L’europa liberale
Liberale-> stato nel quale si siano affermati i principi della rivoluzione francese e quindi abbia superato i
principi del vecchio regime( regime nel quale i sovrani governavano indisturbati con un ruolo forte
assegnato alla nobiltà e anche al clero non c’è una garanzia chiara dei diritti e dei doveri dei cittadini).
Liberale -Accetti un idea di base, i sovrani legittimi devono confrontarsi con la nuova libertà, deve essere
delimitato da un recinto (costituzione) cosa possono e non possono fare. In Europa i piu grandi stati si sono
adeguati a questa realtà, di una monarchia costituzionale. Le costituzioni liberali di fine 800 prevedono una
divisione dei poteri (esecutivo, legislativo, giudiziario) e che nella sfera del potere legislativo tutto o parte di
questo potere sia gestito da un’assemblea che sia espressione della volontà popolare.
Quali paesi in Europa accettano questa visione?
-Sei grandi paesi in questi periodo storico, tre imperi , di cui due euroasiatici (turco e russo) nessuno dei
quali in grado di recepire i processi innescati negli anni 70 in particolare non c’è traccia di politica liberale,
l’altro impero è quello Austro-ungarico ha un imperatore e due re ha libertà al proprio interno e questo
impero ha delle minoranze etniche (ungheresi e slavi) che creano problemi quindi il problema slavo che
condiziona lo sviluppo dell’impero e sancirà la fine. Gli altri paesi sono L’Inghilterra è una monarchia
costituzionale e potenza economica, agli inizi degli stati 70 ci sono la Francia e la Germania che viene
considerato uno stato “nuovo” (leggere come questi stati sono nati) per volontà del cancelliere Bismark che
in Russia ha avviato una stagione politico- economica e comprenda come sia inevitabile la nascita di uno
stato tedesco forte che nasca sulla base dell’idea della cosiddetta “piccola Germania”-> opportunità o
meno di riunire tutti i tedeschi senza curarsi di dove questo folk risieda. Bismark quindi pensa ad una
piccola Germania che nasca accanto all’impero austro ungarico e mantenere questa leadership, egli fa
un’intensa opera politico-culturale quindi che sia preferibile una piccola Germania piuttosto che una grande
Germania. Il primo passo di Bismark è una guerra che muove nei confronti dell’impero austro-ungarico, i
tedeschi la chiamano guerra austro prussiana noi la chiamiamo terza guerra d’indipendenza, i prussiani si
prendono i ducati danesi e gli italiani si prendono il Veneto. Un’altra guerra sarà importante per Bismark
per assicurarsi il confine occidentale della Germania che viene individuato nelle regioni dell’Alsazia e della
Lorena che Bismark sottrae alla Francia che si conclude con la drammatica battaglia per i francesi di Sedante
e i tedeschi ottengano da un lato la nascita della nuova Germania che nasce a Versailles, con le
caratteristiche di un paese sviluppato, mentre la Francia passa una situazione agghiacciante a Parigi per
alcuni mesi vive una situazione di socialismo, ci vorranno anni per la Francia che 1875 diventerà una
Repubblica che da un punto di vista di sistema politico non si differenzia dagli stati liberali.
Anche i paesi più piccoli come l’Italia vanno alla ricerca di un’espansione territoriale- ricerca di luoghi
strategici, commerciali etc. e anche l’adeguarsi di queste nuove strutture politiche.
Nel 1869 viene inaugurata il passaggio del canale di Suez, tagliando la lingua di terra, alcune zone quindi
diventano strategiche. Da una presenta marginale della gran Bretagna in Egitto, alla fine del secolo l’africa
sarà occupata dagli europei ad eccezioni di piccole zone come l’impero etiopico.
3/03
Cina e Giappone
La Cina durante l’800 è governato da un imperatore ( nobiltà terriera confuciana) quindi i processi in Cina
non sono ancora arrivati perché non è arrivata la secolarizzazione(->in una certa fase della storia si separa
la sfera civile da quella religiosa), la rivoluzione liberale (c’è una nobiltà che esercita un modello politico), la
struttura dello stato moderno riscontrato negli altri stati ma c’è una situazione analoga a quello russo e
turco. Gli usa ha interesse ad aprire interessi commerciali con questi paesi, approfittando della debolezza di
questo stato imperialista. Attraverso la prima guerra dell’oppio la Gran Bretagna si appropria di alcuni porti,
la seconda guerra dell’oppio aveva imposto un’altra apertura commerciale oltre che dei britannici ai
francesi, questo ci fa capire quanto questo continente era indietro rispetto agli altri.
Gli usa vedono la Cina troppo vicina alle loro coste, si apre una lotta tra Francia, Gran Bretagna e Usa per
fare del Giappone quello che si stava facendo della Cina, per assumere il controllo economico.
1858 lo shogun- la massima autorità politica veniva costretto a firmare accordi commerciali come era stato
in Cina ‘trattati ineguali’, vi è una reazione nobiliare giapponese intermedia (gradi: grandi feudatari, medi e
piccoli- i medi e piccoli feudatari si oppongono a questi trattati mettendo in modo una reazione
nazionalistica di tutela del paese che invece i grandi feudatari stanno affidando agli stranieri). Questa
reazione si concretizza in un colpo di stato, i medi e piccoli e feudatari si appellano all’imperatore per
riprendere in mano il potere, nel 1868 gli eserciti personali occupavano Kyoto e dichiaravano decaduto lo
shogun, a guidare questa nuova fase (dal 68 fino alla fine del secolo quindi anni 90) era un giovane
imperatore Meji. Questo diventa l’emblema dell’età contemporanea: il Giappone riesce in 30 anni a
passare dal medioevo all’età contemporanea. Si separa la sfera religiosa e quella civile che passa in mano
alla nobiltà intermedia che promuove il cambiamento che come prima fase consiste nella secolarizzazione,
presto Meji promuove anche un cambiamento che investe tutto il paese-> finisce il feudalesimo (il nobile
detenga spazi di potere civile e politico) il potere va centralizzato e diventa un paese molto simile ai paesi
europei di impronta liberale: viene unificato il sistema della pubblica amministrazione, la moneta, il sistema
scolastico, si creano vie di comunicazione e tassi di crescita sempre più alti.
1889 all’interno di un sistema politico ed economico si arriva alla realizzazione dei principi che in Europa è
stato nei decenni precedenti: un governo liberale.
Il concetto di colonialismo è molto più vecchio, una presenza europea negli altri continenti era stata sotto
forma di una lenta penetrazione commerciale ma poi anche militare. La Gran Bretagna aveva occupato
l’india, Sion, Hong gong etc, la Francia stessa cosa in modo ridotto come la penisola indocinese.
L’imperialismo -> entrare in una concezione competitiva tra potenze, non significa cercare un modo di
arricchirsi ma farlo in modo più veloce rispetto agli altri.
Da questa realtà si passa al 1869 in cui la scienza, la tecnica sono in grado di fare cose che non aveva mai
fatto prima, la scienza umana è in grado di modificare la geografia: Viene inaugurato il taglio di Suez (il
canale di Suez)terra che divide il mediterraneo dal mar rosso creando un canale che permette di passare in
mezzo senza circum navigare l’intera terra. Le merci che circolavano nel mediterraneo e in Europa
potevano facilmente andare nell’oceano indiano e raggiungere l’asia. Chi aveva fatto dei commerci, in
particolare la Gran Bretagna, una operazione del genere è fondamentale, anglo-francesi promuovono
l’opera e prendono il controllo del passaggio.
Al momento del taglio, gli europei controllavano un decimo del territorio africano, presenza francese in
Algeria, britanni nel sud africa, diversi regni musulmani nella zona centro settentrionali (min.9) centro
meridionale regimi tribali.
Nel decennio 80 e 90, tra l’80 e 81, Francia e Gran Bretagna occupano la zona della Tunisia e dell’Egitto che
era sotto il dominio dell’impero Ottomano, vengono occupate da Francia e Gran Bretagna, imponendo un
protettorato da parte degli inglesi che inizieranno a scendere verso sud in un progetto faraonico mai
realizzato (corridoio che attraversasse tutto il continente). Già dall’82 cominciano ad espandersi a sud e il
primo territorio sarà il Sudan, Kenya che si interromperà per contrasti fra le potenze.
Congresso di Berlino-> Conferenza 1884/5 voluta dal cancelliere Bismark per risolvere la questione del
Congo, perché francesi e belgi stanno arrivando al limite dello scontro per controllare quel paese che è già
sfruttato per i suoi giacimenti di materiali come il caucciù oltre che di minerali. Il congresso risolve la
questione del Belgio che vengano fatti due stati, si stabilisce anche un principio che dovrebbe porre fine a
futuri scontri: si stabilisce che l’effettiva occupazione di un territorio ne definisce la sua appropriazione.
Impero etiopico, il Marocco, la Libia restavano indipendenti tutto il resto viene diviso tra le varie super
potenze: si passa dal 10% di occupazione nel 1870 al 1890 con il 90% di occupazione.
I grandi stati extraeuropei danno dei segnali di partecipazione alla “gara” imperialista: la politica aggressiva
del Giappone nei confronti della Cina. Il rapporto conflittuale negli anni 90 che innesca una serie di conflitti
e l’occupazione giapponese della Cina e nel 1894 c’è una vera a propria guerra per la Corea perché innesca
un moto nazionalista e certifica una potenza militare giapponese straordinaria. Quindi anche i nuovi paesi
figli della seconda rivoluzione industriale stanno raggiungendo in fretta le innovazioni belliche e
tecnologiche come quelli europei.
L a fine dell’eurocentrismo viene sanzionata dalla politica statunitense in alcune aree di penetrazione
europea, ci sono dei paesi latino americani in cui la presenza europea si sta lentamente dissolvendo, ma in
alcune piccole relata è ancora viva e forte. Gli usa adottano una strategia, sostengono economicamente la
resistenza spagnola, spingono i cubani a ribellarsi agli spagnoli nel 1895, gli Usa a quel punto hanno
un’arma politica- la Dottrina Monroe(altro modo di chiamare l’isolazionismo), se i cubani che sono
americani vogliono mandare via gli europei, gli usa sono pronti di intervenire a favore. Si impadroniscono
oltre che di Cuba anche di Puerto Rico e il protettorato delle filippine -guerra ispano americana del 98 che
certifica la fine dell’eurocentrismo, il fatto che gli usa sono una super potenza mondiale e che le dinamiche
della globalizzazione sono totalmente pervasive.
Macro argomenti:
8/03
Italia di fine 800 che diventa indipendente nel marzo 1861. Al momento della nascita d’Italia, il paese non è
completo, manca Veneto, Lazio e territori annessi con la prima guerra mondiale (Trento e trentino).è un
paese di 20 milioni di abitanti, quasi interamente dedito all’agricoltura, latifondo nel mezzogiorno.
Economicamente è lontano dai processi dell’età contemporanea, primo problema che si pone: unificazione
reale legata ad un ammodernamento. Questa diversità deve essere superata, se si pensa alla varietà
linguistiche, una pubblica amministrazione, un sistema d’istruzione ed è quello che dovrà fare una classe
dirigente che è di impronta liberale. L’unificazione italiana è stata voluta da due grandi famiglia: Cavour
(liberali) e democratici, volevano che i diritti del liberalismo si sviluppassero più a sinistra con una serie di
avanzamenti sociali. Liberali e democratici collaborano ma non sempre si ritrovano d’accordo, la famiglia
che prevale è quella dei liberale. I costruttori della nazione si sentono come i detentori del paese, la destra
liberale pone come obbiettivo unificare il paese e ammodernarlo attraverso una politica di accentramento e
far partite il processo di unificazione e ammodernamento del paese. Atteggiamento ostile che si
materializza in una politica di delegittimazione (lo stato italiano è uno stato usurpatore, che ha strappato la
capitale con la violenza allo stato pontificio), il papa non ha più potere se non spirituale, lui dice ai fedeli no
expedit (non partecipare alla vita politica.
Paese nato negli anni 60, completato anni 70 e può imboccare la strada di quei processi tipici dell’età
contemporanea (la seconda rivoluzione industriale, globalizzazione, secolarizzazione). Governo della destra
storica (liberale) compie lo sforzo dell’unificazione, sconfitta del brigantaggio, unificazione bancaria,
amministrativa etc, due guerre, trasferimento della capitale, costi dopo la conquista di Roma grazie al
ministro Sella riesce a far quadrare i conti dello stato. 1876 Minghetti può annunciare il pareggio del
bilancia, per la prima volta il regno d’italia ha speso quanto ha incassato quindi non si è indebitato. In quella
primavera cade la destra liberale e si passa alla sinistra liberale guidata da De pretis, in quel momento ci fu
un avvicendamento del personale politico in una famiglia politica. Continuità liberale con alcuni elementi di
discontinuità: una cosa è la classe politica democratica, un’altra cosa è la sinistra liberale quindi
progressista di liberalismo, classe dirigente che agirà in continuità con la destra. De pretis aveva parlato di
suffragio universale, la sinistra liberale rappresentava una borghesia media vs la destra che rappresentava
l’alta borghesia.
Nell’82 trasformismo (per noi oggi, è chi passa da un partito all’altro) quando il governo di De pretis allarga
il suffragio universale, ci si interroga se questo non sia troppo pericoloso-> convergenza verso il centro di
tutto il liberalismo, quindi non vi è più una netta distinzione tra le due famiglie politiche.
Nel’87 con una convergenza ancora piu ampia nei governi tenuti da Crispi, che da avvio a una terza fase
(governi di destra e sinistra liberale presieduti da De pretis nei primi anni 80, a partire dall’87 stessa cosa
nei governi presieduti da Crispi che da il nome a una terza frase). Con i partiti popolari che si stanno
organizzando c’è bisogno di una forte unità di liberalismo, con Crispi di parla di animismo (volontà del
governo condivisa da tutto il paese), riesce a far nascere una prima colonia eritrea dove poi crispi si
spingerà verso l’altopiano etiopico e che gli farà perdere il potere-> sconfitta di adua-1896 dove crispi è
costretto a dimettersi.
Crisi di fine secolo, ultimi anni dell’800, crescita dei movimenti popolari e nel 98 sostengono le richieste
della popolazione alle proteste per la crescita del prezzo del pane. Gaetano Breci (anarchico) uccide il re,
l’italia imbocca la strada di evoluzione di rivoluzionale democratica.
Un processo ha bisogno di tempo o spazio-> Anni 70, riferendoci ai paesi più sviluppati. Società di massa > i
processi della seconda rivoluzione industriale non portano solo cambiamenti economico produttivi ma
anche dal punto di vista sociale, culturale e politico. Vita nei grandi agglomerati urbani, relazioni sociali che
si muovono dentro grandi associazioni e partiti, trionfo della nuova economia di mercato: nel momento in
cui un cittadino che ha sempre vissuto in campagna, viene catapultato in città, significa uno sconvolgimento
di tutte le sue abitudine, consumi, cultura. Realtà in cui si perde la percezione della individualità per entrare
nel concetto di massa dove l’uomo non può sottrarsi, dove tutti fanno le stesse cose, l’uomo-massa si trova
davanti ad una omologazione forzata in cui è inevitabile che l’individuo perde la sua identità e sente la
necessità di ritrovarsi in un gruppo sociale. Questa omologazione porta ad uno sfruttamento dei grandi ..
economici in tempi e dinamiche tutte uguali, porta ad applicazioni scientifiche nei sistemi produttivistici
(scienza e tecnica applicata a queste masse umane). Razionalizzazione produttiva – taylorismo,
elaborazione teorica volta a comprendere quale sia il modo migliore di sfruttare la forza lavoro senza
sprechi, e si inizia anche a parlare di alienazione, sempre più l’operaio è costretto alla riproduzione di un
singolo gesto. Porta ad una solidarietà tra gli individui – comincia a relazionarsi, la relazione nasce dalle
piccole cose come gruppi di dopo lavoro. La grande massificazione della società la vediamo nei tanti aspetti,
il numero diventa forza che vale per chi usa le masse ma anche per le masse stesse, c’è un rapporto tra
società di massa e democratizzazione -> cioè vi è mobilitazione e saldatura di interessi volta in primis a
richiamare i diritti nell’ambito del lavoro, si fa presto a passare dalla mera rivendicazione sindacale alla
rivendicazione politica. Queste richieste e il loro ottenimento non avviene in tutto il mondo negli stessi
tempi, ma è una cosa che si innesca e non si riesce a fermale, a seguire rientreranno le richieste di
legislazione sociale relative alle condizioni del lavoro, alla condizione femminile etc. In merito alla questione
del voto, si pensava che chi non era interessato alla vita politica non doveva votare, le donne a fine 800 non
sono più così estranee nella società lavorano, pagano le tasse, prendono i mezzi: nella prima g.m. alla
donne viene chiesto di sostituire gli uomini nei sistemi di produzione.
