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PRESENTAZIONE DEL MANUALE

Questa edizione del manuale presenta delle novità:una maggiore enfasi sulle
questioni di identità, del genere e della religione,un attenzione per i media e per
internet. Resta immutata la struttura di base costruita sul modello del DIAMANTE
CULTURALE e grazie ad esso, Griswold, ha saputo congegnare non solo un utile
strumento per insegnare e insieme praticare l'analisi culturale ma anche un
dispositivo per organizzare efficacemente un ricchissimo materiale - che spazia da
Platone a Weber e Durkheim sino alla più recente ricerca empirica sulle comunità
gay di San Francisco.

PREFAZIONE

Nei primi anni '80 al centro dell'interesse sociologico erano le conseguenze


materiali e le spiegazioni strutturali dei fenomeni sociali - questioni come il
reddito, l'istruzione e i cambiamenti demografici. Nel complesso la sociologia non
prestava molta attenzione alla cultura ma i tempi sono cambiati.
Negli ultimi anni si è assistito ad un'esplosione di studi culturali nella
sociologia così come nelle scienze sociali contigue: la scienza politica, la
psicologia e l'economia. Questo fiorire di studi culturali ha diverse cause,
riconducibili in generale ai limiti intrinseci dei fattori materiali nella
spiegazione del comportamento umano e nella comprensione dell'esperienza umana.
Pertanto, la maggior parte dei sociologi vede ora gli individui come creatori di
significato oltre che attori razionali.
Inoltre, la sociologia ha messo da parte il suo precedente modo di pensare in
termeni dualistici. La disciplina cerca oggi di comprendere come la costruzione di
senso da parte degli individui ne plasmi l'agire razionale, come la struttura
sociale e la cultura si influenzino reciprocamente. Tutti vogliono parlare di
simboli,discorsi, significato e pratiche culturali ma guide sistematiche a
discussioni di questo genere sono rare. Si sente il bisogno di sintetiche
introduzioni alla sociologia della cultura che aiutino:
1)a esplorare il concetto di cultura e la natura dei suoi legami con il mondo
sociale
2)a sviluppare la comprensione di questioni strutturali come la povertà o
l'etnicità applicando l'analisi culturale
3)ad ampliare gli orizzonti culturali e sociali cosicchè le persone possano operare
efficacemente nell'economia mondiale e nella cultura internazionale.

Il libro è un'introduzione alla sociologia della cultura, quella branca della


sociologia che osserva i fenomeni culturali comprese le storie, le credenze, i
media, le opere d'arte, le pratiche religiose, le mode, i rituali, il sapere
specialistico e il senso comune da una prospettiva sociologica. Si farà uso del
modello del DIAMANTE CULTURALE per analizzare i rapporti tra 4 elementi:

1)OGGETTI CULTURALI (simboli,credenze, valori e pratiche)


2)CREATORI CULTURALI
3)RICEVITORI CULTURALI
4)MONDO SOCIALE

UN APPROCCIO GLOBALE

Ogni studio sociologico del mondo contemporaneo richiede uno sguardo internazionale
o globale e gli studi culturali non fanno eccezione. Questo studio della cultura è
globale in almeno 3 sensi.

1.CASI TRASNAZIONALI

Considereremo esempi di fenomeni e processi culturali tratti da una grande varietà


di paesi e periodi. Il mondo ha sempre contenuto un assortimento di culture ma solo
recentemente si è interessato con attenzione alle conseguenze di questo fatto sulle
politiche sociali interne e sui rapporti economici e politici con l'esterno.

2.LA CULTURA GLOBALE

Il secondo modo in cui il manuale raccoglie la sfida dela globalità è nel


considerare come i processi di globalizzazione in se stessi stiano influenzando la
cultura e le culture. Dai media trasnazionali all'arte per turisti
all'immigrazione, sino alla produzione internazionale di beni manufatti, i processi
che hanno luogo a livello globale non hanno affatto cancellato le nicchie di
purezza culturale.

3.CONFLITTI CULTURALI

Molti dei principali conflitti che hanno avuto luogo nel perido successivo alla
guerra fredda riguardano la cultura. I conflitti per l'omogeneità etnica e il
fondamentalismo religioso chiamano in causa evidentemente significati e passioni
che vanno oltre il piano economico o politico.

CAPITOLO 1.
LA CULTURA E IL DIAMANTE CULTURALE

Cultura è una di quelle parole che le persone usano sempre ma hanno difficoltà a
definire ed è qualcosa che è importante comprendere.

DEFINIZIONI:DUE MODI DI GUARDARE LA CULTURA

Quando i sociologi parlano di cultura solitamente intendono una di queste quattro


cose:
NORME>>> IL MODO IN CUI LA GENTE SI COMPORTA IN SOCIETA'
VALORI>>> CI0' A CUI ESSI TENGONO
CREDENZE>>> IL MODO IN CUI ESSI PENSANO CHE IL MONDO FUNZIONI
SIMBOLI ESPRESSIVI>>> SONO RAPPRESENTAZIONI DI QUESTI

Le prospettive accademiche sulla cultura possono essere raccolte in due scuole di


pensiero, discipline umanistiche e scienze sociali.

