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IL CAPITALISMO

BOWLES
La prima definizione di capitalismo rimanda ad un approccio sistemico originariamente
funzionalista, quindi capitalismo come sistema astratto o come processo storico, riconoscere delle
uniformit che caratterizzano tutte le forme di capitalismo e vedere come queste uniformit si
presentano in maniera differenziata nel processo storico.
Definizione di capitalismo come sistema: capitalismo il modo in cui viene organizzata la
produzione e lo scambio delle risorse. I 3 elementi su cui definito il capitalismo sono:
1. Propriet privata, che definisce il possesso che un individuo ha su determinate risorse. Nel
tempo il concetto di P.P. cambiato..da diritti ereditari ad acquisire propriet.
2. Mercato lorganizzazione che permette uno scambio quindi domanda e offerta tra
produttore e consumatore
3. Ricerca del profitto individuale, possibilit dellindividuo di accumulare risorse per
migliorare il suo stato sociale
Questi 3 elementi nellarco della storia si sono combinati in modi diversi. Gli elementi che hanno
caratterizzato la differenziazione del capitalismo possono essere ricondotte a queste 5:
1.relativamente al tipo di impiego del capitale (mercantile, industriale, finanziario)
2.allaccentuazione o meno del monopolio ovvero dove regolato tra domanda e offerta
(concorrenza, monopolio),
3.allorganizzazione aziendale soprattutto con il passaggio dal dopoguerra(proprietario,
manageriale),
4.al tipo di produzione, cio dalla produzione di massa a quella justin in time (fordista, JIT),
5.alla sua espressione culturale dalla produzione di massa, mercificazione consumistica ovvero
qualsiasi cosa pu essere mercificata.
Queste visioni del capitalismo da una parte vengono sostenute da filosofi economisti e dallaltra
troviamo i suoi detrattori ( 2 visioni una positiva e una negativa ).
SOSTENITORI visione positiva:
CAPITALISMO NATURALE E LIBERO Adam Smith con il suo lavoro pi noto che la
ricchezza delle nazioni del 1776 in cui vengono gettate le basi dellideologia liberismo e
liberalismo, quindi liberismo per la libert degli scambi economici, e liberalismo rispetto allassetto
politico che deve garantire la libert degli scambi economici, garantire diritti che permettono gli
scambi. Equilibrio e benessere collettivola mano invisibile.
CAPITALISMO NATURALE E LIBERO Milton Friedman gli individui devono essere liberi di
scegliere. La libert umana coincide con quella di mercato. Se gli scambi sono controllati da
autorit non c libert.
Bowles si chiede se la propriet privata naturale. Se lo scambio e il mercato sono naturali, cos
come il perseguimento dellinteresse privato, anche la propriet privata che permette laccumulo di
ricchezze lo ?

Risposta dei sostenitori al capitalismo: si perch risponde ad un principio di giustizia e utilit! Le


