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Kubraries
t
5
COLLEZIONS
H;PP
R1CERCHE E
a cura d! AGdsflNb'Bt'AjrfONfre'
N. 1
ALBERTO WNCfrE&LiB
XI
GLI
LL.
ni-iv-v)
ALBERTO PINCHERLE
BOJA
LIBREKIA DI CULTUBA
PROPRIETA LETTERARIA
Eoma.
744984
AL PROF. GIORGIO
DELL' UNIVERSITA
F.
MOORE
HARVARD
DISCEPOLO
E Dl
AMMIRATORE.
AVVERTENZA
La
genesi
di
serie
di
accademiche tenute nelFanno 1921-22 nelUniversita Harvard, dove io mi trovavo a seguire dei corsi
esercitazioni
.1'
di
perfezionamento, sotto
la
al
testo dei
si
tratta
di
quelli
studiosi
della
sibillini,
non
pre-
maggior parte
di
che mi
valentissimi
di fronte
a conclusioni
le quali si distacal
mio
in
maniera asso-
rispetto,
tenga
conto
un nuovo
soltanto, forse,
anche
di
certe
studio,
quale
il
considerazioni, che
si
sono
in
Italia,
come Tesperienza
io
in
un primo
la
fortuna
VI
di
essere
ammesso a valermi
Pontificio
Istituto Biblico,
veroso che
io esterni
di quell' Istituto,
e in
in
Roma;
soltanto do-
sicch
modo
piu particoiare
ai
RR. PP.
nandez e Fonck, alia cui squisita gentilezza e bonta d'animo non ho mai fatto ricorso invand.
Una
amici
A.
Biamonti
hanno dimostrato
il
interessamento.
II
modi mi
Faldati stesso
profonda
conoscenza
delle
lingue
la
sua
letterature
oriental}.
con
in
Italia,
R.
Universita
genere,
libri,
serieta,
di
al
la
storico-religiosi si dedicano,
prof.
Ernesto
Roma, che mi fu
incoraggiamenti, consigli.
Roma, Novembre
1922.
il
largo
Buonaiuti
d'aiuti
di
della
ogn
INTRODUZIONE
che riguarda la tradizione manoscritta degli
Oracoli sibillini, lo Rzach prima, e quindi il Geffcken,
hanno compiuto un' opera che restera ancora per molti
Se, per ci6
document! nuovi
importanza, definitiva,
nostri oracoli
con
pagana
coloro che si sono
si
dio.
gli
come
sibilla
stabilito,
Da
questo punto
III
il
LIBRO
infatti parte la
libro.
ci6
hanno provato,
racconto
della
posizione del
un'erudi-
di
come base
di
che
1'esi-
IL
gli
ancora
Alexandre, presso
cui
il
la fonte,
accinti a in-
Excursus ad
reale
rapporti del
in genere,
la sibillistica
di
Torre
di
la storia di
III
Ma, contrariamente
quanto
prima
comsi
cosa
il
1-45
prologo,
Antiocheno
naturalmente,
e,
Frammenti, che
detti
viii
Liber ad Autolicum
il
cosi
Teofilo
di
ha
sostituito
c.
(II
ha
proemio conservatoci dai Mss. e
con questi frammenti. 11 Geffcken ne ha invece
tolto
il
In realta
1'
argomento piu
que-
Se
dei frammenti.
accetti
si
quello che a
me
pare
pongano a
si
raffronto con
versi
un numero
in
ricamato
meno
le
il
8-35
frammenti,
del libro
di versi
indi-
III, si
minore
assai
che sembra
classici,
mento contro
dal fatto
la
il
noto, corrisponde
la
difficolta,
al
A me
altre
di
e Cle-
lo
che Lattanzio
plice.
tante
e Teofilo,
mente^Alessandrino e
Graecos.
come
specialrnente drammatici,
nome
III
di
libro
nascente
pure che
fondo,
abbastanza sem-
cela,
frammenti, e
Sibilla Eritrea, che, com' e
questione sembra, in
Ammesso
si
di
dell'aritichita ellenica
sul
vero
essi
ed
unico
abbiano po-
IX
into trovarsi
anche
in
manoscritto
qualche
della
Sibilla,
posto del nostro prologo, cosi come si trovano nella versione tedesca del Blass. In primo luogo il
precisamente
al
un florilegio del genere usato dagli aponon implica necessariamente che siano falsi;
fatto di trovarsi in
logeti cristiani
in
quanto
il
Dio, e dove
rare
il
testo,
trovava
di
gia,
per introdurvelo
di
alte-
sepuretalialterazioniera.no
all' inizio
le
della pro/esia.
fanno
oggi riconoscere
posteriori a
poco
III,
si
quelle
stesse
che
ci
anche a proposito
di
fronte a varianti
un
di
altri
anche
alle
altre
Clemente Ales-
ad
in
doti
abbastanza lontani
tra loro)
che
si
spiegare con
ipotesi di
1'
dovette essere,
fin
5t
quale
oltremodo incerta e sog-
dall' antichita,
modo anche a
del
che,
Ipotesi
di inaccettabile e anzi,
in certo qual
pone
la
dato
priori,
resto*
quasi, s'im-
direi
il
genere
del testo.
Un
altro
Geffcken,
frammenti opera di una- mano cristiana.
II
solo argomento da lui addotto, la frase srediteranno la
vita, al fr. Ill, 47 (e che in ogni modo sarebbe insufficiente
e nel ritenere
il
tre
per dimostrare
1'
1'
altro
argomento, avanzato
I'usp della
dall'
wveuax
parola
in
da
anch'esso
5,
I,
Ma
si
cnstiano.
Gio
tra
piu
nej
da
its
author,
(p.
411).
lo
mi
posto, e
data
frammenti ed
difficile
la relazione
il
sostenere
Geffcken
1'origine
tutti
cristiana
critici
si
di
quest'ultimo,
sono trovati
d'ac-
quando
cristiani,
prologo, rimane, a
cio
as
Jew
di
cordo. In realta
dal
to
contenter6
si
tengano
distinti
le
fosse.
XI
un
Ma
mento secondario.
si
Ma
s'
com-
la
di
un
ele~
altresi
impone
di
Abdera.
II
ma un
bilire,
fatto
va
si
blema
la
si
da
sta-
e tre
gli
facile
tutti
un punto
strettamente giudaico,
dell'origine dell'idolatria.
quale
che
non e
posti, e anche da
sono
libri
ed e come
rilevato,
quel tempo,
demonio
(e
nella
la
il
pro-
teoria,
patristica,
che pertanto
ri-
conosce negli dei pagani un certo carattere e potere soprane per lo stretto monoteismo
naturali) non era ancor sorta;
giudaico la soluzione del quesito si poteva avere, negando
idoli
puramente e semplicemente la natura divina degli
venerati dai pagani.
e la lettera
accontenta
di
di
Ed
infatti
su
il
accennare
ed.
all'
Wendland) il
venerata sotto vari nomi dai Greci, cioe Giove Ottimo e
Massimo solo rilevandola sciocchezza dell'adorare le bestie;
p.
ma ponendo
T autore del
XlJI e
libro
XIV) che
della
risolve
1'origine
dell'idolatria
Sapienza
il
problema
in
Egitto;
di
Salomone,
in
una maniera
(nei capi
la
quale
si
XII
doe
ipotesi.
Le opere
viene
sole,
il
la varie
primo luogo
ha
stesso problema, e lo
Sapienza conoscesse
della
.11
risolto
e posto anch'egli lo
si
in
possedere
1'
meno
affermasse, di
menzionata e
la creazione
si
accontenta
f edeli
del
poteva
di
Diluvio.
A me
tener
vero Dio
1'
adempimento
i
sacrifizi,
alia mentalita
pagana
del
il
>cisione,
unico, e regna;
repugnanti
mondo
del
Ora
tempo.
come
p.
Di
es.
ci6
che
che
la circon-
abbastanza ben
nota
XIII
la
lo
supremo
era
questo mondo, operante nella storia, e personate qual*
invece, al termine di una lunga evoluzione religiosa, il Dio
se gli uomini avevano un' unica
d' Israele. Ma vi e di piu
di
un tempo
origine, e quindi si dovevano ritenere essere stati
come
stessa
della
rivelazione,
potevano averla
partecipi
smarrita, per adorare
poteva assumere,
falsi
il
dei
deHa
pagana?
problema
la risposta era
religione
data,
non
racconto
dal
che
Sibilfista giudaico
il
trovava nella
babilonese. Alia
poli
re
sibilla
la dispersione
il
certamente alterato
alia
fine,
come
ma
riconosce
il
che
stato
Geffcken,
questa specie
di
di
Berossp veniva
apologia e nel
tempo
stesso,
apocalissi- del
giudaismo alessandrino.
questa serie vanno indubbiamente uniti anche
in
qualche
tratti
modo
XIV
congiunto con
per sommi
d' oro
191-193) e
capi
la storia
194-211: dove e
accennata
dell'umanita dall'origine
al
secolo
ed a cui segue una piu particolareggiata introduzione (211217) inscindibile a sua volta dalla glorificazione del popolo
di
Dio e
cui
si
dalla
chiude
il
darne
Ma
una
il
carattere in-
serie di oracoli,
di
indice.
Alia
323-334
la Libia.
Seguono
tre versi
relativi
ad una cometa,
segulta
con
la
caduta
di Troia,
Omero
di
Geffcken
ravvisare
un
Bousset,
oracoli della
che
stati
tolti
Sibilla Eritrea.
di
che se-
Anche secondo
il
__
tesi,
troveremmo
ci
Ma
tlehnung.
in
XV
una
fronte ad
di
Bn~
durchgehende
ogni
trova qui. Essa tuttavia non pu6 non apparire chiarissima, solo che si dia un'occhiata air indice
giacche allora
si
si
presentera naturale
alle
la risposta,
che esso e
fare da
mente
alia
per
diciamo pure, piu vivo,
interamente giudaiche, le quali
ellenistico e,
contrapptso
quattro profezie
iniziali,
non riproducono altro, tanto neH'insieme quanto nei particolari, che un tipo di oracolo comunissimo nei libri profetici dell'Antico Testamento. A questo si devono aggiungere
altre considerazioni. Se rileggiamo i versi 249-294,
troveremo espressa per ben due volte, in forma diversa
idea che le sventure e del singolo
(258-260 e 275-270)
Israelita e del popolo hanno la loro origine nei fatto di avere
anche
vi
abbandonato
il
Dio
di piu,
ossia
il
si
che
all'o
modo
stesso
si
allorche
lo
voile abbattere:
allargare di nuovo,
in
maniera
pur contentandosi
esplicita,
ma
soltanto
ramente
altro
il
di
dichiarata
seve-
Gentili; e tanto
di questi,
quanto maggiori
loro
tem-
Da
la
qui
XVI
(senza contare
tili
si
I'
inclusione di
a quelle
una
serie di oracoli
citta e regioni
mondo
del
ellenistico
a cui
la pro-
non
la
un
di
rivestiti
libri
anche
un sentimento
Ma
esaminiamo questa
titamente.
trarra di
II
serie di oracoli
tratto
stesso modo nei versi seguenti e predetta la punizione della citta signora del mondo. II Geffcken
del, taglione,
ed
allo
come
di origine
un
tendo
francamente tutto
il
pezzo
sembra un'esplosione
gli
stessi.
Non
soltanto
il
Itali,
dell'odio
fatto stesso di
un'avver-
ma
il
carattere"
essere
stata,
come
deHMmmagini ed
il
si
con-
fronto,
lisse
da
per
fonti giudaiche, e
designare
fraintesa)
Roma
XVII
che
duce
altresi all'asserzione
completamente
Sibillista
Anche
che
errata
lo
il
con-
nostro
LXX. A me sembra
sono
incomprensibili.
che
1'oracolo
seguente
e,
versi
credo
si
come prova
del
libro
la
questa
ipotesi.
Pemendazione
difficile
Del
del
scorgervi
v.
Geffcken,
delle
(v.
nota 4 a
caratteristiche
anche ammessa
27) mi riesce
p.
specificamente
crir
versi
esso non
ci
E giungiamo
poema,
il
il
caso
di
tratto 38^-400.
Seconda
Hilgertfeld,
inventarlo.
di
tutto
esso
if
si rife^-
xvm
rirebbe ad Antioco Epifane
(Fuomo
del
w.
388-389)
quale
il
(v.
ed Antioco Sidete
trio II
dopo
Deme-
Ma
1'usurpatore Trifone.
per poter seguire questa interpretazione bisognerebbe, che il xctysi del v. 398 avesse per
soggetto
caduta
tioco
il
di
Alessandro
non
che
il
VII,
vero.
ma
"atpp>3S, lesse
invece
al
di
uuovwv
~apa
ed
sv 6 /,o(ppo<7uvv}<7i.v"Apyjoc,
i
1.
XI.
251 dove
rcpiv, in
lastro,
Testinzione completa
dei
quali,
rife-
spiega
il
suo
fratel-
loro discendenti
regn6
387
base
si
ttizione o ripetizione di
'rendosi alle
al v.
Filippo.
dopo
anche
Ma
questa spiegazione urta contro una difficolta di natura testuale, cioe che uuovof non sono
nipoti figli di fratello, ed una
i
storica,
perche non
tutti
ma uno,
figli
del
tesafamigliare,
i
Parti. Una terza teoria
venne proposta
tima volta, neirarticolo della Realencyclopddie citato Poracolo sarebbe antico e rivolto contro Alessandro, ed avrebbe
;
sublto in fine
bile
una
osservare
come
fra
re di
un
incomprensi-
re Seleucide.
questa dinastia,
II
Bate fa
la figura
a cui
XIX
viene fatto
Epifane,
di
al
sia
Antioco
imitazione
quale
la
tardi
libro di
il
Daniele avesse
che
tant! e clamorosi
l'
E7n;./.xvyj$
Vengono ora
giunti, sulla
due
caduta
oracoli,
di
argomenti
ma
il
Omero. Abbiamo
Sibilla Eritrea
la
regno del-
e su
Ilio,
il
aveva
testi-
trattato gli
alia
al
Berosso
indi
viene
una
serie di
oracoli tra
quali,
cenno
alia
caduta
All'iniziO del
di
1V
II
1'ac-
Corinto.
troyiamo
la
Pergamo; a
cui
ne segue immediatamente un
predice sventura a
ad una
serie
di
Gog
popoli
e Magog,
prima
piu
e che
reali,
un
519).
di
si
altro,
tutti,
che
e poi
conclude con
terribile colpo
a tuitc
-XXEd
la
a'
dipinto le sventure sofferte dalla Grecia .sotto la dominazione romana, in un brano, di cui a ragione il Bousset ha
a convertirsi e cantato
tribolazioni e le prove
il
il
necessarie,
mondo:
vera
la
vi sara
religione
si
un ultimo tentative
adoreranno
il
Signore,
Gerusalemme. Nella
del giudizio,
il
mandando
pittura
di
sacrifizi al
dilunga e
Sibillista si
si
sentimento
il
religiose,
suo Tempio in
anche
ripete spesso
ma
un caldo e sincere
finali
che
la Sibilla fa
bilonese, T Eritrea, la
Cumana
814-815
quella
del
la
nuto
il
1'Ebraica
Circe)
il
Sdmbethe; e
io
di
(figlia
momento
Noi siamo
raccolte
la
questi versi
in
preesistenti
Eritrea.
Ora
venne
di
detti
in fatti e
ve-
riusciti
dunque
ad
isolare
un poema,
nel
almeno 1'apparenza
di
trascurata,
XXI
non e
possibile disconoscere
una
Ma
esclude
assai piu
che
unita di indirizzi
di
intenti del
poema,
suoi fini
apo-
lo
ma
le
zioni
meno
non sono pero piu, come nelle concee sottomesse al popolo eletto. Non
schiave
precedenti,
di
e
nota
la
maniera in cui il nostro Sibillista
degna
altre nazioni
umano
(vv.
580
ss.).
(97-154); piu
le
transizioni
162
74 e 194-211;
indi
meno
in parte, alcuni oracoli di origine pagana (ed escludendo assolutamente 464-473); indi Pintero paragrafo IV,
ammettendo che abbia potuto ricorrere in qualche corruzione
e mutilazione
Come
si
del
principl
monoteisrao
XXII
ed
giudaico,
in
base
a questa
nella
prediceva anche il future avvento del Regno di Dio
non
si distingue dal resto
della letteratura apoqual cosa
;
calittica.
II Bousset, che per quanto
del
testo
1'esame
riguarda
giunge a conclusion!, almeno in
non
dissimili
da quelle a cui siamo or ora
parte,
troppo
pervenuti, pone
di
per opera
il
Sibiilista
anteriore
tre brani
ma
della presa di
Gerusalemme
Pompeo,
raccolta giudaica e
prima
nello stesso
riportano all'epoca di
av. Cristo.
riconduceva anche
data
questa
assegnato
traito abbia di
delle
questi
del
di Silla;
alia
della
il
tempo
miserie
si
ma
non
si
senta
di
escludere, senza
una
al
tempo
di
Alessandra
gravi
se
ed a questo
modo con
riguarda la Grecia.
:
il
Gli
cui egli
altri
si
si potrebbe rispondere
sbarazza del tratto che
non. mi
che oscura-
rono
regno
il
di
pensare che
sia state
poema
infine
il
ma
compilato dopo,
precedente
XXIII
ehe
il
Bousset non
si
cura poi
di
dimostrare
nemmeno que-
porti
con
o ricuperare,
la dittatura,
libri sibillini
fu
commissione apposita
in Oriente, e
distrutti 1'anno
Fu mandata
tra questa
modo non
letteratura
e forse
troppo
una
anzi
precisamente ad Eritre,
Sabatier, nella sua bella
al-
di questi,
pensare a sostituire,
di
le affi-
stabi-
sibillina
la classica.
Ad
audace
la
congettura
che uno
ogni
cui
Roma
modo da
fosse
piacere
ai
non
solo
ducendovi un accenno
al
una
anche
Questa
o
io
ipotesi
m'inganno
delle fasi di
in
e sopratutto intro-
trionfatore Silla.
singolarmente
ma
menzionata,
possibili acquirenti
56
161
il
XXIV
venne
maniera d'interpretare lo
schema dei 4 imperi, susseguentisi nel dominio del mondo,
e divenuto classico dal libro di Daniele in poi, appunto
quale
si
togati
sia
da scomporre
patres.
Geffcken
mondo, al
regno
che questo tratto
ritiene
Roma
simpatia per
8, 2
4 ed un
11
in
gli
di
sto
il
vi
e contraddizione tra questo e 51 mettere tra parentesi quadre i versi 192 e 193 che alludono al settimo re d'Egitto
in
mai veduto Roma. Egli dipende dal I libro dei Maccabei non
gli e parallelo. Ed ha voluto bilanciare gli elogi, e non creare
si
tratto e tutto
libro,
il
male
ripetendo contro
Greci,
sola
cfr.
sul concetto di
1'idolatria,
Ma
se
una
nel
cristianesimo,
(si
non
Rom.
i, 18 . 32 ).
forse
questo pu6
apparira
neppure
troppo azzardata V ipotesi che a questo medesimo rimanegstare,
versi
XXV
ma
anche
non
identificate
la
Cumana;
le
quali
Teco
nel catalogo
nome
all'
Erofile o Demofile,
di
ed
Eritrea;
alia stessa
sono
ultime
che
una
di
Varrone,
sola persona.
Cumana
fonti
altre
attribuiti
assegnano
libri
In-
e assegnato
sibillini
il
cui seguito o surrogate la commissione senatoria
dell'anno 83 av. Cr. ando a cercare per 1'appunto ad Eritre.
Rimangono ora da assegnare il tratto 46-62 in cui si ri-
romani,
Ottone e
stavano
Viteliio
contendendosi
IV,
impero
-1'
123 e V,
al
(si
35).
poEgli
prologo 1-45
un
lativo,
regno
Dio
e
di
si
pare
ad aifermare che
stesso.
modo
riduce
Non
vi e in ci6
verra
un
re
sulla terra
il
mandate da
col
XVII 23 e 31-36.
D'accordo con il Bousset
Sal.
mi
condo
me una
il
77, e le
due
XXVI
Ci troviamo qui
di fronte
ad una esplosione
di
sembra impersonare,
odio vio-
per giudei
di
la
alia
ci
quale
conda meta
gano
primo secolo
del
cristiano.
Se
si
poi
Dio,
se-
accol-
apparire
chiaro,.
dovesse
sentire
che
Roma
di
come
precisamente
di
bisogno
il
in
questo tempo
introdurre, in
si
una raccolta
tutt'altro
armonia
modo
col
di sentire
del
tempo; e se
si
confron-
libro,
chiara.
ti-romane
del
questa
conclusione
apparira,
io
recente,
E veniamo
che oggi
Div.
tati
si
Inst.
Roma
6,
14 che
versi
tanto
ora
base
il
Geffcken quanto
al 1
libro r
rimaneggiamenti
avea cioe trattato del Diluvio e della creazione del mondo.
XXVII
In seguito poi questi versi sarebbero stati staccati dal
che
libro
stiamo
han conservata
al
esaminando,
codici
parecchi
quale
con
la iscrizione
ne sarebbe stato costituito un altro. Devo per6 aggiungere, che mi sembra molto piu probabile 1'opinione
essi
secondo
del Geffcken,
il
varsi in
coda
al
III
libro,
il
che
prologo
si
sarebbe
perduto.
principio
fine,
ho gia
si
dominato,
pu6
dire, dal
zione.
attesta
modo
il
speranze
del
rito solitario,
di
giudaismo
razza,
non pu6
piii
concezioni
alessandrino, di
filosofo elevatissimo,
sentante
le
sentire,
un nucleo
a buon
di
religiose
cui
le
Filone, spi-
ma
diritto essere
ritenuto
il
rappre-
LIBRO.
IL IV
nel
quale
il
III
si
presenta questo
riconosciamo subito che sono stati utiliz-
pagani, di cui
e 101. Mi e per6 difficile di
zati oracoli
ci
porgono esempt
versi
97-98
XXVIII
che sostiene
1'
utilizzazione
da parte
di
un Giudeo
queste non e
la storia del
difficile
mondo
Se
di
una
tracce
infatti
che narra
meno
al
II.
1.
all'
Eritrea) in
emendato
ev
il
infatti
^SJCOITY]
fonda
un frammento
dove
un testo
Flegone,
si
15,
ne-
ysvs
yjzkz-nfa
in Miiller,
di
Fragm.
Servio a Virgilio,
gono veramente
che -apparten-
da Esiodo
in
poi)
ha dimostrato come
la
menzione
del
sole
(che
fa
sia
si
differentes :
144).
verificare.
La cosa e
si
tratta di
XXIX
timane
ed.
del
libro
Charles
p.
mondo
del
storia
7 sono passate,
10
in
le
periodi, o dieci
Giudizio.
II
dell'
14
cap.
delle arabe
una divisione
settimana
Esdr. XIV.
mes-
regno
conchiuso.
sara
di
Apocalisse
al
cui
di
settimane,
sianico,
dal
Esdra,
n) ed
mondo
com.
una
in
in dodici
dieci generazioni
Sidy II.
(v.
Ma
310). Infme ad
accenna anche
il
1.
Ill
una divisione
08).
checch
sia di
certamente
tipico del
giudaismo
schema, che troviamo
innestato ed intrecciato indissolubilmente con questo, e che
dopo
il
libro di
cio,
Daniele e
1'altro
-y
cessori).
questi quattro,
nel
v.
102 troviamo
aggiunta
Roma
di
all'impero
quattro, qui
assegnato un posto a se tra
non gli fu riconosciuta, se venne collocato
tale
importanza
nella
decima ge-
macedone
Ancora:
di.
Laodicea,
anno 60 e ne fa
107
quindi 1'ultimo avvenimento conosciuto alia raccolta sibillistica pagana; ma il Bousset ha secondo me giustamente
menzionato
il
nel v.
obbiettato che
la catastrofe dell'
un accenno
che non
xxx
puo pensare a riferire alia medesima data, si incontra an.
che nel 1. Ill v. 471. Infme
terremoti in quella regione
sono cosi frequenti, e ne troviamo ricordati, in un periodo
si
di
tanti,
Ci troverefnmo dunque
un
altro libro
apocalittico
stati
sibillino
che non
di fronte,
1'attuale
nel tratto
di
giudaico,
III
libro,
49-114 ad
rigidamente
nel quale sarebbero
piu
tipo
incorporati oracoli
an-
ch'esso
Non meno
mediante
il
caratteristico e
raffronto con
il
Ma
vi e di
un accenno
piu
alia
libro.
III
questo IV
in
libro
la
prima parte
andamento e nel contenuto pre-
cfr.
8-35); indi
Ill
il
IV
libro si
genere
umano
51
distacca dal
III,
venendo
anche
venga
il
il
fatto,
la Sibilla (v.
giudizio.
che
nell'
45) sente
mezzo
ai
Abbastanza degno
affermare
il
bisogno
la
di
di
nota mi pare
diffe-
XXXI
renza fra se ed ogni
altra,
un
soleva fare
si
ad un Esseno od Emerobattista,
libro
parole
in
proposito
tempo
di
base
all'
suo
il
questo
asserita
voleva
si
Bdusset
il
che
ma
erano necessarii
sacrifizi
avversione per
idoli,
e non
templi
al culto.
in
pagani
Non
questione
e per
discuto questo;
si
trovi soltanto
sacrifizi offerti
agli
altro.
