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Capitolo 1. M-DEA
Cosa sono le discipline Dea?
Razza
Per razza solitamente si intende un gruppo di parentela o un lignaggio. Nella
seconda metà dell'Ottocento inizia ad assumere una visione diversa e si
intende un gruppo che ha dei tratti fisici, intellettuali e comportamentali
simili e si parla appunto di una trasmissione ereditaria. Punto importante in
questo contesto è il saggio di de gobino. Il saggio sull ineguaglianza delle
razze che propone tre elementi fondamentali, la naturalezza delle razze, la.
La gerarchia tra le razze e l'orrore, appunto, per la mescolanza delle razze, la
visione di. Di dagostino proponeva la razza bianca superiore non soltanto da
un punto di vista materiale ma anche fisico, per tratti appunto del viso.
Anche colori oltretutto proponevano orrore per la mescolanza delle delle
delle razze, poiché. Pensava che la mescolanza delle razze avrebbe portato
ad Una perdita di vigore alla nei confronti della razzabianca.in
contrapposizione. Dal saggio di de Gobino abbiamo, avremo la teoria
evoluzionista, proposta Darwin e da Spencer. Questa teoria pone fine alla
disputa che c'è la teoria monogenica poligenica appunto. La teoria monetica
sostiene un unico origine. E che poi, tramite l'adattamento e le
sopravvivenze, si ha la presenza appunto di più culture.
Cultura.
Per cultura nel campo antropologico non si intende soltanto la produzione
letteraria o quella scientifica, ma anche il modo di. Relazionarsi con gli altri
nel e di diciamo pratiche quotidiane. Punto. La prima domanda è come una
teoria monetica possa spiegare la presenza delle diversità culturali. La demon
genetica sostiene che esiste un'evoluzione che è uniforme ma che non
procede per tutti allo stesso ritmo, tant'è vero che si può parlare di primitivi
di oggi. Appunto, nel. Nel 900 si diffonde il relativismo culturale Che ha come
base il non poter giudicare tramite le proprie categorie interpretative le
pratiche degli altri, in quanto si porta a quello che sarebbe l'etnocentrismo,
ossia considerare tutte le altre pratiche barbare. Herskovitz e Levi Strauss
parlarono di una universalità. Etnocentrismo, notando però all'interno
dell'antropologia 1 1 progresso verso la tolleranza, il dialogo con le diversità
culturali.
Etnia
Etnia è un termine antichissimo che deriva dal mondo greco con etnos e
indicava principalmente coloro che erano i barbari, ossia coloro che erano
lontani dal concetto di istituzione politica. Punto con. Ma il diffondersi del
cristianesimo, si parla di etnee e si intendono coloro che non erano ebrei o
erano atei. Mentre con l'affermarsi i propri del cristianesimo, etnos diventa il
pagano punto nella seconda metà dell'Ottocento acquista una visione più
neutrale, ossia un gruppo. Che si Lega per comuni, lingue, usi, costumi,
tradizioni e religioni. Tuttavia rimane ed esiste un uso reificato, ossia
sostenere che in quanto si appartiene ad un solo Stato, si può appartenere
ad una sola etnia. Questo Sorry fisicato. Viene assecondato dalle
dall'antropologia stessa, che tende possiamo dire a descrivere le etnie in
modo statico e chiuse, allontanare dai processi storici che in realtà
influenzano tantissimo.
Razzismo Differenzialista
Allora, nell'età contemporanea si riconosce la presenza della diversità
culturale, tuttavia si proponga quello che è un razzismo differenzialista, ossia
le mie idee e i miei valori non devono mischiarsi con quelle degli altri. Levi
Strauss sostiene questa teoria Partendo dal presupposto che il progresso
avviene tramite la diversità culturale e non malgrado questa, infatti, egli
propone un dialogo con le altre culture senza una totale omologazione.
Relativismo epistemologico.
L'antropologia si trova in mezzo tra due visioni, le istanze del giro lungo e la
dottrina positivista punto nel ventesimo secolo si accosta l'idea del
relativismo. Mentre nel Positivismo la. Nazionalità scientifica serviva per
spiegare le bizzarre pratiche delle delle altre culture, adesso il relativismo
scientifico poggia su delle basi storiche e l'antropologia una descrizione in
empirica di tutto ciò che possiamo definire in riducibile alla razionalità. Si
tratta, infatti, del relativismo Epistemologico. Si tratta di non dare dei giudizi
sulla base delle categorie che per noi sono naturali. Esponente fu Peter
Winch Il quale sosteneva che criticare come errate o delle superstizioni le
pratiche e le credenze degli altri faceva avere un pregiudizio. Che non
permetteva di comprenderle a tutto tondo, di conseguenza sosteneva
appunto che le altre credenze fossero modi diversi di concepire il il mondo,
così come esistono modi diversi di concepire il bene e il male.
