IL DOLORE ESISTENZIALE
DELLUOMO.
Tayeb Subhi
Classe 5 sezione E lic.
Anno scolastico: 2014/2015
Indice:
1. Letteratura Italiana: Giacomo Leopardi, il poeta della vita.
Cenni biografici
Il pensiero
2. Filosofia: Arthur Schopenhauer e il pessimismo irrazionalistico.
Cenni biografici e opere
Il pensiero
Le vie della liberazione dal dolore.
3. Storia dell'arte: Edvard Munch; importante precursore dell'arte
espressionista.
Il pensiero di Leopardi.
Leopardi, in versi come in prosa, ha trovato gli accenti pi intensi e al tempo
stesso pi limpidi per esprimere il male di vivere, ovvero linfelicit
necessariamente connaturata con la condizione umana. Ma Leopardi non un
lamentoso poeta adolescenziale, ripiegato vittimisticamente a contemplare la
propria infelicit, isolato dal mondo e dai suoi problemi. Egli non il poeta del
nulla, bens il poeta della vita, infatti, il suo pessimismo non ha le radici in un
vagheggiamento compiaciuto della sconfitta e della rinuncia a vivere. Il dato
primario dellesperienza leopardiana al contrario un bisogno di pienezza e
gioia vitale , vita intensa, attiva ed energica. Il pessimismo, deriva dalla
delusione di queste profonde aspirazioni. A questo proposito, il poeta scrive in
una lettera destinata al fratello Carlo: Amami, per Dio. Ho bisogno d'amore, amore,
amore, fuoco, entusiasmo, vita: il mondo non mi par fatto per me 1.
Leopardi, identifica la felicit con il piacere sensibile e materiale, ma luomo
non desidera un piacere, bens il piacere: aspira cio a un piacere che sia
infinito, per estensione e per durata. Pertanto, siccome nessuno dei piaceri
particolari goduti dalluomo pu soddisfare questa esigenza, nasce in lui un
senso di insoddisfazione perpetua. Luomo , dunque, necessariamente
infelice. In un primo periodo, egli, afferma, che la natura, ha voluto sin dalle
origini offrire un rimedio alluomo: limmaginazione e le illusioni, che hanno il
compito di velare agli occhi della misera creatura le sue effettive condizioni.
Questa prima fase del pensiero leopardiano chiamata fase del pessimismo
storico, ed tutta costruita sullantitesi tra natura e ragione, tra antichi e
moderni. Successivamente la concezione di una natura benigna e
provvidenziale entra in crisi. Egli comincia a concepire la natura come un
meccanismo cieco e totalmente indifferente alla sorte delle sue creature.
Questa fase del pensiero leopardiano viene chiamata fase del pessimismo
cosmico ed quella che caratterizzer il poeta per il resto della vita:
linfelicit diviene un dato eterno e immutabile di natura. Il poeta recanatese,
tuttavia, nellultimo periodo di vita, arriver a costruire tutta una concezione
della vita sociale e del progresso, dove il senso dellesistenza dato dalla
compassione e dal conforto reciproco tra gli uomini.
Il pensiero di Schopenhauer.
Leopardi e Schopenhauer sono una cosa. Quasi nello stesso tempo l'uno creava la metafisica e
l'altro la poesia del dolore. Leopardi vedeva il mondo cos, e non sapeva il perch. [...] Il perch l'ha
trovato Schopenhauer con la scoperta del Wille. 2
La concezione della vita come dolore, arriva proprio affermando che lessere
nientaltro che la manifestazione di una volont infinita, infatti, volere significa
desiderare e desiderare significa trovarsi in uno stato di tensione per la mancanza di
qualcosa che si vorrebbe avere. Cos, per Schopenhauer, la gioia e il godimento, gi
come aveva sostenuto Leopardi, non sono altro che una cessazione di dolore. E il
ripetersi di tale cessazione, ossia, di tale gioia o godimento, porta inevitabilmente
alla noia; usando le stesse parole del filosofo, si potrebbe riassumere il tutto nella
seguente citazione: La vita umana come un pendolo che oscilla incessantemente tra il
dolore e la noia, passando per l'intervallo fugace, e per di pi illusorio, del piacere e della gioia. 3
Le vie della liberazione dal dolore: Per Schopenhauer, la risposta al dolore del
mondo, consiste nella liberazione dalla volont di vivere. Questo processo pu
avvenire solamente con la presa di coscienza del dolore e con il disinganno di fronte
alle illusioni dellesistenza. Liter salvifico delluomo viene cos articolato in tre
momenti essenziali:
Etica: Letica, secondo il filosofo, implica un impegno nel mondo a favore del
prossimo, un tentativo di superare legoismo e di vivere un sentimento di piet o
compassione nei confronti del prossimo. Cos come scriveva Leopardi: Viviamo,
Porfirio mio, e confortiamoci insieme: non ricusiamo di portare quella parte che il destino ci ha
stabilita, dei mali della nostra specie. S bene attendiamo a tenerci compagnia lun laltro; e
andiamoci incoraggiando, e dando mano e soccorso scambievolmente; per compiere nel
miglior modo questa fatica della vita. La quale senza alcun fallo sar breve.5
Lascesi: Con la parola ascesi [] io intendo, nel senso pi stretto, il deliberato
infrangimento della volont, mediante lastensione del piacevole e la ricerco dello spiacevole,
lespiazione e la macerazione spontaneamente scelta, per la continuata mortificazione della
volont.6 Il primo gradino per lascesi la castit perfetta che libera da una
A. Schopenhauer, il mondo come volont e rappresentazione, tr.it di A.Vigliani, Mursia, Milano 1982, p.234
Giacomo Leopardi, Operette Morali, Dialogo di Plotino e Porfirio.
6 A.Schopenhauer, Il mondo come volont e rappresentazione, par.68
7 A.Schopenhauer, Il mondo come volont e rappresentazione, par.71
5
8
9
Bibliografia:
Baldi-Giusso-Razetti-Zaccaria , Lattualit della letteratura, paravia editore
Giacomo Leopardi, Operette Morali, Dialogo di Plotino e Porfirio.
A. Schopenhauer, Il mondo come volont e rappresentazione, tr.it di A.Vigliani,
Mursia, Milano 1982,
Arthur Schopenhauer, O si pensa o si crede, scritti sulla religione, Bur Classici
editore, 2000.
Icilio Vecchiotti, Introduzione a Schopenhauer, Editori Laterza, 19
Giovanni Fornero, Nicola Abbagnano, Il nuovo protagonisti e testi della filosofia, Da
Schopenhauer alle nuove tecnologie, Paravia Editore.
Demartini-Gatti-Tonetti- Villa, Il nuovo Vivere lArte, Ed.Scolastiche Bruno
Mondadori, vol. 3
Di Stefano, E. Munch, Firenze, 1994.