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IL SOGGETTO PUBBLICO

COS’È?
Sono quei soggetti (pubblici) giuridici che collaborano con lo stato per promuovere il benessere
sociale e economico del paese.
IL SOGGETTO PUBBLICO NEL SISTEMA ECONOMICO CLASSICO
Secondo gli economisti della scuola classica (sistema liberista), nella metà del 1700 (Adam
Smith), lo Stato doveva astenersi dall'attività economica. Infatti, il mercato della concorrenza
perfetta imponeva un'assoluta libertà di scambio dell'imprenditore privato e NON doveva subire
condizionamenti da parte dello Stato.
Nel sistema liberista, solo il mercato (incontro da domanda e offerta) poteva consentire (grazie alla
concorrenza tra operatori economici e variazione dei prezzi) il benessere collettivo (piena
occupazione dei fattori produttivi= perfetta efficienza allocativa).

In contrapposizione al sistema liberista si pone il modello collettivista ispirato alle teorie


economiche e politiche di Karl Marx sviluppate nel libro “Il Capitale - 1867” e “Il manifesto del
partito comunista - 1848”.
Ciò che si criticava del sistema liberista era la mancanza di un'equa distribuzione della
ricchezza, lasciando la maggior parte della popolazione in povertà senza essere tutelati.
Infatti, il sistema collettivista affermava che lo Stato doveva sostituire gli operatori economici
privati nelle attività economiche per evitare lo sfruttamento di pochi sulla maggior parte della
popolazione e realizzare un’equa distribuzione delle risorse garantendo la giustizia sociale
(=proprietà dei mezzi di produzione divennero pubbliche). Venne applicato per la prima volta in
Russia dopo la rivoluzione bolscevica del 1917.

Il sistema liberista fu criticato anche perché i principi su cui si fondava furono smentiti nel 1929
quando, in pieno regime liberista, si verificò una delle più gravi crisi economiche della storia.

Un terzo economista inglese fu Jhon Maynard Keynes che fondò il modello misto dopo la crisi del
1939. Egli affermava che lo Stato doveva avere un ruolo importantissimo:
 Doveva sostenere la domanda nei periodi di recessione;
 Doveva aumentare la spesa pubblica;
 Ridurre le imposte.

Questa analisi fu ritenuta indispensabile per raggiungere il benessere in un breve periodo; Lo


Stato deve intervenire nell’attività economica senza sostituirsi agli operatori economici privati ma
influenzandone e correggendone taluni comportamenti allo scopo di realizzare obbiettivi economici
e sociali. Pertanto, i privati hanno libertà di iniziata economica: possono organizzare/creare
attività economica. I mezzi di produzione erano sia dello stato sia dei privati.
Il sistema misto garantisce ai soggetti più deboli offrendo loro prestazioni assistenziali di varia
natura stato sociale (welfare state)
LA CRISI ECONOMICA DEL 1929
DOVE? Stati Uniti d’America
QUANDO? Il 24 ottobre 1929, al crollo della borsa di Wall Street
EFFETTI? 1. Dimezzazione del PIL
2. La disoccupazione supera il 20%
3. Le famiglie si ritrovano senza reddito (=povertà dilagante)

Siamo dopo la prima guerra mondiale: mentre in Europa ci sono grandi problemi politici e morali,
negli Stati Uniti vi era una euforia (=Belle Époque) che condurrà agli U.S.A a commettere errori
pazzeschi.
CAUSA ANALIZZATA DA JHON MAYNAR KEYNES
Keynes studia a fondo la crisi del 1929 e si pone delle domande:
1. Dove è la perfetta allocazione delle risorse?
2. Poiché le imprese non assumono?

La causa analizzata da Keynes è la sovrapproduzione, cioè lo squilibrio tra domanda globale e


offerta globale Governo (che deve
Y=C+I+ intervenire)

Investimenti
Consumo privati

Il governo deve intervenire su C e I; se la domanda < offerta deve stimolare il consumo delle
famiglie diminuendo i tributi per le famiglie e le imprese a fare investimenti ma lo stato per primo
deve spendere aumentando la spesa pubblica con investimenti pubblici sulle infrastrutture.

È’ la prima crisi a essere definita moderna perché le cause sono endemiche, cioè è una crisi di
sovrapproduzione dove l’offerta aumenta e la domanda scende.

MA PERCHE’ L’OFFERTA È’ AUMENTATA?


