1
La cultura si presenta non
tanto quale prodotto di
artefatti, proposizioni,
regole, programmi
schematici o credenze,
quanto piuttosto di una
catena associativa e di
immagini che ci
suggeriscono quali cose
possono essere
ragionevolmente
associate fra loro. Questo
noi veniamo a saperlo
attraverso storie collettive
che suggeriscono la
natura della coerenza,
probabilità, e senso,
all'interno del mondo
dell'azione." (M. Rosaldo).
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Studiare la cultura
oggi è come studiare
la neve in mezzo alla
valanga (Agar 1996)
3
Còlere,
cultura, culto
4
Cultura come
'umanizzazione’
Progressivamente il termine
culture si libera dei complementi e
finisce per essere adoperato solo
per indicare la formazione,
l’educazione dello spirito, l’azione
di istruire.
6
La culture nell’epoca dei
Lumi
7
Sir Edward Burnett Taylor nel
1871, in Primive Culture,
scrisse:
La cultura
Uno dei tratti più innovativi di
questa definizione è quindi
l’allargamento dell’etichetta
culturale a dimensioni che non
sono propriamente intellettuali. A
differenza della tradizione
umanistica che poneva l’accento
sull’esclusività aristocratica della
cultura, «appannaggio esclusivo di
isole privilegiate» (U. Fabietti,
L’identità etnica, 2004: 9), qui Tylor
riconosce che ogni soggetto ha
libero accesso alla cultura e ciò è
possibile perché ogni individuo è
membro di una società. Taylor ci
ricorda che la cultura si acquisisce
in una determinata società e che,
quindi, cambia col mutare della
stessa e varia da società a società.
Con questa conclusione
l’antropologo supera la
separazione in classi, ceti o strati
sociali, e sancisce che la cultura è
una caratteristica dell’uomo in
quanto essere appartenente a una
società indipendentemente dal
luogo in cui si trova o dalla
modalità con cui essa è
organizzata.
Franz Boas
Nel 1911 Boas ritiene che la
cultura sia socialmente acquisita
mediante apprendimento di altri
fenomeni culturali e che la
specificità dell’uomo sia di tipo
culturale e non genetica o razziale.
In seguito a tali presupposti, si
svilupperà in America il filone di
ricerca "Cultura e personalità". Agli
inizi del Novecento in America è
crescente il fenomeno dell’arrivo
degli immigrati provenienti dal sud
e dall’est dell’Europa. Nasce, in
questo periodo anche una scuola
sociologica che adotta un metodo
etnografico basato su materiale
autobiografico e documenti
personali di vario tipo, in cui viene
messa in evidenza la volontà, da
parte degli immigrati, di mantenere
una propria identità culturale
anche nello sforzo di integrazione
nella società americana.
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12
L’ELOGIO DELL’IMPERFEZIONE
L’imperfezione ha da sempre
consentito continue mutazioni di quel
meraviglioso quanto mai imperfetto
meccanismo che è il cervello
dell’uomo. Ritengo che
l’imperfezione sia più consona alla
natura umana che non la
perfezione”.
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Von Uexküll la
zecca nel suo
Umwelt
Ogni cosa può assumere un
significato diverso se vista da un
animale o da un altro perché la
percezione dello spazio, del tempo
e anche degli oggetti per ogni
specie è strettamente legata ai
propri bisogni, per cui l’animale
nota soltanto l’oggetto che gli
interessa per una specifica azione,
percepisce solo quello che cade
all’interno della sfera del proprio
agire: lo stelo di un fiore in un
prato, ad esempio,
assume forme assolutamente
differenti quello di nel 14
una mondo vacca.
soggettivo di una formica e in
Nel caso particolare della zecca, la
Umwelt si riduce a tre soli portatori di
significato: 1) l'odore dell'acido butirrico
contenuto nel sudore di tutti i
mammiferi; 2) la temperatura di
trentasette gradi corrispondente a quella
del sangue dei mammiferi; 3) la tipologia
della pelle propria dei mammiferi, in
genere provvista di peli e irrorata da
vasi sanguigni. Ma a questi tre elementi
essa è immediatamente unita in una
relazione così intensa e appassionata
(come dice Giorgio Agamben) che non è
forse mai dato trovare nei rapporti che
legano l'uomo al suo mondo, in
apparenza tanto più ricco. La zecca è
questa relazione e non vive che in essa
e per essa.
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• Il
ragno non sa nulla della mosca,
né può prendere le misure come fa
un sarto prima di confezionare un
vestito per il suo cliente, e tuttavia
esso determina l’ampiezza delle
maglie della sua tela secondo le
dimensioni del corpo della mosca e
commisura la resistenza dei fili in
proporzione esatta alla forza d’urto
del corpo della mosca in volo
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Gli organismi viventi sono
classificati in specie. I biologi
annoverano nella stessa specie gli
animali che tendono ad
accoppiarsi tra loro generando
prole fertile. Ogni specie
appartiene a un genere
Homo indica il genere
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Yuval Noah Harari
Homo neanderthalensis o
Neandhertal più muscolosi e
meglio adattati ai climi freddi,
usavano utensili e il fuoco, erano
buoni cacciatori e a quanto pare si
prendevano cura dei malati e degli
infermi (alcuni archeologi hanno
scoperto ossa di Neanderthal
vissuti per molti anni con severi
handicap fisici, e questo dimostra
come essi fossero accuditi dai
propri parenti
Album di famiglia: cugini
19
Sull’isola indonesiana Flores gli
umani arcaici subirono un
processo di rimpicciolimento.
Generazione dopo generazione, la
gente di Flores diventò nana.
