Il sistema del sapere contrario, il nulla; essere e non essere, di uniscono
dialetticamente in sintesi per formare il divenire,
1 L’enciclopedia del sapere filosofico realtà logica che va precisata nel pensiero tramite le categorie 1.1 Sistematicità Nella Prefazione alla Fenomenologia dello Spirito, Essenza: fondamento dell’essere-divenire, che fa viene affermato che il sapere è possibile soltanto nella apparire quest’ultimo come “esistente” in diverse forma del sistema scientifico forme (fenomeno, noumeno, causa, effetto, ecc) Tale sistema viene esplicato nell’Enciclopedia delle Concetto: realtà nella forma di pensiero, che scienze filosofiche in compendio, e si articola in 3 parti: raggiunge la comprensione di sé stesso, realtà che logica, filosofia della Natura e filosofia dello Spirito porta il passaggio dalla logica oggettiva, alla logica Mentre nella Fenomenologia, veniva presentata soggettiva di un’entità che si pone come soggetto un’introduzione storica del sistema, ripercorrendo le tappe dell’uomo, e utilizzando uno stile romanzesco e 3 Filosofia della Natura frequenti riferimenti alla storia... 3.1 Natura ... nell’Enciclopedia viene usato uno stile più Il passaggio dalla logica alla Natura, si ha con la accademico e un andamento trattatistico comparsa di spazio e tempo Con la comparsa di queste due enti, l’idea esce fuori 2 Logica da sé, si aliena, e come tale no è più sé stessa, ma 2.1 Logica diventa idea per sé In Scienza della logica, Hegel studia il pensiero che Si può dunque dire che la Natura nasce dalla lavora ora nella piena trasparenza negazione, dall’alienazione dell’idea Lo Spirito lavora in piena oggettività, le sue certezze soggettive sono ora rimandate alla memoria, ed esso 3.2 Le sue articolazioni finisce con il lavorare nel sapere assoluto, nel regno Meccanica: dal movimento dialettico tra spazio e del puro pensiero, ovvero in completa oggettività tempo nasce la materia, che nello spazio e nel tempo Questo regno, per Hegel, è la verità com’è in sé, si muove senza velo; Fisica: la materia viene quindi determinata dalle La logica è per Hegel, come Dio prima della categorie (peso specifico, calore, proprietà chimiche, creazione, come l’Assoluto prima di esplicarsi in ecc) determinando un certo finalismo natura e individuo, come l’Assoluto nella sua essenza Organica: questo regno comprende la natura in spirituale generale (geosfera, idrosfera, atmosfera) che a sua La logica è inoltre: volta fa da storia alla Natura vivente (piante, animali) Scienza che esprime e spiega la struttura razionale L’attenzione in questo regno è in particolar modo della realtà, in quanto studia l’idea in sé, la realtà devota all’animale, struttura che in relazione ai colta in forma di pensiero vegetali risulta più complessa e capace di comunicare con l’esterno, una specie di struttura prima dell’uomo, Scienza dell’essere, ontologia, in quanto pensiero che come quest’ultimo muore dando fine alla parte ed essere coincidono astratta (corpo) ma non a quella concerta (Spirito) Mondo senza tempo e senza spazio in cui La Natura, il mondo della necessità e delle leggi, è il sussistono le realtà logiche nel loro movimento regno più distante da quello dello Spirito nel quale si dialettico presenta invece la volontà 2.2 Le sue articolazioni L’idea in sé è dunque l’Assoluto prima di esplicarsi, 4 Filosofia dello Spirito fuori da tempo e spazio, in un movimento dialettico 4.1 Spirito che coinvolge le sue tre parti: Lo Spirito quindi, quasi disprezzante la natura, la Essere: nasce quando ci si chiede che cosa c’è nega, ovvero la supera dialetticamente all’inizio di tutto; da questa domanda emerge un Tutto si trasforma (tutto viene superato qualcosa di puramente indeterminato, che in dialetticamente), ma tutto allo stesso tempo si quanto tale si definisce in rapporto con il suo conserva (non viene negato nulla) Lo stesso procedimento accade alla Spirito, che si muove per gradi: Spirito soggettivo (individuo nelle sue facoltà) 4.3 Spirito oggettivo diritto (astratto) Spirito oggettivo (manifestazioni sociali) Il momento del diritto è quello in cui l’individuo Spirito assoluto (Spirito che si conosce tramite le diventa portatore di diritti e interessi individuali; manifestazioni di arte, religione e filosofia) quello in cui l’individuo diventa persona giuridica Il diritto regola la condotta esteriore dell’individuo 4.2 Spirito soggettivo (individuo) (di fronte la legge non contano le intenzioni o Lo Spirito soggettivo (essere umano distaccatosi l’interiorità individuale) dall’animalità) si afferma tramite una successione di Per tale motivo il diritto viene indicato ancora come momenti triadici: