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ANTROPOLOGIA

cap.1

Antropologia antrophos e logos antropologo

Discorso intorno al genere umano colui che sta a contatto con le


persone e le culture per studiare
come vive l’altro
Antropologia sica studio umano dal punto di vista
biologico, si occupa di ossa

Antropologia culturale studio popolazioni e culture

Antropologia linguistica studio della comunicazione umana

Archeologia studio delle culture umane del passato attraverso l’analisi dei loro resti
materiali

Etnologia ethos e logos

Discorso intorno ai popoli, studio dei paesi extraeuropei

Demologia studio della cultura popolare distinta da quella borghese e aristocratica

Discipline Demoetnoantropologiche DEA racchiude tutti gli studi

In antropologia troviamo dei termini tecnici:

• etnocentrismo = pensare che la propria posizione culturale sia migliore delle altre,
tendenza a giudicare le altre culture. Cioè, molte persone nascono con l’idea che la loro
cultura sia meglio e tendono a sminuire quella altrui.

Concetto di IDIOSINCRASIA→ incompatibilità con altre culture, altre attitudini ed abitudini;

• relativismo = capire le culture degli altri popoli, quindi contraria all’etnocentrismo.


Esistono dei culti universali come: la cura dei defunti, le forme di sballo, l’incesto. Inoltre ci
sono delle FUNZIONI FISIOLOGICHE che fanno parte di tutti, come: mangiare e bere,
dormire, riprodursi, fare i bisogni, la “casa” (intesa come senso di protezione).

Questa disciplina inoltre ci propone due punti di vista di erenti:

• Punto di vista emico = punto di vista dall’interno, appartiene ai soggetti studiati

• Punto di vista etico = quello dell’osservatore esterno, quindi dello studioso.


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Prima SCUOLA DI ANTROPOLOGIA→ nasce in Inghilterra per via del colonialismo ed è
una scuola che si rifà all’EVOLUZIONISMO di Darwin, in cui l’unico punto di arrivo della
civiltà era l’Inghilterra vittoriana e gli altri venivano considerati primitivi. Giusti cano il
colonialismo perché dicevano fosse utile per la crescita delle popolazioni extraeuropee che
consideravano arretrare.
Charles Darwin ha fornito le basi per la prima spiegazione scienti ca delle origini della
specie umana.
La teoria Darwiniana si realizza attraverso la lotta per la sopravvivenza tra organismi
biologici in competizione l’uno con l’altro (chi si adatta meglio sopravvive, chi meno si
estingue)
Fondatori principali dell’antropologia culturale: Sir Edward Tylor, Sir James Frazer e Lewis
Henry Morgan.
Funzionalismo fondato da Malinowski (europa) e da Boss (america)

Studia la cultura in maniera olistica ovvero a 360 gradi considerando nello speci co ogni
aspetto

Agli inizi l'antropologia era una disciplina che interessava solamente gli uomini, poi però ci
saranno anche le donne. Nasce il concetto di ANTROPOLOGIA DI GENERE E
FEMMINISTA che tratta la tematica delle antropologhe donne, ma prende in considerazione
anche le tematiche femminili all’interno delle culture studiate.
In seguito nascerà anche la gura dell’ANTROPOLOGO NATIVO: cioè l’autoctono,
l’antropologo che si trova nel proprio gruppo nativo.

L’ONU è un’organizzazione nata nel 1945, è lo strumento che serve a far sì che i con itti si
risolvano senza guerre. La de nizione che l’ONU dà di popoli indigeni è: “gruppi di individui
che hanno legami di lunga durata con le proprie terre di origine”.

Determinismo biologico spiega il comportamento e il modo di pensare delle persone a


partire da fattori biologici come geni e gli ormoni, i quali contribuiscono a generare
comportamenti come omicidio, alcolismo e crisi adolescenziali.

Antropologia interpretativa studia la cultura attraverso l’analisi di ciò che pensano gli
individui che ne fanno parte. Ad esempio; gli Hindu non mangiano carne di vacca perchè,
per loro, sono sacre e mangiarle e ucciderle è considerato peccato.

Materialismo culturale studia la cultura a partire dagli aspetti materiali dell’esistenza:


l’ambiente naturale.

Per spiegare la cultura usano un modello interpretativo composto da tre livelli

1. Infrastruttura; si riferisce alle risorse naturali, l’economia e la popolazione.


2. Struttura; parentela, grado sociale, politica.
3. Sovrastruttura; idee, valori, credenze.
Costruzionismo culturale spiega il comportamento e i modi di pensare degli esseri
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umani attraverso l’apprendimento.

Agency individuale è la capacità umana di fare delle scelte e di esercitare liberamente la


propria volontà, anche nell’ambito di strutture dominanti.

Cultura è l’insieme dei comportamenti e delle credenze appresi e condivisi dalle persone.
L’antropologia ha naturalizzato le culture, abituandoci a pensarle come “cose” che esistono
prima ed indipendentemente dai processi storici.

Sir Edward Tylor: “La cultura è quell'insieme complesso che include la conoscenza, le
credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine
acquisita dall'uomo come membro di una società.
Marvin Harris: “Una cultura è il modo o stile di vita nel suo insieme, che un gruppo di
persone ha acquisito socialmente. Consiste nei modi schematici di pensare, sentire e agire
caratteristici dei membri di una data società o di uno speci co gruppo sociale”
Cli ord Geertz: “La cultura è un insieme di simboli, motivazioni, stati d’animo, pensieri e
non include i comportamenti”
Le micro-culture si basano sull’etnia, il genere, l’età, la razza, la sessualità.

Inoltre la cultura si basa sui simboli; Il simbolo è un oggetto, una parola o un’azione dal
signi cato culturalmente codi cato che rappresenta qualcosa con il quale non si ha una
relazione necessaria o naturale.

Quattro teorie sull’interazione tra culture:

1. Scontro tra civiltà


2. Macdonalizzazione: enfatizza omologazione culturale
3. Ibridazione; avviene quando gli aspetti di più culture si combinano tra di loro per
formare qualcosa di nuovo
4. Localizzazione; è la trasformazione locale di una cultura globale che produce qualcosa
di nuovo.

Relativismo culturale concetto opposto all’etnocentrismo. Nessuna cultura è migliore di


un’altra.

Classe sistema che classi ca gli individui in base alla propria posizione economica che
occupa nella società, viene misurata solitamente con il reddito o ricchezza.

L’intercultura è un fenomeno che prevede:


-La cristallizzazione della realtà
-L’assenza di racconti regionali che mostrino le divisioni interne e quindi costruzione di un
blocco “occidentale” unico paternalisticamente proteso verso il mondo povero
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-La rei cazione e l’essenzializzazione dell’appartenenza culturale etnica intesa come
proprietà immutabile di un gruppo umano e dei singoli individui che ne fanno parte.
La tendenza alla rei cazione dei termini etnici e culturali rischia di produrre una nuova
assolutizzazione delle di erenze, nendo per riavvicinare il vecchio concetto di “razza”.

