprio per la sua particolare costruzione metrica- sar diversa da 'uello che abbiamo fatto nella prima parte. )niziamo come al solito riportando 'ui il testo completo ,autore del testo! <rancesco Silvestre dei Mod0-! #iangerai *ome pioggia tu piangerai 3 te ne andrai *ome le foglie col vento d,autunno 2riste tu te ne andrai *erta che mai ti perdonerai Ma si sveglier0 )l tuo cuore in un giorno ;,estate rovente in cui sole sara, 3 cam!ierai La tristezza dei pianti in sorrisi lucenti tu sorriderai 3 arriver0 )l sapore del !acio pi dolce 3 un a!!raccio che ti scalder0 Arriver0 Una frase e una luna di quelle *he poi ti6 2i sorprender0 Arriver0 La mia pelle a curar le tue voglie la magia delle stelle #enserai *he la vita ? ingiusta e piangerai e ripenserai alla volta in cui mi hai detto no 9on ti lascer1 mai #oi di colpo il !uio intorno a noi Ma si sveglier0 )l tuo cuore in un giorno

;,estate rovente in cui sole sara, 3 cam!ierai La tristezza dei pianti in sorrisi lucenti tu sorriderai 3 arriver0 )l sapore del !acio pi dolce 3 un a!!raccio che ti scalder0 Arriver0 Una frase e una luna di quelle *he poi ti6 2i sorprender0 Arriver0 La mia pelle a curar le tue voglie la magia delle stelle La poesia della neve che cade e rumore non fa La mia pelle a curar le tue voglie La magia della neve che cade e rumore non fa 5oich# lo scopo della lezione 'uello di analizzare il testo in virt anche della $griglia% su cui l3autore deve muoversi nella sua stesura, vi chiedo di prendervi un po3 di tempo ad analizzarlo $cantandolo% sulla musica originale. 7A 'uesto punto possiamo procedere con l3analisi metrica secondo la prima delle due fasi ,lascer1 a voi il compito di sviluppare la seconda6-. )niziamo 'uindi con il suddividere il testo nelle sue varie componenti fermandoci al primo ritornello. 1: stro3a @ 1A tronco 5iangerai .ome pioggia tu piangerai * te ne andrai .ome le foglie col vento d3autunno 8riste tu te ne andrai .erta che mai ti perdonerai 1: stro3a @ 2A tronco Ma si sveglier )l tuo cuore in un giorno D3estate rovente in cui sole sara3 * cambierai 4a tristezza dei pianti in sorrisi lucenti tu sorriderai #itornello * arriver )l sapore del bacio pi dolce * un abbraccio che ti scalder Arriver :na frase e una luna di 'uelle .he poi ti7 8i sorprender Arriver 4a mia pelle a curar le tue voglie la magia delle stelle

.ome potete vedere, in 'uesta lezione introduciamo un concetto nuovo. Analizzando la metrica dei versi del testo A secondo le conoscenze che ormai avete appreso A noterete subito che non esistono due vere strofe che portano al ritornello ma un3unica strofa, piuttosto lunga, divisa in due $tronchi% molto diversi ,metricamente- tra loro. Questo genere di struttura molto diffuso nella musica moderna, serve a dare vivacit al brano e consente all3autore di esporre meglio il tema ma soprattutto al compositore di creare delle variazioni sonore che guidano l3orecchio dell3ascoltatore verso il ritornello. 2vviamente, per 'uanto diffusa 'uesta tecnica non alla portata di tutti poich# esiste il rischio concreto di ottenere risultati opposti a 'uelli desiderati, il rischio cio di far $perdere% a chi ascolta la strada verso il porto sicuro del ritornello e del finale. Detto 'uesto, passiamo alla seconda parte della canzone. 2: stro3a @ 1A tronco 5enserai .he la vita ingiusta e piangerai e ripenserai alla volta in cui mi hai detto no +on ti lascer/ mai 5oi di colpo il buio intorno a noi 2: stro3a @ 2A tronco Ma si sveglier )l tuo cuore in un giorno D3estate rovente in cui sole sara3 * cambierai 4a tristezza dei pianti in sorrisi lucenti tu sorriderai #itornello * arriver )l sapore del bacio pi dolce * un abbraccio che ti scalder Arriver :na frase e una luna di 'uelle .he poi ti7 8i sorprender Arriver 4a mia pelle a curar le tue voglie la magia delle stelle La poesia della neve che cade e rumore non fa Coda 4a mia pelle a curar le tue voglie 4a magia della neve che cade e rumore non fa +ella seconda parte il brano si sviluppa in una struttura ,ga!!ia metrica- molto simile a 'uella della prima parte. 8uttavia i versi seguono una metrica diversa. Molti versi non hanno lo stesso numero di sillabe n# la stessa posizione degli accenti tonici rispetto ai versi della prima parte del brano. 5erch#1 Anche 'uesta tecnica molto utilizzata nella musica moderna per dare vivacit alla frase musicale. 0i soffermerete nell3esercizio a fine lezione a studiare i singoli versi di 'uesta seconda parte confrontandoli con 'uelli corrispondenti nella prima parte. 8utte 'ueste variazioni possono far $smarrire% l3ascoltatoreB l3autore evita il rischio utilizzando un $trucco%! scrive il ?Q tronco della ?R strofa ricopiando il ?Q tronco della >R strofaS (tessa metrica,