anima, coscienza, ragione un momento astratto Anima: non è intesa in senso religioso ma in senso Il diritto non è naturale ovvero non è garantito fuori aristotelico, ovvero come pneuma attiva nel corpo dalla società (nessuno applicherebbe regole, punizioni umano che è in diversi momenti: e limitazioni della libertà) o Naturale: legata ai processi corporei D’altra parte per formare una società, il diritto o Senziente: capace di interiorizzare tramite i sensi (regole capaci di limitare la libertà individuale) è o Reale: realizza attraverso l’abitudine e non necessario processi puramente fisici, la sua individualità L’anima viene studiata nell’antropologia 4.4 Spirito oggettivo moralità Coscienza: già trattata nella Fenomenologia dello Nell’ambito della moralità la legge si interiorizza, Spirito, in cui si passa da coscienza, ad all’individuo non sono imposte regole dall’esterno, ma autocoscienza fino alla ragione esso sente la volontà del bene, e agisce di La coscienza è studiata nella fenomenologia conseguenza; la moralità tiene quindi conto Ragione, Spirito in senso proprio: Lo Spirito che dell’interiorità della persona e della sua volontà agisce tramite comportamenti teoretici Questo atteggiamento è pero criticato nella (linguaggio, immaginazione) e pratici Fenomenologia (legge del cuore contro corso del (soddisfazione degli impulsi e realizzazione della mondo) felicità) È solo nell’unione tra diritto e moralità, ovvero È una fase permeata dalla libertà (l’uomo può nell’eticità, che lo Spirito raggiunge un ulteriore passo decidere come articolare il linguaggio e anche verso la libertà dello Spirito come dare soddisfazione agli impulsi) La ragione è trattata nella psicologia 4.5 Spirito oggettivo eticità Il passaggio da diritto e moralità (entrambi 4.3.1 Spirito oggettivo (manifestazioni sociali) unilaterali) all’eticità si ha quando il sistema di valori Con la ragione entriamo a far parte dello Spirito della comunità, viene completamente accettato oggettivo, ovvero dell’individuo che consapevolmente dall’individuo e diventa qualcosa di indiscusso e liberamente diventa partecipe della comunità I valori etici danno così vita alle istituzioni nel quale Lo Spirito oggettivo si manifesta con istituzioni l’uomo deve vivere: famiglia, società civile (legata al sociali concrete e storicamente determinate mondo del lavoro) e Stato (in cui si raggiunge il Lo Spirito oggettivo diventa tale quando sente di far momento più alto di appartenenza del cittadino alla parte della comunità e in maniera consapevole e comunità) libera accetta il sistema di valori vigente nella comunità 4.5.1 Spirito oggettivo eticità famiglia Lo Spirito oggettivo ha a sua volta una suddivisione La famiglia è il primo grado di appartenenza di un interna: diritto, moralità, eticità; tutte caratteristiche singolo ad una comunità di una società organizzata, che presenta usanze, leggi La famiglia nasce da un bisogno naturale (impulso e istituzioni sociali sessuale) ma viene stabilizzata da un’istituzione (matrimonio) Con il matrimonio, la famiglia non è più un fatto Lo Stato è l’incarnazione dello Spirito di un popolo, individuale, ma riguarda la collettività (dato che in esso: essa i figli vengono cresciuti ed educati per formare Non ha origine contrattualistica, i contratti nuove famiglie) riguardano la società civile La famiglia inoltre è segnata su base biologica al caso Non nasce con diritti naturali garantiti all’uomo, (è per caso che conosciamo la nostra metà) ma viene dato che essi sono stabiliti dallo Stato stabilizzata giuridicamente dal matrimonio per evitare Non è quello di concezione liberale, poiché la che lo stesso caso la distrugga società civile non è lo Stato La famiglia è inoltre transitoria, gli individui sono Non è quello di concezione democratica, poiché la soggetti alla morte sovranità non deve risiedere nel popolo ma nel La famiglia è inoltre non autosufficiente, ed è per governo tale motivo che si costituisce la società civile (mondo L’individuo deve servire lo Stato e non viceversa; del lavoro ma anche della soddisfazione dei bisogni) l’individuo esiste per lo Stato, dato che è lui a dare senso alla sua realtà, alla sua storia e dargli piena 4.5.2 Spirito oggettivo eticità società civile libertà Con la società civile si crea il mondo dei bisogni, in La vera libertà non è perseguire i propri interessi, ma cui gli interessi individuali, sono soddisfatti in ambito è identificarsi con la legge, raggiungendo la piena di usanze e leggi comuni razionalità In questo ambito si ha l’affermazione delle classi: Lo Stato si avvale inoltre di una sua articolazione Classe naturale: legata alla proprietà