Razza è un gruppo di persone che condivide caratteristiche biologiche. Il termine è stato


abolito poiché è stato scienti camente provato che le “razze” non esistono. È una realtà
sociale che produce disuguaglianze relative ai diritti, status e trattamento; causando
schiavismo, colonizzazione e trasferimento di individui. (Strati cazione razziale)

Razzismo: discriminazione di una categoria debole o subalterna da parte di gruppi o


individui relativamente privilegiati che vedono in essa una minaccia per la propria posizione.

Classi cazione razziale: condizione sociale secondo cui anche se una persona ha un
colore scuro della pelle ma è ricca non è considerato "nero" (quindi non viene assegnato a
una condizione sociale inferiore), e viceversa (esempio: Obama, persone ricche ad Haiti,
ecc…).
Uno degli esempi di questo fenomeno più strazianti della storia sono le “entangled
societies”, le factory schools erano "scuole residenziali" o “collegi” in cui andavano i
bambini delle famiglie native per essere “educati" alla cultura europea. In queste scuole
avveniva l’epigenetica, in cui veniva insegnato che essere indigeni fosse sbagliato. Il
trauma causato da questo sistema ha aumentato i casi di depressione e abuso di alcol e
droghe tra le popolazioni indigene di quelle zone.

Istinto razzista; più ci si concentra sulla diversità più si creano forme di razzismo. Tutti i
gruppi culturali possono essere “razionalizzati”. Il razzismo comincia a veri carsi nel
momento in cui qualcuno percepisce delle di erenze con una cultura diversa dalla proprie,
pensando che la propria cultura sia superiore rispetto alla propria.

Razzismo istituzionale; questo fenomeno si veri ca quando il razzismo è intrinseco


all’interno della cultura di un popolo, che esso viene perpetrato addirittura dalle istituzioni.

Neo-razzismo di erenzialista: quelle che prima erano de nite “razze” e supportate dalle
di erenze biologiche e sociali si trasformano in culture ed etnie.

Razzismo di erenzialista: comprende l’assenza di una gerarchizzazione delle culture e la


presenza di un relativismo culturale in cui le culture e le identità non devono essere
mischiate.

Etnia gruppo di persone che condivide la stessa lingua, religione, cultura. Anche questo
termine ha denotazione negativa. L'etnicità non si misura in base al territorio in cui si nasce,
ma al modo in cui si cresce, nelle tradizioni con cui si vive, e come si sceglie di vivere la
propria vita.
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Etnocidio: annientamento della cultura di un gruppo etnico da parte di quello dominante.

Popolo indigeno gruppo di persone che ha un legame antico con la terra in cui vive.

Genere insieme di comportamenti e modi di pensare culturalmente de niti che vengono


attribuiti ai maschi, alle femmine e agli ibridi. Il genere è distinto dal sesso.

Età ciclo di vita degli esseri umani.

Istituzioni sono organizzazioni dotate di speci che micro-culture (ospedali, scuole,


università, prigioni). Spesso le scuole ra orzano gli stereotipi, i rapporti di potere e le
disuguaglianze. Il modello mentale di "buono studente" che hanno gli insegnanti richiede ai
ragazzi di essere:

- Motivati ad andare bene a scuola e avere buoni voti


- Sportivi
- Popolari amici di studenti capaci
- Membri di una famiglia solida

cap.2

L'antropologo culturale raccoglie dati attraverso la ricerca sul campo.

• Imparare la lingua
• Convivere con la popolazione per un periodo di tempo
• Osservare partecipare la vita quotidiana della popolazione

I primi antropologi culturali portavano avanti i propri studi a tavolino, cioè non visitavano mai
i luoghi che descrivevano e non avevano contatti diretti con le popolazioni ma analizzavano
le informazioni su culture che gli venivano riferite dai viaggiatori ed esploratori.

L’osservazione partecipante è un metodo per la ricerca che richiede di vivere per un


periodo di tempo nell'ambito culturale che si vuole analizzare. (Malinowski fu il primo a
partecipare)
Tre aspetti fondamentali della conoscenza antropologica:

1. Dimensione soggettiva; in base ai caratteri dell’antropologo


2. Dimensione etica; alla base della relazione tra l’antropologo e i soggetti che studia
3. Dimensione politica; che caratterizza la reazione sul campo tra l’antropologo e i soggetti
che studia
La ri essività considera la ricerca sul campo come il prodotto di un dialogo tra un
ricercatore è uno più informatori, la ricerca ti racconto del contesto delle relazioni soggettive
e del retroterra culturale dei soggetti impegnati nella relazione.

La ricerca multisituata è la ricerca sul campo che viene condotta presso più territori.
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Fasi della ricerca antropologica:
1. Scelta di un tema di studio
2. Consenso formativo prevede che il ricercatore informi i partecipanti del suo studio e
ottenga il loro consenso
3. La scelta del sito (luogo in cui svolgere la ricerca)
4. Relazione etnogra ca; costruire un rapporto di ducia tra il ricercatore e il soggetto da
studiare e fare regali alle persone del luogo
5. La ricerca dipende da alcune caratteristiche dell’antropologo:
- Classe sociale
- Etnia
- Genere
- Età

6. Shock culturale ovvero la sensazione di disagio, solitudine ansietà che si prova quando
ci si sposta da un contesto culturale ad un altro.
7. Approccio alla ricerca:

• Approccio deduttivo; è una forma di indagine o ipotesi che raccoglie informazioni


attraverso l'osservazione le interviste e altre tecniche di ricerca. Raccolgono i dati
quantitativi, ovvero informazioni numeriche. Etico.

• Approccio induttivo; E non prevede l'esistenza di un'ipotesi di partenza e favorisce


l'acquisizione dei dati attraverso l'osservazione informale. Raccoglie dati qualitativi ovvero
informazioni non numeriche. Emico.

• Metodo misto; raccoglie dati e analisi integrando l'approccio qualitativo con quello
quantitativo per comprendere e approfondire di più una cultura.
8. Strumenti:
- Osservare
- Intervista aperta, chiusa o semichiusa
- Questionari risposta chiusa o aperta
- Storie di vita

9. Metodi di ricerca multipli (di gruppo, interdisciplinari)


10. Tecniche (appunti, fotogra e, video)

cap. 3

Il sistema economico è composto da tre elementi:


1. Sistema di sussistenza; produzione
2. Consumo
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3. Scambio
Sistemi di sussistenza sono 5;
• Caccia e raccolta: acquisiscono risorse naturali per mezzo di attività come la raccolta, la
pesca e la caccia. Questo sistema usa una strategia estensiva perché richiede la
disponibilità di vasti territori e la libertà di movimento. Il sistema si basa sulla sostenibilità
ma anche sul benessere perché durante le giornate si procurano il cibo mentre nel resto
del tempo svolgono le altre funzioni vitali. Vivono in armonia, anche a livello siologico
sono molto sani grazie allo stile di vita che conducono. Cambia però il modo di vivere in
base a due fattori: climi temperati e regioni circumpolari. All’interno di questo sistema
troviamo anche delle problematiche come ad esempio la “maledizione delle risorse” in
cui un Paese che dispone di ricchezze minerarie, idrocarburiche o del suolo non riesce ad
approntare un modello di sviluppo virtuoso ed inclusivo, aumentando così le faglie di
con ittualità al proprio interno; tra cui virus, safari umani.