stesse parole! ecco che chi ascolta ha ritrovato la strada giustaS 0oglio farvi notare inoltre che in 'uesto brano anche il ritornello ha una variazione $inattesa%. *sso si ripete identico al primo salvo che per l3aggiunta di un verso alla fine A che ho trascritto in corsivo A che aggiunge respiro al canto e che porta il brano verso la coda finale. 5articolarmente interessante risulta 'uest3ultima, perch# $anticipata% proprio da 'uel verso in corsivo che poi viene ripreso alla fine mantenendo la stessa metrica e soprattutto lo stesso concetto. (e a 'uesto si aggiunge un altro verso ,la mia pelle a curar le tue voglie- gi presente nel ritornello e 'uindi $conosciuto% dall3ascoltatore, ecco che egli approda a 'uel porto sicuro a cui accennavo e che secondo me tanta importanza riveste nella scrittura di un brano. Alla nostra analisi manca ancora l3individuazione del struttura delle rime, del tipo di verso e strofe che, che oggetto dell3esercizio con cui si conclude 'uesta lezione. ESE#CI>I? )ndividuate la struttura delle rime "alternate4 !aciate6A'4 il tipo di verso "quaternario4 quinario6A #iano4 tronco6A'4 il tipo di strofa "terzina4 quartina4 sestina6A' del testo analizzato in questa lezione

Il titolo della canzone


$a scelta del titolo non va %AI sottovalutata. :n titolo pu/ fare la fortuna o la rovina di un brano. :n buon titolo fondamentale in alcuni casi per convincere l3ascoltatore a dedicare 'ualche minuto alla nostra canzone. )mmaginate di trovarvi davanti a due brani di cui non conoscete nulla! testo, genere musicale, interprete. )l brano A si intitola $A%?#E% il brano $A%?#E !I 7$ASTICA$. Molto probabilmente il brano F attirer di pi la vostra attenzione. Mi direte che forse in 'uesta sede siamo condizionati dall3esistenza di una famosissima canzone di *armen *onsoli che in 'ualche modo dirige la nostra scelta. 0i assicuro che se non esistesse la canzone di .armen .onsoli avreste scelto comun'ue il brano F. 5erch#1 (emplicemente perch# la mente umana, soprattutto 'uando si pone davanti a una scelta artistica, tende ad escludere la banalit. Al momento in cui scrivo esistono per l3esattezza + B canzoni intitolate $AM2R*% e depositate alla ()A*S :n buon motivo perch# il nostro cervello, pur non sapendolo, cerchi altrove. (pesso A pensate a 'uante volte ascoltiamo nuovi brani in radio A scopriremo solo dopo l3ascolto il titolo del brano. Ma noi che vogliamo essere bravi autori dobbiamo provare a stimolare l3attenzione dell3ascoltatore anche prima dell3ascolto. Quando nasce il titolo della canzone1 )l caso pi comune 'uello in cui il nostro brano $nasce% gi con un suo titolo durante la stesura e ci/ avviene perch insito nella prima parola, nella prima espressione o nel primo verso del ritornello. (i potrebbero citare mille esempi ,La notte, ModB ) migliori anni della nostra vita, Renato Nero-. (pesso A ma meno del caso precedente A il titolo ripetuto 'uasi con ossessione durante tutto il testo ,*s., )l pi grande spettacolo dopo il !ing !ang di TovanottiB Salir1 di Daniele (ilvestri-. 5u/ accadere che nel testo non ci sia un titolo ben definitoB 'ui entra in gioco l3autore che deve saper scegliere bene le parole pi adatte che daranno il nome alla sua nuova $creatura%. Accade ci/ 'uando il titolo della canzone nasce da una parola o un verso che non si trovano nel ritornello ma 'ua e l nel testo una o pi volteB o addirittura ,pi raramente- 'uando di esso non c3 traccia in tutta la canzone ,*s. Manifesto futurista della nuova umanit0 di 0asco RossiB 2errC =. dei 5ooh-. .ome vedete non ci sono regole precise al proposito, basti pensare che a volte l3autore convinto di aver scelto il7 titolo perfetto e il compositore, il cantante, l3editore, l3arrangiatore, il produttore o 'ualsiasi altro soggetto che successivamente dovesse lavorare sul brano propone ,a volte imponeS-

