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Lantropologia come sapere della differenza e sapere critico

Lantropologia si configura come lo studio delluomo tanto come sapere


empirico che come disciplina teorica; una nuova disciplina che si basa sullo
studio comparato delle societ e culture con la caratteristica della prospettiva
nomotetica che tende cioe a ricercare leggi generali che spieghino i fenomeni
particolari. Quindi secondo i primi antropologi/etnologi (Jauffret, de Gerando,
Lefitau etc) lantropologia doveva delinearsi come studio e comprensione della
differenza. Lantropologia acquisisce cosi le caratteristiche proprie di una vera
e propria scienza, dotata di un sapere critico.

Il concetto di cultura di Tylor

Il concetto di cultura per Tylor viene espresso nello scritto Primitive culture
(1871), libro fondamentale per la storia dellantropologia poich egli affronta il
tema dellevoluzione e dove d una definizione di cultura: la cultura, intesa
nel suo senso etnografico pi ampio, il complesso di credenze e capacit
acquisite dalluomo nel corso della vita, la cultura cosi presente in ogni
societ, ed acquisita ovvero non connaturata a una razza (come invece
credevano i creazionisti) ne si trasmette col sangue. Inoltre la cultura vista
come un insieme complesso costituito dalla somma di azioni, simboli,
rappresentazioni etc..

Il paradigma epistemologico evoluzionista

Lantropologia evoluzionista si impone principalmente in inghilterra nel periodo


del regno della regina vittoria (1837 1901), considerata la culla
dellantropologia. I temi dominanti dellideologia antropologica vittoriana sono
la cultura e civilt come risultato di un processo cumulativo; il processo
evolutivo pensato sulla base di una crescente complessit organizzativa; lidea
della vita sociale come mezzo atto a promuovere la felicit e il progresso.

Il metodo comparativo nellevoluzionismo culturale

A differenza dei creazionisti le realt esterne a quelle europee per gli


antropologi erano realt importanti. Il selvaggio non era una degenerazione
dellessere umano ed oggettivazione del peccato originale ma un soggetto da
studiare per comprendere la storia umana. Fin da subito lantropologia si
configur come un sapere comparativo volto a comprendere la differenza.

Levoluzionismo di Morgan

Morgan costituisce un importante autore dellantropologia americana. Egli in


particolare studi le popolazioni degli indiani damerica. In particolare la
popolazione degli irochesi e delle sei nazioni (La lega degli irochesi del 51)
nel quale egli studi lorganizzazione socio-politica di queste popolazioni. I suoi
studi riguardarono anche la parentela. Queste nazioni presentavano ciascuna al
loro interno tribu con lo stesso nome di animale. Perci i soggetti delle diverse
nazioni consideravano fratelli gli appartenenti alle tribu con lo stesso nome.
Morgan descrisse il fenomeno come un sistema di mantenimento delle relazioni

pacifiche. Egli volle inoltre sottolineare come una societ fosse stata in grado di
imporsi un sistema democratico ed egualitario.

Lideologia del progresso nellevoluzionismo culturale

Levoluzionismo culturale risente notevolmente dellinfluenza della societ che


lha originato. Una societ che aveva come centralit lidea di progresso e di
continua trasformazione, caratteristica ereditata dalla filosofia del XVII secolo e
dal pensiero illuminista che professava la fede nella scienza e nelle capacit
delluomo di perseguire dei fini desiderati.

Quali sono i principali campi di studio degli evoluzionisti?

Lantropologia evoluzionista si particolarmente concentrata sullo studio della


parentela e in particolare sui sistemi terminologici di parentela e sullo studio
della religione.

Limpostura dello sviluppo: perch i termini sviluppo/progresso


vanno usati con cautela

Levoluzione di un fenomeno pu avere diversi esiti nei diversi ambiti, anche il


progresso pu perci presentarsi in diverse dimensioni ed ambiti ed esso non
pu essere qualitativamente valutato.

La critica allevoluzionismo di Franz Boas

Franz Boas critica il pensiero evoluzionista considerandolo etnocentrico e


dimostrando con diversi esempi la sua fragilit teorica. Allevoluzionismo egli
opporr il cosiddetto metodo storico (o particolarismo storico). Egli si batt
contro il razzismo e sostenne la mancanza di relazioni tra cultura e razza,
dimostrando come le caratteristiche culturali di un popolo non avessero alcun
rapporto con laspetto fisico dei suoi membri.