• Orticoltura: anche questo è un sistema sostenibile e abbiamo una condizione di


benessere che nasce dalla dieta acquisita da queste comunità, poiché è una dieta in cui
non si patisce la fame, è ricca di proteine, sali minerali e vitamine. In questo sistema,
come quello precedente, la gura del bambino lavoratore non ha una connotazione
negativa.

• Pastorizia: sistema che si basa sulla strategia estensiva, sull'allevamento di bestiame e


sull'uso dei prodotti del bestiame stesso.

• Agricoltura: sistema che prevede la coltivazione intensiva in cui si sfrutta il terreno in


maniera continuativa, si praticano l'aratura, l'irrigazione e la fertilizzazione. Tutti questi
sistemi impiegano l’indigenous knowledge ossia la conoscenza che si riferisce a
comprensioni, abilità e loso e sviluppate dalle comunità locali con lunghe storie ed
esperienze di interazione con il loro ambiente naturale. Inoltre un altro aspetto che li
accomuna tutti è quello del clan, l’importanza della famiglia e della comunità.

- Mezzadria = contratto agrario con cui il concedente e il mezzadro, capo di una famiglia
colonica, si associano per la coltivazione di un podere e per l'esercizio delle attività
connesse al ne di dividerne i prodotti e gli utili. Patto agricolo;
- Endogamia = matrimonio tra individui che appartengono allo stesso gruppo;
- Esogamia = matrimonio tra individui che fanno parte di gruppi di erenti;
- Isogamia = matrimonio tra individui di pari livello sociale (status);
- Iperginia = lo status della sposa è inferiore a quello dello sposo;
- Ipoginia = lo status della sposa è superiore a quello dello sposo.
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Con il tempo verrà sostituita con l'agricoltura industriale capitalistica, quindi l'unico scopo
sarà quello del massimo pro tto. Questo sistema è caratterizzato da:

- Ingenti capitali
- L'uso di macchinari
- L'uso di fertilizzanti chimici

Peculiarità dell'azienda agricola:

- Produzione per vendita


- Lavoratori salariati stagionali
- Non sostenibile
- Maggior impiego di tecnologie complesse di fonti di energia

• Industrializzazione: nel capitalismo industriale la maggior parte dei beni non è


prodotta per soddisfare bisogni primari, ma per venire incontro alla domanda di beni non
essenziali da parte dei consumatori.

Modelli di consumo:
- Minimalismo: modello di consumo caratterizzato da una domanda limitata e ben de nita
da parte dei consumatori e da un adeguato e sostenibile sistema per soddisfarla;

- Consumismo: modello di consumo nella quale la domanda è alta e potenzialmente in nita


ed i mezzi per soddisfarla non sono mai su cienti.

L’industrializzazione porta a disuguaglianze sociali, una volta invece c’erano dei meccanismi
di livellamento:
- regole culturali non scritte
- pressioni sociali (es. malocchio)
- pettegolezzi
- distribuzione equa
- grandi feste

Il termine consumo ha due signi cati:


1. INPUT; da parte di una persona, di un cibo o al suo modo di fare uso di altri beni
2. OUTPUT; investimento o uso di risorse per ottenere determinati bene
inoltre il consumo può essere:
PERSONALIZZATO→ prodotto di cui so la provenienza, di cui conosco il produttore
e a cui do un valore quindi a ettivo
SPERSONALIZZATO→ prodotto di cui non so nulla, non so da dove viene, da chi è
stato realizzato ecc. anche a questo però posso dare un valore a ettivo.
MICRO-CULTURE DEL CONSUMO: il consumo si modi ca in base alle micro-culture. Es. un
gruppo di tossicodipendenti che fa uso degli stessi stupefacenti. Il consumismo delle micro-
culture può essere anche di genere, es. gli assorbenti.
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cap. 5
La medicina è presente in tutte le culture, poiché tutti gli esseri umani si ammalano, dunque
in tutte le culture si cercano soluzioni per guarire le persone malate. Ovviamente, il modo di
guarire i malati cambia da cultura a cultura, anche se dopo la Modernità la medicina si è
molto livellata, grazie alla di usione della medicina occidentale.
Per studiare il modo di curare di tutte le culture mondiali si è creata una nuova disciplina,
l’etnomedicina, che studia i sistemi terapeutici delle diverse culture, le concezioni e i
comportamenti che le popolazioni diverse adottano nell’ambiente della salute.
L’etnomedicina agli inizi veniva associata ad una medicina primitiva e riguardava solo i
piccoli popoli etnici e microculture. Solo in seguito si è arrivati alla biomedicina occidentale
(utilizzo della tecnologia).
Sistema sanitario:
- Identi cazione e classi cazione dei problemi di salute: il concetto di “stare male” non è
uguale in tutte le culture e popolazioni;
- Diagnosi: anche questo è de nito un aspetto culturale (esempio: modi di erenti di
riconoscersi malati, modi di riconoscere e classi care le malattie);
- Misure di prevenzione: varia da cultura a cultura (esempio: alimentazione, vaccini, fare
sport, ecc…);
- Terapie (esempio: pratiche magiche, spirituali, religiose, scienti che, sostanze medicinali,
ecc…);
- Addetti alla guarigione (esempio: medici, infermieri, sciamani, curatori, herberi, genitori,
ecc…)
Si distinguono due tipi di “stare male”:
- Malattia: evidente, concerne l’aspetto del corpo;
- Malessere: percezioni ed esperienze culturalmente connotate di un problema di salute.
Dal malessere deriva la sindrome culturale, cioè un problema di salute che presenta una
serie di sintomi associati a una determinata cultura.
-Hikikomori (Giappone): una condizione che nasce dall’in uenza del modo di vivere della
popolazione, nonostante si possa avere una vita agiata la so erenza prende il sopravvento
(forte isolamento sociale, ri uti)
-Susto (Sud America): condizione in cui chi ha un trauma non riesce ad a rontarlo senza
stare male ed avere paura;
-DCA (Occidente): Disturbi del Comportamento Alimentare, si sono sviluppati in Occidente a
causa degli standard di bellezza creati dalla società occidentale.
Da un malessere può originarsi una somatizzazione, ovvero un processo in cui i sintomi del
malessere sfociano in sintomi sici (come nei DCA).
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Inoltre, per studiare come si giusti ca l'origine di una malattia, si è creata l’etnoeziologia,
ovvero l’origine, come si giusti ca l’arrivo di una malattia. Questa disciplina ha rilevato che
esistono diverse giusti cazioni, che possono essere naturali, psicologiche o
soprannaturali.
La so erenza può essere strutturale o sociale; indica problemi di salute scatenati dalla
povertà, guerra (esempio: condizioni igienico-sanitarie, come nelle Favelas);.
Esiste anche un fenomeno di trasmissione del malessere, chiamato epigenetica, ovvero il
malessere trasmesso geneticamente, in cui si ha quindi la trasmissione transgenerazionale
del trauma. Il genoma reagisce all’ambiente e avvengono delle reazioni comportamentali
di adattamento (esempio: bambini più paurosi e aggressivi).
Un trauma storico è un avvenimento esteso a un intero gruppo culturale (dunque si è
trasformato in fenomeno) ed è intergenerazionale, ma può essere anche internazionale e
interculturale.
Gli e etti di questo fenomeno furono:
• Depressione;
• Bassa autostima;
• Alto tasso di suicidi;
• Di uso consumo di droga;
• Alcolismo;
• Obesità;
• Ipertensione.
Per a rontare questi sintomi nasce il concetto di medicina di comunità, in cui c’è la
mobilitazione dell’intera comunità, e non solo di strutture speci che come gli ospedali.
Esempio: danza terapeutica, come il tarantismo, ossia un rituale di guarigione (coreutico-
musicale).
L’antropologia medica:
• Tiene in considerazione credenze e preoccupazioni della popolazione relative alla salute;
• Prende in considerazione la terminologia e le consuetudini associate alle malattie della
popolazione;
• Adotta gli stili comunicativi della popolazione;
• Distingue sottogruppi diversi che possono essere sensibili a diversi tipi di messaggio;
• Veri ca la risposta delle comunità ai messaggi sulla salute per migliorarne l'e cacia;
• Identi ca ed elimina dai messaggi sulla salute meccanismi di colpevolizzazione della
vittima.
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Adotta tre approcci:
- Approccio ecologico/epidemiologico: si serve di dati quantitativi ed emici. Si concentra
sul modo in cui alcuni aspetti dell'ambiente interagiscono con la cultura dando origine a
problemi di salute e alla loro di usione (distribuzione del cibo, pratiche sessuali, igiene)
- Approccio simbolico/interpretativo: consiste nello studiare i sistemi sanitari come
insiemi di signi cato e nello studiare i diversi modi che le culture hanno per identi care,
descrivere e vivere le malattie e come i diversi sistemi terapeutici forniscono risposte
sensate ai malesseri individuali e a quelli collettivi.
E etto Placebo: esito positivo di un metodo terapeutico dovuto a un fattore simbolico o
non misurabile.
- Antropologia medica critica: studia i meccanismi attraverso i quali i fattori strutturali
(economia e politica globale, disuguaglianze sociali, media transnazionali, ecc…)
in uenzano lo stato di salute degli individui e le loro possibilità di usufruire di cure
mediche. Ad esempio, la povertà è la prima causa di cagionevolezza, gli antropologi
cercano di rimuovere le cause di povertà piuttosto che trattare gli e etti che la povertà ha
sulla salute (compito che ha l'antropologia medica).
Biomedicina: è la medicina occidentale, ed è legata alla natura, si occupa solo dell’aspetto
siologico e trascura la dimensione spirituale e meta sica.
Con l'aumento dei viaggi internazionali e delle migrazioni, le deforestazione la
deforestazione i progetti di sviluppo si sono di use l’HIV, l’ebola e la malaria.
Le malattie del progresso sono dei problemi di salute causati o aggravati dall’economia;
ad esempio le costruzioni di dighe hanno provocato la schistosomiasi, una malattia che
presenta un verme parassita nel sistema vascolare.
Anche l’obesità può essere considerata una malattia del progresso. Adriano Favole
introduce il concetto di globesità. Adolphe Quetelet elaborò il concetto di body mass index
(indice massa corporea), stabilendo tre parametri:
1. Sottopeso;
2. Normopeso;
3. Obeso;
a Tonga si fa una distinzione tra “grasso” e “grosso”, l’essere grossi signi ca essere in
salute, e che questa conformazione sica è data da diversi fattori in base alla cultura, per
esempio per l’alimentazione o lo stile di vita. Dunque, si può a ermare che a seconda del
contesto cambia il modo di vedere il corpo umano. In ogni caso, però, l’alimentazione
mondiale (ma soprattutto in Europa e in America) è cambiata radicalmente con la di usione
del junk food a partire dagli anni ‘80. Questo avvenimento ha creato un massiccio
fenomeno di malnutrizione: se prima le persone erano grosse ma in salute, con il tempo e
la di usione del cibo spazzatura si è passati ad essere grassi e non in salute.
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Pluralismo medico: indica la competenza di più sistemi sanitari.

