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Friedrich Nietzsche e

linfluenza della sua filosofia


nel Novecento.

Introduzione
Friedrich Wilhelm Nietzsche stato un filosofo, poeta, compositore e filologo tedesco.
Considerato tra i massimi filosofi e prosatori di ogni tempo, Nietzsche ebbe un'influenza
controversa, ma indiscutibile, sul pensiero filosofico, letterario, politico e scientifico del XX
secolo. La sua filosofia, appartenente al filone delle filosofie della vita, considerata da
alcuni uno spartiacque fra la filosofia tradizionale e un nuovo modello di riflessione,
informale e provocatorio. In ogni caso, si tratta di un pensatore unico nel suo genere, s
da giustificare l'enorme influenza da lui esercitata sul pensiero posteriore.
Nietzsche scrisse vari saggi e opere aforistiche sulla morale, la religione (in particolare
quella cristiana), la societ moderna, la scienza, intrise di una profonda lucidit ed
avversione alla metafisica, seppure spesso il filosofo venga accomunato anche
all'irrazionalismo, di una forte carica critica, sempre sul filo dell'ironia e della parodia. Nella
sua filosofia si distingue una fase wagneriana, che comprende La Nascita della Tragedia e
le Considerazioni inattuali, in cui il filosofo combatte a fianco di Richard Wagner per una
"riforma mitica" della cultura tedesca.
Questa fase sar poi abbandonata e rinnegata con la pubblicazione di Umano, troppo
umano ( nella stagione cosiddetta "illuministica" del suo pensiero), per culminare infine,
pochi anni prima del crollo nervoso (probabile conseguenza di una patologia neurologica
ereditaria) che metter fine alla sua attivit, nella fase pi prominente del suo pensiero
(quella della trasvalutazione dei valori e del Nichilismo attivo, costellata dai concetti
di oltreuomo, eterno ritorno e volont di potenza) che ha il suo apice e inizio con la
pubblicazione del celeberrimo Cos parl Zarathustra.
Biografia

Friedrich Wilhelm Nietzsche nasce a Rcken, villaggio della Prussia meridionale


(Sassonia-Anhalt) nei pressi di Lipsia, il 15 ottobre 1844; viene chiamato cos in onore del
re Federico Guglielmo IV di Prussia il quale compiva quarantanove anni proprio nel giorno
della nascita di Nietzsche. Figlio di un pastore protestante, Carl Ludwig Nietzsche,
reazionario monarchico gi precettore alla corte di Altenburg, e di Franziska Oehler, anche
lei proveniente da una famiglia luterana, il piccolo Friedrich cresce in un'atmosfera carica
di sentimento religioso, seppur stemperato dalla mitezza tipica dell'approccio riformato.

Morto il padre nel 1848, la madre si vede costretta a trasferirsi a Naumburg, cittadina dove
poteva contare sull'aiuto di numerosi parenti. Nel 1858 Friedrich entra nella prestigiosa
scuola privata di Pforta dove impara i primi rudimenti di religione, latino e greco, oltre che
di musica, che sar l'altra grande passione della sua vita (tanto che per lungo tempo non
sapr se dedicarsi alle lettere e alla filosofia oppure alla composizione musicale).
Febbricitante per le nuove scoperte culturali, scrive poesie e compone musica, mentre la
sua famiglia, senza mai un attimo di pace, si trasferisce in un'altra casa di Naumburg

Tra le sue letture giovanili si annoverano Byron, Holderlin, Emerson, Sterne, Goethe,
Feuerbach. Nel 1860 fonda con alcuni amici l'associazione musicale-letteraria "Germania";
negli scritti composti per tale associazione ("Fato e volont", "Libert della volont e fato")
gi indicata la tendenza antimetafisica del pensiero nietzscheano futuro. Nel 1864 si
iscrive alluniversit di Bonn dove viene fortemente attratto dagli studi di filologia, tanto da
essere spinto ad abbandonare la teologia (e ben presto anche la musica) per dedicarsi
completamente alla nuova materia. Lanno seguente si trasferisce a Lipsia per continuare
a seguire le lezioni di filologia classica di Friedrich Ritschl, gi suo insegnante a Bonn,
portando avanti la sua carriera di filologo. Studia Teognide e la Suida, ma pi affascinato
da Platone e soprattutto da Ralph Waldo Emerson e Arthur Schopenhauer, che avrebbero
influenzato tutta la sua produzione. Soprattutto quest'ultimo, con la sua opera Il mondo
come volont e rappresentazione doveva risvegliare un appassionato e duraturo
interesse filosofico.