persone pi capaci e meritevoli si arricchiranno di pi.
Tuttavia controversie accese non mancano! Anche perch storicamente la propriet privata nasce
spesso attraverso limposizione coatta di pochi.
RUOLO DELLO STATO SECONDO LA VISIONE DEL CAPITALISMO NATURALE E
LIBERO:
Lo stato deve essere arbitro e garante del libero mercato e della propriet privata (che lo permette)
che si rispetti la legge, Chi non rispetta le leggi deve pagare.
Lo stato deve garantire che la competizione sul mercato si basi effettivamente sulla libera
concorrenza, sia cio basata sul merito.
CAPITALISMO COME SISTEMA DI EFFICIENZA ECONOMICA
La competizione mossa dal profitto individuale lo stimolo che garantisce il progresso tecnologico
e i vantaggi del benessere materiale, quindi trascina leconomia.
CAPITALISMO COME SISTEMA DI EQUITA SOCIALE
Il capitalismo assicura uno stato di diritto basato sul rispetto delle libert individuali, del mercato e
della propriet privata.
Le disparit economiche fanno parte del gioco, c chi capace e chi meno.
La tassazione pi o meno accettata e deve essere (proporzionale cio i ricchi pagano di
meno/progressiva ricchi pagano di pi).
CAPITALISMO COME SISTEMA SOSTENIBILE
Il capitalismo, attraverso linnovazione tecnologica e il sistema di mercato (domanda/offerta)
regoler i problemi ambientali.
CAPITALISMO COME SISTEMA DI EFFICIENZA POLITICA?
Si perch la garanzia delle libert individuali che sono necessarie alla propriet privata e al mercato
sono anche le basi fondanti delle democrazie liberali
DETRATTORI visione negativa
VISIONE DEL CAPITALISMO SITEMA INGIUSTO E INSTABILE
Il capitalismo rende lindividuo schiavo del sistema, produce disparit ovvero pochi godono sullo
sfruttamento di molti, qui il capitalismo diventa un ingranaggio di un sistema che produce
disuguaglianza, inoltre tende spontaneamente allinstabilit che porta a crisi che generano costi
sociali alti e servono autorit che frenano queste cose.
BOWLES FA DISTINZIONE TRA CRITICI RADICALI E RIFORMISTI
RIFORMISTI
Per i riformisti il capitalismo deve essere controllato, riconoscono alcuni lati positivi come
lefficienza economica e le libert x deve essere controllato. Il sistema capitalistico deve essere
semplicemente corretto nei suoi eccessi attraverso uno Stato interventista.
Keynes critico riformista dice che necessaria la regolamentazione della produzione e della
redistribuzione delle risorse, per arginare le crisi di stabilit.

DETTO IN SOLDONI: I riformisti riconoscono gli effetti positivi del capitalismo ma non
disconoscono il fatto che il capitalismo produce per instabilit e per esagerate accumulazioni
di ricchezze dei problemi che vadano risolti.
FUNZIONE DELLO STATO SECONDO RIFORMISTI
Lo Stato nei paesi occidentali asseconda il capitalismo cercando di limitarne gli eccessi.
Il welfare pubblico serve a demercificare il lavoro intervenendo sugli strati pi deboli della
popolazione (anziani, disoccupati, malati, famiglie numerose, ecc.) quindi permettere anche a chi nn
ha denaro di accedere ai servizi.
I fondi del welfare sono reperiti attraverso limposizione fiscale, quindi un processo di
redistribuzione.
RADICALI
Per i radicali il capitalismo deve essere sostituito da un altro sistema di produzione, perch
anche i controlli sono dei palliativi che nel lungo termine non riescono ad arginare gli effetti
perversi del capitalismo.
Marx e Engels siamo intorno alla met dell800 scuola marxista e neomarxista, loro riconoscono la
capacit di efficienza economica del capitalismo, lidea del profitto individuale innesca le
innovazioni e quindi i processi di una maggiore efficienza delle risorse e della redistribuzione.
Questo x crea conflitto, crisi, ineguaglianza, disumanit. Quindi lunica soluzione un
cambiamento radicale del sistema economico.

Conflitto sociale, chi detiene il capitale e i mezzi di produzione (i capitalisti) e chi vende il
lavoro (gli operai) hanno interessi contrapposti. Il successo individuale dei capitalisti in
realt sono successi che derivano dai loro sottoposti, il merito sta nella capacit di sfruttare il
lavoro di altri.
Ineguaglianza, oltre ad avere interessi contrapposti ci sono asimmetrie del potere gli
operai sn schiavi e quindi obbligati a tenersi il lavoro che hanno. Chi nn vuole il lavoro
proposto rischia la marginalit.
Crisi, tendenze a crisi sempre maggiori e ad ogni crisi si formano dei monopoli.
Disumanit, mercificazione cio la possibilit di monetizzare quasi tutto. Alienazione
economica, Alienazione ambientale ovvero la ricerca del profitto utilizza lambiente in
modo non responsabile lo distrugge, Alienazione sociale richiama la marginalit , gli
episodi di esclusione sociale, Alienazione politica cio sfiducia nei sistemi di
rappresentanza e le persone nn vanno pi a votare.

