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2.La vita
Platone nasce ad Atene nel 427 a.C. Discepolo di Socrate fino alla sua morte,che segna una svolta nella sua
vita. La morte lo colpì come un’ingiustizia imperdonabile e come una condanna generale politica del tempo.
Da allora la filosofia gli appare come la sola via che potesse condurre l’uomo singolo e la comunità verso la
giustizia. Dopo sì recò in Sicilia dove fondò un’Accademia organizzata come un’associazione religiosa. Fece
altri due viaggi in Sicilia richiamato da Dione a Siracusa perché desse il proprio consiglio. Dopo un po’ di
tempo,lasciò Siracusa e ritornò ad Atene. Morì a 80 anni, nel 347 a.C.
Ci sono fonti che Platone non mise per iscritto, i cosiddetti corsi Intorno al Bene.
4.I caratteri della filosofia platonica
Socrate e Platone
La fedeltà all’insegnamento e alla persona di Socrate è il carattere dominante del’intera attività filosofica di
Platone.Le dottrine del platonismo non hanno nulla a che fare con quelle socratiche. Platone tenta di
rintracciare il significato vitale dell’opera e della figura di Socrate. In sintesi la ricerca platonica è concepito
come sforzo di interpretazione filosofica. La filosofia:
come dialogo e come sapere “aperto”. Il dialogo è quel mezzo che di tappa in tappa rende solidali gli
individui.
Come ricerca incessante, ossia come un infinito sforzo verso una verità che l’uomo non possiede mai
totalmente
Mito e filosofia
Platone per filosofare sì serve di racconti fantastici attraverso cui vengono esposti concetti filosofiche, i miti.
Usa il mito per spiegare i suoi ragionamenti che con la razionalità non si riesce a definire. Il mito ha dupplice
funzione:didattica e filosofica.
Il Simposio
Simposio (dal Greco sun+pino=bere insieme). Il Simposio di Platone narra la tematica dell'Eros. Per Socrate
l’amore è:
mancanza
desiderio di sapienza
desiderio di bellezza
Il Fedro
Nel Fedro l'anima, principio di vita e di movimento, indipendente dal corpo e immortale, è descritta come un
carro guidato da una coppia di cavalli alati. Quando prevale il cavallo bianco, che guida gli impulsi buoni e
razionali, l'anima vola nel mondo delle idee. Quando prevale il cavallo nero, che guida le passioni sensibili e
carnali, l'anima cade sulla terra ed è costretta a reincarnarsi in altri corpi.
Secondo Platone l'anima conserva i ricordi del mondo divino anche dopo la caduta nel corporeo e nel
sensibile. La visione delle cose belle nel mondo sensibile risveglia i ricordi delle essenze contemplate nel
mondo intelligibile e accende l'anima di un delirio divino, la forma più alta d'amore. La bellezza fa dunque
mediatrice tra l’uomo caduto e il mondo delle idee. L’amore come dialettica e retorica.