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CAP.

3:
1. La definizione di cultura: Il termine "cultura" deriva dal latino "colere" e in origine indicava
la terra coltivata. Nel corso del tempo, ha assunto diverse accezioni, tra cui quella di
dimensione collettiva che designa l'insieme dei caratteri di una collettività.
2. Differenza tra cultura e civilizzazione: La civilizzazione è dotata di una tensione
universalistica e indica le differenze nazionali tra i popoli, mentre la cultura è un concetto
chiuso che valorizza le differenze nazionali e la peculiarità dei gruppi.
3. Illuminismo e Romanticismo: Gli illuministi consideravano il popolo condannato
all'ignoranza, mentre il Romanticismo valorizzava le tradizioni popolari come autentiche e
fondamentali per l'identità nazionale.
4. Ruolo dei poeti e filosofi: I poeti sono stati i primi esploratori del primitivo, cercando
l'anima popolare e il sentimento nazionale. Johann Gottfried Herder è stato un filosofo
romantico che ha sostenuto l'idea di un'anima nazionale espressa nel linguaggio, nella
poesia, nei canti, nelle fiabe, nei miti e nelle leggende.
5. Edward B. Tylor: Tylor è considerato il "padre fondatore" dell'antropologia culturale e ha
contribuito a definire il concetto di cultura come distinto da quello di civiltà. Ha introdotto
anche il concetto di "sopravvivenza" come prova empirica dell'evoluzione culturale.
6. Costume e cultura: Il costume è considerato l'antitesi radicale della cultura. Mentre la
cultura è condivisa da tutti i membri di una società, il costume rappresenta il suo contrario
e ha un ruolo di spartiacque tra la nozione corrente e quella scientifica di cultura.
7. Metodo comparativo: Tylor ha utilizzato il metodo comparativo per classificare i fenomeni
culturali e privilegiare le uniformità rispetto alle disuguaglianze. Ha sottolineato
l'importanza della comparazione per evitare errori di confronto e ha utilizzato dati di
seconda mano per le sue analisi.
8. Evoluzione culturale: Tylor ha concepito la storia dell'umanità come una successione di
stadi culturali che evolvono dal semplice al complesso. Ha introdotto il concetto di
sopravvivenza come fossile sociale che conferma la sua teoria dell'evoluzione culturale.

CAP. 4:
I punti chiave del testo sono i seguenti:
1. Critica all'evoluzionismo: Franz Boas critica l'idea ottocentesca di evoluzione culturale e il
metodo comparativo come punto di riferimento degli studi antropologici. Egli sostiene che ogni
cultura è unica nel suo genere e che le culture non seguono un unico percorso evolutivo.
2. Particolarismo storico: Boas adotta il particolarismo storico come approccio antropologico, che
mette in luce e valorizza la particolarità di ciascuna cultura. Si concentra sull'analisi delle singole
culture, basandosi sull'osservazione diretta di gruppi specifici nel tempo e nello spazio.
3. Cambiamento culturale e acculturazione: Boas considera il cambiamento culturale come parte
integrante delle culture e individua i processi di acculturazione come il contatto diretto e continuo
tra gruppi di persone di culture diverse, che porta a modificazioni nei modi originari di entrambi i
gruppi. L'individuo gioca un ruolo importante nel cambiamento culturale.
4. Critica all'evoluzionismo unilineare: Boas critica l'idea di evoluzione unilineare, sostenendo che
non tutti i popoli progrediti devono necessariamente passare attraverso tutti gli stadi di sviluppo.
Ogni cultura trova la propria strada e presenta sviluppi unici.
5. Metodo idiografico: Boas adotta il metodo idiografico, che caratterizza le scienze storico-sociali,
per comprendere i significati di ogni evento storico e sociale. Questo metodo si concentra
sull'individualità e sulla comprensione delle specificità di ciascun fenomeno culturale.
6. Cultura come costruzione sociale: Boas sostiene che le differenze tra gruppi umani sono dovute
alla cultura e non alla razza. Egli considera la cultura come una costruzione sociale appresa
attraverso l'interazione sociale e la trasmissione da una generazione all'altra. La lingua è vista come
un elemento fondamentale per comprendere la cultura.
7. Lingua e cultura: Boas crede che vi sia un'influenza reciproca tra lingua e cultura. La conoscenza
della lingua è considerata essenziale per comprendere la cultura, e vi è un rapporto tra categorie
linguistiche e rappresentazioni culturali. Tuttavia, le categorie linguistiche non esprimono
direttamente gli aspetti culturali.
8. Individuo e cultura: Edward Sapir, allievo di Boas, si concentra sul rapporto tra individuo e
cultura. Sostiene che sia la lingua che la cultura sono prodotti della vita in società, diversi da una
comunità all'altra e soggetti a modificazioni storiche. La lingua e la cultura hanno significato solo
per i membri del gruppo che le ereditano.

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