di cambiarlo. .ome dico sempre siate pronti a modifiche del testo e del titolo fino al momento dell3incisione definitiva. Attenzione, tutto ci/ non assolutamente negativo, anziS +oi autori a volte ci innamoriamo talmente tanto delle nostre creature che non vediamo ,o fingiamo di non vedereerrori, banalit e imperfezioni. 4e modifiche proposte spesso migliorano il brano e l3umilt deve essere la nostra dote principale dopo la creativit. (olo se siamo davvero convinti di un peggioramento, opera di 'ualcun altro, dobbiamo imporci e difendere il nostro lavoro fino in fondo. Detto 'uesto vi lascio a un esercizio semplice e a mio avviso molto divertente. ESE#CI>I? Leggete o ascoltate i testi delle seguenti canzoni e analizzate la scelta compiuta dai loro autori nella definizione del loro titolo. Albachiara A 0asco Rossi 4ondra brucia A +egramaro +on vivo pi senza te A Fiagio Antonacci )l meglio deve ancora venire A 4igabue .i penser/ domani A 5ooh

Esercitazioni e considerazioni 3inali


Avete ac'uisito ormai tutti gli elementi necessari per analizzare senza problema 'ualsiasi testo della musica italiana. 5er 'uesto applichiamo adesso tutte le nostre conoscenze e $studiamo% il testo di una canzone cui abbiamo accennato all=inizio. (i tratta della poesia San %artino di /iosu? *arducci, resa ancora pi famosa ,se cos6 si pu/ diredall3ormai celebre interpretazione di 5iorello. All=inizio ho detto che $un testo scritto in metrica ha un suo ritmo che gli consente di sopravvivere anche al di fuori di una eventuale musica4 perch7 ? il ritmo dentro di esso che lo rende canta!ile$. 5rovate a leggere la poesia di .arducci senza pensare alla musica, vedrete che ha una sua musicalit gi ben definita ,nella stesura del testo, riporto tutti gli elementi che visti nelle lezioni precedenti-. 1: stro3a (4uartina) (A) 4a nebbia a gl3irti colli (settenario piano) ( ) piovigginando sale, (settenario piano) ( ) e sotto il maestrale (settenario piano) (C) urla e biancheggia il marB (settenario tronco) 2: stro3a (4uartina) (A) ma per le vie del borgo (settenario piano) ( ) dal ribollir de3 tini (settenario piano) ( ) va l3aspro odor dei vini (settenario piano) (C) l3anime a rallegrar. (settenario tronco) 3: stro3a (4uartina) (A) <ira su3 ceppi accesi (settenario piano) ( ) lo spiedo scoppiettando! (settenario piano) ( ) sta il cacciator fischiando (settenario piano) (C) sull3uscio a rimirar (settenario tronco) B: stro3a (4uartina) (A) tra le rossastre nubi (settenario piano)

