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istruzione/educazione
l'educazione Risponda alla domanda di Amleto chi sono io? Cosa vuol dire essere, la mia identità
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Alessandra Centogambe
Memoria/intelligenza
animale/natura animale/pianta
Noi siamo collegati al mondo animale ma non siamo separati del tutto dal mondo vegetale (es. Uso
delle piante per curarsi)
aspetto fisiologico
lingua strumento
parole/linguaggio
emozioni nostre
linguaggio cultura
vulnerabilità ed equità
Plotino ha plasmato nel quarto secolo tutta la base della Chiesa cattolica
Divenire dinamica
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Alessandra Centogambe
Essere umano statico
L'umanizzazione
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Alessandra Centogambe
lezione due del 3 ottobre
In
Intervento Hegel
Hegel è un filosofo tedesco che si situa a livello temporale tra la fine del 1700 e la prima metà del 1800 . Ha una vita abbastanza
tranquilla, ha una famiglia molto agiata, ha la possibilità di frequentare delle buone scuole, si laurea all'università di Treblinka
dove ha la possibilità di seguire corsi di filosofia e teologia.
Nel suo pensiero ritroviamo anche aspetti teologici oltre che filosofici. La filosofia di Hegel fa parte della corrente dell'idealismo
tedesco. Tra i punti principali dell'idealismo tedesco abbiamo il concetto di libertà e la concezione della realtà come un continuo
divenire.
Nello specifico la filosofia di Hegel può essere sintetizzata esponendo quanto detto nella fenomenologia dello spirito (1807). In
quest'opera Hegel ci fa comprendere la sua concezione della realtà. Il filosofo pensa che ci sia un'unità nella realtà che è
racchiudibile in una struttura piramidale
All'apice abbiamo uno spirito assoluto, un'idea geniale che unisce il tutto
Dobbiamo pensare all'idea come se fosse uno spirito assoluto che racchiude il tutto; questo spirito assoluto si presenta nel
mondo attraverso due manifestazioni gli spiriti soggettivi e quelli oggettivi.
Nello spirito soggettivo c'è la consapevolezza di essere parte di una coscienza unitaria negli spiriti oggettivi ciò non avviene. Le
creazioni dell'uomo vengono intese come creazioni spirituali (filosofia, arte, religione). Nella natura troviamo tutti gli elementi
naturali.
Gli spiriti oggettivi non prendono consapevolezza di sé stessi e agiscono semplicemente. Mentre nell'uomo c'è questa presa di
coscienza.
Questo schema è riportabile anche alla storia, infatti, anche a livello storico vi è un rapporto dialettico, la storia è un continuum
e in questa linea temporale ci sono dei momenti in cui si vanno a scontrare due entità che lui chiama tesi e antitesi
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Alessandra Centogambe
Ragionando in termini di idee la tesi va vista come un'idea in sé stessa mentre l'antitesi è l'idea al di fuori di sé.
Quello che succede a livello storico è uno scontro tra la tesi e l'antitesi che si va a risolvere con una sintesi . Questa sintesi non
è qualcosa di diverso, non è la tesi e l'antitesi come risultato anzi è un'unione di questi due elementi, può essere definita come
l'idea che torna in sé.
Se lo rapportiamo al discorso della storia ci rendiamo conto che nel corso della storia si susseguono varie epoche queste
epoche sono continue tra di loro.
È come se la storia fosse un immenso puzzle e ad ogni epoca storica corrisponde un tassello. Quello che sostiene Hegel è che
la filosofia ha il compito di andare a giustificare il senso di quello che accade.
Il filosofo ha il compito di andare a trovare il senso generale dietro al puzzle e ai vari tasselli per capire come e perché si
collegano per arrivare allo spirito assoluto.
- COSCIENZA in cui il soggetto si sente differenziato dalla realtà; quindi, si sente solo soggetto
- LA RAGIONE che è il momento in cui la coscienza realizza la certezza di essere tutta la realtà
- LA SPERIMENTAZIONE DELL'ASSOLUTO ritorna al fatto che sia è parte del mondo ma che anche il mondo è parte di
noi
Hegel sul finire della sua esperienza nel 1821 scrive lineamenti della filosofia del diritto. Questa è la prima volta in cui compare
in ambito filosofico e letterario.
Riporta il diritto ad una delle creazioni dell'uomo in particolare all'ambito filosofico, nell'ambito filosofico fa rientrare la
politica, che a sua volta contiene il diritto.
Per Hegel che cos'è questo spirito, questa storia (Geist spirito)
Carl Marx Grande lettore di Hegel che spiega che la storia è il risultato della lotta di classe
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Alessandra Centogambe
Hegel di sinistra Marx, Hegel
Hegel di destra
Discorso fascista, nazista della storia, la tradizione, i rapporti io contro gli altri presenti su Hegel
questa idea di natura obiettiva che ci determina è stata messa da parte o si preferisce parlare di
natura umana
Lo scandalo di Darwin Non siamo più figli di Dio ma siamo figli della natura come le altre bestie
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Alessandra Centogambe
come si presenta in greco fenomenologia
Discorso sull'immagine
Partendo da una base biologica come la riproduzione della specie possiamo arrivare al livello
iperculturale come Romeo e Giulietta
la socialità è indispensabile
l'uomo ha ama stare con gli altri uomini ed il linguaggio ne è la prova più chiara
Il bambino non è indipendente questa indipendenza fa sì che c'è una legge naturale che ogni uomo
come parte di una specie umana avrà bisogno di essere curato dai genitori e poi l'intera società
L'uomo ha una gestazione molto lunga il che vuol dire che c'è uno stato di debolezza della donna
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Alessandra Centogambe
Gorilla ape project
Progetto giuridico per dare riconoscimento giuridico alle grandi scimmie perché, secondo
loro, hanno eguali diritti
A livello biologico noi facciamo parte della stessa famiglia di queste grandi scimmie senza coda
Nel l'evoluzionismo l'uomo segue un trend molto vicino alle grandi scimmie però allo stesso tempo
se ne distingue abbastanza velocemente
la natura è un super codice che mi imponi di andare in un'altra direzione poi visto che la storia, la
tecnologia ha dimostrato che in realtà la società come noi la conosciamo è diversa nel tempo e nello
spazio questo concetto di natura da Hegel in poi fino al relativismo etico (non esiste la natura umana
esiste solo la cultura umana perché la biologia è solo una pagina bianca e quello che conta è lo
spirito)
L'idea di Darwin è stata provocatoria all'epoca soprattutto per chi faceva teologia che dice che noi
siamo il magotei perché abbiamo questo modo eccezionale, per questo la vita umana è sacra
Capire come le costrizioni biologiche hanno portato alla nascita della cultura
La fragilità del neonato ha portato all'organizzazione umana per prendersi cura di questi bambini
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Alessandra Centogambe
Più ho risorse e più cose posso fare
Viviamo in una società con spirito di dominio c'è sempre lo statuto sociale che ritroviamo in tutti i
mammiferi gregari
capire come le costrizioni biologiche hanno portato non una risposta universale ma la struttura del
nostro modo di essere in società
riportando la differenza dei sessi negli animali non c'è un animale se non c'è un incontro con i gameti
Il più adattato deve sempre vincere, Darwin porta avanti questo lavoro
Darwinismo sociale
reciproco
la divisione del lavoro Specie animale che pratica la divisione del lavoro; la divisione del lavoro per noi è
diventato un aspetto interculturale
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Alessandra Centogambe
la natura ci struttura come animali
filosofo del sospetto che hanno rotto le nostre conduzioni sul Dio creatore
Siamo una specie che è in grado di accumulare conoscenze che verte sempre sulla nostra
sopravvivenza
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Alessandra Centogambe
l'uomo ogni volta che fa una scoperta la passa ai suoi successori
L'uomo con il fuoco ha potuto avere la luce permettendo di allungare l'aspetto sociale
noi siamo una specie che con l'educazione può passare le creazioni del passato che sono
strettamente utili
Nella nostra organizzazione sociale chi crea sapere ha sempre un posto più alto
le grandi scimmie possono avere anche loro un gesto tecnico ma non hanno l’artefatto
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Alessandra Centogambe
l'artefatto la capacità del fatto di fare un'arte
Anzi sono cose che facciamo vedere solo in intimità perché in società abbiamo il pudore
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Alessandra Centogambe
Darwin tende a riportarci a questa corporeità animale; ci ha riportato al centro
noi come abbiamo avuto con la techne la possibilità di cambiare il nostro ambiente l'abbiamo
rifiutato
Darwin ci fa vedere che prima di pensare qual è la differenza spirituale dobbiamo ritornare sui
fondamenti della biologia
Darwin scrive due libri: l’origine della specie e la filiazione dell'uomo (descent of man)
Ha scritto la filiazione dell'uomo per farci capire che questo aspetto dell'educazione è la cosa che ci
distingue da altre specie animali
l'importanza di questa prospettiva è che ci sono linee di forza che vengono dalla nostra biologia
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Alessandra Centogambe
a livello della società ci impone un comportamento
discorso dell'autocoscienza di Hegel perde tutto perché se io metto Freud, Darwin, Nietzsche di
fronte ad Hegel la validità di Hegel cade
noi siamo stati capaci di adattarci talmente tanto che ci adattiamo ovunque
Noi siamo limitati dalla natura; dalla parte della nostra propria natura (Darwin); Siamo istruiti bene
dalla techne e siamo educati abbastanza per creare altra tecnologia
l'uomo non si limita nel suo spazio; È capace di conquistare spazio a sufficienza; Spazio sempre fisico
tutto il discorso della selezione naturale che prima c'era tende a diminuire
Es. cancro
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noi siamo sempre a cercare di sollevare i problemi della natura; Usiamo la techne per questo però
ci togliamo via questo processo di selezione naturale che per gli altri continua
noi con la nostra capacità creativa in un mondo globale recuperiamo le scoperte e cambiamo
l'ambiente
l'importanza biologica del nostro corpo che implica anche l'inconscio non solo per noi ma anche per
la società
l'antropologia primitiva
Quando hanno scoperto i primi aborigeni in Australia si sono chiesti: sono animali o
scimmie? La differenza è nell'uso del simbolo
non si può pensare che per discorsi come la violenza sfrenata, l'idea del predominio, dominio, lo
sfruttamento in realtà è una parte animale
Darwin è stato sdoganato totalmente perché Papa Francesco ha parlato di un grande paleontologo,
teologo, cattolico, gesuita, che è stato negli anni 60 messo all'indice
all'inizio la fede voleva rimanere sul creazionismo perché questo aspetto che deriviamo dalle
scimmie ci vergogna perché indica le cose come un desiderio, una paura un dominio hanno sempre
fonte animale
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Alessandra Centogambe
con Darwin dobbiamo vedere l'aspetto originario dell'essere umano
siamo nel realismo materiale della biologia in cui noi abbiamo costruito simboli ma con gli altri
dovuto a questa dipendenza biologica tipica della nostra specie
rapporti di dominio, accesso al cibo, distribuzione che sono tipicamente l'organizzazione gregaria di
ogni specie animale
Whitehead È un fissista cattolico che parte dalla scienza pura e si è interessato a capire molto il rapporto tra fede e
scienza
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Alessandra Centogambe
Lezione tre Bauzon del 4 ottobre
Teoria della fisica quantistica Teoria della fisica recente che ha cambiato tutta la fisica che noi
conosciamo quella della legge di Newton
Fisico
Si occupa di physis (natura); cerca di capire le leggi della natura fisica, delle cose
Si occupa solo della fisica delle cose però ci presenta un mondo nuovo che cambia un po’ per
Newton
certi aspetti quello di Aristotele che è stata a lungo il grande referente della scienza sia per le
cose sia per le persone
epistemologia episteme della scienza; concetto nuovo per spiegare scientificamente il mondo
Paradigma
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Alessandra Centogambe
il paradigma è un concetto su una base scientifica che mi spiega la fisica
l'idea che il linguaggio matematico può spiegare tutta la natura viene da Newton
la matematica è un rapporto
il problema della matematica e che a sé spiega molto ma sarà sempre riduttiva a livello della persona
nel pensiero aristotelico c'è l'idea che c'è un movimento continuo; Un mutamento continuo
Darwin ci spiega che le specie mutano, cambiano quindi c'è un movimento che tira verso la finalità
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arrivare alla fioritura
la finalità ultima per Darwin sarà la selezione naturale per la sopravvivenza della specie
per Newton questo è un inganno a lui interessa più l'origine; La causa perché, se io so la causa posso
ripetere un modello
Newton per tanto tempo ha consentito di dire che l'unica cosa reale è quello che io posso
quantificare e osservare con lo strumento matematico
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Alessandra Centogambe
quindi abbiamo avuto questo mondo matematico
se Newton ci ha dato questo nuovo paradigma in cui basta con la teologia; Con questa idea della
finalità l'abbiamo avuto da circa 300 anni anche con lo sviluppo industriale
questa conoscenza ci fa entrare nell'antropocene in cui è l'uomo che determina come evolve la terra
a livello di scala globale stiamo cambiando l'impatto sulla terra; si dice che questo è venuto dal primo
esperimento della bomba nucleare dove per la prima volta è scoppiata la bomba nucleare quindi
abbiamo messo fine sia al mondo di Aristotele sia di Newton
in realtà Aristotele con la materia subatomica ma anche con Darwin cacciato via da Newton
La teoria della fisica quantistica ha rappresentato e rappresenta tuttora una novità radicale, perché
si discosta parzialmente dalla fisica di Isaac Newton, specialmente dalla sua ipotesi secondo cui vi
sarebbero uno spazio un tempo assoluto, che conterrebbero gli oggetti nella loro natura
permanente. A partire dalle scoperte della fisica quantistica, attraverso un ritorno alla filosofia
aristotelica, occorre interrogarsi sul passaggio dalla potenzialità all'attualità degli enti naturali .
L'istruzione dell’arete
Questo cambiamento comporta una radicale evoluzione riguardo alla sostanza della natura, ma si
concentra sulla sua realizzazione, dal momento che, nella fisica quantistica, la natura non è costituita
tanto da una “sostanza”, (critica di Aristotele che diceva che sostanze è anche l'interno) quanto
piuttosto da un susseguirsi di eventi occasionali. (Da qui le particelle erano nel mondo quantistico a
tutta velocità e questo continuum che in realtà altera la realtà presupposto della teoria
quantistica)
Da questo movimento continuo e discontinuo della materia, il filosofo Whitehead ( un fisico; non
siamo solo cose; porta dal mondo della fisica quantistica il rapporto tra fede e scienza )
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Alessandra Centogambe
è interessante capire la discussione di Darwin l'idea della natura sia biologica che fisica come
movimento
l'idea della lotta c'è un grande fraintendimento all'idea che Darwin è un po’ la lotta
Whitehead, sin dal principio manifesta una totale disapprovazione rispetto alla concezione
darwiniana della vita. E noto come Darwin ed i suoi sostenitori rifiutino qualsiasi spiegazione
teleologica (ha dei fini) sul divenire del vivente, ritenendo che non sia riscontrabile alcuno scopo
nella spiegazione casuale (Darwin sulla scia di Newton cerca la causa, l'origine) della selezione
naturale.
Il filosofo Whitehead intende invece riabilitare l'importanza di una ricerca teleologica del vivente.
Organismo organicus
intrinsecamente dentro l'organo c'è già un valore mentre per Darwin il valore è chi sopravvive
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Alessandra Centogambe
ammette una legge più organica
Secondo il suo pensiero, la struttura di un essere vivente sarebbe il risultato di una combinazione
dei suoi diversi elementi (come sostengono anche i darwinisti)
Egli non intende negare l'importanza della contingenza (che gioca un ruolo importante nella
selezione naturale), ma spiega l'evoluzione della natura come una graduale realizzazione finalizzata
ad un'organica armonia dell'universo
C'è sempre un'armonia; si rende conto che la natura opera in modo sempre armonico
Per Whitehead rivestono grande importanza le contingenze, dal momento che gli esseri viventi non
hanno caratteristiche stabili ed immutabili nel corso della storia. L'essere è costituito dal suo divenire
( its process in inglese) e da un fine in movimento, che non si distacca tuttavia da ogni riferimento
(meta) fisico della sostanza. Viene ridefinito più esattamente anche il concetto di “sostanza”
(concetto aristotelico) che non è intesa come un'entità stabile, (la sostanza la intendo come entità
stabile; la sostanza come entità chimica) non può essere descritta a partire da una serie di
avvenimenti (events) particolari del vivente: i campi di compenetrazione e della materia la
costituiscono. Ma il finalismo di Whitehead non ha analogie con il determinismo .
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Alessandra Centogambe
non è tutto casuale
la creazione; l'idea che siamo tutti creati dall'inizio, questo determinismo che Darwin declina per
certi aspetti visto che sappiamo che deriviamo dalle scimmie
Il divenire del vivente concerne tutta la natura virgola in virtù della trama di interazioni esistenti tra
i vari esseri viventi.
L'interazione tra tutti gli esempi viventi noi uomini siamo l'esempio perfetto
questa interazione contro il discorso di Cartesio; noi siamo un'interazione di tanti elementi della
natura
Whitehead ritiene (come credente; Ne parla da studioso) Che Dio intervenga sulle origini della
natura del mondo. Se l'origine del cambiamento del vivente è in Dio, il vivente (sempre in
movimento, sempre provvisorio) non è tuttavia il risultato esclusivo di questa origine divina. Non
esiste una creazione fissa di un'entità vivente: Dio conduce il mondo verso il suo fine realizzando
un'interazione originaria.
non è un ente visibile però è un ente reale il primo motore perché noi siamo la conseguenza di
questo movimento
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Alessandra Centogambe
Giovanni Paolo II ha sdoganato per primo il darwinismo
magistero ordinario/straordinario
La comprensione dell'evoluzione del vivente presuppone dunque il riferimento a Dio, che non può
essere separato dal divenire naturale eterno (everlasting è il termine inglese usato da Whitehead).
Secondo Whitehead, Dio (dire più come primo motore) “veglia sui diversi stadi del divenire
dell'essere vivente.
La ragionevolezza della sua ipotesi si fonda sui momenti cruciali del divenire del vivente, cioè quei
momenti in cui tutto potrebbe svanire e volgere al disordine, al caos. Ma questo poi, di fatto, non si
verifica.
Al contrario, tutta la sua opera opta per una loro Unione, che non porta, comunque, ad un'unità
concettuale; il messaggio biblico mantiene la sua forza autonoma (la teologia è un simbolo di cosa
può essere Dio; trovare manifestazioni simboliche di quello che può essere Dio) (in campo teologico),
ma al contempo, si rafforza avvalendosi delle acquisizioni sperate dalla teoria della fisica quantistica.
Michael Ruse (dottore che ha scritto il libro Can a darwinian be Christian) nota che la fisica
quantistica (con il suo indeterminismo), esclude la possibilità di una completa comprensione della
natura.
Con Newton c'è stata la promessa di una risposta matematica, casuale, fisica a tutto
Se prendiamo sul serio il lavoro di Whitehead se non ci fosse questo Dio primo motore che veglia e
visto che non possiamo capire tutto con la fisica quantistica il punto interrogativo è che non c'è più
determinismo
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Alessandra Centogambe
Galilei fu condannato ma Darwin non fu mai condannato dalla chiesa
Giovanni Paolo secondo ha riabilitato Galileo su tutto; È la prova che la chiesa è umana riconosce i
suoi errori
La Chiesa cattolica ha riconosciuto i limiti della spiegazione biblica della natura, ma la scienza non
può spiegare tutto. In quest'ottica la celeberrima teoria del Big Bang sull'origine del cosmo non
sarebbe insuperabile, ma rappresenterebbe piuttosto un punto posta limite delle nostre conoscenze
fisiche. La Chiesa cattolica ha anche cambiato la sua posizione sulla teoria evoluzionistica
Pio XII che scrive “lo spirito della materia non emerge al termine di un percorso educativo”
Le parole di Giovanni Paolo II (“le nuove conoscenze conducono a riconoscere che la teoria
dell'evoluzione è più che un'ipotesi” (messaggio alla Pontificia Accademia delle scienze) […] “più che
della teoria dell'evoluzione, è opportuno parlare delle teorie dell'evoluzione. Questa pluralità vuole
prendere al contempo in considerazione, da un lato la diversità delle spiegazioni che sono state
proposte riguardo al meccanismo dell'evoluzione, e, dall'altro, le diverse filosofie a cui esso si
riferisce”
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Alessandra Centogambe
“di conseguenza, le teorie dell'evoluzione che, sulla base delle filosofie che le ispirano, considerano
lo spirito come emergente dalle forze della materia vivente o come un semplice epifenomeno di
questa materia, sono incompatibili con la verità dell'uomo”
Passa indietro; sinodo dei sinodi; lui fa questo passo dice noi dobbiamo ascoltare ma fa un piccolo
passo che già Francesco non fa più prende per assodato Darwin
Perché c'è stata questa difficoltà ad accettare Darwin? Perché c'è questo scandalo della scimmia?