Il concetto di cultura in Franz Boas

Per Boas ogni cultura importante almeno quanto le antre, rappresentante di


una particolarit, irriducibile a realt diverse. Ogni cultura deve essere
considerata a se, poich essa la risultante di altrettanto particolari unioni e
scissioni di elementi e tratti culturali.

Il paradigma epistemologico boasiano

Lantropologia per Boas si configurava come studio di singole culture. Egli


professava uno studio particolarista che arrivasse a comprendere tutte le
dimensioni di una societ partendo da una particolare. Cioe lidea secondo la
cultura frutto di una storia particolare ed essa per essere compresa deve
essere compresa in ogni suo aspetto (lingua, usi e custumi etc).

Il potlatch

Egli parte dallo studio di una particolare cerimonia, il potlatch, per arrivare a
delineare la societ dei Kwakiutl (indiani damerica). Esso era un insieme di
pratiche rituali diffuse tra le popolazioni native e si trattava di rituali di
ostentazione che prevedevano la distruzione di grandi quantit di beni
considerati di prestigio. Esso era un meccanismo attraverso il quale venivano
sottratti al processo riproduttivo della societ, quei beni, che ne avrebbero
alterato la struttura dei rapporti di potere. Il potlatch costituiva cosi una prativa
per mezzo del quale divenivano possibile mantenere lequilibrio del sistema.

Nomotetico/idiografico

Nomotetico significa che lo scopo dellantropologia sta nel ricercare leggi


generali in grado di spiegare fenomeni particolari, idiografico significa che
lantropologia si deve concentrare sullo studio approfondito delle singole
culture.

Lo studio della parentela nellevoluzionismo e nel particolarismo


storico

Nel 1871 Morgan pubblica sistemi di consanguineit e di affinit della famiglia


umana nel quale affronta il tema della parentela. Egli stabiliva qui la
distinzione tra due grandi gruppi di sistemi di parentela corrispondenti a due
modi radicalmente differenti di designare i parenti consanguinei, quelli cioe in
relazione di sangue e perci distinti dai parenti affini i quali sono invece
acquisiti atraverso una relazione di tipo matrimoniale. A questi due gruppi
morgan diede il nome di sistemi classificatori e descrittivi.
Nei sistemi di parentela come il nostro, che morgan chiamo descrittivo, i
consanguinei in linea collaterale venivano distinti da quelli in linea diretta.
Mentre invece nei sistemi classificatori i parenti consanguinei in linea
collaterale non vengono distinti terminologicamente da quelli in linea diretta.
Per morgan il tipo di organizzazione sociale fondato sulla parentela era ancora
caratteristico del periodo delle barbarie mentre la comparsa di una societ
fondata su rapporti di tipo politico era connessa alla comparsa della civilt. Le
terminologie di parentela erano dunque delle sopravvivenze.
Nel 1909 Alfred Kroeber pubblica Sistemi classificatori di relazioni nel quale
critica le teorie di Morgan relative alla parentela.
La confutazione delle teorie di Morgan era la conseguenza di un modo diverso
di concepiure la natura degli stessi sistemi terminologici di parentela. Mentre
per morgan questi ultimi esprimevano la natura dei reali rapporti e delle
istituzioni sociali, per Kroeber essi riflettevano la psicologia, veicolata dal
linguaggio, dei soggetti culturali. Psicologia significava per Kroeber il
complesso delle attitudini, dei modi di sentire che in ogni cultura vengono
elaborati nei confronti dei propri parenti.

In sintonia con la concezione boasiana di cultura come insieme delle attitudini


(mentali e quindi psicologiche) degli individui, i termini di parentela venivano
considerati da Kroeber come espressioni di ci che, al pari delleconomia,
dellarte, della letteratura poteva essere considerato un particolare aspetto
della stessa cultura , in questo caso il linguaggio.
Limportanza di questo saggio consiste nellaver lasciato intendere che le
terminologie di parentela non possono essere considerate solo in riferimento
alle relazioni sociali le quali sarebbero, a loro volto, il riflesso di pratiche
matrimoniali.