1. Per le numerose innovazioni tecnologiche;
2. Per la nuova organizzazione del lavoro con la catena di montaggio di Frederick Taylor;
3. Per il notevole aumento di risorse energetiche (petrolio, elettricità);
4. Per il settore automobilistico (indotto = l’azienda che produce le auto non a produce
totalmente le vetture ma ad esempio prende gli pneumatici o i bulloni da altre aziende)
5. Risparmio investito nella Borsa

COME MAI LA DOMANDA NON È’ AUMENTATA?


All’inizio la produzione trovava sbocco sia nel mercato interno sia esterno (=estero).  Mentre
gli azionisti si arricchiscono, gli stipendi degli operai rimangono uguali e non hanno la capacità
di acquistare i beni/prodotti.  Ma dopo la Prima guerra mondiale l’Europa si risolleva (dopo la
guerra c’è un boom economico) quindi non acquista più dagli USA e di conseguenza vedono calare
la domanda interna ma anche quella esterna e la produzione si sofferma in magazzino.
NEW DEAL
Elezioni del presidente Roosevelt (1932)
Intervento politico economico: il NEW DEAL (1933-37) ispirato alle teorie di Keynes OB:
risollevare il paese dalla crisi del ’29 (*ci fu un’altra crisi nel 1933)

2° GUERRA MONDIALE periodo di ripresa e prosperità per gli U.S.A le industre si


convertono al SETTORE BELLICO
 Roosevelt e degli esperti elaborarono un programma di intervento federale in economico
OFFERTA: provvedimenti per vitare la sovrapproduzione
DOMANDA: opere pubbliche sostegno dell’occupazioneimpegnarono i disoccupati in lavori
socialmente utili (distribuzione redditi = incremento ricchezza nazionale)

Vennero introdotti:
1. SISTEMA PREVIDENZIALE
2. ASSISTENZA NAZIONALE
3. LIBERTA’ DEI SINDACATI
4. DETERMINAZIONE DI UN SALARIO MINIMO

I contenuti/interventi politici del programma:


 500 milioni di $ per impiegare i disoccupati;
 istituzione del CCC che fornisce servizi ai bisognosi (come la Caritas)
 non c’è + la possibilità di convertire il dollaro in quantità d’oro (la quantità di banconote
in circolazione non corrisponde all’oro nelle casse della Federal Reserve;
 La LEGGE del BILANCIO tagliò:
 stipendi pubblici;
 pensioni veterani.
 Abrogazione proibizionismo (fine di Al Capone)le bevande alcoliche furono
regolarmente tassate, finì il loro contrabbando;
 Protezione sindacati e la concorrenza tra le imprese (limite al prezzo al consumo)
 Vennero costruite infrastrutture e opere pubbliche;
 Fu vietato alle banche commerciali di operare nel settore finanziario (separazione tra
banche commerciali e d’investimento: possono fare investimenti rischiosi);
 Istituita una commissione di controllo rigorosamente anche nel mercato finanziario.
RIFORMA FISCALE
Nel 1936 si dispose l’AUMENTO delle ALIQUOTE per i redditi + alti (imposta progressiva), dal
63% al 75%
Critiche dei conservatori e dei ricchi uomini della finanza
LA FINANZIA PUBBLICA
COS’E’?
È l’attività svolta dalle pubbliche autorità volta a reperire e amministrare le risorse necessarie per
finanziare i servizi per la collettività.
Essa consiste in due momenti:
1. Reperire le risorse finanziarie (tributitasse);
2. Impiegare quelle risorse per offrire risorse.

Secondo le teorie liberiste la funzione della finanza pubblica deve essere contenuta per non
danneggiare il mercato.
La spesa pubblica va limitata e finanziata con tributi proporzionali che non variano all’aumentare
del reddito.
La finanza pubblica deve essere quindi neutrale rispetto alla distribuzione del reddito.
Gli economisti della scuola socialista ritengono che lo stato debba intervenire nell’economia per
migliorare le condizioni delle classi operaie, assumendosi il compito di offrire assistenza e servizi
essenziali.
L'economia pubblica è una disciplina che studia più in generale l'intervento pubblico nel sistema
economico sotto l'aspetto macro e micro economico.
LE FUNZIONI SVOLTE DAL S.P NEL SISTEMA ECONOMICO
Si dividono in 4 funzioni: 
1. FUNZIONE PROPEDEUTICA E ISTITUZIONALE: per offrire agli operatori economici le
giuste condizioni indispensabili per lo svolgimento del mercato. Lo stato offre:
 Difesa del territorio (forze armate);
 Funzionamento della giustizia nel territorio;
 Presenza e funzionamento delle infrastrutture + qualità dell’istruzione pubblica.

