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Antropologia politica
Antropogy of politics: una raccolta dei saggi principali e importanti nella storia della
disciplina, partendo dalle origini.
La politica e le politiche e i processi politici possono essere trovati ovunque: la antropologia
politica è lo staccare il concetto di politica e potere da quelle che sono le istituzioni,
diversamente dalla sociologia. Ad esempio tramite gli studi di Gramsci e Focault si evince
che la politica di stacca da queste. Conflitti, controllo sociale, mantenimento dell’ordine,
movimenti e coesione. Si parlerà anche di un politico che sfocia nella costruzione della
consocenza e del sapere religioso, scientifico e ciò si riversa sui processi decisionali, sulla
tutela dei diritti collettivi e individuali, e come si costruiscono movimenti non egemonici.
Anche nelle nostre società di stati nazionali e nelle loro relazioni, vedremo quanto il discorso
economico si associ all’aspetto politico. Esempio classico il Kula ring: vengono scambiati
questi oggetti che rappresentano una risorsa simbolica o vere e proprie risorse naturali. Vi
identificano quegli individui come possedenti uno status, una posizione privilegiata tramite
questi circoli. Oggi son cose materiali ma che richiamano il prestigio degli oggetti simbolici
per solidare il rapporto politico con gli altri. Avere il potere vuol dire imporre la verità a
qualcuno, e questo viene fatto anche attraverso queste risorse simboliche. Modi diversi di
gestire il potere, che siano percorsi istituzionali e quindi codificati è riconosciuti da enti quali
categorie di potere ( sciamano, boogie man, corte costituzionale ) che vanno oltre l’individuo
e la sua capacità di trattenere le risorse e di costruire il suo proivilegio e potere dal punto di
vista più personale e individiale. L’antroplogia politica si occupa appunto di capire come ci
siano una serie di modi “ strutture sociali “ come la parentela che servono per
l’organizzazione del potere (la gestione del territorio o l’età ).
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All’estero noppete
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proprio ruolo politico ed enunciazione da parte della disciplina verso una serie di
questioni problematiche fa si che la antropologia si metta sempre in discussione.
Anni ’40-’50. Che cos’è la classificazione? Tanta politica e dominio c’è nella pratica
classificatoria.
Questa dinamica, metodo di organizzazione del sapere che in particolare la scienza e in toto
la società moderna ha messo in atto non solo sulle sue società, ma soprattutto nei confronti
dell’altro, di altre culture e società e di come questo strumento sia non neutrale da un punto
di vista scientifico. Ad esempio i processi di colonizzazione in America Latina questo
strumento è stato fondamentale per la costruzione della colonia spagnola e portoghese:
l’esigenza di conoscere ciò che non si conosceva attraverso la costruzione di categorie che
riconducessero l’esotico, l’estraneo e il diverso, tramite categorie comprensibili per la
Spagna e Portogallo del 500 diventa fondamentale: diventa strumento si di conoscenza ma
anche di dominio
Classificare: definire identità e differenze, appiccicare dei nomi che sottengono delle
categorie a degli oggetti, strutture sociali, persone ( razza e genere ). Ricondurre il nuovo ad
una categoria conosciuta.
Ciò ha ricadente politiche poiché viene svolto attraverso le nostre organizzazioni del sapere,
imponendo una epistemologia occidentale su delle realtà che occidentali non sono.
https://www.nicoloterminio.it/psicoanalisi-psicoterapia/psicoanalisi-e-fenomenologia/le-parole-e-le-cose-di-michel-
foucault.html
dietro questa connotazione discriminante, che nella nascita del movimento afrodiscentente
brasiliano viene risignificata dal movimento come un identità che perde la sua valenza
negativa.
Questi lavoro di campo ( scuola sociale britannica ) negli anni 40-50, essendo nell’epoca
delle colonie dell’impero inglese che assoggetta una serie di realtà poltiche. Lo sguardo degli
antropologi è viziato dalla realtà storico sociale del momento è anche dalle proiezioni del
dominio inglese su queste società
"(...) notoriamente no hay clasificación del universo que no sea arbitraria y conjetural. La razón es muy simple:
no sabemos qué cosa es el universo" (Borges, Emporio celestial de conocimientos benèvolos, 1952)
Ora si tenta di astrarre da quello che è la realtà sociale rispetto a a quella che può essere una
organizzazione classificatoria delle società semplici. Ora bisogna tenere a mente che questi
gruppi sociali son più mobili e labili, meno chiusi nella teoria che ha generato questa
classificazione.