FUNZIONE DELLO STATO SECONDO I RADICALI


Lo Stato nei paesi occidentali asseconda il capitalismo rimanendo neutro nei momenti espansivi, e
proteggendolo nei momenti di crisi.
Lintervento statale solo un palliativo perch non modifica la natura del sistema economico (che
riproduce i problemi), e perch il sistema politico rimane prono agli interessi economici. Secondo i
radicali il poco welfare che c dovuto alle poche lotte dei lavoratori.

EVOLUZIONE DEL CAPITALISMO 2a parte


Accenno alle basi del capitalismo, i tre secoli tra il 500 e il 700 videro lo sviluppo del capitalismo
mercantile, in particolare focalizzandosi su 3 elementi
1. Et delle scoperte
2. Innovazioni tecnologiche come i cannoni
3. Commerci internazionali, schiavismo, colonialismo
In questi secoli le potenze occidentali iniziano a penetrare nelle economie dei sistemi globali e
assumono una posizione predominante attraverso il circuito delle innovazioni tecnologiche. Una
posizione predominante lassume lInghilterra, Londra diventa il centro economico degli scambi
mondiali, dall800 si sviluppa il capitalismo industriale in Inghilterrasi forma limpero britannico.
Lo sviluppo di capitalismo industriale nn regolare ha dei cicli alti e bassi, quindi contrazione della
domanda, troppa produttivit, crollo domanda, aziende falliscono, disoccupazione.
CICLI DEL CAPITALISMO
I CICLO Industria tessile, materia prima dalle colonie americane, produzione meccanizzata.
Crisi anni 20 dell800
II CICLO Ferrovia e ferro, mezzo di trasporto nuovo, incentivazione produzione e scambio.
Crisi 1873 determinata dalla crisi degli investimenti nel settore ferroviario negli stati uniti, si
costruiscono le ferrovie e si arriva sul pacifico dopo il pacifico non possono andare oltre x ce
loceano e tutti quelli che avevano investito soldi nelle ferrovie li perdono, quindi falliscono banche
e aziende. Dopo questa crisi si innesca il meccanismo del PROTEZIONISMO che impone dei dazi,
gli stati vogliono difendere il mercato interno, il problema che lo fanno tutti e quindi nasce una
guerra dei mercati. Tranne gli inglesi che tramite il liberismo ci hanno sempre guadagnato. La crisi
termina nel 1890. Dal punto di vista culturale siamo negli anni del NAZIONALISMO.
III CICLO Chimica (Germania), acciaio e elettricit (USA e Germania investono di pi in sviluppo
e ricerca, migliore produzione, crescita maggiore di GB) Crisi 1929 crollo borsa wall street
IV CICLO Automobili, petrolio, beni di consumo (USA) Crisi anni 70 shok petrolifero
V CICLO Elettronica Crisi anni 2000
VI CICLO ??? Secondo Chirot, biotecnologie ?
Evoluzione del capitalismo (1870-1945)
Nel 1870 la GB primeggiava nel mondo.
(1873-1890 crisi economica, depressione) Cartelli nazionali, alleanze tra grandi industrie e grandi
banche, per difendersi dalla competizione. Quindi prende sempre pi spazio il capitalismo
finanziario, le borse.
BOWLES distingue IMPERIALISMO da COLONIALISMO

COLONIALISMO gli stati occupano delle fazioni di territorio nel mondo per istituirci e
spostarci dei propri concittadini e importare il modello di unit della nazione originale
IMPERIALISMO la logica diversa, limportante non spostare parte di una popolazione
per controllare e trasferire il proprio modello sociale me importante controllare le risorse e
il mercato dal punto di vista economico, che lo si fa attraverso la corruzione, spedizioni
militari e ricatti.

Ricerca di nuovi luoghi dove investire (esportazione di capitali per reperire risorse e trovare nuovi
mercati).

