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Georg Wilhelm Friedrich Hegel nacque a Stoccarda nel 1770. Il padre era un funzionario di Stato e la famiglia non era
priva di mezzi economici. Poté quindi attendere con serenita agli studi umanistici nel ginnasio della città natale.
Si appassionò soprattutto ai classici greci, pur non trascurando quelli latini (che amò molto di meno).
Nel 1788 si iscrisse all'Università di Tubinga, dove studiò per un biennio filosofia e poi per un triennio teologia, Stinse
rapporti di amicizia con compagní di studio destinati a diventare protagonisti di primo piano nella cultura tedesca, come
Hölderlin e Schelling, che esercitarono su di lui un notevole influsso.
Lo scoppio della Rivoluzione francese ) e le sue prime affermazioni produssero una notevole impressione sugli studenti
di Tubinga. Terminati gli studi, Hegel, invece di dedicarsi alla carriera ecclesiastica, scelse l'ingrato mestiere del
precettore, dapprima a Berna (dal 1793 al 1796) e poi a Francoforte (dal 1797 al 1799) dove ritrovò Hölderlin. In questo
periodo egli si dedicò agli studi di storia politica ed economica, ma i suoi interessi teologici restarono vivissimi
Morto il padre nel 1799, grazie all'eredità toccatagli, poté dedicarsi esclusivamente agli studi, e nel gennaio 1801 si recò
a Jena, che allora era l'Università più famosa.
Nel 1801 pubblicò il suo primo scritto a stampa intitolato Differenza fra il sistema filosofico di Fichte e quello di Schelling,
prendendo posizione a favore di quest'ultimo.
Caduto in difficoltà economiche a causa della guerra, Hegel accettò di dirigere la «Gazzetta di Bamberga»
Nel 1818 Hegel passò a Berlino, dove restò fino al 1831, anno della sua morte.
Fra i lavori giovanili del periodo di Berna e di Francoforte (1793-1800) spiccano soprattutto gli scritti teologici,
Ciò che è razionale è reale (ciò che è nella mia testa è reale, le cose di questo mondo esistono per
le leggi del mondo che noi non vediamo)
Ciò che è reale è razionale (ciò che vedi è razionale)
1 TAPPA Incontro coscienza con oggetto (il mondo) la coscienza conosce il mondo in 3 momenti
COSCIENZA
INTELLETTO
Io conosco il mondo attraverso l’intelletto, il
mondo è retto da leggi, coscienza diventa
autocoscienza, grazie al mio intelletto
SENSIBILE.
Io conosco il mondo
Fenomenico con i 5 sensi,
ma i sensi possono ingannarmi
PERCEZIONE
Io percepisco le cose, posso dire
com’è un oggetto, cioè do attributi, ma un oggetto si può
trasformare, esempio:Granellino di Sabbia-Neve. È contraddittorio risulta uno e molti
2 TAPPA
L’AUTOCOSCIENZA: quando la coscienza incontra un’altra coscienza
1. FIGURA SERVO PADRONE
Hegel si rifà al medioevo, prende in considerazione la figura del servo e del padrone. In
quanto il servo per protezione diventa servo però il padrone ha bisogno del servo perché
senza servo non è padrone quindi diventa servo del servo.
2. STOICISMO E SCETTICISMO
Stoicismo=rappresenta la libertà della coscienza
Lo stoicismo afferma che per essere felici dobbiamo sganciarci dalla vita terrena
“ATARASSIA” e che la felicità è dentro se stessi. Lo stoicismo trapassa dialetticamente lo
Scetticissimo (dubita di tutto)
3. COSCIENZA INFELICE
si rifà al cristianesimo, in quanto il cristiano fa di tutto per compiacere a Dio, ma sa che è
un essere finito e imperfetto e limitato, e non può essere infinito e perfetto come Dio.e
ricerca la perfezione all’infuori di se.
3 TAPPA: RAGIONE: la coscienza infelice capisce che deve trovare il vero dentro di lei
1. RAGIONE OSSERVATIVA: la ragione che osserva la natura si rende conto che è una
coscienza astratta ma bisogno di certezza
2. RAGIONE PRATICA: ragione che nelle sue azioni morali agisce, la ragione per trovare se
stessa deve agire (sfera morale) prende in considerazione i tre momenti:
• FIGURA DEL DON GIOVANNI Il Faust di Goethe: ogni individuo le realizzarsi, il
dongiovanni risiede nell’appagamento dei suoi desideri, soddisfa il proprio
istinto ma non è realizzato
• L’UOMO CHE SEGUE LE LEGGI DEL CUORE: trova la realizzazione nel fare le
cose che il cuore richiede,è l’uomo che segue il proprio cuore, ma ognuno di noi
ha una legge del cuore diversa. •c’è una lotta, non c’è una realizzazione
• VIRTÙ: l’uomo si da l’ideale , in quanto etico, ma rimarrà ideale e non sarà mai
concreto, perché non sempre si concretizza
5 TAPPA: RELIGIONE attraverso la religione si arriva al sapere assoluto, lo spirito prende coscienza
di se stesso
• RELIGIONE NATURALE:credo in animali come Buddismo e induismo rappresenta assoluto
in forma di cose naturali
• GRECA credo negli oggetti,assoluto in forma di sculture rappresenta assoluto in forma
umana, soggetto finito
• CRISTIANA: religione rilevata, un uomo nella sua figura di cristo c’è unità , concretezza
lo spirito Santo e questo spirito con uno di noi, quando compiamo un gesto buono, è una
fusione di Dio su di noi, affinché compiamo il bene
Coscienza che arriva ad avere punto di vista della filosofia
Tramite la religione rilevata si arriva al sapere assoluto , al sistema della scienza
alla morte di Hegel i discepoli si dividono in destra hegeliana e in sinistra hegeliana
KARL MARX faceva parte della sinistra Hegeliana SOCIOLOGO-POLITICO
FILOSOFIA DELLA PRASSI (PRATICA), ESISTENZA
•nacque a Treviri il 1818
•padre avvocato madre casalinga
•padre e madre ebraici, in seguito alle leggi antisemitiche passano al protestantesimo
•Studia legge e prosegue studi nelle migliori università di Berlino
•Passa al giornalismo e diventa redattore e caporedattore <Gazzetta Renana>
•A parigi entra in contatto con Engels(vive di rendita) il quale gli fu amico e collaboratore per la
vita, qua conosce ambiente socialista(problemi società dopo la rivoluzione industriale)
Marx dice che la società non si cambia con le idee ma è la società che determina le idee, per Marx
il socialismo è astratto.
•si matura il suo distacco dalla sinistra hegeliana
•In belgio egli insieme a Engels dettò il famoso Manifesto del partito comunista su incarico della
Lega comunista
•si trasferisce a Londra e morì nel 1883
MARX E LA CRITICA DELLA RELIGIONE
La religione è l’oppio del popolo. non è la religione che il popolo ma il popolo la crea perché ho
bisogno di rifugiarsi in Dio, trovano sensazione di pace.
MARX CRITICO DI HEGEL->troppo astratto
la vita è come un pendolo che oscilla tra noi e dolore passando per un
attimo fugace di gioia.
L’uomo vive in uno stato di infelicità, siamo sempre desiderosi di qualcosa. La vita è bisogno il
dolore. Se il bisogno viene soddisfatto allora si piomba nella società e nella noia. Il fine è illusorio il
desiderio rinasce in forma nuova.
Inizio esistenzialismo
•il suicidio non è una via per la liberazione del dolore poiché suicidandosi accontentiamo
la volontà