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Alla sera

Il sonetto foscoliano tratta il tema dell'esilio, o meglio il presentimento di non poter mai pi rivedere la propria terra nata; Foscolo comincia con due negazioni - "n" e "pi", cui unisce il rafforzativo "mai" - ex abrupto, come stesse concretizzando con le parole il proseguimento di un flusso di pensieri e, con la funzione conativa del complemento di vocazione, chiama l'isola di Zacinto, attuale Zante, personificandola. Il testo risulta circolare poich l'ultimo verso, con l'"illacrimata sepoltura", richiama sia l'incipit sia il "giacque" del secondo verso che, sebbene riferito al giacere nella culla, e pertanto all'infanzia, evoca anche il giacere della morte. Nelle prime tre strofe Foscolo rimarca il legame con la Grecia: la sua isola che si affaccia sullo stesso mare da cui nacque la dea Afrodite e fu resa celebre dai versi di Omero. Con quest'ultimo, Foscolo sente una doppia comunanza di sentimenti: come Omero, egli poeta; come Ulisse, l'eroe cantato dall'aedo, vive un diverso esilio. Ma se l'eroe di Itaca potr tornare a baciare la sua terra (aspra, ma non per questo meno amata), Foscolo al contrario sente che mai gli sar possibile ritornarvi: egli potr soltanto cantare della sua terra natale, ed destinato ad una morte lontana. Nell'ultimo verso inoltre troviamo un ricollegamento al divino, con il fato, che predisse il non ritorno del poeta in patria. Nel sonetto si individuano infatti due codici: quello romantico dell'eroe sventurato (Foscolo) e quello classico dell'eroe fortunato (Ulisse). Dietro la compostezza formale del poeta si cela una passionalit spiccata che insieme ai temi dell'esilio, della patria, di certe ambientazioni notturne, collocano Ugo Foscolo nel solco del preromanticismo piuttosto che del neoclassicismo che sicuramente presente nell'ossatura mitologica e nella grecit dei suoi versi, ma tali elementi possiedono coloriture assai diverse rispetto ai poeti neoclassici puri.

In morte del fratello Giovanni


I principali temi attorno ai quali costruito il sonetto sono l'esilio, la morte, la tomba e la madre, vista come madre natura, madre patria, madre poesia e madre morte; come fosse la Grecia personificata e come se lui ne fosse il figlio (data la sua origine greca). Il tema dell'esilio non ha solo un valore biografico (riferito cio alla vita del Foscolo lontano dal suo paese natio), ma ha anche significati simbolici: il simbolo della precariet della vita e ricorda la sorta di "alter-ego" eroico che Foscolo ama costruire attorno a s, richiama all'uomo nobile ma infelice a cui la sventura e le sfavorevoli circostanze storiche impediscono di avere una patria e una vita serena vicino alla sua famiglia. In contrapposizione a tutto questo, troviamo il motivo della tomba che rappresenta l'ideale ricongiungimento, attorno alla madre, di un nucleo familiare che era stato precedentemente smembrato. Gli unici punti fermi nell'incerta vita di Foscolo sono la famiglia e la patria; solo il loro pensiero riesce, seppur in minima parte, ad alleviare le sofferenze del poeta: la serenit una meta impossibile da raggiungere, poich l'esilio avr sempre la meglio sulla sua volont di riavvicinarsi ai suoi affetti. Difatti, l'unica strada che Foscolo vede davanti a s la morte, ultimo porto di pace, che gli d l'illusione di poter tornare dall'esilio attraverso la restituzione delle sue ossa alla madre.