Il rapporto di interdipendenza tra positivismo, sociologia e


riflessione etnologica sulle societ primitive in Francia

In francia, l dove gli studi di natura etno-antropologica si erano manifestati


prima che in qualunque altro paese, lo studio delle societ primitive non
conobbe particolari sviluppi almeno sino alla fine del XiX secolo. Questo perch
lantropologia era nata in rapporto di dipendenza alla sociologia. Questultima
era una disciplina derivante dalla filosofia positiva di Auguste Comte nei
decenni centrali dellottocento.
Comte aveva focalizzato il proprio interesse al tema della normativit sociale,
ovvero il tema dellordine sociale e dellequilibrio sociale come frutto della
possibile applicazione di un sapere positivo (la sociologia) che fosse allo stesso
tempo conoscenza e strumento di gestione della societ sulla base di criteri di
natura tecnico-scientifica.
Lideale comtiano subi per uno scossone quando avvennero guerre civili in
francia verso la fine del secolo, esso non era in grado di spiegare i fenomeni
che attraversavano la francia.
Successivi autori importanti della scuola francese del secolo furono Emile
Durkheim, Lucien Levy Bruhl, e poi i successivi Robert Hertz, Marcel Mauss,
Arnold van Gennep e altri.

Il tema delle Rappresentazioni nelletno-sociologia francese

Il concetto di Rappresentazione fu introdotto da Emile Durkheim che possiamo


considerare come un caposcuola delletno sociologia francese dellepoca. A lui
si deve il termine Coscienza collettiva ovvero linsieme di credenze e
rappresentazioni comuni alla media dei membri di una stessa comunit.
Queste rappresentazioni collettive riguardavano ciascun gruppo umano e di
conseguenza erano comparabili.
Ne La divisione del lavoro sociale del 1893 durkheim fornisce inoltre i
concetti di solidariet meccanica ed organica.
L dove le rappresentazioni collettive investivano la totalit della vita dei
membri della comunit vi era una coscienza collettiva che rifletteva lesistenza

di una solidariet di tipo meccanico. In questo tipo di societ, poco differenziata


al suo interno, qualunque atto al di fuori delle norme non scritte di
comportamento aveva come conseguenza una riprovazione dei suoi membri
che tendevano a isolare il soggetto che trasgrediva.
Nella societ moderna, molto differenziata al suo interno, in cui vige una
solidariet di tipo organico, le rappresentazioni occupano uno spazio minore
ma non per questo meno efficaci a far unire i soggetti a valori comuni, pi
questi vi partecipano per atto volontaristico.
Lucien levy Bruhl studi a sua volta le rappresentazioni dei selvaggi: le
rappresentazioni collettive , per quanto bizzarre e illogiche potessero
sembrarci, non erano, come pensavano gli evoluzionisti, errori di valutazioni
compiuti dalla mente rozza del primitivo nel tentativo di rintracciare le cause
reali dei fenomeni. Le rappresentazioni collettive erano innanzitutto comuni a
un dato gruppo sociale e trasmissibili di generazione in generazione. Esse si
imponevano agli individui attraverso la pratica sociale. Il gruppo sociale viveva
cosi unesperienza mistica , che si realizzava nelle pratiche del culto e
nellesecuzione del rito. In questo contesto lindividuo non aveva la possibilit
di sviluppare un giudizio proprio, indipendente da quello che gli veniva
imposto dalla sua societ.

Il concetto di fatto sociale e di fatto sociale totale

A durkheim si deve anche il concetto di fatto sociale: per lui qualunque azione
dotata di valore simbolico costituisce un fatto sociale. A un suo studente,
Marcel Mauss, si deve invece il concetto di fatto sociale totale inteso come una
pratica, un rituale che riveste un grande valore per le comunit e che coinvolge
diversi livelli (economico, sociale, religioso, ad esempio al pratica del Kula
studiata da malinowski).
Lomologia strutturale tra sociale e simbolico nella riflessione
delletnosociologia francese
Il tema dellomologia strutturale tra la dimensione sociale e quella simbolica fu
introdotto da Marcel Mauss, allievo di Durkheim. Ne forme primitive di
classificazione, scritto in collaborazione con Durkheim, egli analizza le
popolazioni aborigene dellaustralia.
Esse si presentavano come divise in classi matrimoniali, cio gruppi esogamici
fondati non sulla discendenza, ma su altri criteri di assegnazione sociale. A ogni
classe, fornita di un nome di animale (totem) era associata una serie di
fenomeni naturali, di animali e di oggetti. In mondo era in tal modo ordinato,
classificato, in categorie direttamente llegate alle suddivisioni della loro
societ. Per gli autori , ad una variazioni nella societ corrispondeva una
variazione nellordine del sistema di classificazione. Erano le modificazioni del
sociale che, costituendo per luomo lesperienza pi immediata dal punto di
vista emotivo, lo spingevano a modificare lordine concettuale delle cose.
Lelemento rilevante di questo lavoro sui sistemi di classificazione

rappresentato dallidea di una omologia strutturale tra la dimensione sociale e


quella simbolica e dallidea di una preminenza della prima dimensione sulla
seconda.