cap. 6

In tutte le culture ci sono modi per de nire la parentela o un sentimento che lega tra di loro
le persone e gruppi.
La parentela è un principio organizzativo principale nelle culture industrializzate e prive di
sistemi statali. In queste realtà la parentela tende ad essere molto più debole (è quasi una
scelta), mentre in realtà più piccole (dove non c'è il welfare, cioè un aiuto a prescindere di
chi tu sia, presente nelle realtà più vaste) il legame parentale è fondamentale e
obbligatorio, perché molte volte sono le uniche persone più vicine.

La parentela dove non c'è il welfare:

- Assicura la continuità del gruppo;


- Condiziona i matrimoni;
- Rappresenta un ordine sociale;
- Determina l’educazione (regole morali e punizioni);
- Regola i rapporti tra produzione, distribuzione e
- Consumo (chi lavora, che si occupa della casa, ecc…)

Comportamenti di parentela:

- Pasti di famiglia (Natale, Pasqua, ecc...);


- Compleanni;
- Funzioni religiose.
La parentela è basata su tre fattori chiave;

• Discendenza; relazioni di parentela de nite attraverso legami di consanguineità e a nità


cioè con gura le relazioni a partire da quella genitore- glio ed è basata sul fatto che tutti
nasciamo da qualcun altro. Alcune culture adottano un sistema di discendenza bilineare
in cui un bambino appartiene ad entrambi i genitori mentre la discendenza unilineare è
quando un bambino appartiene ad un solo genitore.
La discendenza unilineare può assumere la discendenza patrilineare (comprende solo gli
maschi) e la discendenza matrilineare (comprende solo glie femmine) o bilineare.
• Condivisione; i legami di parentela sulla base della condivisione iniziano già quando il
sangue della madre nutre il feto. Dopo la nascita, il latte materno nutrirà il neonato,
stabilendo un legame.
L’adozione è una forma legale di trasferimento del bambino dai genitori biologici a quelli
adottivi. È permanente e le motivazioni più comuni sono la sterilità o desiderio di avere un
bambino, avere troppi gli dello stesso sesso o gravidanza prima del matrimonio (se è
soggetto a scandali sociali). L’adozione può essere chiusa (i genitori adottivi e il bambino
non hanno contatti con i genitori biologici) o aperta (i genitori adottivi mantengono i contatti
con i genitori biologici).
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L’a damento può essere permanente (come un’adozione) o temporanea. È una pratica che
prevede che un bambino venga a dato a un'altra persona per aiutare il genitore. Pratica
molto usata in Ghana, solo che al maschile questo tipo di a do ha la funzione di far studiare
il bambino (con un supporto economico da parte della famiglia d'origine), invece al
femminile la bambina viene mandata a lavorare a servire un'altra famiglia (in cambio di
guadagno per la famiglia d'origine).
• Matrimonio è un unione più o meno stabile, celebrata tra due persone, in cui i coniugi
(non obbligatoriamente) condividono stessa casa, hanno vita sessuale e relazione
procreativa. Questa unione comprende anche il modo di gestire i gli (custodia,
riconoscimento, educazione...)
Il tabu dell’incesto vieta il rapporto sessuale o il matrimonio tra persone che abbiano un
determinato grado di parentela.
Endogamia; matrimonio tra individui che appartengono allo stesso gruppo.
Esogamia; matrimonio tra individui che provengono da gruppi diversi.
Esistono due forme di matrimonio; la monogamia è il matrimonio tra due persone, la
poligamia è il matrimonio tra più coniugi (poliginia = uomo con più donne / poliandria =
donna con più uomini)