Il Preromanticismo in sintesi
Nel Preromanticismo prevale una nuova sensibilit in cui l'uomo in armonia con la natura e recupera un'ammirazione per la poesia popolare. Secondo i preromantici, l'ispirazione poetica nasce dal cuore e dai sentimenti, piuttosto che dall'accademismo delle scuole di retorica. La sensibilit artistica dei poeti li induce a descrivere nuove sensazioni dell'animo, ed a manifestare al lettore le personali angosce ed i loro profondi tormenti, come pure le gioie ed i piaceri, utilizzando versi liberi e nuove immagini. Il Preromanticismo si sviluppa in Inghilterra, in Francia e in Germania oltre che in Italia. Dalla letteratura inglese provengono le riflessioni sulla morte, sui cimiteri e le immagini tenebrose dei Canti di Ossian di James MacPherson (1736-1796). In Francia gli scritti di w:Jean-Jacques Rousseau offrono un nuovo modello di Eroe, teso ad affermare i propri sentimenti e le proprie emozioni contro gli schemi aridi della ragione. In Germania gli intellettuali del movimento "Sturm und drang", che vuol dire "Tempesta e Assalto", producono nuove forme poetiche e letterarie, in cui le caratteristiche umane, psicologiche ed intellettuali degli autori sono prevalenti rispetto alla "forma", considerata come modello, regola, schema. Lo Sturm und Drang (tempesta e impeto) stato uno dei pi importanti movimenti culturali tedeschi e convenzionalmente lo si colloca tra il 1765 e il 1785 anche se ci non completamente esatto. Prende il nome dal dramma pubblicato nel 1776 da Maximilian Klinger, Wirrwar (Caos), rinominato da Christoph Kaufmann (1751-1795), un conoscente svizzero, l'allora celebre Genieapostel, l'apostolo del genio sturmuriano, con l'espressione spregiativa Sturm und Drang. Lo Sturm und Drang contribu, assieme al Neoclassicismo, alla nascita del Romanticismo tedesco. Alcuni storici della letteratura e germanisti sostengono la possibilit di includere lo Sturm und Drang assieme al Neoclassicismo e al Romanticismo in un movimento culturale pi ampio e complesso definito spesso Et di Goethe (1749 - 1832), basandosi anche sulle considerazioni che nel 1830 il tedesco Heinrich Heine fece sul periodo appena trascorso.

Lo Sturm und Drang e gli altri movimenti culturali


Proprio per la sua collocazione temporale e geografica lo Sturm und Drang venne profondamente influenzato dagli altri movimenti ed influenz i successivi al punto tale da poterlo vedere come evoluzione vera e propria dell'Illuminismo tedesco e come origine del Romanticismo. In questo modo lo si considera quale ponte ideale tra il primo e il secondo.

Lo Sturm und Drang e l'Illuminismo


Diversamente da quello che si portati a pensare, lo Sturm und Drang non affatto la negazione dell'Illuminismo, tanto meno nasce quale movimento anti-illuminsta. Esso dovrebbe essere considerato pi come il naturale prosieguo dell'Illuminismo. La generazione tedesca dello Sturm und Drang non scorgeva nulla di irrazionale nel lasciare che il genio sviluppasse da s le sue capacit intellettuali, al contrario, irrazionale per gli Strmer und Drnger era la fredda e accademica imposizione di norme e regole che, attraverso una disincantata profondit storica, venivano collocate in un passato troppo remoto e dunque viste come inattuali ed inutili. In tal modo venne sempre pi sviluppandosi il famosissimo culto del genio e una delle prime figure identificate con questo ideale fu w:William Shakespeare, non a caso molti scrittori si ispirarono alla sua opera. Poich lo Sturm und Drang fu rappresentativo della presa di coscienza e della reazione allo stato di cose di una classe sociale quale la borghesia, i rappresentanti e i seguaci del movimento opposero il nazionalismo al cosmopolitismo della nobilt e predilessero dunque la cultura del popolo rispetto a quella della tradizione letteraria. Si dovrebbe tenere conto del fatto che all'incirca nel

1740 la letteratura tedesca si liber dalle pastoie della filosofia e della retorica, configurandosi come linguaggio pi immediato, tendente alla lirica e che, successivamente, all'incirca nel 1760 il Pietismo espresse l'esigenza di una fede pi immediata ed emotiva, di un'intensit che arrivasse fino all'estasi. Questi due avvenimenti lasciano vedere lo Sturm und Drang come un Illuminismo privato di un modo di esprimersi troppo filosofico e attento a categorie di conoscenza pi interne. Dal punto di vista del dramma, infatti, in questo periodo il comico ed il tragico si compenetrano e l'analisi del drammaturgo si spinge fino al cercare le motivazioni psichiche di un dato avvenimento viste anche come motore dei suoi protagonisti (secondo la concezione di Lenz).