Questa primitiva
contemporaneamente
in certo qual
modo
rimaneggiata
con
stesso
in
tempo
alia parte
parallela ed
libro
III
ad
concorrenza
in
ed
esso,
formavano
la
leggenda
di
Non
lui,
segnatamente
Nerone, che troviamo qui nella sua forma
119-127
137-139 e
cfr.
App.
scrittore
A).
possa ap^
il
regno
di
Dio.
Secondo
il
il
il
grande
finale
Geffckeri
in origine,
XXXII
A me
generazione.
si
un fuoco semplicemente
di
tratti
creazione, ad
una nuova
non
che
purificatore,
ha
la
tromba e con
del giudaismo.
Anche
modo
di vedere,
che anche
Stoa
la
da credenze popolari
questa dottrina,
Ma
ritiene
la
il
per
orientali.
stesso
suo noto
due
il
dipenda,
fara giudicando
vv. 183-184:
il
testuale
nello stesso
tempo
pii e gli
Dio
dei
Dio
empz;
stesso,
conversione rivolto
revole
1'
al
proselitismo.
ai
gentili e
Non meno
si
1'
atteggiamento
favo-
meritevole di attenzione
una
singolare
ma
soltanto
il
regno
di
dei
tempi,
eseguendone
Ed
santi precetti.
modo
si
XXXIII
avrebbe una spiegazione adeguata e plausibile della indiscutibile differenza di tono e d' ispirazione che distingue
cosi
nettamente
questo
libro dal
medesimo torno
nel
di
libro
stati
scritti
se-
entrambi
tempo.
V LIBRO.
IL
Su questo
mentre,
successive,
molto hanno
disputato
critici,
le
cui
1'unita
intorno
al
posizione
70
decom-
al
71
d. Cr.):
in
(115)
178;
12 od. Cr.);
(ca.
206-227; 227-360
(e
434-483.
resto,
hanno
ultimo
fatto
il
15
non
fa distinguere,
vi
notare
ha per
me
1'Evvald,
Geffcken formi
dal resto
se,
49 b; 503; 257;
un
1'Hilgenfeld,
tutto
1'
Hildebrand e
XXXIV
e possibile distinguere, nei vari
le
parti
332,
di vista
contro
328temi: la
Nerone,
giornl del Messia, e le invettive
Babilonia-Roma. Ora se nei vari tratti che riguar-
di
leggenda
od un
di
argomento
disseminati in tutte
tratti,
del iibro,
la
io vorrei
zioni
Ma
medesimo tempo.
della
concetto, che
il
mente
lo
fa parlare, e
a trattare certi
vi
si
e da segnalare altresi la
di
prende
commozione che
Ma
possa senz'altro
e fatto della
si
scrittore
lo
credo
cui
per
rappresentazione,
affermare che
del
iibro,
il
il
calore
Si-
della
soggetti.
lo
che predice
assumere
in veste
d'una
invece
le
Sibilla,
il
futuro,
eci
avvenimenti
proiettati -nei
futuri,
passato:
fenomeno
maniera tanto
descritto, in
dal poeta
paradossale quanto efficace e profondamente vera,
.
Dmvel
e degli
tono
si
e -anche
i
in
vv. 228
.gnosa
ma
certi
ss.
si
capitoli
s;
ricordb.
Baruch
artificiale
come anche
Lo stesso
di Esdra,
deirApocalis.se canonica.
secondo
alquanto
-arnmettendo,
nodi,
il
costruzione
Bousset
fa,
del
Anche
1'
inge-
Geffcken,
che siano
rivolti
- XXXV
contro Roma. Piu oscuro e
a vedervi
rafFigurato
tratto
il
Nerone;
il
tratti
si
Romani
di
prigionieri
Meno
danti
\'
avvenimento che
guerra;
il
Bousset che
tratti riguar-
Egitto possano
nota
come
che
tante
Romani.
11
Geffcken
il
dove
di
templi
Dio
riveli
Etiopi
il
egli
principali del
Gentili e la guerra di
dubbio un certo colore
di certe confusion!
attrarre
I'
Geffcken
Gog
ha senza
di probabilita,
nei particolari,
esclude
che
quando
su
Ma
si
tenga conto
ho
cui
cercato
mio
erra a
avviso
di
il
in
quando
tempio
Egitto possa
Onia a Leontopoli o, per essere piu esatti
essere quelio di
si
Tem-
cui,
lemme,
i)
1'
dovreb-
Serapide
tratta qui
non
il
di
quelio materiaie,
ma
quelio scritturale,
il
quale,
come
Magog
in
Gog
attraverso
Etiopia,
Dove
il
resto
la
e po-
riscontriamo
unita di tono e di
per6
sentazione tra questo passo egiziano ed
1'
si
rappre-
mi sembra
XXXVI
Geffcken, e gia prima
bilito
di
anche
adombrata
di
libro
questo
sarebbero esempi
cm
con
in
la lotta di
lui
(Epifane)
Romani
tratterebbe
il
464-467
in cui
riconosce un
si
V Tolomeo
del
Ma
sta-
poi
ha
Wilamowitz,
1'
le
oracolo
ed
ellenico
Asia
Minore.
cri-
interpolazioni
stiane.
i!
Beliar;
ma
dove
mico,
soltanto
e confermato
si
terra,
un passo
il
.e
pole-
carattere messianico di
Gesu
detto
poi
avuto
caratteristicamente
la
il
il
mano
sul legno,
parole e evidente
tra
migliore
in
preannuncio
gii
Giosue,
e fruttifero. In
descrizione
del
di
passi
il
Antico
il
prean-
di
seguire
critici
i
dell'
di
512-531,
una visions gnostica e
bro,
carattetizzati
nella
quale
dal
altri
Geffcken
critici,
li-
come
tra
cui
XXXVI!
Bleek e Zahn, hanno riconosciuto uno dei passi piu antichi di ispirazione giudaica. E tale senza dubbio esso tratto
appare, qualora si tenga conto soltanto della sua collocazione: nei versi precedent! e annunciata 1'ira di Dio, che
si
quando
si
la fine
del
si
origine ellenistica.
giudaismo.
stelle,
Inoltre
il
non
tradizione
del
alia
si
trovi
nella
somma
di
un notevole esempio
di
sincretismo religiose,
al
almeno
di
nome, ben
APPUNTI B1BLIOGRAFIGI
IL
i.
1)
Contengono
nostri libri
TESTO.
manoscritti seguenti:
Classe O.
Q
V
H
a.
Classe
(Cod. Vindobon.
S (Cod.
P
B
<J>.
XCVI.
23 7. fin.
6.
saec. XV). e
saec. XV.)
F (Cod.
L (Cod.
libro IV.
1541):
hist. gr.
Scorialens. II
Classe
il
il.
11.
Ill (v.
fin.
saec.
Ill,
IV, V.
5 ss) IV, V.
XV)
11.
Ill
F.
93-111.
2) Edizioni:
La prima edizione
XL
contengono
primi otto
Mai
nelia Scriptor.
Veter.
mente e
2
(1.
libri.
La scoperta
Nova
altri libri
degli
indi
11.
XI-XIV
t.
Ill, 3,
critica tuttora
voll. Parigi.
con
Friedlieb,
Vienna, 1891,
su salde basi
la
(moderne)
in francese:
di
retig.
VII
220;
(li-
bri I-III).
in
tedesco:
di Blass,
negii
II. p.
177 ss.
(libri III,
in ingiese-.
di
M.
S. Terry,
The
sybilline
Oralles translated...
into
pigrapha of the 0.
(libri III,
IV, V.)
II, p.
di Bate,
368
ss.
promoting
XLI
StUDI.
II.
Volkmann. De oraculis
principal*):
Zu den
sibyll.
Orak,
Von
logus 51 (1892);
zu den Pseudosibyll.
fur
47 (1892).
Nestle.
Etwas
Orak. Jahrbb
Antikritisches zu
dem
le
II,
p. 121.
LXII
Die judische Apokalyptik Zeilschr fiir wissenschffl. Theol. 3, (1860); Die jiidischen Sibyllen und
100.
Alexandre.
Badt.
De
Oraculfs Sibyllinis a Judaeis cotnpositis, BreslaUrsprung, Inhalt und Text des IV Bitches
via, 1869.
Leben, 1886).
Hirsch.
The Jewish
Sibyll.
view, II (1890).
La
Juifs grecs
avant
1'ere
chretienne.
pp. 48 ss.
XLIII
Bousset Der
Antichrist.
1895,
pp. 59-63
etc;
Die Be-
ziehung der altesten judischen Sibylle zur Chaldaischen Sibylle. (Zeitschr. f. d. Neutestam. Wissensch.
1902); Articolo: Sibyllen und Sibyll. Bucher. in Prof.
R-Enc. 3. ed. vol. XVIII, (1906) pp. 265 ss.
Geffcken. Eine gnostische Vision. (l.V 512-531) Sitzungsber.
der Berlin. Akad.\ 1899; Studien zur alteren Nerodes Gotting GeselL der Wissensch.
sage. (Nachricht.
kl. 1899)
Die Babylonische Sibylle (ibidem,
1900); Die Sibylle Preuss. Jahrbb. 106 (1901); Komposition und Entstehungszeit der Grace. Sibyll. (Texte
phil-hist
und Untersuchungen, N.
Schurer.
Geschichte
des
F. VIII, 1).
judischen
Volkes im Zeitalter
Jesu Christi, vol. Ill (4. ed.). Leipzig, 1909, pp. 553 ss.
Lagrange. Le Messianisme chez les Juifs, Paris, 1909,
(pp. 64-65; 81-83; 99-101; 116-119);
Charles. Critical history of the doctrine of future life (Eschatology, hebrew, Jewish and Christian), 2. ed. London,
New
LIBRO
O
celeste,
Tonante
III.
[beato] (i),
dall'alto,
che
tieni
la
mi
voce che
risuona
che Dio mi
a far note
.costringe
uomiai
aglj
(3).
uomini
I/354J
54
(2) oc
'&/_
(cfr.
Es.
TSt
7]VIO^WV
(3)
La
15
Autol.
40,
Sibilla qui,
18
cfr.
Sulle ragioni
II,
ss..;
Ps. 79,
tSpupivo;.-
Esdr.
Apoc.
36) v.
44,
9 20
come
295, ss.
di
yS,
Dan.
p.
37, ip
3,
:
&
preferire
riafferma la pro-
489, ss.
epist, di
(5)
ed. Tiscnendorf,
X.
pria ispirazione:
(4)
Xepoup .p.
25, 32 );
SeoivXaaTov I'yjmss
ev
elxovt
ss.
jxopm^v.
si
ss.
cfr.
;
anche Isa,
15, 18
ecc.;
Filone, de decal 16
cfr.
Gen.
i,
26 ,
ecc.;
vanamente
non ve ne
andate
che
via
retta
la
per
10
Uno
solo
nerato,
costrui
una mano
abile
is
raedesimo che
era,
ma
Egli
ed era
chi
occhi? (6)
nome
del
quale con la
II
cielo
il
gli
solo
il
mondo ?
il
sua
(1)
Dio con
fissare
celeste gran
20
(i)
e Dio,
ed
il
mare e
ctTaprco?.
di verso).
via. Sulle
(2)
e per
concetto
il
ma non
Dio vede
YHWH
art.
Mss.
ss.
5,
Mace,
11
emendaz. di Wilamowitz
cfr.
aiumo?,
LXX.
2; Da.
i, 23
Gen.
111
(5) Cfr.
Apoc.
i, 8
I,
6, 12
10
Isa.
26,
40,
4, 8
ss.
ecc. Cfr.
art.
42;
28
I
Baruch,
Mace. 2,
4,
31
Eternal, Eternity in
1408.
(II)
;
Mace.
Encyclopedia Biblica
21, 33
n,
i7
wv xol
ep. Barn. 5,
10
6 ^v (xot 6 IpyjjfAevo;).
Theoph. ad Autol.
I,
5,
20
Deut.
5,
26
Giud.
13, zz
ecc.
V. anche
la
nota ad aopa-o?.
crearla.
luna plena
I'infaticabile sole e la
immortale,
giorni,
le
(i),
gii
sorgenti ed
notti; e lo stesso
le
astri
fiumi,
lucenti
il
fuoco
Dio e quegli
25
(1)
VV.
20-21: xcu
oopavov
TS rcXrjS'Oucjav, cfr.
i.
asX.
re.
SaXaaaav, 'HiXiov
TjSe
II.
7tXrJ5.
Me<j[i.(3pia.
Per
le leg-
dalla rugiada
cinque, F
sei,
le
dal
A. M. A.) e chiamai
-della luce e delle
tenebre
Cronicd di ferahmeel~
che sembra preservare, dei Pirke R. Eliezer, una versione migliore e piu antica (trad. Gaster, Oriental Translation Fund,
Bellissima quella narrata dalla medievale
VI,
8,
vere dai quattro angoli della terra ma questa si sottrae ogni volta ;
interrogata, risponde: perche io so di essere destinata a diventare
;
rettili
timana e fece
te "belve,.
sua
la
do, alhm'go
primb
il
gli uceelli
uoirfo, he!
Le ossa
tendini sono
corpo verde
corpo diventa ifnrhediatafriente livido. Allora la Tora (legge) disse a Dio:
Srgnore deh1'Universo, quest'uomo che tu hai creato sara -di breve vita'epecviscere nere,
bianchi,
le
'(liVida).
Quahdo i'anima
cWe
e la pelle del
il
E dunqae per
the sata di Idi ? Dio rispbse
criiamato lento &lf ira, e dall' abbondante grazi
chera in'nanzi a te
irulla
sangue rosso,
il
io sorib
e veritd?
no
fi
ai quattro
an-
'
e dalla polvere egli ritornera; percio la polvere -fu ptesa dai qua'ttra
es.
est
tuum. Per
Adam and
altre
leggende,
Eve, nota 14
al
1.
si
I,,
p. 209.
et Sion,
4 -(C.
S. E. L.
3,
'
107 sq.)
Hebreicum
Adam
in la-
'
tino
interpretat
de
Stella arctos a,
de stella mesembribh
cardinalibus habes
loh.
Euang.
'IX.
14.
nomen a8a[A.
(P. L. 35,
1465).
__
errate
vana-.
so
gatti (i}
e-
dalla
-allettati
la.
terra (3).
e immprali
maligni
che cre6
gioisci nel
uomini se-nza
malvagia, di
irice,
(4),.
ladri
cielp
il
il
35
ingannae
s.anguei
bugiard]
religione,'
una pazzia
diRienticando
pietre,,
immortale
Salvatore
del
^[iudizio
delle
malvagita
pettp
maje,
il
ma
altri,
che
tutti
sia rieee
ppsgi-
avranno
mprtali
una
Je
.guadagno, e npn cpnserveranno, aste.nfin.dosi dagli uomini, la rettituciine da flip a pipmhp della vita (6).
Ma
sopra
Egitto
di culto
(2) TspsiTE
:xa\
cfr.
Arist.
il
H. Nat.
5,
2,
7;
sono
M.ss.
6,
35, 3.
Gli og-
ou Tpst-E Geffcken.
(3) ScoTrjp
16,
allora
(7),
(1) alXoupoiori,
;getti
45
De. 32,
r,;
gere
Mi sembra
ojuroT?.
(6)
pu or:apTEV
xT^ouat
PIOU
avBpiSv
XsXa^ouaac
quest'ultim3.
50
un
uomini. Verra
destino rovineranno
sotto
Roma. Tutti
gli
scorrera giu
quando
miserabile
per
uomini
periranno
cielo
dal
la
cataratta di fuoco.
55
me
Ahi,
dizio di
Ancora starete
in
piedi,
o citta, e adornate
il
giu-
tutte
dr
tutti
gli
Ma
(3).
le
Ma
65
io
gli
racconterd
uomini sop-
Beliar (5) e
fara
(i).cioe
Worte
il
regno dei
cieli
di
Dio
Anche per
1'
Apoc.g.
interpretazioni dei
17 18
stare
mare
Dalman, Die
cfr.
il
s.
14,
Sebasteni
10
ecc. ecc.
cato
BeXiap
1'
uso ed
il
signifi-
della
(19, 22)
Cheyne)
(da beli-ol
= sensa giogo,
Per
le
etimologie rabbiniche
da beli-yoil
di valore,
piedi
molti segni
morti, e fara
non saranno
lui
infuocato e la
sole
gran
il
realizzati;
per
bensi trarra
stare
in
ma
in
uomini;
gli
molti
errore e
in
ntll'Int. Crit.
Comm.;
Wohlemberg
del
Komm.
(nel
Krit-Exeg. Komm.
Giud. 19, 22 Prov. 16,
(nel
del Milligan
iiber
27 ,
(o
avofjLiocc
ajjiapTiac).
'ATtocrraaia
giudaismo
Del
poi,
resto, dato
capace di entrambi
da una parte
il
carat-
quello
imperatori romani, sembra abbastanza logico che le due idee venissero confuse insieme. All' interpretazione del noto passo di II Tess.
nell' Apocalissi
escatologico
e,
su esposte, E. Buonaiuti
paolina
in
Athenaeum,
//
dramma
(1917)
301 ss.
p.-
Su
Belial nei
rapporti con
1'Anticristo, si
vedano
le
note opere
del Bousset (da usarsi pero con cautela cfr. Moore, Christian writers
jiidische
del
di
Nero
redivivtts, e per
rapporti di Belial
Revelation
il
nell 'Intern.
Critical Comm.).
'
70
Ma
il
mondo
in lui
allora
(3)
su tutto
mondo
il
e getti
uomini
so
mondo
1'etere
efimeri,
allora
tutti
sul
mare scorrera
la cataratta instancabile
E non
(8).
ridenti
piu esisteranno] le
Xoyov
fuoco
di
(1)
del
violento (6)
volta
Non mi
seiiibfa necessario
sfere
ti
modificare la
degli
darai
lezione
astri,
pensiero
oumo
.jeou'
Etarixoucav dei
ferro degli
il
elementi
gli
(4) sarannno vedovatij quando Dio abitante nelrotoli il cielo come si arrotola un libro (5). Tutta
85
mare
quanti
(3) v. Introd.
..
x.6a}i.ou.
menti
(8)
euwv
* del
e'.?
x.a\
mondo.
tv ^oiveuasi xoi
si?
xa^apov SiaXI^ 1
cfr.
Mai. 3,3=
y^co-
_
del
numerosi
giorni
non
Testate,
Dio verra
quando aceadranno
si
mondo;
sul
dell'autunno.
mezzo
in
lui
il
90
quando
(4)
dunque fu primo
perci6
del-
allora
ubbidiranno a
le cose
non
della prirnavera,
le
per
sole che
non
(i),
inverno ne
dell'
salira
il
nuovo
di
conobbe
per
Tutte
95
il
(5)
proprio potere.
Ma
quando
mand6
ch'egli
compiranno
si
mortali
-ai
le
quando costruirono
la
torre
nella terra d'Assiria (6); poiche eran tutti della stessa fa-
(1) ou
vu, oux
ou
7)o>s,
cux i^aTcc
rcoXXa
fj.sptp.vas
-/sijjiGv',
fjLETOTwoipov. [/.spipa? e -/stptSv' sono correzioni
di Wilamowitz, per p.sp'i[jiv7)s e yeip&vjld Mss. Cfr. IV (II) Esdra,
7, 39 e 2
ou
Enoch
Gen.
-8,
22, b. c.
(2) Cfr.
(3)
2 Enoch. 65,
Dopo
ecc.
v. 92, lacuna.
il
1'
Introd.
Karst
p.
12= Cyrill.
Alex. Adv.
lul. i, 9
Giu.
Flavio, Antt.
B;
Syncell.
I,
77; Cedren.
decide
_di
I,
scendere a confondere
non possano
capire
il
loro
il
loro
linguaggio
Ed
il
reciproco, e
10
fmo
too
dopo che
grande
lonia.
Ma
uomini
dopo che
si
di
che
confuse
il
gli
di
terra di Shinar e
1'intera
la
(i), da quando
E regn6 Cro-
Gaia e d
questa ragione
venne
allora
divisi,
regni
ai
Uran6s,
inte-
posero
fu caduta e le lingue degli
la torre
riempi
decima generazione
no
la
nome Babi-
uomini
gli
cima
mortali la discordia
allora
venti.
si
mortali
dei
necessita ai
terribile
eccitarono tra
torre,
cielo stellate
105 stina.
al
tutti
linguaggio
torre.
Per
linguaggi
dispersi nelle
il
citta e la
la
loro citta,
ad
les,
loc.}.
ano {uc
sic
II,
n.
upe.jVTu>v
xa\ TOV TIUpYOV aVp{OV
yaJVTjV,
po^'
TJ
XaTl(jTpt{-'V.
che
fonte di Epifanio puo essere appunto Giubil
egli cita, all'er. 39, 6 e 7 (Sethiani), dove riparla dei 72 SPXVJYOI TS;
xsfixXaitSTat (ed. Holl. in Griech. Christl. Schriftsteller der ersten
Del resto
diei
la
antichi,
da
[Jtsipo^at,
data da Epifanio,
cfr.
1.
8^
c. ).
Oehler Epiph.
I,
i,
p.
528).
1'
etimologia degli
Secondo
altri,
da una radice
(cfr.
quella
11
loro
tal!
perche erano
nomi,
tra
primi
gli
mor-
uomini
(i).
tre terzi
e ognuno avendo
la
sorte
di
ciascuno (2)
II
racconto,
differisce in piu
terrae
della Sibilla:
p.
30)
il
quale pero cita Nepote, Cassio, Tallo e Diodoro, ed e ciI. IT, 55 (C. S. E. L. 19,
46), dove appunto 1'apologista africano riassume e cita largamente con altri autori classici, 1' opera di Euemero, nella traduzione
latina di Ennio, e ad un certo punto soggiunge haec historia quam
vera sit, docet Sibylla Erythraea eadem fere dicens, nisi quod in
paucis quae ad rern non attinent discrepat. (1. c. p. 54). Tra gli
p.
probabilmente in base
(;j.[ivr)Tai
8rj
TOTS
orj
osxaTrj Y^ver)...
(Goodspeed,
TCK<;
2, p.
542-3):
Nws.
..
p. 141..
12
vano a
conflitto
vi
erano
i
giuramenti del paPoi venne il tempo pieno
infatti
vecchiezza e
della
una tremenda
120
125
faeendo
ftgli
con onori
chi,
ed
giuramenti incomincia-
ai
trasgressione
una contesa
morl
padre
il
regali,
co-
radunato
tutti
uomini che
erano
di
vecchio e
quel
il
piu
nobile
nell'aspetto.
iso stirpe
maschi,
fosse vecchio e
Rea
partoriva,
cevano a pezzi
regnare
per
compisse
Titani
tutti
il
non
lui,
destino.
Ma
una
allevare
quando Cronos
Ogni qual volta
tutte
135
si
di
le
il
la
madre.
parto, ge-
ner6 per prima Era e poiche videro coi loro occhi che
il
neonato era femmina, quegli uomini feroci,
Titani,
;
ner6 un
140
figlio
maschio,
lo
Cretesi
(1)
(2)
(3)
avendo
da giuramento
(3).
ge-
subito di nascosto ad
tre preso tre
Perci6 a
uomini
lui
posero
Un
II
legati
mand6
racconto,
{accennato
I'crrrjx
come
p. es. in
bambino.
13 --
nome Dia,
stessso
Rea
illustre fra le
passare presso
del
di
modo, sped!
vofta poi
era stato
percfrie
Dodona
(2),
col
sterile
Stigio.
riuni
suoi sessanta
fecero
una
li
terribile
'del
in
che
Titano
Cronos ^
lacci
custodl
11
la
m>
in
Cronos, e
del potente
figti
mortali
di
(3). [Infatti
155
ai
Titani.
tutte le ge-
di
tempo, sollevb
questo fu per
'guerra].
corso
mise
145
inizio
primo
il
aliora
qua'ndo
-segreto,
lo udirono
a'llora
mortali
la
figli -e
in
figli,
mare, in-
il
Ma
il
siani, dei IWedi e degli Eliiopi, e delP Assira Babilonia, poi ieo
;
dei Macedoni, di
nuovo
d'Egitto, quindi di
Roma
(4).
(1)
on
ot
giudaico:
gli
cose, che
anche
ZTJVQC
xa\
A .a!
Ebrei,
i
si
dice, ven'erano
Gentili adorano
il
Dio che
vigila
tutte le
1'
come appunto
al Signore.
Sede, co -rie e noto, di un famoso oracolo di Giove.
"(3) Theoph. ad Autol. 'II, 31 (ed. cit. p. 150 B) "Aurr, ap^yj Iyvs-o TCowry] TOU ylvsa^at TCO'XE^OUS Isl ryf; ^rtf
ma riferendosi alte
(2)
14 -,
comand6
Dio mise
me prima
uomini
si
degli
Ed
le
in
raduneranno
(i).