Nel 1866 legge anche la Storia del materialismo di Friedrich Albert Lange; qui le
descrizioni della filosofia anti-materialistica di Immanuel Kant, dell'ascesa
del materialismo nel continente europeo, della crescente preoccupazione nei riguardi
dell'evoluzionismo di Darwin e infine dell'atmosfera generale di ribellione all'autorit
tradizionale incuriosiscono notevolmente Nietzsche.

Il 9 ottobre 1866 comincia il servizio militare, avendo firmato per un anno come volontario,
nel reggimento di artiglieria a cavallo dell'esercito prussiano di stanza a Naumburg. Nel
marzo dell'anno successivo si infortuna seriamente allo sterno, congedandosi
anticipatamente ad Ottobre del 68. Tornato a Lipsia, l'Universit lo premia per il suo
saggio sulle fonti di Diogene Laerzio e lo assume come insegnante privato. In questo
periodo conosce anche Richard Wagner , uno dei pi importanti compositori dellepoca,
che impressiona fortemente Nietzche rafforzando la sua passione musicale e filosofica.

Nel 1869 ottiene la cattedra di lingua e letteratura greca dell'Universit di Basilea come
filologo classico, non avendo ancora completato n il proprio dottorato n ricevuto alcun
certificato di abilitazione all'insegnamento. Si reca spesso , d' ora in poi , a Tribschen ,
dove vivono Richard e Cosima Wagner . L' Universit di Lipsia gli ha intanto confermato il
dottorato sulla base degli studi da lui pubblicatisul "Rheinisches Museum", compreso
quello sulle fonti di Diogene Laerzio . Con grande rispetto entra in rapporto con Jakob
Burckhardt .Rinuncia alla cittadinanza prussiana senza tuttavia chiedere quella svizzera .

Nel 1870, durante la guerra franco-prussiana chiede un congedo per arruolarsi come
infermiere, ma colpito dalla difterite, ritorna a Basilea. La pubblicazione dello scritto
Nascita della tragedia danneggia fortemente la sua carriera accademica e nasce in lui
lidea di abbandonare linsegnamento per dedicarsi alla propaganda wagneriana. Intanto al
suo stato di salute sempre pi precario si accompagna una perdita dei legami affettivi,
come la rottura con Wagner risalente allestate 1878. Dopo aver dato le dimissioni
dalluniversit per ragioni di salute , gli viene concessa una pensione annua di 30000
franchi e da questo momento frederich intraprende una vita errabonda segnata dalla
solitudine e dagli attacchi del suo male, uninfezione progressiva. Compie vari viaggi in
Italia ed intraprende alcune relazioni sentimentali conclusesi tristemente che lo portano
alla solitudine. Negli anni fino al 1888 Nietzsche si dedica ad unintensa attivit di scrittura
e a viaggi sempre pi sofferti. NellAprile 1888, da Nizza raggiunge Torino, di cui riporta
unimpressione positiva. Qui scrive le sue ultime opere. Nella citt piemontese accusa
gravi segni di squilibrio; scrive lettere esaltate e sconnesse agli amici contenenti
osservazioni a sfondo politico. Il filosofo viene quindi ricoverato a Jena, in una clinica per
malattie nervose, convivendo con la follia per altri 15 anni. Nel 1897, dopo la morte della
madre , viene portato dalla sorella a weimar che nel 894 fonda il Nietzsche-Archiv,
destinato a occuparsi delledizione completa delle opere del filosofo. In questi anni la
salute mentale di Friedrich peggiora sempre di pi fino alla scomparsa della parola. Muore
il 25 Agosto del 1900.
Il Pensiero

Il pensiero di Nietzsche si traduce in una distruzione programmatica delle certezze del


passato, che mette capo alla delineazione di un nuovo tipo di umanit: il superuomo. Da
ci deriva il carattere positivo della filosofia nietzschiana.

