c)
Il fine del dialogo è la MAIEUTICA ( arte della levatrice, ereditata dalla mamma, del fare
partorire ): per mezzo di alcune domande poste al suo interlocutore, fa prima il vuoto nella sua
mente, per poi riempirla con le sue verità, aiutandolo a partorire la verità, che egli custodisce in
modo latente dentro di sé, in un modo costruttivo-positivo e non passivo → la verotà diventa una
conquista personale e si compie l'AUTOEDUCAZIONE come vera fonte di educazione (il maestro
aiuta il discepolo a maturare autonomamente).
La morale di Socrate: nuova concezione della virtù (DEF. Modo ottimale di essere uomo, modo
migliore di comportarsi), come pratica abituale del bene tramite cui l'uomo consegue la felicità →
EUDEMONISMO = una vità virtuosa è una vita felice. Per essere uomini in modo ottimale bisogna
fare filosofia, ossia riflettere criticamente sull'essere e sull'agire.
Caratteristiche della virtù:
1) E' RICERCA: non è un dono, ma una conquista da ottenere con sforzo!
2)E' SCIENZA:si fonda sulla ragione → i valori umani come Bene, Giustizia scaturiscono dal
nostro ragionamento (logos). Socrate intende la vita disciplinata dalla ragione: razionalismo morale
di S., come primato dell'intelletto sulla volontà → accusa di “intellettualismo etico”.
Con la sua identificazione della virtù con la scienza S. → viene accusato di “formalismo etico”,
ovvero non specifica i comportamenti concreti che l'uomo deve tenere, non definisce in concreto le
virtù.
3) E' UNICA: le virtù al plurale sono tutte riconducibili alla virtù come scienza del bene; la virtù è
un valore interiore (corrisp. All'anima di Platone); le uniche vie per raggiungere la virtù sono il
razionalismo morale.
VIRTU'=SCIENZA ; VIZIO= IGNORANZA: chi conosce il bene lo mette in pratica, se fa il
MALE è perchè ignora il bene.
Il male:
•nessuno fa il male sapendo di farlo → 2 paradossi:
1)nessuno pecca volontariamente;
2)chi fa il male è perchè ignora il bene, perchè chi agisce fa ciò che ritiene sia il bene per lui
•è preferibile subire il male piuttosto che commetterlo.
L'anima: è la guida divina dell'agire umano , che socrate chiama “il demone”. 2 visioni:
1.orfica: l'anima è prigioniera del corpo, nel quale è decaduta a causa di una colpa originaria.
2.Immortalità dell'anima : è la sede della vita intellettuale dell'uomo.
Religione: Socrate ammette una divinità superiore, come MENTE UNIVERSALE DIVINA, che si
attua nella mente dell'uomo, della quale gli dei tradizionali sono una MANIFESTAZIONE.
La mente del cosmo è simile a quella umana e non è casuale-> solo l'uomo in quanto dotato di
ragione, può entrarvi in contatto.
Socrate nei suoi scritti si rivolge alla divinità superiore e non agli dei tradizionali : 2 ACCUSE
1)ACCUSA DI NON RICONOSCERE COME DEI QUELLI TRADIZIONALI DELLA CITTA',
MA DI INTRODURNE DI NUOVI.
2)ACCUSA DI CORROMPERE I GIOVANI.
3)PENA: la morte
c'è un processo, Socrate può tentare di scagionarsi o scappare da Atene. Non vuole fuggire, ma tenta
di difendersi con un atto di piena fedeltà a sé stesso e ai suoi principi: E' LEALE VERSO LA
CITTA' E LE SUE LEGGI, in quanto l'uomo è figlio delle leggi, si costituisce come essere umano
proprio im un contesto di comunità retto da leggi, chi le rifiuta cessa di essere uomo!
N.B: LE LEGGI SI POSSONO MIGLIORARE O CAMBIARE, MA NON VIOLARE →
SCEGLIE LA CONDANNA PERCHE PREFERISCE MORIRE MA RIMANENDO
FEDELE ALLE LEGGI PIUTTOSTO CHE VIVERE VIOLANDOLE.