È scritto in genesi 1 26-31 Che Dio ha fatto l'uomo a sua immagine e somiglianza e gli ha dato
“autorità sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame virgola e su tutti i rettili che strisciano
sulla terra”
Genesi 2 5- 14, aggiunge (come mai siamo uomini?) Dio plasmò l'uomo “con polvere del suolo”, (
umanità viene da humus; terra questa cosa è presente in tanti miti come l'argilla, il soffio è una cosa
quasi antica dell'umanità perché in realtà contiene qualcosa della nostra realtà) “gli soffiò nelle narici
un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente”. Quindi l'uomo è fatto di polvere (siamo dentro
questo humus; il simbolo della polvere) e come tutta la materia è fragile in costante evoluzione.
(L'aspetto che vediamo in Darwin la fragilità; L'evoluzione; su questo momento la genesi viene
reinterpretata non è più un discorso meccanico è un discorso realistico)
Nella genesi, la scoperta della conoscenza del bene e del male e soprattutto una presa di coscienza
di sé e si manifesta nel senso di vergogna che si prova ad essere nudi. Anche prima di essere cacciato
dall'eden, l'uomo ha avuto libera scelta tra il bene e male
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Alessandra Centogambe
L'aspetto scientifico della teoria di Darwin; L'evoluzionismo
idea del caso potrebbe essere come non essere; L'opposto della necessità
ne fa con la selezione naturale il motore; il primo motore non è più Dio è il caso
nel caso ciascuno di noi deve sopravvivere; Non c'è un destino divino
questo discorso all'inizio; In una società molto cristiana, plasmata nella sua quotidianità in cui è Dio
che ha trovato l'uomo a sua immagine ha portato ad uno stupore
lo scandalo è un po’ un senso di vergogna; C'è chi ha trovato la cosa quasi blasfemia come il vescovo
protestante di Oxford contraria all'idea della selezione naturale
Quindi guarda la natura; Cerchiamo nella natura di vedere l'impronta di Dio, che tipo di impronta?
Si gioca tutto su qual è la conseguenza di questa impronta di Dio
questa prospettiva si è avuta prima di Darwin, e avrà successo in futuro soprattutto negli Stati Uniti
con William Paley
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Il creatore sarebbe come l'orologiaio; questa cosa così sofisticata, così incredibile deve avere un
creatore
un'esistenza non precisamente definita da un punto di vista teologico che però risente anche un'idea
comune
la teologia naturale di Paley che ha distribuito sempre su questa idea che, quando si vedono tutte
queste bellezze, tutto questo aspetto sofistico della natura in modo implicito vuol dire che ci deve
essere un creatore
la metafora è fisica; l'orologio è una cosa meccanica se c'è un problema lo porto dall'orologiaio
quindi la vicenda è un po’ scientifica, un'idea meccanica, casuale
Devo rispettare anche un tipo di determinismo di questa creatura naturale, deve seguire un ordine
le regole della mia biologia
Aristotele nel suo libro “le parti degli animali” comincia a fare della tassonomia, una classifica sulla
base delle apparenze; Secondo lui c'è sempre un movimento
il vivente è un movimento, perciò, è per gran parte mistero perché cambia sempre
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Alessandra Centogambe
lui parla di finalismo qui non è origine, ma verso una fioritura del potenziale
cambiamento, evoluzionismo, trasformismo non hanno gli stessi contenuti, ma vediamo come
Darwin Aristotele si avvicinano molto di più della teologia naturale che fissa
il finalismo è una via un po’ di bilanciare il determinismo della teologia naturale ma soprattutto di
mitigare con la casualità radicale del darwinismo
Abbiamo tuttora studiosi che dicono che il discorso di Darwin, è tutto casuale è vero, è l'unico
“orologiaio cieco” perché visto tutti gli errori che troviamo in natura che avrebbe fatto questo se
veramente c'è un Dio creatore è lui che crea la natura non avrebbe lasciato tante lacune
Dennet usa un altro aspetto; Non vi è uno scopo nella vita naturale, secondo lui, è tutto un caos
“L'evoluzione del prodotto di un insensato processo privo di scopo”. In altri termini l'evoluzione è il
prodotto di un divenire privo di spirito e di essenza. La vita sarebbe quindi semplicemente originata
nell'eternità dei tempi, ma avrebbe ben potuto avere origine.
La vita è senza senso e solo che è un successo; c'è un tipo di nichilismo profondo; Il valore sparisce
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Alessandra Centogambe
Questi piccoli aggiustamenti ci spiega Dawkins hanno in comune la genetica
questa vitalità, questa energia per crescere vivere, sopravvivere in un ambiente è basato su gene
egoista
i geni hanno una vitalità per la sopravvivenza e per lui questa è la spiegazione dell'origine della vita
Se dobbiamo adattarci anche quello che ritroveremo nel mondo animale umano; Soprattutto tutto
in quello degli insetti; dove c'è già una divisione del lavoro ma a differenza di noi non tramite
l'educazione ma alla nascita
Questi equilibri sono casuali non è che bisogna vedere la bellezza della natura o pensare perché vi è
una lacuna
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Alessandra Centogambe
Non c'è un'idea di perfezione; La divisione del lavoro tra gli animali per lui questo è il caso è solo
un'energia della genetica per estendersi che prende forma tra le specie
per lui questa è la fonte della biologia; Questa è la spiegazione scientifica di quello che siamo noi
essendo fatti di DNA; è un discorso molto scientifico da un lato, ma molto biologico, materialistico;
va validato; la loro osservazione deve essere soltanto una registrazione di come questa cosa certe
volte funziona, certe volte non funziona, ma il perché non ci importa lì e solo come registriamo le
funzioni dopo il caso
la cosa non può essere legata a Dio perché visto tutti i rapporti, gli incroci, le prevaricazioni; Non può
essere un Dio perfetto che è la prova scientifica dell’inalità, della trascendenza che sarebbe
intervenuta chissà come, se c'è un primo motore è solo la vita che si spende tra la genetica
Dennet e Dawkins difendono il neodarwinismo molto duro, molto biologico per spiegare che cos'è
la persona umana
per loro la cultura umana sarà solo un effetto secondario di questa idea di energia vitale che troviamo
nella genetica
la sua interpretazione di Darwin è un po’ lineare l'idea che nel caso ho avuto l'opportunità di
acquisire una qualità che mi rende più forte dell'altro, così la mia genetica si può diffondere di più
(riproduzione sessuale, occupare più territorio con i discendenti e lottare contro le altre specie )
questo aspetto un po’ lineare farebbe pensare che anche il mutamento sarebbe solo una
conseguenza, un ammortamento genetico di avere sempre il dominio nello spazio; quest'idea che
l'evoluzione della vita sarebbe come l'albero della vita
parte dal presupposto che comunque c'è anche un tipo di determinismo perché, se io ho l'immagine
dell'albero vuol dire che posso andare indietro; è una metafora che ci è comoda per la spiegazione
dell'evoluzionismo ma non è di Darwin
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Alessandra Centogambe
Darwin usa poco la parola evoluzionismo e non usa proprio quello dell'albero della vita lui parla di
cespuglio
l'idea di questa ramificazione in questo discorso scientifico sulle nostre origini è sempre una
spiegazione incompleta
John Polkinghorne Viene dalla fisica delle particelle con il mondo indeterminata differenza del mondo di
Newton che è determinato
Poi in evidenza che ogni
scienza dà una piccola parte
di spiegazioni sull'essere
umano
Polkinghorne dimostra che ogni scienza si occupa di un angolo della complessità della vita al punto
che questa scienza talmente richiamata in realtà nella vita quotidiana deve solo funzionare
Con questo argomento provocatorio, con questa battuta presa da Conan Doyle dimostra che noi
tendiamo a cercare troppo sempre la spiegazione scientifica sulle origini
questo ci mette un po’ di distanza anche contro Darwin, come se Darwin avesse finalmente spiegato
tutto una volta per tutte; Lui ha capito le origini vi soleva il problema che una scienza solo sulle origini
è sempre parziale
Parlare anche dell'evoluzionismo dell'uomo e dei cambiamenti dell'uomo solo sulla base dell'origine
anche genetica, come fa Dawkins è povero di mondo ; così come chi parla della fisica solo sulla legge
della gravità è povera di mondo
contesta anche la validità esclusiva della scienza che dal 900 ha sostituito la teologia
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Alessandra Centogambe
Polkinghorne è professore di fisica subatomica a Cambridge
Infatti, da un punto di vista tecnico la musica non sarebbe altro che una vibrazione d'aria che tocca i
nostri timpani e stimola i neuroni del nostro cervello.
L'interpretazione del suono non ci dice niente sulle emozioni; quindi, c'è un vuoto epistemologico
che dimostra il limite della spiegazione soltanto scientifica
La fragilità anche della validità della scienza e che si basa comunque su l principio scientifico
tutto diventa anche un fatto di interpretazione che importa perché che, quando noi siamo a fare
matematica o scienza tendiamo a interpretare i fatti in base alla nostra convinzione
anche come metodologia porta ad una diffidenza forte perché porta ad avere un tipo di
determinismo
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Alessandra Centogambe
è una società contemporaneamente tecnica e molto religiosa
Darwin negli Stati Uniti da una parte ha avuto grandi fautori; La sua visione della sopravvivenza del
più adattato ha dato conforto ad una matrice liberale-capitalista
Negli Stati Uniti hanno cercato di dimostrare scientificamente che Dio esiste, E questo si chiama
creazionismo
dagli anni 90 ad oggi vi è il disegno intelligente che riprende Paley; hanno cercato di rispiegare sulla
lettera stessa della Bibbia come è stato creato il mondo
nelle scuole americane i docenti hanno dovuto dire cosa devo insegnare la vita secondo Darwin o
secondo la Bibbia?
Gli Stati Uniti prendono Darwin in pieno allo stesso tempo c'è sempre questo discorso del
fondamentalismo religioso protestante
Lo scandalo è che, se è vero Darwin noi abbiamo qualcosa in comune con le scimmie; Il discorso di
Darwin sulla casualità è stato attaccato
Ogni volta che Darwin è stato attaccato hanno cercato di riaprire la possibilità della teologia naturale
Negli Stati Uniti è diventata una domanda di pedagogia e di filosofia del diritto perché il punto è
stato tra tu credi in Darwin tu nella Bibbia e ai nostri figli cosa dobbiamo insegnare?
siccome loro hanno questa concezione dell'individuo sovrano, dove l'autonomia personale è il fulcro
dei rapporti c'è libertà di parola
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Alessandra Centogambe
questa struttura della ricerca della giustizia che troviamo nel diritto non è una cosa che sappiamo
anticipatamente ma è una dialettica
In Europa inglesi e spagnoli vi è sulla scia di Darwin il riconoscimento giuridico agli animali
soprattutto ai grandi primati
la funzione giuridica del diritto pone dei riferimenti di valori e poi se viene giustificato dalla Bibbia o
dalla scienza alla fine il diritto cristallizza perché diventa norma
il programma educativo negli Stati Uniti viene fatto dai distretti scolastici, lo decide il popolo
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Alessandra Centogambe
Lezione 5 del 10 ottobre
Il mondo è diviso in due sistemi giuridici: quello italiano, europeo si chiama diritto civile basato
soprattutto sulla legge scritta che esprime la volontà generale del popolo o almeno dei suoi
rappresentanti in Parlamento. Quindi nella gerarchia chi viene per primo è la legge del diritto civile;
invece, nel resto del mondo si usa il diritto comune o Common Law viene dall’Inghilterra e si basa
soprattutto sulla giurisprudenza e l'interpretazione da parte dei giudici della costituzione che è come
una norma superiore a ogni legge sia di uno stato, sia federale che conduce a creare il diritto
quindi il giudice nella Common Law, soprattutto negli Stati Uniti crea il diritto
es. Cambiamento di giurisprudenza da parte della Corte Suprema a proposito dell'aborto. Negli Stati
Uniti la depenalizzazione dell'aborto è stata fatta dalla Corte Suprema, ogni Stato decide se l'aborto
è un crimine o è legale.
nel campo della globalizzazione; Spesso nel mondo degli affari e il diritto comune che prevale sul
diritto civile
primo emendamento Freedom of speech, libertà di parola; Il valore fondamentale del vivere insieme per gli
americani
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Alessandra Centogambe
a proposito di una decisione del board of education
abbiamo avuto la prima interpretazione del discorso sulla libertà di parola che sarebbe posso parlare
di religione all'interno della scuola oppure no?
1) Everson v. board of education […] “un muro di separazione tra chiesa e stato”
La laicità non si traduce in inglese si parla di secolarism; la laicità sembra riconosciuta in modo forte
egual treatment nato nella giurisprudenza americana con l'idea che non posso discriminare; alcuni
hanno pensato che bisognava dare una parità di trattamento sia all'insegnamento di Darwin sia
all'insegnamento della Bibbia, il creazionismo scientifico
vari board of education hanno cercato di mettere allo stesso livello la teoria evoluzionistica della
biologia e il creazionismo scientifico da una lettura fondamentale della Bibbia
cambia la percezione del mondo; valori come l'evoluzionismo che parte dall'idea che ci sia un solco
biologico fondamentale se questo non è valido rimane un determinismo biologico creato da Dio sulla
volontà di Dio
nel 1981 il governatore dell’Arkansas voleva fare un trattamento egualitario tra l'insegnamento del
creazionismo scientifico e le teorie dell'evoluzione
nel 2006 alcuni insegnanti di biologia volevano integrare una lettura scientifica biblica
in base al primo emendamento anche se è vero che ciascuno può pensare Dio come vuole il discorso
era sulla non scientificità dell'insegnamento letterale della Bibbia come il ruolo del creazionismo con
il rischio di mettere false idee nella testa degli alunni e perdere anche la possibilità sul campo la
ricerca biologica
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Alessandra Centogambe
Negli Stati Uniti c'è la possibilità dell'homeschooling potendo detrarre dalle imposte la quota che
sarebbe andata alla scuola pubblica
due concetti del giusto che sono espressi tramite forme giuridiche ; il diritto cristallizza le lotte
culturali
abbiamo darwinisti fondamentalisti che hanno deciso che tra me e la scimmia e proprio un mio
simile; Se le grandi scimmie sono simili a noi devono avere uno stato giuridico equipollente sotto la
categoria giuridica di persona
che cos'è una persona? Se prendiamo Kant e il fatto che la persona umana non posso mettere un
prezzo sulla persona; la persona non è una cosa; Gli animali sono considerati cose
grazie alla scoperta di Darwin possiamo avere nuovi dati che ci portano a questa conclusione che tra
noi e le scimmie la differenza è così sottile che dobbiamo metterci nella stessa categoria giuridica
l'aspetto nobile di questo progetto e l'idea che loro devono essere protetti da maltrattamenti,
schiavitù ed estinzione
hanno un discorso antropologico di valore, di dire non siamo così eccezionali no i ci illudiamo perché
abbiamo la tecnica; io ho il gesto tecnico non l'ho creato, pochi uomini sanno fabbricare cose nuove
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Alessandra Centogambe
ma tutti le sanno usare; questa messa in dubbio dell'aspetto eccezionale dell'essere umano che è un
po’ il grande scandalo di Darwin loro vanno in quella direzione e vogliono un riconoscimento
giuridico molto forte
il diritto è un nodo non violento per provare un mezzo di consenso sui valori
Quindi se io posso percepire ho la capacità di analizzare le mie sensazioni; lui arriva con un aspetto
cognitivo; lui crea sulla base della parola razzism specifism un razzismo che una specie fa con l'altra
tra gli americani, il creazionismo e lui stiamo parlando sempre di valori, e si usa il diritto per cercare
di capire qual è che deve prevalere; il diritto e dialettico non è un effetto proprio di violenza
l'altro fautore è dawkins; lui parla di una community of equals e poi critica la prospettiva di Dio nel
libro “the God illusion” dimostra un inganno che si ritroverebbe anche per certi aspetti come un
inganno simbolico anche nelle grandi scimmie
la prospettiva che va un po’ oltre il Great ape project si fonda su due aspetti in prima battuta
dobbiamo verificare gli argomenti di natura biologica; biologicamente tra scimpanzé e umano siamo
nella stessa categoria a livello biologico; e l'altro e cognitivo; Con le scimmie il discorso sarà un
discorso di equi perché siamo comunque interspecie
L'interesse filosofico in questa prospettiva è di capire la parte animale che ogni uomo ha dentro di
sé
la parte più evidente a tutti e come la difesa del territorio per la sopravvivenza e la difesa delle donne
per la riproduzione della specie è una cosa che ci unisce agli scimpanzé
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Alessandra Centogambe
Jane Goodall
È andata in Africa a vivere con gli scimpanzé all'inizio citava la visione degli scimpanzé come uomo
buono, ma ci siamo resi conto che gli scimpanzé riproducono la difesa del territorio e fa una guerra
strategica
abbiamo geneticamente direbbe Dawkins dentro di noi sempre questo potenziale orribile; Essere
uomo vuol dire di no a questa parte animale
Rimane la discussione sull'origine; perché quel salto e non un altro? Concetto del caso, della lotteria
della vita
il concetto della lotteria della vita viene ripreso dai sostenitori del Great ap e project
teoria del neodarwinismo che riguarda l'uomo, se accettiamo il discorso dell'antenato comune c'è
stato un momento in cui l'uomo è diventato l'uomo e la scimmia è rimasta scimmia; teoria del East
side story
Lucy Fossile di una specie geologica; sarebbe la prima scimmia ad aver preso il bipedismo; Segno di una prima
evoluzione
la pressione dell'ambiente che ci sarebbe stato un crollo nella Rift Valley; quindi, il bipedismo ci
consente di vedere da lontano, liberando l'uso delle mani
l'uso della genetica ci consente di capire quanto siamo simili con le grandi scimmie; la genetica ci
mette in posizioni di grande somiglianza; se consideriamo i geni funzionali la percentuale aumenta
A Detroit hanno usato la genetica per ridefinire la classifica di piante e animali e i loro legami di
famiglia
Vedono forte la somiglianza e hanno proposto che l'uomo sapiens sapiens e pan troglodytes
dovrebbero essere messi come Homo troglodytes
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Alessandra Centogambe
Negli anni 20 in unione sovietica hanno cercato di accoppiare le scimmie e gli esseri umani per capire
se ci potesse essere un individuo nuovo
l'uomo sapiens sarebbe apparso 250.000 anni fa quando controlla il fuoco; La padronanza del fuoco
il cervello umano è tre volte quello dello scimpanzé; il delfino dopo l'uomo ha l'aspetto più grande
geneticamente ci sono cinque razze, le razze possono avere una costruzione ideologica; Le razze
biologicamente sono verità scientifiche, si preferisce parlare di popolazione genetica
Scientismo, laddove “si recluta la scienza al servizio di una concezione della politica
Uso la scienza per dire che è una verità scientifica; lo scientismo lo ritroviamo spesso volentieri in
una idea che portiamo da un uso strumentale delle scoperte genetiche in genere
dobbiamo cambiare paradigma quest'idea che c'è una linea di separazione rigida tra le scimmie e
l'essere umano secondo i fautori dell'ape project è tramontato
questa mancanza di riconoscimento della capacità cognitiva delle scimmie ha aperto un varco
Habermas: “gli scimpanzé non sanno individuare due oggetti simili tra loro ne sanno utilizzarli. Gli
uomini invece sanno farlo perché apprendono grazie alla cooperazione e all'educazione”.
