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Appunti sul libro di Denys Cuche La nozione di cultura nelle scienze sociali (Bologna, 2006)

Il libro di Denys Cuche presenta un tema che, come scrive lo stesso autore, nel tempo contemporaneo sta nel punto di attenzione di tanti scientisti sociologi e culturologi, ma anche di politici, economisti, demografi ecc. Redefinire il concetto di cultura, far vedere la sua origine ed il suo sviluppo nella storia umana e presentare i modi, in quali si pu usarlo, importante. Secondo Denys Cuche, in qualche modo necessario per concepire in termini differenti da quelli biologici lunit dellumanit al di l di ogni diversit [Denys Cuche, La nozione di cultura nelle scienze sociali, Bologna, 2006, p. 7].

Il libro riflette su tanti aspetti di concetto della cultura e per questo raggione scritto in 7 capitoli. Primi quattro capitoli si pu definire come storici: ci sono presentati le consequenze storiche in cui erono nati i primi concetti di cultura, considerano i periodi di loro sviluppo e anche molti nuovi concetti culturali e sociali che derivano dal concetto fundamentale di cultura durante questi periodi. Altre tre capitoli lautore ha dedicato ai problemi socioculturali contemporanei, tali come gerar chie sociali e culturali, i rapporti tra cultura e identit, e anche i modi di uso la concezione di cultura nel ambito di politica, economia, demografia, in particolare il tema di multiculturalismo, ecc. Il capitolo primo, come possiamo vedere dal suo titolo Origine sociale del termine e dellidea di cultura, racconta un processo storico di creazione di concezione di cultura. Lautore dedica lattenzione principale alle due concetti luniversalit e la diversit. Loro sono presentati in due definizioni di cultura che apparono in Europa nel XVIII secolo quella francese che viene dai Lumi e quella tedesca che si contrappone alla prima. Secondo Cuche, la definizione francese affermava la cultura come un fenomeno universale, il quale condividono tutti popoli svillupati, educati, raggionevoli - cio civilizzati (e perci si usa fino al secondo met di XX secolo la parola civilizzazione invece di cultura). La definizione tedesca era particolarista (significa che ogni popolo ha la propria cultura, unica e diversa dalle quelle di altri popoli), creata da borghesia, dopo cosidetta intellighenzia, che voleva distingersi dallaristocrazia del corto e nello stesso tempo cercava di unire il popolo del proprio paese. Nel secondo capitolo di libro Denys Cuche racconta come era nata letnologia, i creatori di quale condividevano il concetto di unit umana, ma facevano i dibattiti sul tema di diversit. Cos anche in etnologia continuano di svilupparsi la concezione universalista di cultura (autore - E. Tylor: tutti popoli si

trovano ai diversi piani di evoluzione, perch pi avanzati hanno un dovuto di aiutare ai selvaggi crescere al suo piano di sviluppo) e la concezione particolarista (secondo Boas, i leggi universali della cultura non esistono, la diversit fundamentale tra le popoli c al piano di cultura, ma non razza). Anche in questo periodo hanno cresciute le teorie di cultura di Durkheim (teoria di coscienza collettiva, che deriva dalla concezione di cultura universalista), di Lvy-Bruhl (il concetto di mentalit prelogica di popoli primitivi e mentalit logica di quelli civilizzati, che spiega la diversit delle culture).

Terzo capitolo ci presenta lo stato della concezione di cultura negli Stati Uniti, in un ambiente di federalismo culturale. Lautore ci fa vedere tre correnti dellantropologia culturale americana che presentano: 1) La cultura dal punto di visto della storia culturale. Rappresentanti di questo corrente (Kraeber, Wissler) hanno creato il concetto di tratto culturale pi piccolo componento di ogni cultura. Linsieme di tratti culturali, secondo loro, crea una area culturale nella quale si verifica la diffuzione di culture. Hanno creato anche il concetto di modello culturale. L'antropologo inglese Malinowski ha proposto la teoria dei bisogni, secondo la quale gli elementi di cultura devono soddisfare i bisogni delluomo, sopratutto quelli essenziali. 2) I rapporti tra cultura e personalit (la scuola di cultura e personalit. I rappresentanti di questa scuola riflettono sulla cultura in modo dinamico, cio come uomini vivono la cultura, il quale determina i loro comportamenti. Se esiste la pluralit delle culture, esiste allora una pluralit dei tipi di personalit, affermano gli autori di concezione. Allinterno di questo pensiero hanno ctreato diversi concetti:
il concetto di arca di cultura da quale ogni popolo prende il suo proprio segmente cos

si determinano i tipi di cultura (Ruth Benedict);


il concetto di inculturazione lindividuo si conforma al modello culturale della sua

societ da primi girni di vita (Margaret Mead);


il concetto di personalit di base (Ralf Linton) la cultura definisce una personalit di