Relativismo etico
Per relativismo etico si intende il non giudicare a priori i valori, le categorie
morali degli altri Esponenti furono per esempio Franz Boas, della scuola
appunto americana, ma noto fu Herskovits, il quale fu un membro della tripla
e propose in sede ONU di riconoscere la diversità culturale. Egli sosteneva
che un individuo fosse libero nel modo in cui la sua libertà viene definita dalla
societa a cui appartiene. Questa proposta verrà rifiutata dall'ONU in vista di
un'eguaglianza futura punto. Anche Levi Strauss si scontrerà con la
cooperazione internazionale poiché sosteneva che una comunità. Concreta
nasce a partire. Dalle diversità culturali e non. Nella loro assenza, infatti, suo
timore era con la globalizzazione, una possibile omologazione definiva
l'etnocentrismo come qualcosa che conduceva a vedere le altre società
chiuse, appunto statiche.
Antropologia e diritti umani.
La scuola evoluzionista.
La. La teoria evoluzionista Studia l'origine dell'uomo ma anche delle culture,
ha una prospettiva che possiamo definire comparativa in quanto compara.
Toccati tra di loro per far luce agli uni, tra gli altri, ecco, oltre a questo ha una
base che possiamo definire Uniformista. Nonostante infatti, l'evoluzione
proceda in modo uniforme e costante. E non avviene nello stesso momento
per tutti. Ciò di cui si occupa l'antropologia è cercare quindi di studiare i
primitivi di oggi E lei sopravvivenze. Taylor studio, per esempio, che il coprirsi
la bocca a seguito di uno sbadiglio sia, diciamo dovuto al. Ad un'antica
credenza che pensava che l'anima in questi momenti, potesse appunto uscire
dagli nostri appunto orifizi. Ecco, situazione analoga trova nella religione,
dandone, andando. Indagandone. Il. A Il punto di origine. Notando come
realtà la tutte le religioni abbiano inizio da una concezione animistica, ossia il
saggio che appunto riflette sull'anima, sul mondo e sulla vita. Chiaramente ci
troviamo in un'epoca ottocentesca, quindi durante l'età vittoriana, in cui
tutto sembra essere, sembra che vada poi. Come dire dal. Dal semplice al
complesso e che il complesso corrisponda il più delle volte alla categoria.
Delle Istituzioni, cioè le istituzioni borghesi e questo complesso per il mondo,
appunto ottocentesco, doveva essere semplificato tramite l'intervento divino
Verso una teoria sociale della cultura?
Allora si iniziò a diffondere un pensiero che possiamo proprio definire
diffusione mista, ossia sostenere che di fronte a un.in comune tra più
credenze e pratiche bisogna trovarne il punto di irradiazione, come questo
appunto si sia diffuso nelle varie parti del mondo. Allora si tratta di. Pregare,
possiamo dire l'antropologia dalla visione biologica e psicologica e dal
determinismo naturalistico. Tuttavia non ci si Lega in questo senso, a una
visione sociale. Cosa che invece proponevano Taylor e darkin in quanto
sostenevano entrambi. Che è l'individuo si formasse all'interno di una società
da Arkham insieme a Mos, trattano di: importanti, ossia la rappresentazione
collettiva e la coscienza collettiva. Essi sostengono infatti che di fronte a un
punto non mi o in comune, Eh, non bisogna, diciamo. Studiare l'origine di una
determinata pratica ma studiare la performance rituale, in quanto questa è il
momento in cui la. La società plasma. La coscienza del singolo individuo,
quindi forma la coscienza dell'individuo e si tratta infatti, durante una
performance rituale di quello che viene definito effervescenza collettiva,
ossia di fronte. A questa performance si mostra cioè si si, si richiama, si fa un
richiamo prima all'anima e al corpo prima ancora che la sfera, appunto,
intellettuale dell'individuo. Quindi la società è come una natura sovrana
individuale che agisce. Tutto sull'individuo, appunto.