Si possono riscontrare diversi tipi di stile per ogni periodo dei suoi scritti: negli scritti
giovanili ancora legato alla forma del saggio e del trattato; a partire da Umano, troppo
umano, opta per laforisma (illuminazione istantanea finalizzata a cogliere le cose al volo,
che, per essere capita, esige unarte dellinterpretazione); con Cos parl Zarathustra
segue il modello della poesia in prosa, ricca di simboli e allegorie; negli ultimi scritti
prevalgono lesposizione auto-biografica e linvettiva polemica. Il pensiero di Nietzsche
programmaticamente asistematico in quanto egli, dietro il sistema, scorge il desiderio di
impadronirsi della totalit del reale. Desiderio che egli denuncia come illusorio e votato
allinsuccesso.

IL PERIODO GIOVANILE: Tragedia e filosofia

La nascita della tragedia dallo spirito della musica un'opera nella quale coesistono
filologia, filosofia, estetica e teoria della cultura, il cui motivo centrale la distinzione fra
apollineo e dionisiaco. Il primo scaturisce da un atteggiamento di fuga di fronte al divenire
e si esprime nelle forme limpide e armoniche della scultura e della poesia epica. Il
secondo scaturisce dalla partecipazione al divenire e si esprime nellesaltazione creatrice
della musica. Nietzsche insiste sul carattere originariamente dionisiaco della sensibilit
greca, portata a scorgere ovunque il dramma della vita e della morte: tant vero che
lapollineo nasce solo sul terreno di una visione dionisiaca dellesistenza. In un primo
tempo, nella Grecia presocratica, impulso apollineo e impulso dionisiaco convivono
separati e opposti. Nell'et della tragedia Attica di Sofocle e di Eschilo, apollineo e
dionisiaco si armonizzano fra di loro, dando origine a capolavori sublimi. La grande
tragedia manifesta un perfetto accoppiamento fra apollineo e dionisiaco. Nell'arte
successiva, la sintesi fra dionisiaco e apollineo, viene messa in forse dal prevalere
dell'apollineo. Questo processo di decadenza si concretizza nella tragedia di Euripide. La
decadenza della tragedia funge quindi da spia rivelatrice della decadenza della civilt
occidentale e trova il suo simbolo nellopposizione tra spirito dionisiaco e spirito socratico,
ossia tra uomo tragico (dionisiaco) e uomo teoretico (socratico).Molto importanti in questo
primo periodo sono le letture di Schopenhauer dalle quali egli deriva la tesi del carattere
doloroso dell'essere, ma respinge la tematica dell'ascesi. Infatti, alla noluntas egli
contrappone un atteggiamento di entusiastica accettazione dell'essere nella globalit dei
suoi aspetti. La vita dolore, lotta, non ha ordine n scopo, il caso la domina e I valori
umani non trovano garanzie in essa.
IL PERIODO ILLUMINISTICO

Il metodo genealogico

Il periodo illuministico risulta caratterizzato dal distacco da Wagner e Schopenhauer.


Nietzsche viene definito illuminista perch impegnato in unopera di critica della cultura
tramite la scienza, intesa come metodo di pensiero. Metodo che Nietzsche identifica con
un procedimento critico di tipo storico e genealogico. Critico perch eleva il sospetto a
regola di indagine. Storico o genealogico perch ritiene che non esistano realt statiche o
immutabili, ma che ogni cosa sia lesito di un processo da ricostruire.

La morte di Dio e la fine delle illusioni metafisiche

Per Nietzsche Dio la personificazione delle certezze ultime ed il simbolo di ogni


prospettiva oltremondana. Il primo punto connesso alla convinzione nietzschiana
secondo cui Dio e loltremodo abbiano storicamente rappresentato una fuga dalla vita. Il
secondo punto invece giustificato dal fatto che, secondo il filosofo, limmagine di un
cosmo ordinato e benefico soltanto una costruzione della nostra mente, ai fini di
sopportare la durezza dellesistenza.

Di fronte ad una realt contraddittoria, gli uomini, per sopravvivere, hanno dovuto
convincere se stessi e i loro figli che il mondo qualcosa di benefico e provvidenziale. Per
Nietzsche le metafisiche e le religioni sono decorazioni della realt e bugie di
sopravvivenza. Il filosofo sostiene linutilit della dimostrazione della non esistenza di Dio,
poich, per Nietzsche, la realt stessa, lessenza caotica e malefica del mondo, a
confutare lidea di Dio.

