Sei sulla pagina 1di 1

Cap 2 intorno all’educazione: termini e senso educativo

Apprendimento è emozione

In questa prima parte si farà riferimento all’etimologia dei termini educazione formazione,
istruzione, e ai loro significati anche figurati. L’immagine metaforica che scaturisce dall’etimo ha la
capacità di suscitare emozioni e affetti verso il tema che si sta trattando. Una prima modalità
formativa è proprio questa: lasciarsi coinvolgere dalle immagini e dalle metafore proposte e
rispondere ad esse emotivamente. Questa concezione emozionale del processo di apprendimento si
radica nella pedagogia Ignaziana per cui, l’esperienza di apprendimento è a tutti gli effetti
un’esperienza affettiva. Il pathos che il sapere suscita, come oggetto con cui si entra in relazione,
porta ad interagire dinamicamente con esso in direzioni che vanno dalla consonanza (sim-patia) al
respingimento (anti-patia) fino a pervenire all’em-patia, ovvero a quel complesso equilibrio di
vicinanza e distanza che è dato dall’immersione nella realtà dell’altro. compito dell’educatore dal
canto suo, è suscitare stati emotivi positivi, verso l’oggetto della conoscenza; per questo motivo è la
ricerca dello studioso che va trasferita all’allievo, in tutte le sue dimensioni di impegno concreto e
speculativo in modo da attrarre studenti che troveranno nella disciplina più e diverse fonti di
interesse in linea con le loro attitudini e propensioni. l’esperienza si colloca quindi come
fondamento dei processi apprenditivi; tutta la persona ne viene coinvolta attraverso memoria,
intelletto, volontà, sentimenti, immaginazione.

Istruzione : verso la battaglia?

Venendo quindi ai concetti base, è possibile provare a farsi coinvolgere emotivamente dal
significato figurato e dall’etimologia del termine istruzione (instruere) Cosa vuol dire infatti
che in-struere ha il significato di armare, presumibilmente per affrontare un combattimento, una
battaglia? Può voler dire ad esempio che l’opera educativa deve addestrare l’educando a vivere,
utilizzando una modalità critica di approccio all’esistenza: vuol dire poter rifuggire dal pensiero
unico stimolando la propria creatività, evitando di appiattirsi e passare la propria vita al balcone
(balconear) guardando le vite degli altri. In-struire, in-culcare non stimolano d’altra parte
suggestioni di volontà intrusiva, conculcamento delle coscienze? Come dire, siamo vasi da riempire
o piante da crescere? Eppure questa vis in-struttiva fa parte dell’apporto programmatico,
relativamente all’educazione, di uno Stato che si definisce democratico: dunque, il termine
istruzione ci aiuta a capire che l’azione educativa avviene talvolta senza il consenso dell’educando.
È opera questa, percepita come violenta: ma orientata ad un fine di crescita, di maturazione, di
socializzazione che in prima istanza non richiede il consenso da parte dell’educando.

Potrebbero piacerti anche