Le masse iniziano a aggregarsi ai partiti di integrazione di massa –tendono a rappresentare gli interessi
delle masse, e cercano anche di integrare le masse e farli partecipare alla vita politica e culturale, un
movimento fatto dalle cerimonie, dopolavoro (totalitarismo- sarà la degenerazione di questi processi).
In questa fase vi sono due grandi culture: socialista e cristiano democratica. La prima fin dagli anni 70
comincia a dare prova di se nei paesi più sviluppati. In Germania nasce la SPD (1875) accettando la dottrina
marxista ma basando l’organizzazione social democratica, nel’82 in Francia nasce il POS, il problema è stare
a vedere se questo modello nato in Germania possa tenere nella struttura social democratica, nel 89 nasce
la seconda internazionale o internazionale socialista è una federazione di modelli internazionali di
ispirazione marxista gradualista (partecipazione democratica alla lotta politica e il rifiuto di tutti i modelli
non democratici a cominciare da quello anarchico) dove si riuniscono i partiti e non più gli operai, su questo
modello si sviluppa la SPD e il partito socialista italiano nel 92 che si adegua a questo modello riformista.
Negli ultimi decenni si vede come questi partiti si differenziano in un filone riformista e partiti che sono più
rivoluzionari, la Germania ha uno sviluppo talmente forte che si inizia a parlare del cosiddetto revisionismo.
Opposizione alle tesi che la società cambia per gradi, sono tra l’altro influenzati dalle idee di un
rivoluzionario russo Lenin che in quegli anni gira per l’europa per spiegare le sue idee che in questo
momento sono riassumibili in un saggio “Che fare?”-> visione riformista sempre più accesa porterà a
qualcosa? Porta alla visione nuova che sarà quella rivoluzionaria, i partiti di integrazione di massa di
ispirazione socialista hanno un predominio riformista nel corso di tutto 800, all’inizio del 900 ci saà chi si
ispira ad idee riformiste e chi a quelle rivoluzionarie soprattutto quelle propagandate da Lenin. Stessa cosa
nei partiti di ispirazione cristiana o cattolica, il pontefice invita a fare politica negli enti locali, il successore di
pio 9 che è Guglielmo 16 incentiva l’azione politica dei cattolici attraverso l’enciclica sul modello di quello
che avevano fatto in Germania con il centrum dove si ispireranno i vari partiti. Partito popolare italiano che
nasce successivamente.
Lezione 10/03
Sul finire del secolo, si diffondono in Europa i nazionalismi e in alcuni casi ispirati al razzismo e
antisemitismo. Nel 1890 entra in crisi il sistema bismarkiano, egli diventa il moderatore della politica
continentale, ma nel 90 Guglielmo II licenza Bismark e non rinnova una serie di accordi con la Russia,
potando una polarizzazione in Europa. Nascita di un accorto tra Francia e Russia e Francia e Uk, l’Europa si
sta dividendo in due blocchi da una parte francesi e inglesi alleati della Russia e dall’altra parte i due regni
delle germati alleati con l’Italia.
Impero turco e Balcani: il primo è un terreno di conquista e spartizione, le potenze europee lo guardano
come un terreno da conquistare. Un altro punto di frizione sono i Balcani, cioè quella regione dell’Europa
meridionale (diventata poi la jugoslavia),la situazione peggiora con l’introduzione della Bosnia-Erzegovina.
Due guerre balcaniche dove si scontrano stati strettamente balcanici, ma di li a poco nei balcani si
innescherà la scintilla che porterà alla prima guerra mondiale (->attentato a Sarajevo all’erede al trono).
Il giappone
1894 è in grado di innescare un conflitto con la cina per il controllo della Corea e in pratica entrare sul
tavolo della spartizione dell’impero cinese ed entrare in conflitto con la russia per i territori del nord-est.
Rapporti tra giappone e russia:1903 il giappone propone di spartirsi la regione cinese della manciuria (già
controllata dai russi) che ovviamente rifiutano, a Porta Artur attaccano i russi (ebbe così inizio la guerra
russo-giapponese) e la assediano per un anno, e sono in grado di entrare nella manciuria e sconfiggere la
truppe russe anche via terra. La Russia venne sconfitta dal Giappone, si annettè la Corea trasformandola da
protettorato a colonia e indusse la Russia rinunciare alle mire verso l’Estremo Oriente .
Questo aumento del ruolo delle potenze extraeuropee ha delle ripercussioni immediate, mette in moto una
serie di agitazioni indipendentiste in Asia. In tanti paesi ci si domanda se è opportuno restare passivi sotto il
controllo delle colonie, soprattutto nel territorio dell’Indocina.
Sumiazen è un dottore che nel 1905 fonda una associazione segreta min18) che a lungo andare diventerà il
partito del popolo. Nel 1911 il sovrano decide di lasciare i possedimenti alle potenze straniere, Sumiazen
nel 1912 (sparti acque della storia cinese) l’imperatore viene fatto cadere tramite i moti di Sumiazen e
nasce la Repubblica e il dott decide di affidare questo nuovo governo al generale JuanShikai ma la porta su
un terreno lontano rispetto a quello che aveva immaginato Sumiazen. Gia nel 13 viene sciolto questo nuovo
nato, Sumiazen viene esiliato e juanshikai avvia un potere tutto suo ma che si fa sempre gestire dalle
potenze Europee. Da questo momento finisce l’impero e inizia la repubblica, ma da qui inizieranno degli
scontri tra forza conservatrici, forze democratiche e anni dopo forze comuniste, invasione giapponese anni
30-> questo lungo periodo finirà nel 1949 quando i comunisti di Mao prende il potere.
Stati Uniti
Diventano battistrada su tanti terreni: capitalismo finanziario e nascita delle grandi concentrazioni (TRUST),
nel 1890 c’è una prima legge tesa a contenere questi trust. Il sistema politico: repubblicano più
conservatore, democratico più progressiste – non nasce il movimento operaio, ma la sua funzione è svolta
dal labour travel (?->) anti trust act. lo sviluppo del paese nei primi anni del decennio si articola con tre
presidenti Tiodor Roosvelt (1901-1908), Taft (1908-12), poi Wilson. Politica estera legata al concetto di
isolazionismo e alla diplomazia del dollaro, protezionismo sempre a livello continentale, Big state a dettare
la politica economica di questi paesi è il dollaro. Elezioni presidenziali del 1912 –Wilson il primo
repubblicano, che si pone in discontinuità con gli affari di politica estera uscendo dalla politica
dell’isolazionismo, questo sarà decisivo per la politica estera: con Wilson finisce l’era dell’isolazionismo e
inizia ad essere una super potenza mondiale.
Italia
Fase di crescita e consolidamento sotto tutti gli aspetti, entrata nell’82 decide di unirsi con la Germania e
l’Austro-Ungheria nella triplice alleanza. Ogni passo per conquistare trento e trieste potrebbe far scoppiare
una guerra ma si mette una fine, alla sconfitta di Adua poi segue un quadriennio di tensioni politiche e
sociali->crisi di fine secolo dovuto alla crescita dei parti popolari, socialisti e il movimento cattolico. Le
istituzioni liberali vivono nel terrore dell’attacco risorgimentale, repressione violenta dei moti popolari,
momento di crisi che culmina nel 1900 in cui un anarchico aspetta che re Umberto passi e lo uccide per
vendicare tutti i morti di milano. Il regicidio potrebbe portare ad una evoluzione conservatrice. Nuovo re
Vittorio Emanuele III, che si lascia guidare dai consiglieri e decide di puntare sul liberalismo progressista –
Giuseppe Zamardelli che sceglie Giovanni Giolitti (1903) come presidente degli interni -> svolta liberale.
Giolitti è quello che da un imprinting a quella stagione, L’italia sta entrando nei processi innescati dalla
seconda rivoluzione industriale, nel 1906 nasce la cgl, nel 1909 la confindustria. In questa fase giolitti è
impegnato a governale tramite uno stampo liberale, cambia il rapporto tra il partito liberale e partiti di
massa che vengono visti come interlocutori e non più come nemici, avrà un contatto continuo con il partito
cattolico cerca di farli avvicinarli partito liberale. Giolitti è uno statista pragmatico, non ambisce a cambiare
la società che si fa gradualmente, con il pragmatismo giolittiano vi è un progresso social democratico.
1912- Giolitti promuove il voto a tutti gli uomini della società. Legge Daneo- Credaro per quanto riguarda
l’istruzione, gia dagli anni 70 con De pretis era gratuita e obbligatoria e affidata ai singoli comuni ma era
così sulla carta.
1912- (istituto nazionale delle assicurazioni) assicurazioni sulla vita, il governo per legge compra tutte le
aziende nazionalizzandole pagandole a prezzo politico, si tratta di un esproprio retribuito. Scienza e tecnica
con assicurazioni sulla vita – la scienza statistica ha fatto dei passi avanti, quindi l’assicuratore sa la vita
media grazie alla scienza statistica, quindi queste aziende diventano dei pozzi d’oro, lo stato si impossessa
di questo settore e nascerà INA, questi soldi serviranno come cassa per la prima istituzione del sistema
pensionistico.
1912- Quando Giolitti procede con la legge del voto allargato a tutti gli uomini, procede anche con il patto
Gentiloni ->accordo sottoscritto tra liberali e cattolici. Lo preoccupano i repubblicani e i socialisti
rivoluzionari, si cerca un dialogo per trovare dei candidati che vadano bene a entrambi le parti, accordo a
livello nazionale affinché in ogni zona del paese si trovi il candidato migliori per contrastare i nemici
sovversivi, per sconfiggere gli estremisti. Il No expedit si sta stemperando, i cattolici iniziano a votare e
alcuni di loro iniziano ad essere eletti. Conciliazione silenziosa – modus operandi giolittiana. 1913- elezioni
vinte da Giolitti ma queste elezioni segnano la fine dell’età giolittiana, perché dopo le lezioni egli attraverso
un pretesto, si dimette per valutare meglio la situazione e cede il governo ad Antonio Salandra. Fine del 13
inizio 14, Salandra e il ministro degli esteri Sonnino governano il paese, avviene quella crisi tra impero
austro ungarico e la serbia che porterà alla prima guerra mondiale.
17/03
Nella sua fase iniziale è frutto di : contrasto fra austra e ustria per i territori slavi, contrasto franco tedesco
per la politica tedesca e della revanche (rivincita) francese, contrasto tra Germania e Uk causato dalla
politica tedesca volta a mettere in discussione la politica navale.
Il conflitto scoppia da una scintilla: il 28 giugno del 1914 a Sarajevo (in Bosnia che dal 1908 è una regione
dell’impero austro ungarico) l’erede al trono asburgico francisco ferdinando non sta andando a all’estero,
viene ucciso da Gabriel lo princip boniaco che fa parte di una società irredentista.
Il 28 luglio scoppia la guerra e scoppia un meccanismo di alleanze, la russia sostiene la serbia e la germania
sostiene l’austria. La guerra di espande perché mentre la germania da seguito a un piano chiamato
Schiflenn elaborata molto prima, ad agosto invada il belgio che era neutrale per colpire la frnacia.
Intervento fondamentale della Uk a sostegno della francia, intervento del giappone a fianco dell’intesa
perché interessato ai territori .
Atteggiamento italiano: è vincolata dalla triplice alleanza che è un trattato difensivo, prevedono l’aiuto in
caso di attacco a uno dei tre paesi, motivo per cui inizialmente è neutrale, in italia c’è un movimento anti
austriaco. Dibattito interventisti (gruppo variegato accomunati dalla volontà di ingresso dell’italia in guerra
ognuno con obbiettivi diversi) neutralisti (socialisti contrari per ragioni di visioni di politica fondata sulla
lotta di classe che difendono la classe operaia, il movimento cattolic per ragioni spirituali, neutralismo
liberale che si articola attorno alla visione di Giolitti che si scontra con la volontà del sovrano e del governo
in carica perché questo si appella alla lettera dello statuto albertino, il governo Salandra manda Sonnino a
londra a firmare il patto di londra che impegna l’Italia ad entrare in guerra con l’obbiettivo di impegnare le
truppe austroungariche nel confine ottenendo l’Istria, Dalmazia, Trento e Trieste.
1915 maggio l’Italia entra in guerra insieme a tanti altri paesi extrauropei - nel 17 gli usa che con Wilson
escono dall’isolazionismo e fin da subito entrano in guerra perché prendono una posizione a favore
dell’intesa quindi Fr e Uk e lo fanno con la forza economica . Questo ingresso verrà in risposta ai traffici
sottomarini tedesche, che giudicano fondamentale affondare le navi che forniscono i nemici.
Paesi che escono e ne determinano l’esito: Russia alleata dell’intesa che hanno luogo due rivoluzioni, la
prima abbatte lo zarismo, la seconda abbatte il governo provvisorio (rivoluzione bolscevica) e instaura un
sistema socialista e porta la Russia fuori dalla guerra. Pace di Bresli tosk che l’impero bolsvhevico firma con
la germania potrebbe cambiare le sorti della guerra perché potrebbe liberare l’esercito tedesco dal suo
nemico orientale, questo episodio si inquadra insieme alle due rivoluzioni che potrebbero cambiare lo
scenario bellico, ma così non sarà. L’invio di truppe sul suolo di truppe americane in europa è in grado di
orientare le sorti della guerra a favore dell’intesa, in vista della fine della guerra Wilson rende noto il suo
programma per quello che sarà la fine della gurra e il processo di pace: i 14 punti di Wilson, documento in
cui spiega di aver portato gli usa in una guerra come democratica, gli usa hanno scelto da che parte stare in
base ai valori che questi sostenevano e che alla fine si arrivi a un riordine mondiale, secondo Wilson la
guerra è scoppiata perché è stato schiacciato il proprio concetto di nazionalità, secondo lui dopo la guerra si
formeranno altri imperi e se si autodeterminano non ci saranno più guerre.
Alla fine saranno gli stessi Usa che affonderanno questo progetto: alla conferenza di Versailles non
ammettere le società delle nazioni i paesi sconfitti e non ammettere la russia perché sta diventato
un’unione sovietica, esprime quindi solo i paesi vincenti della parte occidentale .
In Europa comincia a svilupparsi una sfiducia nelle istituzioni parlamentari sia destra che sinistra, in Italia
questa mobilitazione delle piazze-> sintomo della crisi del parlamentarismo , innescata già da alcuni
pensatori socialisti. Lenin ha girato tutta Europa propagandando l’idea del socialismo rivoluzionario,
durante la 1 guerra mondiale si tengono due conferenze in cui le tesi di Lenin risultano maggioritarie,
visione secondo cui l’imperialismo è la fase suprema del capitalismo, a questo punto quando la borghesia
arrivata all’acme dell’imperialismo fa l’errore che segnerà la sua fine, perché le masse rivoluzionari armate
faranno la rivoluzione.