2. FUNZIONE ALLOCATIVA: per rimediare ai fallimenti economici del libero mercato che
impediscono il soddisfacimento dei bisogni dell’intera collettività. Questi difetti sono:
 Asimmetrie informative: in cui i soggetti economici che realizzano uno scambio non
sempre sono in possesso di tutte le informazioni per valutare la convenienza;
 Il non completo soddisfacimento dei bisogni della collettività: essenziale per il
mantenimento della vita;
 La presenza di servizi pubblici puri e misti: questi servizi sono offerti dal soggetto
pubblico perché un privato non ricaverebbe nulla nel produrli perché:
1) Non c’è rivalità nel consumo
2) Non c’è escludibilità dal beneficio perché non è possibile offrire il servizio a
persone che non pagano il prezzo del servizio.
 La formazione di monopoli privati: un sola impresa abbassa i costi di produzione
diventando più competitiva e ciò porta al non guadagno delle altre imprese. Lo stato lo
combatte con leggi Anti-Trust (prevedono sanzioni pecuniarie-es: Microsoft);
 La presenza di esternalità: possono essere esternalità negative (es. inquinamento=
sanzione) o positive (installazione pannelli solari=sussidi).

3. FUNZIONE REDISTRIBUTIVA: per ripartire equamente il reddito dei componenti della


società poiché la ricchezza sul nostro territorio si distribuisce in maniera ineguale tra soggetti
(ricchi e poveri) tra zone territoriali (nord e sud) o generazioni. Lo stato deve cercare di tener
conto di una giustizia sociale.

Gli strumenti attraverso il quale attua la “giustizia sociale” è tramite il prelievo fiscale ai cittadini
più ricchi con imposte che crescono progressivamente trasferendo il denaro e prestando sussidi,
reddito di cittadinanza, indennità di disoccupazione ecc…

FLAT TAX (“tassa piatta”): sistema fiscale NON progressivo, basato solo su un aliquota fissa
(agevola i ricchi);
TASSAZIONE PROGRESSIVA: imposta il cui ammontare cresce in misura + che proporzionale
all’aumentare dell’imponibile.
Ci sono 4 tipi di redistribuzione:
 Verticale: quando riguarda cittadini con diverso reddito (si toglie ai ricchi per dare poveri);
 Orizzontale: quando riguarda cittadini con reddito uguale ma con diverse condizioni
famigliari, economici (si toglie ai lavoratori autonomi per dare ai lavoratori subordinati);
 Generazionale: quando riguarda cittadini con diverse fasce d’età (si toglie ai giovani per i
pensionati);
 Territoriale: quando riguarda cittadini di diverse aree geografiche ( si toglie ai residenti
nelle regioni ricche per residenti in regioni più povere).

4. FUNZIONE PROPULASIVA: rimediando ai fallimenti macroeconomici del sistema


economico come l’inflazione, disoccupazione instabilità monetaria, lo Stato in questa funzione
deve:
1) favorire la crescita della ricchezza nazionale evitando un andamento economico
alterno positivo e negativo;  
2) favorire lo sviluppo sostenibile ovvero una crescita economica nel rispetto
dell’ambiente e dei diritti umani (es. agenda 2030);
3) correggere i difetti macroeconomici;
LE MODALITA’ DELL’INTERVENTO PUBBLICO
Gli strumenti che il soggetto pubblico usa per svolgere le proprie funzioni sono 3 interventi: 
1. INTERVENTI ECONOMICI DIRETTI: il soggetto pubblico offre beni e servizi pubblici
diretti a soddisfare i bisogni della collettività mettendosi in sostituzione o in concorrenza ai
privati 
2. INTERVENTI DI REGOLAMENTAZIONE NORMATIVA DEL MERCATO : lo
Stato regolamenta il mercato attraverso delle leggi allo scopo di correggere e indirizzare
l’attività economica ì. Inoltre lo stato ha creato degli organi di controllo delle imprese,
autority che vigilano le imprese (Consob)  
3. INTERVENTI DI POLITICA ECONOMICA: attraverso il quale il soggetto pubblico
utilizzando gli strumenti di cui dispone interviene (come la politica fiscale) sul sistema
economico per controllare e correggere gli squilibri e i difetti macroeconomici del sistema.  
I FATTORI CHE INFLUENZANO LE SCELTE DEL SOGG. ECO
 LOBBY: Un ruolo importante di grande influenza sono le LOBBY (loggia, tribuna), gruppi
organizzati di pressione il cui scopo è quello di esercitare la propria influenza sugli organi
politici. Di solito sono istituiti a tutela di forti interessi politici ed economici (es. produttori
di tabacco, armi, petrolio). Oppure associazioni chiamate Think Tank che si occupano di
analizzare determinati fenomeni pubblici di natura sociale e ambientale, politica, economica,
militare. 
 RISORSE NECCESSARIE: Un altro fattore che influenza le scelte dello stato sono le
risorse necessarie che hanno un ruolo fondamentale per prendere decisioni o a
ridimensionarli.  
 CONTESTO INTERNAZIONALE: Lo sviluppo del commercio internazionale ha reso
una stretta interdipendenza tra gli stati sotto l’aspetto economico, politico e ambientale. Ed è
per questo che gli stati devono coordinarsi e adeguarsi tra di loro in campo economico.
 INFLUENZA DELLE PARTI SOCIALI: Un'altra influenza sono le associazioni, le
cosiddette parti sociali ( sindacati dei lavoratori e dei datori ) queste possono condizionare le
scelte del governo. Le influenze vengono esercitate per mezzo di scioperi contro i datori di
lavoro e ciò rappresenta uno strumento di pressione sulle decisioni del governo. 
LE NUOVE TEORIE
NEOLIBERISTA: fanno rifermento alla teorie liberiste ma rivedute, perché lo Stato doveva essere
presente, anche se con un intervallo minimo, - stato nel mercato dei capitali e quello finanziario e –
leggi e controlli nel mercato del lavoro e dei beni.

