Il filosofo e poeta tedesco nasce a Stoccarda nel 1770 e vive con immenso
fascino quella che era l'età della rivoluzione Francese e quella Napoleonica→
come Beethoven. Parlando nello specifico di Napoleone afferma “Ho visto lo
spirito del mondo a cavallo” esplicando perciò la sua posizione riguardo a tale
figura che, secondo il suo pensiero cambierà le sorti del mondo. Da ciò si
deduce la sua vicinanza e il suo interesse per la storia, soprattutto per la
tradizione greca che riceve dalla sua formazione religiosa.
L’opera più importante è la Fenomenologia dello spirito (1807)
Ricordiamo poi L’Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (1817)
ed infine Lineamenti di filosofia del diritto (1821).
L’idealismo
Hegel afferma che il finito e l’infinito sono legati tra di loro in maniera
organica, quindi egli non percepisce la realtà come un insieme di sostanze
autonome bensì, come un organismo unitario che comprende ed assimila tutto
ciò che possiede al suo interno. Individua nell’infinito ciò che sta sempre oltre
al limite, mentre nel finito ciò che si trova all’interno della realtà razionale.
Infinito
Ciò che contiene tutto ciò che esiste e che coincide con l’idea (ragione
universale). Inoltre secondo il filosofo l’infinito si presenta come processuale e
dinamico; processuale in quanto non cambia mai in maniera caotica ma sempre
seguendo un preciso processo ordinato e dinamico in quanto esso è in continuo
mutamento considerato il suo rapporto di coincidenza con la realtà che è
dinamica.
A tal proposito il filosofo chiarisce che tutto esiste secondo un piano
esistenziale con a capo la RAGIONE cosmica, che governa il mondo e che
perciò sta dentro tutte le cose finite. Il finito perciò è manifestazione e al tempo
stesso momento necessario dell’infinito.
(visione panteistica della vita, infinito = Dio, il principio della vita è la ragione)
Con questa frase il filosofo intende dire che; la razionalità è la forma stessa di
ciò che esiste poiché la ragione governa e costituisce il mondo, mentre la realtà
essendo governata dalla razionalità non si presenta mai in maniera disordinata
e/o caotica. Questo rapporto di congruenza le fa coincidere ugualmente nel
tempo e perciò la realtà diventa espressione stessa della ragione, attraverso una
legge “la dialettica”.
3. La dialettica
1. Tesi o affermazione
2. Antitesi o negazione
3. Sintesi o superamento
Affermazione
Quando si afferma una cosa nella sua identità, pensiero scientifico. Coincide
con un pensiero “astratto e limitante” cioè che toglie realtà alla realtà.
Negazione
Per cogliere e comprendere al meglio l’identità di A, la mettiamo in relazione
con le sue alterità. Nella piccola logica di Jena il filosofo fa l’esempio della
farfalla e i spiega di come l’entomologo per comprendere al meglio la natura
dell’insetto lo ponga in relazione al suo habitat, ciò introduce il superamento.
Superamento
Il momento del superamento coincide con un confronto, pur mantenendo le
differenze, tra affermazione e negazione. In questo momento viene negata
l’antitesi e riaffermata la tesi ad un livello più alto, superiore. Coincide con un
movimento ascendente a spirale. Inoltre afferma la supremazia della Ragione
che a differenza dell’Intelletto, che divide, mette assieme ed unisce.
Divisione
Il filosofo effettua poi una divisione del pensiero nei seguenti modi;
Il padrone rappresenta l’autocoscienza, cioè colui che ha rischiato tutto fino alla
morte.
Il servo invece rappresenta invece la coscienza, che attraverso il servizio
(disciplina-autodisciplina) e il lavoro (impronta permanente nel tempo) si
evolve fino a diventare, nella sintesi padrone del padrone e invece il padrone
regredendo diventa servo del servo.
Enciclopedia
All’interno del testo il filosofo si interroga sul concetto di “idea” e di “spirito”;
che si divide in:
● Spirito soggettivo
● Spirito oggettivo
● Spirito assoluto
Spirito oggettivo
Lo spirito oggettivo riguarda le istituzioni sociali, che Hegel raccoglie in senso
lato sotto il concetto di “diritto”
3. Eticità (sintesi)
● Famiglia→ Matrimonio
Patrimonio
Educazione dei figli
Diritto esterno
Storia del mondo
Spirito assoluto
Nasce nel 1798. Colpito da Platone e Kant e traduce testi antichi orientali.