In realtà non è così vero scientificamente dire che noi siamo gli unici a poter individuare gli oggetti e
saper utilizzarli
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Alessandra Centogambe
una figura nel nostro immaginario collettivo abbiamo di queste grandi scimmie perché prima di
entrare nel merito la grande scimmia ha sempre trovato il suo fascino nella cultura umana
soprattutto nella letteratura
l'immagine dello scimpanzé come animale di compagnia; uno specchio per l'uomo
il pianeta delle scimmie inversione del rapporto cognitivo tra scimpanzé ed esseri umani
l'idea che lo scimpanzé possa avere accesso all'arte; Lo scimpanzé può fare arte o no?
Desmond Morris aveva preso uno scimpanzé e aveva imparato a dipingere per mimetismo; Lui lo ha
usato per evidenziare una sensibilità
unicità cognitiva dell'uomo Le grandi scimmie vedono il mondo come un continuo me usano simboli per
anticipare le cose
Teoria della mente attacco della teoria della mente da parte della neurologia
Changeaux fa una rilettura di Kant (è vero che c'è questa sensibilità poi da questa posso elaborare
una comprensione da essa alla ragione, c'è un controllo personale della mente
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Alessandra Centogambe
“1) l'elaborazione della rappresentazione a partire dagli oggetti del mondo esterno ; 2) la loro
astrazione in idee; 3) l'organizzazione di tali concetti
Per il mio bene che può essere l'accesso al cibo, al sesso, al territorio, ma sarà sempre questo
movimento neuronale
questa lettura molto darwiniana, neurologica che fa sparire la differenza tra mente umana e lo
scimpanzé
Crick la sua domanda è che cos'è l'io; Non siamo nient'altro che un groviglio di neuroni
non usano più la parola conoscenza ma cognizione questo cambiamento insiste sul funzionalismo
del nostro cervello; in realtà tutto il nostro cervello è orientato verso una funzione
il cervello è descritto come un organo che lo usa soltanto per una rappresentazione della realtà che
riprende dei bisogni funzionali
anche la parola cultura usata dai primatologi (la cultura è soltanto un insieme di conoscenze e
competenze che uno acquisisce dal momento della sua nascita) solo una capacità quantitativa
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Alessandra Centogambe
Lezione sei dell'undici ottobre
c'è chi rivendica una nuova valutazione della condizione scimmiesca per non fare di loro esseri così
inferiori a noi
La prima patologia va a studiare le grandi scimmie prendendo spunto anche a chi osserva l'uomo
come le grandi scimmie
“l'insieme di tutte le conoscenze e delle competenze che un individuo acquisisce al momento della
nascita”
La padronanza del linguaggio; Le grandi scimmie hanno capacità vera con il linguaggio; hanno
cercato di vedere come loro possono avere la padronanza del linguaggio dell'american sign Language
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Alessandra Centogambe
La capacità di comunicare sarebbe un indice che c'è qualcosa di più perché, se loro possono fare Un
altro linguaggio; Già il fatto che si può trasmettere essere accolto nel cervello della scimmia
Whashoe usava circa 250 parole non c'è proprio una grammatica; sa autodefinirsi ed esprimere un
desiderio
Atlanta Direttore Frank de Waal; fautore della difesa delle grandi scimmie; ci vuole sensibilizzare alla vicinanza
delle grandi scimmie; De Waal consente di allontanarne queste idee di riduzione del sapere
I risultati sono impressionanti. Siamo quindi tentati di chiederci se le scimmie non abbiano un
linguaggio strutturato, dal momento che sembrano in grado di imparare le basi di una forma umana
di linguaggio umano
Alcuni sostengono che comunque al di là della capacità delle scimmie di queste forme umane ci
sarebbe un linguaggio scimmiesco
Jane Goodall la guerra degli scimpanzé che lei ha descritto, c'è un linguaggio scimmiesco
linguaggio come riflesso di sé; la possibilità con il linguaggio di definire l'io stesso
l'altruismo non è una cosa che viene spontanea; Serve uno sforzo educativo e un controllo in sé
stesso però malgrado la difficoltà sembra molto diffuso tra gli esseri umani; Ogni tanto gli umani si
aiutano
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Alessandra Centogambe
L'uomo ha “un amore disinteressato per tutti gli esseri viventi, chi è la qualità più nobile dell'essere
umano”
l'uomo a differenza di quello che diceva Comte non lo facciamo per noi ma per la terra; Come se
fosse una condizione umana prendersi cura dell'ambiente e avere un altruismo spontaneo
con Comte gli animali hanno spontaneamente un dovere di protezione verso la propria specie
questo altruismo spontaneo per Comte si fa con la prole, per Darwin e l'uomo c'è l'ha con tutta la
creazione
l'uomo protegge la natura, si è visto che le scimmie non in modo così ampio come noi ma c'è questa
quasi consapevolezza di vulnerabilità; questo ci toglie la nostra eccezionalità
L'impresa morale e istituzionale dell'altruismo: così invece di eliminare i soggetti meno adatti a
sopravvivere, sopraggiunge un dovere di assistenza nei loro confronti
nel caso di fecondazione assistita se faccio la selezione genetica pre-impianto all'utero è una
selezione genetica
L'altruismo diventa un simbolo dentro la nostra natura in una cosa di fede rivelata
Sulla scia di Darwin, Tort ha coniato l'espressione “effetto reversibile dell'evoluzione” perché
l'evoluzione del più adatto tende a dire non sei molto adattato, quindi questo cambiamento è una
conquista interpretativa e culturale
il diritto in questi ultimi 150 anni è stato un diritto per proteggere il più debole
il diritto del lavoro protegge chi non ha capitale; Tutto quel diritto del lavoro che sorge prima del
diritto di sciopero è nato per proteggere il vulnerabile
questa protezione del diritto sociale è stata anche per proteggere; Il diritto di parità uomo- donna è
una conquista recente
L'altruismo umano diventa unico però soltanto attraverso la società che lo istituzionalizza o
altrimenti soltanto dalla sua educazione o la legge che sanziona con l'educazione manca il suo scopo
l'altruismo ci definisce come essere morale (colui che fa il bene e risponde delle sue scelte)
Il modo in cui ci comportiamo dal punto di vista quotidiano che ci fa dire ma io sono una persona
De Waal morale, autocoscienza, autodeterminazione e sono responsabile delle mie azioni le altre specie lo
fanno?
Cerca di rimettere le
cose in prospettiva
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Alessandra Centogambe
Zona della corteccia celebrale che consente di usare simboli lì ci sarebbe un elemento che non
troviamo; noi siamo una specie evoluta e capace di avere questo componente e siamo gli unici, lì
Preuss
torniamo sull'unicità
È il riflesso, speculum, è un riflesso che porta la conoscenza; L'immagine che io ho non sarà mai
specchio quella vera
tavola di Ermete certe volte quello che vediamo dobbiamo metterlo sottosopra
i simboli non sono solo le prime apparenze; c'è quello che il simbolo ci mostra è quello che ci
dimostra e tutto questo legame che porta all'artificio della conoscenza di sé è difficile dire che la
mente scimmiesca arriva a fare questo percorso perché noi abbiamo nella nostra testa la
speculazione e lì c'è tutto un elemento che ci rende unici e quindi un pensiero che non potrà mai
essere ridotto a quello che fanno uscire anche se tolta questa parte del cervello come la genetica il
resto e come la scimmia gusto di potere, di riproduzione, di linguaggio
L'importanza di cercare un tipo di eccellenza di un potenziale umano, però sappiamo che, se uno
non riceve l'educazione c'è un punto di non ritorno
questo prendere cura della prole ci ha portato dentro quello che ha visto Darwin non solo l'altruismo
per gli altri uomini ma per tutto il creato, l'ambiente
Questa consapevolezza che a differenza della scimmia a livello culturale per chi vuole seguire un
percorso educativo lì rimaniamo eccezionali e la biologia ci dà questo componente biologico che lo
consente
la tecnologia può arrivare velocemente ovunque; L'aspetto funzionale dello strumento ci aiuta,
questa strumentalizzazione, strumentalizza anche noi stessi fino a che punto ci aiuto ci inganna, è
un inganno ma anche uno strumento
Zoo creatura della terra (Zeus)/bios vita umana/soma vita organica/psiche vita spirituale
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Alessandra Centogambe
Lezione 7 del 16 ottobre
Noi da questo punto di vista non siamo così diversi dagli altri animali secondo Darwin anzi c'è un
comportamento da scimpanzé che è sempre latente dentro di noi, per questo continuum tra i primati
noi possiamo fare un tipo di involuzione anche a livello culturale
Cos'è l’agente morale, cosa vuol dire pensare quindi prima di educare deve già pensare è arrivato il discorso
Singer
analogo che tende a dare il riconoscimento tra noi le grandi scimmie
Sta nel campo dell'intelligenza artificiale, profeta della tecnologia, il progresso tecnologico può essere solo
Bostrom un bene perché ci rende capaci di vivere meglio; e quindi questo progresso come l'accumulo di Scienze
tecnologiche ci rende possibili nuovi mezzi per star bene in questa natura non sempre gradevole; questa
tecnica definisce come essere umano; per lui è sempre una buona cosa
non è più il discorso sulla scimmia, tanto che siamo noi forse una ragione pura, la tecnica tecnologica
che potrebbe diventare autonoma
loro hanno posto sulle scimmie come visto con il Great ape project un'autonomia morale, che hanno
un'autocoscienza
Bostrom e altri pensano che avevamo sempre più possibilità con queste modifiche, la genetica di
fare un tipo di cyborg di modificare geneticamente ma anche con le nuove tecnologie
(nanotecnologie), sviluppo importante dei computer; l'effetto di massa cambia la società della
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Alessandra Centogambe
tecnica, la società e il nostro rapporto con il reale, qual è la posizione tra chi dice che il progresso è
proprio dell'uomo e chi dice che sia negativo
le definizioni della tecnologia nel nostro essere umano, anche il nostro divenire umano perché sulla
base di una società e della sua tecnologia è chiaro che cambia la mia esistenza, per cui noi delle
nostre società di beni tendiamo ad avere un accumulo di techne perché rende la vita più facile, la
ragione d'essere è sempre un benessere
è giusto avere accesso a tutta la tecnologia per avere un bambino perfetto e così uso la genetica , per
avere un bambino come io voglio tecnologicamente
quello che è successo con la genetica è stata una cosa che nessuno aveva pensato al livello della
nostra quotidianità che la scoperta più diretta ma a proposito delle biotecnologie usate dalla
genetica sono stati i vaccini
c'è una cosa ambivalente che la valutazione del rischio; Viene un po’ messo spesso quello che
sarebbe il rischio tecnico è un rischio sociale come viene percepito dall'ambiente che integra la verità
del rischio anche se spesso pensiamo che il rischio dovrebbe essere solo tecnico
La famosa obiettività della scienza così come il discorso del sempre buon progresso è sempre stato
oggetto di discussione, da questo punto di vista quello che cambia è intrinsecamente la nostra
capacità di potenza
intrinsecamente modifichiamo la nostra vita con la genetica non si sa poi dove va a finire questo e
siccome è veloce nel tempo è diventato più piccolo nello spazio; secondo questo mondo globale,
tutti siamo in contatto e di qui una paura di fronte a certi progressi della scienza
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Alessandra Centogambe
la tecnica nel discorso di Protagora, che ritroviamo in Platone in realtà il fuoco è la tecnica che
prometteva agli uomini nel discorso di Protagora, Prometeo dà il fuoco ma è un inganno visto che gli
uomini non hanno il senso della giustizia si uccidono ancora di più a vicenda; Prometeo ha dato il
fuoco perché gli uomini erano deboli; quindi, ruba il fuoco e diventa amico degli uomini, si possono
difendere contro gli animali ma si distruggono tutti finché Zeus manda la virtù di giustizia
Bostrom ha portato per primo l'idea di una convergenza che si fa tra genetica, robotica e
nanotecnologie
lui ha cuore di definire la specie umana; La tecnologia cambia l'ambiente; lui si interessa come noi
che abbiamo la tecnica cambiamo la nostra specie umana, il nostro divenire; il suo interesse e lì è da
filosofo vuole sapere non solo cosa potrebbe minacciare il futuro del genere umano come fin da
adesso possiamo migliorare
transumanesimo e lui stesso dice guardate che tutti i trapianti che noi facciamo cambiano, chi non
può camminare grazie alla tecnologia lambda può grazie alle protesi; la tecnologia non solo
compensa migliora
questi aspetti della tecnologia sono sempre per migliorare la nostra qualità di vita: in un mondo
individuale la qualità è legata all'autodeterminazione
Prospettiva di miglioramento; Ogni cambiamento importante della natura degli esseri umani
soprattutto nel 900 l'abbiamo visto con il nucleare che la tecnologia non è sempre il miglioramento
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Alessandra Centogambe
L’etica ha un senso di responsabilità non solo per il mio interesse ma per interesse anche delle future
generazioni
il migliore dei mondi mondo del dopoguerra, stanno arrivando i computer, diffidenza
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Alessandra Centogambe
noi abbiamo la divisione del lavoro; Noi come specie umana facciamo parte di questa specie degli
eccellenti poi non avremmo risultato; C'è un cervello più grande collettivo, collegato nella specie
umana che mi riporta lì
Bostrom non è consapevole ne fa una domanda filosofica perché tutti noi dobbiamo ad un certo
punto risponderne dell'uso
dobbiamo valutare intrinsecamente quello che sta succedendo riconoscere con umiltà quello che si
sta facendo
il corpo diminuisce perché la tecnologia tende a completare le lacune; come questo ci definisce sulla
ragione tecnica?
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Alessandra Centogambe
lezione 8 del 17 ottobre
Nuovi sviluppi per collegare la mente umana con la mente del computer
Great computer interfaces ha avuto grande attualità con l'ingresso di Musk che è più in avanguardia
riguardo questo
chi partecipa a questo tipo di sperimentazione c'è il problema del consenso informato, di valutazione
del rischio, di dignità umana
la parola transumanesimo è usata per indicare questi cambiamenti tecnologici sull'essere umano e
quindi già sul nostro divenire
chi difende come Bostrom questo usa due concetti che hanno l'apparenza di una legge: la prima
legge di Moore e la seconda legge di Gabor
La legge di Moore l'idea che il progresso scientifico nell'ambito della scienza, informatica,
aumenterebbe in modo esponenziale ogni 18 mesi e quindi supererebbe la capacità di ogni mente
umana
per avere tutta questa potenza c'è un problema della misura del microchip
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Alessandra Centogambe
l'ingresso in campo con i computer che usano la quantistica, la legge di Moore potrebbe essere
modificata forse nel suo enunciato ma non nel suo principio
“Tutto ciò che si potrà tecnicamente fare si farà” […] “tutte le combinazioni possibili saranno tentate”
legge di Gabor perché la storia della tecnologia come accumulo permanente non si ferma mai; l'interesse prevale
l'esempio della clonazione non è andato a buon fine perché il controllo della clonazione rimane
molto rischioso quindi il rischio ha frenato lo sviluppo
la legge di Gabor viene spesso usata per dire che comunque se si può fare tecnicamente si farà, c'è
il principio etico di base della scienza della valutazione del rischio per ora è molto alto e quindi lo fa
Moore vede la progressione della nostra conoscenza; Gabor dice che non si fermerà
Bostrom ha redatto una carta per indicare il principio di non discriminazione; quindi, non importa se
parliamo di un computer, di un essere umano quello che conta è la capacità cognitiva
il discorso che troviamo sotto da un punto di vista filosofico che viene giustificato da parte di
Bostrom, è chiaro che ci sarà l'utilizzo della tecnologia per chi soffre è chiaro che lo useremo per
essere più potenti; per lui è anche un fondamento filosofico che riprende Platone perché dice noi a
parte che siamo una specie umana sempre in evoluzione, dobbiamo trovare un'opportunità
nell'ambiente perché sopravviva sempre il più adatto ma soprattutto il nostro corpo ha sempre fatto
in modo di superarlo e non a caso riprende il Fedone di Platone
Parla del fine vita benché alla base per certi aspetti della teologia cristiana del dopo vita; nel Fedone viene
messo in evidenza l'idea del corpo umano come una tomba usando un gioco di parole tra corpo e vita biologica;
Fedone
la vita biologica in realtà è una tomba che porta nel fango il mio spirito; il corpo diventa un fardello; nel Fedone
Platone fa del corpo umano una malattia, vede la morte come liberazione perché finalmente lo spirito può
entrare nel mondo delle idee
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Alessandra Centogambe
Bostrom e i bioprofeti dicono che grazie a queste biotecnologie non dobbiamo aspettare l'aldilà
grazie a questa convergenza tra nanotecnologie e mente umana
parte sulla scia di Platone, come una cura perché la vita sarebbe sempre una cura già allontanata
dalla morte, allontanare la nostra debolezza; questo dà un fondamento di ispirazione platonica che
ritroviamo in Bostrom
L'idea platonica di Stato che deve essere guidato dai guardiani mentre il popolo massa deve essere
gestito; per far parte di questi guardiani bisogna accedere a questi potenziamenti
Bostrom dà un fondamento filosofico con Platone che è molto favorevole non solo ad ogni ricerca
ma ad ogni applicazione sociale di questa possibilità di collegare la mente umana con la mente
artificiale
Pensa che il corpo umano non debba essere toccato così profondamente ma neanche con
modifiche genetiche; quindi, di tenere come sacro lo stato di natura dell'essere umano e in
bio- conservatore genere vanno pari passo con chi vede questi progressi come una catastrofe annunciata
Decide di avere un atteggiamento collegato al bioterrorismo di gente che pensa che il momento
Kaczynski dell'apocalisse sta per arrivare e quindi bisogna fare resistenza; pubblica un manifesto contro le compagnie
aeree ; porta ad un'esortazione del corpo che deve rimanere nel suo stato naturale, quello che per Nietzsche
sarebbe il discorso di vivere in una foresta lontano da questa corruzione; è il corpo l’elemento di difesa
ontologica anzi la società l'ha già portata ad essere condannato
La scienza sta per alterare il corpo umano con questi nuovi microchip senza parlare di genetica modificata; siamo al bivio
ricercare la salute e la potenzialità cognitiva al massimo non sarà per tutti però poi si diffonderà;
Discorso di élite molto platonico
La rivolta dal basso del bioterrorismo di Kaczynski illustra un discorso nietzschiano che riporta ad un
discorso contro un tipo di tecnologia che vale solo per un'élite
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Alessandra Centogambe
il risentimento forte di fronte a questi sviluppi dell'intelligenza artificiale legate alla possibilità di
integrare l'intelligenza umana, con la possibilità della genetica crea questa prevenzione che
ritroviamo in questi discorsi
la prudenza legata al senso comune dovrebbe essere di nuovo una via; e vedere questi limiti sia per
il progresso scientifico sia per il progresso dell'etica, ed evitare discriminazioni o sfruttamento
perché, se l'essere umano vuole questo potenziamento è perché si sa fragile
e questo spiega perché ogni tanto ci comportiamo come delle scimmie dobbiamo avere un dominio
totale sugli altri o invece perché usiamo talmente le tecniche perché questo ci consente di soffrire
di meno; ci sono quindi certe attività fisiche che tendono a rovinare la qualità della vita; la fragilità è
anche l'idea che c'è un altruismo citato da Darwin non solo interspecie umana ma che noi abbiamo
anche nel riconoscere la fragilità degli altri viventi; questi elementi possono portare a vari ambiti
a questi ambiti che discutiamo sono ambiti che noi siamo come fattispecie in modo di cercare di
nuovo sulla base di quello che possiamo sapere chi siamo di fronte a questo, quale orientamento
giusto dare a queste controversie
il diritto qualifica da un discorso tutto suo lo statuto del minore in ambito medico
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Alessandra Centogambe
l'identità genetica che può essere riportata a quello che ci costituisce geneticamente; questo
animato i giuristi ma rimane una domanda che abbiamo sul diritto di famiglia, nel campo del diritto
del lavoro e nel campo della libera circolazione delle persone
la fragilità dell'ambiente degli uomini; Noi siamo consapevolmente fragili ma ci rendiamo conto che
anche la terra può morire
La precarietà dell'esistenza è un fenomeno preoccupante, soprattutto nei momenti della vita in cui
essa si rende più evidente. L'investimento (anche in termini economici) sulla nostra esistenza è
finalizzata ad utilizzare al meglio ogni singolo istante del nostro vivere. La nostra aspettativa di vita
è oggi un punto fermo, l'unica misura attendibile del tempo. Ma, oltre a questa, che è nelle società
secolarizzate l'accezione dominante, si tende ad affermare la negazione della convinzione cristiana
per cui esisterebbe una vita oltre la morte. La vita umana oggi è comunemente percepita come un
lungo susseguirsi di fasi esistenziali, in cui la morte biologica rappresenta lo stadio ultimo, senza
ritorno e senza speranza di un orizzonte ulteriore; la vita è un succedersi continuo di malattie, ma
essa stessa non è una malattia che la morte può guarire (come pensa invece Socrate nel Fedone).