Prima regnera
casa di Salomone
la
si
di
neH'animo dei Re
165
gran'Dio mi
e mi
invasori della
(2),
isole,
e la razza dei
Ma
dopo
come una
Dio
175
il
(3)
tra razza di
nube
terribile
del cielo
li
di
guerra per
mortali.
Ma
il
Ma
dopo vi sara
un impero dal
(4) di
mare
tremare
re
iso
(2)
plausibile.
evidente
Salomone. Poi
Ebrei (Salomone)
che
si
qui
cerchi
di
la
glorificare
casa
di
cosi si
avrebbe
il
Roma
(v. 175).
xai noXuxpavos,
(4) paaiXrjiBos I'aaETat ap'/^j XSUXTJ
(5)
aaXsuoEi
(6) Cfr.
Srcavia:.,
TOU
Ixei.
tt7t'a/.pOU
cfr.
Ecclus, 28, 14
Mace., 8,
xoi
2.4
Sap. 4,
5<ja
19
Atti 17,
Inotrjaav
(i
13
y^?,
X.
T. X.
TWV (3aatX4wv
Ebr. 12,
Romani)
iv
28
;/;'->pa
i ou
ypuaiou
T- 15
E tormenteranno
uomini.
gli
Ma
ias
vergognosi (i) e in quei giorni vi sara tra gli uomini una grande tribolazione, e scuotera e sgretolera ogni
cosa e tutto riempira di malanni mediante la rapacita
tetti
conducente vita vergognosa (2), e la ricchezza male acquistata, in molte terre, ma specialmente in Macedonia. L'odio
si
che regnera un
190
re d'Egitto,
nuovo
popolo del
il
tutti
gran Dio,
mortali
(3).
Ma
195
(4) ai
Titani;
do-
t c,
(cfr.
Rom,
I,
21
ccr.
ev
ape
T^V
dache,
I!)
e X, 4
ov>
u.^
^4v7j
7iai8op.&6pos
xoi(J.T]5rj(jri
XOITTJV
biblici
(Lev. 18,
zz ,
(2)
Ill,
si
ouSI
ofioiw^trr)
veda
LXX,
Introd.
rots
si
IOTT'IV).
189.
emendazione
di
Badt
16
200
vranno
a
infatti
pagare
11
del
fio ai figli
amorevole madre.
aosposo dalla guerra. I Frigi terribili {2} periranno tuttl esventura sara su Troia in quel giorno. Poi verra sda~
Persiani ed Assiri, ed a tutto 1'Egitto, e alia Libia.
ai
gura
Ma
uomini
agli
le
q'uando
seconde.
le
cosi
fine,
sovrasteranno=
dichiarerb
io
pii,
in
primo'
che abitano
intorno-
al
215 giusti.
V'& una
viene
uomini
degli
p.
i'l
(2) fxTiaY^cn
170
XX,
II.
,piu
389;-
1715
da cut
quali stanno
25;
Ur
la razza
III
Mace.
i,.
xXs^'iYap-ot.
XXI, 542;
di AchilleJI, 146;
XVIH,.
ecc.
.xax^iv
[x5-axiv^vat'Mss.
Geffcken.
(3)
Ian
(4)
KO\IC,
8s Iv
TW
Tjs
^ept
xara ^5ovo
Oup XaXSa'iwv
Iot;8aia>v
T%
'Aaaupia?
Ba^uXovia; Ka^aptv?],
vrjV
ea
Cfr.
">F).
XaX8atwv
TJV
TCO/IV)
xaxov
(ouy^aXBoto,
1-3.
Ssxarr) 8s Y SV ?)
Ka{j.apiva.
_.
17
di
Essi 220
non
indovini,
trucchi
gano
di
le
sono
il
si
occupano
ne
di studiare
queste cose
tutti inganni
(2),
che uomini insensati ricercano ogni giorno, non esercitando le loro menti in alcun lavoro utile. Ed insegnarono gli inganni ad uomini miserabili, onde vengono agli
uomini molte sventure sopra"
la terra,
a cuore
(1)
la giustizia e
supESTjcrETai Iv
COJJ.EVOS,
<TOI
31
la virtu (3),
20,
27;
Num.
22^
strolo-
230
a causa dell'aver
Ma
quelli
hanno
23,
Deut. 18,
del
10
oux
ma
-.
anche
che la
anche Krcll, De Oraculis Chaldaicis, p. 64, sq.) Si cfr. anDidache III, 4^ p/J) yivou oltovoaxoTcos, IjJEiBTj 65/jYEt sit; Trjv
Div. Inst.
^Si
fx^ol TiEptxa^aipuv...
{Aa/5rip.ai:ix6(;,
Eorum
16.^:
(... 15,
.-
(3)
II
Geffcken raffronta
nell'Apolog.
di
Aristide,
passi, segnatamente
q'ui
15.
1'
Si
enumerazione
potrebbero addurre
dall' epistolario
paolino;
ma
si
infiniti
altri
direbbe che
il
235
piono
ne
meno
corre
245
ne
vicino,
di
nelle
com-
ne
(2),
ne rapiscono cacciandole
buoi o di pecore o di capre;
di
non tormenta
lui,
citta
fra loro,
mandre
vicino
il
del
campi e
la notte
innanzi a se
240
18
venendo
vedove
le
ma
(3)
le
loro in aiuto
soc-
olio (4);
la parola
compiendo
raccolto,
del
che rendono
piu
facili e
(1)
eanv
TOJV xaxiov
^-rfe
improntano a
cordialita
Giuda, 19,
coiXapyupia,
$\
Lev. 19,
(2)
aoi (A,
B2
35
Deut. 25,
15
Tim.
6pY<Vev
JIICTSUS: questo
siderazioni affini,
s.;
TIVE?
r\c,
il
6, i0 p''a
fondamento
Ezek 45,
10
;i.
8'auTaTai
J3.
(Meinecke). Si
Or.
Comunissimo,
14, 23
18, 4
^.
TI? y.
cfr.
5.9
molte con-
di
yap
aweTCXav^
^SXXov 3s
Ger. 7, 6
Mai.
p.
;
Enoch
99,
12
8'au-rs
oppure ou
Zacc. 7,
3, 5 . Inoltre
per tutto
i0
(vedove) 2 Enoch,
;
28,
quest'ordine
51
(cnTov oivov
p. es.
D^ut.
e'Xatov);
7,
i3
Ps. 4, 8
n,
14
Gioele,
19, ecc.
(5) Tcsvixpo^evotai.
v. 238.
Or.
Sibyll.
Ill,
245 come
VUXTOX" onias
al
della
comune
Ma
Celeste
II
legge.
19
per tutti
infatti
(i).
camminera per
lascera 1'Egitto e
quando
la
sua
di fuoco, e nella
le Guide
tempo marciando nella colonna
colonna della nuvola (3) quando 1' aurora
abbia guidato
giorno
via
[retta] (2)
il
mandate da Dio,
il
notte
su
(4),
<:ondottiere
avendolo trovato
presso
la
250
cui
si
palude d'Egitto
figlio (5).
Ma
virt.
6,
e Filone, Vita
stoico
cosmopolitismo
sembianza d'Un
Mos.
A me sembra
che
quello
medesimo Padre
celeste,
concetto del
il
gli
tutti
.
Con
in
fatti
il
co-
munismo
di questo verso si confr. piuttosto (anche per vedere
come a conclusion! apparentemente le stesse si possa giungere per
vie diverse) il fr. di Epifane in Clem. Aless. Strom. 3, 2, 6-7
(ed. Stahlin Vol. 2
degli Strom, p. 198); v. anche E. Buonaiuti,
hominum
(C.
communem
voluerit esse
S. E. L. 62, p.
et fructus
omnium
ministrare.
163).
ha anche un
significato
morale-religioso.
(3) I raffronti biblici
<Neem.) 19,
(4) TiSv
(5)
i2
Tjtb? ^[J-ap
sono
(LXX)
oSsoaet
facili
14
Eso. 13,
104,
Mss. Edd,
39
21 sq.
Sap. 18,
OT-AV rjwi;
^ap
ecc.
II
Esdr.
8.
68oj<j^
Geifcken.
Eso. 2,
xa\ IYSV^]]
Vita Mos.'
;^Ps. 77
I,
io
(ed.
Cohn-Wendlaud, IV,
p.
123).
20
255
quando
venne, conducendo
egli
il
impose di metterla
disubbidisse, avrebbe pagato il
giustizia e
260
mortali
A
265
alia
(2).
la terra
soli
questi
le
si
feconda da
misure
dunque, lasciando
destine che
presso
tu
il
lasci
Ma
E tu
flagello.
poiche e
Sarai condotto
Assiri e vedrai
gli
cento per
anch'essi
il
frutto,
Dio
di
compivano
(3).
avranno sventure e non sfuggiranno al
uno,
e se qualcuno
o, sf uggendo agli
giustizia...
in pratica
fio
santa
(4).
costumi.
altare ed
il
(1)
Eso. 19,
(2)
Una
le
salda
il
grandi costruzioni,.
2 s.
il
di
Herwerden, TeXI^ovTo?. Le
frutto verace
(4)
7i8ov
1'Eth. in 26,
riosa; cfr.
(5)
8s
cf.
i,
Enoch. 26,
(6)
15,
Dio
16
una
40
41
differenze tra
> forse
?)
il
xal Tcaaa
5aXaoaa
- e
non
nel quale
Si
Test.
cfr.
L .^
SPOGO^^WV
Ps. 94,
i0
. ..
Gr. e
45 .
accettare
di
d!
Eth. e Gr.
27,
La Dispersione; verso
Y~a
meno
misure
v. 621.
ayvov. cfr.
aa
1'emendazione
;.Ezech. 36,
31
Re
i, SL
ecc.
SI
S3
XIL,
21
mente
Dio immortale
di
legge
ma
(i),
tratto in
santa
alia
inganno
non temendo
275
hai
il
tali.
Onde
le
2so
meraviglie del
Tempio.
bene e una grandissima
di te Dio immortale (4).
gloria, come si & impegnato verso
Ma tu rimani ben saldo, avendo fede nelle sante leggi
Ma
ti,
aspetta un risultato
del gran
Dio fmch
(1) Cfr.
Geremia;
alzi
egli
inocchio affranto.
allora
5, i9
di
su
alia luce,
dritto,
il
tuo
sss
(5)
ecc.
S &v TCKVTWV r'avSpw/ttov. Alexandre corverso 604. Rzach ricorre ad un Framm. di Seno-
resse in base al
^(Malan,
over
cit.)
a Persian King
woman
who
reigned
Meshar, sister of
Zerubbabel, elder among the children of Israel and he made her
queen after the manner of the queens of Persia. And when she
became queen, she found favor with the King, and asked" him to
called
show mercy
to the children
of
Israel,
apparve
hai fatto
in
questo, tu
mome, Messianico,
ti
il
sonno e disse a
chiamato Giro
lui
Poiche tu
Messjanico; e questo
sara dato, perche tu hai rimandato gli strasarai
il
22
e questa con
e cominciera ad
tutti
Re
innalzare
1'
nuovo tempio
il
come
Dio
di
alleati
(2).
oro e
Non appena
295
me
1'
animo fece
arrestare
1'
inno ispi-
da Dio, e pregai il grande genitore di farmi riposare da questa costrizione ecco di nuovo la parola del
rato
gran Dio mi
si
pose
profetizzare su tutta la
300 le
mente
di dire
(4).
e un grido
gli
ha
distrutto
gran tempio.
il
loro
citta
il
e perche tu
hai dato
ordini
di
(Cfr. Zacc. 6 e 4,
9 e
Giosue
figlio di
le quistioni
critiche
il
sommo
sul vs.
Jehosaduk,
sacerdote
che Ze-
dice
figli d'
(1)
16
Ezech. 38,
8
bensi
la
di
su quel!o=
22 .
Israele.
dove
sul capo
di Zerubbabel).
(2)
un
per la ricostru-
(5),
si spandera su tutta la terra di peccaguerra distruggera tutta la terra abiflagello del gran Dio, conduttore di
di
tata da uomini:
nieri alia
tremendo frastuono
305 tori,
precordi
Guai a
mi comand6 dl
terra e di porre in animo ai re
Ed a me Dio dapprima mise in
nei
i, 6 .
23
inni (i). Aerea verra
su
te,
si
come
pf ima di essere,
sarai
stessa di
ancora grida
Un
all'
sione e morte e
dei fiumi
(1) K~krflr\
passera per
fame
generazione dei re
Guai a te, terra
tue
alle
te,
(5),
sis
disper-
nella settima
sentire
e di
Gog
Etiopia
Magog che
nel
sei
spargimento
quale
(8)
di
3-20
strains, Lanchester.
(2)
di
sopraggiungesse
di
dell'
ti
tuo mezzo
il
fara
si
(6)
(7),
e qui.attribuito a Dio,
my
allora 310
mezzo
esistita (3).
case, terribile,
mai.
non mai
se
riempita
Suaou
Texvoic.
rix.vov.
v. la
Concordanza
ai
LXX
(3)
(4)
Cfr. Gen. 4,
Mace.
10
II
Hatch
-rlxva
con
ulog
opy^?-
che con
Redpath.
8, 3
Apoc. 16,
O-T. in greek,
19
5, 3
piu
gladius orbem).
(6) Cfr. Isa. 51,
di
forse
Ger.
5, 12
14, i2
21,
p.
Ps. 78,
(E^sots
372.
turn peragrabit
15,
14, 2i .
(7) Cfr. vv.
(8)
192 e 608.
Magog: Gen.
10, 2 ;
Cron.
i,
il
secondo
figlio di lafet
come
Flavio (Antt.
I,
VI,
ed Niese vol.
p. 29)
3
Mc^oyr)? 31 TOU$ a^
_
sangue accoglierai e
24
sarai
chiamata
abbondante
nero sangue.
Guai a te, Libia
il
al
guai
mare
uomini casa
tra gli
di
rugiada berra
figlie
Occidente, a quale amaro giorno verrete; voi verrete ad essere perseguitate da un'aspra guerra, terribile
e dura; vi sara ancora un terribile giudizio e per neces-
dell'
325
sita
tutte
s.
un popolo,
cui condottiero e
il
Gog.
In Giubilei 18,
25
9, 8 ,
sono
a Settentrione. Nella Cronaca di ferahmeel, all' identificazione con gli Sciti e unita la leggenda araba del murp costruito da
collocati
Alessandro
Magno
dei tempi;
da
essi
provennero
Guti, Pirati,
Nordmani, Bau-
veri,
gli articoli
Magog
trove
(si cfr.
in Isa.
18,
Cfr. Sof. 3,
xat
cfr.
Gog
i0
Magog con
ss. e
V, 504);
ouol
(i
1'Etiopia
ma si
cfr.
ETtlxstva TioTajxw
y?]? /cXottov 7iTE ouY S
fiumi dell' Etiopia) ; Ezech. 30, 5 IKpaat xa\
4
Hdpaai xa\
y^
cfr.
Apoc.
25
in pezzi (i) la grande dimora dell' Immortale e con denti
di ferro 1'avete spaventosamente maciullata. Perci6 tu
330
una
In occidente splendera
fame
che chiame-
stella,
uomini
agli
spada, di
di
335
grandi ed illustri.
E ancora vi saranno segni grandissimi tra glf uomini
lascera la palude Meotide
il Tanai dai gorghi profondi
e lungo il letto profondo sara il solco di un campo frut:
tifero,
[?
Arados?
Gaza
(4)]
SieSTjX^aa^s
(1)
Pandonia,
Colofone,
cfr.
Od.
14,
37 BiESrjX^aavTo
entrambi
in
fine
di verso.
(2)
51,
jt6Xy,c?
I'prjjta
Gomperz
(3)
Nei
18, 8 .
:
t'p.
rcoXrjoc
Mss.
cfr.
Isa.
35, 2
il, 16
per
Ezech. 36,3.
pojxcpa'ia; Xi[i.ou Savaroio
52, 9
LXX
rs.
<jrff/.a:
cfr.
Comm, Edimburgh,
Charles,
1920,
I,
The book
402, n.
5.
of
Apocv
Ix pojj-yata?
r.al
Ix Xijxou xai ix
.
cfr. Ezech.
peste
^avatw, parallelo piu imme-
diate che non 14, 2t (po^y. XIJJL. x\ 5rjpia Tiovspa xal ^avarov, segnalato
OTI TO a7][ietov TOU ^sou i*\ oix.aiou?
dal Geffcken. Ps. Sal. XV, 8
:
stg ocoTvip(av
nomi
di citta
'
oovtt)
mowitz "ApaSo?.
26
ma
perdizione e allora
Tan no
BSD
per
Alessandrini
gli
sara
Quante
ricchezze (i)
Roma ha
scontare
il
fio
Asia, e
O
che
figlia
ti
sei
Itaii
Roma,
si
fara
e quanti uomini
residenza
in miseria lavoreranno
degli
Itali
per salario
di
migliaia.
data
migliore
trascorso.
in
isposa
come schiava
(1) Lattanzio,
dopo
menzione
la
haec
vastitatis et confusionis
quo nunc
la
regitur orbis
erit
rum
:.
Ss-.Xaia
T)
SE^afxivvj
xai Eu^pavS-*]
ix*-
ma non
bisogno di modificare
come Geffcken. Cfr. Isa. 47,
c'e
ITCI
il
cf r. v.
324
Trf
ITCI
arf 7CTc6ast
rrf
Su-ftx-repsi;
Tiap^ivo? ^uyaTyi
XaXSaitov, OTI OUX&TI TupoaTE^^arj xXrj^^vat anaXr) xa\ tp
l8 > 3(3) Cfr. Apoc. 17, z
>
sollevera
una
al
poiche
cielo,
27
uomini
gli
immersi
sono
in
E Samo
Roma una
invisibile,
via
ma
per
Una
pace serena
si
malvagita dei
SS5.
duci... (2)
sara in quel
abitante
tempo
(4)
<delle isole)
[e la
donna; come
il
dei
beati]:
giustizia (5) e
ogni
sio-
favoleggiato
ma
ira,
gravi contese, ed
furti notturni
gso
giorni.
(i)
giuochi di
parole:
i. p.
921):
cum
coeperit,
.
(2)
50
(4)
[j.ascapa>v
xev
S'T]
xevsr,a)aTos
coans w?
dv
al
cfr.
1.
IV, 192.
oauov aypauXos
difficile.
197-201 (Geffcken).
aYpaiiXoi.-. II testo e
emendazione straordinariamente
(5)
.;
[x:-:aptot ol YSVO^XSVOI Iv
xapuv
Opp.
e giorni,.
28
Mala Macedonia
all'Europa
di
Questa
proclamata
una
rinomanza fra
Verra anche
citta forte,
di
signora
razza di bastardi e di
anche Babilonia
costruira
sara perduta
sole,
un grandissimo soggetto
coprira di spighe
si
schiavi.
-386
per
mali
flagelli
degli
dei,
e,
vede
il
avendo
terra
d'Asia
un uomo
infe-
un mantq purpureo,
che
feroce, ingiusto, ardente;
prima 10(3) chiam6 in vita
e tutta 1'Asia avra un malo giogo, la terra
il fulmine;
dele (2), rivestito sopra le spalle di
390
fatta
di
umida
lui
395 quelli,
distrutta la
taglia
sua; mettendo
ia
distruggere
una
[egli]
stirpe,
sola
sara
cui
radice,
il
dopo generera un
un
di
patto
egli
il
guerriero
stesso
dai
figli
allora
re-
il
gnera
Vi sara anche per
la Frigia fruttifera
un segno, qtiando
la razza
fatta
(1)
si
veda 1'Introduz.
(2) a^iCTTo;: interpretato dai piu
(3)
come
Od.
14.
435
ecc.)
81806?,
ijv
x.a\
xo^st [3po-
Dan.
(5) Cfr.
(6)
Per
7, ,.
vv. 402-404
cfr.
1.
I,
184-188.
29
una
con
(i),
tutti
Dio
405-
chiamano
non
principio
uomini
bene
di
le
si
mura.
di
Ma
segni saranno
abili
recessi
male.
sarai
ci6
410-
sangue
preda
de-
Ilio,
un
fracassera
della terra;
scuotitor
lo
prannome
bellissimo
il
415-
vi
falsario
un vecchio uomo
sara allora
anche quanto
sul
(1)
CTS-
(2)
AopuXaiov
nei
suoi
occhi la
luce tramontera
misurato
(6),
Wilamowitz).
(3)
(4)
Geffcken
cita:
Pausania X,
12, 2;
I,
6,
ed
altri autori,
(5) AsuSoTcaTpts,
Iv
(6) 3icjei 84 -pave,
oTi^atv lyfaiv:
cpaoc 6vo7u5]<Jiv Iv
:
(7)
I'TCO?
Lanchester.
c'tv
8iavol?
(Iv^pet
W)
s'[A^ETpov
Alexandre, e Castalio',
3-jaei8la
Mss.
ouvojiaaiv
8ua^
jj-toyo^vov
blended^.
30
non secondo
la storia di
Chio e scrivera
di
ma
verita,
abilmente; poichfe
delle
svolgera con le
brera molto gli armati uomini di guerra, Ettore Priamide,
il
Pelide (i) Achille e gli altri, quanti ebbero a cuore
le
spande
di
opere
il
morire
ad
Ilio;
ma
fama che
modi
lungi
rincompensa,
dei Locrii fruttera molti mali.
Calcedone, cui e
mare, anche
435 stretto
come uomini
si
430 protettori
toccato
in
sorte
dominio dello
il
venendo distruggera un
te
fanciullo
d'Etolia.
Cizico, ed
il
mare
anche a
e tu,
te infrangera
Bisanzio
compirai
E, o alto
440
monte Crago
la
grave
guerra
sangue
infinite.
di Licia, dalle
cessare
ricchezza
all'Asia (3) e
fmche
faccia
E
445
tu,
tempo
sarai
mare
al
disopra degli
altri
ma
libera,
avrai
fanciulla
potenza sul
dopo questo
sarai
preda
(i)
e di
Lanchester: "Aprjo?
31
uomini che
agli
chezza:
Un
ti
porrai
terremoto
compiendo
ti
Lidia
in
orribili
cose
distruggera
dell'Europa
sciagure
(2) e le tribu di
alle
(3)
le
ric-
la
Persia
di
dell' Asia.
scorrera
sulla
di
450
II
pianura
figlie
Segno
II
marinai re-
altri
455
rupi a
le
beverera
la
acqua bollente; e
di
questa
costruira
un palazzo
a te non
alcun
Ares
Italia,
si
ab-
verra
(5)
reale.
straniero,
il
465
(1) BEIVDV
-.
im
i^uyov
3etvat; ecc.
(2)
TCOVto7i:6pojv
xai <puXa
Tiep
<ja[j.'.oi;
oXoov
8' 'i^ouatv
aXXwv TwOVTOTiopwv
p 6X0711$ aXXwv
Mss.
oXobv o'^ouctv oX. Geff-
6'Xs^pov,
ij;ap.p.oi$
cken.
(3) cufxaTi
(4) ta\
tutti
Rzach
JXEV
wsp
{xev
yv^v
e Lanchester vup.)iwv.
Sa^iSou Geffcken.
Castal. per
8'
oSro? Mss.
ureep
ulwv.
Wilamowitz
vsxutov
di
32
nel tuo animo,
Ma
470
quando
lora tu,
Laodicea,
475
in silenzio
splendida
(2),
al-
distruttore,
Carl
dei
citta
presso
il
genitore orgoglioso.
Traci di Crobizo faranno risorgere Haimos.
molto lamentevole
dre...]
(3)
-negli abissi
del
di
mare,
grandi
Dio
preda
il
fame
della
proprio
pa-
causa
deplorando
(4).
da
colpo
[ella
Corsica e Sardegna
480
uomo
verra un
Campani avranno un
uomini
di
di belve.
dall' Italia
madre
ti
uragani inyernali e
saranno immerse
Santo
ai
figli
mare.
del
Ahi,.
quante vergini non si sposera Hades (5), e quanti giovani che non avranno ricevuto onori funebri circondera
ahi, fanciulli infanti
1'abisso, ahi,
dispersi
improvvisamente
si
fabbrichera...
Non
Calcedonia
(1)
arcpoYSf)
uTrj^Eaaiv lots
evapt^sai
autriv:
mare, e
pel
Tenedo verra
risultato
di
diverse
1.
IV
107,
-1.
(4) la
(5)
(6)
290.
(3) TioXuxap/iov
ecc..
Comm.
in ep.
eos appellat*.
etc.
33
sopra
rinto, glorifichera
ugualmente
tutti;
me
ed a
me
di
nuovo
mi
di
Dio,
terra
ma
anche
te,
COT-
risuonera
flauto
il
(i).
Non appena
rato,
suoi urli
animo
1'
si
comandd
pose
di
nell'animo
su
profetizzare
ispi-
la
parola
tutta
4so
la
(2).