Il paradigma epistemologico di Emile Durkheim

Durkheim aveva una concezione della sociologia come sapere comparativo,


riteneva lo sviluppo di questa disciplina inscindibile dalle conoscenze relative a
tutte le societ, specialmente dalle conoscenze relative alle societ studiate
dagli etnologi ed antropologi. Anche i pensatori successivi, fortemente
influenzati dalle sue teorie tentarono di cogliere, dietro i fenomeni sociali, le
ragioni nascoste del loro accadere.

Perch Malinowski definisce il Kula una istituzione?

Il fenomeno del rituale Kula, studiato da malinowski presso i trobriandesi, era di


fanno uno scambio di tipo cerimoniale che assolveva ad una precisa funzione
nella societ in cui veniva praticato, e cio la funzione che esso assolveva era
di mantenere e rafforzare i rapporti tra gli individui e i gruppi. E malinowski gli
diede principalmente carattere economico. In esso egli mise in evidenza
lesistenza di una rete di rapporti tra individui, clan, tribu fondati su ci che da
allora sarebbe entrato a far parte del lessico concettuale dellantropologia con
lome di principio di reciprocit. Tutte le operazioni connesse a questa pratica
si presentavano come regolate da una logica sociale che nei suoi effetti
tendeva a promuovere la solidariet ed organicit della societ e della cultura.
Ed per questo motivo che egli definisce il fenomeno come unistituzione,
poich come le istituzioni nella nostra societ assolvono a precise funzioni,
anchesso per le popolazioni del luogo assolveva a simili funzioni.

La concezione strumentale della cultura in Malinowski

Malinowski, essendo un funzionalista, vede nella cultura quel tutto integrale


consistente degli strumenti e dei beni di consumo, della carte costituzionali per
i vari raggruppamenti sociali, delle idee e delle arti, delle credenze e dei
costumi, egli quindi la considera come un vasto raggruppamento con il quale
luomo pu venire a capo dei problemi posti dalla vita e risolverli.
Essa viene vista come un apparato strumentale nel quale vi sono risposte, da
parte delluomo, alle necessit imposte dalladattamento alllambiente esterno.

Che cos la prospettiva olistica in antropologia?

Malinoski, utilizza una prospettiva olistica, da olos che vuol dire intero, intesa
quindi a studiare una cultura per intero ovvero studiando ciascun aspetto
(economico, sociale, culturale etc) costituente di una societ. Inoltre per lui
ciascuna componente della societ si trovava connessa alle altre in modo
funzionale. (funzionalismo di malinoski)

Spiega il paradigma epistemologico funzionalista

Secondo il paradigma funzionalista ogni pratica, credenza svolta da una


determinata societ assurge a determinati bisogni, costituisce quindi una
risposta, da parte delluomo, a i diversi bisogni. Ogni pratica svolge una
funzione ed esiste perch ha una funzione.

Differenza tra il concetto di funzione sociale in Malinowski e in


Radcliffe-Brown

Vi sono differenze nellapproccio funzionalista dei due autori: se per malinoski


ogni bisogno doveva essere risolto da una pratica, credenza che risolvesse
quindi un bisogno ed avente quindi una specifica funzione, per radcliffe brown
essa ha un diverso significato: nel metodo proposto dallautore venivano
identificati i meccanismi che operano allinterno della societ consentendone il
funzionamento, poi consisteva nella comparazione e se possibile nella
formulazione di leggi generali. Cosi il metodo consisteva nella ricerca di leggi
che determinano il funzionamento della societ e i processi che rendono
possibile la riproduzione delle forme sociali.

La metafora organica nel funzionalismo

Come altri precedenti, rad cliffe brown considerata la societ come un essere
vivente organico, che, come un essere vivente, costituito da diverse forme di
vita.

La rivoluzione etnografica di Malinowski

Malinoski comp una vera e propria rivoluzione etnografica per ci che


concerne il metodo utilizzato sul campo, ovvero la osservazione partecipante,
con il quale veniva meno quella distanza che veniva avvertita da tutti gli
etnoantropologi nello studio sul campo, ovvero tra lo scienzato sociale e il suo
oggetto di studio ovvero il selvaggio. Egli infatti utilizz una prospettiva di tipo
emico, tesa dal punto di vista del nativo. Facendo venire meno la prospettiva
etica cioe quella dello studioso.