( ) stormi d3uccelli neri, (settenario piano) ( ) com3esuli pensieri, (settenario piano) (C) nel vespero migrar. (settenario tronco) .ome potete notare, si tratta di una poesia estremamente regolare. 4a prima strofa segue uno schema che si ripete identico in tutte le altre. 0ediamo adesso come il compositore abbia lavorato rispettando moltissimo il lavoro dell3autore. * pur tuttavia ha usato artifici propri della musica per dare un $colore% diverso a 'uel ritmo gi insito nella poesia, riuscendo cos6 a trasformarla in canzone. +essuna poesia infatti pu/ diventare un brano musicale se non la si arricchisce con gli elementi tipici di una canzone, mentre molti testi per canzone hanno le carte in regola per diventare splendide poesie senza alcun ritocco. *cco 'ui di seguito il testo della canzone. +on ripeto le specifiche metriche perch# sono identicheB sottolineo per/ con il rosso i $caratteri% che fanno della poesia (an Martino la canzone (an Martino. #itornello 4a nebbia agli irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar. 1: stro3a Ma per le vie del borgo dal ribollir dei tini va l3aspro odor dei vini l3anime a rallegrar. #itornello 4a nebbia agli irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mare. (settenario piano) 2: stro3a 8ra le rossastre nubi stormi di uccelli neri com3esuli pensieri nel vespero migrar. #itornello 4a nebbia agli irti colli piovigginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mare. 3: stro3a <ira sui ceppi accesi lo spiedo scoppiettando sta il cacciator fischiando sull3uscio a rimirar. #itornello

4a nebbia agli irti colli piovigginando sale7 "sfumando' .ome avrete notato, le differenze sono minime, le ho indicate in rosso. +on mi voglio soffermare sulle singole sillabe in pi o in meno in 'uanto non cambiano la struttura metrica della canzone, se non per ci/ che riguarda il 'uarto verso del ritornello che dalla seconda volta diventa un settenario piano. )l ritornello invece l3elemento pi importante dell3intero brano. )l compositore deve dare un punto di appiglio all3ascoltatore e lo fa ripetendo pi volte la stessa frase musicale e le stesse parole. 5er 'uesto 'uella che la prima strofa della poesia diventa invece il ritornello della canzone. 5er dare ancora pi vivacit al brano, il compositore usa poi una tecnica molto utilizzata in musica. 2gni ritornello arrangiato in modo pi ricco rispetto al precedente e suona su un3ottava pi alta. )n 'uesto caso poi nell3ultima ripetizione l3arrangiamento si fa pi $leggero% portando l3orecchio dell3ascoltatore al naturale silenzio7 )nfine, voglio farvi notare il vero $colpo di genio% di tutto il brano. 43inversione di CR e DR strofa che a mio avviso, anche grazie alla musica sempre pi $incalzante%, cambia l3atmosfera di tutta la canzone. 0i invito a rileggere l3intera lezione ,se non lo avete gi fatto- ascoltando in sottofondo il brano di &iorello. 0i assicuro che ne varr la penaS *ccoci ora giunti alla fine di 'uesta lezione e dell3intero corso di metrica. Avete letto e imparato nozioni tecniche importanti. )l verso, la rima, l3accento tonico, la strofa, il ritornello, il titolo. (ono nozioni che nel bagaglio culturale di un autore a mio avviso non possono mancare. 8uttavia, mai come nel caso della musica, vale il detto! impara l,arte e mettila da parteS 5erch# la musica tecnica ma soprattutto cuore. *3 sentire, fantasia, capacit di provare e far provare emozioni. * non c3 emozione se la scrittura diventa schiava della tecnica. 4a grande sfida di noi autori 'uella di andare oltre la tecnica, lasciarsi andare alle emozioni, trovare il giusto e'uilibrio tra l3una e le altre. :na volta immagazzinata la tecnica vi verr spontaneo concentrarvi sulle emozioni, sul sentimento, sull3ispirazione. Da 'uel momento in poi la tecnica vi guider in silenzio, senza farsi 'uasi sentire. )l mio augurio che per voi 'uesto accada nel pi breve tempo possibile. Domenico A. Di Renzo

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