Nella antropologia struttural-funzionalista l’idea era di lavorare attraverso processi
comparativi e induttivi.
Le società dell’Africa coloniale venivano viste come realtà immobili, non tanto al loro
interno, sincroniche: fuori dalle relazioni con altre realtà sociali.
o sincronia: considerare periodi limitati nel tempo ignorando i precedenti storici e le mutazioni. Mancanza della
immagine generale. Non si sta parlando di una sincronia interna ma guardano come si articolano queste strutture
volte al mantenimento dell’equilibrio ( anche i conflitti son visti accussì ).
o sistemi chiusi: non solo fuori dal tempo ma anche fuori dallo spazio, ignorare le connessioni esterne. Una cultura
chiusa con i suoi specifici meccanismi e dinamiche di mantenimento
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o Guardare la società dall'alto come un tutto chiuso per mappare le relazioni tra i vari sistemi interni:
parentela, matrimoni, religione, politiche
Egli sono coscienti del fatto che stanno studiano una realtà sotto il dominio europeo, ma si
decide di non dedicarsi troppo a questa realtà perché i contributi sono più interessati nei
problemi antropologi rispetto a quelli amministrativi. L’antroplogia è stata parte anche dei
processi coloniali infatti, egli era un funzionario coloniale.
Per ridurre all’ordine la classificazione ci vorranno molti più studi. Loro iniziano attraverso il
metodo induttivo producendo etnografie per castellare queste realtà
When a number of such types have been adequately defined they in turn can be compared one with another
and a further step in abstraction can be made. ...
For in any social system the political institutions, the economic institutions, the kinship organization, and the
ritual life are intimately related and interdependent.
Se uno deve capire a livello politico deve capire un insieme di altri elementi, specie dove non
esiste un apparato burocratico amministrativo che depersonalizza e stacca la gestione del
politico da altri apparati sociali come la religione ecc, qui sembra che i primitives. Non
dobbiamo pensare che ci sia una sorta di gerarchia, in realtà lo scopo della antropologia
strutturale funzionalista non è costruire un processo di evoluzione dal primitivo al civilizzato,
ma senza ostentare questo discorso e scansarsene
To try to distinguish, as Maine and Morgan2 did, between societies based on kinship (or, more strictly, on
lineage) and societies based on occupation of a common territory or locality, and to regard the former as more
'primitive' than the latter, leads only to confusion (XIV).
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Predecessori che classificavano atrevweso una scala evoluzionistica, la evoluzione
politica con la gestione delle risorse. Morgan attraverso lo studio della parentela clsssicifca le
società in base alle loro organizzazioni poltiche attraverso l’uso della parentela e le tecniche
di sostentamento. Loro parlavano di società primitive. Morgan sottolinea il valore del
territorio legato alla parentela
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Social structure is not to be thought of as static, but as a condition of equilibrium that only persists by
being continually renewed, like the chemical-physiological homostasis of a living organism. Events occur
which disturb the equilibrium in some way, and a social reaction follows which tends to restore it. Sometimes a
system may persist relatively unchanged for some length of time after each disturbance the reaction restores it to
very much what it was before. But at other times a disturbance of equilibrium may be such that it and the reaction
which follows result in a modification of the system; a new equilibrium is reached (XXII).
Nb. Bisogna parlare anche di Living organisum: organano vivente con una struttura di relazione come
in un organismo, gli elementi di disturbo fanno si che le altre parti accorrano per reinstaurare questo
equilibrio.
The political organization of a society is that aspect of the total organization which is concerned with the control
and regulation of the use of physical force (XXI).