Morte di Dio e Nichilismo

In un primo momento Nietzsche intende per Nichilismo la volont del nulla, ossia ogni
atteggiamento di fuga e di disgusto nei confronti del mondo concreto. In un secondo
momento, adopera questo termine per indicare il movimento storico riassunto
essenzialmente nella frase Dio morto. Nietzsche intende per Nichilismo la specifica
situazione delluomo moderno e contemporaneo, che, non credendo pi nei valori
supremi, avverte di fronte allessere lo sgomento del vuoto e del nulla. Lequivoco del
Nichilismo consiste nel dire che il mondo, non avendo quei significati che i metafisici gli
attribuivano, non ha nessun senso. In realt i significati esistono, ma come prodotti della
volont di potenza. Il Nichilismo appare a Nietzsche soltanto uno stadio intermedio, ossia
un no alla vita che prepara il grande si ad essa, attraverso lesercizio della volont di
potenza.

Il Nichilismo perci si divide in: deplorevole(ad esempio di tipo platonico, basato


sullannullamento del mondo reale e che d valore al mondo apollineo; incompleto (i
vecchi valori vengono distrutti, ma i nuovi hanno la medesima fisionomia di quelli
precedenti); completo ( il Nichilismo vero e proprio). Questultimo di tipo attivo, ossia si
esercita come forza violenta di distruzione, chiamata estrema, che raggiunge la sua
completezza quando passa dal momento distruttivo a quello costruttivo, ossia quando si
rende conto che il senso, non essendo ontologicamente dato, deve essere umanamente
inventato.

Lavvento del superuomo

La morte di Dio costituisce un trauma solo in relazione ad un uomo non ancora


superuomo. La morte di Dio coincide infatti con la nascita del superuomo. Solo chi ha il
coraggio di guardare in faccia la realt ormai maturo per varcare labisso che divide
luomo dal superuomo. Si pu quindi dedurre che la morte di Dio, lavvenimento pi
terribile agli occhi degli uomini, per Zarathustra il pi felice e pieno di speranza. Per
Nietzsche luomo pu diventare superuomo soltanto dopo essere passato sul cadavere di
tutte le divinit. Il suo ateismo infatti, vuol essere cos radicale che egli non contesta
soltanto Dio, ma anche ogni suo ipotetico surrogato, ben conscio che gli uomini, abbattute
le antiche divinit, tendono inevitabilmente a crearne altre. Quando si sostiene che Dio, in
Nietzsche, definitivamente morto, per Dio si intende ci che storicamente, da parte dei
filosofi, si concepito come tale, ossia lessere metafisico e il valore dei valori.

Il Superuomo
Questo essere ha unimportanza fondamentale nella filosofia di Nietzsche e pu essere
visto come il portavoce di tutte le idee professate dalla filosofia dellautore prussiano. Con
il termine superuomo non si vuole intendere un uomo dalle capacit intellettive superiori o
biologicamente pi sviluppato,un uomo superlativo, ma si vuole indicare un essere
superiore al gregge degli inferiori perch in grado di accettare la dimensione tragica e
dionisiaca dellesistenza, di dire si alla vita, di reggere la morte di Dio, di far propria la
prospettiva delleterno ritorno e di procedure oltre il Nichilismo. Egli un tipo nuovo, non
ravvisabile in nessun personaggio del passato, si pu infatti tradurre anche con il termine
oltreuomo. Luomo terra ed nato per vivere sulla terra. Lanima, che dovrebbe essere
il soggetto di unipotetica esistenza ultraterrena, inesistente: luomo corpo. Questa
rivendicazione della natura terrestre del superuomo fa tuttuno con laccettazione totale
della vita che propria dello spirito dionisiaco.

Attraverso le tre metamorfosi dello spirito: cammello, leone, fanciullo, Nietzsche descrive
la genesi e il senso del superuomo.

1. Il cammello rappresenta luomo che porta i pesi della tradizione e che si piega di fronte
a Dio e alla morale;

2. Il leone rappresenta luomo che si libera dai fardelli metafisici ed etici;

3. Il fanciullo rappresenta loltreuomo.


Linfluenza delloltreuomo
nella cultura del 900
Loltreuomo nella cultura del 900 una delle idee di produzione nietzscheana che avuto
maggiore risonanza e che stata fortemente discussa, talvolta anche fraintesa, modificata
e strumentalizzata.