PLATONE (427-347 A.C)
CONTESTO STORICO DI PLATONE: declino di Atene e decadenza , crisi politico culturale:
tramonto democrazia di Pericle, sconfitta Atene guerra del Peloponneso, aristocrazia dei 30 tiranni,
ritorno alla democrazia ma morte di Socrate: idealizzata come simbolo della crisi, e speranza di
superarla attraverso la rifondazione filosofica della politica, per migliorare lo stato.
1° FASE: DIALOGHI, scritti giovanili o socratici → Apologia di Socrate ( sua difesa), Critone,
Eutifrone, Eutidemo, Lachete, Carmide, Ippia Maggiore, Protagora, Gorgia, Repubblica I, Cratilo,...
2° FASE: scritti della maturità : TEORIA DELLE IDEE E TEORIA DELLO STATO → Fedone,
Simposio, Repubblica II-X, Fedro.
3° FASE: DIALOGHI DELLA VECCHIAIA: Parmenide, Teeto, Sofista, Politico, Filrbo, Timeo,
Crizia, Leggi, Lettere
+ DOTTRINE NON SCRITTE: corsi che tenne in forma orale intorno al bene.
CRITONE: la ricerca è una missione che non può essere tradita, accettando compromessi o fughe
(presentazione del dilemma di Socrate: accettare la morte o fuggire dalla città come consigliato
dagli amici)
PROTAGORA: polemica con il concetto di virtù dei sofisti → Protagora sostiene che le virtù
sono molteplici, e la scienza è una sola di esse, quindi non può affermare l'insegnabilità della virtu.
Solo la scienza si può insegnare, e la virtu si puo insegnare solo in quanto scienza.
CRATILO E EUTIDEMO: sul LINGUAGGIO e contro l' ERISTICA: arte del battagliare a
parole. Il linguaggio, per i Sofisti, è un mezzo per insegnare la natura delle cose: è pura
convenzione, che si deve alla libera iniziativa dei singoli(una vale l'altra): scienza dei nomi è la
scienza delle cose.
Per Platone: il linguaggio è lo strumento che serve ad avvicinare l'uomo alla conoscenza delle
cose: ogni nome deve imitare ed esprimere, per mezzo di lettere e sillabe, la natura della cosa
significata ( quindi il nome presuppone la conoscenza delle cose) → il linguaggio è
PRODUZIONE UMANA, ma non arbitraria, diretta dalla natura delle cose → il ling.può essere
più o meno esatto, si può dire il falso, mentre per i sofisti qualsiasi cosa si dica è vera, perchè il
linguaggio è sempre esatto
(Non tutti i nomi hanno carattere natuale, ad es. i numeri sono nomi convenzionali).
GORGIA: contro la RETORICA DEI SOFISTI: tecnica di persuasione utilizzabile in modo del
tutto indipendente dai contenuti della tesi da difendere → non ha un oggetto proprio, consente di
parlare di tutto, è una pratica adulatoria.
L'utilizzo della retorica implica che la Giustizia sia solo una convenzione umana, un concetto
relativo, che dipende come ogni valore, dallo Stato a cui si appartiene: per i sofisti è il rispetto
delle consuetudini o leggi dei governanti.
Per Platone invece è il presupposto fondamentale per la nascita e la vita dello Stato, e consiste
nell'armonia fra :
–classi di cittadini dello stato
–parti dell'anima dell'individuo
Concetto di Bene:
Socrate = bene è conoscenza, male= ignoranza.
Platone = bene come ragione, esercizio di virtu, ricerca di una misura razionale con cui tenere a
bada gli istinti, e male come impulso irrazionale.
Per formulare la teoria delle idee P. si chiede QUAL'E' L'OGGETTO DELLA SCIENZA?
Certamente il suo oggetto non potranno essere le cose apprese dai sensi ( le realtà dell'esperienza),
perche sono mutevoli e imperfette.