Questa idea stalinista ha delle basi. Quello che succede in Russia nella primavera del 17, i soldati russi che
sono esausti dalla guerra insieme a operai altrettanto affamati, organizzano una rivolta a Pietrogrado, gli
operai protestano per le condizioni di vita e i soldati che lo zar manda a reprimere si schierano dalla parte
dei manifestanti. Rivolta che si allarga alla caduta dello zar e l’insediamento di un governo provvisorio di
orientamento liberale (vorrebbero fare diventare la Russia a un paese dell’Europa occidentale). I partiti di
questo governo provvisorio sono d’accordo a “occidentalizzarla” e solo una parte dei socialisti, cioè i
bolscevichi non sono d’accordo e non partecipano al governo provvisorio e decidono di impegnarsi nei
cosiddetti Soviet (consigli di operai, di lavoratori). Si parla di bolscevichi e non ancora di Lenin perché il suo
ritorno in Russia sarà nell’aprile del 17-> tesi di aprile, questo rientro avviene grazie ai servizi segreti
tedeschi che lo conoscono molto bene e il primo punto sia quello di far uscire la russia dalla guerra che per
la Germania è un enorme vantaggio. Tesi di aprile si basa sulla rivoluzione proletaria immediata,
teorizzazione che differenza Lenin dalla tradizione del Marxismo, il partito nella visione leninista deve
essere di avanguardia rivoluzionaria. A guidare il governo provvisorio è un principe L’vov , nell’agosto del 17
a causa di un malcontento della popolazione si forma un altro governo provvisorio ma questo non basta, a
settembre un generale tenta un colpo di stato in questo caso tutti i partiti reagiscono per fermare il colpo
tra cui anche i bolscevichi e questo rafforza la figura di Lenin. A ottobre i bolscevichi guidati da Lenin
assaltano il palazzo del governo, prendono il potere e convocano una conferenza con tutti i soviet della
Russia: abolizioni della proprietà privata, governo rivoluzionario composto da bolscevichi e appoggiato dalla
minoranza dei socialisti rivoluzionari. A novembre si tengono queste elezioni amare per i bolscevichi perché
i voti vanno ai socialisti rivoluzionari e a gennaio del 18 i bolscevichi su ordine dei soviet dichiarano sciolta
la costituente richiamandosi alle idee relative alla sfiducia di cui parlava Lenin. L’azione politica si baserà
sull’azione diretta del proletariato attraverso il suo strumento cioè soviet che danno la loro legittimità ai
bolscevichi. Marzo 1918 Lenin firma la pace con la Germania, dal punto di vista politico è una pace
incomprensibile perché Lenin accetta di perdere un sacco di territori (i quattro stati baltici, la polonia,
l’ucraina), questo perché ha bisogno come ogni governo rivoluzionario di esercitare la forza attraverso
l’esercito, questo nella primavera del 18 è l’esercito zarista infatti Lenin ha bisogno di un esercito bolscevico
per fare questo Lenin si affida a Trovskji che è in grado dalla primavera all’autunno di disfare l’esercito
eliminandone tutta la classe degli ufficiali e riformandolo in modo affidabile “armata rossa” grazie al quale
successivamente rientrerà in guerra e riavrà la riconquista di tutti quei territori ceduti precedentemente
alla Germania. A mosca nel 19 nasce il internazionale comunista – voluto da Lenin volto a far nascere e a
coordinare tutti i partiti comunisti mondiali, i partiti comunisti si richiamano ai 21 punti di Lenin. In italia ci
sono dei pezzi del partito socialista che cono interessati e la loro adesione sarà esemplificata non si chiama
PCI, in quel momento nasce Pc’i partito comunista d’italia (sezione dell’internazionale comunista, si è un
pezzo del partito bolscevico, non è autonomo). Questo è quello che emerge dalla rivoluzione bolscevica,
quindi non solo che questo paese enorme ne esce sconvolto e riconfigurato ma anche i movimenti socialisti
di molti paesi vedranno una componente che porterà alla nascita dei partiti comunisti porterà ad un
frazionamento dei movimenti operai ma anche essendo partiti rivoluzionari stanno per innescare una
rivoluzione, il fascismo si configura come la strutturazione delle forze che intendono reagire a questa azione
a questi partiti che si ispirano al bolscevismo.
22/03
In che modo viene condotto il processo di pace? Con quali criteri Wilson detta il processo di pace? La guerra
ha rappresentato dal punto di vista sociale, è stato uno straordinario acceleratore dei tratti caratteristici
dell’età contemporanea- la guerra è un’esperienza di massa, tutti sono chiamati a partecipare. La guerra
non è come nell’800 combattuta da professionisti, qui la società è mobilitata, gente impegnata a fare
propaganda, nel settore sanitario, e tutti coloro chiamati a sostituire chi viene tolta dai loro posti di lavoro.
Si viene a creare un accelerazione di massificazione della politica, nel momento in cui si viene chiamati a
combattere poi non si riesce a tornare al lavoro di prima, in tutta Europa vi è una mobilitazione anche post
bellica delle masse che si riuniscono in associazioni perché vogliono incidere nelle decisioni del paese. Sul
piano europeo si rileva che il biennio che segue la guerra 19-20 (biennio rosso) perché il fatto che alla fine
del 17 le masse popolari si siano impadronite del potere questo successo genera aspettative, con richieste
sindacali con velleità rivoluzionarie.
Differenzi tra paesi più forti e deboli, cosi come tra quelli vincitori e quelli sconfitti:
i primi come Gran Bretagna e Francia si assiste ad una avanzata di democratici, il paese simbolo di neonato
che viene da un paese sconfitto è l’Ungheria: dopo la fine della guerra che nasce dalla dissoluzione
dell’austro-Ungheria e assiste prima ad un esperimento rivoluzionario di Belacum e poi una contro
rivoluzione di Orti, poterà l’Ungheria a un regime autoritario, vede prima una rivoluzione comunista e poi
anti comunista ma il cuore del problema che l’Europa sta per vivere è la Germania.
La Germania rimane acefala (non c’è continuità), l’imperatore di fronte alla sconfitta abbandona il paese
lasciandolo senza una guida. A gennaio del 19 Berlino esplodono rivolte dei partiti estremi tra cui la “rivolta
spartachista(comunista, bolscevico)” (partito che assume questo nome movimento che vuole seguire alla
lettere il piano bolscevico) questa rivoluzione viene sedata da Ebert che in quel momento stava gestendo la
transizione. Se i partiti estremi mettono in discussione lo stato nascente, i democratici devono sbrigarsi. Si
tengono le lezioni dell’assemblea Costituente da cui viene fuori la SPD (partito social democratico), nasce
un governo di coalizione per scrivere una repubblica democratica (di Weimar). Questa repubblica nasce da
una parte scossa dalla sconfitta, dall’altro nasce sui binari di un progetto ambizioso, al cui si ispireranno
tante altre repubbliche. Il problema della Germania in questo momento si manifestano nella primavera del
21, la commessione Inter alleata fissa le cosiddette “riparazioni”: gli alleati impongono alla Germania una
“pace punitiva” si vuole vendicare in particolare francesi e belgi, provocando un’ondata di inflazioni, si
produce ricchezza che se ne va in riparazioni di guerra e il valore del marco precipita, la Germania non
riuscendo a pagare la Francia e il Belgio occupano il bacino della Germania (bacino di Ruhr) come
risarcimento del mancato pagamento delle riparazioni. Questa inflazione esplode, il paese che era ripartito
in modo virtuoso ma tutto ciò non serve a garantire un livello sociale perché la gente muore di fame. Per
tutto il 23 il governo della repubblica di Weimar è soggetto a repressioni, a Monaco c’è una nuova
insurrezione condotta da nazional socialista guidato da Hitler, questa insurrezione viene azzerata e Hitler
viene condannato a 5 anni di carcere. La situazione va a migliorare a partire dal 1924 la comunità
internazionale si rende conto che la pace unitiva rischia di far sprofondare il paese, la Germania era un
buon cliente degli Usa quindi gli usa incoraggia piani di prestito per la Germania per far ripartire
l’economia->Piano Vwass. Questo clima di ripartenza nel 1925 porta a una serie di ricadute politiche, si
comincia a portare le basi di una normalizzazione dei rapporti franco-tedesci fino agli accordi di Locarno,
nel 1926 in tema di reinserimento nelle lazioni libere viene ammessa nelle società delle nazioni (perché ci si
rende conto che non si possono includere solo i paesi vincitori della guerra). Nel 1928 accordo Briont-
chellog è un accordo in cui 15 paesi rinunciano alla guerra come risoluzione dei problemi. Nel 1929 viene
elaborato un nuovo piano di prestiti il piano Yang, sempre usa, coniugato a un forte ammutinamento delle
riparazioni, viene data fiducia al paese tedesco.
Questo processo di crescita viene interrotto bruscamente da quello che potrebbe essere l’emblema trattato
fino adesso cioè della globalizzazione, nell’autunno del 1929 avviene il crollo della borsa di New York. Il
capitalismo finanziario degli usa si è diffuso fino a spingere ad una gigantesca crescita del mercato azionario
e i piccoli risparmiatori sono chiamati a investire in questo mercato che negli anni 20 assume le
caratteristiche di un paradiso in terra, prende il suo stipendio e compra delle azioni perché i tassi di crescita
sono piuttosto alti e si pensa che possa essere infinita. Se non girano più soldi e il paese chiude i raccordi
con i paesi esteri, quindi vengono chiusi i piani che erano stati dati alla Germania ripiombando nella vecchia
situazione facendo insorgere nuovamente i vari partiti politici come il partito nazional-socialista.
Italia si trova vincitore ma con sistema politico piuttosto giovane e in più si trova il problema della gestione
del trattamento di pace. Paese scosso da mobilitazione sociale che provocheranno la crisi definitiva della
classe liberale. È una classe dirigente autoreferenziale che ritiene che sia la sola detentrice del potere,
questa situazione è durata per tutto l’800 ma la classe politica liberale grazie a Giolitti è stato in grado di
confrontarsi con i movimenti popolari prendere atto delle istanze che venivano dalla società. Nella
situazione post bellica, la classe liberale non sa adeguarsi e per consensi a favore delle classi di massa che si
tramuta nell’ascesa dei partiti di massa vecchi e nuovi.
Nel 19 la conferenza di pace, presieduta da Vittorio Emanuele Orlando, le promesse fatte per la Dalmazia
non possono essere saldate per la creazione della Jugoslavia. Questo insuccesso crea un putiferio in Italia, il
governo orlando cade e si forma il governo di Litti social democratico, si tratta di una vittoria mutilata -
coniata da D’annunzio che diviene l’anima del movimento dei reduci e a settembre passa dalla propaganda
ai fatti occupando la città di Fiume. Il governo Litti deve convocare nuove elezioni e lo fa adeguandosi al
clima in questo momento quindi cambiando in legge proporzionale (che premia i movimenti di massa),
l’adozione di questa legge porterà in alto il 35% partito socialista e i 30% i cattolici, dall’unificazione al 13 i
liberali sono stati maggioranza assoluta adesso invece il contrario perché non capiscono come muoversi e
non formano una lista ma si candidano sparsi. Questo è l’inizio del precipizio dell’Italia liberale, perché non
fanno nascere un partito unico e adesso per governare devono mettersi d’accordo con altri partiti in
particolare con i popolari. Alla situazione di ingovernabilità, il 19 -20 anche per l’Italia è biennio rosso per le
varie rivolte, aumenta la componente rivoluzionaria che vuole fare come i bolscevichi, vi è anche
l’occupazione delle fabbriche che è il punto centrale del programma Leninista -> detenere il potere interno
con i mezzi di produzione. La parte più radicale del partito socialista fa nascere il partito comunista. Per
uscire da questa situazione si seguirà la proposta dei “fasci di combattimento”(Mussolini) nati nel Marzo 19
su posizioni di sinistra, ha un programma che si richiama della sinistra socialista con un attenzione ai reduci
della guerra. Le elezioni del 19 certificano che 35 italiani vota per il partito socialista e nessuno per i fasci,
mussolini capisce che deve cambiare qualcosa e gira il partito trovando sfogo con i fasci che diventano una
forza d’ordine dei proprietari terrieri della pianura padana in caso di rivolte (fascismo agrario nel ’20) quindi
si mette al servizio del padronato e non dei lavoratori. Tutti questi ambienti di destra iniziano a guardare
con interesse il fascismo, ma i liberali richiamano Giolitti che accetta e chiede al re di scogliere le camere e
forma i “blocchi nazionali”(dove entrano varie figure tra cui i fascisti) queste elezioni avranno come
risultato che rimane l’ingovernabilità, inoltre, mussolini trasforma i fasci di combattimento in partito
nazionale fascista e lo indirizza tra il movimentismo e la politica tradizionale lasciando alla base la forza di
agitazione (la violenza). Marcia su Roma nel 1922 – si parla di rivoluzione fascista e vuole dimostrare che
non sia un agitatore ma il contrario infatti non si presenterà nella marcia su Roma perché vuole dimostrare
che sarà lui (Mussolini) a fermare le squadre fasciste (si tratta di una messa in scena), infatti il re lo convoca
per formare il governo del tutto legale secondo lo statuto albertino.
Lezione 24/03
Mussolini forma un governo di coalizione che dovrebbe portare alla stabilizzazione, egli capisce che la
possibilità di strutturare un governo forte e duraturo è molto difficile, ha bisogno di una maggioranza. Alla
fine del ’22 inizia alcuni processi volti a creare le premesse di un governo autoritario: la nascita del gran
governo del fascismo, fa nascere la milizia. Egli studia una legge votabile dal parlamento (diviso in tre), la
legge acerbo –mantiene il sistema proporzionale per le elezioni e aggiunge un premio di maggioranza, la
legge stabilisce che il partito che raggiunga il 25% otterrà ¾ dei seggi in parlamento. Questa legge viene
votata dal gruppo liberale alla camera: forse per il rispetto nei confronti del re, e vincoli di diverso genere –
votando quella legge il liberalismo italiano ha segnato la propria fine. Violenze in queste elezioni,
denunciate da Matteotti che viene ucciso. Vi è un’accelerazione del fascismo, gennaio del 25 il momento in
cui si può parlare di regime autoritario fascista, governo autoritario, quando Mussolini mette ai margini i
partiti politici e passo passo demolisce il sistema politico liberale. Leggi fascistissime alla fine del 26, con
queste il fascismo diviene autoritario e dittatoriale (si parla di totalitarismo) che non intende governare con
la forza ma ambisce a permeare tutta la società, e quindi un sistema nato in una società di massa capisce
che è inevitabile confrontarsi con le masse stesse e non governare più come un vecchio dittatore, nei
totalitarismi vi è la mobilitazione delle masse (partecipare attraverso una chiamata dall’alto); lo strumento
è il partito grazie al quale un sistema totalitario si può idealizzare. Il fascismo inizierà a contemperare nello
stato, cioè a dire che sono la stessa cosa. Studenti, lavoratori, singole persone all’intero dei nuclei familiari
vivono secondo i dettami del fascismo. Propaganda esercitata dal partito e il capo carismatico (colui che si
accredita come leader e della presa del potere che deve essere fatto attraverso un atto purificazione
rivoluzionaria). Il problema del totalitarismo fascista è che rimane un totalitarismo imperfetto, deve
confrontarsi con due organi che non riesce a distruggere: ha la chiesa cattolica con cui il partito si scontra, e
la monarchia, Mussolini più volte si pone il problema di eliminare queste due categorie –depotenziamento
del potere assoluto.
Politica economica del fascismo: è in continuità dei governi liberali, ma questa si interrompe nel corso degli
anni 30, avviava una politica dei lavori pubblici, riscatto delle grandi imprese e statalizzazioni, il fascismo
recepisce che deve entrare nei processi di intervento pubblico, lo stato entra in economia (con il governo
liberale invece lo stato non si occupava di questa) e avvia una politica di connessione tra il partito e
struttura economica con il sistema delle corporazioni nel 34, avviando il paese ad una economia di guerra.