Funzionalismo
Allora circa Nei primi anni del 900. si diffonde il Funzionalismo ed è una
corrente che cerca di capire di fronte a un tratto culturale come questo. Che
funzione abbia all'interno del mantenimento di una struttura. Malinowski fu
uno tra coloro che studio e fu parte prese parte della corrente del
Funzionalismo. Degli e studio quanto la cultura rispondesse appunto ai
bisogni umani. Analizzando infatti la magia e la religione nelle culture
trobriand, noto come questi due elementi venissero utilizzati per. Cacare le
ansie e le preoccupazioni ma non in mancanza di strumenti capaci di
ottenere buoni risultati. Ma come supporto? Chris Brown sosteneva che in
realtà la società non fosse costituita da questi individui, appunto astratti.
Inclusi in diciamo, con dei bisogni umani alla quale la cultura risponderebbe,
ma si tratta di individui concreti in una totalità che sono regolati appunto da
delle relazioni. E si tratta appunto di questa totalità, ossia di una struttura.
Bisogna infatti, secondo Radcliffe Brown capire, ehm. Come una cultura. Cioè
come un tratto culturale sia, diciamo abbia una funzione plasmante o
diciamo portante. Ecco all'interno di del mantenimento di una struttura.
Importanti fu anche la visione di Evans Pritchard. Egli studio delle culture che
si riuscivano ad autogestire. e a mantenere anche in assenza di 1 1 Stato
moderno. E analizzo Le popolazioni. Degli. A zande. E dei Nuer. I primi.
Utilizzavano come un vero e proprio istituzione la stregoneria o accusando il
nemico di aver compiuto questi magnifici, il quale subito un reale processo in
quanto la stregoneria era una vera e propria istituzione. La condanna alla
stregoneria era una reale istituzione. I secondi invece, è. Si mantenevano
basandosi su un antenato comune, pure in assenza di istituzioni e di leggi.
Questo perché ci si basava più su 1, 1 distruzione e una riunificazione
costante. Da un lato possiamo dire che il Funzionalismo aveva notorietà
grazie all'approccio olistico. Mentre dall'altro teneva a dipingere
eccessivamente come omeostatici, che le culture e di conseguenza elimina.
Processi storici in realtà molto influenti e importanti all'interno dei tratti
culturali.
Strutturalismo.
A partire dagli anni 50. La corrente del funzionalismo, viene sostituita dallo
strutturalismo, di cui padre fu cloud Levis Strauss. Cloud, Levi Strauss cercavo
di studiare le strutture elementari della parentela, non a partire da un'idea di
scomposizione dal semplice al complesso o dalla ricerca di un'origine. Egli
partiva da una concezione, che la cultura fosse come il linguaggio, prima
infatti di una comprensione di tutte le lingue, Esistono delle strutture che ci
permettono di imparare appunto qualsiasi lingua. Queste strutture
all'interno della parentela egli L'individuo nella concezione di base di di
stabilire quale matrimonio sia lecito, da quale sia illecito, è una struttura
elementare e la concezione dell'incesto. Infatti, a partire dal. L'incesto ci si
divide in dei gruppi simmetrici, sulla base del quale, tramite il concetto della
reciprocità, ci si Lega in matrimonio. Levi Strauss conduce queste strutture
elementari a quella che è una dicotomia per lui essenziale, ossia natura-
cultura. Analizza anche il mito, definendolo come una realtà concreta. Il mito,
infatti, tratta di elementi a partire dal mondo comune, quindi animali, piante
e uomini stessi Per poi legarli a delle dicotomie più grandi, come alto basso,
secco, umido, caldo e freddo, portarle poi a delle concezioni morali e sociali e
infine a quella che per lui è la maggiore dicotomia esistente, ossia sempre
natura- cultura.
Antropologia interpretativa.
Spiegazione e comprensione.
L'antropologia interpretativa Cerca di spiegare il significato di comprensione
e conoscenza delle altre culture. Precedentemente con il Positivismo, si
cercava di trasformare qualsiasi tipo di dato in una legge del te stesso.