Guai
alia razza
degli
di
nessuna
di
comune, ne
te
Fenivoi
si
vi sara
o tribu, a causa
(4),
495
ed
ed ingiusti
(5),
resistettero e
si
gran re,
nava. A causa
in
maniera
di
Dio
ci6,
li
su tutta
terribile
la terra e
mandera
un
loro
le citta
e molti
"
'
edifici.
soo
suoi colpi
Vv. 489-91;
cfr.
Isa.
p, 17
aXa
Ps. ii (12)
4,
xat
b:
T^VOI^EV
15 in fin.
5,
Enoch
aurou;
Ezech. 26-28.
rSi
>
7,
20
Xoyou?
cfr.
<ptuvr\v
5,
LXX)
17
Jtav
rr^v
perbe ed insolent!
xol
axXyjf.ou?
tjvr)?
vv. 1-7.
Iv
27,- 2;
<jr6[j.aTi
axaSapoia;
up5v
xa-a
TO cTO|J.a
34
505
ma
nita,
brucerai
Guai a
(2).
come
un giogo di schiaDardanidi
quando
saccheggiando impetuosamente la Grecia, allora sara sventura
su .te (3); ad una terra straniera darai tribute (?) (4) e
Tracia,
te,
rhescolati
vitu,
oio
verrai sotto
Galati con
nulla prenderai.
Gog
Ahi,
a te ed
ai
seguito; e molte
Molte
515
ai
dei
figli
Lici,
gli
tano
a tutte
520
le genti, infatti,
quante abi-
la terra,
di
uomini
scelti
Greci
metteranno in
madre
di
muli e mandre
di
e bruceranno criminosamente
edifici
520 strutti
col
(1) cpofiepa alcimog li-a'XaTtaijsi'. da correggere in eijaXafta!;^ (Wilamowitz) o l^oXo^peuai; Geffcken che ritiene I?aXa:ca?i un glossema
ad un gia corrotto l^oXo^peiasi.
(2) -/.a^oTj:
I
Cor.
(3)
cfr.
1'
inf. aor.
y.ar^svat
II.
23, 210;
e xa-ax-arjcstat
3, 15 .
(6) lpi[A'j-/wv
II.
35
In un'altra terra, e
figli
(i),
vedranno
nemici
dalla
barbara
favella
(3)
un
vergognosamente insoz-
di
.zati
tutti
perdera
li
collera
loro
raccogliefe.
hanno un fremito
530
ma 535
II
tempo per
fara
-la
un grande
alto
in
cielo di
avranno
minagione e
dell'aratura, colui
e di tutti
tela,
che cre6
mortali
540
il
cielo e la terra
il
(6).
(1)
T'
fuoco (5) come una gran ragnaquanti gli uomini vi sara allora la terza
parte
dopo che
cfr. II. 9,
594: tsxva
Deut. 28, 56
w7]s T lK<x.^(a^6^: Geffcken raffronta ~ov ^oa;
i/raytoYov di Antipatro Sid. (Anthol. Pal. VI, 219, 21).
Deut. 32, 30
(3) Isa. 30,
(2)
Lev. 26,
(4)
IV
(II)
flata;
_(5)
19
Esdra, 6,
Deut. 28,
23 et
Enoch, 80,
Ps. 104,
23
Ger.
5, 23
(Heb.)
Amos, 4, 6 7
non semi.
i4
2.
32 .
de
3, 3
i8
probata remanebit
(p. 638).
36
545
Grecia
(i),
non e
mortal!
ai
morte
E a che scopo
quali
la fine
sfuggire
possibile
ai
della
morti e sacrifichr
? Chi ti
pose in animo quest'errore di comcose avendo negletto il volto del gran Dio? Abbi
nome del Genitore di tutto e che non ti sfugga.
ad immagini
550
piere
tali
sacro
il
altri
gnarono
immagini
555
di
sempio
pensare
le
1'ira
gran Dio
Tutte
(3).
anime
le
uomini lanciando
degli
comincerano a celebrare
in aiuto, e a cercare
Ma
lutti
un
canto
col
il
di voi
volto del
il
gran
mani,
che viene
re
grande
ira.
su,
vi
I,
15, 7
(dopo la spiegazione euemeripaulatim religiones esse coeperunt, ... (14) quod malum a
Graecis ortum est, quorum levitas instructa dicendi facultate et
(1)
stica) sic
Ob
peed,
.p,
31); ecc.
dre. xaTapS-ifJ-ivwv
(3) cfr.
(4)
Ezech. 25,,;
Prima
quando tu
ti
Alexan-
Volkmann.
del v.
17
ecc.;
sarai convertita
29,
il
31
cui
(GefTcken).
ecc. ecc.
senso
si
puo supplire^
37
e tu
gito
mandre di buoi e di tori (i) dal forte mugfacendo un intero olocausto al tempio del gran Dio,
offrirai
tu fuggirai
al
alia pestilenza
Ma
grido terribile e
865
al
e sfuggirai di nuovo
al
razza
la
di
nko
ma una
compira,
Vi sara
di
fin- 570
1'u-
Ogni cosa
si
ed
alia
di arieti
575
le citta
5so
ed i pingui
(1) v.
(oltov)
II.
IO,
poffiv
W; a; ayaXac
Geffcken. (p^
ps
I'ppe^s
685
II.
ma
6, 458.
il
(4) cfr.
1.
239
ss.
agli altri
uomini;
38
artifici
di dei
di
un
dipinte secondo
(1)
tipo
70,
AtyuTmwv
TOU; oaot
TWV
yap
86?av
al cielo
si
rivolge a Platone:
f^eTptav
BapuXovuov, . . vojxous
TOO 5sou rcapa autwv axpiXrjaat
rrjv
::apa
otTivss
"Ejipaitov.
evang XIII,
Praep.
Eusebio,
p.ev
xai
uomini
gli
eglino alzano
jxav^avei?, aaTpovofuav
aX7].&et?
Ma
(2).
fanno
cose quali
590 nella
So-Jox.Xrj'c,
aXsSsiaaiv,
CTJCTJV/JS
ex
^oa
eg-riv
et?
vpuaoTEUxtov,
Ose.
13, 8
Abac.
Ezech. 20,
2,
Dan.
17, 8
18 . 19 .
f)
iXsoavrfvcuv TUTCOU?.
40 19 s; 44, 9! 20
Mich. 5, i3 Ger.
(LXX);
45, ie;
2, 27
3,
20
9
46,
10, 3
6 8
.
5, 2
5, 4
'
Enoch, 46,
made with
their
and
hands
De Idol., 4 (C. S. E. L. 20, p. 33) qui servitis lapidibus et qui imagines facitis aureas et argenteas et ligneas et lapideas
et fictiles. Cfr. autori e passi gia citati a p. i n. 4 e altrove; Lactant.
Tertulliano,
simulacra
num
humanum
cupiditas
tene"t,
in
modum
quod
di^itis
6, 2
solis
hominis
lunaeque
ilia
39
.
.
mattino
dal
letto e
pu-
acqua, e venerano (i) solo Plmsempre regna e poi i genitori (2) e molto
mortale che
piu di tutti
talamo
buon
di
corpo con
il
uomini custodiscono
altri
gli
nuziale,
non
accostano
si
la santita
impunemente
del 595
Latini
ragazzi maschi come farino i Fenici gli Egizi
^e la spaziosa Ellade e molte nazioni delle altre, dei Peri
Dio immortale,
santa
legge
lacrimosi
1'
la
(4);
immortale, genitore
tutti gli
di
santamente
onorare
uomini,
ma
onorarono
auro
eoo
eos
scilicet et
postquam se
lij
UTIVOU CCUTOU
xai ^uXoYrj-jSv
cfr.
rS
7i:avTi TOTCW
OTaipovra; oatou; ^sipas e Fihttmanit, 2 (ed. C.ohn-Wendland, vol. V, pag. 281): ras
lone
De
t$ oupavov
xa^apa?
y^stpa? avaTstv-ss
(2) L'ordine del Decalogo.
.
(3) Cfr.
Trapiprjaav
Rzach emenda
(4)
Cfr.
Evang.
xat
18'
ov^so 's8wxsv.
versi
XIII,
Xotfios
i^rjaiv.
12,
ps.-orfici
in
aXysa BaxpuosvTa,
1'Ant. Testam.
Aristobulo
ed. Dindorf. p.
ma
(pr.
Eusebio, Praep.
191
s.)
40
ture delle rupi (i), allorci.e regni sulla sua terra un giovine re dell' Egittxv il settimo a contare dal dominio dei
6io
ogni dire
(2).
un gran
Verra dall'Asia
oltre
aquila
re,
dara
di
il
615
piegheranno il ginocchio nudo a Dio gran re immortale sulla terra feconda. E le opere deH'idolatria (4)
cadranno tutte nella fiamma di fuoco. Allora Dio dara
essi
agli
620
gli
ranno
agli
uomini
e di bianco
il
latte, e di
XOCVTES
Isa. 2,
ig
18 ,
s.
pane,
che e per
gli
uomini
la
(5).
Ta aTcrjXaia xal
15
ta;
T&V
a^iajxa?
TTETOWV
cfr.
Swete,
Assumpt. Moys. 3 5l
(Et) illis temporibus veniet illis ab
oriente rex et teget equitatus (equitatu) terram eorum . .
ma anche,
e per 1'insieme del passo, Dan. n, 40-45.
(3)
(4)
?PY
81 xEiporco'iT]Ta.
un mio studio
Ho
risultati di
VII, 19, 9 (p. 646 s,) non colentur ulterius dii manu facti, sed a
templis ac pulvinaribus suis deturbata simulacra igni dabuntur, et
cum donis suis mirabilitus ardebunt; quod etiam Sibylla cum pro-
spya 8e
p'ujwctv
(I.
(vv.
(5) Per queste pitture eudemonistiche del secolo d'oro a venire nei
tanto presso Ebrei che Cristiani, bastera citare
giorni del Messia
Enoch,
10, i8 e
41
di
tori
Dio immortale,
nessuno
tare
1'
Immortale
miseri
ai
Ma
una
dera re e distruggera
e tiranni il popolo, ^e
il
terribile giustizia e re
dei
pren635
mortali
(1)
mutar
il
GAO
vita,
P- 57).
(2) Si noti
1'
importanza attribuita
al
sacrificio,
non
solo in
per Gesu,
si
condensa tutta
la le^ge e
profeti. Si vedano
articoli
h'is
gentium
13,37 et
cogitationes,
alii
a li s
ducum
cogitabunt debellare,
49
Tr^>
guadagno e
del
il
quando
645
una
avoltoi e
inghiottlra
resti
hoa
esc
pietre
uccidendo, con
et
uin,
Mt. 24,
gens
compiendo
altri
adversus
^Mc. 13,
gentem
Lc. 21,
10 ).
et
fedeli patti
ne
egli fara
?vos xai
(ma
su 2 Cron. 15,
ebr.
TcoXs^ast
k'3-voc
cfr. 3, 5
9, i830
(1)
(2)
(3)
Lacuna dove
si
doveva trovare
cfr.
7100? jcoXtv.
7, 33 ecc. ecc.
soggetto e il predicate
Ezech. 39. 9 s. xa\ l^
il
al-
,5
e altri testi
cit.
p..
283, n. 2.
43
tutte -queste cose con
ai
ma obbedendo ess-
ricchi
di
il
"(2)
feconda e
mare
rancore
avere
pensieri
Ma
buone
pieni di
tra
cose.
di
nuovo
loro,
(4)
Re
pascolando neiranimo
buona
E cominceranno
ad
660
malvagi
miseri mortali.
ai
dei Gentili in
re
serrate
file
si
lan-
all'assalto contro
ceranno
tura a se stessi
665
Dio e
uomini
(2)
Lacuna, dove
(3)
si
n,
deve ammettere un
col v.
655 "Giov.
SCTOU-.
Wilamowitz.
67O
5, i9 ..
si
Vv. 66,
cfr. Ezech. 38
Zacc. 12.
i ss.
assalto
dei
Gentili
L*estremo
contro il regno del Messia,
(5)
qualche volta identificato con 1'incursione di Geg e Magog, o per
(4)
lo
meno
combina
(i
Zacc. 14,
Parti ed
=2
la
si
nella
battaglia
valle
eserciti e di
cfr.
Medi);
(2)
di
Giosafat,
Apoc. 20,
Esdra 13,3 e
33
Gioele,
4, i2 ,
Enoch. 56, 3 ss
ss; Apoc. Baruch
i
(Sir.
parallel} rabbinici si v^eda 1'art.
Baruch) 70, 6 10 Per
Eschatology in Jew. Enc. V (spec. col. 211-12) (Kohler) in JEnc.
.
ivi la
bibliografia.
Una
Zacc. 12.
I,
15
cfr.
altresl
gran
Dio, e
tutti
Dal
cielo
mortale.'
saranno
grand!
agli uomini. La terra madre di tutte
mano
di
muovere,
e tutte
le
uccelli
e tutte
avra un
sara
il
dell'
anime
le
fremito
davanti
terrore (i).
Egli
le
del
pesci
uomini ed ogni
degli
alia
mare
aerei
gli
le
mare
vette inaccessibili
le
infrangera
precipiz! sugli
Le ben
si
alti
pietre stilleranno
vedra
monti
sangue ed
costrutte
mura
ess dei
legge ne
stolto
lanciandovi
contro
690
mezzo
in
la
fuoco
le
Immortale e
Im-
deli'
di
fiere
monti e
680 del
maho
di
distrutti
torcie,
675
44
combattere
avete
Tempio. E Dio
preso
tutti
con
le
armi
la
guerra
giudichera
e con la spada e col fuoco e con pioggia diluviante e
dal cielo verra zolfo, poi pietre e molta e aspra grandine
il
695
allora
;
il
conosceranno Dio
lamento e
1'ululo
de-
berra
il
belve.
le
(1)
Lactant. div. in
cfr.
Giuditta, 2,
nem
et
(2)
(3)
st.
VII, 19,
Enoch, 102,
rumpheas volantes;
Cfr. v. 557
2 o> ss.
Per
le
di fuoco (vs.
spade
672
5:
.
2 3
IV Esdra
ecc. ecc.
15, 4
ignem
et grandi -
45
fetizzare queste cose;
ed esse non saranno senza compici6 che Egli mi abbia una volta
Lo splrito
mondo (i).
posto nell'animo.
sul
menzognero
Ma
del gran
figli
cemente intorno
che ad
Dio (2)
Dio
infatti
tutti
non
si
il
acceso (3).
e nelle campagne.
di
guerra
mano
del Santo.
700
effonde
rallegrandosi in quelle
Tempio
al
essi dara
di
705
citta
malvagia,
medesimo e
la
esclameranno
cielo,
mosso da Dio e
sole
il
tifera sara
mossa
bocche
dalle loro
Orsu
trarranno negli jnni un dolce ragionamento (6)
cadendo tutti a terra supplichiamo il re immortale,'Dio
:
vegliamo
(1)
Cfr. 571;
Tivsufjia
al
715
fummo
Noi
Dio
con-
720
lo spirito profetico.
(2)
(3)
xuxXoSsv
w<je\ TSI^OS
I'^cov
rcop&s ai3o[jivoio
I'sojJLCtt
(4)
15
41,
51,
xuxXo^sv
Ps.
cfr.
cfr.
Zacc. 2,
Isa. 26,
71, 10 (LXX);
Isa.
ecc. ecc.
(5)
II
(6)
,.
il
675.
46
dotti
con
venerammo
(i),
immagini
scolpite di
"
725
d'idolatria,
corruttibili.
le
procacciandoci
terra,
il
la
gran numero
dal bosco non
di
si
archi e
di
tagliera legna
f recce
ingiuste (2)
fiamma
per la
infatti
Ma,
pen-
supplica I'lmmortale dal gran cuore, e sta in guardia: non spedire a questa citta il tuo popolo sconsisieri
735 gliato
(4)
rnuovere
Camarina; e meglio
infatti
immobile
(5).
Ne
Apologg.
1
Ill,
p. 64)
cfr.
il
il
(2)
per
II
3ewv
<xYaXp.aTr'
. . .
vs. 723
554.
ax'.8iov
a8tx<ov.
(3)
(4) aretXov
Wilamowitz
[irj
Y^S
mss)
E? odirji;
rina, Virg.
XIV. 198:
Aen.
et cui
Ill
700,
s.
non licitum
fatis,
'
47
non
che
leopardo della sua coltre
male. Ma trattieniti; e non tenere
disturbare
il
venga
uno spirito troppo
partecipi
verra
al
un
740
queste-cose.
destinato giorno
Quando questo
giudizio di
il
nell'animo
av-
ti
uomini
si realizzi
[sugli
uomini un
sugli
745
.grano, vino e ulivo (3) [poi dal cielo la soave bevanda del
dolce miele e alberi e il frutto degli alberi fruttiferi e
pingui
pretti
greggi e buoi e fra le pecore gli agnelli e i cadelle capre]; scorrera in dolci fonti di bianco
latte (4)
750.
suolo guerra ne siccita, non fame, o grandine che rovina i frutti. Ma una_ gran pace su tutta la terra e re
re sara
amico
comune
(1)
px?i.
sono considerati
243.
II
>
3> is
Giubilei,
i, 7
Baruch
De quo
I,
Eso. 33,
20.
Anche
Iv
367-380; 780; 1.
rat? 7]fi.dpats aurou Iv
^ignore}.
,253;
cfr.
p.!aa>
(xuptou
746-8
e Geffcken.
manna
iudicio et
da Lattanzio;
solo
da Wilamowitz
uomini
agli
interpplati
755
T Immortale
fr.
nei giorni
Ill,
in fine).
un re unto
I'
unto del
48
su tutta
la terra,
fuoco bruci6
Ma
si
col
la stirpe
(2)
raccogliendo in fretta
Vivente(4), guardati
daH'adulterio e dalle relazioni contro natura col maschio ;
i
gite
765
educa e
1'
nutri
Immortale
tua prole,
la
contro
adirera
si
allora suscitera
non
sempre un regno
per
pii,
(1) vs.
di
promise
(3)
Vss. 753-766;
(4)
TO
6,
ge
15
20
>
Ebr
3,
tutti
tutta
aprire
E
gli
la
ai
terra,
i,
Cor.
II
9,
14
I2
3.
5.28235 Gios. 3,
10
22
io,
6, 16
I
6.
p e.
Da (LXX)
.)
Tess.
i,
23
4,
Mt. 16,
26'.
;
(Wi
io
Edd.
ss.
9, 25
12;
<I>
Osea
6.
Rom.
cfr.
XaTpsus.
8, i3
Th -)
Atti 14,
4, 10
Sffivri
13
su
(6)
= 629.
760
pecchi.
la
Ester. 6,
cosl
"
che
uccidere (5);
che
colui
i,
Apoc.
Cfr. anche
Od.
J6
7,
Io ;
5, 23?
26, 63
Tim.
19
3, 15
15,
7 :
Sal. 3. Inoltre
la recensione esaplarica.
(6) (JaaiXrjiov
nel senso di
regno
ionismo
palazzo
r)[j.cov
ei?
St.
(7)
lone,
vol.
di
dominio
grammar of
the
Test,
cioe,
rj
in greek,
trattamento fatto
bri del
di
ma
pii,
tutti coloro
il
L'uso
reale,
LXX.
John Thackeray,
Cambridge 1909, p. 157;
V.
paaiXsiov.
e tipico dei
TOU 3sou
per
o-diadema
ai proseliti,
8
popolo e della nazione. Schurer ,
De human,
V p. 295 De
;
(nep\
III,
tfuXav^pwTCiac.) 12,
mem-
Cohn-Wendland^
49
e
mondo
il
le
un'anima immortale
la terra
Dio
(3);
beatitudine e
Da
(2).
770
tutta
del gran
uomini e fra
Tempio
al
gli
che
tali
lo
quelli
chiameranno
tutte le
vie
montagne e
(1)
del
le
tempio
piano e
[figlio]
colline
le
del
grande
erte e le
vouv aSavatov.
Non ho
775
Dio e
eccelse
facili
dagli
interpret!
(sense, Lanchester;
avvicina di piu
una parola
stata
(2)
(3)
quinque haereses
c.
Ill, .ed.
dei
Maurini,
t.
dicit
Ho
citato
e che
asserit esse
quem Filium
mss. hanno ulov
.
propose per
il
testo originario; quindi otxov, Buresch. Se cosi fosse
bisognerebbe ammetterere un copista o manipolatore cristiano bene
imbevuto di idee paoline (ogni cristiano e tempio di Dio, ma tale
stabilire
il
18 ss.
50
percorrere od a navigare
780
di beni
pleta pace
verra sulla
terra
(2);
spada; ch
la
dici e giusti re degli uomini. Vi sara fra gli uomini anche una ricehezza giusta. Poiche questo e il giudizio e
la sovranita del gran Dio.
a te ha con-
785
1'Eterno
cessp felicita
Abitera in
te,
il
quale
cre6
cielo e la terra.
il
Lupi ed
agnelli
790
ed il leopardo divoratore
carne mangera paglia dalla mangiatoia come il bue
e bambini ancora infanti li condurranno con un legacvitellini,
di
sopra
795
Con
la terra.
ranno a giacere
la
mano
(1)
Isa. 40, 4 . 6
dragoni, e
di
una cosainnocua
bambini e con
non
di
li
aspidi
gli
faranno
soffrire;
(5)
por-
che
loro.
vano
si
anime
pagana, pote-
gelica: Matt. 3, z
Giov.
(2)
i, Z3
(4) Isa.
to
Sol.
3, 4;
cfr,
XI. 9-6.
1 1, 6 . 9
(5) Ttvjpov.
Su
i, 2 -
si
Cfr. v. 751.
(3) Isa.
pable
Me;
v. inoltre Ps.
cristiane;
65,
25 .
Cosi anche
of harm,
Apo.c.
altri
Lanchester). Piu
Baruch 73
35,
ecc. - Zacc. 9, 9
6.
interpret!
51
dir6
ti
nel cielo
Quando
cose.
stellato
si
vedranno
allora
spade
la
una nube
si
Un
glia di fanti e
di
cavalli,
di
belve,
sos
si-
5>2-5
VI, 288
s.
Hist.
cito,
298
13.
Si
cita
VI
anche un passo
di
Svetonio,
Ta-
Vesp. 4;
sugli
XXX
negli
spade in cielo,
Gioele 2, Io (3,
si
cfr.
vs. 672
6 riXio; xa\
i3 )
il sole e la
luna, cfr. Isa. 13, Io ;
as^vrj auarxoraaouaiv, xa\ ol aa-Ipsi-
per
r\
ouaouaiv tprfY
et
cfr.
o-av
ly.
la battaglia
genere
le
(xoviopro?)
(2)
\k.^
o-av
xuptoc'
S-uXou
xXt^rj
battaglie aeree
cfr.
<j4X<x$
nel verso.
di fanti e cavalli
Deut. 28,
nuvola
nella
delle Apocalissi
Per
cfr.
la
il
nube
v.
612
di
e in
polvere
24 .
e integrazione congetturale
.
vi
una
piccola
lacuna
52
mile a nebbia. Questa fine del tutto compira (i) Dio che
abita in cielo. Ma occorre che tutti sacrifichino al gran Re.
Queste cose a
sio di
mura
man-
di
divini.
patria,
sis dalla
le
Dio
Buresch e Gomperz:
Ttavrtov cfr. v.
797 Rzacn,
TroXijjuno
(2.)
inscribuntur, unius
suum
verum carmini
cum
<3s
uutv paSiw?
Xr;e
TTJV
TauTJjv BI Ix
[xlv
BapuXffivo?
tI)p{jLr)a3a'i
OUTOCV.
Pausania X, 12;
Lacuna
attestata e
il
il
verbo.
(vss. 815-819).
Oo
in
principio,
Dio mi pose
dicessi ai mortali
quando
uomo
il
mondo
il
affinche
il
sono nuora
(i),
dopo
sao
profetizzassi e
buono fu
sopra
mondo
io
fu inondato
solo e trovato
gno navigando
di quelle. di
in
le
lasciato, nella
con
acque
nuovo
fosse riempitp di
e del sangue di
lui,
casa
animali
:
di
di le-
uccelli, 325
costui io
a cui accaddero
le
329
p. 304) la Sibylla
Tipsa^Tepoc
A\vou
non
e piu antica
2ti$XX7}c,
-A..
-.
X.
81
di
Mose
xot Tt3v
(ofy '.O^pou
npo CCUTOU
[j,6vov
LIBRO
o
Ascolta,
superba Asia
della
popolo
IV.
e
d'Europa,
con
profetizzare
di
pro-
un
sero
dio,
grande, cui
mini
dere
colui
jj-eXta^Y^TOio
8i
Polemica contro
(2)
12,6
58' IY
Abt. XVII,
Sl^uXXa.
le
rivali
citazioni del
tutti
lutti
uo-
gli
si
non e veduto da
y)jj.e-pou.
acp'
Men-
[/.eYaXoto.
cfr.
St^uXXa; e
$oipou
citati
per
pagane:
Mittheilungen des K.