L’Homo floresiensis, raggiungeva
l’altezza di un metro e non pesava
oltre i 25 chilogrammi. Furono
capaci comunque di produrre
utensili di pietra
Homo erectus Le regioni più orientali
dell’Asia erano popolate da Homo
erectus, che sopravvisse lì per quasi
due milioni di anni, il che fa di lui la
specie umana durata di più al mondo
Uomo del Lago
Homo floresiensis
Rudolf
dell’Africa orientale
Homo rudolfensis
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La grotta del Romito, a Papasidero, è un sito
risalente al Paleolitico superiore contenente
una delle più antiche testimonianze dell'arte
preistorica in Italia.All'esterno si trovano alcune
incisioni rupestri, tra le quali la più importante è
un graffito raffigurante due bovidi (Bos
primigenius), e tracce di antiche sepolture,
risalenti a 10.500 anni fa. All'interno del sito è
altresì presente uno strato risalente all'età
Neolitica nel quale si ritrovano grosse quantità
di ossidiana. Tale ritrovamento è all'origine
dell'ipotesi secondo la quale la grotta fosse
anticamente una base intermedia per il
commercio dell'ossidiana tra Tirreno e Ionio.
L'importanza del sito di Papasidero a livello
europeo è legata all'abbondanza di reperti
paleolitici, che coprono un arco temporale
compreso tra 23.000 e 10.000 anni fa, ed
hanno consentito la ricostruzione delle abitudini
alimentari, della vita sociale e dell'ambiente
dell'Homo sapiens. 21
La specie Homo cammina eretta
su due gambe
Ha migliore visibilità
Il cervello aumenta
progressivamente forse anche per
il rimpicciolimento della mandibola
Sostenere la scatola cranica in
posizione eretta produsse una
serie di controindicazioni
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A partire da circa 70.000 anni fa Homo
sapiens cominciò a fare cose davvero
speciali. Da 70.000 fino a circa 30.000 i
Sapiens costruirono imbarcazioni,
lampade a olio, degli archi e delle frecce
e degli aghi (essenziali per cucire gli
indumenti che riparavano dal freddo). I
primi oggetti che possono sicuramente
essere chiamati oggetti d’arte e di
gioielleria risalgono a quell’epoca, così
come la prima incontrovertibile
testimonianza che esistevano la
religione, il commercio e la
stratificazione sociale.
25
I bambini
selvaggi
Amala e Kamala
La cultura è
-appresa
-condivisa
- onnicomprensiva
-simbolica
28
La trasmissione culturale è
veloce, attiva e adattiva
29
Come si adatta al
mutamento del suo
mondo?
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La cultura è appresa
L'agentività (agency) è la
facoltà di far accadere le
cose, di intervenire sulla
realtà, di esercitare un
potere causale.
34
La cultura è appresa
37
Apprendimento formale
Gli elementi fondamentali nella
pratica buddista sono fede (in
giapponese shin), pratica (gyo) e
studio (gaku). Secondo il
Buddismo di Nichiren Daishonin
tutti e tre sono essenziali per
sperimentare la prova concreta
della trasformazione e sviluppare
l'innata condizione illuminata, o
Buddità.
38
Apprendimento
informale
basso livello di intenzionalità
elevata informalità carattere
fortemente implicito e
scarsamente accessibile
all’individuo dei contenuti
39
Sapere linguistico e
sapere del corpo
40
La cultura è
condivisa
La cultura è
condivisa
. 42
500 × 250 - sardalavoro.it
La cultura è
onnicomprensiva
Alto/Basso
C’è sempre, in
ogni gruppo, una
gerarchia di
saperi incorporati
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46
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Finché i maccheroni non
assunsero il ruolo di alimento
prioritario dei napoletani, cioè fino
alla metà del 1600, erano riservati
alla gastronomia dei ricchi come
piatti dolci, da mangiare con
zuccaro, cannella e mele.
49
Le tradizioni si
mescolano
50
La cultura è
simbolica
51
Un simbolo, nel contesto di una
cultura, è qualcosa di verbale o
non verbale che rappresenta
qualcos’altro. Tra simbolo e ciò
che rappresenta non esiste un
collegamento causale.
L’associazione tra acqua e santità
è arbitraria. La semiotica studia i
segni intesi come unione,
arbitraria, tra
significante e significato/chien/
“cane” /hund/
/dog/
/mbwa/
//
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La TEORIA REFERENZIALE vuole che
il significato di cane in qualche modo
coincida con l’animale o con “l’immagine
mentale” che abbiamo dell’animale.
Secondo questa teoria, quando dico
/cane/ intendo riferirmi all’animale che
ho in mente, o a quello che passa per la
strada in quel momento. Una teoria
referenziale del significato è ben
rappresentata dalle definizioni di un
vocabolario: per ogni voce si dà una
brevissima definizione, astratta da ogni
riferimento contestuale.
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“IL SIGNIFICATO È PUBBLICO”: è
cioè il prodotto di pratiche sociali e
ha poco a che fare con “l’oggetto
rappresentato”. Per capire cosa
significa il segno “cane” nella
cultura X devo quindi ricostruire il
significato di quel termine
attraverso l’indagine degli usi
potenziali e legittimi di quel segno
....l'uomo è un animale sospeso
nelle reti di significato che egli
stesso ha tessuto...'. Queste
reti costituiscono la cultura, la
cui analisi è,'....non una scienza
sperimentale in cerca di leggi
ma una scienza interpretativa in
cerca di significati' (1975 Thick
description.... in The
Interpretations of Cultures). 54
LE TRE FASI DELLA
CONOSCENZA
SIMBOLICA
• I. Destorificazione
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• II. Trasmutazione in
forma
56
• III. L’identificazione
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