Superuomo e Nazismo

Il mito del Superuomo, nella prima met del secolo scorso,


non affascina solo lambiente letterario, ma anche quello
politico, anche se le questioni di tale ambiente rimangono
estranee al filosofo, dato che il nazionalismo per lui un
punto di vista troppo angusto. Il suo pensiero toccato solo
da una questione che gi stata messa in gioco nel suo
tempo e particolarmente in Germania: lantisemitismo. Il suo
rifiuto energico, spesso direttamente astioso di questo movimento, che determin la
rottura perfino con lunica sorella, le sue numerose conoscenze ebree, ci fanno oggi
apparire incomprensibile il fatto che la Germania razzista del 1933 potesse esaltare
proprio Nietzsche come "suo" filosofo. E ancor pi grottesca si fa poi la storia, quando si
viene a sapere che larchivio nietzschiano di Weimar, temporaneamente covo ideologico di
questa idea di Stato, era stato fondato con capitali ebrei. Nonostante ci, i numerosi regimi
autoritari diffusisi nel 900 quali il nazismo e il fascismo hanno abbracciato alcune delle
idee contenute nella filosofia di Nietzsche sottolineandone alcuni aspetti come lattacco
alla democrazia, alle forme di governo parlamentariste e al cristianesimo, l'esaltazione
della guerra, il credo della razza padrona e dell'bermensch.

Nel caso del nazismo linterpretazione di Nietzsche, che ha trovato la pi emblematica


espressione nel libro di Alfred Baeumler "Nietzsche, il filosofo e il politico" (1931), stata
facilitata da una singolare vicenda filologica, consistente nel fatto che la sorella, Elisabeth
Forster-Nietzsche, nel desiderio di fare del fratello il teorico di una palingenesi reazionaria
dellumanit, non esit, dopo essersi impadronita degli inediti, a manipolare i testi del
filosofo, pubblicando nel 1906 la "Volont di potenza" nella quale il pensiero di Nietzsche
assume quella fisionomia anti-umanitaria ed anti-democratica sulla quale far leva la
lettura nazista. Lalterazione degli scritti Nietzscheani verr notata solo successivamente,
intorno al 1960 da Mazzino Montinari, nel corso della pubblicazione di opere postume del
filosofo. Questi avvenimenti, finita la seconda guerra mondiale mettono in cattiva luce le
opere di Nietzsche, che viene considerato un autore maledetto e perde notoriet. Solo
nel secondo dopoguerra viene attuato un processo di denazificazione, muovendosi verso
la lettura di un Nietzsche progressista. Anche in questo senso vi unesagerazione
considerando Nietzsche come successore di Marx. Oggi si va affermando un punto di
vista che cerca di analizzare la filosofia dellautore prussiano per quello che realmente ,
sottolineando la novit e la rottura al suo interno, senza per non riconoscere le correnti
reazionarie.

Nella cultura tedesca tra le due guerre, Baeumler gioca un ruolo di primo piano. Egli pu
essere considerato il filosofo classico della cultura di quel tempo, anzi, il maestro cui si
rifanno molti intellettuali del partito nazionalsocialista. Come esprime lo stesso titolo della
sua opera, Baeumler sostiene la tesi che Nietzsche sarebbe a un tempo filosofo e politico;
non a caso lo studio si divide in due parti fondamentali, rispettivamente intitolate
"Nietzsche filosofo" e "Nietzsche politico", che sono tra loro strettamente unite. Con ci
Baeumler vuole sottolineare che nel pensiero nietzschiano non si pu distinguere il
momento teorico da quello pratico. Tale unit inscindibile tra teoria e prassi viene messa
particolarmente in evidenza nella seconda parte del suo studio, quando considera
Nietzsche come un "pensatore esistenziale", la sua tematica culturale non si esaurisce
nelle polemiche che egli conduce in tutti i suoi scritti nei confronti della cultura del suo
tempo, ma sorretta da unimpostazione metafisica che si esprime nella sua dottrina della
volont di potenza. Queste riflessioni essenzialmente di natura politica sulla dimensione
del Superuomo nietzscheano mostrano come l'ambiguit e talvolta la scarsa chiarezza
della concezione del filosofo abbiano condotto gli esponenti dell'ideologia nazista ad
usufruire del suo pensiero, in realt esente da ogni carattere politico, per giustificare una
cultura che prevede come fine ultimo la conquista del potere assoluto e lideologia di un
uomo, che stato per lEuropa come la nube che porta con s la folgore: Hitler.