Introduzione
di Fortes e Pitchard
In attempting to classify human societies, difficulties are met with of a kind that do not exist in other sciences,
such as zoology or chemistry. Two societies or two types may resemble each other in one aspect of the total
social system and differ in another. It is therefore necessary to compare societies with reference to some
particular aspect or part of the whole social system, with reference, for example, to the economic system or the
political system or the kinship system. Thus the present volume presents materials for the comparison of certain
African societies with reference to their political organization alone. [...] The factual material available for a
comparative study of the political institutions of the simpler societies is inadequate both in quantity and quality. [...
]
Una serie di paragrafi vanno ad indicare le varie categorie, legame di parentela, l’economia,
la forza, la parte religiosa
We have not found that the theories of political philosophers have helped us to understand the societies we have
studied and we consider them of little scientific value ... (4).
We speak for all social anthropologistS when we say rhat a scientific study of political institutions must be
inductive and comparative and aim solely at establishing and explaining the uniformities found among them and
their interdependencies with other features of social organization ... (5).
Nb. La realtà è ben più vasta. E questi elementi difficilmente son ritrovandoli sul campo
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È importante:
o tenere presente l'enorme gamma di variazioni e particolarità, che non possono essere
limitate dal determinismo dell'influenza tecnologica e ambientale
o ciò che in realtà mostrano queste classificazioni è la complessità culturale
o le diverse tipologie costruiscono punti lungo un continuum e spesso si sovrappongono
tra loro
Bande
Tribù
Ora si parla di tribù in qualsiasi realtà quotidiana diversa da nostre a, tribale quasi ad etnica
che hanno un significato diverso talvolta anche dispregiativo. Che rischiano di minare il
significato originario. È a metà tra i sistemi centralizzati e non. Ciò che è importante sono il
fatto che numericamente è maggiore rispetto alla banda, e si basa sui lignaggi il potere e i
clan, e su altri tipi di associazionismo: è già molto evidente una
Sistemi centralizzati
Struttura e processo
Anni 50-60 si cambiano i concetti chiave, come la questione dell’individuo rispetto al gruppo
e al campo politico.
Bisogna anche parlare del discorso degli obiettivi, un altro goal del libro di Mark Schwatz
Political Antropology.
Anche il concetto del supporto al potere.
Fron the view point of the sociologi if knowledge, ti is no accident thai thai alterati in of analitical focus fron
structure ti process gas developed durino a period in which the formerly colonial territories of Asia, Africa and
the pacific have been undergoing far-reaching political changes that have culminates in indipendente
Bisogna focalizzarci sul momento storico, le cose cambiano perché dipende anche dalla
storia. La decolonizzazione porta novità politiche e ideologiche e attori che non sono più
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quelli politici ma intellettuali diversi dove questa influenza di realtà è discorso che arrivano
dalle ex colonie cambieranno l’approccio teorico.
Situiamo non in modo esclusivo il luogo e le persone che iniziano a pensare questa svolta a
Manchester al dipartimento di antropologia. Ma anche nel 1937 con la fondazione del
Rhodes-livingstone institute che diventerà il laboratorio della scuola di Manchester. Siamo
sempre in Africa con uno sguardo etnografico. In questo momento una delle svolte più
importanti è una maggiore attenzione al campo, fieldwork. L’idea che sul campo e sul
terreno non sempre è riscontrabile quella organizzazione dove tutte le strutture si incastrano
con la funzione di mantenere l’equilibrio, sarà proprio Wilson tra i primi, facendo un lavoro
di città nella zona delle miniere si renderà conto che quello che cerca di analizzare
incasellando nelle leghe dello struttural-funzionalismo non funziona. Egli vede contraddizioni
e attori che mettono in campo strategie diversificate che non sempre seguono l’ordine come
delle cose e che sono fortemente influenzare dai processi storici ( urbanizzazione che è
fortemente in atto ora, anche in America Latina oltre l’Africa 50-60 ). Nella scuola di
Manchestere e del Rhodes è il luogo in cui inizia a svilupparsi anche la antropologia
urbana: osservare non più realtà specifiche ( chiuse e che fossero le più tradizionali e slegate
dai processi indistirali e di modernizzazione ), qua l’approccio e opposto: città e periferia si
guardano e si una sola network analysis, tra area urbana e rurale.