Per una lunga fase mantiene un accordo con le grandi liberal-democrazie europee, mantiene vivo il vullus
delle polemiche sulle trattative le trattative di pace di Versaille, mantiene vivo il fatto che le potenze
europee si sono comportate male ma ha comunque un rapporto con esse, in questa fase le grandi
cancellerie non vedevano male la politica di mussolini, quindi il fascismo è parte di una realtà
internazionale. La situazione cambia negli anni 30 perché tutta europa va polarizzandosi con governi
autoritari di destra, nel 33 in Germania con Hitler, in particolare inizia a cambiare il fascismo che guarda con
interesse quello che succede nelle altre nazioni. La creazione della società delle nazioni viene rotta
dall’Italia fascista del 35, poi il giappone e la germania; l’italia nel 35 il fascismo aveva risolvere varie
questioni tra cui la vecchia sconfitta di Adua, e lo fa attraverso una aggressione all’Etiopia anch’essa facente
parte della società delle nazioni, la società delle nazioni dovrebbe impedirlo, l’italia ha rotto l’equilibrio
mondiale assodato con la società delle nazioni. Prendendo questa decisione l’italia si tira fuori da tutto:
viene bandita dalla società delle nazioni, viene messa sotto accusa dalla comunità internazionale che vara
delle sanzioni economiche (embargo economico) -> i paesi liberi non commerciano più con l’Italia, nasce la
stagione dell’autarchia –deve produrre da sola cioè che consuma- che si può chiamare anche economia di
guerra. La scelta di entrare in guerra in un certo senso non viene fatta nel 40, ma nel 36 quando decide di
porsi fuori dalle società delle nazioni. Tema del consenso, il cittadino viene formato da una propaganda
continua quindi non può sottrarsi, stretta totalitaria che Mussolini fa partire dal 38 alla quale grandi strati
della popolazione resistono, basata su una serie di provvedimenti tra cui la questione della razza (anti-
semitismo e razzismo).
L’economia del 20 sec sia in linea con quella del 18 sec, crisi del 29 sarà la prima crisi mondiale. Gli usa nel
1920 vedono una crisi del partito democratico e del presidente Wilson, il senato non radificare gli usa nella
società delle nazioni – su queste basi entrano negli anni 20 del 900.
Questo rafforzamento del partito repubblicano dopo la crisi si ripercuote per tutto il decennio, dal 1920 al
32 saranno governati da presidenti repubblicani che guidano il paese attraverso una politica del liberalismo
con una caratteristica di protezionismo industriale che porta ad una crescita della propria economia
creando un clima di esagerato ottimismo. Negli usa si passa dall’ottimismo all’euforia: le grandi corporation
economici e industriali cominciano ad essere quotati in borsa ->aziende quotate in borsa e sostenute da
investimenti di imprese e piccoli risparmiatori, tutti vedono un vantaggio cospicuo in quel tipo di
investimento. Nel momento in cui si crea euforia in un determinato settore, si definisce come “bolla” ed
espande i profitti di queste persone fino a scoppiare; non esiste una speculazione(aumento) infinita, si
tratta di vedere quanto la bolla possa crescere e quando scoppierà. Ed è quello che si verifica nel famoso
giovedì nero, i grandi possessori di azioni avvertono che il mercato sta arrivando alla saturazioni e vendono
valanghe di azioni che producono un crollo del valore delle azioni(la bolla si scoppia). Questo trova del tutto
impreparati i piccoli risparmiatori, il valore di questi titoli è talmente crollato che loro si ritrovano in mano
solo dei pezzi di carta senza valore. Gli Usa entrano in crisi, non c’è più liquidità e il governo in base ai
dettami della dottrina economica liberale decide: il rafforzamento delle tariffe doganali e sospendere i
prestiti verso i paesi esteri .
Crisi della repubblica di Waimar che si era ripresa grazie ai piani Dawes e Young, precipita con questa crisi. È
una crisi che si globalizza ad eccezione dell’unione sovietica che ha un’economia solida, di tratta di una crisi
monetaria, la sterlina che era un riferimento per l’economia mondiale, finisce.
Nel momento in cui vi è il crollo di Wall Streat, siamo lontani dalle elezioni e vedono il presidente Hoover
uscente, ripresentarsi con le risposte che era necessario attuare quelle decisioni per aiutare il paese. Il suo
avversario era un democratico F. Roosvelt, fin dalla campagna elettorale fa presente di voler unire ad un
programma di stampo democratico e di richiamo Wilsoniano, arricchito da una visione che voglia ispirarsi ai
dettami più recenti della scienza economica- vince le elezioni all’inizio del ’33 e parla per la prima volta di
New Deal (nuovo accordo/patto). È un piano per uscire dalla crisi che Roosvelt immagina fondato
sull’intervento dello stato nei processi economici, che sia lontana dalla dottrina economica liberale,
basandosi sulle teorie di John Main Keins.
Idee Keynesiane- espansione della domanda, in un momento di crisi economica può essere virtuoso un
intervento dello stato per allargare artificialmente la domanda. Questa espansione della domanda è basata
sull’abbandono del dogma liberale deve essere il pareggio del bilancio statale, secondo l’economia liberale
la base di tutto deve essere il pareggio del bilancio statale cioè che spende 10 e incassa 10, per stimolare
l’allargamento della domanda possa essere virtuoso rompere il dogma del pareggio del bilancio, se lo stato
si indebita per riequilibrare l’economia del paese allora fa bene a farlo. Deficit spendig –indebitarsi in modo
virtuoso, mutuato dalla persona allo stato, è l’accettazione teorica che indebitarsi può essere una cosa
virtuosa. Le idee politiche di Roosvelt si basano sulle letture di Kayns, il presidente mette in atto piani di
concessioni agli agricoltori che accettavano di produrre meno oppure una legge rivolta a garantire i diritti
dei lavoratori ma a diminuire le rivalità tra imprese, grandi piani di impresa pubblica. Questo piano non farà
riprendere la situazione facilmente, questo si rivelerà produttivo in concomitanza con la guerra mondiale. Il
New Deal rappresenta una novità, e da quel momento gli stati non sono più rimasti estranei ai processi
economici, sono controllori dei cambi, dei prezzi, dei salari e gestori dell’espansione economica
Lezione 29/03
Nel 17 le rivoluzioni: la prima abbatte lo zarismo, la seconda abbatte il governo provvisorio. Questa
rivoluzione compita da Lenin e Trovskij a cui viene affidata la parte militare, con la creazione dell’armata
rossa. L’Urss nasce nel dicembre del ’22, il potere non è più nelle mani di Lenin perché all’inizio del 22 si
ammala e non è in grado di governare, nell’aprile del 22 a sostituirlo è Stalin. L’avvento dell’unione
sovietica coincide con l’elaborazione di una nuova costituzione che entra in vigore nel ’24, anno in cui morì
anche Lenin. Questa costituzione ha due poteri: congresso dei soviet (rappresentanza diretta dei lavoratori)
e partito comunista, basarsi su un partito onnipresenza (->nascente unione sovietica). Nel 23-24 quando si
sta effettivamente insediando Stalin ha il problema dell’opposizione di sinistra nel partito bolscevico, si
scontra con Trovskij sostenitore della rivoluzione permanente, cioè che la nascente unione sovietica debba
essere centro propulsivo di rivoluzione per tutti mentre Stalin sostiene che il socialismo è stato realizzato in
russia e la nuova unione sovietica debba essere un punto di riferimento per tutto il mondo, ma non entrare
nelle rivoluzioni degli altri paesi, nel 25 il problema economico che stalin vuole impostare in un determinato
modo ma trova opposizione nella destra. La liquidazione di questi oppositori viene trattata da stalin in
modo veloce, nel partito c’è una leadership a cui il partito debba adeguarsi “centralismo democratico”. Si
crea nella urss staliniana una polizia staliniana in cui la gente oppositore del partito viene perseguitata
(gulak, campi di lavoro, eliminazione istantanea). Alcuni esponenti del partito hanno un programma di
politica economica di quello staliniano, quello di stalin prosegue inizialmente la Nep (politica che si basava
sulla socializzazione forzata, e una parte privata ai contadini), alcuni del partito sono favorevoli alla
continuazione della Nep, nel 28 stalin invece attua i piani quinquennali (politica che porta
all’industrializzazione forzata del paese, la figura del contadino quindi viene visto sotto aspetto, soprattutto
la classe dei kulaki viene messa sotto accusa culturalmente e poi eliminati per essere visti come oppositori).
Questa industrializzazione ruota attorno l’operaio sovietico che viene eretta a mito fondante della società, a
livello popolare si può essere uomo d’acciaio (come il proprio leader)a emulazione dell’operaio perfetto
(stakanov). L’azione di politica estera: l’unione sovietica è nata come uno stato reietto / canaglia (non
rispettano gli accordi internazionali), dopo la 1 g.m. il paese si sottrae alle eloggi delle politiche condivise,
che vuole chiudersi economicamente e politicamente. Questa totale chiusura va ad interrompersi a metà
degli anni 30 1934 quando decide di entrare nella società delle nazioni, stalin prende questa decisione
perché nel corso degli anni 20-30 si sta sviluppando un contagio autoritario di destra teso a contrastare
qualunque ambizione filo bolscevica delle forze politiche interne, stalin vuole contribuire a contrastare
questa situazione motivo per cui prende questa decisione. A partire dal 19 la nazione emblema è l’ungheria
che ha un tentativo filobolscevico (di belakun) contrastato da un governo di destra (ortis), in italia c’è
mussolini, Hitler in germania-> a poco a poco tutta l’europa si sta colorando di nero in virtù del terrore
generato dall’affermazione del modello bolscevico in russia. Stalin si rende conto che rimanere isolati sta
portando l’europa a imboccare questa strada, quindi l’unione sovieta deve portare se stessa a fianco delle
nazioni democratiche per evitare l’avvento di governi di destra.
La francia e la spagna devono andare alle elezioni, e si prevede che i fronti di destra possano prendere il
sopravvento trasformandoli in autoritari nella scia anti-comunista. Nel 35 ci sarà l’operazione dei fronti
popolari, ideata da Stalin, fino a quel momento la dottrina bolscevica ha escluso ogni legame dei bolscevichi
con altri partiti perché solo questi sono realmente dei rivoluzionari anti-borghesi tutti gli altri compresi i
socialisti sono borghesi. Nell’idea comunista, i partiti socialisti sono peggiori di quelli democratici liberali e
vengono dichiarati social-fascisti. Stalin per evitare che francia e spagna diventino di destra autorizza i
partiti comunisti a coalizzarsi con socialisti e democratici contro i partiti di destra che guardano
all’autoritarismo. Nel 36 in entrambi i paesi il centro sinistra vince le lezioni, quindi il fronte popolare di
Stalin ha successo. In spagna il fronte popolare (partito comunista, anarchici) particolarmente articolato,
vince le lezioni nel 36 ma inaugura un governo contraddittorio che genera una reazione: la ribellione
dell’esercito spagnolo che parte da fuori dei confini del paese che rientrano in spagna con francisco franco
e danno inizio alla guerra civile che si concluderà nel 39 con la vittoria dei franchisti. Questa prefigura quello
che succederà in europa, cioè si creano le condizioni, perché in spagna ci sarà una coalizione tra partiti
democratici aiutati dai comunisti contro i partiti che guardano al fascismo, non saranno solo i fascisti ad
aiutare i franchisti ma anche i nazisti con i loro mezzi. Si sta creando una demarcazione in cui i paesi
democratici, socialisti e comunisti si scontreranno con la parte che si ispira ai modelli del nazi fascismo, con
l’aiuto dell’unione sovietica che è la centrale dei partiti comunisti. La guerra civile spagnola prefigura la 2
g.m, dopo l’attacco nazista all’unione sovietica questa partecipa alla guerra delle potenze alleate contro il
nazi fascismo, stalin nel 39 firma il patto di non aggressione di al nazi-fascista tedesco, che si basa anche
nell’annientamento dello stato polacco, quell’accordo comunque non servirà a niente perché nella testa di
Hitler prima o poi dovrà attaccare l’unione sovietica.
La crisi economica del 29 determina uno scenario difficile colpisce più di tutti la Germania, la repubblica di
Waimar a partire dal 24 nasce economicamente in virtù dei piani di prestito promossi dagli Usa. Hitler fino
al 29 è sconosciuto ai tedeschi, l’unico momento è durante l’inflazione nel ’22 che aveva promosso un
fallimentare colpo di stato a monaco, viene arrestato. Anni di reclusione in cui scrive “la mia battaglia” in
cui descrive il partito nazionale socialista (-> nazista): fine del parlamentarismo, hitler affiancava elementi
nazionalisti: raccoglimento del folk tedesco, popolo eletto che ha la necessità storica di stare tutti insieme,
idea di una nuova grande germania si poggiava sull’idea che i tedeschi stessere tutti insieme avendo
bisogno dello “spazio vitale”-> piramide raziale, il popolo tedesco rappresentava la razza ariana perfetta
motivo per cui doveva dominare sulle altre. Questo spazio vitale la germania lo conquista verso est , questa
visione ideologica coincideva con un idea politica, cioè con la lotta contro il bolscevico. Questo programma
delirante si fa posto nei momenti di crisi. Nelle elezioni del 24 e del 28 quando vanno le cose nel verso
giusto i nazisti non vengono quasi considerati, nel 29 invece con la crisi la germania in disfacimento
economico vi è una perdita di fiducia nella classe dirigente repubblicana, porta alla nascita di tutti gli
estremi. Nel 32 si vota per le elezioni presidenziali, i p. democratici per reagire a p. estremi si unificano
sotto a Hinderburgh che vince, ma non riesce a eleggere un cancelliere proprio per questa situazione di
ingovernabilità. Crescita del partito nazista in entrambi le elezioni fatte del 32. A gennaio del 33
Hinderburgh non può fare altro che incaricare Hitler di formare un governo di coalizione (cosa simile
successa a Mussolini). Un mese dopo, avviene un avvenimento noto, l’incendio del parlamento e di questo
episodio vengono incolpati i comunisti, in realtà organizzato dai nazisti per creare premesse di una svolta
autoritaria-> il governo approfitta per fare delle leggi che concedono spazi sempre più ampi di potere al
governo, quindi a hitler. A marzo del 33 lezioni che hanno il 44%, quindi non ancora la metà, il parlamento
vota una legge suicida che conceda al governo pieni poteri, Hitler non può fare altro se non adottare norme
per uno stato totalitario: la prima è sciogliere tutti i partiti tranne quello nazista. Nel 33 altra elezione a
partito unico, quindi vincita dei nazisti. Alla fine del 33 il partito nazist è totalmente creato, a Hitler manca
solo fare i conti con l’opposizione interna, a giugno del 34 “notte dei lunghi coltelli” grazie alle SS hitler
elimina le squadre d’assalto (le SA) eliminandoli ottiene: impone le ss come servizio speciale e allo stesso
tempo ottiene anche l’appoggio dell’esercito tedesco (eliminazione interna e accordo pieno con l’esercito a
cui chiede un sostegno per quando riguarda il presidente, che però muore prima che si possa occupare lui).
Hitler diviene presidente della repubblica, nasce il terzo Reich (terzo impero fondato sul furer) alla fine del
34 il nazismo si pone sulla strada dei totalitarismi lo avevano preceduto. Gia dal 33 Hitler aveva ritirato la
rappresentanza tedesca dalle società delle nazione e dalla conferenza del disarmo, nel 34 organizza un
colpo di stato in austria che fallisce ma vuol dire che sta mettendo in pratica i principi del my kunf, nel 35
reintroduce il servizio militare, che va contro i trattati di pace, si avvia la legislazione anti-ebraica che arriva
fino al novembre del 38 in cui avviene la “notte dei cristalli” in cui in tutto il paese scatta un’aggressione di
massa contro il popolo ebraico.
I totalitarismi creano delle divinità laiche, il capo è il nodo di questo meccanismo. Ministero della
propaganda capace di influenzare la popolazione. Il governo tedesco si alleerà con chi ha rotto l’accordo
con la società delle nazioni cioè con l’Italia “accordo asse roma berlino” e che poi diventerà un Patto
d’acciaio che diventerà tra 39-40 un patto tripartito con il Giappone (che aveva aggredito la Cina). I tre
grandi paesi che hanno fatto la scelta totalitaria ignorando i principi alla base dei trattati di pace si vanno a
mettere insieme, quindi la scelta di arrivare alla guerra non è casuale.