Ad oggi, una de nizione antropologica di matrimonio non esiste, poiché il matrimonio è una
di quelle istituzioni sempre presenti, ma che tendono a prendere forme diverse molto
velocemente.
La pratica del matrimonio varia infatti a seconda delle culture che si vogliono prendere in
considerazione, per esempio Evans-Pritchard, analizzando la situazione dei Nuer (Sudan),
ci presenta rituali di erenti:

- Matrimonio tra donne: una donna decide di sposare un uomo ma si rende conto di
essere sterile. Torna così in famiglia e verrà riconosciuta come un glio maschio, verrà
accoppiata con un’altra donna fertile. La donna fertile rimarrà incinta di un uomo
biologico, ma comunque quando il bambino nascerà la donna sterile verrà vista come
padre/marito;
- Matrimonio con il fantasma: se il marito di una donna muore la donna può accoppiarsi
con i fratelli del marito. Se da questa unione nascono dei gli questi verranno riconosciuti
come i gli del marito defunto e non come gli dei fratelli.

La famiglia è un gruppo di persone legate tra loro da relazioni di parentela.


Con gruppo domestico ci si riferisce ad una persona che vive sola o con più persone che
possono avere, non necessariamente, legami di parentela.
Il gruppo domestico può assumere tre forme; il gruppo domestico nucleare è un gruppo
composto da una coppia di adulti con o senza gli. Il gruppo domestico esteso
comprende più di una coppia di coniugi.

I gruppi domestici complessi comprendono i gruppi domestici poliginici e poliandrici.

Esistono molteplici forme di famiglia e parentela;


- Famiglia nucleare: composta da genitori e gli;
- Famiglia monoparentale: composta da un genitore e i gli;
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- Famiglia matrifocale: composta da madre sola con i gli;
- Famiglia ricomposta: composta da persone divorziate che si accompagnano con altre
persone;
- Famiglia omogenitoriale: composta da una coppia omosessuale e gli.
Malinowski studia la famiglia trobriandese, dai suoi studi emerge che: l’individuo che
nasce ha discendenza matrilineare, ossia appartiene al gruppo della propria madre. Inoltre
l’individuo ha due padri, il padre biologico, con cui ha un rapporto di a etto, e un padre
sociale, cioè lo zio materno, che lo educa, gli trasmette i diritti sulla terra, le ricchezze e le
prerogative politiche. Dopo questi studi l’antropologo scrisse “Sesso e repressione sessuale
tra i selvaggi”, titolo volto puramente all’attrazione del pubblico, ma ugualmente
interessante, poiché mette in dubbio l’universalità del complesso di Edipo: egli a erma
infatti, che esso non può essere un universale, dato che la costruzione della famiglia è
sempre di erente.
cap. 4

Tutti gli esseri umani attraversano nell’arco della propria vita delle fasi biologiche,
fondamentali per il suo cambiamento e adattamento alla natura. Ogni fase della vita viene
però vissuta, attraversata e celebrata in un modo diverso a seconda delle culture e delle
latitudini in cui ci si trova.

1. Nascita:
La cultura condiziona la fertilità umana sin dal concepimento:
- Stati con politiche pro o anti nascita;
- Desiderio di avere gli (fortemente collegato a uno Stato pro o anti nascita, che può
rendere questo desiderio più o meno forte.
- Metodi contraccettivi (industrie farmaceutiche);
- Leader religiosi (cura, educazione e crescita del glio una volta nato);
- Parto (in ospedale, a casa propria o di altri, ecc…)

2. Fanciullezza: periodo tra l’infanzia e l’adolescenza (10-12/13 anni).


- Educazione (gestire il bambino, metodi educativi, modalità di crescita).

3. Adolescenza: caratterizzata da grandi cambiamenti sici. Raggiunge il picco nella


pubertà (14-18 anni).
- Mestruazioni
- Legittimazione dei ritmi naturali: la cultura entra anche negli aspetti del corpo e delle
funzioni biologiche, come la sessualità. Si può quindi giungere alla conclusione che
nessuno è davvero lasciato in balia dei propri istinti;
- Riti di passaggio: ne parla Arnold Van Gennep in “Les rites de passage”. I riti di
passaggio sono pratiche che facilitano i passaggi cruciali nel ciclo della vita
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culturalmente e biologicamente determinanti e rendono visibili socialmente i cambiamenti
di stato sociale dell'individuo.
I rituali hanno 3 fasi:
1. Separazione: ci si allontana sicamente, metaforicamente o simbolicamente;
2. Situazione di margine: spazio limite tra la vecchia situazione e la nuova;
3. Aggregazione: ritorno alla condizione iniziale, ma con uno status diverso.

4. Età adulta: limite che tende a cambiare molto spesso.


- Maternità (shopping per il corredo, baby shower, allattamento, pratiche parentali, controlli
medici, tabù alimentari durante la gravidanza, medicina avanzata per il monitoraggio della
gravidanza o per l’aborto, ecc…);
- Paternità: più o meno partecipazione del padre nella gravidanza, parto e crescita del
bambino, partecipazione "biologica" durante il parto (somatizzazione dell'evento del parto
detto couvade, padre più attento alla collaborazione per far sì che un parto sia sicuro, ecc…)
- Determinismo biologico: un fenomeno culturale che assegna delle certe caratteristiche
alla madre e certe caratteristiche al padre;
- Costruzionismo culturale: apprendimento modellato dalla cultura, ovvero
l’interpretazione costruzionista della genitorialità.

5. Mezza età:
- Sindrome dei 50 anni: di usa nelle società industrializzate, è chiamata anche "sindrome di
mezza età". È presente soprattutto negli uomini. Gli uomini hanno bisogno di cambiamento
radicale perché si sentono insoddisfatti della propria vita.
- Menopausa: momento di cambiamento nel corpo della donna in cui il ciclo smette e la
donna non è più fertile. In alcune religioni, quando la donna entra in menopausa, viene
considerata come "più pura" (esempio: l’Islam).

6. Età senile (gestione degli anziani con la famiglia o con le case di riposo, ecc...).
- Funerale: riti di funerali (Inuit: celebrazione con tutti i propri cari prima di morire; Romani:
pre che).

7. Morte: anticamente in Occidente la morte era vista come una cosa molto più naturale,
mentre oggi viene percepita come una cosa più lontana e misteriosa di quanto sia in realtà. I
motivi principali per cui questo passaggio è avvenuto sono molteplici: primo fra tutti il fatto
che prima della Modernità ('900-oggi) gli anziani morivano in casa circondati dai loro familiari
(mandare i propri anziani in casa di riposo era considerata una vera disgrazia).

cap. 7
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Gruppi sociali = insieme di persone diverso dal gruppo domestico diviso in:
• Gruppo primario; gruppo che fa parte della vita dell’individuo (esempi: comitiva, famiglia,
gruppo classe, ecc…)
• Gruppo secondario; gruppo di cui non si ha conoscenza, ma che regola la propria vita
(esempi: istituzioni, associazioni, partiti, corsi universitari, comunità virtuali, ecc…).
Ulf hannerz ha esplorato il concetto di comunità in un mondo globalizzato. Secondo la sua
idea, la globalizzazione ha portato a una dialettica tra il globale e locale, un fenomeno
chiamato “ecumene globale” questa espressione, deriva dal greco “oikoumene”, che
signi ca "casa in cui tutti viviamo qui", indica la condizione dell'uomo contemporaneo che
vive in un mondo senza più con ni tra i diversi paesi le diverse società, condividendo uno
spazio culturale comune.