Due parole chiave: Conflitto e diacronia, processo e sviluppo processuale, che sono visti sia
internamente ma anche verso ì macro processi storici.
Un altra grande differenza di approccio è il concetto di studio di caso: idea di lavorare non
più solo su un unica popolazione chiusa, ma attraverso degli eventi che possono essere
esplicativi e possano spiegare una serie di dinamiche che possono essere in relazione tra più
popolazioni.
"the study of the processes involved in determining and implementing public goals and in the differential achievement and
use of power by the members of the group concerned with these goals" (7).
Approccio processuale deve staccarsi dalle norma e delle istizioni ≠ struttural funzionalisti.
Per la scuola di Manchester il conflitto non è solo qualcosa dai votato al mantenimento
dell’equilibrio, ma è qualcosa che differenzia da conflitto competizione e lotta ≠ , conflitto
sovverte completamente l’ordine sociale, mentre a livello superficiale ci possono essere
competizioni che non degenerano.
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L’elemento centrale è proprio il conflitto, bisogna vedere in che modo si mettono gli obiettivi
in campo, e rispetto agli obiettivi non è solo quella di dare importanza a quello dei singoli o
dei gruppi, ma a pensarli di qualcosa come coscienti, strategicamente ottenuti. Qui la scuola
struttural funzionalista non considerava tanto la volontà e l’azione, l’agency dei gruppi ma
basati su leggi inconscie.
Vedrete degli articoli che deranno pervasi da becoming, processo divenire piuttosto che
essere, termini come conflitti, diverse fazioni, lotta e risoluzione dei conflitti
Si parla proprio di political field anziché sistemi chiusi. E questo è l’unità base dell’approccio
processuale che può essere identificato in maniera diversa a seconda degli studiosi e può
attraversare i confini di genere classe di età o etnici, fhe non necessariamente fanno parte
della stessa popolazione e comunità. Queste azioni nel political field vedrà diversi attori che
non condividono stesse norme politiche e o valori, ma possono derivare da mondi diversi.
o dall'equilibrio al cambiamento
o
o competizione per il potere
o dalla visione astorica al contesto temporale
o differenti scale di analisi:
O l'interesse per le attività individuali o gruppi ristretti
o sistemi nazionali
o strategie adattative delle culture tradizionali nei processi incorporativi dello stato-nazione
- Supporto: "anything that contributes to the formulation and/or implementation of political ends" (Swartz, Turner,
and Tuden1966: 10). Diretto o indiretto( do un des ) Promesse, soddisfare le richieste, la propaganda, elargire
risorse, uso della forza
- Legittimità: "is a tipe of support that derives not from the force or ius threat but from the values..."(Swartz, Turner,
and Tuden1966: 10) dipende dalla cultura politica del gruppo, la condivisione, non sempre ha a che vedere con il
potere realmente messo in campo. C’entra il riconoscimento
- Coercizione
Bisogna tenere in mente l’idea della competizione per il potere tra individui e gruppi che può
dare conflitto in una visione storica processuale con una attenzione alle azioni degli individui
che mettono in campo i loro obiettivi e cercano di raggiungerli.
Gluckman: loro studiano ( scuola di Manchester ), i conflitti non nelle Marlene astratte ma
nei principi e valori discrepanti al cambio delle generazioni, nella evoluzione storica e nella
maturità dell’individuo, bisogna vederlo nel lungo periodo.
Anche il concetto di manipolazione: manipola i percorsi politici l’individuo e le realtà
sociali per I proprio obiettivi, queste credenze sono viste in un processo dinamico giorno
dopo giorno nella vita dell’individuo.