:
Sibille
aacpr)YopU et^t
1892 p. 19 SS.)
vv. 4-7 sono stati
4,50,1 (vol.
mortali,
^Y^P 010
crr6[j.a-oc
$01^010
nelle
(Biiresch
occhi
che vedendo
di
con
misurare
'n
mani mortali
(1)
maledizione piena
(3),
1'
D. archaol.
Pausania X,
iscriz.
Inst.,
eritrea
Ath.
V. Per
vv. segg.
si
cfr.
Ill,
pietra che viene mossa, ma non si muove, cfr. Isa. 46,7; Ger.
jo, 3 a; ecc.; TOV ou -^P e ? e'^aaav av8pwv cfr. Greg. Naz. carm.
P.
G.
(3)
37, 424, v.
vcoSov
cosi
come
gruppi
F.
ov ou yepe? e^eTlXeaaav.
10.
al
Mss
vs.
8 otxov
deila
classe
non
slxov (Buresch) e
contro
iBpu^ivra
dei
di cui
nessuno;
e
gli
fiiumi
nefano
ranrio
in
giunga
la
dalla
seguito,
alia
parole della
sole
is
gli
alberi,
la
agli
prima generazione
fino
vite
un pungolo
uomini quelle che
fiell'anirrio
(4),
sa-
a che
20
decima(5).
cosa
ogni
terra,
esattamente
dichiarare
di
della
il
terra e
la
mi gett6 dehtro
Egli
giorno e
il
mare pescoso, e
inesauribili
vita (3),
la
frutto
il
il
delle
1'apertura
cfeazioni per
Tulivb.
la
e la luna. ed
astri
55
Ma
prova.
che
Sibilla
tu,
santa
daila
le
voce veridica.
uomini saranho sulla terra quelli che ve-
(1)
Cfr.
(2)
a-6[xa
1.
Ill
20, ss.
j^yGv
vu
Bvo^ep^
graride,
cfr.
man-
cfr.
di
pfima
144,
25
ecc.
Pure
(~*rn?)
in fine di verso.
Die
xTia^aTa
Philcisdphie
suae,
quibus
De
Nat. Deor
II,
utantur homines
esse
et parata).
Ma. nella craazione deiriibrho, nell'ingmnzione << crescite et mulserhbra che questo concetto debba essere sottinteso.
tiplicamirii
E' del resto anche Jiegli Apologisti cristiani: Theoph. ad Autol.
oux et? I8'totv yprjuiv aXXa It?
Ta epya aurou
I
6, .xaTavorjaov.
.
pazione alia
(4) Cfr.
(5)
I;
Ill,
IV Vangelo.
5.
47
s.
iv8exaTV}v(s)..
Ma
la
divisione e in
glare e di here,
che vedendo
56
avendo fede
tutti
templi e
gli altari, le
volgari
immagini
gli
da
sacrifici di
sguardi
fissi
nella gran
dell'unico Dio,
gloria
senza
modo
di cui
35
non
tezza)
imiteranno
col
vano falsamente
che
superbe
ef)
essi
(lett:
mai
anzi
desiderosi di svergognagli
nella loro
quelli
stessi
altri
uomini
nelle loro
con
schernendoli
dissennatezza,
tutte
le
compiono.
opere
In
motti e
attribui-
malvagie e
verita
1'intero
(Deut.
(1)
Arist.
15,
xara
aYa3ot?, Questi versi (24-30) sono citati dallo ps. Giustino, Cohort,
ad Gentil., 16. Clem. Aless. Protrept. IV, 62 (Stahlin p. 47):
Ixetvoi TWGCVTEC xara
p.6voi TOIVUV, d>s I'TUO? slnetv, o^oS'ujxaBov
Stp-jXXav, ot vaou; etc.: ma inserisce un verso da Fr. 3, 29 ;
e un altro sul modello del vs. 30.
OXpiot
TTJV
(2)
Cfr.
migliore Q.
p. 216)
Ill
164
il
e pero in
ma
ragioni sintattiche.
Schurer
III,
~
umano e senza
mondo e dei mortali,
57
Ma
genere
fede
del
quel giudizio
mandera
e allora
il
fuoco
stesso
nello
fara giudicando
(i).
tempo
quando
40
verra,
pii
empi,
gli
tenebroso
tra
(2),
[e allora
commesso] (3); ma
piu rimarranno sulla terra feconda,
mentre Dio dara loro spirito (4) e vita e grazia. Ma tutte
i
queste cose
si
nella
compieranno
decima generazfone
45
ora
uomini conservandosi nel dominio del mondo per sei generazioni da quando, essendosi adirato il dio celeste, e
scatenatosi
il
sue citta e
sono
II.
6oo<;
(2)
(3)
Manca
(4)
1
42,
(T%
Y^S)
xa>l
della classe
^0$.
spirito
non
sia
da
Che
pero
vitale
leggere
non
Divv.
Instt.
VII, 23,
Od. n, 57
e 155;
356.
20,
S<OTJV
.
Q.
5'
xai X_apiv
ap.a
StSou?
o-j-oig,
Xaw TW
TCO
TtvorjV
vs: 46.
Ire'
auir%
v^pwnov
tendere
III,
15, 191;
SOVTO;
"Vsif{jLa TGI?
7:Xauau>v ^vsujxa
fronto con
Mss
Scou
K6pto?
le
rovesciato que-
8.
nei
ikVujJ.a
da Lactant.
con
la terra
Avendo
IV 187, 189.
1.
56;
21,
Enoch, 103,
nascose
(6).
citati
da
Cfr
Isa
uomini
gli
vv. 40-43
(i*
4,
mare
il
diluvio,
tutti
50
si
tratti
in
Eccl. 12,
Si
ijco%
(Gen.
$ ispirazione
quest'ultimo
si
7, 15
puo dunque
- e
anima vegetativa
Trvsu^a
582;
autG.
chiedersi
Ezech.
10,
profetica, dimostra
ha
di
mira
il
il
'
in-
se
17 ).
raf-
regno raes-
sianico,
dei
humani extingueretur
58
sui troni esulteranno
sti,
55
Medi,
nell'ora in
mancheranno
dal tumulto di
60
sole
umane;
il
mezzo
azioni
al
vi sara
ed opere
citta
per Medi
e Persiani;
Medi cadendo
sotto le
il
guerfa
lame
due
quali spettarid
Ma quando
allora
ai
q'ueste
del
i'im-
ai
quali
e lasciata
quando
Ma
all'Egitto
fame e
sterilita
rinnovera
si
per
Geffcken
Mirab.
(p. 70,
cita
TTJC
II.
corso di
Erodoto,
V-.yji$ auveaswor)?
aiuti
caduta
74 e che fu prer)>ip7)V
si
Lanche'ster pehsa
499 av. Cr.; ma la
Ellesponto e alia Frigia m'inducono
di citta
I,
-rjv
vent'anrii,
4,
uri
27 Keller);
il
(3).
(3) II
re-
1'accenno
all'
II
piuttosto a credere
sare di meno.
che
si
59
allorche
il
che
Nilo
qualche
Verra dall'Asia un
re (2),
navi innumerevoli
camminera
navighera
e lui
Asia
spighe nascondera in
sua oscura acqua(i).
nutrisce le
altro
avendo
tagliato
dalla
fuggiasco
75
umide
vie dell'abisso,
il
guerra
accogliera
sventurata
Sicilia
poi
timida
la
(3).
Bruciera tutta
gran
la
fiamma
fuoco,
vomitante
della
una corrente di
Etna (4); cadra
citta
(1)
dalla
schrift
II
Kunde
d.
1'altra
distruggeranno
nemici
ma la lotta sara indecisa
citta,
so
ss
(5).
di
(trad. ted.
Kalemkiar,
Wien
Zeit-
meni e.testo ibid: p. 190, ss.) I figli dell'Egitto fuggiranno, cacciati dalla fame
tuoi possess! ridotti a nulla ed il Nilo all'asciutto.
Secondo mi avverte 1'amico U. Faldati, un rapido esame dello stile
di questo apocrifo armeno lo farebbe ritenere del V o VI secolo
(2) Serse, se, come pare, si allude qui al passaggio dell' Ellesponto sopra un ponte di barche (Erod. VII 36, ss.); e al canale
tagliato attraverso il monte Athos (Erod VII, 24).
d
EXX^auovTov UTCO
(3) Erod. VII, 45 Qc 84 topa reavta JXEV TOV
-Cv vsSv ajuoxexpup-filvov, ^aaa? 8s TS axra? xa\ Ta 'A^uBrjvGv neSia
;
'
avSpwTtwv, Iv^auta
(4)
Vs.
8l
[i~a 81 TO u TO
all'.interpretazione
chester) si
oppone
di
il
Ip.A'tTvr^
come
genit. assoluto
nitivo yXoYo? BlasSrende: indem aus dem Atna die Flamme hervorgespieen wird, come se cioe lp. fosse passive: ma mi sembra
complicate.
(5)
La guerra Peloponnesiaca.
60
Ma
quandp
il
nerazione allora
e di timore
scettri
Pefsiani avranno
Ma
dopoch&
il
alia
decima ge-
giogo
di schiavitu
saranno
si
degli
gloriati
rovina.
90
(i).
umano giunga
genere
i
mare
non piu
Delo
ma
teranno Bactra, e quelli sottoposti a Bactra e Susa fuggiranno tutti alia terra d'Ellade.
Vi sara per futuri (un tempo) quando
95
1'argentea corrente
100 zico,
tu, o Bari,
cadrai (4)
dal-
dune
le
e Ci-
il
Ma nemmeno
il
I'Occidente
mondo
fiorira
tu,
infelice
presa; e pieghera
il
il
(3)
Come
il
di servitu per
giogo
allora la
(2)
per cui
Italica,
vedrai
Corinto,
(1)
Ill
An-
Italidi.
105 gli
spargendo
(3)
isola sacra.
all'
giungera
Piramo
il
avanti a s
la
tua
tua torre,
363.
al
tratto precedente vi e
un
raffronto
in
Pausania
dopo
il
v.
(4) S'i,
loo.
crupapt? Ttdae-ai
p.
Q;
jcsoetTot
roiasat;
W. Ku^ixo?
cfr.
Badt.
Ill,
Mss. hanno
442.
nel
1.
VIII (160).
61
o Cartagine
suolo
Paziente Laodicea
(i).
un terremoto
distruggitore,
solidamente costruita.
non
tentesi
lascera
ti
Mira
bella
mai
te
(2),
ma
stendera
di Licia, la terra
caduta prona
stabile:
al
risolleverai citta
ti
scuoal
gift
no
pregherai di rifugiarti ad un'altra terra, quale emigrante, quando la nera acqua del mare, fra tuoni e ma-
suolo,
E anche
Anche
di
Armenia, sovrasta
te,
guerra
Gerusalemme
parte
(1)
(3).
servire.
il
115
di
affidandosi
Dio, quando,
il
verra
e abbattera
dall' Italia,
(4)
necessita di
la
timor
di
Gli avvenimenti, che in brevissimo volgere di tempo, imporomana in Oriente: la sconfitta del
Genzio,
la battaglia di
e la presa di
= 6q
tremore terrae
urbibus Laodicea
Eodem anno
(cioe,
propriis opibus revaluit. Sulla natura del suolo della valle del Lyco,
e della
v. Lightfoot,
regione circostante,
il
quale
Colossians
(p.
38
s.)
(e
non Phi-
discute anche la
data di questo terremoto, che da Eusebio e posto subito dopo 1'incendio di Roma; Cbron. Hieron. ed Helm. p. 183, 21; mentre il
Lightfoot stesso ne postula uno verso il 125, e raccoglie le notizie
Strab. XII, 8; Dio. Cass. LIV, 30;
intorno ad altri (12 av. Cr.
:
Ann.
17 d. Cr. Tac.
(3)
-OTE
8uaaep'tT)aiv
(4)
II
7; ecc.).
il
vs. 115
mancano
in
4>e"^;
in
manca
in
$ W.
O si
trova: o^aSov
Lanchester
6 Me8cov.
62
davanti
sinii
120 re
Tempio
al
come un
(2),
(i),
disertore,
un gran
udito,
fug-
sacrilegio
compiuti
molti
cuendo
trono di
gira oltre
il
il
letto dell'Eufrate,
altri
mano
con
Roma
(4)
Molti
peccatrice.
la
insanguineranno
cir-
pia-
Ma
130
allora
quando
onde
la
la
(6).
d' Italia,
'
molte
citta,
e faccia perire
gli
iss
del
(1)
Dio
(2)
1'
Fl.
B. lud. IV, 3.
II
I,
20,
a ed.
(}
alleati,
nell'in-
Nerone. V. app. A.
Vespasiano o Tito,
quest'ultimo.
(6) Eusebii Chron. interpr. S.
ma
piu
probabilmente
pii.
63
tesa ed anche
il
merose schiere
(i).
Infelice Antiochia,
ed
la pestilenza
Cirro (3)
mare
cadrai
terribile
il
sottq
le
citta,
lancie
quando
(2).
140
Allora
Siria?).
(?
f uggitiyo di
spada, dopo
invernali
(4).
all' Asia
145
dell'altro
guerra
allora
all'Asia,
sara
una sovra-indennita
di
(5).
Un'aspra
le
presso
fame
acque
le
distruggera
cittadelle
dei
Cari
del
lissime,
quando
quando
sia distrutfa
il
uomini
dagli
la
iso
(1) L'eruzione del Vesuvio del 79 d Cr. interpretata come punizione mandata da Dio a Tito, e annuncio della finale catastrofe,
fa parte del gruppo di leggende che riguardano Tito, ma qui e innestata a quella del Nero redivivus. Cfr App. A.
(2) Citati
in
14 sq.
ripetuti in Orac.
Malala, XVIII, 171, p. 443, 16 (ed. Dindorf nel Corp. Script. Hist. Byzant}.^
(3) Sxupov (axupov) $ W; xuTwpov Q; xoppov Gutschmid e GeffSibyll. XIII, 115
cken;
(4)
p. 334,
cfr.
Supirjv Alexandre.
Doppioni
Paris, ed.
(5)
s.
I,
cit.
Cfr.
Ill,
- secondo Wilamowitz
.
334, 17 sq.
350.
Anecd.
64
mondo
(i),
gli
uomin
ma
gli
sciocchi a cagione
avendo
e,
mani
le loro
nel
sangue
Vss. 152
XX' o.av
SS.
EUffe|Ji7]
[XEV
eVt
(3),
ma
che
nel-
UK' av3pa>Jta>v
xoajwo
ToXjxat?,
potranno cono-
allora
(1)
li
7raXip.[3oXoc
hanno
Paedag.
Ill, 3,
twvTsc
ol
piuXXa.
Badt supplisce
una breve)
ol
Geffcken
(2)
alle
8e e av8p. II verso
manca in Q.
si
trova in
^r)a\v
di
TJ
S(-
una lunga
W mescolato con
cfr.
igitur
pi^ouaiv
7taXi[j.poXoi
e'
libido crebrescet, ut si qui forte turn fuerint boni, praedae sint sceleratis,
De
(p. 632).
dopo aver citato IV, 51-53, soggiunge: simili modo deflagrationem postea futuram vaticinata est,
qua rursus inpietas hominum deleatur: xoi TOTS (vss. 159-161) unde
(3)
Lactant.
fiat
interierit.
necesse est,
ita dicitur
cum honor
Eadem tamen
placari
(Ovid. Metarn.
et cultus dei
eum
256-258)....
quod
paenitentia
et sui
p.ocxpo^uF
ruch 85, 12
TI
auY^cop^usi
Cfr.
Enoch, 63, 8;
91, 7, 2, Ba-
ira
1*
digrigna
umano
cendio
denti (i)
65
e che
distruggera
mezzo
di
genere
il
un grande
iso
in-
(2).
stolti
mortal!,
gete Dio grande alPira che prende molte forme; ma degemiti e gli omicidi e le violenze ;
ponendo la spada e
lavatevi tutto il corpo in fiumi perenni (3), e stendendo
i
le
mani
di
(1)
16, 10
42)
7,6X0)
Ppfyovra.
Ps. 34 (35)
Mt.
in
al
22
>
13
ha
(Lattanzio
ecc. Indi
"sVrai 6
opere
(ipteov-a), cfr.
(Jpuyfjios
IBS
per la
Giobbe,
xXauSjxo? xai 6
2 4> 5iJ 2 5> 30) ^ U> *3>
8, 12 sxe?
50)
16 -;
perdono
delle vostre
TWV oSovTwv
onde
(cfr.
13,
2s)'
(2) II Bate osserva come per questo sibillista la storia del genere umano s'inizi col diluvio e termini nel fuoco;ecfr. II Petri. 3, 6 7
^-^"
(5) EV 7:oTap.ots Xoi&occj.&s oXov Bsjjiac asvaoitjiv Isa. I, 1 g
.
uSar; CWVTI.
EV
Ma
in
ogni
rito
di
(Lu
pan
1' impurita,
(che e concepita sempre come
non potrebbe essere asportata. Cfr. Lev. 14,
UOOCTI xa\ /.aS'apo; I'cTai;
15, 5 Qui non si tratta
qualcosa
6
Xouaetai
sea!
pero,
di materiale)
come
Iv
in Isa. e nel
Salmo sopra
tanto rituale, ma anche morale, conseguita tanto attraverso la penitenza che il bagno; cfr. Giov. 13, 10 ; Ebr. 10, 22
pepavTicjilvoi
.-
Ta?
degli bsseni.
'
mosina
in
libera dalla
Jew. Enc.
morte
(1'ele-
Alms
66
amara empieta. Dio dara la conversione, nqn distruggera (i), fara cessare nuovamente 1'ira, se tutti
vostra
170
Ma
se nelle vostre
ascolto
amando
bensi
(3),
175
mondo
i)
1'empieta
tutte
queste
citta, e
anche
fmmi ed
sara su
vi
parole,
di
il
Ma
(5).
quando
ventato polvere e cenere (6) e Dio abbia posto a dormire il fuoco ineffabile, come lo aveva acceso, Dio stesso
dara
di
nuovo forma
o-jx"
gine che
vi
theology;
oXsae
sulla
ha dedicate
New
alle
(Volkmann; o;8wat Q;
[WTavotav
Some
S. Schechter,
(3)
Sta'jiupo? k'yaaav
t.
p.
e ie ps. - giustin.
ii,
gli
OAOV xcu
109,
p.
De Monarchia
sono elencati
(4)
Ill
(ibid.
altri scrittori
arj[ia
yiyisTov
in
W,
3-sou o'
si-gi
si
vedano
le
aspects of
Jew Enc. si
;
(5) xovl^S'k'as-'abaAosaaacfr.
Apol. 20,
ECT
^ ai
p.
sv tb
II.
(Goodspeed,
avaXamv
v ?>5ptffiv
i,
che citano
cfr. al-
"
e lo ps.
II
t.
I>)
parabbinic
"
74 (Otto,
j'Jjst,
(2)
giustin.
o'
penitenza-conversione
Preghiera di l\fanasse.
HdXT^TS-
tresi la
136;
gli
roSs
18, 23
p.
cfr.
nota 2 dove
stessi versi).
arj'^a -d-ruxTat
Od.
W,
179
(6)
in
con
accoglierete
non mi darete
il
iso
onorevole.
cosi
intenzioni
malvagie
citati,
Constit. Apostoll. V, 7, 13
TOIVUV
xai
aut^
EX twv aas^wv,
TTJV
TOUC
il
v.
186
rimettera in piedi
sara
il
mortal!
giudizio, in
mondo
67
di
tari oscuri
son
vivranno
pii,
di
nuovo
(1)
pii]
dando
loro
e tutti allora
si
dolce e gioconda
la
contemplando
(6),
sole (7).
che
ranno
Ma quelli
riguardeluce
Ezech. 37,
Cfr.
La risurrezione qui
non
190
del
[O
iss
dei
!]
soli
ma
giusti,
se precede
giudizio;
il
6'
(2) toy?
ha
Tous
o'
uT
y_urr]
Tta'X'.
II
A pp.
'/..
y.
Manca
in Costt. App.
88 aSava-crj [xsYXoio 3coiJ x.xi r^ttov 6'X^ov : manca
in <&, W, Const. App., Lactant. che cita 187 e 189 (Divin. Instt.
VII, 23, p. 657) in coda a IV, 40-43(3)
(4) vs.
(5)
(6)
II
V. 46.
testo
stcr6t|/ovTat
App.
iV\ss.
sono
s'taovtai 4>)
Lanchester pensa
molto corrotti (XO^OVTOCI Q, ouovrai
a un possibile toT'o^ov-at 3sov ay-rov. Ma e anche possibile che
il
novella,
i
(cfr.
Enoch,
cfr.
Dan.
58, 3
12, 3
104,
giusti,
4 Esdra
risplenderanno di luce
2 Baruch 51, 3 e 10;
Charles; Matt. 13, 43 ;
beati,
7, 9 , e 125
22, 30
ayYsXot sv TW oupavw) ; che e rifllesso di quella
e proveranno la stessa gioia nel contemplare la luce del sole,
;
XX'
a'5
celeste
altri.
Si
consider! che
gli
(7)
(8)
empi
la
Omesso
III,
in
e XT.
371, v. Introd.
LIBRO
Ma
tino.
che
5
su,
medesima
la terra
tadino
di
V.
Pella, sotto
che
re d'Egitto
di
La-
perirono,
dopo
il
cit.
il
cui Babilonia svergogno, presento cadavere a Filippo (i), e non veracemente detto
e dopo quello della
figlio di Giove, o di Ammone (2)
stirpe e del sangue di Assaraco, che venne da Troia e
e 1'Occidente ricchissimo
10
ad Ares
cari
del fuoco
1'assalto
taglio
divora
gli
e dopo
agnelli
Prevarra
molto
fra gli
[per
elementi
inizialel
bambinetti,
figli
della fiera
che
il
nelle
dieci
nella lettera
guerre
avra
che dopo
di
lui
(deH'alfabeto)
ha
la
cosi
iniziale (4).
primo segno
regnera quelli che
il
prima
lettera (6)
e XII,
(1) Clem. Al. cita questo passo (vsx.ov invece di vlxuv,
nel 6) Protrept. X, 96, 4 Stahlin p. 70); per la versione di vp^ySs
cfr. 1'uso omerico. (Od. 21, 424).
.
"
(2) Cfr.
Ill,
(3) iJ-rjXo^ayoc
in cui si
(4)
mangia
cioe
(5) I,
"
(6)
A,
383:
cfr.
Nonno,
1'agnello (pasquale).
162: (festa)
cilia
e poi
Memfi
(i).
cadde
69
sul
sottoporra tutto
potere ad un
ma
altro,
per
popoli e
trasmettera
il
del 20
lettera
la
colpira con la
abbia
spada
la lettera del
Medi.
tre (4).
dieci
nando assieme
per lettera
Ausonii
agli
(6).
25
generante
(7), malvagio drago
quale dopo aver teso le m-ini sulla
distruggera, e mettera ogni cosa in
cinquanta
il
il
il
so
cocchi, uccidendo,
monte
fra
due
mari e
lo
uguale a Dio
di lui saranno
(1)
La
ma
dimostrera
distrutti
Tuno
di
non
essere.
dairaltro
(8).
Tre
re
dopo
E dopo
verra
Sesto Pompeo,
35
la Iqtta
T, Ti^pio;,
(4)
F, ratos.
(5)
K, KXau5io?.
cfr.
Ill,
366.
Tiberis.
a-^amv, a^Tcoic'.v, KTOKOV, hanno rispetXII, 89 e Q; a<|/oppov aa 'Auaovibiotv, Mendelssohn. E' la spedizione in Britannia del 43 d. Cr.
(6)
II
tivamente
(7)
(8)
testo e incerto
W;
4>;
Nlpcov. V. App. A.
Galba, Ottone e Vitellio.
N,
70
un gran
rissimo
il
numero quattro
venerando
combera
ma
il
segno
nome
capira tutto
ranno
tre
nome
il
altro,
di
(8).
tutti
ma
(9),
Sono
uno
re
.e
di
dopo
dalla lettera
300
del fiore di
un uomo
un mare
sotto
sarii
di
questi
il
Nemea(7). Dopo
un
lui
(6),
lui
egli
eccellente e
o ottimo, o superiore in
te,
-i
tuoi rami
E dopo
giorni.
uomo
di
lui
d'alloro sa-
regneranno
affranta,
io,
la tre
degli
(1)
0(70);
(2)
T, Ti-o;.
(3) A,
dal
un uomo
(5)
questi,
portera via
e dopo ancora
iniziale
ma
montagne,
comandera un
il
(4),
(2),
sara
lui
di
figlio
non sfuggira al destino miserabile, ma soce lui cadavere ricoprira una terra straniera,
che avra
avra
di
numero cinquanta
celta salitor di
orientale
Dopo
funesto
(3),
dal
11
numero trecento
potere.
45
del
1'iniziale
completamente
-.
pii,
che mostra
40
uomini
distruttore degli
il
Ao[j.'.7iav6?.
(5)
N,
Niocov.