Vengono applicate per la prima volta negli anni ’60 in Gran Bretagna. Venne ridotto l’intervento
dello Stato in tutti i settori strategici (settore dell’energia, trasporti, istruzione) che le gestiva
attraverso le imprese pubbliche. Dagli anni ’80 si ritira e le imprese pubbliche vengono privatizzate,
trasformate in SPA e le azioni vengono vendute pubblico e ai risparmiatori privati.
EX primo ministro inglese Margaret Thatcher (“la donna di ferro”) = Welfare State (benessere
pubblico): lo Stato che assicura dalla cula alla tomba.

Negli USA, nel 1980, viene eletto Ronald Reagan (repubblicano conservatore) utilizza il modello
della Thatcher (economia basato sul neoliberismo). Taglia le risorse dello stato alle imprese, il
mercato è libero di agire (riduzione regole sul mercato)

Una delle cause che procureranno nel 2008 una CRISI FINANZIARIA che stravolge il mondo

Trattato di Maastricht: firmato nel 1992, si fonda sulla teoria neoliberista. Egli consegue 5
obbiettivi essenziali:
 rafforzare la legittimità democratica delle istituzioni;
 rendere più efficaci le istituzioni;
 instaurare un’unione economica e monetaria;
 sviluppare la dimensione sociale della comunità;
 istruire una politica estera e di sicurezza comune.
DEFICIT/PIL= 3%
DEBITO/PIL= 60% da NON superare
INFLAZIONE= 2%
LA CRISI DEL 2008
QUANDO? Estate del 2007

DOVE? Negli Stati Uniti d’America

CAUSE? Per la combinazione di 4 fenomeni nell’arco di 15 anni

1. AVANZO NELLA BILANCIA COMMERCIALE DEI PAGAMENTI CON L’ESTERO


DELLA CINA
2. RIDUZIONE DEL TASSO DI SCONTO DAL 2000 AL 2008 DA PARTE DELA BANCA
CENTRALE USA (politica monetaria espansiva)
3. INNOVAZIONE FINANZIARIA (mutui subprime, prodotti derivati e cartolarizzazione)
4. FINE DELA SEPARAZIONE TRA BANCGE COMMERCIALI E BANCHE
D’INVESTIMENTO