Lo Sturm und Drang e il Neoclassicismo


Si tratta di un movimento sviluppatosi negli anni 70 del settecento in Germania sotto l'ispirazione del giovane Goethe. Il tratto dominante di questa corrente il titanismo, con questo termine s'indica l'eroe che sfida forze superiori, e che porta fino in fondo la sua lotta anche quando cosciente che solo la sconfitta lo attende. Solitamente lo Sturm und Drang ed il Neoclassicismo (meglio Classicismo) tedesco vengono percepiti come movimenti antitetici. In effetti profonde sono le differenze tra i due movimenti culturali: nazionalista il primo, cosmopolita il secondo, tanto per citarne una. Eppure in romanzi come "l'Ardinghello" di Heinse possibile trovare il pensiero rousseauiano misto alla idealizzazione della grandezza dell'antica civilt greca e quindi un avviarsi verso il Classicismo. Questo uno dei tanti esempi che ci lasciano capire come, anche se non si possa parlare di parentela tra i due movimenti, vi siano state situazioni di "interferenza" tra i due movimenti. Eppure nello Sturm und Drang non mancarono episodi di cosmopolitismo. L'opera di Herder Voci dei popoli nelle canzoni (1778-1779), che racchiude canti dei vari popoli con i quali l'autore venne direttamente o indirettamente a contatto, si configura come la prima antologia della letteratura universale. Entrambi i movimenti derivano dal precedente Illuminismo e devono essere visti come sviluppi della stessa materia da due punti di vista differenti che, per, lasciano intravedere anche convergenze tra loro e non solo divergenze.

Lo Sturm und Drang e il Romanticismo


Pi evidente il legame tra lo Sturm und Drang ed il Preromanticismo e Romanticismo tedesco. Bisogna anzitutto precisare che il cosiddetto primo Romanticismo, il quale fior in citt come Jena, presenta una forte componente derivante dal Classicismo, ed ancora una volta il tendente cosmopolitismo ne un esempio pi che eclatante. Ci nonostante la concezione della natura del primo Romanticismo chiaramente mutuata dallo Sturm und Drang, ed quella concezione che vede la natura come luogo utopico. Ancora nel primo Romanticismo (e non solo) c'era la tendenza ad emancipare e razionalizzare argomenti "metafisici" proprio come durante l'Illuminismo. chiaro che questa caratteristica sia stata ereditata dallo Sturm und Drang prima e dal primo Romanticismo (ma in effetti da tutto il Romanticismo) poi. Tuttavia nel secondo Romanticismo, che fior in citt come Heidelberg e Berlino, che si ritrova moltissimo dell'influsso esercitato dallo Sturm und Drang. Il lasciare da parte l'Antichit classica e il ritornare ad un nazionalismo abbastanza accentuato, la tendenza a descrivere nelle opere (e anche ad emularle) personalit profondamente istintive e demoniache e l'accentuarsi dello storicismo, le cui basi furono poste proprio nello Sturm und Drang da Herder, sono chiarissima eredit dello Sturm und Drang. Inoltre il Romanticismo termin il processo di critica alle istituzioni tradizionali che era stato avviato proprio dallo Sturm und Drang. Anche nel secondo Romanticismo ci fu chi razionalizz i sentimenti o ci che rientrava nel "metafisico", ad esempio E.T.A. Hoffmann nelle sue opere razionalizz l'orrore, precorrendo

Edgar Allan Poe, e J. Paul tese ad emancipare le tematiche metafisiche proprio come nell'Illuminismo. Paradossalmente lo Sturm und Drang diverge - anche se leggermente - dal Romanticismo, quando, durante il secondo Romanticismo, il legame con l'eredit illuminista si fa pi sottile e si verte su generi quali la fiaba o la ballata spettrale di cui Brger con il suo Lenore fu esponente nonch creatore.

La concezione della Natura


La natura era vista dagli Strmer und Drnger come un luogo utopico, sfondo di rapporti sociali equi tra gli individui, senza gerarchia o classi sociali. Questa visione era incentrata sul concetto di stato di natura, espresso dal filosofo francese Jean-Jacques Rousseau nel suo Discorso sull'origine e i fondamenti dell'ineguaglianza tra gli uomini (1755). Il concetto di natura spesso si accompagnava a quello di forza armonizzante del Tutto, ma tale concetto, mutuato dall'Illuminismo, ebbe ulteriori sviluppi in cos poco tempo durante lo Sturm und Drang e il Romanticismo che risulta difficile capire fin dove il concetto di natura sia solo dello Sturm und Drang e fin dove sia solo del Romanticismo. In questo periodo, infatti, sebbene non fosse ancora al centro dell'interesse la potenza devastatrice della natura e l'idea di sublime da essa richiamata e sebbene la natura venisse vista come entit a s stante, opere dello Sturm und Drang - ad esempio I dolori del giovane Werther di Goethe - sembrano smentire tale visione e conformarla a quella tipica del Romanticismo.

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