Il sistema filosofico precedente viene dissolto, i pensatori post hegel
smontano i presupposti fondamentali della filosofia.
PRIMA: usavano la ragione per arrivare all’idea
DOPO: la ragione perde di fondamento
All’origine di tutto c’è una forza cieca e irrazionale= VOLONTÀ DI VITA
non ha finalità, è puro impulso naturale che vuole affermare sè stesso, produce
la natura in scala ascendente fino all’uomo
Metafora della testa alata:ragione che non ha contatto con la realtà
perchè l’uomo non conosce con la ragione bensì con il corpo.
UOMO
Nel corpo c’è il desiderio che fa muovere, è la mole dell’evoluzione.
Qui il desiderio ha una connotazione negativa di mancanza e quindi porta
sofferenza! (l’uomo desiderando cerca di raggiungere l’oggetto del suo
desiderio e così conosce il mondo)
L’uomo è oggetto della volontà di vita che si evolve attraverso l’uomo, agisce
sul desiderio e desiderando il mondo si potenzia.
Pendolo: l’uomo non ha via di uscita, non può essere felice la sua vita è un
pendolo che oscilla tra sofferenza e noia, perchè per un attimo prova piacere ma
ricade subito nella noia.
NIETZSCHE
Nazificazione e denazificazione
Dopo la morte del filosofo, la sorella Elisabeth (che aveva una forte influenza
nella vita del fratello) porta ai gerarchi nazisti una serie di frammenti lasciati
slegati, contenenti affermazioni aforistiche enigmatiche, che verranno
successivamente interpretati ed utilizzati scorrettamente dal totalitarismo.
(volontà di potenza, libro mai scritto).
Dopo la seconda guerra mondiale, nel ‘68 i pensatori francesi riprendono tali
pensieri e li ordinano dando vita a Frammenti postumi.
3 Metamorfosi
1. Il cammello rappresenta l’uomo costretto a portare i pesi della tradizione,
che si piega di fronte al “tu devi”
2. Il leone rappresenta invece l’uomo che si evolve e che si stacca dai
fardelli etici per inseguire “io voglio”
3. Il fanciullo infine rappresenta l’oltreuomo, che gioca in riva al mare e
che quindi è di stampo dionisiaco e quindi fa sua la volontà di potenza
Alla base della nascita della tragedia c’è la netta differenza e poi la confluenza
tra/di apollineo e dionisiaco, poiché la tragedia è l’unione di tutte le arti.
A tal proposito il filosofo dedica lo scritto a Wagner, per la vicinanza al concetto
di “opera totale”, si distaccherà da lui dopo la composizione del Parsifal, che
essendo un’opera religiosa esalta l’anima al posto del corpo.
Lo spirito dionisiaco che lui identifica nel mondo greco, scardinando così tutte
le certezze del mondo classico, è una forza caotica che esalta la vita e
l’ebbrezza.
Mentre lo spirito apollineo, che arriverà successivamente alla grecia dionisiaca è
una forza ordinata e matematica che si sviluppa come risposta potente all’istinto
dirompente del dionisiaco.
La Storia
Secondo questa teoria quindi il passato non esiste, non è mai passato, è esistenza
Positivismo
Il positivismo è un movimento filosofico e culturale, nato in Francia nella prima
metà dell'Ottocento e ispirato ad alcune idee guida fondamentali riferite in
genere all'esaltazione del progresso scientifico.
Nietzsche dice che è l’ultima forma di religione poiché non ha fiducia nella
scienza e nella tecnologia.
Bergson
Scuola di Francoforte
Sviluppatasi a partire dal 1922 presso “Istituto per la ricerca sociale” la scuola
di francoforte si pone maggiormente come obiettivo lo sviluppo di una teoria
critica verso la società moderna, che smascheri le contraddizioni dell’esistente.
Si rifà a tre filosofi:
● Hegel e Marx da cui riprendono la tendenza ad impostare un discorso
dialettico, finalizzato ad osservare il negativo che poi gli permetterà di
condurre un’analisi critica della società
● Freud da cui riprendono gli strumenti analitici che gli permettono lo
studio della personalità e dei meccanismi dell’introiezione dell’autorità
(permanenza dei totalitarismi). Analizzano la figura del padre, da un
punto di vista psicologico→responsabilità collettiva.