T, Tpa-avog.
mori in Cilicia, a Selino; e dei fiori di
(7) Traiano
opium graveolens, erano formate le corone per vincitori nei giuochi
istmici-. Find. Ol. XIII, 43! Nem. IV, 88; Juv. Sat. VIII, 226:
(6)
xuavoy_atTY)c, azzurro-crinito,
(9)
71
oracoli
io,
la
Dapprima
(2)
si
compianto
intorno
55
precipite-
ranno (3)-
con
le
le
la terra
la grazia
taceranno,
che
cosi
lo
anch'Egli
chiamera
dall'alto
del
in
amatore
stesso
antico
del
voce
cielo a
gran
vantavi sopra
ti
fulmine
ti
pofente
gli infelici
mortali,
-cosi
[tu
che
Perch
eo
65
ti
tu infuriasti contro
Edd.
Hervverden "Isi, 3-sov
yvcocj-/, Mss.
YVOJTTJ
da VII, 66; XII, 314 Geffcken Ma cfr. II. 15, 350 yvw-ot
-s YVWTOCI TS. fratelli e sorelle; v. Thesaurus gr. /., II, 694, A. B.
(1) "IstS-jc
7,
Tf)
Alexandra
(2)
I,
2,
il
v. 484.
(4)
dorf
aov.)
(<!>)
ha
Artapano presso Eusebio, Praep. Evang. IX, 27, 28 (Din503): T^posA^ovta Ss [Aixpov -ov NstXov ~fl pafoto (TOV Mwu-
1,
(5)
II
motivo
di
ritenere
vv. 65-66
OATJV ~r,v
interpolati appare
chia-
YHWH)
attri-
rissimo.
(6)
buito a tutti
Ps.
II, 2.
membri
(LXX: xaTa
d'Israele
cfr.
una
72
al cielo
beati;
cadesti dalle
75
'ultimo tempo,
mente malvagi
grave suono,
e animali e
cose
so
in
(2),
non
stel'.e,
non
quando
ma
gli
malvagi
si
saranno
completa-
affliggeranno, aspettando
celeste
che venerano
essi
che
invece
di
Dio
pietre
degli.
fede in
siffatti
Tmui
al
fuoco,
scioccamente
e Xoi, Atribis,
la
citta,
non
guerra
Coptos,
Abido,
lascera,
Eracleopoli
(nqn pestilenza
nutrice
illusive
;
il
pagherai
ponendo
oggetti.
na-
rame
fabbricarono fusi
li
le
.gli
e d'oro e d'argento
90
con
colpisce
zioni accettarono
85
nel-
dire alPEgitto,
uomini
dell'immortale
1'ira
malanni,
(i).
com-
avrai in
di
tu
quello
(3).
(1)
(2)
-oXXa
12 13
aXXa (pofovpivoi
5-eov.
le
citta si ritrovano in
35j sq.
i
Ox. Pap.
(XI)
1380 del
pr. del 2
sec.
11.
17-18;
5) e
Metam. XI.
73
Verra
infatti
il
(i)
tori
altari
gloriosi
dalj'animo barbaro
egli,
(2),
tuoi
san-
terribile
95
numero
in
e allora,
1'Asia piangera,
provenienti da te,
quali,
uomo
che
cos!
assediando
(6),
distruggera
ogni
volando con
dall'occidente
desolando tutta
il
capo.
100
Persian! fara
la terra dei
agli
rallegr6 incoronandosi
si
che ottenne
la
risorsa,
parte
(5).
salt!
leg-
terra.
Ma
ios
(i)
oajtsoov)
V, 98, e
-
un sommario
non mi sento
rotto,
di
TtXvjasil TE
e cio" per
il
LXXXII, 32
(3)
7cojji7i:Xr]5ci
(4)
a/ca^wv
Lc.
$ W.
23,
18
'i.7:at^o>v
e salta
mancanza
pco^ot:.
Geffcken.
spiegazione in prosa.
Trap'ly.TzXayoir'. TE
- anche
per la
(2)
rivelano
jcloov
IV 179-190
II
Geffcken
nspi-
-sptTiXr^sia? oreoj-a?;
4. 3.
Ex. Par.;
rta';tov
o'Xe^pov.
(5)
lito
oe
in 4>
W\
il
v. 101 e ristabi-
HEJCWV
Exc. Par
il
suo posto hanno un rirnaneggiamento del vs. 108; col 103 cfr. Ill
544. Cola rimane soltanto la terza parte degli uomini, qui del necessario alia vita (oXov p(ov l|aXa7c<z?et vs. 102 cfr. Thesaurus, II,
al
SX(J.aTi
Apoc. 9,
;
xoupw; Exc. Par. a
13, a
15
lg .
74
gognata
(i),
Beati.
tutti
distruggera
no
sara
un
allora
mandate da Dio
re
grandi
re,
(2)
contro di
potent! mortal
il
siani,
La
iio
? (3)
e rivela a loro
il
distruggera
Persiani e
gli
archi
(1)
mo-
strare
molti
lui
e allora
avaioE?
e geniale
fuoco
brillera
Geffcken per
congettura di
xrfiic:
fmo
<b
l
l-'.
Exc. Par.
4>
l'
opera
Magog:
Re
una figura
Antimessia;.
di Anticristo (io
Enoch. 56,
cfr.
o- 3
(rcS?
xa-a-arffiv
6
;
(4) "I[ir]pac
ma
^5) -65otaf rs
il
13
cfr.
lp.naiCuv
Agg.
2,
I^TCai^erat
32 ecc.)
v. 249, e con
con XIII, 33
cfr.
rtarouc
per evitare
confusioni, di
ss
au~r)v
direi,
emendaz.
di
il
indi
108
cfr.
V.
97)
1'Apoc. 9,
cfr.
414
1C .
s.
Meinecke per
75
Pergamo sacra
alle isole.
con rumore
tuono
fin
[?
fondamenta\ (i) e Pitane
uomini completamente deserta. Lesbo
tutta precipitera nell'abisso profondo, cosi da perire (2).
si
mostrera fra
Smirne
Bitinii
o: dalle
gli
arrotolatasi
ella
gera;
I
di
sotto
suoi precipizi,
piangeranno
distrutta (3).
Siria,
un giorno pian-
130
grande
1-25
(4).
Guai a te, Licia, quanti mali ti prepara il mare, salendo improvvisamente sopra la terra dolorosa, cosi da
scuotere con un malo moto e con brusche correnti la
terra di
produce
Licia,
senza profumi e
che
quella
li
(5).
Terribile
sara
ira
quella
la
mare rovinera
la razza
il
tauri
(1)
130
Mss.;
(JotpuSov
fia^prjoov
Alexandre ma,
meglio,
135
Ppo
Mendelssohn.
(2)
Cfr. v. 316.
(3)
Cfr. la 7
Wien. Ztschr.
(4)
(5)
f.
Visione di
d.
Daniele
gia
cit.
sono forse
scelti
(vers.
per fare
un giuoco
di
p.
Kalemkiar
228,
19.
a^upov e fAupi^vouv
parole su
Myra
la capitale
della Licia.
In-
76
forme
sulla terra,
le
generate
I
poeti
1'Epidano uccidera
lamenteranno 1'Ellade
dalPItalia tagiiera
il
Lapiti
tempo
quando
airistmo
collo
un
aver
di
della
re
grande
uo Roma, uomo simile a Dio, cui, dicono, genero lo stesso
Giove e la signora Era il quale, con la voce tutta da
musa del suo dolce inno affaticandosi in teatro (2),
il
145 infatti
genero)
quita
Da
che
sua
le
hanno
mani
sul
in
orrore
ventre
lo
(che
pecco contro le mogli e fu formato dalFiniAndra verso i Medi e
Re dei Persiani, cui
(3),
(4).
(1)
madre.
e svergognato
la infelice
ai
quali reco
.riesce a
(3)
Wilamowitz).
-f^oyyto
[AeXv/jSios
(Geffcken,
-j[j.vou
per ^EXi7,3iac
scendera
il
mento sotto
madre,
(v.
Bonwetsch)
e fr.
greco (Grenfell e
lat.
Hunt, Asc. of
Isa.)
Tis-
ha nella seconda
(4)
I-/.
[jitapCv
v s"5s'. av^^wnou
paaiXswc
Castalio per [iixpuv Mss.
av6[j.ou
77
che prese
dini e
egli
citta- 150
come giustamente
10 cantai.
ed
il
re perirono e quelli
Ma
quando duche da
grande
tutta
un
la
terra
solo distruggera
per punizione (2),
grande
astro dal cieio cadra sul lampeggiante mare e bruciera
rante
11
il
popolo giusto.
il
mare profondo
e la
astro
il
Babilonia (3)
stessa
d'ltalia,
la
gli
terra
Ebrei
ma
resterai
Mss.
IHO
il
(1) cpaviv~o$
155
ma
tutti
(5),
tempi
dre, ecc.
25).
s'tvexa
Cfr. Apoc.
TI^';.
8,
10
VII,
15,
Romam
veritatis
trucidarit.
(5)
Cfr.
v.
Ill
cfr.
Ign.
149
356
Coloss.
Smyrn.
e'^vo; a.
ss.
I,
Tot?
=v
OCY'-OU?.
Aao;
78
quind'innanzi
IBS
rendendo odioso
(i),
tuo
il
suolo, poich&
mal-
o citta
in te,
1'illecita,
Ahi, o citta
vedova
pere,
siederai sulle
ti
(3).
alture
ed
(4),
le
ef-
vi-
fiurhe
il
no Tevere piangera te, la tua consorte, che hai cuore omicida e animo impure.
Non
dici
sai,
lo
te e tutti
quando
v.
II
(1)
il
traccia
164
Apoc.
III
St'ultimo
8, 23 OTI
II
EV
TJ
biblici
Clem.
764;
(papjxaxta sou
Rimani
sola,.
da
esclu-
^avlp/i^oc e
(Charles:
passo
il
aut?jc)
come
e,
si
I^Xavedra,
173.
Paed.
^avr'a adapts
Clem,
7.8
Geffcken
per
xat
10, 99:
II,
(Apoc. 18,
cita
un passo
:
r\
-ap'ofxTv^
pena
Roma
di
14, 13
Tr,y lp.7]V
~~-
e nel v. 168)..
di IV, 33, s.
46) xol
(Stahlin p. 216).
Sofon 3, it Cfr. Ezech.
delle
I,
la
naawv
OUCTJAOOS
la citaz.
Anecdota graeco-byzant.
valga
v.
cfr.
Al.
lonia -
Tutto
Isa. 47, 9 ,
l^vrj',
nello stesso
27,
glorie.
saw/a?
sic.
non
come prima,
7ioijTix7)
Segue
tue
le
da questi luoghi
Cfr
(3^
esistente, e
te in quella terra,
vrjSqaav 7;avT2 Ta
ispirato
di
come una
(2)
Dio sempre
tuoi distruggera
sara piu
175 vi
dersi,
por <ji
^aat)>sfav;
Piuttosto mi sembra
dum
scandet
cum
(Horat.
(5)
V.
n. al v.
169.
Capitolium
IV od. 15;
III,
30).
79
Ed
Ade
tartarea di
qua regione
abita la ini-
divampante
(i).
vergogna. Pithom
(3),
iso
la
rimarrai
Ma
iso
(5).
sullo sporco
la
sua tunica
Tebe, dov'e
la
il
distruggera
'i)
(2)
i5 .
Puo
uomo
abiti
essere un'allusione
all
(6)
selvaggio
/Ssiaa,
w.
se al
tempo
mentre
(4)
(5)
il
V.
Eropoli, perche
riferire
il
Ai^oXt?
a.
Cfr. 231.
Questc
186
si
ci
tratto
adatto ad un contesto
[JLOVT]
al
xoujJioto /.patouda
tj.rj-'e'(r( v
p.r,T
Yvoi[iav
cfr.
Od.
18,
molto piu
ripetuto e riferito a
bilonia-Roma.
(6)
spiegare
non sembra'qui
TcouXuETris iyivQu cu
di
79.
Ba-
80
o sventurata, sola, e pagherai
gerai,
il
fio
(i).
Un grand'uomo
195 Indii
Pen-
di
un uomo di grande potenza ti abE chi esporra tuoi destini, o Libia miserabile?
E qual uomo piangera in modo compassionevole te, o
Cirene ? Non cesserai dal doloroso lamento fmo al tempo
tapoli,
tu piangerai
battera.
della distruzione.
Tra
200
Bryges
(2) e
(1)
II
testo
ed
essi infatti
193 e stata
la fine del v.
e XI, 6?
portato a 192 e viceversa questo da Rzach, secondo
dov'e ripetuto il v. 192. Prima del v, 193 bisogna sottintendere
;
una lacuna,
cui
in
B. Got.
copio,
tili
I,
un oracolo il quale diceva: Quinmense (sub novo Romanus) rege nihil Getjcum iam (metuef] e
Belisario a
Roma,
fu prodotto
delle interpretazioni
178,
v
1st.
che se ne diedero
SS.)
o0
apfxoviav Ttva
r\
TCOiouiJ-svr)
TE Po[j.at.cov I? JXV^TJV
a{j.tp\
IXBouaa
I^TJ^
~a ^-pa-
~a Ilp<3KV ^orr
av-
luSr,
si
Aaaupioui;
BpsTTavJw
generale
81
merosa schiera
mandera
figli
ai
quando il
Sidonii una nu-
te,
Ravenna, e co-
Siria
gallica; e uccidera
Dio
di
(i),
Indiani,
non
-205
imbaldanzitevi, e voi,
Etiopi;
superbi
poiche quando
la
gando intorno
alia
e dopo la
zione. Cosi
una
fronte
cintura,
dominera sul
210
tra
lamenti
Quando
infatti
le
la triste
distruzione che e
tre sorelle
fili
215
avvolti condurranno
il
fuggente con inganno attraverso
dirupo dell'istmo, 1'elevato in aria, finche tutti lo abbiano veduto, quello che una volta tagli6 la pietra col
il
-e
(1)
SEOU -rxvou;
Testo oscuro
cfr. v.
62
le allusioni
sso
(3) ftspiTiapvoXov
r.zpi
TOV -6Xov
Volkmann.
(4)
(5)
di
cfr.
App. A.
all'altro
di
(taglio
Simon Mago:
dell'istmo
82
quanti
225
la f alee,
che
cosi
dara agli
uomini
tutti gli
da nutrirsene grandemente,
carni del genitori del re im-
altri
le
mangeranno
puro.
Dapprima strappando da
re.
con
dici
sovrastano morte e
citta e dol
popolo giusto
terror!,
salvato
(2),
a malvagi
e per
gli
uomini principio
nuovamente salvata
mali e grande
condottiero di
230 insolenza,
Un
e a v verso?
che
destini,
di
ti
dai Fati,
flagello per la
non
se
di
verso
lo
la
ti
persuadero
uomini
tra gli
(6)
ti
Alexandre per
Buresch
(2)
(3)
perche
?
dici
Vi era
la
La
mostrava ed offriva
critico te lo diro
compagno
deva miele
se
Lancia
state mutate.
un tempo
diffuso
si
mondo sono
235 le
240
re
cfr.
Ill
lingua che
(7)
397): v.
tutti gli
spanuomini
Dan. VIII.
atridajisvoi;.
.244.; 245;
230-231
cfr.
vv. 182-184.
(4) puppet?.
(5) SuJl'intero
Autol.
p-jatv
II,
TWV
Evang.
15,
13
passo 228-246
:
01
jipcxprjTwv
Y?
(p.
v.
Introd.
Int<pavei5 acrrepss
102)
II
Aristobulo
p.
Qui
x\
cfr.
Theoph. ad
XajxTtpoi eiatv
presso
Euseb.
\A-
Praep.
193).
83
buona bevanda, e
una
sua
pianta
stretti
gentile
Per
(i).
crescere
uomini
principio
creazione
di
la
per
termine
gran
nuovo
di
I'afflizione.
sofferenza
turbata e salvata
tutti
per
duce
primo
consigli,
faceva
Destini
dai
gli
della 245
(3),
uomini.
Ma quando
la
persiana cessera
terra
dalla guerra e
Dio
che abitano
(4),
(1) xol
TiSaiv IrsXAev
quepa
rou8' KVEXEV
aou
8' Ivexsv
= 229,
Wilamowitz con
il
cod.
P.
(Mono-
Um
deinelwillen] Blass.
230.
(4)
uomini], per le
Mss. Edd.
[gli
n,
(p:
366)
domum
autem luda
slgnificat,
(Gal. 6,
i6 ).
monte Sinai
Enoch
26,
il
il
M. Sion
il
Xo
T7]?
7%;
anche all'oracolo
(6)
cfr.
si
Gfr. 424
5, 5 . Si
di Delfi.
s.
pensi che lo
stesso
dove
il
centre dell'om1'
o(ia-
nome spettava
mani furibonde
dei nemici
mani
le
ma
(i),
malvagi.
nuovo un uomo
allora vi sara di
quale stese
(1)
sopra
84
eletto
dal cielo
(2)
Le emendazioni pro-
rponaia.
aXXa
il
Pot-
jiipii;
il
te-
sTrjaoua
il
xXXa $o$
a-yjaEtE,
spiega che
il
Ma
se
soggetto
il
sia
Mss.
(3)
ammettere uno
Geffcken
Trail,
cfr.
'
iato.
ad Sntyrn.
cita Ignazio,
2.
I,
n. Credo che
che
in
Apoc. 22.
ci
come pianta
7]
STUI
[3aatXeia Irjuou
TOV alcSva).
si
diBarn-. (V. 13
Ma
ol
piu significative di
tu'tti
di ricercare
el
il
c.
a questa:
(6)
XI, dove
-Ijj.iXr,<jsv
VIII
xa\
^aXiv
lo scrittore
TW xuptw
dopo una
Iv
eic
Tipoipave-
serie di
aXXco
'
xaV
raura
X'sYef
e'arai
ote^ooouc TWV
uSaTuv
T^otSv
TOV
daismo,
si
Goodspeed,
il
p. 199)
Giu-
85
gii Ebrei, e che un giorno fermera il sole, parlando con bella parola e con sante labbra.
Non tormentarti piu Panimo in petto, obeata(i), figliaaeo
timo fra
di
amato
Giudea plena di
solo fiore
Dio, ricchissima,
e santo rampollo
(3).
(2),
o luce buona
i-uXov TO
TOU 5uXoy
siys,
rapa Ta?
^epuTSUjidvov
TTJC
wrfc.
otcijoSoos
TWV
we TO
xat AausiS
(4)
uoctTtov,
x.
T,
).,
suum, non
illud
lignum
in
paradise quod
mortem
inculcavit,
unde populus,
peribat in eremo, bibendo revixit; sicuti nos, qui de.saeculi calamitatibus extract! ..... ligni passionis Christi aquam baptisiti
qui
smatis potantes,
(Eso. 4,
17
fide...
14,16-21;
reviximus.
5 23-25?
ma
da Mose stesso
fitti,
si
noti,
nella
12 13 ):
Quindi anche
la
7 5-5) e interpretata
verga di Mose
come un sim-
battaglia contro
da GiosuejEso.
17, 8 16 ) e
Ep. Barn.
il
gli
le
man!
Amalechiti, (scon-
c. Xll.
Ma
rispetto al
Legno,
maledizione della legge, fattosi egli maledizione per -noi, secondo e scritto: maledetto chiunque e appeso al legno.(= la croce).
dalla
Ill
cfr.
1'introd.
cfr.
v. 427.
785.
2) TJSTtoST^Ivov
avSoc
(^aXoj
Opsopaeus)
s'pvoc,
Trs-o^Tj^ivov
Lanchester.
y vo ?>
^it-
Non
e inspirata di inni.
sulla tua terra
ass
il
ma
Greco:
il
sacrifici
Dio
la
tutti
di
le
con
lode di
sofferenze
che
cielo
il
pariare gli
fino a
mondo
seminato ne arato
sia
(6),
sulia
le
le
bocca vana
(7)
(1)
(2)
cken
6[J.652^0V
xot
x.
[i.
il
^'J
"X.
Blass
mortali
non coglie-
terra.
cose,
La santa
VOUV.
rpa:ieav l-ujTyjaovrai
Volkma"nn
Gefr-
quella del
a~?
(4) Cfr.
EyTfOV
if(y.(ai
yXtixjjatc a.
La tavola
1'
nasconderanno,
vi
e labbra stolte.
jjLouoai?
testo adotta
(3)
cose che
si
ne avvoltoi,
gli
finche
reggitore di tutte
il
altri,
cambiato;
fuoco ardente; ed
il
una pioggia di
ranno piu un frutto buono
scano
aso
in
benedizioni,
quelli
un
onoreranno
ti
375
ma
legge(i);
di
270
piede) in petto
al
di
(3);
piu
letteralm.
86
E.
Tempio,
cfr.
v. 407.
^OTl(tOl?.
Sap- 3,5-
539
ss.; 647.
Geffcken per
viot?,
voou
<t>,
^;
iotc
Alexan-
87
portera tutte queste -cose
una corrente
(r),
sorgente, e
pietra e dalla
dalla
scorre
giusti (2),
di
miele che
latte
ambrosio
una gran
fid
io
lamentero amaramente
degli
poli
dei
loni,
te,
ispira
infelice
bella
dicea,
citta (5)
remoto e mutate
atirpe dei
tempio
di
in
come
polvere
perirete
!
Diana
te,
Efeso
in
(7)
oscura
il
(6)>
Lao-
guai, o
distrutte
NelPAsia
Guai a
da ter<^
le
290
e alia
ben costrutto
ass
fiducia.
il
29
abitato.
Dio
allora irato
cielo
la
nell'etere dal
sommita impura.
In-
dem modo:
III,
immortale abitante
261, 581.
(2)
Cfr.
622.
Ill,
in.
(3) Cfr. v.
(4)
Cfr.
(5)
Cfr.
(6)
Lacuna
Ill,
Ill,
459-
471
s.
IV, 107 s.
'
[AuBffiv TS ysvsi
v.
<I>
^F Clem.
Edd
u-rtx Mendelssohn.
88
avranno un
mortali
g!i
(i).
305
terra
li
il
Cuma
la
alzera
insieme
sis
uomini
di
le
le
Verra an-
(2).
porte di
(3) alle
ingiusti
tanta
ispirate
senza
gioia (4),
(5).
II
ma
allora
caduta
legge,
giacera
grideranno
crudele di
popolo
Eridano
razza di
Guai a
(6).
te,
Cibyra
(7),
(1)
Un
Rzach o p.f
di
av-
piu.
malanno.
il
lui
sue correnti
azzurre
correnti
aspettando
di
atei.
cielo
al
piu
morta tra
con
folle
mani
Cuma
gli
cosi
suo cantore
non
uomini -a
310 nelle
svergognati,
tempo; e allora
11
Tonante dal-
in quel
gran panico
Lanchester.
vorrebbe
il
di
in
/rrf;j.a
il
con
JAETOJKUP
195, 210.
(2)
Cfr. Apoc. 20
(3)
pyov
ecc.
(Omero) Geffcken;
cfr. v.
Alexandra
Saji-opvov
122.
xX%a
Lanchester
-^ap[j.
Alexandre.
(6)
(7)
Klpxupa Mss.
(5)
Kt^upa Mendelssohn.
xuavsoicrtv
Geffcken.
',
89
un luogo
(2)
di
Termodonte.
dro, o assegnata
la spiaggia,
denza
onde
alle
ti
notturne
sotto
Provvi-
la
distruggera
Dio.
di
Che
sorte
dalla
da cima a fondo
320
Mean-
io
un uragano
la terra
dall'alto distruggera
le
alia
cose,
Febo
vicina di
(3)
3-25
effemminata Mileto,
la
il
sagpro-
fruttifera
delicata
Sii
tuoi giuo
Dio,
questa,
per prima nelle -tue
grazie, perche apparisse a tutti i mortali che era una
tua grazia speciale, ed essi considerassero, che dono
la
terra,
dizi
Dio
330
faceva.
le
emend,
(1) KETco^rjxcts
adatti raeglio
Ma
yetoa.
Castalio per
di
all'
non e ELXouTo?;
commentator!, Fallusione
nXourum (Mss.
IlXouTiov
al
di
scrittori
IV ed.,
Geffcken
Psyche.,
(3)
I,
classici
riXou-w)
p.t-
con
Mss. (Buresch).
ritenendo questo s|
jcejio'irjxa?
(2)
tutti
tu conoscesti
da
un uomo,
far passare
Ramsay,
s.
v.
Hierapolis
in Lightfoot, Coloss. p.
antico
oracolo
dei
12, le re-
morti, v.
Rohde
213, nota.
riferisce
a questo
proposito
Pausania,
X. 12, 5
MUTT]
xal
f)
le
St,8uXXa ( HpO(fiiXr|)
J.IXSTO oi xai ig KXapov TTIV KoXo^wviwv
A^ 6v TS xat ic AsXcsou^. Presso Mileto era 1'oracolo d' Apollo
a Branchidai,
cfr.
Farnell.
ss.