I gruppi sociali possono essere:


- Classe d’età
- Amicizia; stretti legami sociali che si stabiliscono tra almeno due persone in modo
informale e volontario e che implicano interazioni dirette.
- Circoli (associazioni studentesche) gruppi sociali basati su un senso di appartenenza e
sulla condivisione di obiettivi comuni. Ad esempio; rapporti sociali, sostegno psicologico
e funzioni economiche-politiche.
- Confraternite (fratellanze laicali) fondamentale spazio di azione individuale dentro la sfera
pubblica attraverso l'organizzazione e la partecipazione a momenti festivi, riunioni.. hanno
un forte legame con la religione.
- Cooperative; forma di gruppo economico in cui l’avanzo del guadagno viene diviso
equamente fra i membri, che attua una forma democratica di decisione.
- Bande giovanili; uso di marcatori simbolici dell'identità collettiva.
- Bande di strada; personalità criminali frutto della povertà soprattutto urbana, risposta alle
di coltà e incertezze economiche, forti pressioni strutturali.
La strati cazione sociale consiste nelle relazioni gerarchiche esistenti tra gruppi distinti
organizzati in diversi livelli o strati. Ognuno di noi ha una o più posizioni nella società.

Tipi di posizioni:

1. Posizione ascritta; posizione che si ha dalla nascita, genere, etnia, età…

2. Posizione acquisita; posizione che si acquisisce dopo la nascita, ruolo nella società,
professione… Alcuni esempi sono:

- Status; posizione o collocazione sociale. Ogni status è associato a un ruolo cioè il


comportamento che è giusto aspettarsi da chi lo detiene (personaggi pubblici, insegnati,
politici..)
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- Classe; posizione che una persona o un gruppo di persone occupa nella società. La
classe è un gruppo sociale secondario, perché, anche se ci si nasce, non si ha la
possibilità di conoscere tutti gli elementi della classe stessa.
- Parametri economici; più alto è il guadagno annuale, più alta sarà la classe
d’appartenenza.
- Individualismo meritocratico; la credenza che chi appartiene a una classe sociale più
alta se lo sia meritato (anche solo nascendo all'interno della famiglia). Ragionamento
errato, poiché non tutti partiamo dalla stessa condizione di vita.
- Di erenze di classe: di erenze tra le classi che si stavano creando all'interno della
società capitalista;
- Sfruttamento della classe lavoratrice: studio della classe lavoratrice e il rapporto tra
essa e i capitalisti;
- Coscienza di classe dei lavoratori: consapevolezza dei lavoratori della loro condizione
di sfruttamento;
- Con itto di classe: con itto tra la classe degli operai e la classe dei capitalisti
(rivoluzione proletaria).

Patriarcato; predominanza maschile in campo economico-politico, sociale e ideologico.

Omicidio d’onore; uccisione di una donna che hanno violato regole di verginità e
matrimonio.

Matriarcato; predominanza femminile in campo economico-politico, sociale e ideologico.

Sistema delle Caste: strati cazione sociale connessa all'induismo e classi cano gli individui
in base alla nascita all'interno di gruppi distinti.

- Bramini; sacerdoti
- Kshateiya; guerrieri
- Vaishya; mercanti,
- Shudra; lavoratori
- Dalit; intoccabili
Mantenere le caste ben divise comporta:
- La presenza di gerarchie di status;
- Meccanismi di autoriproduzione;
- Regole matrimoniali endogamiche (stessa casta; esempio: una donna di una casta
superiore che sposa un uomo di una casta inferiore è uno dei tanti esempi che verrebbe
mal visto da questa società);
- Segregazione spaziale (esempio: i paria si trovano in paesini isolati)
- Rituali (esempio: nelle caste più alte le nuove generazioni maschili vengono puri cate).

cap. 9
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La comunicazione non implica solo il parlare, ma si applica a più dimensioni.
Secondo l’ipotesi di Sapir Whorf, la lingua che noi parliamo è la lingua che determina il
modo in cui ragioniamo e in cui guardiamo il mondo che ci circonda (determinismo
linguistico). A lingue diverse corrispondono esperienze diverse.
Secondo i sociolinguisti, è il contesto che modi ca la lingua. Un antropologo applica
entrambe le teorie, quindi il linguaggio modella la cultura e a sua volta il contesto culturale
modella il linguaggio.

L’antropologia linguistica studia il linguaggio umano. Attraverso la lingua si possono


intuire le disuguaglianze sociali in ogni cultura. Nella lingua è molto importante
l'intonazione, poiché già da essa sono intuibili le constatazioni più basilari, per esempio le
di erenze di genere:
- Femminile: cortese, intonazione più elevata a ne della frase, domande retoriche.
- Maschile: tono piatto e assertivo, interrompono di più le donne
Le lingue sono in continuo cambiamento. Un motore del cambiamento linguistico è il
colonialismo che ha soppresso le lingue indigene.

Una società che si basa sulla quasi totale o totale esclusiva tramandazione orale si chiama
società a oralità primaria.
Essa prevede:
- Prevalenza della strutturazione mnemonica;
- Formule e proverbi che privilegiano la ripetizione, il ritmo, le assonanze e i temi
standard;
- Le parole come suoni che si possono solo ricordare;
- Il pensiero che si basa sulla espressione orale è aggregativo, situazionale, ridondante.

La scrittura consente un sapere cumulativo e sviluppa un pensiero scienti co,


introspettivo, logico, astratto.

Ci sono diverse migliaia di lingue: 106 lingue hanno sviluppato forme di scrittura, 78 hanno
una letteratura. Il 96% della popolazione mondiale parla il 4% delle lingue esistenti.
Classi ca delle lingue parlate dalla popolazione locale:

1. Mandarino
2. Spagnolo
3. Inglese
4. Bengalese
5. Hindi
6. Portoghese
7. Russo
8. Giapponese
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Da questa classi ca si può dare una lettura demogra ca (quanto sono grandi i Paesi) ed
economica (quanto sono in uenti i paesi a livello economico). Possiamo classi care queste
lingue come lingue globali, in quanto sono appunto parlate dalla quasi totalità della
popolazione mondiale.

Aspetti positivi:
-Favorisce gli scambi commerciali;
-Unisce non per legame di sangue, ma per stessi valori, opinioni…

Aspetti negativi:
-Omologazione;
-Banalizzazione delle culture

Sostituzione o decadenza di una lingua: coloro che parlano dispongono di un vocabolario


madrelingua limitato e usano più spesso una nuova lingua che conoscono molto bene o
perfettamente.
Lingue a rischio: parlata da meno di 10.000 abitanti o pochi anziani parlanti.
Una lingua è estinta quando nessuno la parla correttamente (esempio di minoranze
linguistiche in Italia: Mocheni, Cimbri, Ladini).