Horkheimer
Il concetto che sta alla base della filosofia di Horkheimer è la razionalità, che
egli distingue in:
● Ragione oggettiva, propria dei grandi filosofi, cerca una ragione
universale che possa essere “sostanza” quindi comporre la realtà e inoltre
criterio di conoscenza ed azione
● Ragione soggettiva, quella che prevale, è razionale e coincide con la
ragione stessa della civiltà industriale (funzionalità).
Figura dell’Ulisse
Il filosofo si rifà alla mitologia per spiegare la situazione della società di classe,
che a differenza di Ulisse deve guardare avanti senza cedere alle tentazioni della
vita.
Ulisse cerca invece di sovvertire le regole e ascoltando il canto delle sirene si
pone al di sopra “Io sono superiore, sono potente”→dovere dei molti, piacere
dei pochi.
Adorno
Centrale nel pensiero del filosofo è la dialettica del negativa, che lui associa
all’evoluzione. Nello specifico il filosofo afferma, prendendo le distanze dalla
dialettica tradizionale, che ponendo la nostra attenzione al momento dell’antitesi
è impossibile avere la sintesi. Ciò perchè dopo gli orrori dell’Olocausto la realtà
e la ragione non coincidono come invece dovrebbe essere nella sintesi, la
ragione diventa strumentale, cioè un mezzo per lo sterminio→per un
cambiamento di civiltà dobbiamo comprendere a fondo il male.
Marcuse
Nel 1955 scrive Eros e Civiltà, opera che teorizza la convinzione che per la
società potersi sviluppare deve reprimere gli istinti e in particolare la ricerca del
piacere. A differenza di Freud però non si riferisce a tutta la società, bensì quella
di classe
L’Esistenzialismo
Secondo il filosofo, essendo stati gettati nel mondo senza volontà la vita può
essere vissuta in due modi
● esistenza autentica
● esistenza inautentica
La morte è il discrimine tra queste due
La prima stabilisce che viviamo secondo quello che siamo, essere viventi
consapevoli, la seconda ci omologa agli altri “si dice, si pensa, si parla” come
tutti, inconsapevoli di questa non-scelta.
Solo coloro che sono completamente consapevoli hanno un’esistenza autentica
scelta, responsabilità, angoscia. Il cosiddetto vivere per la morte, fa scattare la
cosapevolezza e indica la presa di coscienza del fatto che l’esistenza ha una
fine, è preziosa, e che le nostre scelte ricadono sugli altri.
chi vive in maniera inautentica non e’ angosciato ma può essere
nevrotico/impaurito/inconsapevole
La vita è formata da una struttura di cura: ci prendiamo cura degli altri e
abbiamo cura delle cose, il tutto anche in senso negativo.
Sartre
“L’inferno sono gli altri - lo sguardo della chimera mi pietrifica”
Il prossimo è visto come pericolo
Si occupa della solitudine e della difficoltà di comunicare dopo la guerra,
affermando che nessuno di noi è esente da colpe poiché è stato attuata un'azione
di non scelta
HANNAH ARENDT
Nel 1963 scrive Le origini del totalitarismo in cui per l’appunto si interroga
sulla nascita, funzionamento e mantenimento di un totalitarismo.
Essa afferma che per determinarsi un totalitarismo è necessario:
● eliminazione della divisione dei poteri -- tutti nelle mani di uno che
governa insieme ad altri eletti
● stretto rapporto tra dittatore e pubblico, la figura del primo diventa quasi
un PADRE per il popolo
● azione sulla gioventù, uguaglianza a discapito della totale perdita della
libertà individuale (parte di comune mento)
● polizia segreta, che terrorizzava il popolo attraverso una stretta rete di
spie (parte di coercizione)
● coscienza sospesa
Nell’opera La banalità del male la donna afferma come negli sguardi dei
gerarchi fascisti sia del tutto esente un atto di pietà o di pentimento, poichè essi
a detta loro eseguivano solo gli ordini.
Popper
Nell’opera La società aperta e i suoi nemici il filosofo si interroga sulla
possibilità di avere una democrazia dopo i totalitarismi, poiché durante quegli
anni anche il popolo si trova d'accordo con le idee del dittatore era rischioso
affidare tale potere.