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Trarre delle nozioni filosofiche per delineare i concetti di Stato e di Potere, mostrando come questi siano

interdipendenti, partendo dalle considerazioni preliminari svolte ad esempio da Platone, Aristotele,


Rousseau, fino alle riflessioni degli autori contemporanei. Pensare agli autori della scuola di Francoforte e
Focault

Antropologia politica

Antropogy of politics: una raccolta dei saggi principali e importanti nella storia della
disciplina, partendo dalle origini.
La politica e le politiche e i processi politici possono essere trovati ovunque: la antropologia
politica è lo staccare il concetto di politica e potere da quelle che sono le istituzioni,
diversamente dalla sociologia. Ad esempio tramite gli studi di Gramsci e Focault si evince
che la politica di stacca da queste. Conflitti, controllo sociale, mantenimento dell’ordine,
movimenti e coesione. Si parlerà anche di un politico che sfocia nella costruzione della
consocenza e del sapere religioso, scientifico e ciò si riversa sui processi decisionali, sulla
tutela dei diritti collettivi e individuali, e come si costruiscono movimenti non egemonici.

Anche nelle nostre società di stati nazionali e nelle loro relazioni, vedremo quanto il discorso
economico si associ all’aspetto politico. Esempio classico il Kula ring: vengono scambiati
questi oggetti che rappresentano una risorsa simbolica o vere e proprie risorse naturali. Vi
identificano quegli individui come possedenti uno status, una posizione privilegiata tramite
questi circoli. Oggi son cose materiali ma che richiamano il prestigio degli oggetti simbolici
per solidare il rapporto politico con gli altri. Avere il potere vuol dire imporre la verità a
qualcuno, e questo viene fatto anche attraverso queste risorse simboliche. Modi diversi di
gestire il potere, che siano percorsi istituzionali e quindi codificati è riconosciuti da enti quali
categorie di potere ( sciamano, boogie man, corte costituzionale ) che vanno oltre l’individuo
e la sua capacità di trattenere le risorse e di costruire il suo proivilegio e potere dal punto di
vista più personale e individiale. L’antroplogia politica si occupa appunto di capire come ci
siano una serie di modi “ strutture sociali “ come la parentela che servono per
l’organizzazione del potere (la gestione del territorio o l’età ).

L’antropoigia è una disciplina che ha sue caratteristiche evidenti:

- È fortemente vincolata al momento storico.quando questa comincia ad andare sul


campo comincia inizialmente con società colonizzate. Quando avviene la
decolonizzazione, ciò mette in crisi la disciplina e il suo ruolo stesso.
- Continua autocritica che si pone. Sa se costruirsi dalle fondamenta e di ricostruirei,
ovvero mettersi in questione anche a livello politico, il ruolo politico che ha nelle
scienze sociali. Di base la disciplina lavora soprattutto con i subalterni in Italia1
( culture marginali, contro egemoniche, subalterne ecc ), chiedersi allora quale sia il

1
All’estero noppete
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proprio ruolo politico ed enunciazione da parte della disciplina verso una serie di
questioni problematiche fa si che la antropologia si metta sempre in discussione.

Bisogna tenere questo filo metodologico: mettere in dubbio e interrogarmi sul


posizionamento dell’ antropologo sul campo e delle dinamiche da un lato di potere che si
producono dal momento che vado a fare ricerca.
Stretta connessione con una antropologia militante e antropologia engaged, una antropologia
che non solo produca conoscenza ma una disciplina che abbia un effetto evidente.e politico
per le persone con le quali.

Classificazione e origini della antropologia politica

Anni ’40-’50. Che cos’è la classificazione? Tanta politica e dominio c’è nella pratica
classificatoria.
Questa dinamica, metodo di organizzazione del sapere che in particolare la scienza e in toto
la società moderna ha messo in atto non solo sulle sue società, ma soprattutto nei confronti
dell’altro, di altre culture e società e di come questo strumento sia non neutrale da un punto
di vista scientifico. Ad esempio i processi di colonizzazione in America Latina questo
strumento è stato fondamentale per la costruzione della colonia spagnola e portoghese:
l’esigenza di conoscere ciò che non si conosceva attraverso la costruzione di categorie che
riconducessero l’esotico, l’estraneo e il diverso, tramite categorie comprensibili per la
Spagna e Portogallo del 500 diventa fondamentale: diventa strumento si di conoscenza ma
anche di dominio

Classificare: definire identità e differenze, appiccicare dei nomi che sottengono delle
categorie a degli oggetti, strutture sociali, persone ( razza e genere ). Ricondurre il nuovo ad
una categoria conosciuta.

Ciò ha ricadente politiche poiché viene svolto attraverso le nostre organizzazioni del sapere,
imponendo una epistemologia occidentale su delle realtà che occidentali non sono.

https://www.nicoloterminio.it/psicoanalisi-psicoterapia/psicoanalisi-e-fenomenologia/le-parole-e-le-cose-di-michel-
foucault.html

la pretesa da parte delle culture egemoniche di organizzare il mondo, nominarlo e


classificarlo. È un modo di collegare le cose e di individuare nessi logici tra le cose legato ad
un determinato periodo storico e a una determinata cultura. È un processo attraverso il quale
inponfonidentita e differenze e che costituiscono le condizioni di possibilità della pensabilità
e della rappresentabilità. È il metodo tassonomico di organizzazione del sapere su cui si basa
la scienza occidentale.
La costruzione di categorie fa nascere discrimazioni e poteri tra classe e generi.
I processi sociali che si innestano nella vita quotidiana definiscono tutt’ora la razializzazione
delle società latino-americane.