Comunicazione umana; è la trasmissione e ricezione di messaggi, dotati di signi cato, che


siano parole ma non solo (gesti, sguardi, modo di vestire, silenzio…). Il linguaggio umano è
soprattutto produttivo, perché può generare un in nito numero di espressioni a partire da un
insieme di regole.
Etnosemantica: studio dei signi cati dei vocaboli, delle locuzioni, delle frasi. È importante
essere precisi e conoscere le parole che si usano perché il linguaggio classi ca il mondo.
In ogni cultura esistono:
- Vocabolari focali: parole particolarmente importanti per una cultura.
- Dispositivo di transitività: è dovuto alla capacità che ogni linguaggio ha di elaborare
concetti nuovi, inventando nuovi termini e nuove modalità comunicative.
Il linguaggio inoltre si usa per comunicare non solo con persone, ma anche con entità
soprannaturali o animali. Il linguaggio nella comunicazione è una tecnica ra nata, ha un
grado di formalità e può essere declinato in base a genere, classe sociale, età o status.
Esistono diversi tipi di linguaggio:
- Linguaggio dei segni
- Silenzio: è un linguaggio come tutti gli altri. Può essere usato come espressione di
potere, ma anche in caso di sottomissione
- Linguaggio del corpo: è quasi sempre inconsapevole e spesso appreso inconsciamente
- -Abbigliamento: può indicare condizioni di genere, censo, capitale culturale, provenienza
geogra ca, eccetera.
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cap. 11

Studio dell'arte in prospettiva transculturale.


Metodologia antropologiche per lo studio dell'arte della cultura espressiva.
• Cosa è riconosciuto come arte
• Chi fa arte, chi sono gli artisti
• Con cosa si fa arte
• Chi si occupa dell’arte

Che cos’è l’arte? L'arte è un'applicazione di immaginazione, abilità e stile alla materia, al
movimento e al suono che trascende la praticità.
Per l’antropologo è importante comprendere l’arte dal punto di vista dell’artista.
Etnoestetica; studia le estetiche culturalmente orientale. Tutte le culture elaborano dei
principi estetici che determinano la qualità artistica.

Che funzione ha l’arte?


- Creare identità sociale
- Attivare processi di guarigione
- Legittimare leader politici
- Sostenere sforzi bellici
- Strumento di controllo sociale
- Supportare in contesti oppressivi

Arte come religione:


- I santuari sono i teatri, le librerie, le gallerie d’arte
- I preti e vescovi sono i pittori e poeti
- I teologi sono i critici
- Il dogma è il senso estetico universale

L’arte e i suoi artisti si dividono in due categorie:


-Belle arti: l’autore dell’arte è un artista formato, infatti vengono rmate le opere e questo
le rende uniche. Non sono utilitarie ma fatte secondo il canone di “arte per l’arte”. Esiste da
sempre un mercato che riguarda questo tipo di arte;
-Arte popolare, arte etnica, arte primitiva e artigianato: si pensa sempre a questo tipo di
arte come un’arte anonima, senza autori, che sia solo utilitaria (es. trulli). Non esiste un
mercato per l’arte popolare. Tutto questo nasce da una visione etnocentrica occidentale;
-Arti performative: arti che richiedono l’uso del proprio corpo durante il processo artistico.
Questi tipi di arte (specialmente la danza) hanno un forte valore culturale, importante
soprattutto a livello folkloristico. Possono esprimere unione, essere espressione del proprio
genere (musica, narrazione, danza, canto, teatro…).
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Studiare il ruolo dell’artista e come funziona l’arte all’interno della società studiata è
importante in ogni cultura, perché ci permette di esplorare la visione del popolo studiato
dell’arte stessa.

L’architettura; ri ette equilibri sociali, gerarchie, bisogni.


Forma d’arte molto importante in antropologia, poiché è a stretto contatto con la realtà
sociale, e non ricopre solo l’aspetto della sfera culturale. Essa ri ette molto della società
oggetto di studio, per questo è molto importante comprenderla e razionalizzare (equilibri
sociali, gerarchie, bisogni, ecc…). Può essere letta da un punto di vista antropologico se si
smontano tutti gli elementi e analizzandoli. Anche l’architettura è un fatto sociale totale.
Essa non è statica, ma l’innovazione si mischia sempre alla tradizione. L’architettura può
avere varie funzioni:
-Funzionale
-Comunicativa
-Estetica
-Razionale
-“Floreale” ( ori utilizzati per scopo artistico, parte del folklore di molte
culture)

Eterotopia; termine usato per indicare quei luoghi, riscontrabili in ogni cultura di ogni
tempo, strutturati come spazi de niti, ma assolutamente diversi da tutti gli altri spazi sociali,
dove questi ultimi vengono al contempo rappresentati, contestati, rovesciati.
La funzione di questi spazi speciali, in relazione a tutti gli altri spazi, e quella di compensarli,
neutralizzarli o puri carli.

L’antropologo studia il gioco e il tempo libero nei loro contesti culturali.


Lo sport è un modello culturale in quanto avvicina gli individui a valori ed idee; gli sport
possono essere:
- Individuali o di squadra
- Pericolosi, posso sviluppare forme di sadismo, autostima e un trionfo della cultura sulla
natura (esempio: combattimenti tra animali);
- Cruenti
- Individualisti o collettivi
- Sostenibili o non sostenibili (esempio: il golf, che produce un ampio spreco di risorse
idriche).

Il turismo nonostante sia molto importante per l’economia mondiale, porta molti danni:
- Rende la vita di cile ai residenti delle zone turistiche
- Aumento dei prezzi (problema anche per i residenti)
- Impatto ambientale
- Danneggiamento dei luoghi turistici naturali da parte dei turisti
- Turismo etnico (esempio: zoo umani).

cap. 12
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La migrazione è il trasferimento di un individuo o di una popolazione da un luogo ad un
altro.
Le motivazioni per le quali si sceglie di migrare sono:
- Situazioni di guerra
- Situazioni di carestia
- Situazione economica sfavorevole (problemi a trovare lavoro)
- Calamità naturali
- Persecuzioni (politiche, di genere, religiose)
- Sanità ine ciente o assente.

Esistono tre tipi di migrazioni:


1. Migrazione interna; trasferimento entro i con ni di un paese.
2. Migrazioni internazionale; trasferimento oltre i con ni nazionali
3. Migrazione transnazionale; ripetuti spostamenti tra due o più paesi in cui si assumono
nuove identità culturali

Teoria Push Pull; le ragioni che spingono ad andarsene rapportate alle ragioni che
stimolano ad arrivare.
Rimessa; trasferimento dei beni o denaro da parte di una persona migranti a bene cio dei
membri della sua famiglia che vivono il paese di origine.