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Victor Turner, Schism and Continuity in an African Society (1957) The forest of symbols. Aspects of Ndembu ritual (1967)
Leach lavorerà con autori e persone eterogenee, mentre turner avrà uno sguardo individuale
sui singoli individui per focalizzarci ulteriormente sui processi di strategie manipolari e per
l’ottenimento degli obiettivi. A volte possono portare anche a conflitti
Lavora ad esempio coi curdi analizzando società complesse cercando di andare oltre e vedere la complessità. Si rende conto
che la norma in realtà esiste, ma poi esiste una realtà pratica che non sempre rispecchia la norma essendo questa
interpretabile e o manipolabile a seconda degli interessi. Ciò di nuovo può portare al conflitto.
o Fuori dall'Africa: verso un'analisi più dinamica, orientata allo studio dei processi.
o Diverse realtà etniche, linguistiche, religiose e politiche in relazione
o Norme e deviazioni
o Oltre i sistemi chiusi
"A Maori shaman cures meningitis through an infusion of mana, an invisible force into the body of his patient. A Cree
Indian chief plans a wedding. A United States president unleashes a bombing of unprece- dented scope on an impoverished
Asian country. A Lugbard sorcerer
invokes ghosts to inflict sickness upon a neighbor. An Aztec priest tears the living heart from a human sacrifice" (Lewellen,
2003:88 )
Queste immagini rappresentano la diversità vedendo come possano individui diversi mettere
in scena diversi gradi di potere
Cambiamento radicale degli studi e punti di vista del concetto di potere in generale. Usa il
metodo storico ovvero lavora sulle fonti.
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Genealogia del diritto penale: racconta l’evolversi dei centri penali che svilupperà anche in
altri lavori. Nella fine 800 inizio 900 nasce una nuova meccanica di potere sui corpi, una
disciplina che non si concentra più sulla terra: il potere che è manifesto attraverso le scene
pubbliche di violenza, volendo riaffermare un ordine e il suo potere assoluto, intorno al 700
Focault sostiene che ci sono dei cambiamenti. Focault ad esempio parla abbastanza di
Beccaria, uno dei primi intellettuali e giuristi dell’epoca che cominciano a questionare quest
gestione delle pene che ha bisogno della performatività, ovvero mostrare pubblicamente
la pena in se attraverso il supplizio del corpo del condannato. Focault racconta come sia
diffuso il fatto che il condannato dovesse ammettere e raccontare la sua colpevolezza. I codici
penali ed europei cambiano, ed egli individua la sparizione dei supplizi, che erano quasi
rituali, costruendo una forma di potere. Assoggettamento che non viene più tramite la
violenza fisica ma attraverso altri tipi di relazioni ed azioni. Eliminando l’esposizione della
violenza non è più necessaria la sofferenza fisica degli individui per esercitare il potere.
Focault sostiene che l’assoggettamento nella società contemporanea di estende su corpi liberi,
privandolo della libertà. Costruzione, privazione e disciplinamento di queste libertà ed
obblighi.
Focault, typically, refuses ti answer why ne is interested in politics, he finds this both trivial
and self evident. Instead, he shtift the “why” question ti a “how” question, how am I
interested in politics? -Focault reader
Non più potere di vita e di morte, ma un potere che gestisce la vita. Governare significa
strutturare il c allo di azione possibile degli altri. Assoggettare è ciò che giberna il nostro
fare e pensare.
La nostra identità viene data fortemente dal lavoro che svolgiamo. Il potere produce
conoscenza e sapere e tramite questo ( concetto di discorso ) costruisce un modo di pensare
che va bene essere pensato in base al pensiero vigente. Questa costruzione del sapere è legata
in parte all’idea del concetto di disciplina. La disciplina produce norme e sfere di significato
dentro le quali l’individuo deve vivere e assoggettarsi, queste lavorano al dettaglio il corpo,
assoggettate vuol dire ridurre il soggetto alle norme della realtà.
Potere e conoscenza: la produzione del sapere si esplica in modo decisivo nella produzione di
discorsi prodotti da quei tecnici che detengono il sapere è che diventano dei luoghi di
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Come ci ha insegnato Gramsci, un potere che sia capace di inquadrare la società all’interno
di un nuovo progetto storico deve operare egemonicamente, deve necessariamente
intrecciare i modi di pensare i media la cultura la lingua la filosofia l’economia la cultura
popolare e la chiesa – Stuart Hall
Pubblicati i diari di Malinowski, il Bigmans decadono a partire da lui. Ciò che appare nei
diari, capiamo la difficoltà di stare sul campo, e il fatto che lantropoogi sul campo è un
individuo, con le sue categorie sensazioni ed emozioni e il suo posizionamento, che
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- Bisogna considerare gli altri come produttori di signifcato, non parlare per i nativi ma
ascoltare ciò che i nativi hanno da dire, accettando e traducendo l’interpretazione
della loro cultura.