base, la influenza al piano psicologico. 3) La cultura come una sistema di comunicazione tra gli individui: la cultura un insieme di significati che gli individui di un gruppo si comunicano attraverso interazioni. Questo corrente anche presentato da diverse scuole. Una di loro, la scuola di Palo Alto rappresenta lantropologia della comunicazione (verbale e non verbale). La cultura si considera come un sistema di interazioni tra gli individui attraverso quale si fa lo scambio culturale in un contesto certo. In questo capitolo ci sono interessanti anche il concetto di cultura di comunit urbane, mediante quale si crea un concetto di subculture (secondo autore, esso significa che diversi gruppi di societ hanno i suoi modi di comportarsi, di comunicare la sua identit); il concetto di contro-cultura che, secondo Cuche, non produce un altra cultura, ma c solo una forma di manipolazione della cultura globale; il

concetto di socializzazione processo di interazione di un individuo a una societ o un gruppo, condividendo dei modelli culturali di quella societ o di quel gruppo.

Il capitolo quattro dedicato allo studio delle culture singolari e dei principi universali della cultura. Uno dei concetti principali di questo capitolo quello di acculturazione (Powell) che spiega comi si trasformano i modelli culturali durante il contatto con le persone dell'altra cultura. Denys Cuche anche ci fa vedere la differenza tra acculturazione e cambiamento culturale, assimilazione e diffusione, spiega il concetto di reinterpretazione di significato culturale, creato da Herskovits. L'attenzione particolare dedicata alla questione di legami tra la teoria di acculturazione e culturalismo. In capitolo si considera una tipologia di situazioni di contatti culturali, creata da Bastide. Come scritto, lui ha proposto tre criteri fondamentali di quella teoria, secondo quelli si considerano diversi tipi di situazioni. Criterio Situazione
Acculturazione naturale, libera spontanea,

Significato
In questo caso, il cambiamento dovuto al semplice meccanismo di contatto e si compie, per ciascuna delle due culture in causa, secondo la logica interna. [Denys Cuche, La nozione di

La presenza o l'assenza di manipolazioni delle realt culturali e sociali Acculturazione organizzata ma forzata a beneficio

cultura nelle scienze sociali, Bologna, 2006, p. 75] Il gruppo dominante vuole modificare la

di cultura del gruppo dominato secondo agli

un solo gruppo, come nel caso della interessi del primo tra di loro due. schiavit o della colonizzazione. Acculturazione pianificata, Secondo Cuche, La pianificazione si

controllata, che si vuole sistematica e a compie a partire dalla conoscenza presunta dei lungo termine. determinismi sociali e culturali. In regime capitalista, pu portare al neocolonialismo. In regime comunista, essa pretende di costruire una cultura proletaria che superi e inglobi le culture nazionali. [Denys Cuche, La nozione di cultura nelle scienze sociali, Bologna, 2006, p. 75] La relativa omogeneit o leterogeneit delle culture in causa. La relativa Cuche non spiega direttamente il

significato di questo criterio, ma sottolinea, che esso di ordine culturale (primo criterio quasi politico, terzo sociale). Si tratta di societ comunitarie, poco

apertura o chiusura delle societ in contatto.

differenziate socialmente, o al contrario di societ pi individualizzate e differenti, esse sono pi o meno permeabili alle influenze cultu rali esterne. [Denys Cuche, La nozione di cultura nelle scienze sociali, Bologna, 2006, p. 76]

Quinto capitolo ci presenta un'analisi dei diversi tipi delle gerarchie sociali e gerarchie culturali. Si tratta di cultura dominanta e culture dominante, ma come sottolinea l'autore di libro la dominazione culturale non lo stessa la dominazione sociale. Lautore presenta due tesi di concetto di cultura popolare:
minimalista cio le culture popolari derivano dalla cultura dominante. Essa cultura

alta, loro non rappresentano nessun creativit e sono culture marginali.


massimalista culture popolari sono uguali alla cultura delle lite, sono autentiche,

autonome. Ci sono molto interessanti i concetti di Michel de Certeau che considera la cultura popolare come la cultura ordinaria e anche cultura di consumo. Io non sono daccordo con il suo affermazione che il consumatore non puo essere identificato o qualificato secondo i prodotti che assimila [Denys Cuche, La nozione di cultura nelle scienze sociali, Bologna, 2006, p. 89]. Secondo me, la scelta di un prodotto in molti casi ci fa vedere cosa preferisce lindividuo nella sua esistenza culturale. Unanalisi dal punto di vista culturale dei libri che si leggono da un individuo pottrebbe essere un bel esempio. Denys Cuche anche rifflette sulla domanda di globalizzazzione culturale che deriva dal concetto di cultura di massa. La sua conclusione seguente: questo fenomeno non nuovo, esisteva prima dei nostri tempi, e lo stesso, le culture diverse continuaravano svilupparsi ogniuna in suo proprio modo. Allora, secondo Cuche, non si deve avere paura di globalizzazzione culturale e di cancellazione delle culture nazionali che hanno un potenziale molto profondo. Nel quinto capitolo si considera anche molto famosa teoria di coerenza tra letica della riforma protestante e lo spirito del capitalismo moderno di Max Weber; il concetto della cultura operaia, della cultura borghese, di habitus (Bordeau). Capitolo sesto ci presenta un tema di legami tra cultura e lidentit. Come scrive Cuche, ci sono tanti concezioni dellidentit culturale. Tra di loro sono interessanti, secondo me, la concezione oggettivista, la concezione soggettivista e la concezione relazionale e situazionale. Prime due ci fanno vedere due modi di pensare assolutamente contrari: secondo la concezzione oggettivista, lidentit di un individuo e determinata dal suo origine, parenti ecc. e non si pu cambiarla; secondo la concezione soggettivista, invece, tutto dipende solo dalindividuo che pu liberamente scegliere tale identit culturale quale vuole. Terzo modo di pensare pi compromissibile e, secondo me, pi inncuo - rappresentato dalla concezione relazionale e situazionale:

