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Umberto Saba

Umberto Saba, nome di penna di Umberto Poli, nasce a Trieste nel 1883: la madre era
di confessione ebraica e il padre, era discendente di una nobile famiglia veneziana (grazie a lui ebbe
la cittadinanza italiana anche se a quel tempo Trieste apparteneva all’Impero austro-ungarico—>come
Svevo e Ungaretti vive al con ne tra 2 realtà).—>anche lui al con ne tra due realtà e tra due religioni

Quando era piccolissimo, il padre, inso erente dei legami familiari e uomo super ciale, lo abbandonò
così fu a dato ad una balia che lo amò come un glio; non a caso il poeta scelse come pseudonimo
“Saba” ,in onore proprio della nutrice il cui cognome era Sabaz, x rmare i propri lavori, rigettando il
cognome paterno: “ saba” in ebraico signi ca “nonno”;

Quando la madre biologica di Saba, reclamò il glio, il distacco dalla balia fu riconosciuto dallo
stesso poeta come il 1° trauma della sua vita, e animerà insieme alla sua infanzia di cile, la
raccolta Il piccolo Berto, pubblicata nel 1926.

L’unica forma di sfogo x Saba fu la poesia, che inizia a coltivare sin dal 1900;

Saba prosegue la sua esistenza e formazione in un universo femminile so rendo per la mancanza
paterna. —>la madre non era d’accordo con il suo interesse x Leopardi infatti avrebbe

voluto che smorzasse la sua tendenza pessimistica attraverso la lettura di Parini.

La sua formazione letteraria si basò su Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso, Foscolo e Manzoni ma
anche scrittori contemporanei come Pascoli e d’Annunzio.

Sposa colei che canterà nei suoi versi come Lina con la quale ebbe una glia, Linuccia; vive in una
periferia triestina dove pubblicherà nel 1910  Poesie, seguite da Coi miei occhi ; e Il mio secondo
libro di versi (poi noto col titolo Trieste e una donna). 

Partecipa alla 1a guerra mondiale che lo vide fortemente interventista, MA (pur in posizioni di retrovia
e con compiti amministrativi) ne uscì provato da crisi nervose e psicologiche;

da tale tradita esperienza nascono le Poesie scritte durante la guerra;

tornato a Trieste, apre una libreria antiquaria che, insieme alla poesia riempirà la sua vita.

Nel 1921 esce la 1a edizione del Canzoniere in cui Saba raccoglie la sua produzione no a quel
momento (nelle altre edizioni aggiungerà le poesie successive);

a itto da disturbi nervosi, intraprende una cura con Weiss, allievo di Freud e psicoanalista anche di
Svevo, grazie al quale si accosta alla psicoanalisi che lo aiuterà ad approfondire quella “chiarezza
psicologica” che già caratterizzava la sua poesia.

Nel 1938 a causa delle leggi razziali emanate in Italia, è costretto a lasciare il paese x le sue origini
ebree; —->allo scoppio della 2a guerra mondiale, Saba è a Roma, dove Ungaretti cerca di

proteggerlo e durante l’occupazione nazista dell’Italia, si rifugia a Firenze da Montale.

Dato che la critica non si interessò a lui, Saba autocommenta la sua opera scrivendo la Storia e
cronistoria del Canzoniere;

dopo la guerra, a Milano collabora col Corriere della sera e inizia ad ottenere riconoscimenti come
poeta (riceve la laurea honoris causa dall’Università di Roma)

Negli ultimi anni della sua vita si convertì al cattolicesimo;

morì di infarto nel 1957 a Gorizia poco dopo la moglie.

Tra le opere postume ricordiamo le Prose e

il romanzo incompiuto Ernesto (la storia dei turbamenti erotici di un adolescente)

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Il canzoniere
L’edizione de nitiva dell’opera è divisa in sezioni, raggruppate in 3 volumi (la tripartizione risale al
modello della commedia dantesca) ; nel 1° volume è presente la famosa poesia “La capra” e nel 3°
“Ulisse”.

Le caratteristiche fondamentali della raccolta sono:

la presenza di elementi autobiogra ci e il carattere unitario che hanno spinto lo stesso Saba a
de nire ne Storia e cronistoria del Canzoniere la raccolta come un “romanzo psicologico” in
quanto riporta la storia di una vita; non è un caso che alcuni componimenti siano collegati non solo x
tematica ma addirittura sintatticamente, come se si trattasse di un unico discorso.

I fondamenti della poetica


Il Canzoniere fu de nito dalla critica al tempo stesso “facile e di cile”:

-Facile —>poiché quasi mai di cile da interpretare


-di cile —>poiché ogni componimento è inserito in una trama narrativa, anche le poesie meno
riuscite sono funzionali alla costruzione dell’opera, che deve essere valutata nel complesso.

Tuttavia le vicende esistenziali riportate nella raccolta NON sono solo un autobiogra a dell’autore ma
Saba trasferisce sempre le proprie esperienze sul piano di una ri essione generale, dell’uomo (vi è
una sorta di principio di induzione: passaggio dal particolare, dall’esperienza autobiogra ca, al
generale, l’universale—>tale passaggio è tangibile soprattutto nella “Capra”)

Saba si discosta dalla concezione estetizzante di usasi in Italia soprattutto con d’Annunzio, in quel
periodo, infatti NON cerca di fare una “poesia bella” ma de nisce la sua poetica

“POESIA ONESTA”, semplice, cioè pulita e decorosa, che va al di la delle imposizioni canoniche e
tende ad una fedele rappresentazione della realtà.

Tale atteggiamento:

• da una parte porta il poeta ad a rontare i temi della quotidianità (la moglie, la città natale…)
rispettandone l' individualità.