Nel pensiero contemporaneo la morte non è in grado di portare guarigione, ma solo annientamento.
Le malattie devono pertanto essere curate e soprattutto guarite, per continuare a vivere più a lungo
possibile. Nulla in contrario a questo proposito, tuttavia l'unico oggetto del desiderio umano è oggi
la durata dell'esistenza su questa terra. La finitudine dell'esistenza (il mal e metafisico secondo
Leibniz) comporta un bisogno impellente di proteggere la vulnerabilità che l'uomo vive durante la
sua esistenza. Tra i tempi dell'esistenza troviamo l'infanzia, caratterizzata da un intreccio di fragilità
sia fisica che giuridica. Ma giunge anche il momento in cui cerchiamo di definire la nostra identità,
nel quale alla domanda "chi sono io?", possiamo trovare delle risposte nel patrimonio genetico.
Bisognerà poi tenere conto delle preoccupazioni per il divenire delle generazioni future e delle
modalità con cui intendiamo proteggere il nostro ambiente. Tante sono le domande che
condizionano la nostra esistenza e molteplici gli interrogativi sulla vulnerabilità umana, che nel diritto
trovano un inizio di risposta. D'altronde, la caratteristica più innovativa nella storia del diritto del
secolo scorso è l'ampliamento della protezione giuridica nei confronti dei soggetti deboli. (diritto del
lavoratore, della donna) […] Il quadro normativo riflette i dubbi esistenziali della società.
La salvezza del corpo se è soltanto quella del mio corpo la malattia soprattutto quella del figlio non
è accettabile, in cui noi non accettiamo che la nostra capacità tecnologica non può mettere fine se
non alla morte
l'idea che il bambino non sia un adulto in miniatura è un dato culturale abbastanza recente; non
c'era questa idea di una protezione non solo biologica ma anche culturale un riconoscimento che il
bambino vive in un quadro esistenziale particolare da proteggere, da cui tutto lo sviluppo sulla scia
dei lavori di Rousseau non solo nell'educazione dei bambini; ma soprattutto questa presa sul serio
che il bambino ha uno statuto ontologico, psicologico, giuridico diverso dall'adulto, quindi il minore
anche il diritto lo riconosce incapace di intendere e di volere quindi dipende da un tutore
Non si possono fare esperimenti clinici con i minori salvo in caso in cui il bambino abbia un interesse
diretto
poi c'è l'idea sulla scia di Rousseau non è un adulto in miniatura e quindi non si può dare al bambino
il farmaco; si è chiesto di fare una ricerca clinica aggiustata ai bisogni fisiologici dei minori in modo
che, quando si dà un farmaco che è stato provato soltanto con gli adulti ci sia la possibilità di avere
una ricerca anche sulla popolazione che abbia dei farmaci per loro
Per fare un farmaco che non c'è attualmente pensate e provato solo per i bambini , sulla base di
esperimenti con i bambini ho bisogno di bambini però l'altra legge dice a meno che non ci sia
interesse diretto il che riduce questa possibilità
il discorso politico si trova di fronte ad un altro tipo di tecnica che il diritto complica la vita
il regolamento nel mondo del diritto europeo è una norma che prevale su tutte le norme degli altri
paesi; la piramide delle norme è stata concepita da Kelsen che dice che in alto ci debba essere una
norma Suprema su cui si basa tutto e da cui si può dedurre le altre leggi; il regolamento europeo
sulla base del diritto comunitario è in alto
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Alessandra Centogambe
Conoscenza più significativa di medicinali ad uso pediatrico, quindi la pretesa del regolamento che
va avanti parlando dei problemi della popolazione pediatrica e le terapie avanzate
“le preoccupazioni circa le sperimentazioni sulla popolazione pediatrica andrebbero bilanciate con
le preoccupazioni etiche riguardanti la somministrazione di farmaci ad una popolazione sulla quale
i farmaci stessi non sono stati adeguatamente sperimentati”
Bisogna fare una scelta tra proteggere gli individui vulnerabili e avallare la sperimentazione solo per
chi ha un interesse diretto o consentire di partecipare alla ricerca clinica per un bene superiore; un
beneficio più ampio, l'utilitarismo; Il regolamento giuridico parla di etica
la direttiva è inferiore al regolamento, però essa è stata implementata in tanti paesi; quindi, ha creato
una situazione giuridica che viene abrogata dal regolamento
per discutere questa problematica è stato fatto avanti di tenere il principio di autonomia colui che si
appare al discorso paternalistico in cui uno ti dice come il buon padre di famiglia cosa devi fare, se
tu sei un adulto questo principio dell'autonomia individuale è un po’ la base in cui si costituisce tutto
il sistema dei valori di cui fa parte il diritto
Si è provato a cercare come trovare una gerarchia tra le diverse età; L'agenzia europea per la
medicina ha fatto una proposta dicendo che l'adolescenza dai 12 ai 18 anni lì si potrebbe richiedere
una possibilità
questo discorso, che sembrava nel regolamento portare da una buona iniziativa, dare un farmaco
pediatrico usate è provato sulla popolazione pediatrica già lì si è ritrovato in difficoltà proprio alla
differenza biologica che esiste non solo tra l'adulto e il minore ma all'interno dei minori questo pone
un problema di responsabilità
63
Alessandra Centogambe
questo peccato originale di non aver visto che la popolazione infantile biologicamente sia insieme
vulnerabile, ma a varie vulnerabilità ha fatto che questo regolamento tuttora rimane indietro
l'etica della cura è stata sviluppata nell'ambito delle teorie femministe sia di Noddings o Gilligan
questo si è sviluppato in modo da dare a questo medico soprattutto nel rapporto con i bambini;
l'etica della cura sarebbe una base su cui risolvere questo antagonismo tra le due norme
La possibilità diventa mediana sulla base della casistica che sarebbe regolata sulla base del discorso
del medico curante, il problema è come troviamo questi medici capaci di prendere cura
la cura avrebbe un discorso spontaneo che abbiamo nei confronti dei propri figli questo altruismo
profondo che ci viene spontaneo, che dovrebbe essere aperto sulla base di una discussione come
fondamento della decisione giuridica
questo consente di portare una ricerca di benessere, quindi, è un' autodeterminazione che coinvolge
altri soggetti
64
Alessandra Centogambe
Lezione 9 del 18 ottobre
l'identità biologica ha proprio al confine la genetica l'abbiamo in comune con tutti gli esseri viventi
mentre gli atomi li abbiamo anche con il mondo minerale; la genetica dimostra che siamo inseriti in
questa natura; questa identità non solo morfologica, oggi si usa la genetica per classificare il vivente,
in questo modo posso sapere quanto geneticamente una specie vicino all'altra
Si ha la possibilità di avere una carta d'identità genetica, e questo è entrato nel costume per cui
bisogna avere un'idea di questo possibile accesso
l'identità genetica è un è discriminatoria? Ridurre una persona la sua identità genetica un tipo di
reificazione o invece sarebbe un vantaggio
la non discriminazione che apre questo capitolo che riguarda l'identità genetica è preso da un testo
di portata universale
questi diritti umani sono sopra con una valenza giuridica nella piramide delle norme
l’UNESCO si occupa anche della sanità, perché riguarda l'applicazione delle scienze
una dichiarazione universale è un trattato internazionale, quindi, bisogna che i membri che fanno
parte dell'agenzia o di chi ha partecipato ad un trattato devono mettere la firma; dopodiché questo
trattato per essere diritto vigente deve essere in genere approvato dal Parlamento nazionale di ogni
paese che ha firmato; anche se non ratificata il tribunale lo può usare
65
Alessandra Centogambe
“Ogni individuo ha diritto al rispetto della propria dignità e dei propri diritti, qualunque siano le sue
caratteristiche genetiche. Questa dignità impone di non ridurre gli individui alla loro caratteristiche
genetiche e di rispettare il carattere unico di ciascuno o la sua diversità
Essiobiologia in cui in realtà la nostra identità finisce perché la mente umana è solo un software; in
realtà noi siamo soltanto macchine per sopravvivere; questo discorso molto riduttivo è vero che dà
non solo il senso comune ma anche un principio che ridurre qualcuno soltanto alla sua carne è una
cosa che fa finta che non ci sia la parola cultura, linguaggio ridotte ad una visione un po’ determinata
ed un darwinismo ci obbliga a fare tutto solo per sopravvivenza
da questo punto di vista il discorso dell’UNESCO che dice di no alla riduzione, che dice di no ad un
trattamento iniquo ci sembra ragionevole
certe volte sarebbe bene dire l'identità genetica va non solo presa sul serio ma prenderla con un po’
di discernimento perché il percorso per il giusto è sempre in salita, il discorso è complesso
Il diritto è quello che ci circonda come limiti accettati dalla società e anche il coordinamento coattivo
che ci fa il diritto; quindi, nell'ambito di tutela della famiglia, di diritto del lavoro e libera circolazione
della nostra quotidianità
L'identità genetica e diritto di famiglia : a livello di certi paesi l'Italia tiene il fatto che la madre
presunta è madre biologica e questo è un concetto che non accetta eccezioni in altri paesi serve la
dichiarazione certe volte anche la testimonianza, già dai latini si diceva Mater sempre est pater
numquam c'è sempre stato questo che è un dato di fatto biologico: questo ha fatto in Italia una bella
differenza perché la discussione sulla madre surrogata, invece in un paese con il Common Law negli
Stati Uniti per questa ragione c'è la possibilità di fare un contratto d'affitto dell'utero è una cosa che
è stata giuridicamente regolamentata
il giusto è una cosa legata alla storia di un paese, di difficile concettualizzazione è sempre una ricerca
dialettica
abbiamo oggi la fine di questa esclusività sociale che si sa sempre chi è la madre e il padre, c'è sempre
il dubbio grazie alla genetica
66
Alessandra Centogambe
commercio della sanità su Internet, questa è una reificazione
la riproduzione è diventata un luogo dove la discriminazione razziale negli Stati Uniti è totalmente
accettata perché, quando si chiede il seme di un terzo da lì l'idea di levare l'anonimato per chi vende
il seme
per l'adozione nella convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia del 1989 perché è stato
adottato a diritto a conoscere i suoi genitori; possibilità dell'accesso alle sue origini culturali;
l'identità genetica prende subito una correlazione positiva perché è un diritto conoscere la sua
origine; quindi, l'identità genetica nel caso di un anonimato per donazione dei gameti le Nazioni
Unite dicono un'altra cosa rispetto all'adozione
se nel testo delle Nazioni unite c'è tutto un discorso per riconoscere la casistica ci spiega che la
portata universale dell'articolo due è esagerata perché allora avere accesso al patrimonio genetico
sarebbe un'impossibilità totale nel caso dell'adozione
nel campo della fecondazione assistita è stato reso possibile fare lo screening genetico, l'embrione
del bambino ammalato che può essere soppresso o si può avere la possibilità di utilizzare il bambino
per curare il fratello maggiore
nel diritto del lavoro due testi; uno del comitato di bioetica della Germania hanno riaperto il discorso
dell'identità genetica nel campo del lavoro e l'uso dei test genetici per capire se l'identità genetica è
più o meno vulnerabile all'ambiente lavorativo in modo da evitare che ci sia una predisposizione che
in un certo ambiente accelera o provoca, la genetica e sempre di più l'ultimo fattore, sapere delle
predisposizioni genetiche per certi tipi di lavoro ha detto il comitato di bioetica tedesco non è un
riduzionismo o il rischio della reificazione ma perché la genetica è costitutiva anche a nome della
loro sicurezza
nel campo della libera circolazione vi è l'idea che ci sia un'identità da dichiarare da qui il discorso di
fare un'identità genetica sulla base dell'identità tout court questo porta ad un grande vantaggio,
questa idea la troviamo in un regolamento europeo che impone a tutti di avere il microchip
elettronico
la polizia amministrativa riguarda anche l'analisi dell'identità, questo consente nel caso dell'identità
di mettere chi vuoi in detenzione amministrativa finché non ti da il suo certificato
68
Alessandra Centogambe
discorso dell'identità genetica e la filiazione in Francia sul ricongiungimento familiare con l'obbligo
di dimostrare geneticamente la filiazione, la Francia ha una legge che contraddice quella
internazionale che ha ratificato
l'eredità del patrimonio genetico, la mia identità si fa sulla base del patrimonio genetico o no
ci sarebbe una nevrosi ereditata secondo Freud essa dipende dai primi momenti della sessualità; il
primo articolo di Freud contro Charcot ha pensato la psicanalisi sempre sulla base dell'eredità;
l'eredità e l'identità sono collegate questo ci fa vedere come l'identità risponde anche ad una
domanda di vulnerabilità
tre generazioni di diritti umani; individuali: diritto alla proprietà, diritti umani sociali e l'ambiente
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Alessandra Centogambe
Lezione 10 del 24 ottobre
Un diritto naturale o un diritto che appartiene alla natura umana; un diritto positivo e il Codice
penale, civile quindi un elenco di norme di istruzione e chi non la segue questa istruzione giuridica
viene sanzionato, riguarda la politica
nel mondo giuridico c'è un diritto secondo natura incarnato nella figura di Antigone diritto naturale
che l'uomo seppellisce il corpo umano ; anche il concetto di dignità richiama questo discorso sulla
natura umana che deve crescere
nel discorso positivo vi è l'istituzione però per la pedagogia vi è da un lato l'istruzione e dall'altro
l'educazione, così come nel campo del diritto il diritto positivo è una tecnica se non funziona uno
viene sanzionato, un elenco da seguire che dà sicurezza, l'istruzione è concepita come un potere che
viene trasmesso
l'educazione già dalla paideia greca rinvia ad un'idea della natura umana che deve crescere e lì è
universale, non è più collegato il particolare della politica di un tempo e di un luogo
ci sono diverse categorie di diritti umani però il vero diritto fondamentale come ha detto Hannah
Arendt è il diritto di avere diritti però nel tempo il nostro diritto è diventato un po’ un elenco
abbastanza ampio nella sua formulazione; con un elenco la Corte di giustizia ma anche in Italia
tendono a fare del rispetto di questi diritti, delle norme sanzionate
nel 72 a Roma c'è il club di Roma che ci ha allertato sul cambiamento climatico
l'idea della fragilità del nostro ambiente per continuare ad essere numerosi porta alla scarsità delle
risorse
con il rispetto dell'ambiente degli equilibri ecologici negli anni 70 è apparso come un diritto umano
70
Alessandra Centogambe
l'antropocene in cui l'uomo cambia i rapporti umani
abbiamo preso coscienza della fragilità del nostro ambiente e di nuove; Se cambia l'ambiente noi
non abbiamo le risorse, questo lo vediamo con i fenomeni climatici; questa fragilità dell'ambiente è
concepita con una matrice giuridica di fonte naturale; il problema di queste carte dei diritti c'è il
problema di sapere quale prendere
la parola ecologia è stata coniata alla fine del 1800 dal greco perché dobbiamo trovare un discorso
nei nostri rapporti con la terra
noi siamo entrati nel l'antropocene perché l'uomo cambia a livello incredibile il clima perché ormai
ha un potere tecnologico
all'inizio l'uomo è al centro della natura, è la visione antropocentrica che si oppone alla visione
ecocentrica (l'uomo ha inserito nella natura a livello del radicalismo di Darwin ) dall'altro lato
l'aspetto di mettere al centro del creato l'uomo, questa è legata alla tradizione religiosa, l'idea che
noi siamo unici creati ad immagine di Dio e che la natura è qui per servirci
Nell'islam questo discorso viene dopo non è solo un discorso capitalista per chi anche se non siamo
al centro della creazione, per i musulmani viene indicato nel Corano che tutte le cose che avete
ricevuto sono un usufrutto (sulla base del codice civile la proprietà può essere su il fructus); L'uomo
deve avere rispetto perché non è tutto suo; è vero che queste cose per me, non per questo posso
fare quello che mi pare c'è un'idea di rispetto della proprietà altrui che nel caso della proprietà altrui
e Allah, da questo deriva un equilibrio fra le diverse componenti della creazione: l'intreccio delle
reazioni fra i frutti della creazione divina va di pari passo con l'affermazione di una gerarchia la cui
sommità è collocato l'uomo che ne deve gestire in maniera sostenibile
nella Bibbia se prendiamo la genesi si usano i termini soggiogare e dominare, in realtà è un discorso
di responsabilità, di prendersi cura perché noi abitiamo una casa in questo senso dà un dominio nel
senso di Domus della casa; se prendiamo un secondo testo più tardo che riguarda la creazione
dell'uomo; viene spesso usata l'idea del giardino, dell'eden e quindi dobbiamo coltivare, costruire,
avere quest'idea di responsabilità
71
Alessandra Centogambe
San Francesco d'Assisi continua questa idea di Domus e così intorno al figlio dell'uomo ci sono anche
le altre creature; aspetto solidale con gli animali addomesticati; la natura può essere anche alla scia
di un tipo di carità di cui noi siamo i custodi, il custode dell'amore di Dio per tutte le sue creature di
cui noi siamo privilegiati
Tommaso d’Aquino nella summa teologica (opera più importante di Tommaso d’Aquino) nella
questione 91 parla del noto tema dell’uomo microcosmo; Dio nella creazione diffonde la sua bontà
a ciascun livello della realtà perché Dio è perfetto egli ha nelle sue opere dato ad ogni cosa la
perfezione, l'uomo partecipa in modo imperfetto, la sua superiorità si manifesta nell'unità
sostanziale, chiamiamo un microcosmo perché tutte le creature in un certo modo in lui e se, tutte le
creature sono figli di dio, noi che siamo il figlio più amato abbiamo questa capacità divina di poter
percepire tutto quello che ci trova in tutte le creature del mondo; vediamo un discorso di quasi
solidarietà non solo di percezione del mondo animale che ci ha consentito di proiettarsi, ma è anche
un modo religioso che fa che noi abbiamo una grande responsabilità se noi siamo microcosmo, c'è
anche un dono di Dio
sia nella tradizione musulmana, che quella giudaica, che è quella più recente c'è rispetto
dell'ambiente
l'uomo non possiede la conoscenza naturale di tutte le cose della creazione perché noi se ne da un
lato, a differenza degli animali abbiamo la capacità di proiettarsi saremo sempre imperfetti, nel
nostro mondo di produttore; Sulla scia di Aristotele Tommaso riprende il tema dell'immanenza della
natura nell'uomo, la nostra natura partecipa agli altri esseri viventi; Però noi abbiamo il logos, lo
spirito che giustifica la preminenza dell'uomo sulle altre creature perché noi possiamo avere una
comprensione concettuale, noi abbiamo rispetto unico che tende ad illuderci che siamo degli dèi;
C'è una separazione netta a livello culturale tra gli esseri viventi e noi apparteniamo tutti allo stesso
modo alla natura ma noi abbiamo un ruolo più particolare da un lato c'è chi ha messo in evidenza
l'aspetto della mente umana, all'interno di una visione che tende a dare troppa importanza
concettuale all'uomo sulla natura (aspetto antropocentrico), mentre la tradizione parte dall'idea
dell'abitabilità è un passaggio dallo stato di natura è quello di civiltà e della possibilità di vita
Il grado di inserimento dell'uomo nella natura e determinato dall'intersezione tra le esigenze dello
spirito è la precondizione di un'esistenza naturale e senza rinunciare all'affermazione di un primato
dell'uomo sulla natura, Tommaso pone all'interno della sua ontologia (discorso sull'essere umano)
questo concetto di responsabilità che risale alla natura stessa dell'uomo, alla sua natura che lo
definisce, questa dote non è per distruggere ma per costruire; la colpa è un po’ di Cartesio, il suo
dualismo mente-corpo ha fatto che la pretesa dell'uomo sulla natura diventa soltanto una ricerca
72
Alessandra Centogambe
scientifica nel senso di una conquista della natura, ha lasciato un approccio antropocentrico in
questo senso perché in Cartesio non c'è più il riferimento ad un'idea che siamo custodi delle
creature, noi siamo signori e padroni della natura; mentre prima c'è un orizzontalità su cui forse c'era
una centralità umana ormai vi sono di nuovo signori e padroni
Hegel non condivideva l'interpretazione della vita di Cartesio, la sua filosofia; egli sviluppa un altro
discorso considerando solo lo spirito che si materializza nell'uomo, in questa prospettiva il rapporto
si svolge in maniera discendente (dallo spirito alla natura), tuttavia l'uomo è collocato in una
prospettiva naturalistica; non è più una contrapposizione come troviamo in Cartesio
il cartesisimo ha consentito di dire non siamo superiori alla terra dobbiamo utilizzare al massimo; il
rovesciamento della tesi cartesiana si ritrova in Hegel che cerca di ridarci un'idea di uomo fatto di
carne, la carne non anima i nostri movimenti perché grazie al linguaggio lo fa lo spirito che consente
di avere una responsabilità sulla natura
Se abbiamo avuto fino a Cartesio l'idea che l'uomo sia centrale nella creazione, poi con l'epoca
moderna abbiamo avuto la possibilità di conquistare la natura
La visione che si è sviluppata ultimamente che dice che ormai sembra poco ragionevole continuare
ad usare la natura come negli ultimi cinquant'anni; Abbiamo fatto talmente tante cose che mettiamo
a rischio la sopravvivenza
negli anni 70-80 società di consumo di massa; Negli anni 70 si è iniziato a discutere il rapporto che
l'uomo ha con la natura e mettere fine al discorso di Cartesio; un uomo che si rende conto che sta
bruciando la sua casa, su questo abbiamo avuto due movimenti la Deep ecology e la Shallow ecology
che vengono dall’America
Tendiamo ad entrare in un neopaganesimo in cui adoriamo la natura con l'ipotesi Gaia; la natura ha
un tipo di spiritualità che viene dal romanticismo, riporta un discorso dove le religioni monoteiste
hanno un po' di difficoltà a livello scientifico
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Alessandra Centogambe
Lezione 11 del 25 ottobre
Su questo tema tutt'oggi vediamo come l'uomo comportandosi da padrone mettendone la condizione
di asservimento la natura e gli organismi viventi ha causato un danneggiamento alle proprie qualità di
vita causando tutt'oggi la grave crisi ambientale che stiamo vivendo. Dunque, ciò che costituisce
l'ambiente va tutelato perché riguarda anche l'attività umana
infatti, vediamo parlare di biocentrismo. In questa corrente filosofica emerge la figura del filosofo
norvegese Naess che contrappone a questa figura antropocentrica della shallow ecology il biocentrismo;
perché, secondo lui, tutte le forme di vita hanno un'eguale diritto a realizzarsi.