AVANZO NELLA BILANCIA COMMERCIALE DEI PAGAMENTI CON


L’ESTERO DELLA CINA
L’aumento delle esportazioni di prodotti cinesi determina l’acquisto di titoli pubblici statunitensi da
parte della Banca Centrale cinese con i dollari ricevuti dagli operatori cinesi per effetto delle
esportazioni negli USA. L’aumento della domanda di titoli pubblici USA ne fa aumentare il prezzo,
riducendone il rendimento.
QUINDI si aumenta il prezzo dei titoli e ne diminuisce il rendimento, dunque, non è più
conveniente ai risparmiatori mondiali acquistare i titoli pubblici statunitensi e si orientano verso
altro.
RIDUZIONE DEL TASSO DI SCONTO DAL 2000 AL 2008 DA PARTE
DELA BANCA CENTRALE USA (politica monetaria espansiva)
Alla fine degli anni ‘90 si assiste alla crisi nel mercato finanziario delle società legate a Internet e
per evitare il crollo delle quotazioni azionarie, la Banca Centrale taglia il tasso ufficiale di sconto.
In seguito all’attentato dell’11/9/2001, il tasso di sconto viene ridotto ulteriormente, con
conseguente riduzione della domanda di titoli pubblici USA e ricerca di investimenti finanziari più
remunerativi
Dopo questo attento in un paese liberale venne bloccata per alcuni giorni la borsa per evitare il
crollo.
INNOVAZIONE FINANZIARIA (mutui subprime, prodotti derivati e
cartolarizzazione)
Si cercano altri titoli più remunerativi:
 Le banche concedono mutui subprime cioè senza garanzie (al di sotto della normale
affidabilità) per acquistare immobili;
Le banche danno la possibilità di accendere mutui anche a chi non ha un reddito fisso;
Tutti coloro che volevano la casa corrono in banca e la domanda degli immobili sale e allo stesso
tempo salgono i prezzi degli immobili.
Anche se una famiglia non pagava la rata la banca avrebbe fatto pignorare la casa vendendolo
all’asta e magari guadagnare di più del prestito iniziale in quanto i prezzi degli immobili stavano
salendo.
I mutui vengono ceduti dalle banche alle Società Veicolo, che effettuano la cartolarizzazione cioè
emettono obbligazioni (derivati) che assicurano a chi le acquista un rendimento collegato ai mutui
sottostanti; le banche così facendo ricevono subito la liquidità e non dopo 20 anni
Le società Veicolo spacchettano i mutui, sono cartolarizzati, cioè divisi in piccole parti e sono
collegati a loro volta ad altre azioni e venduti a tutto il mondo. Vengono valutati tripla A quindi
molto sicuri e chi ne acquistava guadagnava molti soldi.
FINE DELA SEPARAZIONE TRA BANCGE COMMERCIALI E BANCHE
D’INVESTIMENTO
Nel 1999 viene abolita la legge bancaria del 1933 che distingueva le banche commerciali dalle
banche d’investimento, comportando un minore controllo sugli istituti bancari e una maggiore
esposizione al rischio.
Si dà a qualsiasi banca la possibilità di investire i risparmi
I tassi di interesse cominciano aumentano e dopo il 2001 la situazione non era così stabile e
centinaia di famiglie non riescono più a distinguere i debiti con le banche; pignorarono i loro beni e
li vendettero all’asta, l’alta offerta non trova una domanda adeguata i prezzi di vendita dei beni non
risanano il valoro effettivo del prestito e quindi scoppia la bolla finanziaria.
Negli stati uniti vengono salvate molte banche capitalizzandole (=diventando soci)
RUOLO DELLE BANCHE CENTRALI IN RISPOSTA ALLA CRISI
USA (FED)
 Politica monetaria espansiva (riduzione tasso di sconto e acquisto di titoli pubblici dalle
banche); ha acquistato tutto quello che le banche avevano nel portafoglio dando così loro la
liquidità perché stampa nuovi contanti.
Banca centrale  diamo i soldi alle banche  più soldi alle banche fanno + crediti alle
imprese  le imprese fanno investimenti economici facendo girare l’economia
 Politica fiscale espansiva (aumento della spesa pubblica, capitalizzazione degli istituti di
credito); Capitalizzare Acquista le azioni per salvare dal crollo
dopo due o tre anni grazie a questi interventi sono usciti dalla crisi

UE (BCE)
 Politica monetaria espansiva (riduzione tasso di sconto e acquisto di titoli pubblici dalle
banche); Quantitative leasing
 Politica fiscale di austerity (MECCANISMO EUROPEO DI STABILITA’, PATTO DI
STABILITÀ E CRESCITA 1997, FISCAL COMPACT 2012)

Politica di bilancio restrittiva in quanto bisognava stare sotto questi parametri


CRISI MODERNA – COVID
Inflazione al 9.4% (tuttora al 12%)
Calo dei consumi alimentari, quindi, cambiano le abitudini dei consumatori
 Durante il covid il PIL di tutti i paesi è crollato perché per la prima volta il lockdown ha
provocato l’offerta e la domanda. L’offerta è calata perché non potevano produrre, e la
domanda pure perché non potevamo uscire.
Quando si ritorna ad una vita normale la domanda inizia a crescere in quanto le persone escono e
avendo i soldi li spendono i quanto vi era in atto una politica economica espansiva e anche una
politica di bilancio espansiva (ha aiutato anche il congelamento del trattato di Maastricht).
L’inflazione è stata creata non solo dalla guerra
Crisi di credito (non
c’era più liquidità)

Si propaga nel mercato


finanziario

Parte del mercato


immobiliare

Stravolge il mercato
reale
Porta alla crisi dei
debiti sovrani (aum.
debito pubblico)

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