• dall’altra parte, vi è da parte di Saba, la volontà di andare oltre le apparenze x svelare “la verità
che giace al fondo”: cerca di indagare i signi cati della realtà ma non cerca di svelare un signi cato
meta sico (non cerca come Ungaretti, di attingere ad una verità superiore e mistica), la ricerca di
Saba è tutta terrena, riguarda l’uomo e le motivazioni del suo agire che accomunano tutti gli
individui ( x questo la sua poesia, che canta un’esperienza personale, può essere vista come un
insegnamento—>infatti Saba usa un verso + uido, cerca di trasmettere un messaggio mentre
Ungaretti usa un verso + breve e frammentato poiché il suo intento non è comunicare).

Saba usa come strumento x attingere alla realtà la psicoanalisi con la quale entra in contatto
andando in analisi presso Weiss; la psicoanalisi infatti fa emergere le pulsioni inconsce e inconfessabili
alla base della psiche umana; la scoperta “della verità che giace al fondo” attraverso la poesia, ha
quindi x Saba un valore terapeutico (come nella terapia psicoanalitica il riemergere delle pulsioni
determina il superamento della nevrosi del paziente).

La poesia di Saba, oltre a subire l’in uenzata di Freud, fu in uenzata anche da Nietzsche il quale
aveva scardinato e smascherato la morale e le altre certezze del tempo mostrando le loro origini
umane ;Saba però non si rifà al Nietzsche del superuomo che a ascinò d’Annunzio, bensì a colui che
intuì tante verità dell’anima umana e che fu precursore di Freud (Nietzsche anticipa Freud).

Temi principali
Nel Canzoniere, tra i temi temi fondamentali sono la città natale e la donna:

Trieste è amata x la sua vivacità ma anche x i luoghi in cui Saba può isolarsi infatti il poeta è mosso
dal desiderio di “tu arsi nella vita di tutti” senza però escludere la solitudine dell’individuo infatti nella
poesia “il Borgo” a erma di avere il desiderio "di uscire di se stesso e vivere la vita di tutti” ma
sottolinea anche di essere “solo con il suo duro patire”.
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Gia dal titolo della sezione “Trieste e una donna” il tema della città e della gura femminile risultano
legati; Il poeta delinea vari aspetti della gura della donna, in alcuni componimenti cerca nella moglie
una gura materna , in altri componimenti la delinea come la donna-amante, altri sono dedicati alla
glia Linuccia. La moglie è paragonata agli animali del cortile x evidenziare l’idea dell’eros come
elemento naturale e si ritrovano che riferimenti diretti e indiretti del rapporto di cile tra Saba e la
gura femminile (durezza della madre, dolcezza della balia).

Un tema importante è l’infanzia che trova esempli cazione nella sezione “il piccolo Berto”.

Dal tema dell’infanzia si sviluppano altri temi principali del Canzoniere:

-l’eros, nelle sue sfumature

-la nevrosi e la scissione dell’io —>tali con itti psicologici hanno determinato una “lacerazione del
cuore” che appare scisso e diviso; il poeta si sforza di ricomporre tale cuore per “nascondere
l’abisso” cioè la dimensione paurosa dell’inconscio con le “rose” cioè quei momenti ddi felicita e
sollievo.

I componimenti della sezione del “Piccolo Berto” costituiscono una psicoanalisi poetica in particolare
spicca il componimento “Berto” ,un dialogo amaro tra il poeta ormai adulto e il bambino.

Un’altra sezione importante della raccolta è la “serena disperazione” in cui il poeta continua a vivere
in uno sdoppiamento: tra gioia e dolore che costituisce quasi un ossimoro esistenziale della poesia—>
i 2 momenti possono scindersi e sono in opposizione ma in realtà ciò che conta

è il legame inscindibile tra gioia e dolore.

Le caratteristiche formali
Saba si basa sulla tradizione letteraria ignorando le avanguardie che si stavano sperimentando agli inizi
del ‘900—> in questo risiede la sua originalità e il suo limite:

la crisi della parola, tipica del ‘900 NON trova terreno fertile nella poetica di Saba; egli usa
temi familiari e convenzioni della poetica tradizionale (frequente è la presenza di
costrutti e termini desueti), una metrica regolare e le rime.

-Saba è estraneo all’Ermetismo: ri uta espressioni di cili e l’analogia come mezzo x rappresentare
un rapporto allusivo con la realtà.

-Prende le distanze sia:

• rispetto a Ungaretti, il quale si sforza di raggiungere il valore assoluto della parola,

• che rispetto a Montale e al suo "correlativo oggettivo” mutuato da Elliot, per cui gli oggetti
assumono valenza allegorica; gli oggetti nominati da Saba vivono in una atmosfera naturale che
cerca di cogliere stati d'animo e impressioni senza rinunciare alla ricerca di signi cati + profondi.

Nonostante Saba appartenga XX sec , la sua poesia è seguace di una linea "antinovecentista" poiché
ri uta le innovazioni letterarie del proprio tempo.

La poetica di Saba è caratterizzata da un linguaggio semplice e quotidiano quindi è

caratterizzata da una chiarezza espressiva e anche da un notevole autobiogra smo, in cui si rintraccia
una inquietudine e fragilità;—>tuttavia il linguaggio elementare NON ha nulla in comune

con il Crepuscolarismo che puntava ad un rapporto super ciale con le "piccole cose" ma
Saba ha sempre obiettivo di interrogarsi sui signi cati universali della vita.

x riuscire a far nascere la poesia anche degli elementi + semplici, ricorda il proprio coraggio nel
riproporre la rima antica + di cile al mondo “ ore/amore”;

La sua poesia è anche dedicata agli ultimi (bestemmiatori, prostitute…)—>“Città vecchia”


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