Indi ragionevolmente
il
con-
90
Desidero
e
vedere
il
335 nella
di
sabbia, al pescante
Povero Ellesponto,
la
340
mergo
(i).
congiungera
d'Egitto conquistera
barica atterrera
il
il
Lisimache
Pisidii
una
cattiva contesa.
pianta (4)
in
(5).
una
popolo arrecheranno
loro
il
51
tuono,
la
voce
di
Dio, ed
incorruttibili,
ti
piu saranno
terra fiorente
il
tempo
n&
finale,
vi
(2)
II
Wilamowitz. Lisimache
Austria-//)
(7).
per
Buresch,
sul
Roma
av. Cristo).
(4) Cfr. 137 e 163
non
(i)
(5)
distruggera
(3)
la
con
Italia tre
345
ti
grande
re
il
le
(jj-evetc
e Fllippo
(200-196
Tvavlpv^oc).
il
quale
emenda
^eou
<f
wvr|V
u. Pp. x.
iwaxouaat
$.
<p,
<J>
I^axouijai
',
I'.
o'atSiptov
ava oupavov supuv... inaxouaa* Alexandre; larat 8' ald'pin; orav oOx. $,
u.
Cfr. IV, 175.
^p.
<p. iTcaxoucrj Geffcken,
pav-v? eupu;
(7)
tolo
in Schechte'r,
91
Ogni cosa
ciechi
si
annerira,
sara
vi
oscurita
e belve
mortali
[saranno]
sulla
malvage e
terra,
[vi
sara] 350
riconoscano
Egli allora
g\\
uomini a
di
mandre
di
agnelli
e di pe- 355
conviene amare
il
umana
e.
in
sanguinem. (Charles e
cfr.
86 della sua
dove sono dati
nota a pag.
1897)
The
ed.
parallel!
o pasiXeu,;?
(2) Cfr.
(3)
cken.
Slfju:
oocptr,s
III
xai oo^x
30
ss.
Sixaiwv Mss.
Sulla
ecc.; Jew.
(4)
(Jopo aver citato IV 169): deinde alia Sibylla caelestium terrenorumque genitorem diligi oportere denuntiat, ne ad perdendos hor.ii-
rcYY
ve>t
Mss hanno un
altro
-r.v)
Y^vos avSp. PIOTOV Mss.; PIOTOU Lactant; papo/ Mendel issohn Geffv. 314 Lactant ; /ravra; 6XI<rcken, Pporoev Lanchester; cpuX. av.
in Lactant. e Rzach sostiallv
-6vTa
Brandt
ad
'P.;
(v. 358)
tuiscono ocsvaov
TS.
92
matricida
dalle
ed
nell'arte
1'uomo
macchinando
(2) f uggitivo
della luna
mente
nella sua
ta-
365 glienti
gli
consigli
uomini
egli
uomini
altro fa (3),
370 egli
li
sara
fino
ma
che
quelli
si
perire
rannicchiano
vi
del
della
Macedonia
un
paura
per
375
molti
soffio di
tempesta
soffiera
(7).....
re.
sopra la terra e
la
allora
pianura
(l)
dere
- etc.
(3)
Cfr. v. 220.
(4) Cfr. v.
(5)
19,
Cfr.
104.
Enoch. 100.
5 et fluet sanguis
(6)
(7)
(8)
Cfr.
II
Cron.
more
12,
Apoc.
14. 2o
torrentis.
Ger. 49 (42)
18
51 (44)
e-
si
93
celesti
acqua
uomini
sugli
fuoco
(i),
in guerra, e
sopra
le stragi I'oscurita
Dopo che
re
e- .gli
cielo,
dai
cam pi
sangue,
e distriizione
aso
popolo saggio
II
(4)
sss
imprudenza e
dall'au-
fligge
tempo
.....
(6) .....
In te infatti la
la figlia
col
si
seo
con-
proprio padre
giunse come sposa (7) in te anche i re contaminarono
uomini malvagi
"la loro bocca sciagurata (8), in te
gli
;
mentabile
Ill,
u)
Cfr.
(3)
fi
649
(9)
Ill
Ill
au-tc.
Per
1'
insieme,
in
cfr.
s.
185
149.
Babilonia
Roma.
10.
(8) Cfr.
(9)
691
p-fj^ep-s I'aas-at
(5) Cfr.
modo
bestie.
ss.
(4) Cfr. v.
(6)
le
citta,
4, 2 -
apostrofata
in
qualche
94
te le fanciulle
custodiranno
vergini
vidi distrutto,
una mano
di
400 stato
spento da tempo
te Tincendio
di
presso
il
quando
(2),
io
costruito
405
un Dio senz'anima
pietra (6), e non venero
indifferenza
n&
(7)
di
di
abbandono
onorarono Dio
quali diede
viventi (8), ai
santi sacrifici ed
410
ma
in
ecatombi
rovina
un
(9)
(Joio
T%
TTJV
ip-.Toot?
ora
di
guerra
rcocpa creTo
respiro,
con
distrusse
e lo
salitovi
impuro,
ma egli
TJJC
d'oro,
gran padre
il
il
lo
ed
re oscuro
un ornamento
stesso perl
Geffcken oO-oSpi^ovos
u)a)s
TTJC
Ttap^svi-
xot xoupai nup Iv^sov wprjaoucrtv (Opsop, per euprjaouaiv Mss.); Ilapa
asto T yet iptXojrap^lvou auXrf?, emendazione che riconosce anch'egli
di
Vesta, 64
(4)
Teyyopvov fflfy6|j.evov
SEOU -Tjpfjjtova vaov.
(5)
xai
(3)
Geffcken)
ap^tio^
xi
(6) Cfr.
Ill,
13,
u xodjiov,
(8) Cfr.
Geffcken.
atlv I6vra sx
ai&ijLaTos
aurou
11
autSSv
/.^? IXni^oyievov
Rzach
(TE
XTI^OJAEVOV ?
ayvou Buresch.
ecc.
(9)
278.
Cfr. v. 267 sgg.
122;
95
Venne
infatti
un uomo beato
affid6, e
altri
dalle celesti
sfere (dalla
che aveva
mani
(3)
comandb su
che
nelle
volta
celeste)
lo scettro
che Dio
bene. e a tutti
tutti
4t&
buoni diede
gli
egli fece
questa
(5),
tempio
(6)
Testo
(1)
aSavaTTje Irci^a?
(2) Tito e
di
raggiante
degli
ornamento
pose
20
il
bellissimo e lo fece
a^avarot? aTco^a?
arc'
del barbari
Vespasiano, e
Geffcken
miscredente ;'come
it
Roma
vtxrjTT)?
raccontano diversamente
si
y^c
Y%I Lanchester.
piu
incertissimo;
(Mendelssohn, Rzach)
OCTC'
vi
atti sacrileghi
gli
com-
piuti nel
di
',
confuso con
Nabuccodonosor,
15 (1887), 62-69.
le
(gli
angeli
noi
Geffcken
413,
cita
ammoniscono)
si
abbiamo abbattuto
il
muro
di
Sion
passo v. Introd.
(4) Cfr. Isa. 60.
5.
(5)
(6)
Vs. 422
Rzach
xoil
xoajJiov xaTl^Tj^'
TE voov Castalio
E7io'i7)ffv
&YIOV TE (3>
vs. 423
*,
-.out
Ivaapxov
',
T'
otxov
xX6v(xatvov
96
425
fedeli e
tutti
Geffcken rcsptxaXXda
xai
giusti (2)
r)8!
^rcXaaasv
la
di
gloria
TwXaae.
(Mendelssohn per
xo<j[j.0'j
vedessero
Dio
Mss.);
T' Ircoajasv
Xia, Lanchester.
Con
Testam.
V.
alle
concordanze
e al
LXX
e al
estraneo
ai
anteriori al
V.
41 (ed.
Ill,
III
Eusebio, If.
Cost.
dizionario
N. Test.
I,
4,
I,
5, i
(ved.
Heikel, p.
Mommsen,
95, 7);
come
p. es.
Ippolito
EXSYX.OS, VII,
II
di
queste citazioni
non
cristiani
Fusa
Porfirio,
De
Verbo
Absrfin,
al
-
I,
i2
gr. Ivavdpwnrjffi?],
Gesu. Degli
i
corri-
scrittori
TTU^O^SVOC w?
TV;
7:aXiv
po-
aaapxou xaTayvous
pav,
il
x.
-.
X.
i
rpocpj;^ l::
TTJV
I'vaapxov avaSsSpapixac
visibile,
che
gli
vorrebbe dare
dunque probabilmente dF
paoline
cfr.
(1) Cfr.
Ill,
776.
v. 251
(2) Lactant.
s.
Divv.
ventum congregabuntur
.
sancta
cum
Instt.
iusti
VII 24, 6:
ex omni
(p,
terra-
constituetur
iustis
designat,
I
passi profetici sul ritorno del popolo dall'esiglio e dalla dispersione sono notlssimi; qui tale aspettativa e universalizzata.
97
sua amata
la
Eterno,
dente
presenza
(i)
1'oriente
Dio
gloria di
la
cantarono,
(2).
1'occi-
non
Infatti
vi
ne rumore
il
di guerra,
finale
tempo
ma
in tutti
dei
Santi,
un giusto gareggiare
43
(4).
grande e universale
citta
sulle tue
montagne
sul
(7),
non piu
terribili
Parti
hanno
ti
tu da
(6),
ti
un terremoto
ma
la bocca
come
435
stenderai
mondo
in
regnerai sopra
potere per
il
quale
tieni,
.3o?;
Wilamowitz
Mai.
pOT<Hcri
ritiene che
440
ersehnte
delight, Lanchester.
(2) Ps. 112 (113)
(3) osiXoTct
i,
Gestalt,
Mss.
(^pOTotaiv) 8stva
ra osiva Castalio.
8.
|3.
oeiva.
(4) Cfr.
386
ss.
Cfr. v. 186
(7)
^y^
x<* 1
^P OVE
ypuaorcsoiXs, di
~^o^ts
Era;
II.
611.
I,
5.
quest'ultimo,
aggettivo,
in
Sofocle,
Antig. 614.
(8)
cita
Aristofane Acarnesi 82
Plauto,
Stick. 24;
(9)
Miss. xoaTEiv.
Sembra
inutile
emendare:
Tca^eiv
Volkmann,
Lanchester.
(10) aT6[jia
cotjAuj
Geffcken per
at[i6v
Mss.; arro^'
aj>r);j:ov
Alexandre.
anche tu credendoti445
all' Asia,
(i)
Ma
amara
regina..,..
veleggeranno
tempo
mare sara
il
navi verso
le
grande
asciutto
che
si
un gran
flagello
di
terribile
Cipro
finche
via,
Sirene
le
quando
Su
(6).
Fenicia,
una
cada
quando
si
ca-
Tiro,
ti
so-
cattiva
lamenteranno davvero
si
stribuzione d'Egitto,
tu
ora de-
Non poche
una
caduta, allorche
piu
Asia che
flagello
1'Italia,
vrasta
non
la
grande
acqua e Greta pianura,
e Pafo lamentera (5) un
455 infelici
prezzo di
di
mandasti
darai
tuoi nemici.
ai
Nell'ultimo
produce
perche
appunto
450
98
(7).
congiungeranno
re sver-
(1) SrjTs-iov-ac
54, 8,
i.
romane;
e su monument! (Mon. Ancyran.)
(2) et? xptaiv
(3)
Ho segnato
(4) -aji-ipopo?
le
ai?i Alexandre
(6) Cfr.
1
IV 128.
Baruch
7) Cfr. 2
e da poeti.
Mss.
ma
Mss. Edd.
Buresch
Geffcken.
10, 8
chiamero
le
sirene del
sciacallo in Michea,
i,
mare
;
Isa.
aipr,v sta
13,
2 i (22
Geremia 27 (50) 39
Aquila)
ore xvAair' sia forse da leggere
(8) Lanchester pensa che per
.
cfr.
IV 2O.
99
gognati
Egitto,
le
Macedonia ed
sara in
vi
mondo
sul
di
riempiente
un
stabiliranno in 460
si
Asia ed in Libia
in
sangue
Roma, e
re di
(i)
po-
tenti dell'Occidente.
gelato
invernale,
paludi,
ecco
la terra
d'Asia e
(4).
allora gli
come cosa
uomini che
sumeranno avidamente
fiere
mangeranno
cibi
tali
la
mangeranno
(5).
tavola
si
un
465
facile
divorano
il
con-
genitori
Da
tutte le case le
gli
uomini, 1'oceano
tutti gli
essendo
turbine
sterminate
il
il
stessi
sara
uccelli 470
riempito di
male dalla guerra o arrossato nella came e nel san(6) degli stolti. Fino a tal punto vi sara mancanza di
gue
Infinite cose
il
da poter sapere
il
numero
esatto de-
475
(7)
generazione verso
Alexandra per
(1) AiptSeatv
Xux(oi7|<jiv
(3)
Mss.
ev xewrjatv,
cfr.
v. 362.
V. introd.
Ill, 465 e coi Mss. ; oux Rzach.
un frammento (434) di Empedocle.
seXa7;a3v6v, cfr.
(4)
&c,
(5)
Geffcken
(6) aifxa-ost;
allora
cita
atyiaTa.
Ammettendo
fara dipendere da
^XTju^^asTai,
TS xa\
aapxa?
lo si
capxo? TE
xai
congiungendo
sanguinante oceano
con
ifkoXc^oto:
(7) SeiXrj
Herwerden
8ew/)
Mss.
100
piu
(i'
1'oceano
480
aspettando di essere immerso nelle acque delpoich vide le cattive azioni impure di molti
x
senza luna
cielo istesso,
conda volta
gran
il
mondo
rece'ssi del
per
(2)
ma
questo la
luce di Dio sara guida agli uomini buoni, quanti avranno
cantato inni a Dio. Isi[de], dea tre volte infelice (3),
i
rimarrai sola
485
non
presso
articola
la
dopo
suoni presso
le
sabbiose
di
menade che
rive
delFAche-
ronte, e di te
tu,
rovina
immensa
490
Quanti d'E-
sull'Egitto sventuratissimo.
gitto recavano a te
il
tutti
ti
quanti
(5).
dira (6)
allora
uno
Orsu
(7),
dei sacerdoti,
alziamo
di
ve-
nuovo
il
94.
-(2) <ixoT6[j.aiva
xac SapaTriBo? EV
(vv. 484-485
$ W)
Clem. Alex.
(3)
stTx
AIYU^TW xaTevsy^^aedS'ai
(4)
ma
d\Egitto;
tipltuv
Geffcken.
(7) Cfr.
Ill,
716-731.
Mss-
Y]Y
xai
aT ev Rzach.
TTOTS
rGv IEOEWV
TI;
Ips
101
il
reggitore
sempre
(3).
allora
in
(2),
il
egli
tutte
di
padre,
che
Ma
per
soo
di
popolo
vivere
tribu
senza
il
(5).
quando
gli
Etiopi,
Triballi (6),
di
vergogna
vero,
esiste
fatto
a lungo
ii
un grande e
sara
vi
Egitto
sempre
il
le 'cose,
Dio
gran
495
abbandonando
si
cominceranno
compiano
la
ad
precipiteranno
la
malvagita,
(8).
Poiche
arare la sos
affinche
essi distrug-
geranno
il
gere tutti
e non
vi
sara
(i) Cfr. v.
vo-jc
356 e
III,
sio
Cfr.
(4)
Isa.
Ill
19,
717.
19
cfr.
Gius.
Che
a d!r poco,
str.ti
gli
Fl.
Eso. 20,
Deut
5, 16
III,
162,
13 )
non probabile.
confusi con
Gog
Magog, attraverso
(8)
Cfr.
Ill
92; 570.
!a
III
STJV
containinazione dei
Rzach
AU
102
Io vidi (i)
astri
la
e la terribile
ira di
Selene
tra
una
raggi
gli
gli
astri
Dio percontro
il
combattere. Infatti (2)
sole fecero
lotta grandi fiamme e si mut6 il
sibilo bicorne della
soffrivano
mise loro
5io
dar
nel
vita
ad
battaglia
di
844 ss
inoltre
cum compage
Lucano,
ed Here,
P/iars,I, 72:
soluta
pontum
Excutietque fretum,
Phoebe
ibit
le
costellazioni
ce-
ed e appunto cosi
spiega piii facilmente
che va interpretato; date le idee e credenze astrologiche - del reslo
notissime - dell'epoca. II Sibillista anche qui non ha fatto che rielesti,
allora
il
passo
si
- ma
interpretandola a suo modo quella che era opinione difsporre
al
nell'
suo tempo; bensi
fusa
interpretarla Pha trasformata. Non
si
traita
dei
piii,
mondo,
infatti,
nei suoi
come
principio
un nuovu
ma
periodo cosmico
515-517-516-518.
Io
103
Leone,
al giovine
Capricorno percosse
appena
(nuovo
a Capricorno
giorno del
il
tendini
collo?]
[sul
potersi fermare mai piu. La Vergine in Montone (Ariete) mut6 il Fato dei Gemelli la Pleiade non
Libra
il
520
splendette piu;
il
penetrarono nella
Pesci
Dragone respinse laCintura;
corazza del Leone Cancro non stette
i
coda
terribile
[si
sotto
rifugio
Leone ed
il
la
Scorpione attacco
coda] (i) a causa del
;
lo
cane sdrucciold
dalla
fiamma
Ed
essi gettati
bruciarono tutta
o-jpx
il
cielo restd
senza
stelle
(2). 531
ouoavbv r^Sz Wilamowitz, ma il Geffche qui si tratta della coda deilo scoru-?)X3E Alexandre-Geffcken.
dcen ha ragione
pione
terra
la
525
del
Mss.
di notare
FRAMMENTI
i.
(i)
come
vi
temete
(3),
[del future]
cose
il
tutore
suo
dolce
spirito,
testimone
(6),
lo
EV ''EXXscriv xat sv
TTJ;
-pocpriTEta;
auT%
lo
corioscitore
tutte
di
che pose
fece
II
le
in
tutte
di
tutti
guida
(i)
8e,
Dio
altissimo,
(4),
(5),
creatore
cose,
le
nostro
il
36: Sl
TO
A-:Y EI SI xal
(2) Clem. Al. Strom. III. 3, 14 (p. 202 Stahlin)
v
SipuXXa' av^p(0~ot SvyjTOt xa t aapxivoi, ou3lv IOVTES. Cfr. fr. Ill,
.
T)
21
1.
Ill,
1557
.8-11.
(3) Cfr.
(4)
G.
37,
1301
1.
Ill
29 e 34.
P.
(88).
lettera di Aristea,
fr.
Ill,
8.
Mace.
9, 5
(rtiv:ov
I.
Isa. 5,
16.
Sap. 16.
25 )
xTiaTrjv cfr.
V, 500
III
(10);
105
Uno e
mortali?(i).
immense
(2),
mortale
il
10
stare
ai raggi del sole sono capaci di
e
uomini
essendo
vene
carne
mortali,
uomini,
generati
gli
[tenute insieme dalle] ossa (4). Venerate lui che e solo,
neppure davanti
duce
del
mondo, che
Yp
in
(Brandt
ducem
con
et
tome
summo
omnium a deo
Ttactv.
p.
la var.
Iv
is
eno'tridEV
(vv. 5-6)
;
cfr.
Epi
Erythraea
factum.
(2) uTtepjieYsSrit.
(3)
riva 81 xat
16:
TTJV
ap^a'tav
xa"i
xal
erepoi TuXeiou;
mam
legati adtulerunt
anche per
ed. Stieren,
(4)
(5)
I,
fr.
i
ii,
Ill,
I,
-io)
vv. ss.
p.
12 e 17; IV,
>]Tts
la
TJXO'JOEV
nota 6 a
p.
io
Deut
tpwv^v
5, gg:
5sou
st?
3e6?, etc.
TI;
y^P S *P?
xai
^ffsratj
657; ecc.
niam solus
sit aedificator
mundi
stat vel
et artifex
coli
106
*
autogenerato,
ingenerato
che
(i),
tutto
per
regge
avrete
20
ai
demoni,
a quelli
nell'Ade
25
o mortali, ces-
sate o
quia
iron potest
fieri
quin
id
1.. 1,
7,
13 (p.
sit
PpoT-cnai
Oehler a
20. (ed.
p.
Maranus,
vifxwv
par ppOTotatv
Ivwv
-a uTTOTtt-Tovra.
vo,.
Cohn
Werke
(4)
Cfr. Matt. 6,
Cfr. Ill, 545
(5)
Cfr.
(6)
Clem.
(3)
Ill,
s.
111.
etc.
'foiov,
to
2t
al
il
nostro
Lanch-
494.
aTie/ouctv -ov p.t<j^bv au-rwv.
s.
;
721.
Al. Protrept.,
TUT<X
16 di
Philos v. Alex.
n.
l^tp^ 00 ?
6 ;:oi(3v xai
cfr.
1H, 12),
1.
de opif mundi,
Cohn-Wendland,
7:poa^vet[AEV
verum
28)
quod
ufuv
II,
TOC
27, 4
TOC
8s [xa\]
[ilv BTJ
oca
nXetdra
YY ev ^ ^ ai
ff
aasXyS? Psptoxottov av
(vv. 23-25 e 27 con var. v. 424 TI rXavSa^s, pporot; 7:auaao^E [j.aTatot e v. 427 xaXXi^sie), cfr. Isa. 9 t (Mt 4, 16 ) ; /^/ ^//at luce,
Lu. 16,
I,
Tess. 5,
Giov.
5.
12, 36
Eph.
5, 8 (il
piu vicino
al
nostro passo);
e non incerto
rita
107
(i).
da con-
il
ponendo
la
petti
Imparate a
mai.
saggezza
uno e Dio
che
manda
lutti
tristi
e tempeste di
Signore del
so
conoscere,
Ma
perche
la
regge
cielo,
35
(2).
II.
(3)
Se
sarebbero
del nascono e
gli
rimangono immortali,
stati
gli
dei
mortali
ai
(1)
Clem.
Aless. Slromati V,
(2)
"Atooc
(3)
p.
6, 4 e 13
^[A"V
rcpo??]-'.?
T)
oupavou
7]Y
^ Tat
yap
x.a\
dopo
lievi variant!)
TipoiTT)
2. (St. p.
59
StpoXXa TO ^C-^-
16 ss.)
~'<
<rw-
>
50). Ei
VV ^ VTO
3soi, sypJJv
av^paiTcot
Ad
x.a\
Autol.
II,
3,
2 (Oehler,
TOU
osupo
p.aXXov 8s xat
yswcovrai
sco;
TWV avSpwftajv w? co^aiv StiuXXa. Cfr. Eusebio, Costantini oratio ad sanctor. coetum. 4 (Heikel p. 157) rcav TO apyjjV
c'.vat
I'-^ov
xa\ TlXo;
e-^st
f,
pTa navra.
VYfl
~oia 3
Divv.
dem
31
.
xa~a y^povov
et
a'a^avaroi
xp-^f,
o'.
ylveaic xaXsTrat
os
YSVVWJJLSVOI,. Ysvvtovtai
o'lx
ai'-,
V OUpOtVO?,
Lattanzio,
Y^ ToaouTOv o^/o? I~t 'IYVOJJ.SVOV ^swv ly^oiprjosv
16, 6 sfe. (p. 62): Nascuntur ergo et cotidie quinovi
nee enim vincuntur ab hominibus fecunditate. Igitur
;
Instl.
dii
108
III.
(i)
Se
che
cio
uomo
o dal ventre
formato
stato
tamen
mare,
elevati e le
mod
nascuntur
sicuti
di
un
monti
perisce,
dai lombi
ma Dio
anche
del tutto
generate
gli
abissi
d'acqua
fonti
d'acqua
perenni
dem putemus,
11
principle del
fr.
1,
7,
13
(e
V orafio
III.
Ad
Teofilo,
Autol.
II,
36, 29 (Oehler
scpTj.',
-.
(vv. 1-2)
16,
cfr.
I,
v.
(Perati):
rzi
xa
7,
3;
16,
I,
Y*?
'.ur
Soxst
\
6; Ippolito, ^Pkilosophoumena*, V,
ji6voi 8e
rag
8t'
63ou;,
cp^siperai
xa-
<ia(v, rxsi? ol
wv
siosX^Xu^sv 6
Wendland,
p.
in);
Giust
ps.
cfr.
(2)
Cfr.
Ill
11-32.
Divv.
fecit
Od.
Instt.
9,
25.
1,6, 16
luminibusque
109
corrente
che
muovonp
si
folia
innu-
(2) ai rettili
degli
con
tanti
le
ali
(3),
10
costituito
tutti
gli
animali domestici
il
di
(4).
tutto,
all'uomo ha sottoposto cose d'ogni genere e non comprensibili. Qual carne infatti tra i mortali pu6 sapere
tutte queste cose ? Ma le sa solo Egli 51 loro fattore fin
15
tere
(5),
che
ai
strabocchevole
e
Tira
lutti
la collera
(7),
guerra
pestilenza
tristi
20
(8).
Uomini, perch& vanamente innalzandovi siete sradiVergognatevi di deificare gatti e animali feroci
(coccodrilli) (10). Non'forse una rabbiosa follia vi ha tolto
cati
(9).
(1)
III,
(3) XiYujmpoffitova,
V, 500
1.
20
<J>uyoTp6<pov
Y VST *)P a
fr.
I,
5.;
ss.
Or. Sibyll.
fr.