1.1 QUANTO DI MEGLIO E' STATO PENSATO E CONOSCIUTO (citazione di Arnlod)

Nell'uso comune il termine cultura è riferito alle belle arti e allo spettacolo in
questa accezione viene chiamata cultura alta e implica uno status sociale elevato.
Nel 19esimo secolo gli studiosi affermarono l'esistenza di un opposizione tra
cultura e civiltà.
Civiltà indicava i progressi tecnologici della Rivoluzione indistriale mentre
cultura veniva usato per riferirsi a idee che vanno contro l'illuminismo. Con il
riferimento alla cultura come concetto anti-illuminista , citiamo Arnold il quale
formulò una teoria universale del valore culturale. Egli criticò l'inghilterra
vittoriana per il suo materialismo poichè temeva che il risultato potesse essere un
idiota filisteismo da classe media quindi credeva che solo la cultura potesse
salvare. Quindi in cosa consisteva questa visa di salvezza per l'umanità? La
cultura, secondo Arnold, era uno studio della perfezione; essa poteva rendere la
civiltà più umana restituendo dolcezza e luce rifacendosi alla parabola di Swift
sui ragni e le api e ciò nasce dalla consapevolezza di ciò che di meglio è stato
pensato e conosciuto nell'arte, letteratura,storia e filosofia e da una ragione
giusta quindi da un intelligenza aperta e flessibile. Quindi come funziona la
cultura? Arnold concepiva la cultura nei termini del suo potenziale educativo egli
sosteneva che la cultura metteva le persone in grado di connettere la conoscenza al
comportamento e alla bellezza. La cultura non è un fine per se stesso ma un mezzo
per un fine. Essa può curare le malattie sociali dal materialismo e dal filisteismo
autocompiacente insegnando come vivere e apportando idee morali. In un certo senso
egli credeva che la cultura potesse essere l'agente umanizzante che possa moderare
le conseguenze più distruttive della modernizzazione.
Sorprendetemente Max Weber aveva la stessa concezione. Nel suo saggio LA SCIENZE
COME PROFESSIONE W. identificò ciò che la scienza non poteva fare per sostenere i
suoi argomenti circa ciò che la scienza poteva fare.
Weber era uno scienzato e Arnold un letterato ma entrambi evidenziarono la distanza
della cultura dalla vita quotidiana nella società moderna e la sua capacità di
influenzare il comportamento umano.

1.2 QUELL'INSIEME COMPLESSO

Nel corso del 19esimo secolo le nuove discipline dell'antropologia e della


sociologia si posero il problema di definire un modo di pensare la cultura diverso
da quello proposto da Arnold. Una prima espressione arriva da Herder secondo il
quale si doveva parlare di culture non semplicemente di cultura per l'ovvia ragione
che le nazioni e le comunità avevano la propria ugualmente meritevole cultura.
Questa concezione della cultura come modo di vita di una data società fu introdotta
da Tylor che bandì come superato l'interp dibattito cultura vs civiltà:
la cultura o civiltà, presa nel suo più ampio
significato etnografico è quell'insieme complesso che include il sapere, le
credenze, l'arte, la morale, il diritto, il costume e ogni altra competenze e
abitudine acquisita dall'uomo in quanto membro della società.

Questa definizione domina allora le scienze sociali compresa la sociologia


contemporanea. Berger definisce la cultura come la totalità dei prodotti dell'uomo
sia materiali che immateriali, inoltre sostiene che la stessa società non è che
parte ed elemento della cultura non-materiale. Nello stesso periodo due sociologi
suggeriscono una distinzione tra cultura implicita ed esplicita. Questa distinzione
è utile perchè essa può funzionare come una classificazione preliminare per
organizzare le molteplici definizioni di cultura con cui i sociologi si trovano a
lavorare. Di solito consideriamo la cultura come una costruzione sociale tangibile
(esplicitamente prodotta) mentre altre volte la cultura è vista come caratteristica
implicita di vita sociale. Gli scienziati sociali oggi tendono a vedere un'armonia
tra cultura e società vedendo una congruenza tra i 2 termini. Il funzionalismo
identifica la cultura come i valori che orientano i livelli sociali, politici ed
economici di un sistema sociale quindi nella prospettiva funzionalista esiste una
congruenza tra cultura e società perchè ogni incongruenza sarebbe disfunzionale.
Come esempio di questo assunto possiamo considerare l'analisi della cultura di
Berger come esito di un processo di esternalizzazione, oggettivazione e
interiorizzazione. Egli sostiene che gli esseri umani proiettano la loro esperienza
sul mondo esterno (esternalizzazione), poi vivono queste proiezioni come fossero
indipendenti (oggettivazione) e infine incorporano queste proiezioni nella loro
coscienze psichica (interiorizzazione).
Per concludere abbiamo la teoria di Geertz il quale ha definito la cultura come un
modello di significati incorporati in simboli per mezzo di cui gli uomini
comunicano,perpetuano e sviluppano la loro conoscenza e i loro atteggiamenti verso
la vita. Questa definizione cattura ciò che i sociologi comunemente intendono
quando usano la parole cultura. Possiamo pero riassumere la posizione della scienza
sociale in 4 punti:
-evita valutazioni e opta per il relativismo; la valutazione può farsi solo nei
termini dell'impatto che la cultura ha sull'ordine sociale ma non del fenomeno
culturale stesso.
-parte dal presupposto di uno stretto legame tra cultura e società;