↓
L'OGGETTO DELLA SCIENZA SONO LE IDEE, COME MODELLO DELLE COSE:
paradigma, detto poi “archetipo” o modello primordiale delle cose
Le cose apprese dai sensi sono copie imperfette delle idee: MIMESI : le cose imitano le idee.
IDEE= sono il modello delle cose
COSE= sono la copia imperfetta delle idee.
ORDINE GERARCHICO PIRAMIDALE DELLE IDEE: Le cose partecipano delle idee valori e le
idee valori partecipano dell'Idea del BENE.
Al momento della morte, l'anima si libera dal corpo e si unisce alle idee, per poi reincarnarsi in un
altro corpo, che l'anima stessa sceglie: MITO DI ER ( nella Repubblica) sulla scelta dell'anima
prima della reincarnazione nel corpo: le anime sono invitate a fare una scelta, circa il proprio
destino, nel momento che precede la loro reincarnazione. Ogni anima sceglie il modello di vita
(cioè il corpo) che incarnerà:spesso la scelta è guidata dalle esperienze che l'anima ha fatto nella
vita precedente.
LA NATURA DELL'ANIMA
ANIMA = soffio di vita , è una sostanza incorporea che si muove da sé, che vive, che dà vita ed è
immortale.
L'anima ha 3 parti, a cui corrispondono 3 virtù:
1.RAZIONALE, risiede nel cervello → virtù: SAPIENZA (saggezza) e questa ha il comando;
2.IRASCIBILE O IMPULSIVA, risiede nel petto → virtù CORAGGIO; è assimilabile alla volontà
intesa come ciò che la ragione ritiene giusto;
3.DESIDERANTE, risiede nel ventre ed è l'amore per i piaceri della vita, virtù → TEMPERANZA,
come moderazione degli appetiti.
MITO DELLA BIGA ALATA (nel Fedro): l'animaè simile ad una coppia di cavalli alati guidati da
una auriga, la ragione, verso l'iperuranio.
Un cavallo è bianco e docile, e rappresenta l'animo irascibile, ovvero la volontà al servizio della
ragione; l'altro è nero e indomabile (anima desiderante). L'anima può contemplare la totalità delle
idee attraverso la ragione, ma solo per poco tempo , perchè il cavallo nero, simbolo di desideri e
impulsi corporei, la tira verso il basso → ogni anima contempla le idee di piu o di meno.
Quando per oblio o per colpa l'anima perde le ali, cade e appiglia al corpo come salvezza, si incarna
nel corpo di un uomo, che sarà tale e quale l'anima lo rende. QUINDI: tanto piu un'anima ha
contemplato la totalità delle idee, tanto più il corpo dell'uomo in cui si incarna sarà votato alla
sapienza; allo stesso modo tanto più un anima ha contemplato il bene quanto piu il corpo che
vivifica sarà virtuoso.
LA BELLEZZA (Fedro):
Le cose sono belle in virtù del loro rapporto con l'idea del bello: l'anima caduta nel corpo mantiene
sopito il ricordo delle idee contemplate nell'iperuranio, tra cui la bellezza in sé, che l'esperienza
sensibile risveglia. La bellezza sensibile avvicina l'anima alle idee.
Platone distingue tante forme di amore quante forme di bellezza, secondo una scala gerarchica che
va da:
–bellezza per il corpo → amore per il corpo ( è il primo che si incontra)
–bellezza dell anima → amore per l'anima
–bellezza delle leggi → amore per le leggi
–bellezza delle scienze → amore per le scienze
–bellezza in sé: al di sopra di tutto: è eterna, sempre uguale se stessa, è l' amore filosofico.
N.B l'amore platonico, nell'accezione odierna, che nasce nel medioevo, intesa come relazione
sentimentale asessuata (l'elevazione spirituale si raggiunge solo rinunciando alla propria corporeità)
è FUORVIANTE. Secondo Platone l'eros è radicato nei sensi, quindi non spregia la corporeità, ma
tale livello va poi abbandonato per dedicarsi ai livelli successivi di amore.
