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Hegel

Hegel può essere considerato come l'idealista più importante.


L'Idealismo è una corrente filosofica che si sviluppa in Germania a inizio 1800 in seguito alla
rivoluzione francese e alla rivoluzione industriale in cui si pone maggiormente attenzione ad Arte e
Religione ed alla natura che viene percepita ora come sacra (non c'è più una visione meccanicistica
di causa-effetto). Nell'Idealismo, la ragione non viene più considerata come una forza che domina il
mondo e combatte il male ma come una forza spirituale infinita che contempla anche il male
(poichè è utile per migliorarsi).

Vita
Hegel nasce a Stoccarda nel 1770. Studia filosofia e Teologia per poi trasferirsi a Francoforte dove
scrisse gli "Scritti Teologici Giovanili". Nel 1800 si trasferisce a Yena dove insegna Filosofia e
scrive "La Fenomenologia dello Spirito" e "L'Enciclopedia delle Scienze Filosofiche in
Compendio". Successivamente si trasferisce a Berlino dove morì nel 1831.

Pensiero Filosofico
Rapporto Finito/Infinito
A differenza di Kant che credeva nell'esistenza di 2 realtà (fenomeno e noumeno), Hegel è monista:
crede in una sola realtà. Kant credeva che l'intelletto potesse cogliere solo il fenomeno e non il
noumeno. Per Hegel, l'intelletto è in grado di cogliere l'assoluto, gli aspetti nella loro totalità e porta
ad una conoscienza scientifica del mondo.
Il finito, in Hegel, si risolve nell'infinito in quanto è solo una manifestazione, uno specchio di esso.
Aforisma Hegeliano
"Tutto ciò che è razionale è reale" e tutto ciò che è reale è razionale"
Tutto ciò che è razionale è reale significa che tutto ciò che può essere pensato ha un proprio
riscontro nella realtà (facendo riferimento anche alle idee).
Alcuni criticano questa parte dell'aforisma in quanto può sembrare che la filosofia hegeliana sia una
forma di giustificazionismo, ovvero che Hegel giustifichi anche gli eventi negativi che accadono
nella realtà, ma a ciò Hegel risponde dicendo che gli aspetti negativi sono utili per il progredimento
(Nella triade hegeliana, il negativo è fondamentale per giungere alla sintesi) (tipico dell'idealismo).
"Tutto ciò che è reale è razionale" significa che nella realtà tutto è ordinato e nulla accade
casualmente (essere=dover essere). A tal proposito egli muove una critica nei confronti degli
illuministi i quali credevano che ciò che è reale non fosse razionale.
Triade Hegeliana
Secondo Hegel, la realtà è dominata da una Triade che ordina gli eventi.
La Triade è:
-Tesi: Momento iniziale della triade, l'idea in sè: L'intelletto analizza le cose così come sono, senza
metterle in relazione con altro.
-Antitesi: Momento secondario della triade, l'idea fuori di sè: L'intelletto analizza le cose in
relazione con altro.
-Sintesi: Momento finale della triade in cui avviene l'Aufebung: viene superato ciò che viene detto
nella tesi e conservato ciò che c'è di buono nell'antitesi per raggiungere il momento finale.
La Triade hegeliana è una triade che non ha mai fine, in quanto, la Sintesi diventerà poi la tesi per
una nuova triade.
Spirito
Anche lo spirito segue la triade di tesi, antitesi e sintesi.
Lo Spirito si divide in:
-Soggettivo, che pone l'attenzione sull'interiorità del singolo, e si divide in:
-Coscienza: che pone l'attenzione sull'oggetto e si divide in:
-Certezza Sensibile: è la prima forma di conoscienza, quando un oggetto è davanti a noi
sembra che noi conosciamo tutto di quell'oggetto ma in realtà non conosciamo nulla, è una forma di
conoscienza povera, non conosciamo le caratteristiche intrinseche dell'oggetto.
-Percezione: è una forma di conoscienza in cui l'oggetto esiste solo in funzione del soggetto, è
ancora una forma di conoscienza povera.
-Intelletto: Elabora i dati sensibili e ci permette di dare un nome alle cose senza però coglierne
la totalità.
-Autocoscienza: che pone l'attenzione sul soggetto, quando il singolo interagisce con altri
individui e non più con oggetti, prende coscienza di sè e quindi si passa da coscienza ad
autocoscienza e si divide in:
-Servitù e signoria: Quando 2 autocoscienze entrano in contatto tra di loro, si potrebbe generare
un'emozione detta amore, ma poi Hegel si smentisce poichè nell'amore manca l'antitesi. Per questo
motivo, Hegel conclude che questo rapporto sia uno scontro. In questo scontro, una delle 2
autocoscienze, per evitare la morte, si sottometterà all'altra e si verranno a creare dunque 2 figure: il