La teoria del totemismo in Radcliffe-Brown

Il tema del totemismo fu sviluppato in due libri: il primo La teoria sociologica


del totemismo (1929) sosteneva che venivano scelti come totem quegli
elementi che rivestivano un particolare ruolo nella societ che li sviluppava.
Tesi opinabile ed soggetta a critiche, infatti il tema fu ulteriolmente sviluppato
nellaltro libro il metodo comparativo nellantropologia sociale, nel quale egli
si pone due domande: 1 perch venissero scelte certe specie e non altre e 2 il
perch queste erano di solito coppie associate che presentavano
caratteristiche simili ma opposte (corvo-aquila, falco-cornacchia). Egli concluse
dicendo che queste terminologie riflettevano i reali rapporti tra i gruppi
indicando quindi i reali rapporti di forza.

Spiega i riferimenti intellettuali dellopera di Lvi-Strauss.

Spiega il contributo della linguistica strutturale alla riflessione


sui fenomeni culturali.

Il significato della proibizione dellincesto nella riflessione di L-S.

Per Levy Strauss la proibizione dellincesto una regola che, unica tra tutte le
regole sociali, possiede il carattere delluniversalit ovvero che il divieto
sempre presente in tutte le societ. Quindi per levi strauss la proibizione
dellincesto segna il passaggio dalla natura alla cultura.
La proibizione dellincesto da far risalire al principio di reciprocit, ovvero il
privarsi delle donne del proprio gruppo sociale (che costituisce la pratica
dellesogamia) faceva si che fossero disponibili le donne degli altri gruppi che a
loro volta si proibivano le donne del loro gruppo.

Che cos latomo di parentela? Qual il suo significato


antropologico?

Latomo di parentela lunit minima parentale, lelemento irriducibile senza il


quale non potrebbero essere pensabili n lo scambio matrimoniale n
lesogamia, n quindi la parentela stessa. Latomo costituito da madre, padre,
figlio e fratello della madre. Questultimo risulta detenere sempre , sul figlio
della sorella e su questultima, unautorit inversamente proporzionale a quella
esercitata dal padre nei confronti del figlio e della moglie.

Spiega la differenza tra strutture elementari della parentela e


strutture complesse.

Tema trattato nel libro le strutture elementari della parentela in cui per
strutture elementari di parentela intendiamo i sistemi che prescrivono il
matrimonio con un certo tipo di parenti; quindi i sistemi che, pur definendo
tutti i membri del gruppo come parenti, li distinguono in due categorie: coniugi
possibili e coniugi proibiti.
Riserviamo il nome di strutture complesse ai sistemi che abbandonano ad altri
meccanismi, economici o psicologici, il compito di procedere alla
determinazione del coniuge.
Quindi i sistemi elementari di parentela sono quei sistemi che prescrivono il
matrimonio tra certe categorie di parenti distinguendo in maniera esplicita tra
individui proibiti e coniugi possibili. Alle strutture elementari egli oppone le
strutture complesse, ossia quei sistemi di parentela, come per esempio il
nostro, che si limitano a proibire determinati individui senza indicare a quale
categoria o gruppo di individui debba appartenere, dobbligo o di preferenza, il
partner matrimoniale, e che affidano la scelta ad altri criteri.

Importanza del principio di reciprocit in L-S.

Egli si rif al principio di reciprocit per spiegare lorigine della cultura


coincidente con la proibizione dellincesto e la conseguente nascita della
pratica dellesogamia.
Egli considera il matrimonio tra cugini incrociati, le regole dellesogamia, e
lorganizzazione dualista come esempi della ricorrenza di una struttura
fondamentale, la struttura della reciprocit.

Quale critica muove L-S al concetto di struttura in RadcliffeBrown? Come intende la struttura? Quale il rapporto tra struttura
e modelli?

Levi strauss parla dunque di strutture di parentela, elementari e complesse.