IL MALE:
•Per Socrate è ignoranza del bene, quindi incolpevole, è preferibile subirlo che commetterlo perchè
una vita non virtuosa è infelice;
•Per Platone è un impulso contrario alla ragione, che l'uomo può assecondare o tenere a freno, è
colpevole, è preferibile subirlo anziche commetterlo, perchè rende la vita terrena infelice e verrà
punito nell'aldilà.
FINALITA' POLITICA DELLA TEORIA DELLE IDEE: è uno strumento che serve agli uomoni
per uscire dal caos delle opinioni e dei costumi e che faccia cessare le lotte che scaturiscono dalla
molteplicità dei punti di vista. La conoscenza delle idee permette la fondazione di una scienza
politica universale e della filosofia al potere.
Secondo PLATONE la GIUSTIZIA risiede nell'adempimento convinto del proprio compito in vista
di dell'armonia e della felicità complessiva dello stato.
Esistono due tipi di giustizia:
–Formale: data dall'ordine, dalla proporzione esistente nei rapporti interumani
–Politica: secondo una società gerarchica, divisa in classi, basata su ruoli fissi e differenziati:
ognuno deve scegliere quello per cui è piu adatto e dedicarsi ad esso.
MITO DELLE STIRPI, per spiegare la diversità tra individui e la loro diversa destinazione sociale:
Le diverse attitudini natuali determinano l'appartenenza di un soggetto ad una classe e non ad un'
altra. Ciò dipedende dalla preponderanza di una parte dell'anima sulle altre:
–gli individui prevalentemente razionali → portati a sapienza e governo
–gli individui prelavelentemente impulsivi → portati a essere guerrieri
–gli individui prevalentemente soggetti ai desideri e agli istinti → portati al lavoro manuale.
COMUNISMO DI PLATONE: eliminazione della proprietà privata e comunanza dei beni per le
classi superiori per realizzare l'ideale di Giustizia. Comunanza anche delle donne, la classe al potere
non ha famiglia, le unioni matrimoniali sono decise dallo stato, i figli sono tolti ai genitori, le donne
sono uguali rispetto agli uomini.
Platone descrive un modello ideale di STATO, dal quale sono possibili alcune alterazioni.
La forma fisiologica di governo è l'aristocrazia dei filosofi.
Le forme patologiche sono:
•timocrazia: governo fondato sull'onore → uomo timocratico amante di comando e onori;
•oligarchia: governo fondato sul censo, in cui comandano i ricchi → uomo avido di ricchezze,
parsimonioso e laborioso;
•democrazia: i cittadini sono liberi, ad ognuno è concesso di fare ciò che vuole → uomo
democratico, che tende ad abbandonarsi ai piaceri smodati;
•Tirannide: nasce dall'eccessiva libertà della democrazia. E' la forma di stato più spregevole →
uomo tirannico, schiavo delle passioni.
Il contesto sociale da cui nasce la critica di Platone alla democrazia di Pericle è caratterizzato dallo
scontro tra ARISTOI (nobili) e POPOLO ( insieme di persone che godono del diritto di
cittadinanza), a cui corrispondono due concezioni di vita diverse:
–concezione aristocratica: i migliori devomo governare, cioè chi possiede il sapere;
–concezione democratica: il governo è di tutti, è del popolo.
ORGANICISMO POLITICO: lo stato è come un organismo, che per funzionare bene necessità
dell'accordo delle funzioni di tutte le sue parti, ciascuna delle quali, anche la meno nobile, è
indispensabile per il tutto. Lo stato è sano quando ogni classe adempie al proprio compito, senza
interferire con i compiti delle altre classi.
STATALISMO: esasperato intervento dello stato, che regolamenta la società fin nei minimi
particolari, negando la possibilita di iniziative dei singloi o di gruppi. STATALISMO +
ANTIDEMOCRAZIA= società che toglie alla maggior parte degli individui la possibilita di
partecipare al governo della cosa pubblica, e affida tutto il potere ad un numero ristretto di custodi,
che devono pianificare la vita nei piu minimi dettagli
SOFOCRAZIA: è il governo dei sapienti. Per P. sono i filosofi che devono governare, per realizzare
il bene comune della città. E' importante il sistema educativo, lo Stato come Accademia che addestri
fin dalla nascita ad agire per il bene supremo dello stato. Il sapere è comunque prerogativa delle
prime due classi (sapienti e guerrieri, NO lavoratori e produttori).
