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Significato di cultura:
1) concezione umanistica – come educazione del singolo, affinamento morale, intellettuale,
scientifico del singolo che porta al suo “ingentilimento”;
2) concezione moderna – non nel senso di “istruzione”, ma di stile di vita; corrisponde alla
concezione antropologica (1971, prima definizione scientifica, cioè descrittiva, del termine).
La seconda definizione si afferma nel 2° novecento nella società occidentale (secondo Cardini? il
concetto di occidente è uno dei più pericolosi, tende sempre a storicizzarsi e diventare altro da sé).
La comunità (=legami informali forti, controllo sociale molto forte, sostegno al singolo individuo,
che è immerso in una rete relazionale) e la società.
Tutte le culture sono etnocentriche (= autoreferenzialità della cultura, ogni cultura tende a vedere
sempre sé stessa | l’occidente ha razionalizzato il concetto)
Piano Marshall – nuova necessità di formare il personale diplomatico sulla base di usi, costumi,
linguaggio non verbale (la gestione dello spazio e del tempo personali devono molto alla cultura cui
si appartiene, che a sua volta si poggia sul background religioso)
3 grandi scuole sociologiche: tedesca (Max Weber e il fratello Alfred, Karl Marx); francese (Emile
Durkheim) e americana (scuola di Chicago).
Il senso della vista prevale su quello dell’udito (veniamo visti prima di venire uditi).
Il “buon comunicatore” (=chi vuole essere ascoltato & compreso) è colui che non crea
discrepanze fra la forma (comunicazione non verbale; es. tono) e il contenuto di ciò che dice.
Stereotipo, stigma & pregiudizio: ridurre la varietà e complessità del mondo in poche classi
Sociologia del consumo – secondo alcune teorie risale al 13° secolo: idea dell’uomo come
individuo dal desiderio potenzialmente infinito (concezione protestante/calvinista 🡪 edonistica)
la politica culturale inerente al consumo – ciò è lecito o meno, organizzazione sanitaria; lo stato
agisce quando sotto una pressione di potere, cambia se cambia il gruppo che detiene tale potere)
KULTUR= inizialmente rappresenta il corrispettivo del Culture francese, ma verrà poi adottato
dalla borghesia intellettuale tedesca in una relazione di conflitto con l’aristocrazia di corte
antagonismo cultura/civilizzazione
05/03/2019
Antitesi fra Francia e borghesia intellettuale tedesca 🡪 la cultura diventa patrimonio di un intero
popolo, non più solo del singolo; prima relativizzazione della cultura: verso il RELATIVISMO
CULTURALE: ogni popolo ha un proprio destino, una strada specifica da percorrere (Erodoto).
● nel XIX secolo l’idea tedesca di “cultura” si lega al concetto di “nazione”: è l’insieme delle
conquiste artistiche, intellettuali e morali che fondano il patrimonio unitario di una Nazione
Edward Burnett Tylor (1871), antropologo inglese, fornisce la prima nozione “scientifica”
(=descrittiva) di cultura: “La cultura, o civiltà, intesa nel suo ampio senso etnografico è
quell’insieme complesso che include le conoscenze, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il
costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall’uomo come membro di una società”
🡪 la cultura unisce il singolo alla collettività
il relativismo è uno strumento metodologico utile a osservare culture diverse ed esterne senza
una continua comparazione con la cultura d’origine dell’osservatore: inizialmente, l’antropologo
svolgeva i propri studi dalla propria dimora, servendosi dei resoconti di altri (missionari), ma tra
l’800 e il ‘900 iniziarono a spostarsi personalmente, vivendo immersi nelle culture oggetto d’analisi
La religione come sistema culturale: la dimensione simbolica costituisce il cemento delle società
( E. Durkheim, “Le forme elementari della vita religiosa”, 1922?)
funzione latente (attiva ma sopita, il gruppo non ne è del tutto consapevole) = alleggerire la tensione
emotiva di fronte al rischio del pericolo (= per tutti i riti religiosi)
🡪 il senso di appartenenza al gruppo dà coesione e sicurezza
PARADIGMA
ANTROPOLOGICO SOCIOLOGICO
Il paradigma antropologico è estremamente vasto (credenze, conoscenze, arti, morali, diritto e ogni
altra capacità acquisita in quanto membro di una comunità). Inoltre, l’antropologia tende a far
coincidere società e cultura: in realtà la prima è il “comportamento”, mentre la seconda ricopre un
ruolo più “espressivo” 🡪 talvolta società e cultura convergono e si forma “terreno socioculturale”
il pensiero astratto applicato al dominio i suoi prodotti non sono ordinabili in alcun
tecnico-scientifico della natura produce una tipo di scala, ma si possono ripresentare
razionalizzazione oggettiva e impersonale, nella medesima società in periodi diversi o
estranea alla vita emozionale contemporaneamente in società diverse
i suoi prodotti sono ordinabili in una scala i suoi prodotti non sono confrontabili
quantitativa, cumulabile e confrontabile
l’andamento è progressivo / / /
Società= realizzazione pratica della guida culturale attraverso istituzioni sociali, politiche,
legislative, la scuola, la famiglia; è una struttura concreta che promana da una visione culturale
d’insieme il cui cambiamento è molto più lento:
CULTURA SOCIETA’
fondale superficie
traiettoria percorsi
06/03/2019
● umana = gli animali compongono campi sociali; la loro comunicazione, per quanto
complessa, rimane di natura richiestiva-relazionale (visibile, concreta 🡪 attacco, fuga:
reazioni a ciò che l’animale si trova davanti, non sono in grado di formulare concetti astratti
– linguaggio fisico) e non dichiarativa-proposizionale;
● condivisa = collettiva.