In questo caso vediamo che l'uomo non è più messo al di sopra ma è una parte della natura e per spiegare
questo utilizza l'egualitarismo biosferico dove utilizza per spiegarlo l'immagine di una rete dove vediamo
che la rete è l'ambiente in quanto tale e tutti i nodi sono tutti quanti gli organismi viventi che sono legati
tra di loro in una relazione molto stretta, tanto che le azioni dell'uomo vanno a creare delle conseguenze
dirette o indirette sugli altri organismi viventi ma facendo così per l'uomo è quasi impossibile adottare
una visione antropocentrica del mondo perché possiamo immaginare che ciascuno di noi adottando una
visione antropocentrica vada a danneggiare una molteplicità di forme di vita.
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Alessandra Centogambe
Questo è un po’ l'esempio che fa Leopardi quando nello zibaldone ci parla del giardino della
sofferenza, della donzella dolce e delicata che è però passeggiando per un giardino che calpesta
Steli e distrugge il terreno. Pur non assumendo un atteggiamento predatorio stiamo però in realtà
danneggiando l'ambiente. Questo mette in risalto come l'egualitarismo biosferico di cui ci parla
Naess sia in realtà un concetto valido solo a livello di teoria.
A livello pratico nella vita di tutti i giorni l'uomo adotta più una visione antropocentrica . La visione
antropocentrica dell'uomo affonda le radici già nella genesi in quanto viene proprio detto ” siate
fecondi, moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogate dominando sui pesci del mare” ; i termini
quindi utilizzati principalmente sono due: soggiogare e dominare; questo ci fa qua capire come
l'uomo venga messo in una posizione di dominio verso la natura
Quindi la visione antropocentrica porta a vedere la natura come un binomio di Domus e dominio.
Domus perché la natura è la nostra casa comune che abitiamo tutti; dominio perché l'uomo si sente
per questa visione antropocentrica che deriva da anni e anni di radicata shallow ecology a
saccheggiarla come se fosse una sua proprietà. Questo atteggiamento viene criticato su due fronti:
la prima è l'enciclica del 2015 laudato sì, il secondo fronte è l'agenda 2030, e il terzo fronte la
conferenza di Tblisi del 1977.
Nell'enciclica Papa Francesco invita i fedeli ad un cambio di rotta, ovvero anzi che porre al centro
l'uomo e la natura come sua risorsa infinita, invita l'uomo ad uno stile di vita più sostenibile .
L'enciclica è una lettera che viene scritta dal Papa per i fedeli di tutto il mondo .
Un cambiamento verso uno stile di vita più sostenibile perché “siamo cresciuti pensando che
eravamo suoi proprietari e dominatori autorizzati a saccheggiarla, dimentichiamo che noi stessi
siamo terra, il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta”. Quindi nell'enciclica il
Papa mette in evidenza quanto l'uomo con questa visione antropocentrica di Domus e dominio stia
saccheggiando la natura che in realtà è parte stessa dell'uomo.
Questo cambio di rotta viene esortato sempre nel 2015 con l'agenda 2030 che si pone l'obiettivo
entro il 2030 di fornire a tutti i discenti un'educazione verso uno stile di vita più sostenibile, ma in
particolare affronta la tematica dell'importanza di un'educazione ambientale all'interno della
scuola.
75
Alessandra Centogambe
Il tema di far viaggiare educazione ambiente sullo stesso binario viene già introdotto nel 1977 nella
conferenza di Tbilisi, la prima conferenza mondiale in cui si parla di educazione ambientale che secondo
quanto firmato deve essere globale, multidisciplinare in grado di collegare il pensiero all'azione in
modo che i discenti sviluppino un senso di responsabilità derivante dal collegamento tra l'azione di oggi
e il futuro di domani per tutta la comunità.
Olon in greco vuol dire tutto; un tutto che mette un po’ allo stesso livello
Chi non è d'accordo con Naess parla di riduzionismo perché ci riduce a questo livello vegetale,
animale
Aristotele dice che l'anima abbiamo tutti l'anima vegetativa, l'anima sensibile e poi l'anima
intellettuale per una crescita; l'embrione è l'inizio della vita umana vegetale; Aristotele parte
dall'osservazione di un senso comune, lui parte sempre dal basso; si rende conto che l'affetto si può
avere anche con gli animali domestici, chi ha sensibilità, emozione si muove
l'idea che c'è una similitudine forte con le piante animali; come mai abbiamo il pensiero? Comincia
a fare un discernimento anche sui simboli e lì diventa di nuovo allievo di Socrate (mito della caverna);
il comportamento; il fatto che c'è un movimento è basata sull'idea che le sensazioni sono fatte su
due cose: la ricerca del piacere e l'allontanarsi dal dolore e questa è l'antropologia dei viventi,
cercano il loro piacere che poi si chiamerà felicità, però la base è il piacere, il piacere è una sensazione
anche il dolore è anche legato al fisico; lui riprende l'utilitarismo il problema di questo è che quello
che poi è utile mi fa piacere quello che non è utile provoca dolore; questo modo di pensare la nostra
mente, l'utilitarismo è stata sviluppata da Jeremy Bentham e Stuart Mill
Naess si trova di fronte ha qualcosa che ci fa paura, la paura e la sensazione e quindi dobbiamo
cambiare; Naess ha portato quest'idea di consapevolezza
nella Shallow Ecology vi è l'idea che come ha detto Serres si fa un contratto naturale, un accordo tra
l'uomo e la natura; il diritto di contratto funziona con la finzione, di questa finzione di dire la natura
a sé, perché va rispettata diventa come un oggetto di diritto
tutto il discorso sulla shallow ecology verte sul discorso che siamo tutti dentro questo grande
ecosistema
la natura diventa un soggetto di diritto con cui si può fare un contratto però l'uomo non è totalmente
incluso nella natura
Noi siamo tutti dei prodotti sociali c'è un nostro software basato sull'hardware che è la cultura che
ci circonda
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Alessandra Centogambe
Kratos potere/thanatos morte, questa cultura della morte come dirà Giovanni Paolo II è
Thanocrazia
da rifiutare in linea di principio
Questo grande discorso che l'uomo è il signore, che avevamo visto in Cartesio, dobbiamo essere
tutori della natura, questo ha portato a cambiare il discorso di Cartesio
Hans Jonas che è un ebreo tedesco, viene da un discorso della mistica ebraica lui parla dell' euristica
della paura (le euristiche lo scarto di pensiero, è un procedimento intellettuale), la paura di renderci
conto di quello che succede e lui ha portato con questa l'idea che dobbiamo dare ai nostri figli un
ambiente sano; Lui ne parla come principio di responsabilità
la convenzione sulla biodiversità di Rio (92) la prima convenzione; l'idea di questa solidarietà
internazionale, serviva allo scatto generale, l'idea di tenere la biodiversità per le generazioni future
Sviluppo sostenibile è abbastanza recente e viene da lì, è stata l'educazione collettiva che ha preso
nel diritto lo strumento per renderlo coattivo
quest'idea della casa, della dimora dell'essere ha portato a quello che è stato ripreso poi da parte
della Chiesa di ecologia umana ha preso tanti aspetti questo se vogliamo è un discorso più di shallow
ecology
Henkel Fondatore dell'ecologia, faceva parte del partito agrariano, ritrovare di fronte alle grandi città
la nostalgia della campagna portano il discorso della difesa della natura
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Alessandra Centogambe
Nei tedeschi vecchia tradizione del rapporto con la natura
i tedeschi hanno creato un movimento che ha aiutato Hitler nel potere che si chiamava il sangue e
il suolo sviluppano i nazisti, di cui il partita agrariano è stato di grande appoggio, l'idea della terra e
del sangue che va preservata; quando hanno occupato la Polonia hanno riportato il visone, sono
stati i primi a fare il cibo biologico, i campi di sterminio avevano tutti un orto organico perché le SS
erano tutte vegetariane in particolare Himmler, lui era proprio un mistico della terra, si basava sulle
forze telluriche di qui la protezione degli animali; hanno vietato la caccia e realizzato le riserve
naturali perché c'era questo discorso del partito agrariano che diceva che noi siamo proprio integrati
quindi abbiamo il movimento agrariano che viene poi riportato negli anni 70 quando ci siamo resi
conto che il consumismo di massa che ha questo rischio per la sopravvivenza per noi e per il nostro
divenire umano ha portato a considerazioni diverse nel rapporto con l'ecosistema
Heidegger diceva che gli animali sono poveri di mondo; appartiene all'esistenzialismo
New age Siamo entrati in un'altra dimensione in cui troviamo nella natura una mistica
totale, su cui c'è un'influenza della terra
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Alessandra Centogambe
lezione 12 del 30 ottobre
il 4 ottobre 2023 il Papa rilascia la sua esortazione apostolica laudate deum. La data di rilascio
corrisponde con la festa di San Francesco che anche il giorno del dialogo e della fraternità tra popoli di
cultura e religioni diverse.
L'esortazione apostolica è uno dei documenti ufficiali rilasciati dal pontefice a livello di importanza si
colloca sotto l'enciclica ma al di sopra di una lettera apostolica; quello che la distingue dalla semplice
lettera apostolica è l'autorità che ricopre non è esattamente dogmatica ma ha una certa autorità.
All'interno di questa esortazione apostolica Il Papa riprende un po’ le tematiche già anticipate
nell'enciclica laudato sì del 2015, ma il motivo che lo spinge a riproporre la tematica in forma di
esortazione apostolica e la scarsa mobilitazione dal 2015 ad oggi sul tema dell'ambiente, del rispetto
della nostra casa comune e in particolare tutta quanta l'esortazione apostolica si basa sull’importanza
del cambiamento climatico inteso sia come conseguenza dell'opera dell'uomo ma anche come tema che
ormai non può più essere sottovalutato ridicolizzato semplicemente considerandolo come una tematica
verde; con questo verde si fa riferimento al green washing
Il Papa chiarisce che non tutti i disastri ambientali avvengono per causa dell'uomo ma sicuramente
l'operato umano sfrenato e senza riguardi nei confronti della natura aumenta di intensità e di frequenza
quelli che sono i disastri ambientali
Tema importante che sicuramente è più sentito quando si parla di cambiamento climatico è sicuramente
l'aumento della temperatura globale. Il Papa con dati alla mano chiarisce con ogni volta che la
temperatura aumenta di 0,5 ° si verificano fenomeni atmosferici, attualmente siamo su un aumento di
1,5 ° e ben presto andremo verso l'aumento totale di 2 °.
questo è sicuramente da imputare all'opera umana perché seppur vero che in natura ci sono dei
fenomeni che causano l'aumento della temperatura, come ad esempio l'eruzione, dal ventesimo secolo
in poi l'industrializzazione il progresso di fabbriche e tecnologico è aumentata la rapidità con la quale si
sta andando verso l'aumento della temperatura è sicuramente da imputare alle attività umana 80
Alessandra Centogambe
Siamo arrivati ad un punto in cui la nostra casa comune ci sta mettendo davanti ai suoi limiti; anche per
proteggere sé stessa dall'operato umano. Quello che possiamo fare è evitare di continuare su questa
lunghezza d'onda per prevenire i danni che già adesso stiamo vedendo.
Il Papa auspica un cambiamento duraturo che però deve partire da un cambiamento sociale e culturale
prima che ambientale; si sta insegnando anche ai nuovi discenti che la cura dell'ambiente è importante
perché ne va del l'eredità che lasciamo a chi verrà dopo di noi su questa terra. In particolare, fa l'esempio
dell'operato umano per parlare di un cambiamento a livello ambientale e perché il rapporto tra natura e
ambiente e di interconnessione, la cura dell'ambiente va di pari passo alla cura dell'altro, e questo il Papa
lo aveva già spiegato nel sinodo per l'Amazzonia del 2019.
Il sinodo per l'Amazzonia è stato un consiglio indetto dal Papa con tutti i vescovi di varie diocesi proprio
per parlare del tema dell'Amazzonia, proprio perché la crisi ambientale interconnessa con quella umana,
tutti e tre milioni di abitanti indigeni della foresta amazzonica che appartengono a 390 gruppi diversi
stanno affrontando un momento di crisi per il danneggiamento del loro ambiente; pertanto, un
cambiamento vero ci può essere ma non prima di un cambiamento sociale e culturale.
il Papa conclude con le stesse parole che danno poi il titolo a questa esortazione ovvero di lodare iddio
perché l'uomo che tenta di sostituirsi a Dio è il più grande pericolo per sé stesso
Il Papa fa spesso il legame tra ambiente e povertà e della povertà esistenziale umana e quindi in un
mondo distrutto che sembra ricco e povero di valore, la cultura dello scarto, l'economia che uccide
gli uomini e la natura questo è un po’ il suo sguardo sui nostri tempi poi da Papa parla anche
dell'aldilà
L'uomo è un animale perché usa la techne e riconosce la fragilità e come animale crede che c'è un
amore infinito e ha creato il mondo
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Alessandra Centogambe
noi siamo animali simbolici
la storia della chiesa è una cosa umana però il contrasto è che la verità di Dio non dovrebbe avere
storia, la verità è universale del buon Dio che ci ha detto tutto non dovrebbe essere messo in
discussione, mentre la storia del cristianesimo dimostra tutto il contrario
sono queste tensioni tra chi vuole vedere i segni dei tempi come si può fare un'interpretazione del
passato tenendo una certa continuità però vedendo le differenze
questa tensione che si chiama ermeneutica della continuità è stato proprio un esempio concreto dei
dibattiti sul sinodo; capire come questi simboli hanno cambiamenti e continuità
nell'aborto c'è un approccio un po’ scientifico che ritroviamo quando si vede l'esortazione apostolica
di Francesco laudate deum; io ti dò dei dati perché la scienza è quella che conta; Un tipo di discorso
ragionevole
Dal concepimento è un essere umano per cui abortendo uccidi un essere umano
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Alessandra Centogambe
nelle sacre scritture non si parla di aborto è stato un elaborato della tradizione che ha interpretato
le sacre scritture che poi è stato percepito il governo della Chiesa con diversi modi secondo i tempi
l'antropologia culturale lavora molto su questo storicamente vedendo come il parto ma anche
l'aborto è sempre espresso come una cultura al femminile su cui si tramanda dei piccoli segreti
Oggi nel discorso sull'embrione ci sono vari stati nel momento della nascita abbiamo già il bambino;
il discorso è sapere qual è l'inizio della vita perché una volta che c'è vita è sacra, è vita questo
embrione?
