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SCHOPENAUER

1788, famiglia ricca borghese

Danzica, Polonia oggi, prima Prussia occidentale

Figlio di ricchi, la family lo agevola nel fare viaggi, gira per la Germania e non solo e cerca di imparare
filosofia, commercio ecc. ma non lo fece perché maturò in lui visione pessimistica della vita e so chiuse in sé
stesso

Temi dominanti delle meditazioni filosofiche giovanili morte, mistero dell’eternità, smarrimento di fronte
a grandezza natura

Padre muore nel 1805, Schopy si allontana da borghesia e inizia passione per filosofia e arte greche

1818 “Il Mondo come Volontà e Rappresentazione”

Si appassiona a Platone vuole arrivare al mondo delle idee (mondo perfetto di Platone) e si appassiona
anche a Kant (Schopy era antihegeliano) e diventa il suo punto riferimento: apprezza l’aspirazione a
metafisica per attingere alla cosa in sé per comprendere tutto e per raggiungere grado max conoscenza

Si appassiona anche ad antiche sapienze orientali delle Upanishad, ovvero la consapevolezza del carattere
effimero dell’esistenza e la via liberazione per raggiungere la realtà immutabile

SUPERAMENTO REALISMO E IDEALISMO

Opera maestra “Mondo come Volontà e Rappresentazione” (“mondo=mia rappresentazione”)

Tema consapevolezza che non si può conoscere l’essenza delle cose ma solo come appaiono
nell’esperienza grazie agli organi di senso e facoltà conoscitive

Il mondo non esiste se non con il rapporto tra soggetto e oggetto che sono inscindibili e non possono
sussistere indipendentemente l’uno dall’altro soggetto e oggetto sono 2 aspetti correlati della
rappresentazione stessa, per questo critica il realismo perché riduce in modo errato il soggetto all’oggetto
(realtà esterna condiziona il soggetto) e critica l’idealismo che risolve l’oggetto nel soggetto come sua
produzione interna.

Tutto ciò che è nel mondo si chiama fenomeno e sono riordinati da soggetto grazie a forme a priori e a
categorie di causa

1)FORME A PRIORI (principio di individuazione)  tempo e spazio

Le cose nel mondo appaiono in una precisa successione temporale e in rapporti spaziali, tutto ha tempo e
spazio grazie a organizzazione del materiale percettivo (organi di senso e facoltà conoscitive)

Tempo e Spazio fungono da principio di individuazione grazie al quale le cose risultano diverse tra loro

2)CATEGORIE DI CAUSA (tutte insieme si chiamano principio di casualità o di ragion sufficiente)

Oggetti individuati da forme a priori ora devono riordinarsi grazie a categorie di causa che si chiamano
principio di casualità o di ragion sufficiente e si dividono in 4 configurazioni

1)Principio del Divenire spiega la relazione causa-effetto tra oggetti naturali (piove? terreno è bagnato)
2)Principio del Conoscere regola rapporto logico tra premesse e conseguenze (“prof non ho studiato!”
“eh fatti tuoi, prendi 4”)

3)Principio dell’Essere ordina le connessioni spazio-temporali e rapporti tra enti geometrici e materiali

4)Principio di Agire stabilisce connessione tra azioni che si compiono e motivi per i quali sono compiute

CARATTERE ILLUSORIO DELLA REALTÀ FENOMENICA

Mondo fenomenico è illusorio e ingannevole e Schopy riprende da antica tradizione induista e usa
espressione “maya”, ovvero illusione che allude a velo che deve essere sollevato per conoscere verità

Come si alza sto velo? grazie al corpo, ovvero la chiave di accesso alla verità. È soggetto corporeo e oggetto
tra gli oggetti ma anche sede in cui si manifesta una forma irriducibile (volontà, il noumeno)) che va oltre al
mondo della rappresentazione e che non può essere fenomenica, è così potente che fugge a ogni
determinazione casuale (non può essere riordinata nelle 4 categorie di causa)

VOLONTÀ DI VIVERE COME ESSENZA DELL’UNIVERSO

Ogni attività umana è volta ad affermazione individualità (faccio le cose per me) che manifesta brama di
vivere (mangiamo panozzo unto, è buono eh, ma in realtà è impulso perché abbiamo fame e vogliamo
sopravvivere) stessa cosa per desiderio sex, vogliamo essere appagati ma vogliamo mandare avanti specie
per non estinguerci.

Una volta squarciato il velo di maya, si scopre che essenza del nostro essere è volontà ci spinge al
desiderio di vivere ed autoconservazione.