Lideologia e la propaganda nazista


Il pensiero nazista stato ideato dalla mente di Adolf Hitler ed i primi tentativi di mettere in
pratica le sue idee risalgono alla creazione del partito di estrema destra nazionalsocialista
nel 1923. Gi dai primi anni di vita, il partito presenta una forte connotazione autoritaria e
totalitaristica. Infatti, per attuare lascesa al potere il partito non si fa scrupoli ad utilizzare
la violenza e lintimidazione; quando poi Hitler prende definitivamente il potere
assoggettando la nazione, il popolo viene indottrinato ai principi nazisti. Secondo i
fondamenti di questa ideologia totalitaria, il singolo e i suoi diritti devono essere
subordinati alle ragioni della comunit di appartenenza. In tal modo il regime nazista mira
ad assorbire nella sfera pubblica, sotto la sua giurisdizione, ogni aspetto della vita privata,
a cui non si sarebbe riconosciuta altrimenti alcuna funzione e utilit. Gli individui esistono
solo in quanto parte di una comunit di popolo: un insieme di persone unite tra loro dalla
comune appartenenza a unetnia originaria, quella ariana. In base a questo legame
peculiare, lo stato, rappresentazione della comunit, supremo e assoluto: allo stato
spetta il compito di perseguire i fini storici della nazione tedesca e di farne valere le
prerogative. Di conseguenza, i singoli individui possono essere sacrificati in nome del
superiore interesse collettivo. Questa concezione ideologica costituisce il cardine e la
ragion dessere del regime totalitario nazista.

Nonostante la subordinazione del singolo allo stato, il punto cardine del pensiero Hitleriano
non lo stato ma il culto della razza ariana, dellindividuo superiore. Proprio per questo
motivo si cercato di avvicinare il superuomo nietzscheano al nazismo, sebbene
modificandolo profondamente e rendendolo pi simile ad un essere superiore di stampo
darwiniano. Il culto della razza prevede ovviamente il mantenimento della sua purezza
eliminando le razze inferiori e cos si spiega anche il profondamente radicato
antisemitismo.

Superuomo e Letteratura
Uninfluenza considerevole del superuomo nel 900 si pu
certamente trovare nella letteratura, ad esempio in quella
italiana. In particolare, un grande autore ed intellettuale che
ha abbracciato la filosofia del superuomo nietzscheano,
sebbene modificandola profondamente, stato Gabriele
DAnnunzio; le idee del filosofo tedesco arriveranno a
condizionare unintera fase della vita dello scrittore, detta
fase superomistica. Questa inizia con la crisi del suo stile
di vita estetizzante avvenuta alla svolta degli anni 90
dellottocento e che costringe DAnnunzio a cercare nuove
soluzioni che poi verranno trovate nel mito delloltreuomo,
una figura non pi soltanto di bellezza, ma di energia eroica, attivistica. Nonostante ci, in
un primo periodo allazione si accontenta di sostituire la letteratura ed il superuomo resta
un vagheggiamento fantastico. Nella realt, dAnnunzio punta a creare limmagine di una
vita eccezionale, sottratta alle norme del vivere comune. I primi tentativi della ricerca
dellazione vengono fatti con la politica ed il teatro e successivamente con il cogliere
loccasione datagli dalla prima guerra mondiale, arruolandosi come pilota.

Caratteristiche del superuomo dAnnunziano

DAnnunzio coglie alcuni aspetti del pensiero di Nietzsche, banalizzandoli e forzandoli