Con lespressione antropologia strutturale si intende definire una teoria pi
ampia, di cui levi strauss il fondatore, la quale include anche le riflessioni
sulla parentela, e che ruota attorno ad una particolare concezione del concetto
di struttura. Come abbiamo visto la qualifica di strutturale viene applicata
anche alle teorie di Radcliffe Brown relative alla rete di relazioni sociali che, per
lantropologo britannico, costituivano un insieme di elementi interconnessi, una
struttura appunto. In levi Strauss invece questo termine designa un livello di
fenomeni radicalmente differente da quello cui si riferiva la nozione di struttura
in RadCliffe brown per il quale essa individuava una realt concreta,
corrispondente, come abbiamo detto al complesso delle relazioni sociali.
Contrariamente a Radcliffe Brown, che vedeva la struttura sociale come una
serie di relazioni concrete tra individui, gruppi, istituzioni ecc, levi strauss
considerava tale struttura come il prodotto di una struttura pi profonda. La
struttura infatti per levi strauss una categoria dello spirito umano. Il
pensiero funziona grazie allopposizione tra termini come alto/basso,
destra/sinistra ecc . si tratta di opposizioni prive di contenuto, che servono a
ordinare il mondo dellesperienza, al fine di farne oggetto del pensiero.

Modelli consci e modelli inconsci. Quale la differenza? Che


significato epistemologico assume?

Secondo Levi strauss i modelli sono costruiti a partire dalle strutture nascoste
della mente. Sta quindi alletnologo superare la soglia delle apparenze e
cogliere i modelli inconsci, rivelatori di strutture. I modelli cosi vengono
ricondotti dallo studioso a modelli strutturali inconsci, uno tra i quali il
principio di reciprocit, che rivela lesistenza di un inconscio strutturale.
I modelli consci sono recepiti e regolati dagli esseri umani ma esistono forme
inconsce in cui la mente umana agisce, senza comprendere il vero significato di
alcune azioni/rappresentazioni, che sono da far risalire tutti al principio di
reciprocit, principio strutturale inconscio che caratterizza le nostre interazioni.

Che cos lincoscio strutturale?

La mente umana agisce seguendo pochi essenziali principi che ne regolano il


divenire, e cosi i rapporti umani, costituendo un rapporto di interelazione,
comunicano secondo la natura sociale del nostro essere, seguendo per

modelli inconsci, ovvero non controllati ne manipolati dallessere umano,


facente capo al principio di reciprocit che , insieme allesogamia e alla
proibizione dellincesto, segnano il distacco dalla natura e il passaggio alla
cultura.

La visione del totemismo in Durkheim, Lvi-Bruhl, RadcliffeBrown, Lvi-Strauss. Quali le differenze?

Durkheim studia il tema della religione ed in particolare quello del totemismo in


forme elementari della vita religiosa (1912) in cui egli ricerca la caratteristica
comune a tutte le forme religiose. Comparandole fra loro, indipendentemente
dal loro grado di complessit, egli ricerca quel numero di rappresentazioni
fondamentali che rivestono lo stesso significato e adempiono alle stesse
funzioni. Prendendo in esame il totemismo degli aborigeni australiani, in cui il
gruppo si identificava con un animale/pianta/fenomeno naturale, e come tale il
totem era fatto oggetto di culto. Durkheim considerava il totemismo come il
sistema religioso al cui interno agivano rappresentazioni che erano la
proiezione del gruppo sociale. Gli esseri umani opererebbero una specie di
spostamento simbolico facendo del totem un oggetto di culto quando invece
la societ che essa inconsapevolmente rispettano e adorano. Cio che viene
venerato attravrso il rito non quindi un animale ma la societ stessa. La
religione appare cosi come un sistema di rappresentazioni e di riti attraverso i
quali gli individui sono partecipi misticamente e collettivamente, cioe in
maniera non razionale e non individuale, di questentit che il corpo sociale.
Levi bruhl sostiene che nella pratica del totemismo, vi sia levidenza che la
mente del selvaggio segue un ragionamento pre-logico, cio differenziato da
quello nostro qualitativamente e non quantitativamente, costituendo un
pensiero che parallelo a quello occidentale.
Secondo radcliffe brown il totemismo esprime, secondo particolari modalit,
una serie di rapporti reali. Il totemismo esprimerebbe cosi lopposizione di
gruppi, strutturalmente uniti in senso funzionale: lo scambio matrimoniale.
Secondo Levi Strauss il totemismo il campo intellettuale del nativo , in cui
egli, osservando la natura nella sua variabilit, ha la possibilit di categorizzare
il mondo che lo circonda, il totemismo rappresenta un sistema di
classificazione.