Imposizione coatta degli interessi delle potenze imperiali: ristrutturazione delle economie e dei
governi locali secondo gli interessi occidentali (GB e Francia, in primis, poi Italia, Germania,
Olanda, Belgio, USA, Giappone).
Certamente hanno contribuito il clima culturale intriso di darwinismo sociale e razzismo.
Oltre che il positivismo scientifico, lidea che linnovazione tecnologica dar ragione al popolo
migliore.
Questa situazione questa miscela economica politica e culturale dar inizio alla prima guerra
mondiale, i principali attori sono Germania e Francia, loggetto principale di dissidio sono i bacini
carboniferi come risorsa energetica.
Secondo i critici radicali (Lenin inizio 900) inevitabile che la ricerca di profitto non porti a
scontri armati sempre maggiori. nella logica del capitalismo che le societ entrino in conflitto tra
di loro e che la scala di questi conflitti sia sempre pi ampia x un modello che prevede la
competizione inevitabile tra stati.
Secondo i sostenitori del capitalismo la guerra non dovuta a fattori economici ma dovuta a
fattori culturali (il nazionalismo). La prova starebbe nel fatto che gli stati democratici capitalistici
non si sono mai combattuti tra di loro
p.s le cause remote delle due guerre mondiali sono uno degli argomenti pi dibattuti e pi accesi nel
confronto tra sostenitori e non.
Chi si avvantaggia delle situazioni drastiche in europa date dalla guerra sono gli stati uniti che a
quel punto avanzano in termini di produzione industriale.
Tra le due guerre avanzata degli USA (produzione industriale).
In Europa crisi economica seguita alla guerra.
1929 CRACK ! Crollo della borsa USA! Fallimenti a catena di banche e industrie, crollo dei prezzi
(deflazione), disoccupazione di massa! Agitazioni/scioperi/repressione!
Dopo la crisi del 29 che si rigetta su tutto il mondo scatta un NUOVO PROTEZIONISMO,
seguendo la logica liberista del governo (Hoover) liquid societ in difficolt e lavoratori
(ipotizzando che le aziende pi sane avrebbero reagito), questa austerit provoca invece lacuirsi
della crisi per effetto recessivo.
Risposte (adattive) alla CRISI del 29
USA Intervento sociale dello Stato, inizio welfare che riprende le Teorie Keynesiane e New Deal
(F.D.Roosvelt), iniziano a prendere vigore i critici riformisti.
SVEZIA Intervento sociale dello Stato, inizio welfare, si gettano le basi per il movimento socialdemocratico del dopoguerra.
GB Conservatorismo, limpero britannico con lascesa degli USA perde colpi.
SPAGNA, GERMANIA, ITALIA, GIAPPONE la risposta alla crisi tra le due guerre
laffermazione dei fascismi (Repressione delle agitazioni /autoritarismo/ intervento statale a favore
delle grandi imprese)
Centro e sud America Colpi di stato militari, epoca dei caudillos
URSS Modello alternativo al capitalismo, economia centralizzata e pianificata dallo stato.

