Il modello di Jakobson
codice
canale
mittente
messaggio
destinatario
contesto
Le funzioni di Jakobson
Codice (funzione metalinguistica)
Il modello elementare della comunicazione o modello del messaggio si fonda su una metafora detta del condotto (conduit metaphor), oppure su una metafora postale del processo di comunicazione. Esso assume, infatti, che i segni di cui fatto il messaggio siano una specie di contenitore fisico nel quale si mette un certo contenuto (codifica); il messaggio poi si invia al destinatario che, ricevendolo, lo apre e lo decodifica, a condizione che il canale abbia tenuto e che i due protagonisti del processo condividano lo stesso codice. Il processo di comunicazione , dunque, considerato come un processo s/no: o il processo riesce o fallisce.
sostanza di cui sono fatti i segni (voce, immagine, ecc.) indifferente al contenuto di pensiero che essi veicolano, come la forma, il colore, il materiale della busta indifferente rispetto alla lettera che contiene; piena condivisione del codice da parte del mittente e del destinatario data per scontato (si parla di conoscenza simmetrica del codice); processo di comunicazione non tiene conto del processo di interpretazione che fisiologico, non solo quando si usano codici comunicativi complessi.
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Il principale limite del modello postale della comunicazione (MPC) che non prevede la presenza di una mente che interpreti il messaggio. Definiamo la mente come "quella struttura biologica che negli esseri umani ha la funzione di gestire la variabilit". Il concetto di mente non va inteso qui in senso sostanzialistico - la mente non data dal suo essere fatta di una materia speciale; essa va piuttosto intesa come un insieme di abilit. Da questo punto di vista, possiamo attribuire una mente a ogni sistema che in grado di affrontare situazioni che non conosce, per cui il suo comportamento non interamente prevedibile dall'esterno.
Il MPC, essendo un modello astratto adattabile a una serie di sistemi comunicativi diversi, identifica la comunicazione tra esseri umani, la comunicazione tra animali e la comunicazione tra macchine, pertanto non considera le caratteristiche peculiari dei singoli sistemi (biologici e non). un modello della comunicazione "disincarnato" in quanto non contempla tutti quegli aspetti della comunicazione che hanno a che fare con il corpo dei partecipanti allo scambio comunicativo: gli animali, ad esempio, percepiscono il mondo attraverso i sensi corporei e le loro interazioni sono motivate dai loro bisogni corporei. Escludendo l'aspetto mentale del processo di comunicazione, il MPC non riesce a cogliere la variabilit insista nelle interazioni comunicative.
Il processo comunicativo non sempre "riesce", essendo fisiologicamente esposto al rischi dell'incomprensione (De Mauro, 1982). Nella comunicazione reale , inoltre, sempre implicita la possibilit della menzogna. L'interpretazione del messaggio dipende talvolta dal contesto comunicativo (luogo, momento, partecipanti dello scambio comunicativo ed eventuali messaggi gi emessi; questi ultimi costituiscono il cotesto comunicativo).
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segno
representamen
oggetto immediato oggetto dinamico
Il processo semiotico parte dalloggetto nella sua datit sensoriale (oggetto dinamico). Lazione delloggetto dinamico sulla mente determina una rappresentazione delloggetto (oggetto immediato). Loggetto immediato costituisce il contenuto del segno (che un contenuto iconico, ma indipendente dal referente loggetto dinamico sebbene da esso originato). Al contenuto corrisponde un supporto materiale, il representamen. Linterpretante il momento in cui si passa dal correlato esterno allelaborazione mentale autonoma del soggetto. Il processo di comprensione, che si traduce nel passaggio da un interpretante ad un altro, si fonda su una continua ri-formulazione: la semiosi , in linea di principio illimitata, risultando dalleterna fuga degli interpretanti.
che mittente e destinatario condividano esattamente lo stesso codice; che il processo di comunicazione avviene meccanicamente, a patto che il canale tenga.
Queste condizioni non si verificano nei processi comunicativi quotidiani perch sul processo di comunicazione hanno un peso pi o meno determinante:
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fattori psicologici soggettivi (lattenzione, le motivazioni, le attese, ecc.); fattori socio-culturali (dislivelli di conoscenze, linguistiche, sociali, culturali che ostacolano ladeguata comprensione); fattori contestuali.
Ad es. capisco il significato della parola padre perch so il posto che occupa nel sistema linguistico e le relazioni con segni affini quali madre, nonno, figlio, ecc.; capisco il significato di una spia accesa perch si oppone al significato spia spenta. Dalla concezione del codice come sistema discende unaltra importante conseguenza: il codice non mai indifferente al contenuto poich ciascun codice struttura il piano del contenuto e il piano dellespressione di modo che, per utilizzarlo, devo entrare nelluniverso semantico che esso determina. Da questo punto di vista, anche uno stesso gesto (come lo scuotere il capo da destra verso sinistra) pu assumere un significato diverso a seconda della cultura che lo ha codificato (per un italiano quel gesto significher no, per unaltra cultura significher s v. arbitrariet radicale).
Il contesto
Un sistema di comunicazione deve sempre misurarsi con il contesto esterno (dimensione pragmatica); cio con la situazione comunicativa nel quale avviene il processo di comunicazione. Linterpretazione di ciascun segno vincolata dal contesto (una stessa frase, proferita in circostanze diverse, pu veicolare significati diversi dal suo significato letterale, come nel caso delle metafore, dellironia, ecc.). Naturalmente, la sensibilit al contesto varia notevolmente a seconda del codice.