Propose in seguito una differenza tra scienze naturali e scienze dello spirito,
sostenendo che le scienze dello spirito avessero bisogno di. Una
comprensione ben diversa. SIM e lo stesso sostiene che comprensione
significa rivivere nel all'interno, quindi dentro se stessi significati e le
emozioni provate dai nativi nei confronti di delle delle loro pratiche, appunto
darkhim. Per esempio, sosteneva che la sociologia. Forse l'unica in grado di
capire quei meccanismi utilizzati dagli attori sociali. Inconsapevolmente,
dunque, lo scopo dell'antropologia interpretativa è quello di dover concepire
i linguaggi e i significati attribuiti alle determinate pratiche, tradurli per poi
accostarli alle proprie categorie interpretative, facendone qualche modo un
paragone. A questo punto molti sostengono soprattutto la branca della
sociologia, comprendente, quella fenomenologica virgola, che sia necessario
fare a meno di quelli che sono gli assunti di senso comune. Questa teoria
viene appoggiata dalla pratica dell Etnometodologia, ossia. Eliminare ogni
tipo di precomprensione nello studio di una cultura diversa che si oppone
all'ermeneutica, ossia la concezione secondo cui non si può fare a meno di
utilizzare appunto le proprie di partire dai propri assunti di senso comune.
L'etnocentrismo critico.
Allora l'antropologia antron interpretativa segue dunque una sorta di
connubio tra le scienze di fatto sociali e cerca di unire la visione
dell'osservatore con quella dei dei nativi. Dunque si parla di un'Unione tra
giochi linguistici. Ed Ermeneutica, Ernesto De Martino sosteneva che non si
potesse appunto eliminare la presenza di categorie interpretative, quindi di
punti di precomprensione, in quanto questi necessariamente esistono, ma
che bisognava partire da questi non tanto per gli affermarli, ma per cercare
di andare oltre. Ernesto De Martino critica in primo luogo l'etnologia
positivista, dicendo che la principale, fallace, è quella di assumere come
ovvio scontata, quella data del reale, che in realtà è un prodotto stesso della
cultura. So che propone Ernesto De Martino e questo etnocentrismo critico
che parte. Dall'incontro con dallo scandalo, appunto. Etnografico. Ossia ci
sono due modi di fare antropologia, il primo è quello di eliminare gli assunti
di senso Comune di fronte appunto ad un tratto culturale, ritrovarsi ad
essere ciechi e Muti mentre l'altra visione è quella di utilizzare questi assunti
di senso comune, a partire dai pregiudizi nei confronti dello studio delle altre
credenze. La prima è quella che viene spesso utilizzata dal Positivismo,
mentre la seconda dal. Dal relativismo allora Ernesto De Martino propone
dunque questa etnologia che sia duplice, tematizzate, ovverosia da un lato
bisogna studiare i comportamenti e i significati che i nativi attribuiscono alle
loro pratiche e dall'altro studiare anche la diciamo la storia delle nostre
categorie interpretative di cui ci serviamo. Appunto nell'interpretare e
descrivere la. Le culture, appunto. I degli altri, quindi si tratta di una
concezione quasi universale del modo di vedere l'essere l'essere umano.
Ernesto De Martino, per questo suo etnocentrismo critico verrà aspramente
criticato sostenendo da parte di molti che lo scopo di De Martino era quello
di riaffermare le categorie. Interpretative degli occidentali, mentre in realtà,
come sappiamo, o comunque della classe dominante, mentre in realtà
sappiamo che De Martino cercherà di fare a meno delle istanze positiviste e
anche di eccessivo relativismo, lottando allo stesso tempo per
l'emancipazione del. Contadini del 12:00 su questa scia Gears invece avrà una
visione anti anti relativista.
Retorica e politiche dell'ETNOGRAFIA.
L'antropologia interpretativa si pone come uno studio delle scienze sociali
umane, mettendo da parte quelle naturali, anche se questo non avviene
sempre. Notiamo per esempio esiste la sociobiologia che. E cerca di legare
l'aspetto comportamentale morale con una base della teoria genetica. Punto
secondo, è necessario, all'interno dello studio, l'esperienza e di conseguenza
la ricerca sul campo, che tuttavia in sé non è un dato ma bisogna
trasformarlo in dato. E lo si fa tramite la scrittura, infatti, sostiene che lo
storico e l'antropologo abbia. Per fare con delle fonti che devono usare, ma
che l'antropologo faccia un passo ulteriore in quanto la sua fonte è appunto
l'esperienza. Questa visione di gils verrà aspramente criticata dal Writing da
culture, il quale sosterrà che questo mostra quanto la narrazione
antropologica. In questo senso, sia un artefatto retorico moda, diciamo,
velato dalla pretesa di un oggettività e di una neutralità. Eh. Said sostiene di
voler decostruire le rappresentazioni dell'Occidente sull'Orient, sostenendo
una contrapposizione, più che parlare di cultura, di potere e sapere,
mostrando come il il potere abbia una finzione, una funzione, possiamo dire
plasmante da parte dell'Occidente. Nei confronti dei saperi sull'Orient, il che
si ritrova nella tua installazione con dei nessi ideologici, degli stereotipi, degli
stereotipi. Ecco il programma di Writing Culture. Oltre a supportare questa
visione di seid, cerca anche di costruire nuove rappresentazioni che
disimpara alla cultura del potere.