31/03
la crisi dell’eurocentrismo, all’indomani della 1 gm ha una forte decelerazione, crisi dell’egemonia tanto da
parlare di decolonizzazione, elementi di questo fenomeno:
1) Le grandi potenze coloniali, chiedono ai cittadini delle colonie di partecipare alla grande guerra.
2) Echi della rivoluzione bolscevica, dimostrano come un popolo riescono a scardinare un potere
3) Emergere delle tesi Wilsoniane, che determinano le trattative di pace di Versailles, si basano sul
diritto alla nazionalità e di autoregolamentarsi
- Medio oriente: durante la prima guerra mondiale i tedeschi avevano sfruttato il nazionalismo arabo
in nord Africa in funzione anti francese stessa cosa gli inglesi in funzione antiturca. Gli inglesi per
convincere a sostenere la loro causa avevano promesso un regno arabo indipendente,
accordandosi con lo sceriffo della mecca che infliggeva una sconfitta all’esercito turco. Finita la 1
gm questa promessa se le era rimangiate la gran Bretagna, la siria e il libano restavano sotto il
comando francese e l’Iraq e la Palestina sotto influenza inglese. Anni dopo, una piccola parte delle
promesse fatte si realizzava, ma la Palestina resta fuori, perché dalla fine del 17 la politica
britannica si cimenta a ascoltare le richieste del popolo ebraico. Sionismo teso a creare uno stato
ebraico in terra santa, con la dichiarazione Balford (novembre del 19) la Uk riconosce il diritto del
movimento sionista a creare una sede nazionale in Palestina, nel momento in cui la Uk si rimangia
la promessa fatta agli arabi di Palestina e autorizza il movimento sionista a creare il movimento in
palestina già nel 20-21 cominciano i primi scontri tra gli ebrei arrivati e i residenti arabi.
- Molte colonie cominciano a vedere una crescente autonomia: l’Egitto. Regno autonomo collegato
alla corona britannica, nel 36 sarà completamente indipendente. Nel 26 si tiene una conferenza
imperiale a Londra che stabilisce i domini .. bianchi (australia, canada, sud africa) diventano liberi
membri del Commonwealth. L’india (possedimento britannico) nel 20, nasce il partito del congresso
guidato da Gandhi che capisce da un lato l’arretratezza del paese dall’altro rendendosi
indipendente dagli inglesi, il suo programma poteva svilupparsi in tre punti: indipendenza,
abolizione del sistema delle caste, metodo della non violenza. In gandhi c’è una visione religiosa
sincretica, gli inglesi rispondono con piccole concessioni sul diritto di voto, l’india vive il primo
periodo di decolonizzazione e solo nel 47 diventerà indipendente.
- La Turchia, si perdere molti territori e si avviava verso una spartizione tra FR e UK. Nel 1920 un
generale dell’esercito avvia una rivolta contro gli invasori (presenza francesi e inglesi), che dopo la
1gm queste grandi potenze non hanno modo di avviare un’altra guerra e lasciano che sia la Grecia a
combattere contro i Turchi, che sconfiggono i Greci riprendendosi alcuni territori. Nel 23 si crea la
nascita di una repubblica occidentalizzata e laicizzata.
- La Cina. Nel 1911 la repubblica di soiazen è stata una parentesi brevissima, nel 13 diviene un
regime autoritario che avea mantenuto un legame forte con fr e uk, nel 17 entra nella 1 gm entra a
fianco dell’intesa. Fr e uk chiedono di aiutarli ma poi alla conferenza di pace sostengono il Giappone
nella richiesta di sub entrare nei possedimenti tedeschi nei territori cinesi, tanto che in cina si
scatenano proteste violente. Soiazen riforma il partito del popolo e nel 21 si allea con un altro
partito quello comunista cinese di Mao e si forma un governo dissidente. Inizia un periodo terribile
perché iniziano le guerre civili anche tra gli stessi dissidenti, si passa a Ciankascenk diverso da
Soiazen, costituisce un esercito proprio e colpisce il governo ufficiale di Pechino senza il suo alleato
comunista mettendoli fuorilegge. Nel 31 il Giappone invade la Manciuria, i comunisti si sottraggono
alle persecuzioni, nel 37 nazionalisti di Ciank e comunisti di Mao sono obbligati a trovare un
accordo in funzione anti giapponese. La vera fine della guerra per la Cina sarà nel 49 con
l’affermazione dei comunisti e la nascita della Repubblica popolare cinese.
Nel 38 Hitler da il via alla fase finale della politica esterna con l’annessione dell’Austria, la conferenza di
monaco (regione della Cecoslovacchia ai tedeschi pur di salvaguardare la pace), nel 39 Hitler aggredisce la
Cecoslovacchia, la Boemia e la Moravia. Si stipulano una serie di patti con Belgio, olanda, grecia, turchia,
Romania e polonia che non erano legati al nazismo tedesco. I contrenti del patto tra regimi totalitari di
destra, nel 39 l’italia occupa l’albania, nell’agosto Germania e Unione sovietica si spartiscono la Polonia, la
Romania e gli stati Baltici. Nel 1 settembre del 39 Germania invade polonia, Fr e Uk dichiarano guerra alla
germania (l’italia entra il 10 giugno del 1940), si inizia una espansione della Germania prima verso i paesi
scandinavi (norvegia e danimarca) e a maggio attacca la Francia, aggressione alla quale partecipa anche
l’Italia, la Francia quindi diventa anch’essa nazificata. Nel 40 attacco tedesco alla Gran Bretagna di Churchill
che riesce a resistere grazie alla sua tecnologia. Patto d’acciaio diventa tripartito con l’entrata del Giappone
affianco della Germania. Alla fine del 40 la Germania sbaraglia il campo europeo assicurandosi il fatto che la
guerra non deragli fuori dall’unione Europea (patto trippentop) . Gli usa non entrano in guerra inizialmente,
solo nella primavera del 41 entra in campo in termini economici, agosto entra politicamente con la firma
della carta atlantica (uk e usa determinano un governo democratico una volta finita la guerra) .
Estate del 41: Germania e Giappone stanno per mondializzare il conflitto, a giugno “operazione
barbarossa”- aggredisce l’unione sovietica. Il Giappone decide di invadere l’Indocina francese e a dicembre
di attaccare a tradimento la flotta statunitense ancorata a Perlarbor. La fine del 41 inizio del 42 dopo
perlarbor parte l’aggressione giapponese su tutto il Pacifico, maggio del 42 il Giappone controlla le
Filippine, la Malesia, la Germania, l’Indonesia e l’Indocina francese, allo stesso modo la Germania controlla
Ungheria, Bulgheria, Cecoslovacchia, gran Bretagna, Francia, Grecia, Olanda .
I paesi del patto tripartito si stanno dilagando, a parte l’italia che non è così efficace.
Shoah termine ebraico, il popolo ebraico ricorda come il potere fascista definisce come “soluzione finale”,
finale perché vuole essere la risposta definitiva di un problema che Hitler ha spiegato, nella sua ideologia
non c’è solo una piramide raziale dove il popolo ebraico è la base ma è anche un problema interno alla
comunità dei popoli sani. Sono un parassita di un organismo sano, assorbono le energie delle comunità in
cui sono, ma non le “restituiscono”, dal 41 Hitler ritiene di poter incaricare per la redazioni di uno studio
scientifico dell’eliminazione di un intero popolo. Piano per concentrare tutte queste persone, gli estensori
del progetto ragionano sul fatto di sfruttarle ai fini bellici indirizzandole verso la morte inevitabile “campo di
lavoro e di sterminio”
Dalla fine del 42 prime vittorie USA navali, si verifica la battaglia di stalingrado con la resistenza sovietica ai
nazisti che da quel momento si trsasforma in ritirata tedesca, si verifica la grande battaglia di elllamein che
sovverte gli equilibri in Africa, avviene uno sbarco. nel 43 nel marocco liberato a casablanca si ha una
conferenza, che sconfitti i nazisti in africa, avverrà uno sbarco in Italia. Il 10 luglio del 43 gli alleati sbarcano
in Italia, che è ancora fascista, sconfitto in molti cambi con arettratezza militare, viene quindi individuata
come punto debole. Avvio di un bombardamento strategico “strategic bombing” che serve a sterminare il
morale del paese, 19 luglio bombardata roma e quartiere di San Lorenzo perché simbolo del paese e ogni
bomba fa centinaia di morti, dall’altro lato muovere l’opposizione interna al fascismo, il 24 luglio ci sarà la
sfiducia di Mussolini ridando il potere al re. L’italia diventa teatro a tre punte che schiaccia il regime nazista:
a est, da sud e da nord con lo sbarco in normandia.
Nel febbraio del 45 in crimea c’è una conferenza tra Roosvelt, Churchil e Stalin creano la spartizioni del
mondo nelle due grandi sfere di influenza socialista e capitalista, le basi di quello che sarà la guerra fredda.
Primi di maggio del 45 la guerra finisce in Europa, il Giappone non si arrende perché non ha vissuto il vero e
proprio processo di secolarizzazione->i giapponesi vogliono difendere l’integrità fisica dell’imperatore.
Nell’aprile muore il presidente roosvelt che aveva promosso studi sul settore dell’energia atomica e voluto
la realizzazione della bomba atomica ma orientato di non usarla, ma Troman fa i conti sulle spese della
guerra dato che il Giappone non si arrendeva, ad agosto verranno sganciate le bombe ad Hiroskima e
Nakasaki, nonostante ciò i giapponesi non arrivano ad una resa incondizionata, si arriva ad una resa con la
condizione dell’intangibilità della persona dell’imperatore.
7/04
Il fascismo ha inibito qualunque possibilità di opposizione al proprio interno perché tutti i partiti vengono
messi fuori legge (leggi fascistissime) che impongono o agire nella clandestinità oppure recarsi all’estero in
esilio. La prima strada è seguita dal partito comunista, gli altri partiti (socialista, popolare, gruppi liberali)
decidono di fuggire e fare attività politica in francia e usa. Dal 26 al 43 l’attività antifascista ruota attorno a
questi due canali.
Nel 43 gli alleati toccano la sicilia (sbarco in sicilia) che è l’ultima prova seconda mussolini, quando la
propaganda fascista riduce al minimo le sconfitte dello stato (cause scientifiche tecnologiche), che lancia ai
propri cittadini perché vuole chiedere il sacrificio di un’intera popolazione nella resistenza degli alleati. Gli
alleati sono intenzionati a piegare le resistenze della popolazioni attraverso lo strateging bombing, il
fascismo è il paese, le istituzioni, ma come detto in precedenza è un totalitarismo imperfetto quindi c’è la
possibilità di appellarsi ad una autorità più alta. Da un lato gli alleati che bombardano, dall’altra i fascisti
moderati che non vogliono che la popolazione arrivi alla distruzione. A roma che non era mai stata toccata
viene assaltata dai bombardamenti degli alleati, il quartiere di San Lorenzo, significa mirare alla popolazione
per generare la reazione di questa, il giorno dopo non si reca mussolini in questo quartiere ma papa pio 12
e questa è la prova che ci sono stati due centri di poteri alternativi di potere al fascismo, 4 giorni dopo
quello che ha fatto il papa lo farà il re. Si arriva al complotto del 24 luglio : i gerarchi moderati chiedono la
convocazione del gran consiglio del fascismo, sfiducia mussolini a norma di statuto, e che il re riprenda la
politica estera e militare. Mussolini viene arrestato e portato a Ponza e poi in un rifugio sul gran sasso.
Non è la fine della guerra perché l’italia è alleata della germania nazista, quindi si cerca una soluzione
intermedia: il re sceglie Badoglio come capo del governo, e il primo comunicato che questo emette è che la
guerra continua e la non costruzione dei partiti politici, questo perché si spera di salvare il paese
dall’invasione dall’alleato nazista. Il governo badoglio sta cercando di attuare una tessitura diplomatica con
gli alleati ma questi gia nelle prime conferenze avevano detto che chi si arrende è una resa incondizionata.
L’armistizio tra ita e angloamericani è gia stato firmato il 5 settembre ma pubblicizzato dopo perché ancora
si cerca di gestire la situazioni per fare in modo che i nazisti non prendano in mano il nostro stato. Il re nel
frattempo va a Brindisi dove il territorio è sotto il controllo degli angloamericani, per mettersi in salvo e
continuare a governare il paese. Poco dopo la notizia dell’armistizio, roma viene occupata dai nazisti fino a
giugno del 44. In questo momento c’è un’italia liberata dagli alleati, una zona occupata dai tedeschi.
La resistenza armata nasce dalla reazione morale ed etica che deve passare attraverso la politica. A casa di
Giuseppe Spataro (membro della democrazia cristiana) si riuniscono i rappresentati di sei partiti politici che
si stanno ricostruendo, nascerà comitato di liberazione nazionale sono disposti a collaborare tra loro e a
dialogare con il re e Badoglio. Questo comitato è l’anima politica di questo movimento che al nord
diventerà un comando militare “comitato di liberazione nazionale d’alta Italia” con a capo Cadorna, per
cacciare lo straniero.
I nazisti liberano Mussolini e lo obbligano a creare la Repubblica di Salò. Nel 45 la risalita è quasi completata
e il 25 aprile vengono chiamati i cittadini alla ribellione prima dell’entrata degli eserciti alleati, il popolo
italiano ha voluto liberarsi. Il 28 aprile Mussolini sarà giustiziato.
Il secondo dopoguerra
L’unione delle tanti componenti al nazi fascismo dura fino a giugno del 45. I punti di contatto tra mondo
occidentale e orientale sono inesistenti. Nel 45 nasce l’Onu nella conferenza di San Francisco. La grande
alleanza antinazista deve dare una prova nella conferenza di pace di Parigi, è l’ultimo atto di cooperazione
tra usa e urss tra mondo capitalista e socialista,e sancisce la “cortina di ferro” che divide l’europa in due
parti cioè l’urss avrà il consenso delle tre repubbliche Baltiche (estuania, lettonia, lituania e parte della
polonia. Mentre le potenze sono riunite, si apre un problema nella zona degli stretti tra la Turchia e
l’Unione sovietica, gli usa applicano la dottrina Trouman che devono contenere l’espansione del
comunismo quindi mandano la loro flotta nel mar egeo e per la prima volta nel 46 stanno affermando un
principio politico. Presidente degli stati uniti Trouman che nel 47 lancia il programma di ricostruzione
europea (piano Marshall), per quella parte d’europa che vuole definirsi nella parte occidentale. La guerra
fredda senza proclami è già cominciata, nei paesi dell’europa occ i partiti comunisti vengono estromessi dal
governo dove c’è ancora una situazione non consolidata ci saranno guerre civili (caso della Grecia).