servo e il padrone. Il padrone gode dei servizi che il servo deve compiere ma con il passare del
tempo, i ruoli si scambieranno poichè il servo, grazie all'attività e grazie al lavoro, si è reso
indipendente ed ha dato una forma alla materia, mentre il padrone, che godeva dei servizi del servo,
è diventato dipendente da quest'ultimo.
-Scetticismo e stoicismo: La coscienza è ora quindi indipendente sia dalle altre coscienze ma anche
dal mondo esterno, proprio come voleva lo stoicismo, ma, secondo Hegel, è comunque ancora
influenzata da alcuni fattori esterni come le emozioni e i sentimenti (crollo dello stoicismo).
Gli scettici, fanno un passo avanti rispetto agli stoici. Essi affermano che non esista alcuna verità,
ma questo crea un paradosso nella filosofia. Affermare che non esista alcuna verità è di fatto
affermare che esiste una verità. Hegel supera così entrambe queste filosofie.
-Conoscienza infelice: Il Cristianesimo prende il posto dello scetticismo, il cristianesimo crede in
una nuova verità che è la verità di fede, una verità che cerca di raggiungere Dio (L'Assoluto) ma che
non ci riesce. Questo tentativo di raggiungere Dio crea una lacerazione/mortificazione interiore
nell'uomo (appunto conoscienza infelice).
-Ragione: Nel tentativo di raggiungere l'assoluto (dio), l'autocoscienza capisce che quest'ultimo
non è al di fuori di sè ma dentro di sè. Per questo motivo l'autocoscienza diventa ragione in quanto
si india (si mette al pari di dio stesso e si ritiene co-creatrice della realtà (uomo=dio)). La ragione si
divide in:
-Ragione osservativa/scientifica: La ragione è osservativa in quanto, osservando la natura,
formulando ipotesi e verificandole, trova le leggi della natura. Nonostante ciò, visto che la ragione
cerca delle leggi che sono al di fuori di sè, si perde e torna ad essere infelice.
-Ragione attiva: La ragione, ora, si dedica a sè stessa tuffandosi prima nel Piacere, che crea una
felicità illusoria in quanto temporanea e dipendente dai beni esterni, poi tenta di combattere i mali
del mondo esterno come fanatismi e corruzioni, prima con la Legge del Cuore (sentimenti ed
emozioni che sono però soggettivi e quindi fallimentari), e poi con l'Etica del dovere (virtù,
anch'essa fallimentare).
-Individualità in sè per sè: La Ragione tenta quindi di risolvere i mali del mondo tramite
l'indivudalità in sè per sè che si divide in:
-Regno animale dello spirito: Per sisolvere i mali del mondo, l'uomo propone una legge che però
non tutela gli interessi dell'umanità ma solo gli interessi personali
-Ragione legislatrice: Per sisolvere i mali del mondo, l'uomo cerca una legge per tutelare la
comunità in sè, ma, essendo soggettiva, ogni uomo ha una propria legge comune.
-Ragione esaminatrice delle leggi: La ragione si pone al di sopra delle leggi e prende l'aspetto di
un giudice nei confronti di queste ultime. Facendo così, però, il piano della ragione (soggettivo)
viene messo al di sopra del piano delle leggi (oggettivo).
-Oggettivo: Per superare l'opposizione tra soggettivo e oggettivo, si passa allo spirito oggettivo
che pone l'attenzione sulle istituzioni in cui l'uomo vive. La Ragione torna in sè ed opera sul
collettivo. Lo Spirito Oggettivo si divide in:
-Dirito Astratto: Il diritto è detto Astratto perchè non fa riferimento a casi specifici ma generali e
vale per tutti nello stesso modo. Il diritto astratto è quindi astratto ma universale.
L'individuò esprime le sue volontà giuridiche soggettive nella forma della proprietà, che legittima
l'esistenza dell'uomo. Il contratto è la forma di accordo tra 2 uomini che legittima la proprietà
dell'individuo. Quando il contratto non viene rispettato, si incorre in un crimine che viene punito da
una sanzione, che ha lo scopo di educare l'individuo. A tal proposito, l'uomo, secondo Hegel, deve
rispettare la legge, non per paura della sanzione, ma perchè crede nell'utilità della legge.
-Moralità: La Moralità è l'antitesi del diritto astratto perchè è concreta ma individuale.
Si sviluppa seguendo la triade poponimento-intenzione-realizzazione. L'individuo, passando per il
proponimento e l'intenzione, realizza il bene.
-Eticità: L'Eticità è la moralità oggettiva, è la realizzazione della moralità.
L'eticità è la realizzazione del bene non più dell'individuo ma del collettivo. Pertanto, l'eticità è sia
concreta sia universale. Muove una critica a Kant, che credeva che la morale potesse rimanere
astratta, poichè la morale deve concretizzarsi e trovare un proprio risvolto nella realtà, non può
rimanere astratta.

