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Adriano Zamperini, Lindifferenza. Conformismo del sentire e dissenso emozionale, Einaudi, Torino, 2007.

annalaforgia@unibg.it

In questo testo lautore analizza lindifferenza da molteplici punti di vista: psicologico, sociale, storico,
letterario. Lautore descrive un repertorio di uomini indifferenti attingendo alla cronaca, alla realt, alla
letteratura.
Una prima figura di indifferente tratteggiata da Camus ne Lo Straniero: unimmagine prototipica di
soggetto che vive estraniato dal mondo e dalla natura, che vive di atti quotidiani meccanici e senza senso.
Sulluomo indifferente ricade il biasimo collettivo e, nel romanzo di Camus, lindifferenza del protagonista
rientra nel patologico.
Nel lessico della psicologia, lindifferenza descrive un distacco emozionale, unassenza di interesse nei
confronti del mondo. 1
Una metafora per descrivere lindifferente il passante, colui che di fronte alla disgrazia altrui distoglie lo
sguardo e, se guarda, non vede2, mentre, opposta a quella del passante la metafora del buon
samaritano il quale esorcizza la paura dellinvasione del morbo dellinsensibilit [] soggetti schermo su
cui proiettare unimmagine sana di umanit3 .
Le cause che generano questo modo di essere sono molteplici. Si supposto che la sovraesposizione alla
violenza mediatica intorpidisca le coscienze.
Secondo lautore, questa non una spiegazione esaustiva, perch non esiste ununica causalit esogena4
per lindifferenza.
Lindifferenza non riguarda ci che luomo fa, bens ci che luomo : non si situa nella sfera dellavere
bens in quella dellessere.5
Secondo lautore, non accettabile neanche una spiegazione dellindifferenza come malattia: contro
lindifferenza non serve una terapia psicoeducazionale, bens una trasgressione6.
Luomo deve trasgredire la gestione esternalizzata ed eterodiretta dei sentimenti, costruendosi
quellantidoto allindifferenza che il dissenso emotivo. Il dissenso emotivo un atteggiamento che si
oppone alla dittatura del sentire medio e anestetizzato, il quale elimina la soggettivit, la creativit,
limprevedibilit dallagire umano.
Lautore ripercorre i legami tra passione, eccesso di sentire e follia: da secoli lestremo sentire stato
patologizzato e descritto come una eccessiva e soggettiva disponibilit a farsi marcare dalla realt
esterna7 .

Zamperini, A., Lindifferenza. Conformismo del sentire e dissenso emozionale, Einaudi, Torino, 2007, p.7.
Ivi, p.7.
3
Ibidem.
4
Ivi, p.11.
5
Ibidem.
6
Ivi, p.12.
2

Secondo lautore, nel Settecento, pratiche suggestive come il mesmerismo - che riteneva che si
producessero effetti sulla psiche e sul corpo sotto linflusso del magnetismo animale- concedevano uno
spazio di libera espressione al sentire eccedente attraverso la trance.
Nellottocento la trance, come spazio del sentire, viene sostituita dallipnotismo e dal sonnambulismo.
Il sonnambulo un corpo privato dei pensieri, unidentit ridotta a campo dazione di stimolazioni
sensoriali,8 uno stato di nebulosa coscienza la cui caratteristica data da un momento dialettico tra il s
reale ed il s possibile, tra ci che lindividuo e ci che cerca di raggiungere.9
Lautore individua questa figura di indifferente- sonnambulo nel romanzo di Broch, Gli Incolpevoli,
ambientato durante lascesa del nazismo.Nessuno dei protagonisti direttamente colpevole dellavvento
del nazismo. Di qui lappellativo di incolpevoli. Per proprio nel loro atteggiamento psicologico - sono
tutti apolitici - che un simile assolutismo ha trovato linfa vitale.10
Luomo indifferente luomo senza qualit che nasce dalla crisi dei valori, dalle suggestioni collettive, dalla
massificazione omologante.
Ha molte facce e molti profili sociali, dalluomo egualitario e indifferenziato, passando per luomo
alienato, per il burocrate e lomologato, approdando alluomo seriale ed etero determinato.11
Lautore analizza in profondit tre casi di dissenso emotivo, cambiamento che prevede una ristrutturazione
del sentire e un alternativo modo di vivere. Il primo un caso letterario, il secondo e il terzo sono casi reali
di un assistente sanitario e di un pacekeeper.
Il primo caso il protagonista del romanzo di Abraham B. Yehoshua , Il responsabile delle risorse umane.
Il protagonista del romanzo non ha un nome proprio perch assolutamente appiattito e identificato nel
ruolo professionale che svolge.
In seguito alla morte di una dipendente dellazienda in cui lavora, Julia, immigrata dallex Unione Sovietica,
il responsabile delle risorse umane incaricato di riportare la salma nella sua citt dorigine. Questo viaggio
simbolico gli rivela lumanit di questa donna della quale lui non conosceva nulla, pur avendo con lei un
rapporto professionale, e, durante questo viaggio la sua interiorit subisce una trasformazione profonda. Il
protagonista scopre la povert e laridit della sua anima, la sua alessitimia, il sacrificio della sua emotivt
immolata allautorit senza amore che rappresenta la sua azienda.
Il secondo caso presentato quello di Marco Poggi, un assistente sanitario in servizio presso la caserma di
Bolzaneto durante il G8 di Genova nel 2000.
Egli, dopo aver assistito a vari soprusi, osservando tacitamente, ha rotto il patto silenzioso istituito con i
colleghi presenti e ha denunciato le violenze alle quali aveva assistito. Egli non si sentito
deresponsabilizzato di fronte al fatto che losservatore non abbia colpe.

Zamperini, A., Lindifferenza. Conformismo del sentire e dissenso emozionale, Einaudi, Torino, 2007, p.17.
Ivi, p.21.
9
Ivi, p.27.
10
Ibidem.
11
Ivi, p.28.
8

La responsabilit emotiva riveste luomo anche quando non lui stesso coinvolto materialmente in una
vicenda. Non compiere unazione ci riveste di responsabilit tanto quanto il compierla.
Lultimo caso quello di Romo Dallaire, ex generale dellesercito canadese, che nel 1993 ha assunto il
comando di caschi blu in Ruanda. Ufficialmente, questuomo rientra tra i militari affetti da sindrome post
traumatica. Questo per il linguaggio della scienza, che descrive il sentire come una patologia.
Nella realt, egli si trovato sepolto sotto una mole di conflittualit ed eccessi emotivi, che per lungo
tempo aveva dovuto soffocare per svolgere correttamente le sue funzioni professionali.
Il suo disagio quello di sentire, in una volta sola, tutto il dolore e lo sgomento che ha dovuto provare
davanti a violenze, morti e massacri. Egli soffriva per la sua apatia, oggi nessun trattamento sanitario potr
guarirlo.
Se dovessimo cercare le cause dellindifferenza potremmo annoverare la solitudine, la paura di sentire le
proprie emozioni, la diffidenza nel vivere i rapporti umani, la distrazione, lincapacit di leggere la propria
sensibilit, la tendenza a diventare dei meccanici ripetitori di influenza.12
Lindifferenza non disimpegno, lindifferenza la schiavit del non poter evadere da copioni irrigiditi che
ovunque [rappresentiamo] per dovere.13

12
13

Zamperini, A., Lindifferenza. Conformismo del sentire e dissenso emozionale, Einaudi, Torino, 2007, p.39.
Ivi, p.41.

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