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Le categorie
Per categorie Aristotele intende le caratteristiche fondamentali e strutturali dell'essere
,coi quelle determinanzioni che ogni essere ha e non pu non avere. Esse sono:La
sostanza,la qualit,la quantit, la relazione, l'agire, il subire,il dove, il quando, l'avere e il
giacere.
Di tutte le categorie la pi importante la sostanza, poich tutte le altre la
presuppongono, sar identificabile dunque con il polo unificante delle categorie.
Il termine 'essere', riferito alle categorie non sar n univoco n equivoco ma avr una
L'atto pu anche essere chiamato entelechia che per A. il termine finale del movimento,
cio la compiuta realizzazione della potenza.
Aristotele ritiene che l'atto possegga una priorit gnoseologica,cronologica e ontologica
rispetto alla potenza, in quanto esso costituisce la causa, il senso e il fine della potenza.
La dimostrazione dell'esistenza di Dio
A.fornisce la prova dell'esesitenza di Dio che avr grande fortuna. Egli afferma infatti che
tutto ci che in moto necessariamente mosso da altro.quest'altro,anch'esso in moto
mosso da altro. Non quindi possibile risalire all'infinito e A. dice che deve esserci un
principio <<primo>> e <<immutabile>>. Questo primo motore immutabile Dio.
Gli attribui di Dio
Dio innanzitutto atto puro per Aristotele o anche sostanza incorporea, essere eterno.
Per Logica e logica e metafisica vedi fotocopia.
I concetti
Secondo A. gli oggetti del nostro discorso,cio i concetti possono essere disposti in scale
di maggior o minor universalit e classificati mediante un rapporto con genere e specie.
E' inoltre definito quel rapporto di proporzionalit inversa tra comprensione ed
estensione.
Al massimo della comprensione si giunge alla specie infima mentre al massimo
dell'esetensione si arriva ai generi sommi: le dieci categorie.
Le proposioni
Aristotele prende in esame quelle combinazioni di termini che chiama ''enunciati
apofonici''e che costituiscono le asserzioni che identifica con le proposizioni. Queste
possono essere affermative o negative,universali o particolari e singolari. I rapporti tra le
proposizioni sono descritte nel quadrato degli opposti.