Ill,
10.
Gen.
(4) Cfr.
i,
36-30;
Ps -
8, 7 . 8 .
:
(vv. 17-19).
(6) rcoXu -<iXslova
[Jio^ov.
20
1.
Ill,
I,
(10) Cfr.
Ill,
1.
603.
2.
30-32.
110
dalPanimo
25
vasi
egli
fitte
guarda
gli
dei
portano via
statue di
rubano
piatti e
immenso
(i) e dorato,
le
Adorando
ragnatele.
venerate e
so
se
sensi,
gli
uccelli
pietra
le
fiere
serpenti
gatti,
stolti,
terra e
mucchi
di
venerate e altre
cose
pietre lungo
queste
molte vanita che e anche vergogna
del la
manufatte, e
immagini
vie (2)
cani,
serpenti,
le
nominare
il
(3)
sono dei che guidano con inganno (4) gli uomini stolti,
e dalla bocca dei quali si spande un veleno mortifero.
Ma Colui (5') che e vita e luce eterna immortale e che
35
spande
uomini una
agli
letizia
40
pieno
di
via
bic-
il
ben
schietto, forte,
(1)
r.oXov
/.<XT
vendetta, puro
(6),...
la
Tc'.ova Y<*iav
testi correnti
WUamowitz
per
Teo-
nelle edd. di
1.
(3) Cfr.
1.
"
indi una lacuna di due brevi e una lunga
y^ u
nel
v.
una
Anche
breve
xspou Opsopaeus.
seguente, dopo Ix^poxsei,
lacuna che non si sa come colmare.
(7) avax.Xtvoi?,
xXtvot Mss.
corra.
Ill
dall'ubriachezza
lett
(i),
per
il
1-5
tempo
abitando insieme la lussureggiante piantagione del Paradiso (5), mangiando il dolce pane [prodel
tempo
(4)
xv7$ai
(i)
27
TOV
T%
cfr.
Plutarco,
Demostene, 20
I tot
e VII (VIII,)
v^atE
sip;a^,
Poimandres.
Lattanzio, Divv.
49
(6).
Exvvj<j>as
Poimandres
d>
avptonoi, ;-s^iiovT3^
UT/JTS vr^avTsg. cfr. Rei-
tzenstein,
(2.)
Instt.
II,
hominem de
ipsumque paradisum
igni
circumvallavit,
ne
homo
(3)
2 9?
Me.
cum
dicit:
lo, 17
(vv. 46-48).
Lc. 10
33
18,
1S
Cfr.
osiaov.
Gen.
2, 13
Neemia
3? 23
2, 8
OJJLIOS
Cant. 4,
[Ezech. 36,
35 xJjno? rpuyJJs],
Gioele
2, 3 j^apizSetao;
tpuy%;
Is.
Bar-
ton, e Eisenstein, in Jew. Enc. (vote paradise). Cfr. Ps. Sal. 14,
6 TcapaSsKios TOU xupiou, Ta ^uXa T% ^>r? ooiot aurou.
(6) Cfr.
cfr.
1.
Ill
2 Baruch, 29,
pane ^aradisiaco
manna,
APPENDICI
A)
NERO REDIVIVUS
la gioia della
plebe
mandata
al
Senate,
il
re del
Parti,
Vologeso, hoc
ritorno
una
strati
meno
colti
e piu
ma, sfuggito miracolosamente ai suoi persecutori, ingannandoli (possiamo noi bene integrare la leggenda) col mostrar loro il cadavere di un altro, avesse trovato asilo presso
quei Parti che di Roma erano i nemici piu potenti, ed il
cui re mostrava d'interessarsi cosi vivamente alia memoria
dell'Augusto detronizzato.
questo
vita di
si
tempo, cacciato,
114
pristinae fortunae
queste voci correnti, non
restitutionem. Approfittando di
mancarono dunque
faJsi Neroni, e procurarono airautorita
imbarazzi non lievi. La cosa non puo stupirci in alcun modo,
i
ascolto
si
ai
breve comparsa.
Tacito stesso narra
vi
fecero la
loro
avventure
le
un
di
uno
libertintis
sive...
di
questi
falsi
ex
Italia
che,
Roma. Nello
portato
piccolo
accenna ad
di
altri,
(Hist.
(Hist.
8-9) egli
vicende nel
II,
le
riassumendo
2) dove,
I,
luogo
Non
stesso
in
breve
le
di
bile
invece
Svetonio
me
(1.
si
tratti
c.);
extHisset
dello
condicionis
vehementer adiutus
La somiglianza
babile,
ma
stesso
et
del
cui
eius
vix redditus
se Neronem essc
apud Parthos fuit, ut
qui
sit.
la differenza delle
Hist. Byzant.,
t.
qualche dettaglio
Zonara (XI, 18
Bonn. 1844, p. 496)
di cui
II,
la
ci
pro-
dall'altra
Terenzio Massimo
narra
incertae
nomen
di
individuo,
quel
Corp. Script.
racconta con
115
numero
Artabano
Parti
del
accolse largo
di
che recava a
il
Tito, prepar6
sul trono.
Ad
fogni modo, che questi impostori operassero sulla falsariga di una tradizione popolare lo dimostra il fatto che
in
tutti
di
ritrova
si
ogni altra
doveva aver
colpito le fantasie,
abilita, cioe,
Ma, accolto
dalle
1'
Chiese
alle
non tutte a
patristiche,
cristiane.
Tra
le
testimonianze
all'Apocalisse
p.
2O,
tum
(13,
ss.):
niittere
Corp.
Neronem
Christi;
libello
De
di
Lattanzio,
dignis,
[o
^commento
Lat.
Eccl.
vol.
49,
dicit...
regem dignum
ribus
Script.
so-
si
mito,
hidaeis et persecuto-
mortibus persecutorum,
il
c.
2 della
II
epistola di
il
S.
Paolo
mysterium
ai
Tessalonicesi,
iniquitatis
intendono
riferito
qua
fuit,
ma
IQ
vivum
cum
cre-
est
116
terarlo,
il
passo
di Vittorino
su
nel suo
riferito
commento
turpitudinis
christum fore.
Le
invece
fa
Cronaca
(II
tificazione di
non dicam
manium
sua
nella
Sulplcio Severo,
spazio
largo
28, e
ii
bestiarum sordidissimus...
Inoltre,
accenna
al
fatto
che per suo ordine Vespasiano pose Tassedio a Gerusalemme, e che infine si sarebbe ucciso; ma il cadavere non
fu trovato.
Unde
secundum
illud,
t* asfixerU,
quod de
eo
exerceat.
7 /l
riferisce la
197)
ibid,
Neronem
sopra Gerusalemme.
Tra
il
solo
come
il
tipo dell'Anticristo
Non
mia intenzione
dal
le
di
//
Tess. (P.
miti,
di
Cri-
piii
volte; e
trattato
dal Bousset,
nemmeno
Belial, dell'Anticristo e di
il
G. 62; 485-486).
van
/Fa
mito deU'Anticristo, e
(il
nell'
la
nelle
fusione dei
Nerone, a cui
Introduzione
alia
ha
sua
117
Ascension
volte citato
commento
all'Apocalissi
il
nel piu
Charles,
giovannea
(II,
pp. 76-87).
Ma, poiche
vi
Lasciando da parte
il
1.
Ill,
ci si
presentano per
prirai
di--
due luoghi
libro:
sua fuga
trono di
Parti,
un
si
durante
contenderanno
il
Roma;
PEufrate,
molti
il
di
come punizione
forte esercito,
per la
strage
come pena, ed
e anche, f orse,
uno
dei dei
segni
precor-
mondo.
ritori
Nel
libro
terizzato
non
V, 27
ss.
egli
ed
istrio-
11
taglio
che si
(v. 146); egli e anche qui un mortale
Osw
a
Dio
cfr.
OCUTO'V, v. 34),
uguaglia
(Iod9o; cpws
lora^wv
ed impura
una
volta di piu
sono
si
tutti
Romani). Egli
si
386 dove
rifugiera presso
118
Re dei Medi e del Persian!, e con essi preparera la rovina del popolo verace ; a lui e attribuita la rovina di
Gerusalemme e del Tempio (fu Nerone che dette a Ve-
spasiano
pieni
al
suo
pbiche sono
Mago
le
Simon
di
lui
un'interpretazione metaforica,
ha mai
re
f atto.
le
sue
operazioni.
E'
Dice
terra,)
corni, e
cfr.
Secondo
il
il
LightfooV contando
decimo e Vespaslano;
ma
i
tre Imperatori vanno considerati non separatamente
?
bensl insieme,
tre Flavi, ossia Vespasiano regnante con
i
due suoi figli, Tito e Domiziano, a lui associati. Interi
pretando allora
che
1'intero
il
piccolo
uomo come
passaggio significa
1'Anticristo, ne segue
che questi (da Lightfoot
come
I,
il
2, p.
distrut-
509); e
119
di
questa aspettativa
si
versi
361-372
aile
sun'altro.
Non
ai
pass!
questo
di
notevole, che
una
lieve alierazione, la
soppres-
Non meno
VAsc.
in
interessante e
Isaiae (IV,
il
di
2),
nota a V, 145.
Ma
Nerone; e 17, ri
raffronto con un luogo delbensl
dell' Irnpero,
(p. 76
che
importa
queilo
n.
3).
Mentre
nel
/'
V ha
iigitagliarsi
menti
IV libra
egli
un
e
gia.assunto
a Dio, e
costituiscono
gli
la
ele-
caratteristici.
L' ultimo passo su questa via, per cio che riguarda gli
Oracoli Sibillini, e segnato dal 1. VIII. Se in V 29 Nerone
egia
il
vierie allorche
syyv;
u.sv
t
TO
vffiap,
xdcr{Aou
(Juvav, v.
157).
120
B) XEIPOnOIHTOS.
A
p.
woivjTa
il
le
risultato
parola.
618 -
40-!.
Ill,
(cfr. n.
4)
se stesso;
ma
ma
non disprez-
zabile,. problema
esegesi neotestamentaria, ho pensato
trascriverne qui brevemente le conclusioni.
di
Tra
le
difficolta
che presenta
racconto
il
sinottico
di
del
ne
ci
la
la
meno
forma
interressante. Nella
bestemmia
Ma
se
si
diose
dei
Farisei,
dell' abilita
Gesu, nei
domande
com'e defmita
tenga conto
giorni pre-
di fronte alle
insL
di strappargli
di
fronte al
tutto
il
1'
ambiente
in
il
Sinedrio
tale
da
meno
sollevare
si
si
svolse
accon-
della
contro
vera
Gesu
1'
la
si
trattera
di
vedere,
quale
di
esse
possa essere
stata
121
maggiormente
suscettibile
di
voluto
i'effetto
operare
dai
Sinedrio.
Ora
nel racconto di
vi e
(26,
39 ss.)
aiutarci nel
parlanoTdei tentativi
di
fatti
non
ravvisare
in
terpreti
di
seguono nella
un' alterazione,
loro esegesi
della
sia
questa
linea,
compiuta
profezia,
parlano
cioe
dai
lamo (comm. in Mt; P. L. 26 col 209 D) dopo aver richiamato un passo di S. Giovanni, (2. 19 20 ) si pone anch'egli
.
il
problema
quomodo
Dominus supra
si
ea dicunt, quae
dicta intelligit,
qui
quae dicuntur. Dominus
e nata in
1
8, 4
C.
modo
S. E. L.
a questo modo
Pontio Pilato
da S. Gerolamo,
sia
lui anteriore,
19
p.
at
illi
p.
349,
(Judaei)
oblatum cruci
10
Inst.
sqq.) racconta
IV,
fatti
comprehensum (lesum] ac
adfigi
postulaverunt,
obi-
122
cientes
suam
brevi passionem
die resurrecturiim
Me.
14,
avvia
58
fors'
et se a
Qui
la
19
tertio
s.
con
anche a
cj
da un punto
surdita,
interfectum
ludaeis
conflazione di Giov. 2,
di vista
Ma
puramente
a parte
critico,
di
as-
1'
ricorrere
T interpretazione di un passo
sinottico
la spiegazione fondata sul testo giovanneo implica che ne Matteo ne Marco avessero compreso il senso
vero della profezia di Gesu se, avendola messa in bocca di
al
proprio
falsi
IV Vangelo
non
testimoni,
si
per
sono
sentiti in
dovere o
di riferire
la
essi
non
richiesto,
profezia
(i)
ed
seguace
il
Eracleone,
dosi a Giov. 2,
in
italico della
nel
dell'organismo sensibile
(2).
(il
40).
V. Brooke,
and Studies,
I,
(2) Si
nell'
4)
fr.
vedano, fra
Intern. Crit.
16; Buonaiuti,
gli altri
Frammenti gnostici
cit, p. 120.
Comm.', Wright,
synopsis
of
Mark
the gospels in
des Matin?,
;
123
Ma
raceonto di Lattanzio
11
ci
dd gr. i^gipoTToivjTOv. Notiamo che in Marco questo epiteto e riferito al nuovo tempio, in contrasto con nn altro,
vecchio, che e ^eipowofriQTos. Se dunque il primo aggettivo si riferisce al corpo del Cristo risorto, e evidente
\\
secondo.
il
fe
si
e contentato di rendere
retore
il
egli,
il
cui corrispondente
manu
latino,
'classico,
trovi
si
numerose volte
nei
LXX
sia
passi di
(1)
cod.
Pal
grande importanza
Giov.
In
m.
2, i9
Speculum
(lo
(2).
del
solo
XII,
come Lattanzio
(2)
Lev. 2 r>,
Lev. 26,
S0
sia solo.
i ;'
Isa.
Isa. 2, 18
16,
(=
i2
10,
-
19,^ 31,,
santuario) ; 46,
idola argenti
tranne in Isa. 3i 7 dove legge
sui et idola auri sui quae fecerunt vobis manus vestrae (in pecd'accordo con Q. m s (v. oitre).
catum)
,
6)
124
E noto
del resto
come
piu volte
deil'.uomo, creati
della creazione.
gii
da una materia
facile
al
dunque
capire
nario
Ma
tecnico.
fatto.
il
In
testo
possiamo cogliere
Isa.
con
si
come
dal
il
deve
1'
commani
vero
opera
^siponroi-yjTOs
significato
origi-
starei
per dire,
trasformazione quasi sul
specifico,
la
delle
opera
corruttibile,
quale invece
siano
si
profeti
idoli,
e,
31,
comune
TX
apyjpot, XXl
lp07POl7)Tra,
TO. ^pUtfa,
STtOlTJITaV
at
il
con
un caso analogo
^,
si
iTrt/caTapotTov
ha
in
Sap.
OTO xal
14,
(r<5
jreipowoivjTov
^oivjsx; OCUTO
.)
dove
la
che
una parola
la
quasi tecnico, in rapporto con la falsa religiosita del paganesimo, abbia potuto d'un tratto ritornare al proprio significato
originario.
Ne,
d' altronde,
passi del
Nuovo Testamento
mia interpretazione
acXX*
ouj^'
anzi
7, 48
6Tj/i-7To; sv y_i
in
sem-
il
di-
125
dove
il
santitari; e in 17,
suggeriscono
gitica di S.
comunanza
uno
degli intenti
del
Dio vero ed
coli
Piu interessante
si
presenta
1'
12 .)
1'orazione areopa-
nostri ora-
nell' epi-
delle
altre
pratiche
ed
Galati
ai
Col. 2, ir Si parla
Ma
Romani.
ai
del
ivi
Vp07wOlTjTO)
leggiamo anzitutto
Wpu
a7?
iv T$ TcepiTOjxTj TOU
V Ttp
fiaTCTC(T[J!.aTl 7 SV
Vipyta: TOU
T ^;
1
to;
Ix v^po)v.
Ho
riferito
(p
X.Otl
OfiOU
TOU
Y3ipaVTO; OCUTO*
il
il
con-
sono
bat-
slati
tezzati, cioe sepolti con lui nel battesimo) circoncisione spiritualey con la innominata circoncisione della legge, risultasse
E che
la
lo
r
prova, a mio parere, esaurientemente Efes, 2, u _ 13 ...
ra
4v
ore
TTOTS
oi
lOvvj
[JI.OVSUSTS
u[/.t?
crapx.t,
XsYOW.ev.ot
^r
axpofiucTia
(XTro
^stpOTCOiiQTOu
llTrCaa
<>TOu
.
due
TTII;
e'fi
[/.TQ
XY'0{Aew]^
crotpxt
si
solo in rapporto a
4v
TJTS
passi
integrano a vicenda.
cristianesimo un tempo costituivano
1
wspiTO(Ar/$
quella
Gentiii convertiti al
1'
circoncisione
incirconcisione,
secondo
la
ma
carne,
126
di
cui
il
stato ora
posto
preso
privi
gendosi
Non
speranza;
ai
Galati
si
applica
pretazione
II
Cor.
la storia
5,
un
in
meno bene
nostra
la
le
piu materialistiche
oi/.ia
inter-
cioe
paolino,
Di fronte
TOU" ffXTjvou;
-/.arotXijOiQ,
alia
e avendo di
di
preoccupazione
vof/.tov
contesto
dell' epistolario
luogo
passo e
1.1
al
rivol-
sx-
gia abbandonato
s-/cy,v,
vsujAaTi
terzo
spirituale,
dice 1'apostolo
yap
vj[jt.->
(5, 19 )
vera e
dalla
[3
e
r/c
oixo^o(/.iQv
cio^ un corpo
una dimora,
non immateriale nel sense che
f orse
Ultimo tra
passi
viene Ebr. 9,
dove
Jd
quanto
diamo oggi a questa
spirituale (per
noi
ed eterna nei
neotestamentari
all'
che
Cieli.
ci
riguardano,
con-
TsXeioTsas
x.al
TOUT
S.ffTIV
Toayoiv
il
(e
x.al
OU
TaUTTK
u.d<TYu)v,
ou
T'/J?
6ia
cis
dove
o incompiutamente vere
delle
simbolo, preannuncio
nuove) della vecchia legge,
e quelle cristiane
v.
.e
caratteristicamente delineato in
poche
Che
linee.
il
<7/tY)V>5?
servare ad dLvrtTu-rcov
il
di
immagine
attenuata
pallida
127
diremmo
ombra,
noi
va
cui
di
sempre
Vulg;
like in
Quanto
Crampon, etc.).
due sole referenze che trovo
Goodspeed, sono, entrambe di Giustino,
all'uso patristico, le
a nessun'altra cosa
respingere
gli
si
sforzano
TVJS
[xsv
s-atpsffQai
pr,
yr,?
pri-
rWa-
s;.
sic
airs'^siotv Ij/.fiaXXouffiv.
Anche
qui,
si
ritano di
delle
mangiare
carni
animaii
di
sacrificati
agli
idoli, Giustino risponde che vi sono in realta di tali Cristiani, ma che sono tratti in inganno dagli spiriti delV errore
(I
Tim,
4,
che a
loro proposito
si
7, 15 )
in verita
profezie
quali,. ve-
a bestemmiare
Signore.
E
i
le
compiono
noi Cristiani
quali
TCOV
TOI<T
oi
in
comune con
^eipowotTjTois.
i.
xal
cevdjAoii;
xal
loro,
T/>O-
aOsoi?
loro
mam,
128
come questa
apparira chiaro
versione
si
scrivono
nome
il
quando
dice:
testimoni
II
si
immagini.
a
Gesu
salemme,
e ci6
proprio
nei
lui
Pasqua e dopo
Lo strumento adope-
della
giorni
1'
un'efficacia
comunita giudaizzante,
della primitiva
poteva fermarsi sul pensiero che Gesu avesse potuto proe qui la modesta indagine
nunciare parole simili. Ma
si
un
amplia
pochino
quando s' incominci6 ad
filologica
che
non
solo
1'
a condurla fuori
fano
allo scrittore
scuola
Non
qualifica
agli
istituti
1'ambiente dei
discepoli
fermazione
di
questo
stata
di
del
pro-
immediati
at-
passando
la
dovette
ritenere
in altri termini
una
un'afdi
essi
129
e completa
il
di
veto;
sou
in
e q.ue-
la.
L'offesa
non
se
bocca
va ancora piu
f rase
suo racconto
vao^ TOU
mpdo anche
in
130
709.
III,
7; 17.
I,
fr.
46;
Ill,
(fJt-e'You;
HI,
a.-cs)
698.
Ill,
III,
(3e<fc)
48; 717;
7ixvTo)v av.5po>7ra>v)
V, 76; (ael
(x-rtcT/i;) III,
fAeSecov) III,
10; (su^'p)
III,
35
594;
/eipo?
a^
aSava-uoio, III,
div)
V, 2775360;.
672; 676.
II.
III,
ai'Stoq,
V, 427
(YSYaaie) V, 498.
15; (xTtr/i?)
awivioq, III,
50O;
fr.
V, 499;
aX'/j^y,?,
'?,
fr.
I,
III,
fr.
Ill,
17; (aiev
20;
I,
10.
fr.
Ill,
46.
fr.
I,
n.
avx^, V, 352.
fr.
duTOYsvvjq.
I,
I,
8.
17.
Ill,
17.
V, 298; 358;
BatrtXeu? Ill,
497; 503-
49;
V, 76.
fr. Ill,
^) III.
131
/ip,
(,&E(j5v
fr.
I,
eiciffxoicoi;
e.
V, 284-
aiv),
(av^puiicwv)
fr.
IV, 51;
fr.
oupavio<;,
ZaJv
4.
IJLOVOI;.
"Eo)ro? (o
278;
604.
III,
avS-pu>rca>v)
I,
I,
IO
(cfr-
(cfr. oopav.o?).
fr.
(aTcav-ca) fr.
17
I,
(cfr.
fr.
15.
I,
I,
(vaoto {ASYiffrou)
17; (iravTOTpox-o?
x.)
V, 433.
"
Maxap,
1.
III,
(Travriov) fr. I, 4.
Ill,
735;
(3eo'?)III, 19;
71
91
97
162
194; 246;
274; 490; 556; 557; 575; 584; 657; 665; 671; 687;
698
818
(a
W<;
IV, 6
25
163
V, 176
808.
HI,
616;
u?)
499;
?,
Ill,
III,
il
II
571;
Oupavto?, Ill,
I,
406
500
(5. p. parrt-
704.
fx.
19;
<iv)
(3so'<0
fr.
I,
15
((A.
^ v) V, 284.
S^X
(cfr-
swoupavies
ed
seg.)-
11; V, 298;
fr.
Ill,
17; (o?
807;
TCO'XOV olxet)
fr.
I,
n.
132
V, 352
*;,
fr.
,!;,
7cavToxpaTu>p,
fr.
TtavuTre'pTaTo?,
TtpuTavti;
?;
,
I,
fr.
4. (cfr.
I,
siridxoiro?
(cfr.
il
ed
il
SCg.).
preccd.).
(cfr. xpatuiv;
Ill,
(itavTwv), V,
(cfr. uTCSpa
277
499
(cfr.
V, 360.
35.
III,
s'3-/)c,
sTT)!;,
TTO;, III
cavtoi;
/oTpo'cpo?
fr.
Ill,
I,
7.
(Cfr.
I; V,
433
(cfr.
(2so'<;)
CCC.).
(Yever/ip) V,
Sap-J
5OO.
HI, 719;
fr. I, 4. (cfr.
INDICE
Introduzione
fag.
VII
libro III
il
libro
IV
XX VH
il
libro
XXXIII
Appunti bibliografki
.
.
.......
XXXIX
il
libro III
il
libro
IV
libro
il
.........
54
........
68
frammenti:
>
II
...
III
Appendici
A) Nero
B)
107
108
redivivus
Xeipo.-otr)TOs
C) Indice
104
......
...
H3
120
130
LIBRERIA
Dl
ROMA
CULTURA
D'imminente pubblicazione :
Garroni Adaiberto.
Lenzi Furio.
Levi
delta,
S.
Domnio vescovo
Vida Giorgio
Meloni Gerardo.
Segri Angelo.
traduzione italiana,
15
mondo
........ ^
Detti di Ges&,
...
(I
Logoi
di
20
Oxyrhyncus)
papiri, testo
dei
jo
ALBERTO PINCHERLE,
L.
Salona
e martire di
dice di
......
Studi di antichita
reintegrate,
Agrapha. Un volume
di
grande' formato,
rilegato,
di
numerati.
Di prossiwa, pubblicazione :
Gli Atti di Paolo e Tecla, a cura
di
M. ZAPPALA-'.
gran
ROMA
CULTURA
LIBRERIA Dl
Volumi pnbblicati :
1.
La
Universita di
nella
Roma
L. 3
La Paasione
1,60
di S.
in-
SEPPE SOLA,
nel Liceo-Ginnasio di
3.
Bardesane,
Velletri
latine
II
DELLA VIDA,
semitiche
comparate
Frammenti
Universita
5^ II
di
Roma.
stolica.
traduzione
italiana
direttamente
di
UBALDO
FALDATI.
In.
11
corso di pubblicazione :
discorso di Taziano.
Tertulliano, gli
scritts
cura di M. FERMI.
minor!, a cura
di
M. ZAPPALA'.
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44 755 820
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