Contesto e caratteri della scuola di Manchester

La scuola di manchester stata fondata da Max Gluckman dal secondo


dopoguerra in poi e con questo termine ci si riferisce a un gruppo di studiosi
che, discostandosi dalle teorie sulla normativit sociale frutto di un
assestamento reciproco delle parti che compongono la societ di Radcliffe
Brown, fanno derivare lequilibrio sociale dal continuo conflitto e
contrapposizioni interne alla societ.
Instabilit Vs equilibrio funzionale in Max Gluckman
Max Gluckman, il quale studi le popolazioni africane, e in particolare le
dinamiche di conflitto e di contraddizione allinterno di queste societ in

continuo mutamento per effetto dellinfluenza esterna con altri popoli


(popolazioni di etnia bianca) si discosta dal pensiero di RadCliffe Brown
secondo il quale lequilibrio sociale derivante da un continuo adattamento
reciproco delle parti che compongono la societ , infatti per Gluckman
lequilibrio della struttura sociale derivante da un continuo conflitto tra le
parti, e da contraddizioni interne che provocano mutazioni a livello sociale,
economico e in tutte le dimensioni. Secondo gluckman quindi la societ
caratterizzata da una fondamentale instabilit.

Il rituale in Gluckman e Turner

Gluckman studia il rituale presso diverse popolazioni africane, e lo studia


ancora vincolato alla prospettiva della normativit sociale di radcliffe brown, e
secondo lui nel rituale vengono meno tutte quelle conflittualit e contraddizioni
interne e quindi ha la funzione di stabilire equilibrio nella societ. Il rituale
sarebbe quindi una metafora del conflitto in grado di rendere espliciti i principi
da cui deriva lunit della societ. Gluckman si discosta da radcliffe brown per il
fatto di assegnare alla dimensione del conflitto, e non allintegrazione delle
parti alla struttura, il ruolo centrale nel processo di produzione dellequilibrio.
Turner, allievo di gluckman, studia a sua volta il rituale, in particolare egli
studia il rituale della popolazione Ndebu, che caratterizzato da 3 livelli:
il livello esegetico, ovvero linterpretazione locale del significato dei simboli e
anche le connessioni tra i simbboli e i loro significati, mettendo in chiaro che la
visione che i membri di una cultura hanno di questultima non coincide con
quella dellantropologo.
Per studiare i simboli latropologo deve osservare come questi vengono
utilizzati dai membri di una societ (livello operazionale),
tenendo conto per che i simboli hanno valore polisemico ovvero possono
avere significati diversi in base al momento e luogo dove sono praticati. (livello
posizionale)

Il sistema oscillatorio kachin in E. Leach

Edmund Leach studia la popolazione dei Koachin, che hanno un particolare


sistema sociopolitico che leach chiama sistema oscillatorio: questa societ
presentava periodicamente collassi strutturali che provocavano lemergere di
un nuovo sistema, si intercambiavano cosi in un arco temporale di un secondo
circa 2 modelli: quello aristocratico e quello egualitario. Per difetti interni ai due
sistemi nascevano contraddizioni profonde in ciascuno dei due e ci provocava
il passaggio al modello opposto.

La nozione di rete in R. Firth

Lanalisi di rete consentiva di indagare sfere dazioni che non erano


riconducibili ad espliciti schemi normativi n potevano essere regolate da tali
schemi. La network analisis, o analisi di rete provoc lo studio delle reti sociali,

ovvero delle relazioni che, connettono individui indipendentemente dalla loro


comune appartenenza a gruppi istituzionalizzati.

Il concetto di confine in F. Barth

Se prima le societ e le culture venivano considerate come entit chiuse,


circoscritte a un territorio con fredrik Barth le culture sono considerate entit
aperte, data la continua influenza reciproca che possiamo notare tra le diverse
societ che sono interrelate fra loro e non possono essere considerate come
entit chiuse ma devono essere considerate anche considerando la loro
interdipendenza con le realt limitrofe.

La metafora della cultura come testo in Clifford Geertz

Clifford Geertz, caposcuola dellindirizzo interpretativo in antropologia, vede la


cultura come un testo, esiste una stratificazione di significati per tutte le azioni,
credenze, pratiche etc..
Compito dellantropologo quello di operare una de-stratificazione ricercando
cosi i significati di tali pratiche, azioni etcc

La descrizione densa

Per leggere quindi questo testo, egli applicher la descrizione densa. Essa si
contrappone alle descrizione superficiale che descrive i fatti senza tener conto
del contesto. Solo il contesto, pu fornire i presupposti per capire i fenomeni di
unaltra cultura. per esempio se una persona strizza l'occhio ad un amico, per
comprendere il significato di questa azione necessaria una serie di
informazioni che aiutino ad inquadrarla come atto comunicativo, altrimenti si
potrebbe interpretarla come un difetto del movimento palpebrale o un tic. Solo
la corretta applicazione della descrizione densa pu produrre dati
antropologicamente rilevanti e deontologicamente corretti, evitando gli errori
dovuti all'etnocentrismo, che in passato hanno prodotto numerose osservazioni
fuorvianti.