L'approccio post coloniale.
La cultura e il potere.
A circa 100, quarant'anni dalla nascita di primitive culture, si inizia a studiare
uno dei perni essenziali finora dell'antropologia, ossia il concetto stesso di
cultura. L'antico culturalismo si pone contro chiaramente l'uso delle
apparenze, le quali possono portare in qualche modo a delle ideologie
ambigue, come per esempio forme nuove di razzismo. Chiaramente studiare
le strutture, essenziale in quanto? Queste sono la base da cui io poi originano
le disuguaglianze all'interno di una realtà. Tuttavia, l'approccio marxista
mostra la realtà sociale divisa in due, da un lato appunto la struttura, quindi
la il punto di vista politico economico e dall'altro le apparenze, ossia gli
spettri del potere che la teoria sociale dovrebbe debellare, mentre
l'antropologia interpretativa. Cerca di studiare il groviglio delle ragnatele di
significati. Ecco allora l'antropologia nello studio della realtà sociale dovrebbe
approcciarsi all'ambito di fatto del ragnatele dei significati e delle strutture
politico economico. Senza un rigido determinismo? Jill si domanda come sia
possibile che durante la globalizzazione si abbia un periodo, possiamo dire di
rivendicazione e religiosa culturale, cioè di rivendicazione giusto, religioso e
culturale da parte di alcuni degli. Sostiene che questo sia un fenomeno di
falsa coscienza? Basato su esigenze politiche, da questo sostiene infatti di
dover rivalutare il concetto di politica utilizzando una visione meno
generalizzante più aperta. In realtà le sfumature culturali. Infatti parla di una
teoria della politica integrata, è un'associazione appunto, con
l'interpretazione e diciamo, appoggiata dall'interpretazione dei significati.
Ossia il. La società sarebbe il lo sfondo dove appunto l'uomo si costruisce e
crea appunto le proprie pratiche. Il la sua considerazione sta nel fatto che
nell'età contemporanea si ha una difficoltà nel saper legare i macro e micro
contesti. E infatti sostiene che bisogna legare i micro contesti appunto,
quindi la parte dell'interpretazione dei significati. Quindi i significati appunto
attribuiti alle pratiche di cui tutti i giorni facciamo uso è dall'altro lato,
bisogna fare un'analisi dei macro dispositivi politico economici. In quanto
questi sono alla base dell'esistenza delle disuguaglianze all'interno della
società in cui l'uomo vive.
Capitolo 7. Folklore, cultura popolare, cultura di massa.
Romanticismo e Positivismo.
Nella nelle discipline media la d sta per demologia. E ossia la storia, cioè lo
studio delle culture popolari e delle tradizioni, a seguito del fatto che gli
uomini, un po più modernizzati o comunque all'avanguardia, si sono resi
conto del della non esistenza. Di un progresso possiamo dire uniforme. Allora
ci sono due modi per guardare i ceti non emancipati e chiaramente si sta
parlando soprattutto dei contadini. Abbiamo una visione che è, diciamo li
considera ignoranti e arretrati, mentre l'altra li considera come depository,
cioè come? Conservatori di virtù che la modernizzazione aveva in qualche
modo eliminato. Ecco. Queste due, questa visione del mondo contadino
poggia su due grandi basi diciamo, filosofiche, storiche, cioè filosofiche, ossia
il Positivismo e il romanticismo, mentre con il romanticismo si tende più a
studiare lo spirito del popolo e soprattutto la lingua. La cultura è un
approccio molto più stretto. Con frontiere delle fonti orali con il Positivismo
non c'è quasi differenza tra folklore e antropologia, infatti si tende di più a
studiare anche gli usi e le religioni e i costumi. Oltretutto si pensa il mondo
contesero ossero ossero rappresentasse. I primitivi. Quando ho rilevato
precedenti, originario comunque precedente del. Della civiltà vita, Stein, per
esempio, sosteneva che tale lesione era totalmente inutile, ma noi sappiamo
che esempio avremo grandi studi sulla sulla tecnologia, come per esempio
già con la demo psicologia, oppure nel 1906 Lamberto loria fonderà un
musetto. Dell'etnologia, appunto
Il folklore come scienza e come politica.