entro un proprio sistema di concezioni: innanzitutto il rifiuto del conformismo borghese, dei
principi egualitari che scacciano e livellano la personalit; lesaltazione dello spirito
Dionisiaco, cio di un vitalismo gioioso, pieno, libero dagli impacci della morale comune;
il rifiuto delletica della piet, dellaltruismo, leredit della tradizione cristiana, che
mascherano solo lincapacit di godere la gioia dionisiaca del vivere; lesaltazione della
volont di potenza, dello spirito della lotta e dellaffermazione di se; il mito del
superuomo, un nuovo tipo di umanit, liberata e gioiosa. DAnnunzio da a questi motivi
una accentuata coloritura antiborghese, aristocratica, reazionaria, imperialistica. Egli si
scaglia violentemente contro la realt borghese del nuovo stato unitario, in cui il trionfo dei
principi democratici e ugualitari, il parlamentarismo, lo spirito affaristico e speculativo
contaminano il senso della bellezza, lenergia violenta, il gusto dellazione eroica e del
dominio, che erano propri delle passate lites dominanti. Vagheggia perci laffermazione
di una nuova aristocrazia, che sappia tenere schiava la moltitudine degli esseri comuni ed
elevarsi a superiori forme di vita attraverso il culto del bello e lesercizio della vita attiva ed
eroica. In tal modo la stirpe latina, attraverso un progressivo raffinamento, arriver a
toccare la sua forma pi compiuta. Il motivo nietzscheano del superuomo quindi
interpretato da dAnnunzio nel senso del diritto di pochi esseri eccezionali ad affermare se
stessi, sprezzando le leggi comuni del bene e del male.

I romanzi superomistici

Il Trionfo della morte(1894), non propone ancora compiutamente la realizzazione


della nuova figura mitica, ma rappresenta una fase di transizione , una ricerca
ansiosa quanto frustrata di soluzioni. Leroe, Giorgio Aurispa, ancora un esteta.
Travagliato da unoscura malattia interiore, che lo svuota dalle energie vitali, va alla
ricerca di un nuovo senso della vita, che permetta di attingere allequilibrio e alla
pienezza. DAnnunzio, dimostrando unacuta consapevolezza dei processi reali,
cerca una nuova definizione dellintellettuale, che deve essere libero dal peso del
vittimismo e della sconfitta. Un breve rientro nella sua famiglia acuisce la crisi
delleroe perch reimmergersi nel groviglio di nevrosi della vita familiare, e
soprattutto rivivere il conflitto con il padre che contribuisce a minare le sue energie
vitali. La ricerca porta Giorgio a tentare di riscoprire le radici della sua stirpe:
insieme con la donna amata, Ippolita Sanzio, si ritira in un villaggio abruzzese sulle
rive dellAdriatico, e qui riscopre il volto primordiale della sua gente, le credenze
magico superstiziose, il fanatismo religioso esaltato. Da quel mondo barbarico e
primitivo il raffinato esteta per disgustato e respinto e la sua ricerca per la via di
un misticismo religioso fallisce. La soluzione gli si affaccia nel messaggio
dionisiaco di Nietzsche, in unimmersione della vita in tutta la sua pienezza, ma
leroe non ancora in grado di realizzare il progetto; si oppongono le forze oscure
della psiche, che si obiettivano nelle sembianze della donna, Ippolita.

Le vergini delle rocce(1895) pu essere considerato il manifesto politico del


superuomo dannunziano in quanto in esso sono esposte le nuove teorie
aristocratiche, reazionarie e imperialistiche di dAnnunzio. Questultimo inoltre, non
propone pi un personaggio debole, tormentato, incerto, ma un eroe forte e sicuro,
che va senza esitazioni verso la sua meta. Leroe, Claudio Cantelmo, sdegnoso
della realt borghese contemporanea, del liberalismo politico e dellaffarismo
dellItalia postunitaria, vuole portare a compimento in se lideal tipo latino e
generare il superuomo, il futuro re di Roma che guider lItalia a destini imperiali.
Per, nonostante laffermata sicurezza, possibile cogliere ancora nelleroe segrete
perplessit e ambiguit. Leroe ha raggiunto tale maturit e pienezza che non deve
pi temere le forze disgregatrici, quelle che avevano portato alla sconfitto Giorgio
Aurispa nel Trionfo. Per questo leroe va a cercare la donna con cui generare il
futuro superuomo in una famiglia della nobilt borbonica, in piena decadenza, che
vive isolata in unantica villa ormai in sfacelo, nel culto ossessivo del passato. In
questo scenario di decadenza, disfacimento e morte leroe cerca colei che dovr
essere la sua compagna fra le tre figlie del principe Montaga. Ma questa scelta,
dietro i propositi vitalistici, eroici, trionfali pare celare una segreta e pi autentica
attrazione per la putredine, la decadenza e la morte.