UTOPIA: (NON LUOGO) : Modello sociale di difficile o impossibile realizzazione. Qualche critico
considera la Repubblica un'utopia; altri esaltano tale modello utopico, considerandolo come un
esempio di “società bella”, a cui tendere per correggere le imperfezioni delle società storiche reali, e
come stimolo per edificarne di nuove e migliori.
Kant, Popper e Russell sono critici nei confronti del modello di Stato della Repubblica.
L'ULTIMO PLATONE: riconosce che il mondo dell'essere include la soggettività, quindi rivede
alcuni suoi concetti.
Nel TEETO: parla della conoscenza e della verità: esiste un vero in sé , che riflette come sono per
natura le cose. I sensi sono il mezzo per conoscere le cose, e attraverso l'analisi e l'ordinamento dei
dati empirici si può giungere ad affermazioni universali.
Nel PARMENIDE: avvia il confronto -scontro con l'ontoloia parmenidea: il non essere non può non
essere in senso assoluto.
Nel SOFISTA: nuova concezione dell'essere e della dialettica. E molteplicità delle idee
Si domanda cos'è l' ESSERE: è possibilità e relazione. Esiste tutto cio che è capace di entrare in
relazione, cioè in una rete di connessioni possibili. Il nulla infatti non può entrare in relazione con
niente ed è inesistente per definizione.
La DIALETTICA è la scienza delle idee: definire un'idea mediante successive IDENTIFICAZIONI
E DIVERSIFICAZIONI. Si compone di due momenti:
1)DEFINIZIONE DI UNA IDEA: ricondurre ad una idea UNICA cose disperse, e definire l'idea per
renderla comunicabile;
2)DIVISIONE DELL'IDEA nella sua articolazione interna: con metodo dicotomico: divide per due
un'idea, fino ad arrivare ad una idea indivisibile. Ad esempio, DEFINIZIONE DI FILOSOFIA:
mappa dicotomica:
L'IDEA INDIVISIBILE ci fornisce la definizione specifica di ciò che cercavamo; non è l'unica
possibile ma dipende dalla scelra delle identificazioni iniziali, che danno diverse mappe
dicotomiche).
POLITICO E LEGGI: affronta il problema delle leggi, e riduce il problema politico al provlema
delle leggi. LEGGI:
–sono necessarie , benchè si limitano ad indicare ciò che genericamente è meglio per tutti;
–hanno funzione educativa: promuovere nei cittadini la virtù. A fondamento dell'educazione c'è la
Religione. La Religione è un incentivo per il rispetto delle leggi, basesolida per la coesione sociale e
la stabilità politica. P. condanna l'ateismo, ma la religione non è quella tradizionale, è un
TEOLOGISMO ASTRALE (attraverso lo studio dei moti astrali posso avvicinarmi a comprendere
gli scopi divini).
DOTTRINE NON SCRITTE: sono tramandate dalla tradizione. Alla base c'è
–UNO: principio limitante e determinante
–DUALITA'indefinita: elemento materiale illimitato.
C'è un elemento attivo superiore alle idee (uno), che conferisce forma ad una materia passiva e
ricettiva illimitata (diade).
Riprende Pitagora: coppia limite-illimitato.
Dalle idee numero → derivano le espressioni aritmetiche e geometriche che mediano fra le forme e
gli oggetti sensibili: sono eterne, immutabili, immateriali (come le idee) MA molteplici (come gli
oggetti sensibili).
Esempio: IDEE NUMERO (es triangolarità) da cui → derivano le espressioni aritmetiche e
geometriche astratte (es triangolo scaleno, rettangolo, isoscele) da cui → derivano gli OGGETTI
CONCRETI (es triangoli disegnati sulla carta o alla lavagna).