Esistono vari tipi di migranti;


- Migranti lavoratori
- Migranti circolari; coloro che mirano ripetutamente tra due o più località (schematizzato)
- I profughi; coloro che sono costretti ad abbandonare il paese a causa di condizioni
economiche, razziste, ambientali…
- Profughi interni; costretti a lasciare le loro case ma che restano nel loro paese
- Migranti ambientali; coloro che sono costretti ad abbandonare il paese a causa di
fenomeni naturali
- Migranti istituzionali; coloro che migrano verso un’istituzione sociale
La Solastalgia è una relazione tra stress ambientali e stress umani che connette la
so erenza del paesaggio e la so erenza umana.
De nizione di solastalgia: "Il dolore o la malattia causati dalla perdita o dalla mancanza di
conforto e dal senso di isolamento connesso allo stato attuale della propria casa e del
proprio territorio".
La parola “solastalgia” ha le sue origini nei concetti di "conforto" e "desolazione", infatti è
l’unione di “solas-” il cui signi cato è collegato al sollievo dall’angoscia o al conforto o
consolazione di fronte a eventi angoscianti. La desolazione ha le sue origini in “solus”, che
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in questo caso fa riferimento all'abbandono e alla solitudine. “- Algia”, invece, signi ca
dolore, so erenza, malattia.
Il concetto è stato costruito in modo tale da avere un riferimento fantasma o somiglianza
strutturale alla nostalgia.

cap. 13
Propensione maschilista dello sviluppo; progetti di sviluppo i cui bene ciari sono uomini
che non considerano l'impatto che avranno sul ruolo o lo status delle donne.
• Pre nascita; aborto, maltrattamento nel corso della gravidanza
• Infanzia; infanticidio, maltrattamenti sici ed emotivi
• Pre adolescenza; matrimonio precoce, abusi sessuali, prostituzione infantile
• Età adulta; omicidio, abusi
• Vecchiaia; abuso e abbandono
La violenza di genere ha richiamato l'attenzione delle grandi organizzazioni multilaterali.
La commissione delle Nazioni Unite sulla condizione delle donne ha dichiarato che
contrasta la violenza ai danni delle donne.
La società delle donne musulmane;
- Aiuta le spose a ri ettere sulla loro relazione coniugale
- Aiuta le vittime a liberarsi del senso di colpa
- Fa riferimento ai valori islamici dell'impegno nei confronti della famiglia e dell’uguaglianza
di genere
Patrimonio e diritti negati; attorno alla cittadella di Pom Mahakan al centro di Bangkok, si
è sviluppata una comunità di circa 300 abitanti, che vivono in case di legno e bambù,
costruite senza permesso sul terreno pubblico. Il 24 gennaio 2003 agli abitanti è stato
obbligato di abbandonare le proprie case entro tre mesi.
Accademici di varia provenienza hanno contribuito a rendere il sito monumentale campo di
applicazione di precise interpretazioni codi cate al patrimonio di speci ci strumenti giuridici
funzionali per difesa dei diritti di un gruppo di cittadini.
Comunità patrimoniale; gruppo di persone che condivide valori, sensibilità, sintetizzate in
un monumento.
L’unesco include nei patrimoni orali immateriali;
- Espressioni culturali; lingue, letteratura orale, musica, danza, giochi, mitologia, riti,
costumi, architettura, artigianato
- Spazi culturali; luoghi in cui si concentrano le attività popolari e tradizionali in cui
ricorrono determinati eventi
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Per patrimonio orale e immateriale si intende l'insieme delle produzioni basate sulla
tradizione di una comunità culturale.
La convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio immateriale a erma la contabilità
imprescindibile della protezione del patrimonio culturale intangibile con i fondamentali
strumenti internazionali del settore.
Nel preambolo si fa riferimento esplicito agli strumenti internazionali esistenti in materia di
diritti umani:
- Dichiarazione universale sui diritti umani del 1948
- Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali del 1966
- Patto internazionale sui diritti civili e politici del 1966
Nel 1972 viene istituita la lista del patrimonio mondiale che deve ri ettere la ricchezza e la
diversità del patrimonio culturale e naturale del pianeta.
La convenzione UNESCO è incentrata quasi esclusivamente su una salvaguardia
decontestualizzata e da attuare a prescindere dell'ambito sociale di riferimento, partendo da
un'idea di patrimonio totalmente ancorato alla dimensione sica, materiale che ritiene utile
distinguere tra cultura e natura.
Di chi è il patrimonio mondiale dell’umanità? Di tutti ma è importante che qualcuno ci si
riconosca.
“I problemi, essendo esistenziali, sono universali, le loro soluzioni, essendo umane, sono
diverse” Cli ord Geertz
- Attaccamento emotivo; il legame verso un'area in cui è depositata una memoria,
individuale o collettiva di un fatto accaduto
- Attaccamento estetico; il legame verso quei luoghi che hanno suscitato ammirazione o
bellezza
- Attaccamento funzionale; il legame che si crea nei confronti di quei passaggi da cui si
ricava qualcosa e per una certa nalità

Possibili domande esonero


• Determinismo linguistico = modo di interpretare il sistema della lingua (sapir-wolf)
• Medicina di comunità = metodo alternativo di cura che prevede il coinvolgimento delle
persone, diverso dalla biomedicina occidentale
• Antropologia moderna/contemporanea cosa fa? da gli strumenti per capire altre culture,
aiuta a far conoscere tutti attraverso gli altri
• Cos’è una micro-cultura? insieme di persone, minoranza culturale che condivide valori e
pratiche
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• De nizione di etnocentrismo
• De nizione di cultura
• Etnomedicina = studia la malattia e malessere nei vari contesti culturali
• Cos’è fondamentale per la ricerca sul campo? L’osservazione partecipante
• Teoria antropologica dell’evoluzionismo = esiste una gerarchia piramidale delle culture
• La sostenibilità a che sistema di sussistenza appartiene? Industriale, caccia e raccolta
• Funzionalisti = cultura come un sistema organico
• Esempi di principi ascritti = etnia, genere, età, razza
• Critica nei confronti dell’unesch = omologa le culture
• Svolta ri essiva dell’antropologia = anni 80, ha messo in dubbio il modello di Malinowski,
riconosce di non essere più una disciplina oggettiva o neutra, nata con il dialogo tra me e
gli altri ed è un antropologia legata al contesto ed è soggettiva
• Antropologia positivista = non è multi situata ne collaborativa o polifonica
• Antropologia polifonica = ascolta più persone, punti di vista, dialoga
• Contrario di etnocentrismo = relativismo
• Punto di vista emico = siamo tutti dello stesso genere, punto di vista dei membri
• Materialismo storico = la vita sociale dell’uomo è una risposta ai problemi del mondo (la
cultura è un processo? No)
• Capitale sociale = cerchia sociale di cui facciamo parte
• Agency individuale = capacità umana di fare delle scelte
• Relativismo criminale = teoria elaborata da Lombroso (non è più valida)
• Esempio pratica meticcia = tatuaggi in europa
• Esempi universali culturali = gioco, dono, tabù dell’incesto
• I tre momenti del rito del dono = dare, ricevere e ricambiare
• Fatto sociale totale = pratica sociale che mette in relazioni economiche, sociali
• Sindromi culturali = cambiano in base al contesto esempio: hikikomori che nascono da
una forte pressione sociale e non sono in grado di sopportare e sono sostenuti da una
connessione internet e da terze persone (i genitori)
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