La volontà è universale, di tutti, ma anche inconsapevole perché è impulso naturale antecedente alla
coscienza, eterna perché indistruttibile, unica perché non è individuale ma di tutti e cieca perché non ha
scopo, esiste e basta.

LA VITA È UN CONTINUO OSCILLARE TRA DESIDERIO E NOIA

Essendo cieca, la volontà è anche fonte di dolore che conduce a desiderio con una condizione di privazione
(abbiamo dolore uomo ha desiderio di avere qualcosa che non si ha, quindi è carente e non troverà mai
desideri saziati e cercherà felicità invano senza trovarla).

Tra un dolore e l’altro c’è il piacere. Oltre al dolore, l’esistenza è caratterizzata dalla noia che arriva quando
si allenta l’ansia provocata da desiderio di realizzare qualcosa. (voglio milione di euro: lo ottengo, sono
appagato, sono annoiata perché non ho desiderio).

La conclusione è che nel mondo prevale il dolore dato che spesso siamo annoiati e a volte non possiamo
appagare desideri.

LE 3 VIE DI LIBERAZIONE DEL DOLORE

Esperienza estetica, etica, e ascesi (3 soluzioni per raggiungere lo stato più ambito dell’uomo
annullamento volontà, ovvero il dolore
1)Esperienza estetica ci dimentichiamo del dolore grazie all’arte che è contemplazione, momento
quietivo per la volontà (se guardo opera d’arte mi dimentico che ho desiderio)

Anche musica è importante perché oltre a essere arte, è indipendente da mondo fenomenico quindi
potrebbe esistere anche se mondo non ci fosse. Sta fase estetica è temporanea, l’effetto non dura molto.

2)Fase Etica, Morale impegno pratico per il prossimo, volontà universale e tutti soffrono, non bisogna
compiere azioni che possano fare del male alla volontà degli altri, si parla di giustizia e diritto, (non fare ad
altri ciò che non vuoi sia fatto a te). Può essere vista anche come volontà di fare bene al prossimo con
compassione, ovvero soffrire con qualcuno superando egoismo

3) Ascesi grado più alto, mortificazione istinto, processo di Noluntas (non voglio da latino) dove si nega la
volontà: uomo deve raggiungere stato di castità, sacrificio, digiuno, povertà, e rassegnazione.
Caratteristiche ricollegabili a vita cristiana ma seguire sti dogmi porta a Dio del cristianesimo, andare in
paradiso, nell’ascesi si raggiunge il Nirvana, ovvero esperienza del nulla.

KIERKEGAARD

1813, Copenaghen, Danimarca

Famiglia religiosa e senso del peccato. Padre tormentato da scommessa che aveva fatto e pensava che l’ira
di dio fosse caduta sulla famiglia: Kierke lo vive malissimo, crebbe con incubo del peccato e connotazione
negativa dell’uomo

1841 si fidanza con regina Olsen nel ma ruppe dopo poco per consapevolezza di non poter vivere vita
normale, dice che dio ha precedenza su tutto, Regina non la prende bene e vuole ammazzarsi.

Stima molto Socrate e la sua ironia e smentisce Hegel e Schelling e Idealismo perché veniva universalizzato,
sosteneva individualità dell’uomo

Definizione verità scegliere con passione infinito ciò che è oggettivamente incerto, non sai se ti troverai
bene o no (scegli come se dovessi scegliere per sempre)

SFONDO RELIGIOSO DEL PENSIERO

Diede prima definizione filosofica filosofia è una scelta, uomo dovrebbe scegliere dio su tutto il resto

Critica chiesa moderna perché sembra che cristianesimo fosse stata ridotta ad una mera dottrina e solo
come speculazione teologica senza seguire i principi del cristianesimo e cercare di imitare esempio di cristo;

Il Cristianesimo non è scelta facile e il volto severo di dio non dovrebbe essere sostituito da uno addolcito
(Dio dovrebbe essere severo con chi non vive esempi cristiano, chiesa lo ha addolcito per farlo essere
buono con chiunque).