La crisi si protrasse per tutti gli anni 30 esaurendosi solo con linizio dei preparativi della guerra
>>> che port a ca. 57 milioni di morti (il 2,5% della popolazione mondiale di allora).
Il capitalismo dopo il 1945
Le risposte degli Stati, gli adattamenti del capitalismo, dipendono dalle storie particolari delle
nazioni, i mercati si inseriscono in strutture sociali definite (Polanyi).
I sistemi capitalistici nel Dopoguerra dovettero rispondere a varie questioni\problemi:
- Prevenire nuovi dissesti economici (crisi e instabilit sociale come la disoccupazione)
- Rispondere alle richieste del movimento operaio (rappresentato attraverso elezioni democratiche)
- Competere con questo nuovo avversario, lURSS e il comunismo internazionale (negli anni50/60
allapice del successo). USA E URSS in questi anni se la giocano, poi c un declino dei
sovietici e gli americani prendono il sopravvento.
- Decolonizzazione delle periferie diventa sempre pi stridente applicare un sistema
democratico di diritti estesi a tutti nelle societ liberali e non applicare gli stessi diritti nelle colonie.
QUALI SONO LE RISPOSTE AI PROBLEMI CHE ABBIAMO VISTO???????
RISPOSTA 1 Con la fine della Seconda Guerra Mondiale lintervento dello Stato per alleviare
linstabilit e gli eccessi del capitalismo divenne un modello diffuso.
Gli Stati realizzarono uno stato sociale (welfare pubblico) diretto alla piena occupazione,
allassistenza delle fasce deboli, e alla regolamentazione del mercato. Lo stato incentiva e assiste
interi settori industriali, si fa mediatore tra i conflitti della classe operaia con limpresa,
adeguamento dei salari, la scala mobile.
RISPOSTA 2 A livello internazionale furono create organizzazioni internazionali con lo scopo di
garantire il libero mercato evitando la chiusura degli spazi commerciali, e di sostenere le nazioni in
difficolt (ricostruzione dellEuropa, piano Marshall).
Accordi di Bretton Woods 1944 BANCA MONDIALE e FMI allo scopo di incentivare i paesi
distrutti dalla guerra con crediti a lungo e breve termine.
BOOM ECONOMICO ANNI 50/60
Litalia il paese che cresce di pi in europa anche perche parte da una situa pi arretrata.
Lo sviluppo industriale caratterizzato dalla produzione di massa, quindi accesso a beni che prima
non erano accessibili come televisione lavatrice telefoni e bla bla blafino a quando non arriviamo
alla crisi del 75
VARIANTI DEL CAPITALISMO DOPO IL 1945
Le varinti del capitalismo dopo il 45 vengono descritte da Bowles attorno a 3 attori LO STATO IL
LAVORO E IL CAPITALE
Chi ci mette i soldi per gli investimenti STATO
Chi fa gli investimenti quindi limprenditoria CAPITALE
Coloro che offrono il loro lavoro ovvero i dipendenti LAVORO
In virt di questi 3 attori vengono descritte 5 combinazioni che caratterizzano le caratteristiche del
sistema capitalistico. VEDI SLIDE 2 parte PAG. 8 SLIDE N.15-16-17

EVOLUZIONE DEL CAPITALISMO DAL 1945 AL 1970


In questi anni il capitalismo vive la sua et doro, let del boom economico, crescita economica,
nascono le istituzioni sovranazionali come la banca mondiale e il fondo monetario internazionale, la
sanit e listruzione pubblica di massa.
In questi anni si crea la competizione con lURSS.
Evoluzione del capitalismo nel sud del mondo (dal dopoguerra)
Negli anni 50 e 60 parte dei governi del sud del mondo svilupparono economie nazionali
attraverso un importante intervento statale (es: Brasile)
-cercando di favorire il mercato interno
-Regolamentando il potere delle societ multinazionali che vi investivano.
La cosa riusc solo parzialmente e gli anni 70 videro laumento della richiesta di un nuovo ordine
economico.
Nel 1973 intervenne una crisi petrolifera che spost il problema.
CRISI DEL 1973 leconomia mondiale si ferma come reagiscono le economie????
Risparmio . Le domeniche a piedi
Approvvigionamenti alternativi al petrolio
Fonti energetiche alternativeaumento di centrali nucleari carburi gas
Questa crisi porta alla STAGFLAZIONE ovvero si ha la disoccupazione e questo genera anche un
aumento dei prezzi.
CRISI DELLE POLITICHE KEYNESIANE perch la produttivit cala e la spesa pubblica non
rimane costante e crescono i debiti pubblici, quindi si innescano ricette di taglio della spesa
pubblica.
QUALI SONO LE RISPOSTE CHE VENGONO DATE A QUESTA CRISI????????