- Si mette in crisi il concetto di verità allora, non pensando più alla raccolta di dati
grezzi sul campo come raccolta di verità nascoste ( inconscie ) non comprese e
interpretare dai nativi ma diventa una etnografia in cui si sente il punto di vista del
nativo, le voci, delle persone con cui lavoriamo
- Ripensamento e critica delle situazioni in cui la antropologia è stata parte dei processi
di imperialismo e colonialismo; costruzioni di stereotipi non veritieri.
- Riflettere sul posizionamento. Considerare che ogni mia interpretazione di altre
culture è sempre una “verità” contingente.
Qui ci sono anche i movimenti femministi che danno un ripensamento da parte delle
antropogiche e non solo nel ruolo della disciplina ( quali sono le dinamiche di potere tra
antropologi e antropologhe in accademia e nei loro prodotti intellettuali ) e su come lo
sguardo della disciplina si è posato sulle relazione di genere. E su quanto le donne anche
quelle delle comunità sono state ascoltate e rappresentate e in che modo lo sono state.
Nel dopoguerra si creano le realtà sovranazionali che spostano le dinamiche di potere dello
stato nazionale a delle realtà che si deterritorializzano.
- Neoliberismi e globalizzazione
- Declino autorità centralizzata stato-nazione, non solo verso il globale ma anche verso
il locale:
- …
Risposte all’ansia globalizzante degli Stati dominanti, è una serie di discorsi di poteri
sovranazionali sono quelli che, come diceva Gramsci sono i subalterni. Egli scrive in
carcere, scrittura frammentata che nasce dall’esperienza politica in quanto dissidente del
regime, il suo pensiero parte in modo molto storico e meno scientifico. Una riflessione storica
partendo dal risorgimento per cercare di capire che cosa è successo dopo, che ha portato alla
instaurazione del regime fascista. Il risorgimento è una rivoluzione mancata, stava diventando
quasi realtà quella necessaria relazione tra intellettuali e masse popolari, i primi come guida
per costruire un percorso di cambiamento. Ma ciò è mancato. L’importante ha potere e
responsabilità.
Che cosa prende la antropologia politica? In Gramsci trova questa presenza costante dei
popoli subalterni della società, che siano interne o esterne, ma che può anche essere vista a
livello globale. La domanda che la antropologia politica costruisce con Gramsci, è il come si
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possa concepire il popolo subalterno come soggetto politico. Come le espressioni sociali e
culturali del popolo possano trasformarsi in una soggettività storica e politica e possano
tradursi in un cambiamento della società.
- Egemonia
- Intellettuale organico
- Subalternò come soggetto politico
Gramsci affronta le scienze sociali come dei modi di osservare l’altro estremamente
distaccato. Si opponeva alla visione laboratoriale. Lo studioso deve apportare un
cambiamento, una emancipazione.
..
Vedere slides
Escobar, ne la costruzione del terzo mondo, da un alto sentiamo Gramsci e dall’altro Focault,
egli spiega che cosa vuol dire la costruzione del discorso sullo sviluppo, egli scrive nel suo
locus, la Colombia. Il suo punto di vista è quello della Colombia indigena. A un certo punto il
lavoro di Escobar svela la costruzione di questa macchina dello sviluppo sia in realtà un
discorso a livello focaultiano. Un mondo e un linguaggio, come i concetti di terzo mondo:
immaginario e azioni che vengono messe in campo. Escobar parla anche delle relazioni di
genere: come la macchina dello sviluppo ( siti internet, video prodotti, costruzione
dell’immaginario dei poveri e dei sottosviluppati ) .. il discorso di genere gli permette di fare
un discorso su quali categorie di genere vengono usati nei progetti di sviluppo ( dictat,
università ecc ) de costruendo le categorie di genere le quali erano entrate con la svolta
femminista, e che avevano informato in maniera critica i percorsi dello sviluppo
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