Uomo è in situa drammatica dell’esistenza e le scelte che compie saranno una sua responsabilità
LE 3 Responsabilità ESISTENZIALI DELL’UOMO

1843 “Aut aut”, significa “o o", propone due opzioni e nel libro successivo “Timore e Tremore” l’ultima
scelta per quanto riguarda possibilità di vita dell’uomo

1)Vita Estetica vita nella quale umo cerca costantemente piacere per sfuggire alla noia. Illustra nella
sezione di aut aut il diario di un seduttore Don Giovanni che cerca piacere carnale, mentre Johannes cerca
piacere spirituale. Nella scelta non si può che essere insoddisfatto perché provoca dispersione del soggetto

2)Vita Etica dopo aver vagheggiato nella fase estetica è il momento di compiere una scelta, passaggio
verso lo stadio etico. Dovere morale della Famiglia, no piacere, amare non più solo carnale ma acquista
profondità.

Cambia ruolo donna nell’estetica è solo carnale, ora è concretezza, riesce a dare riposta al tempo quando
molti filosofi non ci sono riusciti: vive essere perfetta nella sua vita terrena, non ha paura del tempo.
Lavoro fondamento comunità, uomo dovrebbe assolvere funzione e rispettare il suo ruolo. Sembra
mondo appagato ma uomo è minacciato da conformismo, quindi…

3)Vita Religiosa ”Timore e Tremore”, sequel Aut Aut. Uomo si rende conto di squilibrio tra carattere
effimero del mondo e la dimensione dell’eterno, si sente inadeguato rispetto a dio e si pente per fare salto
della fede. Importante Abramo che ha scelto di obbedire a dio perché dio lo ha scelto e fa un salto della
fede scegliendolo, sua scelta è irrazionale e assurda perché è un salto nel vuoto. La religione è quindi un
paradosso e uno scandalo perché quando uomo sceglie dio è solo, si crea rapporto 1.1, individuale.

Fede non ha pace ma provoca inquietudine perché è un salto nel vuoto.

UOMO COME PROGETTUALITÀ E POSSIBILITÀ

Uomo si differenzia dal male perché è ex-sistenzia esce da sé e si proietta nel futuro, è progettualità e
possibilità, ovvero quello che sceglie di diventare, però alla possibilità subentra l’angoscia perché nulla è
certo e uomo, con la libertà di scelta ha paura di sbagliare tutto).

Uomo prova disperazione malattia mortale dell’io che è lacerato tra finito ed infinito ed è condizione di
chi nega dio e pensa che riesce a fare una vita senza dio.

LA FEDE è L’UNICO RIMEDIO ALLA DISPERAZIONE però bisogna viverla e no professarla come una dottrina.

FEUERBACH

1804, baviera, Landshut

Studia teologia a Berlino ebbe come maestro Hegel

Insegna all’università e ha stile di vita APPARENTEMENTE monotono

1830 “Pensieri sulla Morte e Immortalità” che fece scandalo nonostante venne pubblicato in forma
anonima, si guadagnò l’epiteto di anticristo in persona

Intensifica studi e venne apprezzato da molti giovani ribelli


Trascorse ultimi anni paralizzato a causa di un ictus e morì vicino a Norimberga nel 1872

ATTENZIONE PER L’UOMO COME ESSERE SENSIBILE E NATURALE

Uomo non è soggetto spirituale ma figura naturale che ha sua essenza nella corporeità e materia (contro
Hegel)

Migliorare condizioni vita migliorare la situazione (materiale) sanitaria, alimentare e rivalutare gli aspetti
concreti dell’esistenza e andare contro idealismo che fondava la realtà sulle idee.

Sto concetto prende il nome di materialismo naturalistico secondo cui la cosa più importante è il bisogno
naturale dell’uomo e soddisfare i bisogni

Si sviluppa quindi un aspetto filantropico

L’ASSENZA DELLA RELIGIONE

Feuerbach vuole eliminare il vincolo più radicale la religione! Rende uomo dipendente da entità
superiore considerata divina e parla di un passaggio da entità teologica ad antropologica che è chiamata
UMANESIMO perché mette al centro l’uomo.

Dio è creato dall’uomo che proietta al di fuori sé stesso e le sue qualità più elevate per creare l’essere
perfetto, ovvero Dio che è quindi la “realizzazione dei bisogni dell’umanità e nello stesso tempo la
personificazione delle sue doti migliori”.

L’ALIENAZIONE RELIGIOSA

La religione comporta una scissione che Feuerbach chiama alienazione. Uomo pone fuori di sé la propria
essenza, la oggettiva in un essere trascendente, è quindi una situazione infelice dalla quale bisogna liberarsi
per emanciparsi e vivere razionalmente.