fondiaria interna, la costituzione, che non viene creata ma è Classe riflessa: legata al commercio frutto della storia Classe pensante: legata agli interessi generali e ai Lo Stato ha inoltre una distinzione interna dei poteri, servizi dello Stato dalla quale emerge la figura del governo/monarca che Ed è sempre in questo ambito che la società si esprime la volontà dello Stato tra gli Stati avvale di istituzioni per tutelare gli individui: Lo Stato non deve essere dispotico ma deve essere Amministrazione della giustizia, per risolvere i fondato sulla supremazia delle leggi conflitti Lo Stato è inoltre circondato da altri Stati, e non Polizia, per proteggere gli individui essendoci alcuna autorità interstatale, essi sono Corporazioni, per tutelare la ricchezza portati alla guerra, che non è solo necessaria ma dell’individuo assume anche valore etico (rafforza lo spirito di un popolo) 4.5.3 Spirito oggettivo eticità Stato È il passaggio più alto dello Spirito oggettivo, in cui 4.6 Storia famiglia e società civile sono uniti in sintesi Storia: realizzazione di un piano razionale che si L’individuo nello Stato trova la sua piena concretizza nello Stato realizzazione etica (piena consapevolezza e piena Filosofia della storia: disciplina che coglie lo sviluppo libertà) dell’umanità dietro ogni evento storico, e coglie il Lo Stato è dunque detto etico, ovvero incarnazione senso del processo storico della moralità sociale, che non riconosce al di fuori Spirito: unico protagonista della storia, che si nessuna idea etica; non è l’organizzazione di un realizza attraverso le vicende dell’umanità popolo ma l’incarnazione della Ragione-Realtà Alla filosofia, studiando la storia, spetta dire ciò che Gli Stati sono visti con una loro funzione storica e è stato, non ciò che sarà cosmica, essi nascono, hanno ognuno una loro La filosofia deve essere come la nottola di Minerva, missione da compiere, e muoiono dando spazio ad ovvero come considerazione nel pensiero e con il altri Stati pensiero, di tutto il passato dell’umanità Mentre nella famiglia e nella società civile, si era La storia è il regno del prodotto umano (viene mossi da interessi individuali, nello Stato si supera escluso ogni intervento divino), che con il processo questa condizione dialettico, si muove dalle esperienze più elementari (Africa nera) fino ai livelli più alti (Europa cristiana) La storia non è composta da eventi casuali, ma ha Solo lo storia nel suo processo, riconosce l’opera di uno scopo: la libertà dello Spirito questi individui, che solitamente, non sono La libertà inoltre compare sotto varie forme nel riconosciuti come tali dai propri contemporanei corso della storia: contro i quali hanno iniziato la loro azione Libertà di uno solo: come nell’imperatore della Cina, il re di Persia o il faraone d’Egitto Libertà di alcuni: come nelle città-stato greche e nella Roma repubblicana Libertà di tutti: con il cristianesimo europeo e tutto il percorso fino a Napoleone, sostenitore di 4.8 Spirito assoluto istanze liberali L’itinerario dello Spirito non è ancora finito, esso La storia appare come una progressiva conquista infatti non è ancora completamente libero (esso della libertà che vede i diversi popoli organizzati in dipende da condizioni materiali, le istituzioni) e Stati, come i protagonisti di un percorso che culmina consapevole di sé (non è ancora completa con la libertà: politica in Napoleone e di pensiero con autocoscienza, idea che pensa a sé stessa) il Sistema di Hegel Nello Spirito assoluto, l’idea conquistala piena libertà, assume autocoscienza, e diventa consapevole 4.7 Gli individui cosmico-storici della propria assolutezza (non esiste altro al di fuori di Lo Spirito del mondo è lo Spirito di un popolo, che esso) svolge una missione specifica nel corso della storia, L’Assoluto giunge a conoscersi, attraverso tre fasi, per poi lasciare spazio ad un altro popolo manifestazioni supreme della cultura umana, che non Lo Spirito del mondo è costituito concretamente si distinguono per contenuto (che è sempre dalle istituzioni del popolo, dalle leggi e dai suoi l’Assoluto) ma per forma: costumi Arte: presenta l’Assoluto come intuizione sensibile Tuttavia il popolo non può attuare un piano Religione: lo presenta come rappresentazione razionale dello Spirito da solo, ma ha bisogno dei Filosofia: lo presenta come puro concetto cosiddetti individui cosmico-storici Ogni tappa del processo storico muove dalla 4.9 Spirito assoluto arte tradizione, nella quale si adagia la massa degli L’umanità, tramite i suoi artisti, cerca di dare individui conservatori, che felici, creano nella storia, rappresentazione sensibile