geneticamente l'inizio della vita inizia con la fusione di due gameti e passiamo dallo zigote all o sciita;
la fusione si ha dalle 24 alle 48 ore
la protezione della vita umana la chiesa cattolica l'ha sempre fatto però vi è una differenza tra crimine
e peccato; oggi come oggi l’aborto è visto come un crimine, prima vi era l'idea che l'inizio vita non
avveniva subito, prima non era un crimine perché c'era questa condizione religiosa che se esiste un
Dio, Dio non può essere una cosa biologica, Dio deve essere una forza che viene dall'aldi là quindi
uno spirito puro d'amore e dà all'uomo un qualcosa in più che lo rende diverso dagli animali
C'era nel mondo cattolico questa cosa che Dio è immateriale e come cosa immateriale non può
essere ridotta ad una cosa biologica
fino al 1861 la Chiesa cattolica non aveva la teoria del concepimento come adesso ma aveva la teoria
dell'animazione, il dono della vita non poteva essere un discorso biologico doveva arrivare dopo
come un dono puro che così ci distingue radicalmente dagli altri mammiferi; allora si vedeva quando
il bambino si muoveva nella pancia della mamma tra i 40 e gli 80 giorni; Quindi, avevano pensato di
fare un discorso più mistico ma non scientifico
nel 1861 Pio IX; visto che la scienza ci dice che dal primo concepimento c'è un orientamento totale
che diventerà uomo visto che la concezione è divina dall'inizio, guarda Maria, l à cambia
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Alessandra Centogambe
Pio IX ha fatto l’Immacolata Concezione, l'idea che Maria sia nata senza peccato, il concepimento
può essere dall'inizio divino, puro
se prendiamo i dottori della Chiesa come Tommaso D’Aquino, Agostino hanno questo discorso che
l'essere umano cresce prima come le piante, poi come gli animali e poi diventa divino perché c'è
questo dono incredibile della vita, ma spirituale non solo organica
all'epoca di Tommaso D’Aquino si diceva che uccidere era un peccato ma non era un peccato mortale
perché era comunque un peccato non dare a dio una chance di poter infondere il suo amore a questa
creatura sul nascere; ed era sempre tra 40-80 giorni in genere il divieto che diventa un crimine e
all'epoca la chiesa chiedeva all'autorità civile
nel 1861 Pio IX, ha cambiato quello che fu per secoli un peccato ma non un crimine e poi a nome
della scienza di questa teologia nuova dell’Immacolata Concezione per il concepimento ha cambiato
la storia del cristianesimo
Pio IX ha creato l'infallibilità del Santo pontefice; prima nella piramide delle norme c'erano le sacre
scritture la tradizione con i dottori, poi il dogma con il magistero e la disciplina ma quando oramai il
Papa prende una decisione in base l'infallibilità diventa quasi equipollente alle sacre scritture
il papa tocca la politica dove la popolazione si ritrova nel messaggio cattolico anche nel campo
dell'aborto In America centrale dove è proprio un crimine e prendono proprio sul serio l'idea che
uccidere un embrione è proprio come uccidere un adulto perché la pena è la stessa; in altri paesi
abbiamo visto il cambio di orientamento della Corte Suprema americana che ogni Stato ha fatto il
suo; in Francia Macron ha deciso di inserire il diritto all'aborto nella costituzione
il rapporto con i simboli e il momento presente, il nostro modo di capire la natura evolve
prima di 40- 80 giorni Dio dava il suo dono spirituale la Caritas questo amore infinito per la sua
creatura biologica che è vero che è stato creato da Dio però la Caritas, il simbolo doveva venire dopo
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Alessandra Centogambe
con la nuova norma nel mondo cattolico c'è stata grande discussione ma tuttora ci sono diversi
teologi che non sono d'accordo con la teoria del concepimento e tornano alla vecchia tradizione
usando argomenti scientifici
però prima era proprio un discorso mistico che Dio ci dà una dimensione unica noi come creature
terrestri a differenza di tutto il creato; il dono, l'amore è qualcosa che arriva dopo
il magistero ordinario e che la vita per un cattolico inizia dal concepimento e chi uccido l'embrione
fa un crimine
Il fine vita non è come l'inizio vita, nel fine vita si può essere più
approccio di Giovanni Paolo II
elastici nell'inizio vita no
Tuziorismo e probabilismo
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Alessandra Centogambe
Lezione 13 del 31 ottobre
Il Vaticano lo troviamo come un'unità normativa perché c'è il magistero che sono norme, ordini che
un buon cattolico deve seguire, questo comportamento ha anche una sanzione di salvezza o no
dell'anima, ha anche un codice, il codice del diritto canonico, ha anche un tribunale su questa terra
quando si parla del catechismo del magistero un problema di coscienza che ti obbliga dal cuore, non
perché hai paura che ci sia una sanzione temporale, lì c'è un discorso quasi diretto con il creatore,
l'idea che Dio vede tutto e che sa
è sempre un discorso normativo perché c'è una sanzione, la salvezza dell'anima ho l'anima
condannata all'inferno, questo è stato parte di quello che si chiama arts Morendi o l'arte di morire
bene, visto che noi possiamo morire ogni momento, per il cattolico in questo arts morendi c'era
sempre quest'idea di partire da questa terra con la remissione dei peccati ma anche avendo fatto
penitenza
Il Vaticano è uno stato ma allo stesso tempo un ente spirituale che si chiama Santa Sede, in parte in
terra e in parte in cielo con un'autorità Suprema il sommo pontefice; vi è un'aggregazione tra quello
che fu il diritto romano, la curia romana, il Senato; la caduta di Roma ha portato un proseguimento
delle strutture giuridiche nella chiesa ma anche nel nostro diritto civile
la metà- costituzione della Chiesa cattolica è la Bibbia poi c'è la tradizione a livello del diritto scritto
come volontà del Vaticano, un esempio è la costituzione pastorale gaudium et spes del 1965, in
seguito al secondo Concilio vaticano che cambia tra le cose la lingua della messa, non più in latino
ma la lingua del posto
questa concezione cambia la disciplina, l'ordinamento all'interno del mondo cattolico; nell'ambito
dell'articolo due vi è la definizione del rapporto tra corpo e anima; lì c'è un monismo che non è come
Platone un dualismo tra mente e corpo, c'è un'unità tra mente e corpo; c'è un monismo sulla
definizione della persona umana
l'unità della persona e il cuore dell'enciclica evangelum vitae (l nome dell'enciclica inizia con le prime
due parole del testo) insiste sul valore e l'inviolabilità della vita umana
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Alessandra Centogambe
tuttora ci sono i problemi di bioetica cosa sono le buone abitudini del medico di fronte alla vita
umana ad esempio l'aborto
in evangelum vitae Giovanni Paolo II traccia una serie di risposte anche certe volte proprio di ordini
chiari: Quindi il concetto dell'obbligo
C'è però una disposizione che ritroviamo nella storia della Chiesa quella che si chiama presunzione
di innocenza il latino in dubio pro reo che deriva da un altro brocardo in dubio pro- vita; se pensi che
nel fare qualcosa metti a rischio la vita umana devi evitare
in dubio pro- vita vuol dire che per un cattolico la vita è totale, se c'è un dubbio quindi la vita
in dubbio pro vita in lingua italiana si potrebbe dire la sacralità della vita umana, quello che è sacro
non si tocca mai, però li vediamo un altro aspetto o li interpretiamo in modo rigorista, in modo
verticale come l'ordine che si riceve dall'alto che non è un'opinione si applica questo si chiama
tuziorismo
C'è un altro modo di pensare sempre nel rispetto della sacralità della vita sul probabilismo; Esso
parte dal basso da un'osservazione della situazione
Es. Vi fu un tempo in cui l'aborto era un crimine nel diritto penale a metà degli anni 70 la domanda
era l'aborto è lo stesso se la donna è stata violentata o solo perché non è stata attenta oppure è stata
violentata dal padre
se siamo nell'approccio turista dico che l'aborto non si fa non ci importa la motivazione la vita
dell’embrione, quindi, non può abortire; poi c'è invece chi nel contesto vedendo la capacità di essere
madre per questa persona, il trauma che rappresenta avere un bambino dopo tutto questo, l'autorità
guarda la situazione e fa una lettura più orizzontale
Ehi come si interpreta nella storia e nei testi giuridici perché è un comportamento sanzionato dalla
chiesa romana non tre, questi ordini sia una prospettiva turista, verticale, senza eccezioni o invece
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Alessandra Centogambe
probabilistica, orizzontale che guarda al caso particolare e che è valuta induttivamente a trovare il
giusto
l'enciclica evangelum vite per quanto riguarda l'inizio vita ha un discorso veramente verticale, l'inizio
vita va sempre protetto punto invece per il fine vita il discorso è meno verticale, il fine vita si apre il
probabilismo a quella lettura orizzontale
Nella prima parte su un inizio vita è una lettura verticale quello che nella storia della Chiesa si chiama
tuziorismo
nel 1995 siamo nel pieno di grandi dibattiti intorno, ad esempio, alla procreazione medicalmente
assistita quindi se c'è un caso di sterilità nella coppia posso usare una tecnica medica, ci sono due
donatori madre e padre ma se uno nella coppia è sterile posso chiedere ad un terzo donatore
questa procreazione assistita che nel 1979, per la prima volta in Inghilterra con la bambina Eva è
diventata una pratica abbastanza diffusa; all'epoca in Italia c'era un certo dottor Antinori che diceva
che poteva rendere mamma una donna in menopausa
discorso sull'eutanasia dove chiede assistenza medica per morire comunque cattolico deve valutare
tutto questo e le posizioni che ha Giovanni Paolo secondo
capire il ragionamento che c'è sul giusto alla fine vediamo che, se uno lo sente come è giusto non
solo per chi dichiarato da un'autorità come giusto ma come viene valutata incoscienza soprattutto
di fronte a questi vari casi
L'enciclica evangelium vite è stata portata avanti con questa espressione della cultura della vita
contro la cultura della morte; mentre la cultura della vita e significante se si mette al contrario; La
cultura per definizione deve essere sempre sulla vita, mai sulla morte se non è cultura e distruzione
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Alessandra Centogambe
Oggi come oggi questa enciclica è stata ripresa da poco da Benedetto XVI come chiave di volta nel
magistero, regge i comportamenti, Ratzinger aveva dato questa cosa al magistero ordinario; quindi,
se sei cattolico devi seguire l'ordine o devi pentirti
questa inviolabilità della vita per la Chiesa cattolica non è solo un valore ideologico, ma sarebbe
anche secondo la tradizione cattolica una cosa di legge naturale o legge del cuore, quello che poi
Darwin ha chiamato come un tipo di domesticazione dell'uomo che vuole bene alla propria specie,
ma è lo stesso discorso alla fine, che noi esseri umani abbiamo nel nostro cuore un'idea del giusto
che la vita va preservata
per i cattolici questo si chiama la legge naturale, essa non è religiosa è proprio umana nel cuore, la
legge naturale anticipa la dichiarazione dei diritti umani; quello si ritrova già nella legge naturale; Ma
anche Tommaso D’Aquino riprende Aristotele
Giovanni Paolo secondo cerca di mettersi non a livello della verità teologica ma anche come legge
naturale vuole muoversi questa pretesa nell'ambito della legge naturale ossia usare la ragione
umana non l'autorità del testo scritto
nella chiesa ortodossa il discorso della legge naturale interessa poco non vi è questo rapporto tra
ragione e fede, vi è solo la fede
questa tradizione di legge naturale deve molto a Tommaso D’Aquino, poi ha avuto grande successo
con la cosiddetta dottrina sociale della Chiesa
L'uomo preoccuparsi della società non è come il mondo musulmano dove tutto organizzato nella
sharia del Corano e soprattutto quelle scritture che seguono i commenti è tutto regolato da Dio
la natura umana a sé può riconoscere il bene umano almeno nei suoi principi fondamentali
Tommaso D’Aquino un dottore della Chiesa, fa parte della tradizione, ha un discorso per come
conoscere il bene umano nei suoi principi fondamentali; Sottolinea che poi si avvicina al bene del
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Alessandra Centogambe
concreto, più il rischio di errore aumenta. In altre parole, la legge naturale deve essere attualizzata
in funzione delle situazioni specifiche per rimanere un orizzonte morale possibile
Le leggi della società (c.d. leggi umane) non devono proibire ogni vizio, ma soltanto quelli più gravi,
e soprattutto, come rileva Tommaso d'Aquino, bisognerà punire "quelli che nocciano ad altri". Si può
a tal punto, agevolmente collegare tale divieto di nuocere (il non nuocere per l'utilitarismo di
Bentham e la definizione della società civile) alla celebre prescrizione di etica medica primum non
nocere, la quale postula che il medico non possa recare danno al proprio paziente, in nessun caso.
Su questo fondamento il brocardo in dubio pro vita trova la sua giustificazione non soltanto nel
Magistero, ma anche nella ragione di ogni uomo. Tuttavia, nella sua definizione di Bene, Tommaso
d'Aquino fa riferimento alla Prudenza aristotelica, la quale esige un'applicazione graduale della
conoscenza del Bene stesso. Bisognerà allora discutere le diverse situazioni al fine di operare una
distinzione tra il particolare e l'universale: il primo è il completamento del secondo. L'adeguamento
dei mezzi dell'azione medica alle finalità morali può peraltro ricevere soluzioni differenti a seconda
dell'interpretazione del brocardo in dubio pro vita che viene accolta. Una lettura restrittiva del
brocardo conduce ad un rigorismo morale che si ricollega ad una tradizione teologico-morale detta
"tuziorismo". Il tuziorismo deriva etimologicamente dal termine latino Tueor, che significa difendere,
sorvegliare, avere cura per qualcuno; e in quanto verbo deponente, possiede solo una forma passiva,
quindi un significato riflessivo. L'aggettivo Tutus indica ciò che è sicuro.
il tuziorismo è legato a diversi brocardi, tra cui il più celebre in dubio pars tutior eligenda est,
traducibile come “in caso di dubbio si scelga la via più sicura”
Sono metodi di ragionamento di fronte alla complessità della vita soprattutto per questa figura
imparziale consente il ragionamento
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Alessandra Centogambe
Spesso sono usati come sinonimi ma la certezza è un concetto di ordine teorico la sicurezza di ordine
pratico
il decreto di Papa Gregorio IX secondo cui “in caso di dubbio, è preferibile la via più sicura”
Il diritto comune era il diritto del medioevo bisognerà aspettare Napoleone che fa il Codice civile con
l'idea della legge ad espressione della volontà generale di Rousseau; però prima era una
ricostruzione del costume e il costume è l'insieme di tutti i casi quindi per capire un caso bisogna
usare altri casi (ragionamento per analogia)
Es. se abbiamo un prete è meglio per Dio che il prete peccatore va messa o saltare la messa? Per un
cattolico saltare una messa è un po' un'offesa a Dio qui c'è la logica della scelta; lui nel testo fa questo
esempio dice peccatore non precisando la natura del suo peccato o crimine
nel caso di San Tommaso si parla di beni uno dei due coniugi si è allontanato quindi la domanda è
questi erano ben in comune ma ognuno aveva il suo bene dobbiamo dare una preferenza che è
rimasto o a chi è andato via?
in seguito nella storia del pensiero cattolico tuzio dà sicurezza di ordine pratico è diventato certezza
d'ordine ideologico, teorico
la certezza la ritroviamo soprattutto in un discorso di John Simmich nel 1600; il tuziorismo che fa
parte del giansenismo e lì c'è il momento di divisione con i protestanti
Pascal scriveva non mi accontento del probabile voglio il certo; Pascal, quindi, voleva la certezza della
fede nel suo compimento
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Alessandra Centogambe
Lezione 14 del 6 novembre
Noi abbiamo deciso di affrontare la questione degli animali e di approfondirla mettendo in evidenza
come gli animali presentino sì delle differenze rispetto alle persone, però poi di base vi è una vicinanza
profonda e un profondo legame che è possibile riscontrare fin dall'etimologia stessa del termine; infatti,
il termine animale deriva dal latino animalis che si può tradurre con “che dà vita, animato” e che a sua
volta deriva da anima.
Inoltre, gli animali proprio come le persone sono degli esseri senzienti capaci di soffrire e quindi
necessitano di un'equa considerazione morale e di giustizia, quindi, bisogna mostrare loro rispetto alla
base di una radice morale ed occuparsi della loro tutela.
A questo proposito abbiamo preso in considerazione i diversi studiosi che si sono interrogati chiedendosi
se sia possibile o meno qualificare gli animali come persone. Questa è una questione molto controversa
perché sebbene gli animali possiedano una qualche coscienza virgola non sembrano avere una propria
coscienza, cioè di possedere un senso dell'io e dell'ambiente e proprio per questo sembrerebbero non
avere una comprensione della morte.
A tal proposito si sono interrogati diversi studiosi tra cui ad esempio l'antropologa Barbara King nel suo
libro how Animals Grieve cita numerosi esempi di animali che mostrano nei confronti della morte dei
loro simili una certa sofferenza, reagiscono ad esempio con vocalizzazioni lamentose, con in isolamento
sociale o complicazioni di cibo e di sonno; da questo sembrerebbe che gli animali possono comprendere
la morte ma in realtà non è propriamente così.
L'animale è sì in grado di riconoscere la morte perché, ad esempio vedendo un suo simile immobile,
capisce che sostanzialmente un corpo inanimato, però non è in grado di comprendere la morte in sé, è
un livello di comprensione ulteriore che manca all'animale poiché soltanto l'uomo è in grado di
anticipare l'inevitabilità della morte.
l'animale non è in grado di comprendere che egli stesso e tutti i suoi simili sono prima o poi destinati a
ferire, questa è una cosa che riesce a fare soltanto l'uomo.
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Alessandra Centogambe
Infine un'altra importante scoperta riguarda il frutto dell'osservazione della studiosa Goodall riguarda il
lato oscuro e la natura aggressiva di quelli che inizialmente venivano considerati come esseri pacifici,
invece questa studiosa si rese conto che questi primati non erano vegetariani, si nutrivano di loro simili,
di animali più piccoli, a tal proposito è stata importante la guerra degli scimpanzé durata quattro anni
dal 1974 al 1978 che ha visto contrapporsi due comunità di scimpanzé, comunità Casachela che si trovava
a nord del parco del parco nazionale e la comunità Kama che invece si trovava a sud, inizialmente
costituivano un'antica comunità che si è poi divisa a seguito della morte del leader e questa morte del
leader ha determinato una lotta di potere tra i maschi di alto rango e da lì si sono succedute una serie di
uccisioni, di conquiste territoriali.
il primo attacco organizzato ci fu nel 1974, uno degli scimpanzé adolescenti del gruppo Kama si trovava
su un albero e i maschi Casachela lo attaccarono e successivamente lo uccisero con te, ma non si
fermarono lì perché procedettero poi ad uccidere tutti i restanti maschi e in quanto alle femmine alcune
vennero uccise altre vennero picchiate, altre sparirono.
da questo si evince come la violenza e la sete di potere sia in realtà all'origine stessa della nostra
evoluzione anche perché la studiosa Jane Goodall nell'osservare questi scimpanzé si rese conto che
questi maschi Casachela mostravano anche una certa euforia nell'infliggere dolore ai loro simili
nonostante i risultati emersi dallo studio, tuttavia, è necessario sottolineare che sarebbe utile non
esporre nessun essere alla violenza; Essa non dovrebbe essere praticata né intraspecie, tra individui della
stessa specie, né tra individui differenti; infatti, anche gli animali sono esseri senzienti per questo
meritano rispetto.
Da questo punto di vista una delle dottrine più antiche che prende in considerazione la necessità che gli
uomini hanno di rispettare gli animali e la dottrina di San Tommaso, che fonda il dovere degli uomini nei
confronti degli animali e quindi il diritto degli animali ad essere rispettati. San Tommaso riteneva che
non fosse possibile amare gli animali per quello che lui intendeva come amore di carità perché questo è
rivolto solamente a Dio e al prossimo; tuttavia, essendo gli animali parte dell'ordine della natura è
necessario rispettarli. Infatti, San Tommaso mette in evidenza come è vero che gli uomini siano superiori
da un certo punto di vista gli esseri animali; Tuttavia sono delle creature e in quanto creature sono state
fatte da Dio e mostrare odio e disprezzo nei loro confronti equivale a mostrare odio di disprezzo di riflesso
di fronte a Dio stesso.
oggi si riflette su una questione relativa alla valorizzazione dei diritti degli animali e ci si richiede quali
siano i doveri che gli uomini hanno nei confronti di queste creature e quali sofferenze sia possibile
arrecare agli animali o meno
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Alessandra Centogambe
In questo campo uno studioso particolarmente importante e Peter Singer che è uno dei principali studiosi
contemporanei nel campo dell'etica è uno dei principali attivisti ed esperti per quanto riguarda il diritto
animale; Infatti è stato autore di numerose opere tra cui “in difesa degli animali” e anche “diritti animali
e obblighi umani” che è stato scritto insieme a Tom Reagan e anche l'opera” liberazione animale” che
venne pubblicata nel 1975 all'interno della quale Singer fa riferimento allo sfruttamento intensivo degli
animali e anche alla sperimentazione animale condannando la fortemente.
per quanto riguarda la tesi di Singer queste sono molto discusse nel dibattito attuale. Singer ritiene che il
dolore sia un elemento molto negativo e che possano provare dolore sia agli esseri umani ma anche gli
animali, anzi alcuni animali sono in grado di provare non solo sofferenza fisica, ma anche sofferenza dal
punto di vista psicologico.
Singer prende in considerazione alla base del suo pensiero una teoria che la teoria dell'utilitarismo virgola
che è stato creato soprattutto da John Stewart Mill e Jeremy Bentham e prende in considerazione
principalmente la teoria dell'utilitarismo della preferenza, secondo cui un'azione può essere ritenuta etica
nel momento in cui mediamente non va a fare troppi danni a tutta la popolazione; ovvero bisogna
prendere in considerazione tutto il contesto e quindi ci si può chiedere se sia necessario in quest o caso
prendere in considerazione le preferenze degli animali di pari livello con le differenze umane .
Peter Singer è favorevole a ciò che lui ritiene che tutti debbano essere considerati equamente dal punto
di vista morale e sia possibile non considerare il fatto che gli animali possano provare della sofferenza;
infatti, è proprio dalla capacità di soffrire che parte il ragionamento di Singer.