Concetti vicini, concetti lontani dallesperienza

Due concetti importanti per comprendere cosa intenda Geertz per descrizione
densa sono quelli di concetti vicini all'esperienza e concetti lontani
dall'esperienza. Un concetto vicino un'idea di cui ci si serve in modo
inconsapevole, nell'immediatezza e praticit del discorso comune, senza
riflettere neanche sul fatto che esso sia un concetto e quindi che incorpori dei
significati. Ad esempio, se dico Palla da calcio chiunque su questo pianeta sa
cosa vuol dire. Supponiamo invece che occorra spiegare ad un extra-terrestre
cos' una palla da calcio. Sar necessario usare una formula che non dia per
scontato che il nostro interlocutore sappia ci di cui stiamo parlando, quindi
diremo qualcosa del tipo: Sfera di cuoio vuota all'interno e gonfiata ad aria
sufficientemente perch possa rimbalzare e usata per un gioco a squadre di 11
contro 11 ecc... Questo un esempio di concetto lontano dall'esperienza.

Comprendere senza immedesimarsi?

Spiegare/comprendere: paradigmi positivisti, paradigmi


interpretativi

Il paradigma epistemologico interpretativo

Vi sono 3 punti caratteristici della prospettiva interpretativa:


1.La considerazione del cosidetto punto di vista del nativo attraverso una
riformulazione su basi del tutto nuove della problematica emica gi affrontata
dalletnoscienza.
2.Una discussione dei processi comunicativi che si instaurano sul campo tra
etnografo e il suo informatore, ossia nellincontra tra culture
3.Il tema di come lesperienza di questo incontro possa essere trascritta in un
testo etnografico.

I temi dellantropologia della contemporaneit

La dimensione della contemporaneit un correlato di cio che viene chiamato


globalizzazione la quale fa si che le societ e le culture non siano pi, per
quanto riguarda la loro vita presente, analizzabili a prescindere da un contesto
piu ampio, che le connette alle altre. Autori importanti sono stati Pierre
Bourdieu, o Csordas, o paul farmer, appadurai e marc Auge.

Lhabitus in Bourdieu

Lhabitus il modo in cui ciascuno di noi esprime, attraverso il comportamento,


il proprio posto nel complesso delle relazioni del mondo in cui viviamo

La violenza strutturale in P. Farmer

La violenza strutturale uno stato di sofferenza di cui non possibile


individuare una sola causa, ma che il prodotto dellinsieme di pi fattori. una
violenza strutturale che genera sofferenza Questultima generatrice di
ulteriore violenza. Per farmer lidea, ideologica e sbagliata, secondo il quale la
sofferenza sarebbe il frutto di una cultura incapace di gestire i propri problemi,
unidea che appare giustificatrice degli enormi squilibri tra paesi e gruppi
sociali.

La critica al concetto di cultura in Appadurai

Appadurai ha sostenuto che ilo concetto di cultura dovrebbe essere usato come
aggettivo, culturale, poich la sfera del culturale un campo mutevole,
instabile, da cui emergono e da cui scompaiono continuamente nuovi
significati.
Allo scopo di individuare gli aspetti del mondo contemporaneo su cui
possibile condurre unanalisi culturale, appadurai ha coniato espressioni come
Etno-rama (per riferirsi ai nuovi paesaggi umani che si creano per effetto dello
spostamento di popolazioni nelle varie parti del mondo)

Medio-rama per intendere i glussi di immagini e informazioni generati dai


media che creano nuovi immaginari in persone appartenenti ad ambiti culturali
diversi
E di ideo-rama per intendere le idee che, grazie ai media e agli spostamenti di
esseri umani, iaggiano da un capo allaltro del mondo, incontrandosi con le
tradizioni locali e dando origine a nuovi medi di intendere quelle stesse idee.
Queste espressioni sono quelle che per appadurai ci consentono di parlare in
maniera pi appropriata di tutti quei fenomeni culturali che siamo soliti
interpretare come effetti della globalizzazione.

Gli eccessi della modernit per Marc Aug

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