allo Spirito, ovvero cerca di pagine vuote dargli forma attraverso i materiali e le forme della Queste pagine vuote sono riempite quindi dalle Natura imprese degli individui cosmico-storici (grandi L’arte, cercherà sempre di dare forma all’essenza condottieri come Alessandro Magno, Cesare o spirituale, ma non ci riuscirà mai completamente; Napoleone), uomini spinti da ”l’astuzia della ragione” l’uomo in particolar modo attraverserà diverse fasi di a far avanzare l’umanità nel processo dialettico equilibrio tra contenuto e forma, senza però riuscire Questi individui, sono infelici (non si sentono in nel suo intento armonia con il loro tempo); essi agiscono spinti da L’arte simbolica, del mondo antico orientale, usa questa infelicità e anche dalle proprie passioni e oggetti della Natura per rappresentare il divino, ma interessi presenta uno squilibrio tra forma e contenuto (troppa Gli individuo cosmico-storici, agiscono sì spinti dalle forma, non è ancora in grado di usare i mezzi sensibili proprie motivazioni egoistiche, ma non sanno, che in per rappresentare l’Assoluto) tal modo, contribuiscono a realizzare il piano della L’arte classica, del mondo greco-romano, usa i corpi ragione, portando avanti il corso della storia umani per rappresentare la divinità, ed è l’unica arte A creare questo piano razionale è l’astuzia della bella, nel senso che rappresenta un perfetto equilibrio ragione, che utilizza i singoli per creare un passo in tra contenuto e forma avanti verso la conquista della libertà (spesso tali L’arte romantica, del mondo cristiano occidentale individui sono infatti buttati come limoni spremuti) che dal paleocristianesimo all’arte romantica, presenta anch’essa uno squilibrio tra forma e contenuto, nel senso che tenterà di utilizzare mezzi È consapevole di essere l’intera realtà sempre meno materiali (pittura, musica, poesia) senza Scopre di essere Dio stesso riuscire però a rappresentare al meglio lo Spirito, tale Non trova null’altro che sé arte produrrà quindi opere più profonde ma meno Raggiunge la sua piena libertà e autocoscienza belle La filosofia rappresenta l’ultimo momento dello L’arte, dunque, nei tempi moderni, non si rivolge più Spirito assoluto, la presa di coscienza dello Spirito in al divino ma all’umanità (la sua forma, la sua forma di pensiero rappresentazione di dei o figure sacre, non basta più a Poiché il vero è l’intero, l’ultima tappa di questo farci inginocchiare), l’arte non ha più valore nei tempi cammino che è la verità, non è altro che il cammino moderni, la sua fruizione è mutata, e l’arte rimane per stesso noi “qualcosa del passato” La filosofia è quindi l’ultima tappa, ma anche la L’arte è dunque diventata inadeguata esprimere la storia delle filosofie che ha condotto ad Hegel spiritualità dei moderni, che verrà invece espressa Le filosofie precedenti non devono essere nella religione considerate un insieme casuale di idee contrastanti, ma un processo verso il sapere assoluto della filosofia 4.10 Spirito assoluto religione di Hegel L’arte si rivela dunque insufficiente a raffigurare Ogni filosofia ha colto un aspetto della verità, ma l’essenza spirituale; a ciò subentra un più alto non ha colto il tutto, l’intero, l’Assoluto, lo Spirito che tentativo di rapporto con la divinità: la religione si conosce pienamente, nel sapere assoluto La religione si rapporta con l’Assoluto, ma vede esso, Lo Spirito vede nella filosofia l’intera storia che lo ha come qualcosa di diverso dall’umanità, un altro che preceduto nella sua razionalità e sa di essere l’intera viene venerato realtà Hegel ripercorre quindi la storia della religione, guardando all’evoluzione di essa, che vede come fine quello di spiritualizzare e interiorizzare al massimo la divinità, cercando di sentirla non più come qualcosa diversa da noi Religione orientale: la divinità non è ancora staccata dalla naturalità Religione greca: che possiede dei simili a uomo Religione ebraica: in cui esiste una profonda divisione tra Dio e uomo Religione romana: in cui gli dei sono abbassati per raggiungere un fine umano Religione cristiana: in cui avviene la divinità è completamente spirituale Religione cristiana protestante: in cui oltre alla visione puramente spirituale, viene affermata la piena libertà, viene interiorizzata nel rapporto diretto (no Chiesa), ma il suo Dio è ancora visto come qualcosa diverso da lui
4.11 Spirito assoluto filosofia
L’arte ha cercato di rappresentare l’Assoluto sensibilmente, la religione lo vedeva come qualcosa di diverso da sé, mentre la filosofia cerca di conoscerlo, apprendendolo con e nel pensiero Nella filosofia lo Spirito: Giunge alla fine del suo divenire