Singer ritiene che sia un fenomeno molto comune lo specismo che è praticamente assimilabile al razzismo
e al sessismo ed è coniato da Richard Ryder nel 1970. Con specismo si intende un pregiudizio un
atteggiamento di prevenzione a favore di interesse nei membri della propria specie a sfavore di membri
di altre specie
Singer riflette molto sulla visione che si è spesso vissuta all'interno del mondo occidentale, secondo cui
l'uomo si ritrova al centro del mondo; Singer critica aspramente questa visione perché ritiene che molte
volte l'uomo viene messa al centro come se fosse sopra un piedistallo, in realtà questo viene visto in
modo molto negativo dal pensatore, perché si pensa che uccidere una persona sia più grave che uccidere
un altro animale per lui questo non è corretto perché tutti hanno pari dignità e non bisogna considerare
la vita umana come più dignitosa rispetto ad altre vite
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Alessandra Centogambe
Lui propone questa nuova visione e le sue idee hanno scosso molto i dibattiti contemporanei; lui critica
l'allevamento intensivo, la sperimentazione animale e grazie a lui si è diffuso il vegetarianismo secondo cui
si tende ad evitare il consumo di cibi provenienti da animali per rispettare in un certo senso quelli che sono
i loro diritti
ultimamente ci sono stati dei cambiamenti perché grazie anche alle pubblicazioni di Darwin e poi per lo
sviluppo negli anni 70 di movimenti animalisti e le nuove scoperte sull'ambito genetico ci sono stati dei
grandi passi in avanti e si sta cercando di ridefinire quella che è la posizione di differenza che intercorre tra
uomini e animali e questo grazie a figure importanti come quella di Singer che più volte nel corso della sua
vita ribadisce come sia necessario che venga dato un'equa considerazione morale nei confronti di tutti gli
esseri
Tom Regan è vissuto tra il 1974 e il 2017 e nel 1976 è stato pubblicato il testo “diritti animali, obblighi
umani” in inglese “Animal Rights and Human obligation”, obligation dà proprio il senso di quanto sia quasi
un dovere morale fare qualcosa insieme al suo collega Singer. Reagan critica profondamente la visione
reificante che si ha degli animali sostiene che gli animali non siano assimilati e ad oggetti o a cose in quanto
questi provano sensazioni ed emozioni, hanno dei desideri, la memoria, un senso del futuro e in certi livelli
anche delle capacità matematiche
La matematica è l'attività che per molto tempo è stata considerata peculiare dell'essere umano perché
prendo un pensiero astratto e quindi questa cosa ci fa capire quanto invece, secondo il pensiero di Reagan,
gli animali siano molto più vicini a noi di quanto non si pensi in realtà
La vita degli animali ha un valore intrinseco e quindi hanno il diritto morale a non essere uccisi e maltrattati.
Questo concetto del diritto morale non c’è stato all'inizio del pensiero umanista, infatti, inizialmente: “si
riteneva che si dovesse evitare gli animali ogni violenza non necessaria non perché si abbiano dei diritti
ma perché noi gli esseri umani abbiamo nei loro confronti dei doveri morali ” (Sant'Agostino)
noi essendo esseri superiori, avendo una ragione, avendo una morale, non possiamo permettere che
vengano perpetrate situazioni di protezione di vita per gli esseri animali. questa posizione prende un po’
spunto dell'utilitarismo di Bentham
Bentham visse tra il 1748 e il 1832 e fu un giurista britannico; nella sua teoria prevedeva dei diritti agli
animali ma la sua concezione era: perché noi dobbiamo andare a proteggere questi esseri che sono
sensibili? E giustificava in un certo senso determinati tipi di violenze sugli animali in quanto l'utilitarismo è
una corrente che paragona al bene a ciò che è utile; quindi, se gli allevamenti servono per esseri umani
allora in quel caso è ammissibile che gli animali soffrono. se invece questa violenza ingiustificata e queste
sofferenze sono per puro sadismo umano in quel caso no, vanno tutelati gli animali 96
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Si vanno a formare nel pensiero animalista due correnti una che promuove il benessere animale però è
concentrato sulle loro condizioni di vita anche in un'ottica di una fine inevitabile come, per esempio,
quella dell'allevamento; invece l'altra branca del pensiero animalista si muove di più per i diritti animali e
non accetta affatto che questi animali possano essere allevati per essere mangiati o sfruttati
Nell'ottica di Reagan del filone dei diritti animali la vita di ogni animale ha un valore intrinseco e di
conseguenza ogni animale ha il diritto morale di non essere ucciso; dobbiamo evitare a loro le sofferenze
proprio perché hanno questa caratteristica intrinseca e non perché noi abbiamo una ragione, è un nostro
obbligo morale
le associazioni animalisti italiani si fa portatrice della protezione degli animali ed è impegnata in varie
iniziative; l'associazione animalisti italiani nasce nel 1998 e secondo loro: “la crudeltà degli animali è un
tirocinio per la crudeltà sugli uomini” questa frase ripresa da Publio Livio nasone. Come ribadisce
l'associazione gli animali sono esseri senzienti capaci di soffrire, di provare piacere, di amare e di
comunicare e hanno un valore in sé e non in questo utili ai fine degli uomini
interspecifico rapporti di convivenza sani sia tra specie differenti di animali che vegetali
il biocentrismo e quella corrente che pone al centro di tutto la vita in sé per sé senza fare un distinguo di
razze e di specie
le radici dell'uomo lo legano all'ambiente naturale in cui vive e a tutti gli esseri viventi dell'universo
l'animale ha la percezione del bene e del male ma non possiede la ragione che gli permette di distinguere
ciò che è bene da ciò che è male, mentre è guidato dall'istinto quindi non riesce a prendere le decisioni
l'uomo a volte fa il male pensando che nella sua ottica sia bene
la guerra è latino bellum e in greco conflitto; noi adesso la guerra abbiamo secolarizzato il concetto
di guerra giusta, anche se la facciamo giusta la guerra sembra una cosa abbastanza conflittuale nel
senso di polemas quindi un rapporto violento per avere accesso ai beni
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L'animale e la morte; la differenza che c'è tra l'uomo e l'animale e la consapevolezza della mia
finitudine questa ha portato l'idea che soffre come noi e vede la nostra sofferenza
idea che nel paradiso vi sia la non sofferenza e quindi anche l'animale avrebbe questo tipo di
serenità, di pienezza che ritroviamo anche nel mondo orientale ma già con Empedocle primo
vegetariano, ma anche nel mondo di Protagora perché credevano nella metapsicosi, la
reincarnazione nel corpo dell'altro animale
Per Tommaso d’Aquino si può essere amici solo a livello divino in senso forte
questi atteggiamenti primari con una struttura almeno di sociabilità per difendere dei bisogni
darwiniani come il territorio, l'accesso ai beni, alle femmine troviamo negli scimpanzé una crudeltà
incredibile, non giustificata con un vantaggio di tipo evolutivo
l'educazione è continuare in realtà l'evoluzione non solo del corpo ma della mente da qui un habitus
per moderare queste passioni animali
Nelle battaglie degli scimpanzé si vedeva il gusto di bere il sangue del nemico senza un vantaggio se
non dimostrare una potenza che potremmo definire demoniaca
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Jane Goodall dice che in queste battaglie le scimmie sono descimpalizzate sono viste come prede, lo
scimpanzé non riconosce più neanche l'altro
sulla base delle teorie darwiniane dell'evoluzione c'è sempre il rischio dell'involuzione
noi abbiamo scoperto le ideologie quindi possiamo fare una lotta per il bene
Carl Smith la guerra totale; Non c'è più la distinzione nemico-amico, è totale
La scimmia, l'animale che c'è dentro di noi come lo gestisco per definirmi uomo?
Non c'era nessun problema per Aristotele nel dire noi siamo animali sociali perché o sei nel Regno
animale, o nel Regno vegetale o quello minerale
San Tommaso che riprende Aristotele su questo parte da quello che si chiama principio di realismo
queste prospettive da un lato organiche per l'essere umano e allo stesso momento queste
prospettive che non erano soltanto una libera scelta ma in Occidente il discorso di libertà (come mi
muovo, un movimento)
l'unico discorso che ci cambia sono i simboli perché quello a cui manca all'animale e soprattutto il
senso del giusto; ma anche un giusto del pudore, del misurarsi; l'animale non ha il pudore, come il
pudore che noi vediamo nel racconto biblico la prima cosa di cui si accorgono Adamo ed Eva è che
sono nudi; Il pudore la vulnerabilità del corpo quindi la consapevolezza che la vita può finire adesso
il contenuto del senso che noi diamo se non fosse per grande parte questi desideri scimmieschi che
il nostro corpo ci obbliga ad avere e come da lì il potere, il dominio, le risorse, il riconoscimento poi
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messo socialmente culturalmente sotto la veste di parole umane ma che al momento si distingue
soprattutto da questo discorso di una vera amicizia, riconoscere proprio l'altro
l'inizio della fine del pensiero umano perché è loro o noi quindi se è così tutto è permesso
la violenza usata da parte delle scimmie in questi conflitti era al di là di sopprimere questo loro e
difendere questo noi
la guerra civile è terribile, ma l'idea della guerra giusta è basata su un'idea, una volontà su cui
l'accordo; la volontà manca all'animale
l'idea di sentire un sentimento di vergogna. Questa è una cosa che troviamo in tutti gli animali di cui
il famoso discorso di Antigone
più che l'aspetto cognitivo su cui possiamo trovare atteggiamenti simili, quello che segna l'uomo
come su un tipo di cultura animale che ci sia una società animale che somiglia alla nostra ma il
pudore è un aspetto della cultura ma allo stesso tempo quasi biologico, ci distingue dal resto del
Regno animale è lì che l'essere, e non solo l'essere vivente vi è proprio un discorso superiore; il
pudore e in più un'idea del bello, questo lo ritroviamo nei miti della specie umana
l'animale in genere non ha questa consapevolezza, in genere c'è stato tutto un discorso sul pudore
perché il pudore lo vediamo ad esempio sui bisogni naturali
abbiamo vari aspetti sulla corporeità ma il pudore è anche l'idea di essere protetto.
Per Darwin l'uomo è una specie umana che si è autoaddomesticata perché nel mondo di Darwin
bisogna sempre trovare il vantaggio della sopravvivenza
100
Alessandra Centogambe
abbiamo questi rapporti che sono stati segnati nell'osservazione delle grandi scimmie
già noi vedendo il comportamento delle scimmie possono dare un giudizio di valore dicendo li siamo
allo stato primario della bestia e li cominciamo a elevarsi
nel campo anche della ragione, l'istinto più delle volte è un impetus che noi prendiamo per una
ragione, ma non è una vera ragione, dialettica riflettuta su dei principi sani per la dignità umana
quest'idea di autoaddomesticazione dell'essere umano che parte da bambino se non c'è questa
fraternità non si può far crescere a lungo
Il più delle volte il nostro animale umano che arriva subito il che è biologicamente più che normale
la mente verte sempre sul corpo, è animato dal corpo, non è soltanto la mente che anima il corpo
Che ci sia un atteggiamento animale e naturale se io mi rendo conto che c'è un potere tecnico
incredibile, questo viene usato in un'ottica di dominio e rinvia al dominio di base che vediamo nella
battaglia di gombe
la vulnerabilità è legata a quest'idea di pudore, l'idea di riconoscere il dolore altrui anche a livello
interspecie
nel caso della Chiesa abbiamo quest'idea di finitudine al di là perché noi siamo sempre imperfetti
ma quest'idea di perfezione è questo che cambia; un discorso non istintivo ma diventa contemplativo
la chiave dell'ordinamento giuridico come regolamento, darmi sicurezza; questa è un'idea anche di
sicurezza che noi siamo arrivati a miracoli tecnici incredibili ma questo livello tecnico ci mette noi
stessi in difficoltà con l'ambiente per questo imprevedibile sviluppo
101
Alessandra Centogambe
Abbiamo fatto un modello che mette in difficoltà lo sviluppo sostenibile del pianeta e quindi il
discorso di protezione delle generazioni future
noi le possiamo mettere con un'idea più di verità che non sia solo la verità del bisogno ; una verità
che sarebbe al di là; di poter avere qualcosa che non è solo questo corpo mentre c'è quest'idea di
verità, di un qualcosa che si fa senza bisogno biologico
il pudore, la sua corporeità e la sua vulnerabilità è un dato di verità ontologica umana e non animale
102
Alessandra Centogambe
lezione 15 del 7 novembre
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Alessandra Centogambe
“anima imperfetta”, come
quella sensitiva e
vegetativa che ci illustra
Aristotele
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Alessandra Centogambe
Oggi in Italia la donna può richiedere l'interruzione volontaria di gravidanza entro i primi 90 giorni di gestazione
per motivi economici virgola di salute, sociali, familiari.
Tra queste procedure c'è proprio l'esame delle possibili soluzioni dei problemi proposti ed eventualmente un
aiuto per evitare di rincorrere al IVG oltre ad un invito ad aspettare i 7 giorni restando comunque nei limiti del
permesso affinché si dia il tempo per la riflessione da parte della gestante; l'obiettivo primario è quello di tutelare
la maternità e la prevenzione dell'aborto e quindi mettere la donna nella consapevolezza che esiste una rete di
consultori familiari dove poter attingere eventualmente all'aiuto
Ogni gestazione è un fenomeno antropologico complesso in casi estremi anche drammatico che merita
attenzione e tutela e non è un'esperienza esclusivamente femminile
Tutto ciò che si dovrebbe attivare è proprio un sostegno umano, psicologico, sociale, nonché dal suo punto di
vista morale e spirituale 105
Alessandra Centogambe
Sull'aborto c'è
ancora tabu
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Alessandra Centogambe
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Alessandra Centogambe
Domanda uno) nell'aborto la possibile madre sta decidendo se diventarlo o meno; Nel caso animale lo diventa
crede che la situazione in quel momento sia non far progredire la vita di quel figlio che crede in quella situazione
e che sa essere l'anello debole in qualche modo; è diverso proprio l'assunto di partenza
La techne al di là dell'intenzionalità, manca un sapere che non ha, invece l'infanticidio eseguire l'animale per
farlo mangiare che sia un animale umano un animale animale è stato sempre un modo per regolare il troppo
Domanda due) spesso quando si parla di aborto la figura che è sempre in primo piano è la figura femminile Io
credo però che questo sia un errore una scelta culturale il fatto che sia sempre la donna che decide per l'aborto
è lei che è coinvolta in prima persona. Io credo che la procreazione sia un atto d'amore; credo che anche la
figura maschile, quindi il padre abbia tantissima voce in capitolo. E molte volte il discorso dell'aborto diventa
quando parliamo di aborto terapeutico; quindi, mi riferisca ad un aborto “necessario” quando c'è qualcosa che
non va nel feto, non è sostanzialmente poi solo la mamma a dover decidere, poi diventa un aspetto di coppia
come è la procreazione
la questione maschile non viene preso in considerazione da una parte possiamo capire dal lato
giurisprudenziale, però dall'altro lato del valore umano di quello che può provare un uomo che un po’ ci
differenzia anche dalla parte animale, e quindi di quello che sono i suoi valori, le sue credenze
Domanda tre) in tutte queste tematiche dell'aborto intervengono comunque degli aspetti personali, individuali,
culturali che fanno parte di tante sfaccettature di questo argomento; quello che mi fa pensare parlando della
dottrina cattolica per molte persone più che una scelta personale un fatto culturale; Cioè, di come in questi
principi della dottrina cattolica, del diritto canonico incidono sulla cultura delle persone, come questo conflitto
può essere risolto?
probabilmente considerando che ogni gravidanza è una questione antropologica a sé stante, quindi va valutato
singolarmente, ecco perché si dà anche un supporto psicologico, la legge stessa lo prevede perché c'è bisogno
di comprendere quali sono le motivazioni che portano ad interrompere questa gravidanza e se si possono
risolvere; fornire quindi a lei degli strumenti che possono essere la creazione di una rete sociale, aiuti a livello
economico; per quanto riguarda la parte cattolica abbiamo preso Francesco D'Agostino perché è un'esponente
dell'unione dei cattolici, sono quei comunicatori, quei mediatori che riescono a far attivare il pensiero un po’ di
tutti ecco perché poi lo riporta nella questione non del divieto ma della considerazione che si parla di sentimenti,
quindi in questo senso vediamo la psicologia collegata
Domanda quattro) a me veniva in mente un'altra cosa anche riferimento al testo su cui abbiamo studiato
riguardo la protezione di questo nascituro, sicuramente è uno dei temi più scottanti del cattolicesimo
Sicuramente lo scontro tra la tematica dell'aborto e le questioni religiose va in po' altre deposizioni anche degli
esponenti proprio di correnti più religiose anche rispetto alle filosofe, rispetto a Galimberti stesso, sono molto
distanti proprio nella visione e sicuramente questo è uno scalino che andrebbe superato per andare quelle
decisioni circa l'argomento positivo per le generazioni future quindi lo scontro non deve essere mai distruttivo
ma costruttivo anche se le discussioni saranno sempre molto accese
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Alessandra Centogambe
Domanda 5) questo scontro se ritorniamo alla realtà ci troviamo che questo scontro tra il diritto e la chiesa,
specialmente la nostra, ci trova di fronte a un problema grandissimo che una qualsiasi donna oggi per qualsiasi
motivo si trova a non poterla affrontare perché questa ha generato tanti obiettori di coscienza e quindi le donne
entrano in un processo già complicato; non è vero che esiste un vero supporto psicologico di fatto questo ha
creato un distacco netto tra la realtà e il diritto individuale di ogni donn a di essere libera con o senza il proprio
compagno. Spesso la scelta ricade sulla donna perché è un evento necessario, l'aborto lo vive la donna, il trauma
fisico, lo stress psicologico di scappare di fronte alla camera operatoria ha reso tutto più complicato perché la
battaglia tra la teoria e il diritto ha creato una distanza tale che oggi una donna che si decide ad affrontare l'aborto
non trova le condizioni adeguate, quindi non è vero che queste contraddizioni non hanno creato nulla o sono fonti
di disquisizione infondo hanno creato una difficoltà ulteriore in una scelta altrettanto difficile e questa cosa non
si risolve finché, secondo me, la chiesa continua ad imporsi in maniera decisa su questo argomento virgola non
lascia libero arbitrio; L'alternativa sarebbe poter lasciare liberamente io dopo il parto ma anche l'abbandono dopo
averlo partorito non è facile, decidere di lasciare un figlio che non ti viene posto tra le braccia nel momento in cui
l'hai partorito è ancora più difficile
La chiesa si presenta in modo normativo come la legge; C'è un dovere essere, un modo di fare o non
fare
come di fronte a questo spettacolo della nuova vita; quindi, questo avvenire sappiamo che da
quando esiste l'uomo esiste il fatto che ci sono certi bambini non voluti
ad esempio, in Europa non possiamo vendere il nostro sangue, si può donare ma non si vende, negli
Stati Uniti si vende tutto anche il seme
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Alessandra Centogambe
la norma è anche il confronto con la libertà individuale, il grande discorso è se la libertà e il diritto ; Il
diritto come limite alla mia libertà individuale
c'è chi pensa che senza il diritto non c'è libertà, la mia libertà è solo quella che mi riconosce il diritto
lì siamo entrati dal probabilismo al turismo che ha avuto un metodo di interpretazione che la vita è
sacra
anche il discorso sulla ricerca staminale gira sempre lì fino a che punto il corpo umano non è merce
il tuziorismo ha già avuto un confronto con un approccio del tipo probabilistico su, ad esempio, che
facciamo con questo embrione congelato; oramai la scienza apre a questa possibilità , che quindi
richiede una categoria del pensare, una qualificazione o come l'uso di queste nuove tecnologie
genetiche a che punto le usiamo su un embrione
trent'anni fa per chi faceva l'aborto era scomunicato lato sentetiae che è una figura del diritto
canonico che dice: dal momento che l'hai fatto non serve che un prete lo sa, Dio lo sa e ormai sei
scomunicato e anche il medico che lo faceva però si poteva chiedere il perdono, a lungo questo
soltanto il vescovo lo poteva fare ormai già da un po’ il prete
C'è un tipo di probabilismo che è entrato nell'idea del perdono nell'aspetto pastorale non di dogma
o dottrina pastorale
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Alessandra Centogambe
Intervento capitolo quattro
Il capitolo spiega come la dottrina cattolica si è posizionata negli ultimi decenni su tutti gli argomenti che
concernono la protezione della vita quindi oltre all'aborto si parla anche di riproduzione assistita. Sia per il
capitolo sull'aspetto normativo; Vengono citati il domus vite dell'1987 e anche il dignitas persone del 2008.