Emblema di un europa divisa è la Germania che è stata rasa al suolo dalla guerra, gli alleati decidono di
dividerla in 4 zone di occupazione delle grandi 4 grandi potenze (fr, uk, usa, urss), e Berlino che cade nella
porzione di occupazione sovietica quando nel 47 gli alleati cerano di unificare le quattro zone questo viene
visto un atto ostile da parte del governo sovietico e stalin decide di bloccare la citta, impermeabile ai
traffici, berlino diventa un territorio di sfida, bloccando la città si cessa di avere un benessere del mondo
occidentale, nel 49 i sovietici decidono di levare il blocco, ma anche la germania verrà tagliata in due e
vedrà le tre zone occidentali costituite dalla repubblica federale tedesca con capitale Bom e la repubblica
democratica tedesca cioè la germania filosovietica che contiene al suo interno Berlino che avrà capitale
Pankov (un sobborgo di Berlino). In quel momento entrambi i modelli sembrano praticabili, motivo per cui
la Guerra fredda decolla, una guerra che si gioca in condizioni di parità per tutti gli anni 60.solo negli anni 70
si percepisce che il modello sovietico sembra non funzionare più. Il definitivo assestamento di questo
mondo diviso in due blocco nel 49 gli usa promuovono la nascita della Nato ->i paesi del nord Atlantico
diventano alleati militarmente (usa, canada e paesi del nord occidentale) questa netta separazione non si
limiterà al nord altlantico ma si allargherà perchè, tutti i paesi ritenuti strategici verranno chiamati nella
lotta al comunismo pur non facendone parte. Questa situazione durerà per moltissimi anni, nel momento in
cui viene a mancare l’unione sovietica finirà la guerra fredda. (dal 46 al 91 ma vi sono varie fasi, gli anni più
difficili sono i primi contraddistinti dalla presenza di un non interlocutore, il mondo occidentale sostiene
che stalin non sia un interlocutore plausibile e di conseguenza la parte più acuta(acuta=non dialogo tra le
superpotenze) sarà dal 46 al 53 anno nel quale stalin muore e si avvia una fase definita di “distensione” non
perché cessi la competizione ma perché i due mondi iniziano a interloquire attorno al fatto che il successore
di stalin emergerà un lider Nikita Krusciov. Nel 55 riconciliazione tra unione sovietica ed jugloslavia,
scioglimento del comfor che stalin aveva venuto per cementare l’informazione. Nel 56 Crusciov sgancia una
bomba mediatica, denunciando i crimini di Stalin (intimidazioni, repressioni ed eliminazione fisica), lo fa
perché il partito comunista è una macchina burocratica quindi lui una volta subentrato ritiene che questo
processo porterà ad una nuova classe diligente, rafforzare il dialogo con il mondo occidentale e nel 56
avviene una crisi internazionale legata al Canale di Suez che l’Egitto vuole nazionalizzare, porta ad un’azione
comune delle grandi superpotenze. La politica di trusciov sta creando problemi nel mondo comunista a cui
si sommano i paesi satelliti cioè che sono indipendenti ma hanno al centro il governo comunista legati a
quello sovietico. Nel momento in cui Crusciov denuncia in questi paesi che hanno delle leadership scelti da
Stalin si avvia una stagione di fermento pervchè si vorrebbe modificare la classe dirigenti, questo avviene
soprattutto in Polonia e Ungheria.
Nel 56 in polonia l’urss riesce a depotenziare questa esplosione rilasciando un leader anti staliniano a
comando del partito comunista polacco.
In Ungheria c’è una opposizione interna guidata da Najy la cui scesa non si limita a portare elementi anti
staliniani ma avvia una politica di libertà coinvolgendo uomini non ascrivibili al partito comunista ma il 1
nov del 56 Najy annuncia che l’Ungheria vuole uscire dal patto di Varsavia (promosso dall’urss che voleva
costituire una risposta alla nascita della Nato, patto militare) perché la vuole reclamare al diritto di essere
comunista come vuole lei e non come gli altri. Gli animi si infiammano e non funziona quello successo in
Polonia. Le truppe del patto di varsavia entrano a Budapest violando la libertà degli ungheresi e
ristabiliscono con la forza l’ordine precedente -> sono gli stessi comunisti ungheresi a chiedere di ristabilire
gli ordini. Questo episodio crea una crepa del modello sovietico.
Il 56 è un anno chiave: le due superpotenze iniziano a dialogare e la destalinizzazione non significa aperture
in senso di pluralismo, il governo rimane accentrato confermato dal caso ungherese.
12/04
L’idea di una unificazione europea nasce in un’Europa alla fine della gm che ha alcuni paesi con storia
politica robusta (uk.fr, belgio, paesi bassi), altri paesi molto indietro (italia e germania che sono in una fase
di ripresa), paesi rimasti “fuori” dai giochi della politica internazionale (spagna e portogallo).
Le prime idee relative alla necessità di integrazione erano nate nel corso della guerra, da un gruppo di
confinati dal fascismo (anti fascisti) tra i quali Altiero Spinelli che nell’inattività forzata avevano scritto un
manifesto “manifesto di Ventotene” in cui prefiguravano questo processo, portando alla nascita il
federalismo europeo.
Quando la guerra finisce, e si gettano le basi di un dialogo, l’idea di una possibile integrazione europea
viene presa in mano da tre leader dei tre paesi dell’europa continentale : schuman (francia), Adenauer
(germania), De Gasperi (Italia), questi tre provenivano da zone di confine. Favorire un processo che passi da
un coordinamento delle politiche economiche, militare e generale dei paesi europei, si vorrebbe far nascere
un organismo che coordini i paesi europei.
Il primo tema che trova una certa attenzione è la politica economica, 1951 nascita del primo organo
continentale CECA (comunità europea del carbone e acciaio) i paesi che ne fanno parte si impegnano ad
avere politiche in comune per questi due elementi che sono il motore dell’europa in quel momento. Questo
entusiasmo della CECA spinge i paesi aderenti a bruciare le tappe per la politica militare: i proponenti vanno
incontro a un fallimento che genera un momento di crisi, questi propongono la nascita della Ced (un
esercito comune dell’europa continentale) ma la francia si tira indietro perché ritiene da una parte una
mossa troppo veloce dall’altro essendo molto sviluppata è impegnata in un programma che porterà alla
nascita della nucleare. Quindi la CED non nasce e il processo di integrazione subisce un grosso smarco.
Il dialogo tra i paesi continua e a metà degli anni 50 ci sarà un’accelerazione e nel 57 porta ad un evento
centrale: a Roma vengono firmati dei trattati che portano alla nascita della CE e EURATOM. Questi trattati
prevedono in primo aspetto relativo al programma economico della CE (comunità economica europea) si
propone di creare il mercato comune senza dazi e dogane, il secondo obiettivo che avrà bisogno di 40 anni
sarà la realizzazione di una moneta unica. La nascita della CE porta ad una serie di modifiche politiche, nel
57 si stabilisce che fosse formata da alcune istituzioni:
Questa fase con questo grande slancio porta poi ad un assestamento, per un buon ventennio non genera
più molti entusiasmi motivo per cui i paesi membri decidono di far partecipare il popolo con le prime
elezioni europee nel ’79, questo ricrea interesse nella cittadinanza. Da questo momento in poi sarà un Sali
e scendi di entusiasmo dovuto ai vari passaggi che gli stati membri sono capace di discutere e portare a
compimento, si riaccende alla fine degli anni ’80 quando si comincia a lavorare sul trattato di Maastricht.
Questo trattato pone le basi di un’unione monetaria, stabilisce una serie di parametri relativi:
- al debito pubblico
- il rapporto tra il prodotto interno lordo e il deficit (quanto lo stato si è indebitato)
- il rapporto tra il tasso di inflazione e quello medio dell’unione.
Questo innesca un processo virtuoso di revisione dei conti pubblici, se l’unione ci ha portato a decenni
senza guerra questa adesso porta alla partecipazione di un’unica moneta.
Terzo mondismo: paesi che non sono ne nel blocco occidentale ne comunista, si staccano dai loro
colonizzatori. Tra cui:
la Cina: dopo perlarbour l’alleanza dei comunisti e nazionalisti cinesi contro l’invasione giapponese
entra in crisi perché i nazionalisti approfittano della guerra tra giappone e usa per togliere le truppe
al fronte e impegnarle nella guerra contro i comunisti, riprende dal 41 la guerra civile tra
nazionalisti e comunisti e finita la gm ci sarà la resa dei conti cioè i nazionalisti sferrano l’attacco
finale ma i comunisti cinesi sono in grado di resistere prima e contrattaccare dopo fino al 49 ed
entrare a Pechino, finisce la guerra civile con la fuga di Chiankaishen creando un secondo governo
cinese e i comunisti di Mao riescono a proclamare la nascita della repubblica popolare
l’india: azione di Gandhi e partito del congresso, finita la guerra si aprono delle trattative per creare
due stati differenziandoli per religioni (musulmani il pakistan e l’indù l’india)
la francia: avevano due aree di penetrazione (nord africa e l’indocina) in cui vi sono delle ribellioni,
l’indocina si era sviluppata una guerriglia che dopo la guerra diventa guerriglia anti-francese. La loro
ispirazione è comunista. La francia non riconosce la nascita della republica democratica (min7), nel
54 gli accordi di Ginevra sanciscono la nascita di Laos, Cambogia e due stati vietnamiti (filo
comunista e filo occidentale)
magreb: parte del nord africa che da fine 800 era controllata dai francesi, animati da ideali religiosi.
La francia in nord africa è dialogante con il marocco e la Tunisia e non lo è con l’Algeria perché in
Marocco e Tunisia il modello indipendentista è guidato da partiti filo occidentali spinge la Francia e
gli alleati a sostenere le richieste indipendentisti di questi paesi che a metà degli anni 50 diventano
davvero indipendenti. In algeria il movimento di liberazione nazionale si ispira all’integralismo
islamico e alle idee di nasser (nuovo leader egiziano) infatti guarda quei paesi che vogliono
collegarsi all’unione sovietica per liberarsi delle potenze europee. Nel 57 lo scontro si trasforma in
guerra. Nel 58 i coloni più oltranzisti costituiscono un comitato di salute pubblica che sembra
preludere un colpo di stato in francia, da questo violento passaggio a Parigi riappare De Gaulle che
porta alla nascita della quinta repubblica, allo stesso tempo decide di avviare trattati di pace che nel
62 porteranno al trattato di Envion e alla concessione di indipendenza dell’Algeria.
La questione palestinese
Finita la guerra mondiale la uk concedeva l’indipendenza alla Giordania, all’Iraq; tutti i paesi medio
orientale formano una lega araba che serve a far valere i diritti di questi paesi e rivendicare i diritti della
popolazione araba in Palestina. Uk comunica che nel 48 si ritirerà dalla Palestina affidando all’ONU il
compito di trovare una soluzione, questo prepara un piano di spartizione basato su due stati e sul fatto che
la città santa sia sotto l’amministrazione dell’onu: uno stato ebraico palestinese e uno stato arabo
palestinese e gerusalemme rimane fuori. Gli arabi non è d’accordo con l’Onu e nonostante le loro ragioni
ignorano che la politica è l’arte del possibile. Gli ebrei fanno nascono lo stato di Israele. Prima guerra arabo-
israeliana che genera la vittoria dei secondi incamerando: gli israeliani hanno più territorio di quanto non gli
spettasse dai patti stabiliti dall’onu, seconda cosa questa espansione degli israeliani porterà al fatto che lo
stato arabo previsto dall’onu non nascerà mai.
Dramma palestinese nel 49, veniva riequilibrata nel 52 che in Egitto si verificava un colpo di stato del
generale Nasser che nel 54 istaura un governo autoritario e procede una politica di socializzazione che ha
come riferimento l’unione sovietica. Nel 56 (guerra fredda) gli usa non finanziano più la banca mondiale per
la costruzione della diga di Assuar, Nasser risponde nazionalizzando la compagnia del canale di Suez (gestita
dagli anglo-francesi). Israele sostenuto da fr e uk decide di attaccare l’egitto e di penetrare nella regione del
Sinai nel frattempo le truppe di fr e uk occupavano la zona del canale , sta per scoppiare la terza guerra
mondiale ma usa e urss accettano l’idea di dover operare insieme a favore del mantenimento degli equilibri
mondiale. Nasser esce comunque come un vincitore perché inglesi e francesi erano andati via. Dopo questa
crisi, il medio oriente resta un’area critica, il problema in quel momento è il conflitto tra Israele e tutti i
paesi arabi, l’Urss protegge l’Egitto e l’usa protegge Israele. La questione di questo conflitto risponde nel 67
quando Nasser chiede il ritiro delle forze militari dell’onu, chiuda un porto egiziano e stipula un accordo
militare con la Giordania, Nasser provoca lo scoppio della guerra ma l’Israele è attenta ad anticipare, nel 67
Israele prima di essere attaccata è lei ad attaccare Egitto Siria e Giordania vincendo la guerra in 6 giorni->
seconda guerra arabo- israeliana, che porta alla conquista di grandi possedimenti tra cui anche
Gerusalemme. Gli stati arabi vista la forza militare israeliana prende le distanze e si forma l’olp (per la
liberazione della palestina), la Giordania per evitare rappresaglie israeliane respinge i combattenti arabi e
comincia ad esserci problemi tra Olp e gli stetti paesi arabi perché non vogliono vivere in un perenne stato
di guerra per colpa della questione palestinese, nel settembre del 70 la Giordania attacca i combattenti,
l’olp passa ad essere un’organizzazione terrorista.
Questa situazione nel 73 in Egitto a Nasser subentra Sadat che provoca una terza guerra arabo-israeliana
perché gli egiziani attaccano a tradimento Israele. La reazione dei paesi arabi nel 73 è compatta a sostegno
dell’egitto perché i paesi della lega araba decidono di porre una rappresaglia per i paesi occidentali
quadruplicando il prezzo del petrolio, scatenando una crisi economica. La questione palestinese rassoda in
sé tutti i grandi contrasti del mondo e a rimbalzare con effetti di globalizzazione su tutto il mondo grazie a
questa crisi dettata da questo schock petrolifero. Nei secondi anni 70, ’78 si arriva ad una pace: Sadat
allenta i legami dell’egitto con l’unione sovietica e si riavvicina all’occidente, negli usa si stabilisce il Sidain
all’Egitto e degli accordi (camp devid) per la risoluzione palestinese dal primo piano di spartizione che era
stato immaginato dall’Onu nel 48.
14/04
La collaborazione antifascista, quando hanno creato la liberazione nazionale la seconda fase sarebbe stato
dare nuove regole al nostro paese. Nell’estate del 45 si forma un governo con a capo Parri, presidente del
consiglio De Gasperi, sono governi nei quali i 6 partiti di liberazione nazionale continuano a governare
insieme perché bisogna scrivere le nuove regole condivise da tutti e condurre le trattative del trattato di
pace. Nei primi mesi del 46 si procede per la scrittura della forma istituzionale del nuovo stato ‘monarchia o
repubblica?’, nel centro meridione la monarchia ha mantenuto la sua credibilità, nel settentrione invece
che hanno vissuto di più la guerra la monarchia ha meno simpatia. Si stabilisce allora che sarà la
popolazione a scegliere con voto referendario, la data è il 2 giugno 1946 che si dovrà votare per il la nuova
costituzione e per eleggere i membri per l’assemblea costituente sia in caso di monarchia che di repubblica.
In quell’occasione per la prima volta tutti gli uomini e le donne senza nessuna limitazione potevano
presentarsi al voto. Il risultato delle elezioni: l’italia sarà una Repubblica, e per quanto riguarda l’assemblea
Costituente il risultato è che gli italiani danno fiducia e si riconoscono nei grandi partiti di massa che offrono
un riferimento ideologico e un’interpretazione della società.
1. La costituzione verrà scritta da questi tre partiti che hanno preso il voto
2. I tre grandi partiti di massa sono quelli che formano il governo: governo tripartito (democrazia
cristiana, socialisti e comunisti) e non più sei partito formato da quelli della liberazione nazionale
Tra il 46 e inizi del 47 il mondo si divide in due parti nelle logiche della guerra fredda, l’italia era ricaduta
nella sfera occidentale in un ruolo geopolitico importantissimo perché il confine arrivava a Trieste.