-enfatizza la persistenza, la durata della cultura piuttosto che la sua fragilità;

-assume che la cultura può essere studiata empiricamente come ogni altra cosa;

2. CONNESSIONI: I LEGAMI TRA CULTURA E SOCIETA'

Abbiamo visto diverse definizioni di cultura, dalla più restrittiva alla più ampia.
La cultura si riferisce al lato espressivo della vita umana e questa definizione
vale sia per la cultura implicita sia per la cultura esplicita. La cultura implica
il significato così potremmo parlare di una comunità nei termini della sua cultura:
i suoi modelli di significato, i suoi aspetti espressivi, i suoi simboli che
orientano il pensiero, il sentimento e il comportamento dei suoi membri. Oppure
possiamo parlare di una comunità nei termini della sua struttura sociale: i suoi
modelli di relazione tra membri, le sue istituzioni, i suoi fattori politici ed
economici. La cultura di una comunità influenza la sua struttura sociale e
viceversa dunque le due cose sono interrelate e sono state separate solo a fini
analitici. Per conoscere la comunità il sociologo le deve comprendere entrambe.
Quindi nella nostra analisi della cultura e per esaminare i fenomeni culturali e il
loro rapporto con la vita sociale abbiamo bisogno di uno schema concettuale e di
strumenti concettuali. Uno di questi è l'OGGETTO CULTURALE.

2.1. L'OGGETTO CULTURALE

Un oggetto culturale può definirsi un significato condiviso incorporato in una


forma, cioè è un'espressione significativa che è udibile, visibile, tangibile o può
essere articolata. Si noti che lo status di O.C. è il risultato di una decisione
analitica che compiamo in quanto osservatori non è qualcosa di intrinseco
all'oggetto stesso.

2.2 IL DIAMANTE CULTURALE

Gli O.C. sono prodotti dall'uomo o meglio CREATORI umani. Essi possono essere la
gente comune che articola un idea, gli artisti che modellano una forma, gli
inventori di un nuovo gioco o di un nuovo gergo. Un oggetto può avere un creatore o
più. Pertanto tutti gli oggetti devono avere gente che li riceva, li ascolti, li
legga,li comprenda, li pensi, li pubblichi, li ricordi. Possiamo chiamare queste
persone come il pubblico dell'oggetto ma è un termine fuorviante, li chiameremo
RICEVITORI CULTURALI che sono attivi produttori di significato. Sia gli oggetti sia
la gente che li crea e riceva non operano nel vuoto ma in un determinato contesto
chiamato MONDO SOCIALE. La sociologia della cultura è interessata innanzitutto alle
relazioni tra oggetti culturali e mondo sociale.
Quindi abbiamo identificato 4 elementi e con essi viene a crearsi il cosidetto
DIAMANTE CULTURALE che ha appunto 4 punti e 6 connessioni ed è uno strumento
euristico che ci aiuta a comprendere la relazione di un qualunque oggetto culturale
col mondo sociale. Esso rappresenta i prodotti sociali e culturali della relazione
tra questi 4 punti. Quano vogliamo studiare un aspetto della cultura che
analizziamo come O.C., dobbiamo identificare le caratteristiche dell'oggetto e le
sue somiglianze o differenze rispetto ad altri oggetti della medesima cultura
consideranto chi l'ha creato e chi lo ha ricevuto. Se capiamo come l'O.C. si adatta
al contesto possiamo capire la cultura nel suo insieme.

CAPITOLO 2.
IL SIGNIFICATO CULTURALE
Un oggetto culturale ha un significato condiviso cioè ad esso è stato attribuito un
senso che è condiviso dai membri della cultura.
Una cultura è un modello di significati che è durato nel tempo (Geertz). Il senso o
il significato si riferisce alla capacità dell'oggetto di suggerire o indicare
qualcos'altro. Possiamo quindi identificare 2 tipi di significato: semplice e
complesso. Il significato semplice denota una corrispondenza biunivoca e lo
esprimiamo quando parliamo dei segni e di ciò che rappresentano come una luce rossa
significa stop che precede il via, ha un singolo referente. Mentre il significato
complesso si trova nei segni chiamati simboli che evocano una varietà di
significati,emozioni forti e possono unire o disgregare gruppi sociali. Poichè è
complessa la cultura è fatta di significati complessi e non semplici, incorporati
in simboli. Per capire la cultura dobbiamo essere in grado di analizzare la
relazione che può esistere tra un simbolo e le cose esattamente come sono. I
sociologi invece sono alla ricerca di significati culturali e nel nostro diamante
culturale ciò che connette gli oggetti culturali ai mondi sociali è il significato.

1.PERCHE' ABBIAMO BISOGNO DEL SIGNIFICATO?

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