Il termine folclore verrà coniato da Thomas in sostituzione dei latinismi Che
guardavano al passato con nostalgia. A seguito della grande guerra, avremo
una rivoluzione Metodologica che porterà frattura trattura tra il mondo
dell'antropologia e quello del folklore. Infatti, il folklore rimarrà strettamente
legato al agli studi museali e non istituzionalizzato, tant'è vero che non si può
fare una storia del folklore in quanto eccessivamente frammentaria.
Differentemente invece, l'antropologia si istituzionalizza, diviene una materia
anche di università. Ed è, come sappiamo sempre legata alla ricerca sul.
Campo, ora la. Il campo del folklore e si Lega anche alle politiche nazionaliste.
Lo notiamo per esempio nella raccolta di fiabe che vengono poi scelte
utilizzate proprio con questo scopo, per esempio, come facevano i fratelli
Grimm. Ma ad esempio durante il nazismo Il folklore veniva utilizzato per
appoggio a quella teoria razzista. Virgola in Italia invece il menu. Pregiato per
il mito italico, mentre durante il regime il regime socialisti in realtà il folklore
veniva utilizzato contro quella classe che possiamo definire borghese, quindi
contro l elitarismo.
Egemonia e subalternità.
Durante i primi anni del 900 si Si ha una rottura con l'antropologia per due
motivi, principalmente. Il primo motivo è il fascismo, infatti durante questo
periodo soprattutto Mussolini distrusse ruppe i rapporti col mondo inglese e
con quello francese. Questi due mondi possiamo in realtà definire quei
territori in cui nasce proprio l'antropologia. L'altro aspetto è invece lo
storicismo, lo storicismo, portato avanti per esempio da Benedetto croce, era
uno studio un po per la, per la storia, molto più legato alla alla come scienza,
piuttosto che uno studio, diciamo delle scienze, poi salire sociali e. Pane. La
rivoluzione vera e propria dello studio dei conflitti, del folklore avviene nel
dopoguerra. E infatti in Italia sia un afflusso di traduzioni e di libri di che
narrano appunto di libri, appunto del di antropologia. E soprattutto nota,
sarà una visione dell'intellettuale filosofo Gramsci? Antonio Gramsci e ride. Si
fa comunque rivisita la teoria marxista con sostenendo che questa era
manchevole del concetto di cultura e infatti sostiene che la cultura venga
fornita dalla. Ora classe dominante, è che quei 18 frammenti che cadono
vengono accolti, che sarebbe appunto il folklore dalla classe subalterna, il più
delle volte questo folklore stesso viene di fatto utilizzato come forma di
opposizione nei confronti della classe. Dominante, quindi Gramsci.
Essenzialmente Lega il folklore a quelle che sono le differenze sociali. Egli
spera oltretutto che prima o poi si possa parlare di un intellettuale
rovesciato, ossia che la cultura possa essere prima o poi fornita dalla classe
subalterna. Viene esplicato il concetto di intellettuale rovesciato, per
esempio da Gianni Bosio, il quale dice che non bisogna insegnare al popolo,
ma che bisogna invece imparare dal popolo e lo fai, utilizzerebbe il
cosiddetto magnetofono, Un registratore. Nota fu anche la visione di cirese, il
quale sosteneva che si potesse riunire tutta la tecnologia precedente,
bastava soltanto relegarla al concetto di di subalterno di subalternità.
Oltretutto egli dà una ottima definizione del concetto di Folklore, E infatti
sostiene che questo non sia un tratto. Culturale Che possa essere definito
alto o basso, egemone o subalterno, ma anche assume di fatto una funzione
o comunque. Una determinazione in base al contesto in cui esso stesso si
colloca, la visione di Gramsci e di cerese, che Lega appunto il folklore e la
differenza di classe, fa sì che più delle volte il folklore venga utilizzato sotto
forma di dentiera o di denunce sociali.
Folk revival.