EVOLUZIONE DEL CAPITALISMO IL NEOLIBERISMO (ANNI 80)


In GB e negli USA governi conservatori che utilizzano la politica monetaristica per attaccare
linflazione e controllare laumento dei prezzi, bloccando i salari da un lato e dallaltro snellendo lo
stato da alcuni compiti e lasciando campo libero al mercato. Questo produce la riduzione della spesa
pubblica e anche del welfare, indebolimento del lavoro e del potere dei sindacati, in fine associato a
questi 2 aspetti la deregolamentazione dei capitali cio enormi investimenti dei capitali che provoca
un esplosione del capitalismo finanziario con i derivati, cio si scommette se quelle azioni saliranno
o scenderanno.
ASPETTI IDEOLOGICI gli aspetti interessanti sono la meritocrazia cio lenfasi
sullindividualismo, sia merito dellindividuo il trascinamento delleconomia, individuo premiato
per quello che fa.
Flessibilit adattamento del lavoratore.

CONSEGUENZE DEL NEOLIBERISMO ANNI 80:


Disuguaglianze, effettivamente i ricchi diventano ancora pi ricchi
Aumento disoccupazione
Fasi di recessione, la disoccupazione produce calo dei consumi e declino della produttivit
Riduzione welfare perch lo stato taglia la spesa pubblica
Fasi di sviluppo modeste PIL
Aumento consumi hi tech
Delocalizzazione delle imprese per costo lavoro minore
Dopo le politiche di austerit degli anni 80 arriviamo agli anni 90
Gli anni 90
Gli anni novanta vedono lesplodere delle crisile politiche di austerit non hanno risolto i
problemi delle economie dagli anni 70/80, quindi nel 90 troviamo crisi finanziare, esplosione delle
bolle speculative e ridimensionamento delle azioni.
LE CRISI:
Primi anni 90 (Giappone, Usa e Europa)
1994 (Messico)
Fine anni 90 (tigri asiatiche)
Primi anni 2000 (Argentina), uscita dellargentina dal FMI
Dal 2008 (Usa, Europa, mondo!) instabilit ancora viva oggi.
IL CAPITALISMO GLOBALE
Secondo bowles il fenomeno della globalizzazione non altro che il capitalismo globale, quindi
modello di produzione esteso a tutto il globo.
Caratterizzato da libero mercato ricerca del profitto accumulazione del capitale

CARATTERISTICHE ESSENZIALI:
La nascita di questioni globali quindi le questioni sul tavolo sociale economico politico che
interessano tutte le parti del mondo, dallambiente ai diritti umani e alla salute, in questo
senso si creano delle istituzioni transnazionali. Quindi creazione di organismi mondiali per
problemi globali.
Comunicazione mondiale
Una cultura consumistica mondiale, mc donalds a tokio per esempio, ebay compro prodotti
cinesi
La nascita di movimenti di protesta globali, i no global che si oppongono a questo modello
economico, WWF che coinvolge i giapponesi per le balene.
Libert del capitale di muoversiposso investire ovunque.

Le tesi che interpretano il fenomeno della globalizzazione sono 4


1. La prima tesi vede la globalizzazione come un processo di omogeneizzazione di
verticalizzazione che indebolisce gli stati nazionali, gli stati demandano la loro
sovranit a degli organismi pi grandi.vedi lUE con la moneta.
2. Seconda tesi la Globalla cio gli stati sono ancora potenti, lidea della
globalizzazione solo una bugia ideologica per imporre un modello di tipo
economico ma in realt le economie degli stati rimangono interne. La gran parte
degli investimenti e della produzione rimane nazionale, le spese nazionali rimangono
alte.
3. Terza tesi il neoimperialismo in realt ci sono stati forti che dominano e stati deboli
che subiscono. Il processo di globalizzazione guidato da poche potenze, dove
produzione e investimenti sono diretti al benessere di pochi. La realt che ora mai
c solo una grande potenza mondiale quindi bisognerebbe parlare di
americanizzazione.
4. Il regionalismo ovvero ci sono delle aree sovranazionali ma nn globali. Non cresce
un sistema globale, ma sistemi regionali con nazioni fortemente interrelate tra loro,
ma poco interrelate con il resto del mondo.

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