Lidentit sempre un rapporto con laltro. ...Identit e lalterit... sono in relazione dialettica. Lidentificazione va sempre di pari passo con la differenziazione [Denys Cuche, La nozione di cultura nelle scienze sociali, Bologna, 2006, p. 110]. Lautore del libro considera anche il concetto dellidentit multidimensionale, in altre parole, lidentit sincretica che deriva dagli incontri tra i popoli, migrazioni internazionali che nei nostri tempi si svolgono molto spesso e provocano gli scambi culturali. Allora non si pu definire una persona con i criteri di una unica identit. E secondo me, una versione molto verso la verit. Ogni individuo quarda a se stesso non solo dal un punto di vista identificarie, ma dai tanti: possiamo considerarci come uomo o donna, studente oppure operaio, cittadino di questo paese o immigrante (legale o non legale), italiano, tedesco o ucraino, religioso, laico o ateista, un fan di opera lirica o di rock ecc., ecc.

Ultimo capitolo del libro di Denys Cuche ci invita a rifflettere su usi sociali del concetto di cultura. In questo contesto sono considerati il concetto di cultura politica, il concetto di cultura dimpresa, i concetti di multiculturalismo, delle culture degli immigrati e culture dorigine, delle culture miste. Lautore nota che adesso la cultura diventata la nozione polisemantica e spesso si usa non correttamente come, per esempio, la cultura politica. Sono interessanti le considerazioni di concetto di cultura dimpresa. Secondo Denys Cuche, quel concetto si usa come uno dei strumenti di management. Il suo scopo garantire di funzionamento dellimprese. Al livello sociologico il concetto di cultura dimpresa si considera da i punti di vista diversi. Per esempio, uno di quelli delle diversi schemi di comportamento nellimpresa che si formano a quattro modelli culturali principali (Sainsaulieu). Denys Cuche anche considera il concetto di multiculturalismo come metodo di gestione della diversit culturale [Denys Cuche, La nozione di cultura nelle scienze sociali, Bologna, 2006, p. 133]. Secondo scientista, esistono diversi tipi di questo fenomeno, e la questione principale del multiculturalismo si vede come difficolt di conciliare i diritti deluomo il diritto di tutti gli individui di appartenere a collettivit culturali particolari [Denys Cuche, La nozione di cultura nelle scienze sociali, Bologna, 2006, p. 134]. Nello stesso contesto sono analizzati anche i concetti delle culture degli immigrati e culture dorigine. Cuche chiarisce, che sola cultura dorigine non spiega niente sulla persona, perch essa pu non intrattenere con tale cultura nessun rapporto. Invece le culture degli immigrati possono dare un materiale molto ricco per ricerca scientifica, perch sono le culture miste, si consistono dai elementi di tante culture, sia dorigine, sia dal nuovo paese dove abitano guesti migranti. In generale, i studi delle culture degli migranti, secondo ricercatore, permettono di capire... come si forma una cultura, come, partendo dallo scambio, avviene la mescolanza che sfocia in una nuova configurazione culturale, in cui il vecchio si unisce al nuovo in una sistema profondamente originale [Denys Cuche, La nozione di cultura nelle scienze sociali, Bologna, 2006, p. 141].

Partendo dal tutto che abbiamo scritto sul tema riguardata nel libro di Denys Cuche, possiamo dire che lautore ha fatto una importante tentazione di rispondere a domanda cosa la cultura dal punto di vista sociologico. Sequendo gli etapi di sviluppo della consapevolenza di nozione di cultura nella storia umana, i dibbatiti tra rappresentanti di coerente universalista sia di quella particolarista, lo sviluppo di tanti concetti che derivano dal concetto di cultura, noi possiamo vedere limportanza di studio complesso di questa domanda, in diversi aspetti e modi, perch solo cos noi possiamo non chiuderci al nostro piccolo mondo culturale, ma cercare di capire ed accettare anche i mondi di altre persone.

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