De gasperi viene fatto oggetto di repressioni da parte del mondo occ perché vorrebbe che si sciogliesse la
collaborazione dei tre partiti (gli usa non vogliono i comunisti in nessun governo). Nel 47 gli usa si fa
stringente la richiesta e visto che di mezzo c’era il piano marshall (finanziamenti all’Italia), decide di
sciogliere il governo e formane uno nuovo, ma comunque si riesce a finire di scrivere la Costituzione. 1
gennaio 1948 entra in vigore la Costituzione e si può iniziare la nuova vita politica della Repubblica e il 18
aprile vengono fissate le elezioni politiche che eleggono il parlamento, camera e senato. Si vota per la
Camera dei deputati e senato della repubblica e questa prima elezione sarà una scelta di modello di
sviluppo, c’è un grande partito di centro con una componente di destra in quel momento inesistente, a
sinistra socialisti e comunisti si presentano con una lista unica (Fronte popolare) favorevoli a spostare
l’italia dalla sfera occidentale quindi sono partiti filo sovietici. Queste elezioni avranno un esito chiaro: lo
schieramento dei partiti di centro vince, la democrazia cristiana è quella più votata. De gasperi è convinto
della necessità di mantenere una visione pluralista, mantenere il patto costituzionale e dal 48 al 53 si
susseguono governi di De gasperi i parti di centro rimangono alleati della democrazia cristiana e il
posizionamento del nostro paese nel mondo occidentale. Questo porterà: società capitalista, visione
pluralista e patto militare insieme ai paesi dell’europa occ e america settentrionale, nel 49 l’italia entra nella
Nato.
Nel 53 De gasperi sa bene che le elezioni non saranno polarizzate nella democrazia cristiana cioè che si
disperderà il voto, allora per queste elezioni De gasperi comprende che per mantenere una maggioranza
chiara centrista (accordo dei 4 partiti), l’unica strada è modificare la legge elettorale affinchè la coalizione
vincente possa assicurarsi delle condizioni di governabilità. Una legge elettorale di proporzionale pura come
quella che aveva l’Italia prima, non premia la governabilità, da un responso chiaro di quello che i cittadini
pensano ma non crea le premesse di un governo stabile, De Gasperi propone di dare un premio di
maggioranza alla coalizione di liste che superi il 50+1 dei voti: questa legge viene ricordata come una legge
truffa perché solo il centro poteva governare così quindi una legge fatta su misura. Questa polemica porta
alla mobilitazione di alcuni ambienti contro i partiti di centro, quindi i partiti di centro vincono le elezioni
ma il premio non scatta (risultato 49%)e la legge viene abrogata. Il blocco di centro rimane quello che
governo ma con deputati sempre dimezzati, quindi non ha dei numeri per governare tranquillamente.
Dopo la gm gli usa avevano visto due lingue presidenze entrambe con doppio mandato: Trouman
(democratico) e Aisenawer. anni 60 vi sono le elezioni con la vincita di Kennedy: famiglia di origine
irlandese, giovane e cattolico. Vince con un programma orientato a uno slancio ampio: in politica interna ha
parlato di una riforma basata su politiche sociali e di azioni contro le discriminazioni raziali, quindi un
programma con azione contraddittoria sulla politica estera perché alcune posizioni di stampo riformista
fanno da contrappeso sulle questioni ritenute centrali per la sicurezza nazionale, lo sviluppo degli usa nel
conflitto della guerra fredda. Kennedy entra in carica all’inizio del 61 e a giugno si incontra con Criusciov a
proposito del problema di Berlino (ricade nell’area comunista della Germania), le cose non andranno bene
perché Criusciov propone che Berlino diventi una città libera ma kennedy riafferma di difendere Berlino
Ovest a tutti i costi. Nell’estate del 61 Si decide di costruire il muro di Berlino che deve dividere le due parti
della città, serve a creare un cordone tra i due mondi e destinare a crescere e sarà abbattuto nell’89.
Kennedy farà della questione di Berlino una questione centrale. Altro punto centrale nella politica estera è
quello relativo al governo castrista di Cuba, nel 59 a Cuba c’era un governo rivoluzionario per opera di Fidel
Castro, a Cuba c’era un dittatore che non soddisfaceva Washinton cosicché aveva Il governo di Washinton
aveva sostenuto fidel castro nella conquista del potere nonostante fossero di sinistra perché pensava di
manovrarli, nel momento in cui capiscono che egli non è disposto a collaborale con Washinton, si
cominciano a prendere delle contromisure: nel 61 un gruppo di esuli cubani cercano di fare un colpo di
stato, sbarcando sull’isola e cercano di innescare un moto controrivoluzionario per cacciare Castro e
prendere loro il potere, lo sbarco alla baia dei porci, armati dalla CIA, cercano di provocare questa rivolta
ma la popolazione si schiera con Castro. In questa serie di cose si inserisce l’urss, Cruciov offre a Castro un
accordo che si basa su aiuti economi giganteschi in cambio Castro accetta che l’urss impianta sul suo suolo
delle basi missilistiche. Nel 62 un soldato usa vedendo delle foto in cui vi sono in costruzioni queste basi
missilistiche a Cuba che si trova vicino gli Usa, dal 16 ott per 13 giorni il mondo vivrà sull’orlo della guerra
mondiale, Kennedy trova una soluzione, cioè un blocco navale per evitare il trasporto di materiali dell’urss
per la costruzione di queste basi, in modo che la usa non attacca e dovrà essere per forza l’urss ad
offendere, ma essendo guerra fredda non si potrebbe sparare: si arriva allora ad un accordo che l’urss
accetterà di rimuovere le sue basi da Cuba e gli usa si impegnano a rispettare l’indipendenza di Cuba e
smantellare basi missilistiche che erano state impiantate in Turchia. Nel 63 usa e urss fanno un primo
accordo della messa a bando degli esperimenti nucleari e si stabilisce la ‘linea rossa’- linea telefonica che
unisce la Casablanca e Cremlino, quindi le superpotenze si rendono conto che è importante parlarsi
direttamente. Quando Kennedy raggiunge una serie di successi politici, viene ucciso a Dallas nel 63 e
subentra in carica il vice presidente Jhonson e viene poi eletto come presidente fino al 68. Egli tenta a
continuare la politica cremliana ma verrà travolto dagli avvenimenti del Vietnam: guerra emblema della
guerra fredda. Questa guerra nasce dalla decolonizzazione francese, nel trattato si decide anche qui di
tagliare: a nord creazione di uno stato vietnamita filo comunista e a sud filo occidentali. In vietnam da
notizie riportate da una serie di fonti si sapeva che la parte nord attraverso la penetrazione di guerriglieri
del nord conquistavano dei villaggi e costringevano il villaggio a seguire i dettami del nord, nel 64 i
consiglieri militari usa vengono tramutati in un contingente militare per decisione di Jhonson per bloccare i
guerriglieri del nord. Jhonson prende questa iniziativa perché si pensa che si lascia tirare dagli armamenti
che in usa sono molto potenti, nel 65 senza dichiarazione di guerra, approfittando di un incidente (che poi si
sa che è organizzato dagli usa) iniziano a bombardare il Vietnam del nord, destinata a durare perché i
guerriglieri del nord sono anche finanziati e armati da urss e cina. A sconfiggere gli usa non è la forza
militare, l’economia e la tecnologia ma gli stessi principi di base sui quali gli usa si sono formati: la libertà e
la democrazia, chi fa la guerra dice di combattere il comunismo per portare democrazia e libertà, ma in
realtà si sta rivoltando contro. Perché da quella guerra si inizia a sapere tutta attraverso i media, infatti
l’arma più importante sarà l’informazione rapida sul campo, arriva nelle case degli americani non filtrata da
nessuno. Sconfitta in due passaggi : nel ’73 con armistizio in cui gli usa sono costretti a ritirarsi e oltre alla
sconfitta gli usa sono costretti a lasciare il vietnam del sud ai comunisti, nel 75 tutto il vitnam e l’indocina
diventano comunisti e si creano i presupposti per una perdita di credibilità del modello statunitense.
19/04
Urss nel 53 morte di Stalin, da un lato avvia un processo di distensione che si materializza in atti di
collaborazione con le due super potenze (canale di suez nel 56). Per i presidenti usa è più facile dialogare
con Cruciov piuttosto che Stalin. La destalinizzazione è una grande opera, strategia di eliminare una classe
dirigente vecchia per istaurarne una nuova avviata dalla denuncia di Cruciov di ciò che faceva Stalin.
Cruciov è attento alla comunicazione, mentre si accredita, è abile a mostrare una faccia sorridente dell’urss
basata su un nuovo ottimismo che deriva dalla sensazione che egli ha a metà degli anni 50 di impostare una
competizione a tutto campo con gli usa, lancia la sfida del benessere della popolazione urss e del progresso
scientifico. In età contemporanea non esiste successo politico, economico etc che non sia fondato sul
progresso scientifico, in questo caso diventa la base delle due super potenze in fase di distensione. Urss alla
fine degli anni 50 e inizi 60 in questo campo l’urss sembra prevalere, nel 57 è in grado di lanciare lo Sputnik,
primo satellite artificiale in orbita attorno alla terra (gli usa ci arriveranno nel 58 che però hanno inviato il
primo essere vivente).
Dal 53 al 64 crusciov viene sostituito da una troica, tre persone, da cui ne uscirà Breznev che vivrà un
periodo tranquillo all’interno dell’unione ma avrà problemi con i paesi satelliti, che sono il polso della
credibilità dei governi sovietici. La sua politica è meno in grado di generare aspettative, entusiasmo nelle
popolazioni al contrario di Crusciov che dava la sensazione che il modello comunista poteva prevalere su
quello capitalista. L’avvento di Breznev porta ad una chiusura che si riverbera nelle situazioni interne dei
paesi satelliti.
Il 68 fenomeno quasi del tutto occidentale, ma anche generazionale che scavalca la cortina di ferro, per
quanto sia un movimento scatenato da giovani, non è un caso che l’episodio di opposizione più vistosa alla
volontà di Mosca di decidere sulla volontà dei paesi satelliti avvenga nel 68, proprio nell’anno delle grandi
rivoluzioni, questo paese è la Cecoslovacchia dove va ad affermarsi un leader comunista Dubcek che
vorrebbero essere liberi di essere comunisti a modo loro, egli sta attento a non fare il passo troppo lungo
quindi non chiedere di uscire dalla politica economica ma da segretario del partito comunista avvia un
processo di rinnovamento ‘primavera di praga’ che prevede il mantenimento del sistema economico ma
l’evoluzione verso il pluralismo politico (quindi non solo un partito) concedendo la libertà di stampa e di
opinione. Nel 68 le truppe del patto di Varsavia entravano in Cecoslovacchia, invasione ricordata perché nel
momento in cui sono stata concesse queste libertà, la cultura aveva approfittato di queste libertà
specialmente a Praga. A reprimere l’avanzata delle truppe di varsavia saranno le elite culturali dei giovani
universitari che alla violenza rispondono mettendo fiori nei carri armati, il più famoso di loro è Palak che
lancia un grido di dolore dandosi fuoco in una società ormai globalizzata. Dubcek viene arrestato e
sostituito da un governo filosovietico.
Nel 49 vi è lo scontro tra nazionalisti e comunisti e prevalgono i comunisti, nascita repubblica popolare
cinese. Secondo governo cinese a Taiwan che verrà riconosciuta dalle altre nazioni come governo cinese
ufficiale. Negli anni 50 sono gli anni del consolidamento del potere di Mao. Sul finire degli anni 50 si crea un
equilibrio tra usa e urss si incrinano invece i rapporti tra urss e cina perché l’urss ha accettato il ruolo di
garante degli equilibri mentre la cina si pone come sostenitrice di tutti quei movimenti che avviano la
rivoluzione in tutti i paesi in via di sviluppo contro il capitalismo. Mao voleva nazionalizzare l’industria con
una apertura sul discorso della proprietà agraria, quindi la sua politica non era così distante dalla Nep di
Lenin, ma dal 58 Mao lanciava la campagna del cosiddetto ‘grande balzo in avanti’ cioè un grande sforzo
produttivo basato su comuni popolari, un tentativo fallito sabotato dall’urss che non la sostiene
militarmente con il chiaro scopo di restare leader e negli anni 60 il conflitto tra i due paesi diventi sempre
più forte fino a provocare scontri armati nel confine manciuria-siberia. Conflitto ideologico che scatena che
le elite culturali guardano con certo interesse per l’urss cioè far parte di quel mondo, la presenza di questa
opposizione filo sovietica preoccupa Mao e tra il 66 e 67 mao lancia la rivoluzione culturale -> nobilitazione
di giovani che devono giudicare funzionari se mancano nell’ideologica del maonismo. Eliminata
l’opposizione , mao nel 68 interrompe la rivoluzione culturale e avvia un avvicinamento agli usa culminato
nel 72 con il viaggio di Nixon a Pechino e l’ammissione della Cina all’Onu. Nel 76 muore Mao e questo avvia
un processo di rinnovamento interno nel paese, alla guida del partito comunista cinese va Teng che
costituisce una componente di volontà di rinnovamento e avvia la cina alla fase in cui demolisce la parte
dell’edificio voluto da mao: la cina è una repubblica popolare basata sul socialismo reale e partito unico,
Teng demolisce la parte relativa al socialismo reale, portando la cina verso l’economia di mercato ma si
guarda bene dallo scardinare il sistema del partito unico. L’ultimo evento sono le rivolte, la cina con il
capitalismo ha una forza economica più grande dei malandati paesi sovietici quindi il governo è in grado di
schiacciare una repressione gravissima in grado di perpetuare il potere.
Movimento del 68
È un movimento di protesta che trova il suo apice soprattutto in europa, in ita nel 69, ha origine nel 64 negli
usa in una università universitaria. Nasce nel contesto dei giovani studenti – la protesta contro la piramide
dei valori consolidati, non condividono una serie di pilastri portanti sulla quale vorrebbero poter incidere , il
nodo è relativo al concetto di generazione. Questi ragazzi non sono omogeni ne sul piano politico, ne
sociale, ragazzi animati da un forte scontento della società per un motivo comprensibile: protestano come
una società che mai come allora era stata così piena di possibilità ma è evidente che la società del
benessere è piena di contraddizioni nel mondo capitalista, non ha superato il fatto che l’arricchimento di
uno ci sia l’impoverimento di un altro, allora le vecchie generazioni sono quelle che hanno vissuto la guerra
quindi sono portati ad accettare tutte le cose belle senza riserve (cioè fanno il paragone), chi invece è della
nuova generazione si inizia a porre delle domande sulla società, sui canoni che non vanno più bene.
Processo in base al quale le due super potenze vanno ad accettare di collaborare per mantenere la pace
mondiale: avvio della guerra nel vietnam, gli studenti protestano inizialmente per questa guerra,
operazione in cui si percepisce la contraddittorietà innesca questo planetario movimento.
In usa il fatto scatenante era stata la guerra in vietnam, quindi parola chiave pacifismo, ma da quel
momento inizieranno a nascere anche altre parole chiave, arriverà anche in Francia perché ci troviamo in
una società globalizzata, l’esempio dell’università usa diventa un modello comportamentale per altri.
Mondo nel quale ci sia pace, giustizia e fratellanza, quindi mondi di aspettative di questa generazione che
dopo una fiammata per le speranza che generano, nel 69 si comincia a percepire in alcuni paesi che il
movimento si disperde in tanti rami diverse aggrappandosi a realtà diverse. In alcuni paesi questa
dispersione porta pezzi di questo movimento a realtà diverse rispetto a quello da cui era nato
originariamente. In italia il movimento arriva in ritardo nel 69, anno nel quale si verifica una saldatura tra il
movimento studentesco e quello operaio, si tratta di un passaggio che provoca una dispersione del modello
studentesco perché buona parte di esso non ne aderisce altri invece avendo una lettura più radicata
dell’ultra sinistra portano le loro posizioni a saldarsi con i principi del marxismo e lotte operaie portando il
nostro paese ‘agli anni di piombo ’ in cui torna di moda la lotta armata, molti ragazzi maturano l’idea che
con le manifestazioni non si risolve niente: dalla teorizzazione alla pratica dell’uso della violenza, anni di
piombo perché torna la seduzione della violenza che sembra qualcosa di utile che non tarda a crare delle
polarizzazioni.