Diritto Astratto Astratto e Universale


Moralità Concreto e Individuale
Eticità Concreto e Universale

-Assoluto: La sintesi tra spirito soggettivo e oggettivo in cui la ragione torna a sè più arricchita.
L'idea torna in sè cosciente di sè. Si divide in:
-Arte: L'arte è la prima forma di autocomprensione. Si manifesta tramite l'immagine. Esistono 3
momenti artistici:
-Arte Simbolica: c'è uno squilibrio tra forma e contenuto a vantaggio della forma. Ad esempio,
nell'architettura, ci sono grandi monumenti che non esprimono un contenuto.
-Arte Classica: c'è un perfetto equilibrio tra forma e contenuto.
-Arte Romantica: c'è uno squilibrio a vantaggio del contenuto. La forma non è sufficiente per
rappresentare il contenuto.
L'arte, tuttavia, non è in grado di rappresentare l'Assoluto (morte dell'arte) poichè l'arte è soggettiva
ed individuale mentre lo spirito è oggettivo ed assoluto.
-Religione: La religione è la seconda forma di autocomprensione. Si manifesta tramite la
rappresentazione. La rappresentazione ha lo scopo di suscitare e trasmettere delle immagini
dell'uomo, come ad esempio le metafore o le parabole.
La religione anche si divide in:
-Naturale: Dio è immanente nella natura.
-Naturale che diventa "della libertà": Dio è uno spirito libro che si muove nella natura.
-Dell'Individualità Spirituale: Dio appare in forma spirituale.
-Assoluta: Dio si rivela per ciò che è, uno spirito infinito, come nella religione cristiana, reputata da
Hegel perfetta.
La Religione getta le basi per l'eticità dell'uomo, educa l'uomo a comportarsi bene. L'agire religioso
è parallelo all'agire politico.
Tuttavia, anche la religione è soggettiva in quanto suscita immagini diverse in ogni uomo e quindi
non è in grado di rappresentare l'Assoluto.
-Filosofia: La filosia è l'ultima forma di autocomprensione ed è la sintesi di Arte e Religione. È in
grado di rappresentare l'Assoluto in quanto è oggettiva e assoluta.

La Filosofia della Storia


Per Hegel, la storia ha un andamento razionale. Ogni evento accade perchè deve accadere
(essere=dover essere).
Secondo Hegel, ogni popolo ha un proprio spirito, una propria essenza. I popoli entrano in conflitto
tra di loro per far prevalere il proprio spirito. Per Hegel, la guerra è fondamentale perchè permette
di stabilire quale popolo ha lo spirito più adatto a rappresentare l'Assoluto.
A volte, ci sono personaggi, detti Personaggi Cosmo-Storici, come, secondo Hegel, Alessandro
Magno, Napoleone e Giulio Cesare, che accelerano il processo della storia e sono dotati
dell'Astuzia della ragione: si servono degli individui e delle loro passioni come mezzo per
raggiungere il proprio obbiettivo.

Lo Stato Etico
Per Hegel, lo stato è sostanza etica. Lo stato, infatti, ha il compito di formare l'individuo poichè
l'individuo può realizzarsi solo nella società.
L'individuo ha il compito di rispettare le leggi che lo stato impone in quanto le leggi sono parte
della storia e delle tradizioni di un popolo. Lo stato non deve creare delle leggi ma solamente
estrapolarle dal popolo, in quanto sono già contenute in esso.
Lo stato è posto al di sopra dell'individuo, infatti, non sono gli individui a formare lo stato ma lo
stato a formare i cittadini. Proprio per questo motivo, Hegel critica il Contrattualismo di Locke.
Quando lo stato è corrotto, e non permette all'individuo di realizzarsi, l'individuo deve appellarsi
alla propria individualità attendendo.

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