Il Fuoco(1900) pu invece essere visto come il manifesto letterario del superuomo


nel quale leroe, Astelio Effrena (prende come modello Wagner), medita una grande
opera artistica, che sia fusione di poesia, musica, danza, e attraverso di essa vuole
creare un nuovo teatro, che dovr forgiare lo spirito nazionale della stirpe latina. In
seguito per le forze oscure si oppongono alleroe, chiamato a destini sovrumani;
ed esse prendono corpo in una donna Foscarina Perdita. Il romanzo si conclude
con il sacrificio di Foscarina: lascer libero Astelio, allontanandosi da lui per
permettergli di completare il suo sogno. Ma anche qui non si assiste alla
realizzazione del progetto delleroe, che resta una velleit nuvolosa.

Forse che s forse che no(1910) contiene oltre che il culto della bellezza anche una
forte volont di potenza. Il protagonista, Paolo Tarzis, realizza la sua volont eroica
nel volo. Ma alla sublimazione del superuomo si oppone ancora una volta la
nemica, una donna sensuale, perversa, nevrotica ai limiti della follia, Isabella
Inghirami. Tuttavia leroe, proprio quando sembra dover soccombere al suo influsso
nefasto, trova uninaspettata via di liberazione: mentre cerca la morte, riassalito
dal desiderio della vita e riesce a compiere una grande impresa, approdando sulle
coste della Sardegna.

Superuomo e letteratura inglese


Il concetto di oltreuomo, come gi detto non interessa solamente la letteratura italiana, ma
coinvolge numerosi scrittori in tutto il mondo tr cui George Bernard Shaw, famoso scrittore
e drammaturgo Irlandese. Le sue opere sono celebri per la satira della quale sono intrise e
non esente da questa caratteristica lopera teatrale ispirata alle teorie filosofiche
nietzscheane: Uomo e superuomo(1903)(man and superman)
Trama: Il protagonista, Tanner, un intellettuale degli inizi del secolo, superuomo pi in
teoria che in pratica; nei suoi panni pu adombrarsi lo stesso autore, contro il quale si
esercita questa volta l'ironia famosa dello stesso Shaw. Tanner viene sedotto da Anna,
una ragazza semplice ma dotata di una notevole volont, intesa a procacciarsi un maschio
con cui perpetuare, come si conviene alla life force femminile, la specie. Il superuomo
deve arrendersi e si innamora di Anna. Con un rapido, ardito volo scenico, l'autore
trasferisce poi l'attenzione su don Giovanni, con il suo Inferno, il suo Commendatore e la
sua capacit seduttrice, la quale invece viene dimostrata nella realt succube della forza
vitale della donna, autentica detentrice della capacit di sedurre; in Uomo e superuomo la
vera protagonista, e non soltanto scenicamente parlando, la donna.

Uomo e superuomo quindi un'interpretazione moderna del mito di don Giovanni; il suo
autore riuscir a ridimensionare, a capovolgere i termini del mito, dimostrando la finzione
della preminenza maschile nell'eterno gioco della seduzione. Questa commedia, che si
contrappone al teatro epico francese di Pguy e di Claudel per mezzo dell'umorismo, in
realt altrettanto epica per la dimensione delle conclusioni, giocate in termini di battute e
controbattute, di scherzi verbali e logici, ma densa di interrogativi etici, religiosi e filosofici,
partecipati allo spettatore con l'abilit incomparabile del grande dominatore delle scene; la
partecipazione dello spettatore viene richiesta implicitamente a districare il labirinto del
"botta e risposta" fra i personaggi, e contiene il senso ancora vivo dell'interesse dell'opera.

Conclusione e considerazioni personali


In conclusione credo che la filosofia di Nietzsche, nonostante sia sta strumentalizzata e
messa in cattiva luce dagli avvenimenti storici , racchiude delle grandissime potenzialit ed
frutto di una mente geniale, sebbene andata in contro alla follia, che si spinta pi in l
di quelle dei pensatori contemporanei anticipando per molti aspetti la filosofia moderna.
Egli ha portato la razionalit alle pi estreme conseguenze uccidendo tutte le astrazioni
illusorie che vivono di fantasmi inesistenti; ha fatto del caos la pi intensa e reale
descrizione della vita spogliando e mettendo in bella mostra le debolezze delluomo.
Inoltre spinge questultimo ad elevarsi ad oltreuomo mettendo da parte tutti i misticismi
religiosi e dichiarando la propria fedelt alla Terra, accettando i propri difetti, le proprie
limitazioni e ci che accade, basando le proprie azioni non sulla morale comune ma su
dei principi da lui stabiliti.

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