21/04
Blocco occidentale – politica statunitense dalla fine della guerra del Vietnam fino alla metà degli anni 80
Fine della guerra del Vietnam che per gli usa finisce nel 73 anche se in realtà finisce nel 75. Il 73 è il
momento di massima crisi del blocco occidentale, in particolare usa perché viene colpita da due problemi: il
ritiro delle truppe del vietnam che costituisce una sconfitta non solo militare ma anche lo spreco di forze
militari e tecnologiche, un fallimento che ha delle ripercussioni sulla credibilità degli usa, secondo motivo la
terza grande crisi mondiale dell’età contemporanea (3 crisi economiche mondiali in totale: 1873, 1929,
1973), il nodo della questione palestinese i paese produttori di petrolio si vendicano quadruplicando il
pezzo del petrolio, quindi il 73 sembra un anno terribile per gli usa con le manifestazioni, la guerra in
Vietnam, la crisi economica e il cado Wothergate che mette in discussione la credibilità del sistema
democratico interno (vede coinvolto il partito repubblicano in una operazione di spionaggio elettorale del
partito democratico). La situazione negli usa inizia a prendere una piega diversa nelle elezioni del 76 che le
elezioni vengono vinte da Karter (democratico) che si batte per la campagna elettorale con una linea
Wilsoniana che sostiene che gli usa devono tronare a mostrare la loro forza in termini di politica
internazionale, , egli si adopera per avviare un processo di pace in medio-oriente : gli accordi di camp-david
che segnano il punto piu alto tra palestina e israele e vedono il capo di israele e quello egiziano si stringono
la mano e cercano di trovare una strada virtuosa. L’azione successiva gli crea dei problemi, gli usa nei paesi
non allineati, tanto in asia come in africa e america latina Karter non opera più in virtu dei principi
wilsioniani, si formano governi ostili e lui non li contrasta soprattutto nel 79 in Nicaragua in cui karter
accetta la costituzione di un governo marxista e ancor di più ha un’azione non ostile nei confronti di una
rivoluzione comunista in Iran (questi prendono in ostaggio anche l’ambasciatore usa), nel 1980 Karter non
viene riconfermato alle elezioni proprio per queste ultime mosse che fanno perdere di credibilità, le perde
a vantaggio di un candidato repubblicano che da il taglio a tutto il decennio 80: Ronald Reagan. Questo ha
un passato di attore hollywoodiano perché la sua capacità comunicativa lo rende non solo seducente ma
inaugurerà il decennio delle spettacolarizzazione della politica. Egli sposa una linea neo-liberista all’interno
con garanzie e leggi a tutela dei lavoratori, si abbina un programma di politica estera basata
sull’aggressione nei confronti dei paesi anti statunitensi contro la Libia di Ghedafi ad esempio, questa
politica si concretizza anche negli aiuti alle guerriglie interne come alla resistenza talebana in afganistan
contro l’unione sovietica. Regan afferma di aver avuto una sensazione che dio gli chiedesse di operare
affinché il male dell’unione sovietica sia totalmente sradicato, alla fine degli anni 80 si concretizza perché il
sistema dell’unione sovietica era ingoffato quindi era fattibile dargli il colpo finale. La politica usa è volta a
mettere in crisi l’urss a cui risponde con le elezioni in cui si afferma Gorbaciov che rappresenta la parte
riformista del partito comunista che davanti ad un sistema che non funziona più capisce che bisogna fare
qualcosa attraverso un programma di ‘rinnovamento nella trasparenza’ cosi che Reagan può avviare un
dialogo con lui. Il primo punto del loro dialogo è la fine alla corsa agli armamenti, e certifica che usa ha una
tecnologia migliore rispetto a quella urss: in quel momento si creano le basi di sovvertimento degli equilibri,
la guerra fredda è finita anche se non è chiaro all’opinione pubblica, Gorbaciov è convinto che con la sua
politica sarà capace di portare il suo paese a ristrutturarlo e ripartire (non sarà cosi perché l’azione di
Reagan sarà così aggressiva che attaccherà il comunismo nei paesi interni partendo dal paese per lui
funzionale cioè la Polonia).
Latina America
Nel corso del 900 assistiamo alla presenza di colonizzatori meno invasiva ma forte presenza di colonialismo
economico usa (diplomazia del dollaro). La politica usa del proibizionismo centrata alla difesa degli equilibri
americani delle propaggini. Un continente sulla carta libero ma gli usa si sentivano in dovere di controllare
per evitare che si formassero regimi comunisti, si tratta di un controllo attraverso la diplomazia di dollaro,
trasformandoli in paesi che producevano beni per gli usa, tendenza che diventa chiara nella trasformazione
di produttori mono culturali. General fruit detta le regole. Nel corso degli anni 30: stagione del populismo,
governi che cercavano di resistere a questo controllo economico commerciale usa e si erano assestati
governi di autoritarismo che avevano conquistato il potere, comincia in Brasile, Messico, in Argentina con
Peron, cercano di resistere al controllo usa attraverso a strumenti che richiamo all’autoritarismo quindi
quasi del fascismo. A partire dagli anni 50 questo autoritarismo populista assumeva la veste di
caratteristiche di governi militari che hanno il sostegno degli usa (sono disposti a tollerare venature
populiste purché assicurano il mantenimento nell’alveo occidentale – cioè in america latina non deve
arrivare il marxismo). Tra i tanti esempi Cuba nel 52 gli usa favoriscono un colpo di stato e prende il potere
Vatista, gli usa mettono in sella un governo autoritario che garantisca che cuba non si sposti verso il
socialismo e una politica accettabile di quella degli usa, questo esperimento dura fino a quando Batista non
risponde più alle richieste usa, sul finire del decennio gli usa sostengono nell’isola un movimento
rivoluzionario Fidel Castro che vince nel gennaio del 59 con un programma ispirato al socialismo nazionale, i
paesi latino americani devono difendersi dalle baronie usa (gli usa lo aiutano perché lo considerano uno
zoticone e quindi facilmente comandabile da loro). Fidel castro non vuole che cuba diventi un paese ‘dalle
vene aperte’, quindi non si dimostra un malleabile alleato che gli usa pensavano e nel 61 gli usa decidono di
sostenere una contro rivoluzione con lo sbarco alla baia dei porci, ma la popolazione è dalla parte di Castro,
quindi egli ne esce trionfatore. Nasce la crisi dei missili e nasce un governo filosovietico.
Questa situazione, nella quale gli usa sono abili a sostenere governi autoritari per mantenere i loro interessi
(eccetto caso cuba), negli anni 70 pero le cose vanno non così bene perché sono anni della messa in
discussione del modello usa, possibili affermazioni di governi che non corrispondono alle linee di Washinton
e in piu l vittoria di Cuba, l’america latina diventa un territorio molto pericoloso. Si risponde con l’avvio di
una stagione delle ‘dittature militari’, l’avvento di una serie di governi militari che mettono a tacere
movimenti e gruppi di opposizioni. Tutto comincia nel ’73 quando l’Uruguay si sviluppa un movimento dei
Tupamaros che mettono il paese in grave difficoltà. Il Cile segue l’Uruguay, ma è molto più grave ha un
governo democratico che governa in legalità, di ispirazione socialista guidato da Allende (un socialista
nazionale che non vuole collegarsi al comunismo ma vuole fare una politica di difesa dei beni dall’economia
usa), aveva cominciato a nazionalizzare settori dell’economia che erano nelle mani usa: il settore del rame.
Inizia una trattativa con l’esercito cileno e l’11 sett 1973 viene bombardato il palazzo del governo e
l’esercito cileno attacca il governo cileno, viene organizzato un campo di concentramento in cui tutti i
presunti agitatori di estrema sinistra vengono convogliati: nasce una delle pagine più tristi della storia cioè
nasce il governo di Pinochet che istaura uno stato di guerra, prende il potere la sua giunta militare e inizia
azioni repressive di terrore (caso dei desaparecidos). I paesi del cono sur viene investito da queste stagione,
come nel 76 in Argentina. Questa veniva da anni da un governo militare che nel 73 non riuscendo a tenere
le redini del paese rintroducono le elezioni liberi e viene richiamato Peron come salvatore della patria che
però non ha le forze (data anche l’età), quindi viene eletto ma non porta il paese alla normalità, nel 74
muore e il potere passa alla seconda moglie Isabela Peron che non riesce a fare niente e nel 76 prende il
potere Videla che attua anche lui un governo del terrore (operación Condor). Il governo militare negli anni
80, mentre gli altri governi di Pinochet rimangono nell’alveo occidentale, i militari argentini si sentono così
forte che occupano le isole Fortland che sono occupate da decenni dai britannici, operazione fatta per
rilanciare il consenso popolare, ma la Tacher (Uk) con le truppe inglesi fanno a pezzi questi guerriglieri. Lo
sfaldarsi del governo militare argentino inizierà da questo momento fino al 85.
26/04
La maggioranza centrista deve allargarsi in italia dal 53, destra e sinistra sono formati da partiti che non
legittimati a governale. Alla fine del 56 l’episodio delle fibrillazioni nel mondo sovietico creano una frattura
fra comunisti e socialisti italiani perché giudicano inaccettabile reprimere un moto rivoluzionario con i
carrarmati nel caso dell’ungheria, il partito socialista sempre di sinistra ma non più filosovietico cosicchè
inizia il lento avvicinamento al governo fino agli anni 60 in cui sono sempre più aperti alla collaborazione
con la sinistra, anche sotto l’aspetto economico i socialisti non vanno al potere se non vedono il poter
realizzare alcune cose, gli anni in cui dialogano sono gli anni del boom economico che sta portando una
valanga di soldi, il paese cresce, la popolazione lavora. Il psi di nenni vede la possibilità di realizzare molte
cose: nel 62 nasce un governo che vede i socialisti ancora non organici ma questi accettano di sostenere il
governo in parlamento, presieduto da Fanfani e vede uno sforzo della democrazia cristiana nei suoi sforzi di
sinistra, meno contenti saranno i liberali (quindi esce questa componente di destra). Si avvia un piano
riformista di questo governo che ci spiega gli indirizzi di questo governo definibili come tendenza social
democratica teso a promuovere non la stretta uguaglianza (come diceva il socialismo) ma il tentativo di
creare pari opportunità tra cittadini, senza toccare il sistema capitalista, attraverso alcune azioni:
1) nazionalizzazione dell’energia elettrica – nascita dell’ENEL
2) la scolarizzazione – nascita scuola media unica che diventa un’occasione di un incontro sociale
Nascerà quindi un governo di centro sinistra con Aldo Moro, durerà fino al 1970 legato a crisi economica,
politico sociale tra messe giovanili e quelli di protesta della lotta armata. Si comincia a ragionare riguardo a
soluzioni diverse:
alleanze di centro sinistra non sembra rispondere bene a questi problemi, il partito comunista aumenta
incredibilmente i voti-> nella democrazia cristiana Moro percepisce il progetto del compromesso storico,
cooperare in una grande coalizione costituzionale contro la crisi economica e politico sociale. Si concretizza
nel 76 nel governo delle astensioni , tutti i partiti dell’arco costituzionale che sostengono con l’astensione
parlamentare un governo che amministri solo democristiani ma elabora insieme a tutti gli altri partiti,
questa evoluzione riesce a provare cose molte importati, in un momento di crisi è bene vedere tutti i partiti
rispondere insieme. Il salto è la costruzione di un governo in cui tutti i partiti accettino di sostenere il
governo astenendosi in parlamento ma sostenere il governo a favore dei cambiamenti, quando il governo
dovrebbe nascere viene rapito Aldo Moro che era la mente di tutta questa operazione che nonostante il
governo poi verrà votato, la morte di aldo moro porrà fine a questa stagione.
Gli anni 80 si aprono con la ricerca di una nuova maggioranza, con la nuova alleanza del centrismo e del
centro sinistra in una alleanza a 5 che viene definita penta partito fino agli anni 90.
Il sistema politico si blocca e l’alleanza con gli usa per il suo (quello dell’Italia) ruolo geopolitico nella guerra
fredda, quando la cortina di ferro di sgretola, questa attenzione di favore riservatoci viene meno perché
non c’è piu la guerra fredda, mentre si sta smantellando il sistema comunista si smantella il sistema
italiano. Un sistema politico che ha gia il difetto di essersi bloccato viene colpito dalla riconfigurazione del
ruolo geopolitico dell’italia (veniamo lasciati a noi stessi).
Nel 79 con lo scopo di aumentare la propria influenza nel golfo persico, l’urss decide di invadere
l’afganistan che è un paese non allineato, ma non si calcolano le conseguenze in termine di un appoggio
politico e militare dei guerriglieri afgani che resistono per 10 anni. Nel 82 brezniev muore, nel 85 diventa
leader Gorbacov che si trova la questione dell’afganistan, la politica aggressiva degli usa di reagen e le
fibrillazioni nel mondo comunista in particolare in alcuni paesi satelliti. Quello che crea più problemi è la
polonia, si sviluppa un movimento di protesta che ruota attorno al centro propulsivo dell’economia polacca,
nello specifico nel porto di Danzica gli operari di questo luogo fanno una protesta per le loro condizioni di
lavoro che fanno nascere un sindacato ‘solidarnosch’ (solidarietà). Il mondo occidentale quindi usa,
percepiscono la polonia come il punto debole. Dato che gli usa non possono influenzare direttamente la
Polonia utilizzano il vaticano essendo un paese cattolico, quindi si mantiene un dialogo diplomatico. Il
sindacato riesce grazie a questi appoggi, una forza di opposizione in un paese che non la prevede.
La politica Gorbachoviana delle perestoica e della glascov non funziona più. L’unico modo di salvarla l’urss
sarebbe ristrutturarla ed è praticabile con un tempo molto letto ma questa sua idea viene avvolta da questi
avvenimenti : l’accelerazione delle proteste che parte dai governi satelliti. Nel 89 in corrispondenza di
queste polonia partono una serie di richiese di autonomia anche dei paesi dentro dell’unione sovietica.
La polonia attraverso questo lungo decennio pongono le basi verso la crisi del governo comunista e si
imporrà le libere elezioni, che vengono vinte dal partito solidarnosch nel 89 il primo paese dell’urss con
l’affermazione di un governo non comunista.
La gente fugge dalla germania orientale, nasce un nuovo governo che il 9 novembre del 1989 decide di
aprire le frontiere e quindi crolla il muro di Berlino.
Lultimo paese satellite in cui i comunisti tengono duro è la romania ma anch’esso nel dicembre del 89 viene
spazzato via dalle rivolte.
La crisi comunista arriva fino alla Cina, nel 89 le proteste li falliscono con repressioni davvero brutali nei
confronti dei manifestanti, azzera la protesta e tira fuori la cina da questo effetto domino. Quindi il
comunismo cade in tutti i luoghi tranne in Cina e in Unione Sovietico.
Il sistema agricolo che non funziona piu, l’insabilità politica provocano una tensione che nel 91 provoca un
colpo di stato del partito comunista e dell’esercitano, rapiscono Gorbaciov che vogliono portare il paese
prima del processo di rinnovamento che aveva iniziato Gorbaciov. Il grosso dell’esercito e la popolazione
russa si mobilita contro questa azione e a mosca scendono in piazza per o liberare gorbaciov o fare un
massacro con loro della popolazione. I colpisti cedono, liberano gorbaciov ma non sarà una vittoria per lui
ma per i suoi oppositori che vogliono la transizione veloce da quella immaginata da Gorbaciov. Quando
viene liberato, in russia prevale la componente legata a lielsin che vogliono l’urss libera, chiedono
l’indipendenza dall’unione. I primi a fare lo trappo sono le tre repubbliche baltiche che dichiarono la loro
indipendenza, stessa cosa la georgia, armenia, ucrania e romania, gorbaciov tornato al potere tenta di
bloccare il potere organizzando un’altra unione meno restrittiva, ma non ci riesce. Per scongiurare l’idea di
gorbaciov i presidenti di russia ucraina e bielorussa si accordano in un progetto di unità permanente->
comunità di stati indipendenti che viene accettata da tutte le repubbliche tranne quelle baltiche. 21 dic
1991 viene firmato un trattato CSI (comunità stati indipendenti), su 15 stati aderiscono 11, questo crea le
premesse per lo scioglimento immediato dell’URSS 25 dicembre del 1991.