Allora, con la democratizzazione si può parlare di folk revival? Intanto questo
diventa interesse della massa e non più di Studi Anzi. Peculiari. Intanto, tra gli
anni 60 e tra gli anni 50 60. E notiamo che abbiamo un vero e proprio
accentramento, ossia il mondo contadino si sposta all'interno della città,
quindi si ha una totale confusione che fa venir meno gli ideali di Gramsci e di
rese riguardo la differenza di classe che persiste, però non c'è. Una lineare
corrispondenza tra differenza sociale e differenza culturale. In qualche modo
notiamo che si perde il concetto del mondo contadino, quindi il folk revival
nasce in visione di una mancanza di questo mondo, quasi appunto una
visione nostalgica di un mondo, appunto, totalmente passato e quasi
eliminato dalla presenza della modernizzazione. Pierpaolo Pasolini sostiene
che appunto le masse si siano imborghesiti e teme una totale omologazione,
motivo per cui notiamo che gli enti locali e regionali mirano sempre di più a
una rivalutazione Delle tradizioni e cercano sempre di più di far possiamo
dire insorgere quella che è appunto la memoria. Ma collettiva o comunque
una memoria che guarda verso questo passato contadino.
Il paradigma patrimoniale
Reciprocità.
Malinoski ritiene che il classico modello utilizzato da Marcel Moss. Non basti
a sprecare e a, comprendere le pratiche, come per esempio quella del culo
secondo lui e altri autori non è soddisfacente l'utilizzo del low per spiegare
un principio così generale come l'obbligo di ricambiare. Si parla invece di
quello che la reciprocità, ossia una logica che regola. Il concetto di scambio
sociale. Già Paul Lange sosteneva che fosse una delle tre principali forme di
integrazione dell'economico nel sociale, insieme alla redistribuzione e al
mercato. Tuttavia anche lui Lega questo alla costruzione di legami sociali. Per
Levis Strauss invece c'è una concezione diversa, in quanto egli pone la
reciprocità. Al centro della sua teoria sulle strutture della parentela e
individua due errori nello: Il primo è che non si può ricorrere a una credenza
locale per spiegare un fenomeno generale, soprattutto prendendola alla
lettera, il secondo è che la struttura dello scambio della reciprocità sta alla
base, prima ancora degli atti, di dare e ricevere e di ricambiare. Quindi lo
scambio e il fenomeno primitivo, mentre i singoli atti sono quelli in cui
scompone la vita Marcial Moss e secondo lui generano un tutto tramite low
che è l'elemento di coesione. Strauss pone in ombra, inoltre il concetto di
eticità, ricordando che secondo lui la reciprocità avviene all'interno degli
attori sociali, senza che questi ne siano appunto consapevoli. Tuttavia,
Marcel salins ricorda costerà nuovamente lo hawei concetti marxiani di
alienazione, di feticismo delle merci. Egli sostiene infatti che si tratta anche di
vedere nelle transizioni di dono una forma di alienazione mistica del
donatore nella reciprocità primitiva. E l'animazione del lavoro umano sociale
nella produzione delle merci. Salina evidenzia che le cose, dunque, sono
correlate in qualche misura come persone e le persone in qualche misura
come cose e come la moderna antropologia eviti l'animismo, ritenendo la
velocità un contratto secolarizzato, guidato dall'interesse utilitario.
Omologazione, ibridazione.
Chiaramente la globalizzazione porta con sé quello che possiamo definire
omologazione. Ritzer tratta di McDonald zazione del mondo, ossia il
paradigma standard che viene utilizzato è quello, appunto del McDonald's
che si impone eliminando tutto quella che è la cultura in qualche modo. Ecco
e gastronomica locale. E si tratta di avere un prodotto standard, è prevedibile
che a quale spesso si risponde in modo ibrido, per esempio con lo Slow Food
o il tentare di ricreare con i prodotti locali quegli stessi prodotti che viene
fornito dal paradigma standard. Per esempio fare un big Mac. A casa ho. Dai
nota che adesso il mondo gira essenzialmente e. In su dei piani che
sarebbero Escape. Media excape. Eh techno Escape. Idio Escape. E finance
excape.
Dal globale al locale.
Si tratta di analizzare come la globalizzazione abbia un influsso diverso dalle
diverse comunità locali, infatti non viene percepita in egual modo per tutti.