Queste due istruttorie pubblicate dal magistero di cui più specificatamente si occupa la congregazione della
dottrina della fede che si occupa di produrre questi testi che servono a interpretare i testi sacri e dare una
direzione ai fedeli. Oggi non si chiama più congregazione della dottrina della fede si chiama dicastero
Il magistero un tipo di potere politico della Chiesa; quindi, fa parte del dogma, l'ordine pubblico cattolico parte
dalla, però e mutabile dal Papa
la seconda istruttoria non poteva contraddire la prima perché la prima era fatta proprio da dei principi anche
di legge naturale che non potevano cambiare tanto per la dottrina cattolica
la legge naturale per molti aspetti è immutabile; il miglior esempio è l'idea dell'inizio vita tra concezione e
animazione
la congregazione oggi dicastero per la dottrina della fede era la più importante figura della curia romana per
questo a lungo la Santa inquisizione chiamata poi il Santo ufficio, poi chiamato dottrina della fede
Il Santo Padre a lungo è stato a capo di questo Santo ufficio ora non più oramai conta l'evangelizzazione
La Pontificia Accademia della vita è stata istituita per ragionare sulla bioetica e su queste procedure recenti
che hanno a che fare con la riproduzione assistita eccetera invece quello per la scienza è stato fatto proprio
dalla chiesa per aiutare a progredire le biotecnologie e le scienze in senso più ampio
il primo si occupa di fare un discorso sulla bioetica e di ragionare su quanto una nuova tecnologia posso aiutare
eticamente l'uomo e quanto quella tecnologia invece possa costituire un pericolo per l'ordine costitu ito di Dio
ma soprattutto per la concezione fondamentale del diritto canonico, cioè, che la vita è un dono di Dio e che
l'uomo non può disporre arbitrariamente ne dovrà disporre sempre con rispetto di un dono dato
111
Alessandra Centogambe
Francesco ha cambiato profondamente i comportamenti di questa Accademia perché era vista come
tuziorista dalla lettura della teologia del corpo che è rappresentato da Giovanni Paolo II e anche dalla
teoria di Ratzinger dei valori etici non negoziabili
Tornando nell'ambito di Giovanni Paolo II vi è stato un discorso sulla teoria del corpo; Una corporeità
sacra, e anche il rifiuto del relativismo dei valori; quindi, certi valori non si possono discutere di cui
la vita, il diritto alla vita.
da questo è venuto un altro discorso da input di Francesco che è legato molto più ad una teologia
fondata sull'evangelizzazione soprattutto la compassione lui usa la tenerezza spesso, in cui bisogna
ascoltare con tenerezza i modi e i fatti
la procreazione assistita in cui è diffuso il fatto di avere dei bambini in provetta; perché nel discorso
del dono della vita che si oppone a un desiderio che sembra naturale perché ha detto Darwin, un
istinto di riprodursi, sarebbe quasi una legge naturale lì c’è un effetto culturale del narcisismo, che il
bambino diventa un desiderio, non più un istinto una proiezione esistenziale, l'idea che diventa un
progetto; antropologicamente l'idea diventa interessante perché non è più solamente l'idea di dire
di no e di sì per la salvezza della tua anima ma nel farmi riflettere nell'atto di procreare perché voglio
proprio questo figlio, lo voglio per me oppure per dare una vita con tutto quello che c'è nella parola
forte del dono, insomma un amore sconfinato
la chiesa come le leggi dello Stato ha di fronte a tutti questi cambiamenti tecnologici devono capire
qual è la nuova situazione; è interessante vedere come evolve con i mezzi di risposta che si usano
vediamo ad esempio in Italia il discorso sulla madre surrogata perché la madre surrogata una volta
che ha fatto un contratto può essere anche molto fredda
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Alessandra Centogambe
la chiesa purtroppo diventa la chiesa che dice di no a tutto, Ma in realtà dietro questo no c'è una
richiesta antropologica di non arrivare subito a domande facili
questo diritto canonico deriva direttamente da un diritto divino; cioè, da un'interpretazione dei testi
sacri che avviene in una prospettiva di amore; Quindi, deve essere tutto finalizzato all'amore e alla
salvezza delle anime
il diritto canonico è anche di opera teologica perché vi è un discorso di amore divino; è teologia
l'amore divino che cerca di far parlare questo amore divino
alla fine da un lato c'è un discorso che può sembrare molto rigido, visto che ci sono questi Dio ha
detto, ma c'è quest'idea di un'indulgenza divina sulla salvezza dell'anima altrimenti non ci sarebbe
neanche il perdono
113
Alessandra Centogambe
c'è un contesto di cui bisogna inserire quello che sembra all'inizio sempre la chiesa che dice di no; là
c’è un discorso antropologico di interrogarsi sul progetto di dare vita a profondamente ma anche
come concetto di quando qualcuno abortisce
C'è tutto un orizzonte di discorso che si riapre anche in questa idea se l'importante è salvare la mia
anima nell'amore di Cristo
C'è una ricontestualizzazione da rifare perché nell'enciclica evangelum vitae Giovanni Paolo II che il
più delle volte così nel tuziorismo riapre al probabilismo che è stato messo più da parte in passato
Siamo sempre in questi modi di ragionamento del mondo cattolico però cambia come prospettiva
nell'enciclica” Caritas in veritate” comincia a subentrare tutto questo discorso di carità perché la
verità sull'inizio vita è ben difficile da decidere ma la carità eccede la giustizia
Giovanni Paolo secondo introduce il tema dell'innocenza, l'idea che annuncia anche l'idea
dell'ideologia dello scarto che denuncia Francesco; Vanno scartati perché è il mio benessere che
conta
Elio Sgreccia è stato a lungo il responsabile della Pontificia Accademia per la vita dove lui ha un
approccio turista, lui prende un altro brocardo in dubio pars tutor eligenda est; L'idea di certezza
non più di sicurezza
114
Alessandra Centogambe
discorso delle cellule staminali: essi hanno la possibilità di crescere in tutto il corpo umano; questo
ha uno scopo di ricerca per i trapianti
all'epoca c'era tutto un discorso di sapere se un cattolico poteva appoggiare o meno la ricerca
staminale fatta in embrione
l'altro discorso sono tutti questi embrioni congelati; C'è chi diceva: almeno cerchiamo di dare questo
embrione per la ricerca
lì è arrivato il discorso del pandeo scivoloso, per cui spesso si basa anche un tipo di tuziorismo, un
po’ come il principio di precauzione, è un rischio o di dire sì ma se noi iniziamo con questo domani
con questi investimenti ci chiedono di produrre embrione, quindi meglio di no
Possiamo dare in adozione questi embrioni congelati e lì nel tuziorismo era un no; No perché sono
congelati vuol dire che c'è stato un mezzo, una tecnologia di fecondazione assistita che comunque
viene condannata come uso improprio della vita nella sua natura; Questo no porta a un nichilismo
di fatto già all'epoca se n'era parlato perché in altri punti o paesi come ad esempio gli Stati Uniti si
può dare in adozione all'embrione e quindi di fatto tutto il discorso delle Snowflakes family, di questi
bambini che hanno avuto un'adozione
Si chiede al comitato nazionale della bioetica come facciamo con la domanda di adozione di un
embrione congelato
lì sono arrivati al compromesso che si poteva adottare non hanno messo un limite
Con Sgreccia entra il discorso che deve avere valenza scientifica, sul quesito scientifico l'embriologia
ci aiuta ad avere un certo numero di informazioni e ci rendiamo conto con la genetica che si può
definire biologicamente un essere nuovo dal momento della fusione del gamete, e quello è un dato
biologico; un dato a sé non ha valore, è un'osservazione di natura
Si vede questo discorso che si apre e che non ha niente a che fare con un discorso mistico per certi
aspetti della teoria dell'animazione che fra 40- 90 giorni c'è l'infusione dell'anima, quello è un
discorso mistico, di fede
prendono da questo momento della scienza quello in cui abbiamo di un'idea genetica un prima e
dopo
Lui usa quest'idea del c’è un dubbio scientifico ma lui vuole certezza virgola in realtà una realtà
ideologica che diventa scientismo perché vuole che dall'inizio del concepimento ci sia una sacralità
totale della vita
contrariamente a questo abbiamo il cardinale Martini che lui dall'inizio aveva il discorso probabilista
Il discorso dell'embrione organico perché all'epoca si parlava molto della clonazione umana
116
Alessandra Centogambe
il discorso se rimane di matrice tuziorista sull'inizio vita
Negli Stati Uniti c'è una linea politica tra pro Life e pro chance
nella seconda parte dell'evangelum vitae entra in pieno un abbassamento del principio del
tuziorismo che la vita non si tocca mai dall'inizio alla fine; perché entra l'idea del probabilismo che
si la vita è sacra però in certi casi si può trovare una vita che non può essere portata avanti su cui ad
esempio abbiamo il criterio della morte; si è aperto il criterio della morte cerebrale che non è una
certezza è una grande probabilità, ma non c'è dubbio zero in caso di morte cerebrale
Il cambiamento è stato approvato dal Vaticano perché lì Giovanni Paolo II parla di cultura della vita
del fatto di dare i suoi organi per consentire a qualcun'altro a vivere e quindi accettare il criterio della
morte cerebrale diventa cultura della vita; Questo è il probabilismo che entra
allo stesso tempo c'è la patata bollente dell'eutanasia su cui si dice no non puoi fare il suicidio
assistito, così come il suicidio è vietato perché non è la tua vita è di Dio, per l'eutanasia non è
consentita allo stesso tempo si dice no all'accanimento terapeutico; Quando inizia l'eutanasia
quando inizia l'accadimento terapeutico è difficile da dire
quando la chiesa entra nel discorso il suo ragionamento sembra molto tuzioris ta
lì c'è questo approccio del probabilismo che è subentrato nella seconda parte dell'evangelum vitae
117
Alessandra Centogambe
Lezione 16 dell'otto novembre
Quello aveva instaurato in realtà Pio IX con lui arriva quest'onda da quando territori della Chiesa
erano stati occupati da piemontesi fino all'accordo del Laterano, cioè comunque è stata quest'idea
di avere una presenza di ostilità che ha fatto un confronto molto forte anche con la società italiana
allo stesso tempo il realismo fa sì che da un lato siamo i prodotti di una storia
noi a differenza degli animali abbiamo un senso della memoria anche se forse si può discutere quel
senso del self della scimmia, l'idea della memoria ci distingue dalle altre specie, allo stesso tempo ci
determina come soggetto dicendo chi sono io
noi usiamo le immagini per un tipo di discorso che rispecchia un sentimento, una riflessione
la storia del cristianesimo del territorio italiano rimane la cultura cattolica come imprinting
discorso sull'aborto che verte sul discorso liberale dell'autonomia della mia propria volontà ossia il
concetto dell'autodeterminazione
la chiesa ha tuttora tanti discorsi basati sulla tradizione; Tenere insieme dei comportamenti che
hanno dato una prova di evitare il caos però di fronte a questa richiesta di autodeterminazione che
vediamo adesso con il sinodo dei sinodi
118
Alessandra Centogambe
c'è un’autodeterminazione che è stata anche politicamente usata dal sistema giuridico
discorso di valore assoluto che ciascuno di noi ha in un modo o nell'altro proprio perché siamo esseri
umani
sono tutti questi nuovi discorsi sui quali dentro è vero che c'è l'autodeterminazione allo stesso tempo
è una riflessione su quello che vuol dire essere una persona umana; La chiesa ci prova ma comunque
visto che è umana possono sbagliare
Weber spiega che tutto diventa funzionale al punto che il potere non è più magico ma diventa tutto
razionale; Un tipo di razionalità di cui la democrazia che emerge nello stato
Con Weber il suo metodo di studio che mette sempre l'idea del distacco scientifico; Anche un
fenomeno umano devo essere attento a non proiettare le proprie condizioni
il problema è che, quando faccio così faccio proprio della sociologia e diventa un discorso senza
valore
a parte l'aspetto funzionale e burocratico impronta questo discorso sul metodo scientifico
con la ragione, con questa società tutta funzionale e il discorso sulla determinazione non avremmo
più la guerra degli dèi, la guerra dei valori
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Alessandra Centogambe
Lui annuncia il potere tecnocratico
Abbiamo dentro questo dibattito una chiesa che ha meno numeri di prima
questa chiesa si trova con un discorso, con dei numeri e questa grande pretesa della scienza
Il problema è che così i valori in modo involontario sono messi da parte, su questo c'è stata una
critica ad un tipo di relativismo che in realtà limita tutto all'autodeterminazione al problema che
l'autodeterminazione diventa una casistica perché ciascuno di noi sia unica a suo modo, è unico, un
divenire
Se non abbiamo più la richiesta di cercare la verità sull'uomo che non è solo animale ma l'uomo che
sa condividere, aprirsi con il linguaggio e l'educazione, c'è un discorso sui valori; anche chi esprime
la sua piccola autodeterminazione porta comunque a dei valori anche negativi
Negli anni 70 c'è stato un discorso in cui per la pedofilia i bambini avevano pure loro la necessità e
quindi a nome di un tipo di libertà di autodeterminazione pure del minore la sessualità essendo un
elemento naturale del crescere
la prostituzione eccetera un esempio tipico tocca un'idea di dignità; C'è tutto un discorso se basato
sull’autodeterminazione o lo sfruttamento perché lì c'è un discorso di vulnerabilità
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Alessandra Centogambe
Il cristallizza anche una cultura che si accumula nel tempo
non è che c'è una legge naturale che sarebbe un super codice da cui basta dedurre dal codice morale
quello che viene inserito nel codice scritto; questo è il discorso che hanno i musulmani perché il
Corano è un Codice civile divino mentre non si trova affatto nella Bibbia non può essere un codice
che mi segue basta dedurre; La difficoltà performativa quindi dare realtà un principio filosofico
L'aspetto performativo è sempre distante perché rimane un motore che poi viene codificato com'è
giusto nell'interazione e lì lo troviamo in questi discorsi su cui si può ritrovare anche il concetto di
disobbedienza
Proprio su quest'idea del testo biblico di questo fatto che non troviamo tanti aspetti
Samuel Huntington, the Crash of civilization, c'è una guerra tra Occidente e il mondo islamico; Oggi
ritroviamo un tipo di guerra dei due mondi
la cultura sarebbe al di là ancora della storia questo condensò della tradizione accumulata che dia
l'identità
questo culturalismo crea divisione; Basato non più come soggetto e la sua autodeterminazione ma
quell'individuo prodotto di una cultura particolare di cui deve farsi protettore
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Alessandra Centogambe
L'uomo è dunque in grado di concepire la vita solo quando riesce ad apprezzarla, perché pensare è
ringraziare. Egli benedice il dono della vita, poiché egli soltanto è animato da un pensiero sulla
morte. Heidegger utilizza un gioco di parole, denken ist danken (pensare è ringraziare), per
evidenziare che "saper ringraziare” vuole dire “essere in grado di pensare”; quindi "dire grazie"
significa aver la consapevolezza di aver ricevuto un dono, pensare a colui che ce l'ha donato ed infine
conservare la gratitudine per il dono stesso. Riflettere sulla vita è proprio della natura umana e
soltanto l'essere umano tra tutti gli esseri viventi rende grazie per il dono della vita ricevuta. Al
contrario, gli animali non ringraziano, non sono in grado di pensare la vita. Senza consapevolezza del
dono ricevuto, non possiedono una coscienza per poter riflettere neanche sulla morte; per questa
ragione sono detti "poveri di mondo", weltram, secondo Heidegger. Certamente gli animali non sono
privi di mondo (come può accadere per un elemento come l'acqua o per la pietra) ma sono
prigionieri del loro ambiente; essi vivono senza essere in grado di sviluppare la fantasia, la bontà o
la creatività, qualità che, al contrario, la dimensione umana possiede. L'adeguamento tra l'uomo e il
suo il milieu ambientale non costituisce un semplice gioco di interazioni, piuttosto racchiude una
profonda riflessione sul divenire umano.
Heidegger ci dice un discorso che ritroviamo nella tradizione ellenica e romana proprio di questo
sforzo educativo; nel senso di crescere per essere proprio umano
gli animali sono condannati a rimanere poveri di mondo ma noi abbiamo il più delle volte la nostra
dimensione animale siamo pure noi poveri di mondo
Abbiamo questi momenti simbolici che condividiamo, però al più delle volte il nostro mondo può
diventare privo di mondo quando siamo duri come la pietra
quello che ci richiede Heidegger è proprio di questo impegno di una libertà sì personale, però è una
libertà che mi consente di sbocciare pienamente come umano
Il divenire umano è la consapevolezza del dono della vita è del cammino che ogni vita umana
(gradualmente) deve compiere. Il determinismo dei comportamenti istintivi ed acquisiti si ferma
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Alessandra Centogambe
all'esistenza biologica; per contro, l'uomo è consapevole della propria finitudine: più che sulla
padronanza e sull'utilizzo del linguaggio, l'uomo proietta il suo divenire umano al di là della morte
per continuare a vivere. Solo l'uomo è in grado di concepire la vita dopo la morte in termini di cultura
e di speranza. Tale aspettativa attribuisce all'uomo uno spazio simbolico che gli è proprio. Oggi, la
scienza tende a medicalizzare la morte, promette di ritardare il più possibile l'attimo fatale, perdendo
così di vista il reale valore simbolico della morte. La decostruzione clinica della morte, che pretende
che non si muoia più, ma che si muoia soltanto per qualche causa, porta ad una visione
meccanicistica della vita (in cui, per esempio, vengono rimpiazzate le parti "difettose" del corpo
umano attraverso i trapianti). La morte è oggi allontanata dalla vita, nessuno vuole più sentir parlare
della sua ineluttabilità. La morte non è più insita nella vita, non conduce più al superamento della
finitezza per mezzo del pensiero. Ancorata alla biologia, la morte offre un'analisi materiale della vita,
che ha come risultato l'impoverimento del nostro mondo culturale. L'unico nostro interesse diviene
perciò quello di vivere appieno la nostra vita terrena, i nostri fin i ultimi cedono di fronte
all'imperativo del godimento. Il pensiero è ridotto ad una mera rappresentazione informativa
neuronale, il cervello detiene ormai il controllo della vita (animale/umana), così come viene
mostrato dal concetto di morte celebrale. La “biologizzazione" della cultura e la "medicalizzazione"
della vita sono già in essere.
La politica è stata dovuta allo sviluppo incredibile delle scoperte nel campo della medicina alla fine
dell'Ottocento, inizio 900
dare cure mediche alla popolazione che non è più nelle mani della Chiesa ma da parte dello Stato
l'identità civile l'identità sessuale se voglio cambiare sesso sul civile come lo stato segue la mia
volontà o meno
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Alessandra Centogambe
il discorso su che cos'è il giusto politico che finora era collegato ai diritti umani di prima generazione
(libertà di circolazione, di associazione) sono diventati il discorso sul welfare, lo stato che si occupa
dei corpi, ma anche della cura dei corpi
Beveridge clan che annuncia l'idea di fare ospedali pubblici; In modo che ogni persona ammalata
viene curata all'ospedale; fare in modo che per le malattie gravi c'è lo stato che ti aiuta, il welfare
sanitario
discorso in cui si assume una responsabilità naturale dello Stato ad occuparsi dei corpi dei suoi
cittadini
In modo diverso vi è la conferenza di Wannsee in cui i tedeschi nome della purezza della razza, ha
anche un discorso biopolitico, decidono che una parte della popolazione che non ha il sangue puro
venivano eliminati perché lo stato deve prendersi cura dello Stato di salute del suo corpo; Questo
sangue impuro è una minaccia sicché lo stato interviene
Anche questo discorso della morte diventa una cosa pubblica; I criteri pubblici della morte
questi discorsi sulla finitudine di un pensiero divino, di creatura, di primo motore ci riporta sempre
a domandarci della nostra propria finitudine
Questo è l'elemento che scatta antropologicamente dagli animali che abbiamo questa presenza della
moltitudine, della possibilità proprio di creare e partecipare a questo
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Alessandra Centogambe
ringraziare vuol dire amare
quando Darwin parla della natura in realtà parla del creato, ma in realtà di un creato così diverso
dalla nostra esistenza
questa graduatoria del divenire umano coincide con le tecniche ma anche nel discorso del vivere
insieme
pensare e ringraziare perché è qualcosa su cui non c'è merito a cui pensarci solo che all'inizio non
c'è desiderio
l'idea di pensare com'è una gioia, una libertà che spesso ci viene negata in modo inconsapevole da
un tipo di determinismo
e questo gusto del pensare più che del conoscere che fa la differenza
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Alessandra Centogambe