Sei sulla pagina 1di 3

Riassunto filosofia

1.Il platonismo come risposta filosofica a una società e a una cultura in


crisi
Per comprendere Platone bisogna considerare la crisi politico-culturare. In quel periodo Atene,dilaniata da
guerre, stava declinando. Platone,sia come aristocratico e politico percepisce e vive la crisi dell’uomo nella
sua totalità. Egli idealizza fortemente la figura di Socrate come simbolo della crisi e speranza di superamento
di essa. Platone ritiene infatti che la crisi etico-politica derivi in primo luogo da una crisi di tipo intellettuale.
Secondo lui vi era la necessità di una riforma globale dell’esistenza umana che poteva essere ottenuta
solamente attraverso la rinnovata filosofia e che divenga una “rivoluzione culturale” e in un progetto politico
radicalmente riformatore dell’ordine esistente. Da ciò scaturisce l’idea della politica”filosofica”.

2.La vita
Platone nasce ad Atene nel 427 a.C. Discepolo di Socrate fino alla sua morte,che segna una svolta nella sua
vita. La morte lo colpì come un’ingiustizia imperdonabile e come una condanna generale politica del tempo.
Da allora la filosofia gli appare come la sola via che potesse condurre l’uomo singolo e la comunità verso la
giustizia. Dopo sì recò in Sicilia dove fondò un’Accademia organizzata come un’associazione religiosa. Fece
altri due viaggi in Sicilia richiamato da Dione a Siracusa perché desse il proprio consiglio. Dopo un po’ di
tempo,lasciò Siracusa e ritornò ad Atene. Morì a 80 anni, nel 347 a.C.

3.Le opere e le dottrine non scritte


Platone è il primo filosofo dell’antichità di cui ci siano rimaste tutte le opere. Abbiamo di lui l’Apologia di
Socrate,34 dialoghi e 13 lettere. Alcuni dialoghi rimasero fuori dalle tetralogie poiché vi era il problema
dell’autenticità degli scritti. L’attività letteraria di Platone è suddivisa in tre periodi:

Primo periodo(scritti giovanili o socratici)


Secondo periodo ( scritti della maturità)
Terzo periodo ( scritti della vecchiaia)

Ci sono fonti che Platone non mise per iscritto, i cosiddetti corsi Intorno al Bene.
4.I caratteri della filosofia platonica
Socrate e Platone
La fedeltà all’insegnamento e alla persona di Socrate è il carattere dominante del’intera attività filosofica di
Platone.Le dottrine del platonismo non hanno nulla a che fare con quelle socratiche. Platone tenta di
rintracciare il significato vitale dell’opera e della figura di Socrate. In sintesi la ricerca platonica è concepito
come sforzo di interpretazione filosofica. La filosofia:

come dialogo e come sapere “aperto”. Il dialogo è quel mezzo che di tappa in tappa rende solidali gli
individui.
Come ricerca incessante, ossia come un infinito sforzo verso una verità che l’uomo non possiede mai
totalmente

Mito e filosofia
Platone per filosofare sì serve di racconti fantastici attraverso cui vengono esposti concetti filosofiche, i miti.
Usa il mito per spiegare i suoi ragionamenti che con la razionalità non si riesce a definire. Il mito ha dupplice
funzione:didattica e filosofica.

didattica serve per alleggerire il discorso


filosofica invece serve nel momento in cui non si riesce dare una spiegazione razionale.

2.La dottrina dell’amore e dell’anima


La dottrina platonica delle idee si sviluppa anche attraverso l'amore e a alla bellezza.(Simposio).Mentre
Fedro concepisce l’amore e la bellezza come elevazione progressiva dell’anima.

Il Simposio
Simposio (dal Greco sun+pino=bere insieme). Il Simposio di Platone narra la tematica dell'Eros. Per Socrate
l’amore è:

mancanza
desiderio di sapienza
desiderio di bellezza

L'amore e la vita sono aspirazione al mondo soprasensibile e all'immortalità.


L'amore descrive la condizione generale dell'uomo che tende a conseguire il bene e la felicità di cui manca.
La bellezza ha diversi gradi:
del corpo
corporea nella sua totalità
delle istituzioni e delle leggi
delle scienze
bellezza in sè

Il Fedro
Nel Fedro l'anima, principio di vita e di movimento, indipendente dal corpo e immortale, è descritta come un
carro guidato da una coppia di cavalli alati. Quando prevale il cavallo bianco, che guida gli impulsi buoni e
razionali, l'anima vola nel mondo delle idee. Quando prevale il cavallo nero, che guida le passioni sensibili e
carnali, l'anima cade sulla terra ed è costretta a reincarnarsi in altri corpi.
Secondo Platone l'anima conserva i ricordi del mondo divino anche dopo la caduta nel corporeo e nel
sensibile. La visione delle cose belle nel mondo sensibile risveglia i ricordi delle essenze contemplate nel
mondo intelligibile e accende l'anima di un delirio divino, la forma più alta d'amore. La bellezza fa dunque
mediatrice tra l’uomo caduto e il mondo delle idee. L’amore come dialettica e retorica.

3.Lo stato e il compito del filosofo


Lo stato ideale
Nella Reppublica sono contenuti i riassunti dei dialoghi di Platone. Per Platone al potere ci dovrebbero essere
i filosofi;questo è lo stato ideale di Platone, il migliore. È secondo lui quello nel quale gli uomini o perché
filosofi o perché produttori, operano secondo giustizia, saggezza, temperanza e prudenza; questo dunque è lo
stato più giusto. Platone non concepiva affatto la democrazia come mezzo per far progredire le masse
popolari, in quanto questi non possono intendersi della cosa pubblica. Platone descrive la forma di altri stati e
si sofferma particolarmente sulla democrazia, sulla oligarchia e sulla tirannia.

Potrebbero piacerti anche