MARX

Filosofo, economista, politico, sociologo insieme a Comte

Prima di essere comunista era democratico

Prende distanze da Hegel dal quale però apprezza l’idea che la storia sia frutto di un processo dialettico ma
rifiuta la riduzione del reale all’ideale e prende distanze anche da Feuerbach dal quale apprezza però
attenzione rivolta all’uomo come essere sensibile e concreto

Socialisti francesi vedono la borghesia come un qualcosa di eccezionale ma Marx capisce che borghesia è
mondo utopistico, non il top come per i francesi, al contrario del socialismo scientifico fondato su analisi
realtà economica e orientato ad una sua trasformazione radicale

La produzione di Marx di divide in 2

Pre-manifesto, dove si vede Marx giovane

Post manifesto dove si vede un Marx maturo


Cosa è religione? “religione oppio dei popoli” è un’alienazione, come Feuerbach

Ideologia non è un termine neutro ma indica una visione rovesciata della realtà, le idee dominanti quindi
sono quelle della classe dominante

4 TIPI DI ALIENAZIONE (DIAGNOSI) DELL’UOMO CHE È OPERAIO

1)Rispetto al prodotto del suo lavoro operaio viene espropriato del proprio prodotto

2)Rispetto ad attività spersonalizzata e ripetitiva

3)Rispetto ad assenza lavoro distingue uomo d’animale

4)Rispetto ai suoi simili rapporto conflittuale

Critica alla catena di montaggio, uomo lavora e non ottiene nulla, è alienato da lavoro e si sente animale,
litiga con simili per il lavoro

Per superare alienazione bisogna abbattere società borghese e istituzioni e realizzare la società comunista
in cui si elimina proprietà privata ed è soppressa la divisione in classi; non è un concetto politico, era pura
e semplice economia.

MATERIALISMO STORICO (DIALETTICA PER HEGEL)

Teorizza materialismo storico, secondo ci vi è una base materiale concreta che rappresenta il motore della
storia perché uomo è essere concreto e storico, diviene ciò che è in base a condizione materiali in cui si
trova a luogo in cui si trova

Storia vista come processo dialettico che evolve e si trasforma sotto spinta di dinamiche economiche

Base materiale divisa in struttura dalla quale deriva poi la sovrastruttura

Struttura composta da modalità con cui uomo risponde a necessità fondamentali0modi di produzione,
ovvero base economica. Modi di produzione di dividono in forze produttive e rapporti di produzione:

Forze produttive espressione di classe in ascesa,

Rapporti di Produzione espressione interessi classe dominante, quindi ne deriva un conflitto di classe

Sovrastruttura insieme di produzioni culturali, giurisdizione, politica, filosofia, quelle che non sono solo
materiali

Si può parlare di modi di produzione anche dal punto di vista politico con:

Tesi comunismo primitivo

Antitesi sistema feudale capitalistico o medievale

Sintesi nuovo comunismo, progresso senza proprietà privata

COMUNISMO no ideale astratto a cui tendere, ma movimento reale che abolisce lo stato di cose
presenti. Quindi viene da sé, classe proletaria non ha bisogno di attivarsi.
SISTEMA CAPITALISTICO

Marx analizza la categoria di merce la quale ha un duplice valore:

1)Valore di Uso la capacita di un prodotto di rispondere a un prodotto umano

2)Valore di Scambio fa sì che i beni e le merci differenti tra loro possano essere messe in una specie di
linea che le compari come prezzo. Il valore dipende dal lavoro

Cambia l’andamento mercantile m-d-m’= strategia del baratto, denaro visto come mezzo.

Dice che è d-m-d’, la merce è il mezzo!!! L’importante è avere un guadagno, un profitto. Non è uno scambio
equivalente perché la merce è la forza lavoro che è pagata il minimo indispensabile anche se lavora un tot
di ore in più rispetto alle 8 previste ad esempio. C’è più lavoro che bene prodotto e di conseguenza si ha più
guadagno: plusvalore dato da pluslavoro.

p/v= p P il plusvalore, V è il capitale variabile (forza lavoro), potrebbe variare perché si può pagare di
meno per forza lavoro che lavora più ore al giorno

Più attiva è la forza lavoro, più materiali bisogna acquistare e utilizzare.

Lavoro unilaterale per i lavoratori (fanno sempre stessa menata)

Caduta tendenziale saggio del profitto capitalista (guadagno quando si usa economia capitalistica) 
p/v+c v=capitale variabile, c’è capitale costante (somma che paghi sempre).

Il saggio di profitto è sempre inferiore rispetto a plusvalore

La rivoluzione sociale è l’unica soluzione al conflitto di classe che vuole una società comunista

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