Ad esempio vedere Beautiful o Dallas da un salotto borghese sicuramente
avrà una visione diversa rispetto a che guardarlo dalla. Una baraccopoli suda
sudamericana, ma questo anche, per esempio nel calcio notiamo la
stregoneria appunto del calcio in Tasmania, la natura multirazziale del calcio
in Brasile oppure il culto per Maradona in Argentina. Questo mostrano che in
realtà il globale e nei singoli casi specifici diviene un poi indigeni. Stato e
quindi vissuto in maniera non globale, ma locale.
Capitolo 14. Guerra, violenza, genocidio.
Violenza e cultura.
Un continuum genocida.
Ci si chiede spesso come sia possibile che. Cioè appunto il siano esistiti
durante un periodo degli amici cipazione di decolonizzazione delle guerre e la
nascita di lager o di gulag e lo studio deve, diciamo, volgere al delle
domande, sulla logica, su che tipo di sistema economico politico. Fosse in
quel periodo e in quelle determinate situazioni. E soprattutto, cosa ha spinto
i torturatori? Così in massa a compiere questi atti violenti? La risposta sta in
quella che è Hannah Arendt aveva definito la banalità del male. Ossia
l'inconsapevolezza, l'assenza di essere responsabili di un determinato evento
ID. Poiché questo in qualche modo ci è stato ordinato, quindi è come se la
responsabilità non fosse su chi sta commettendo l'atto ma su chi l'ha
ordinato. Quindi colui che commette l'atto risponde che sta esclusivamente
eseguendo un ordine. E quindi non si sente responsabile dell'azione che ha
compiuto. Si parla di un continuum genocidio Perché comunque attualmente
si usa violenza nei confronti delle minoranze o negli ospedali o nelle case di
cura e Enzo traverso diede una spiegazione ben precisa, per cui collego il
concetto di violenza e. Di violenza, quasi seriale e al mondo contemporaneo,
dicendo che è tutto in realtà ha inizio della nascita della ghigliottina francese,
che appunto ha aperto questo, questa visione di genocidi e violenze, appunto
seriali.
Capitolo 15. Parentela, famiglia, genere.
L'amore.
Il concetto di amore viene strettamente legato a un'idealizzazione, si tratta
infatti di tre perni essenziali, Ossia la devozione amorosa, L'intesa sessuale e
il matrimonio. Senza questi tre, in realtà sia una sorta di immoralità o
banalità. Gell Si accorse che gli emenda in Papua Nuova Guinea si legavano.
Con matrimoni combinati. E che quindi l'amore puro, inteso come devozione,
intesa sessuale, poteva essere soltanto selvaggio e nella foresta. Foucoult
Noto che il concetto di sessualità, che di cessa di essere taboo negli anni 70,
in realtà è un modo per. Complicare la politica è quindi un potere astratto
all'interno di questa, di questa concezione giddens. Sosteneva la stessa
teoria, ma diceva che non è un potere astratto, altrimenti questo in qualche
modo eliminava il processo storico che aveva condotto fino a quel momento
e individua una relazione che possiamo dire pura, che oltre l'amore puro,
ossia mette da parte il concetto di. Matrimonio e parla di una possibile
rottura tra, quindi un legame, appunto, sessuale e d'amore.
La famiglia.
Allora la famiglia può essere monogamica o poligamica. Quella poligamica si
divide in poliginica o poliandria. Inizia la famiglia invece, può essere divisa in
nucleare estesa o multipla. Questa quest'ultima è tipica di quella mezzadrile
e si intendono più famiglie legate. Quella nucleare, invece, intende i figli con.
Genitori, mentre quella estesa intende figli, genitori e parenti non sposati e
circa negli anni 60 avremo una nuclearizzazione della famiglia e nel 68 la
famiglia entra a far parte proprio delle istituzioni politiche. Tant'è vero che
con familismo si intende un sottosviluppo etico e sociale. E si avrà una svolta
all'interno del concetto di famiglia, infatti si perde il concetto di famiglia
tradizionale che porta ad una struttura sentimentale maggiore che ha come
conseguenza una ricucitura culturale, ossia andare valore maggiore al
cerimonie e allari riti. E soprattutto grazie agli genetica si riesce a ricucire
quello che appariva totalmente perso, grazie appunto il l'utilizzo del DNA.
Quindi possiamo dire che alla caduta di una famiglia tradizionale si si basa su
una struttura sentimentale che. Diciamo lo specchio comunque il risultato di
una tessitura etica e culturale.