Ci saranno dei processi di costruzione identitaria che in un qualche modo si appropriano di


quelle categorie per costruire nuovi significati che diventano strategici per la lotta politica e
per i movimenti sociali. Ad esempio la parola Negro, in America e in Brasile essa su portava
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dietro questa connotazione discriminante, che nella nascita del movimento afrodiscentente
brasiliano viene risignificata dal movimento come un identità che perde la sua valenza
negativa.

Questi lavoro di campo ( scuola sociale britannica ) negli anni 40-50, essendo nell’epoca
delle colonie dell’impero inglese che assoggetta una serie di realtà poltiche. Lo sguardo degli
antropologi è viziato dalla realtà storico sociale del momento è anche dalle proiezioni del
dominio inglese su queste società

- Ibridismi, fluidità e cambiamenti


- Estrema complessità e diversità
- La costruzione di terminologie e tassonomie da African Political Systems fino agli
anni ’80.

"(...) notoriamente no hay clasificación del universo que no sea arbitraria y conjetural. La razón es muy simple:
no sabemos qué cosa es el universo" (Borges, Emporio celestial de conocimientos benèvolos, 1952)

Ora si tenta di astrarre da quello che è la realtà sociale rispetto a a quella che può essere una
organizzazione classificatoria delle società semplici. Ora bisogna tenere a mente che questi
gruppi sociali son più mobili e labili, meno chiusi nella teoria che ha generato questa
classificazione.
Nella antropologia struttural-funzionalista l’idea era di lavorare attraverso processi
comparativi e induttivi.

Alfred Reginald Radcliffe Brown

Padre della antropologia struttural-funzionalista, scrive la prefazione del libro African


Political System. È un libro che contiene diversi articoli di antropologi che hanno lavorato
tutti in Africa. L’Africa e il centro dell’interesse e di questa scuola in specie. Questo libro
segna i modi e gli approcci della disciplina.
Ci collochiamo in Inghilterra, scuola di Malinoski.
Brown aiuta a coniare l’approccio strutturale-funzionalismo: approccio funzionalista. Ogni
pezzo della specie ta ha una funzione precisa, un equilibrio che mostrava come funzionano le
relazioni i valori e le norme.
Allora si voleva capire quali ambiti e aspetti concorrevano all’organizzazione. sociale e
poltica in generale, valori, etica, parentela ecc, cui attraverso le relazioni costruivano il tutto
sociale.
Il fine era di arrivare a delle teorie universalmente applicabili.

Le società dell’Africa coloniale venivano viste come realtà immobili, non tanto al loro
interno, sincroniche: fuori dalle relazioni con altre realtà sociali.

o sincronia: considerare periodi limitati nel tempo ignorando i precedenti storici e le mutazioni. Mancanza della
immagine generale. Non si sta parlando di una sincronia interna ma guardano come si articolano queste strutture
volte al mantenimento dell’equilibrio ( anche i conflitti son visti accussì ).
o sistemi chiusi: non solo fuori dal tempo ma anche fuori dallo spazio, ignorare le connessioni esterne. Una cultura
chiusa con i suoi specifici meccanismi e dinamiche di mantenimento
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o Guardare la società dall'alto come un tutto chiuso per mappare le relazioni tra i vari sistemi interni:
parentela, matrimoni, religione, politiche

Egli sono coscienti del fatto che stanno studiano una realtà sotto il dominio europeo, ma si
decide di non dedicarsi troppo a questa realtà perché i contributi sono più interessati nei
problemi antropologi rispetto a quelli amministrativi. L’antroplogia è stata parte anche dei
processi coloniali infatti, egli era un funzionario coloniale.

African Political System

Il processo classificatorio viene annunciato nella prefazione di Brown:


Bisogna ridurre all’ordine prima l’immensità delle diversità delle forme sociali,
attraverso qualche tipo di classificazione.
The immense diversity of forms of human society must first be reduced to order by some sort of classification. By
comparing societies one with another we have to discriminate and define different types.

Per ridurre all’ordine la classificazione ci vorranno molti più studi. Loro iniziano attraverso il
metodo induttivo producendo etnografie per castellare queste realtà

When a number of such types have been adequately defined they in turn can be compared one with another
and a further step in abstraction can be made. ...

For in any social system the political institutions, the economic institutions, the kinship organization, and the
ritual life are intimately related and interdependent.

Se uno deve capire a livello politico deve capire un insieme di altri elementi, specie dove non
esiste un apparato burocratico amministrativo che depersonalizza e stacca la gestione del
politico da altri apparati sociali come la religione ecc, qui sembra che i primitives. Non
dobbiamo pensare che ci sia una sorta di gerarchia, in realtà lo scopo della antropologia
strutturale funzionalista non è costruire un processo di evoluzione dal primitivo al civilizzato,
ma senza ostentare questo discorso e scansarsene

To try to distinguish, as Maine and Morgan2 did, between societies based on kinship (or, more strictly, on
lineage) and societies based on occupation of a common territory or locality, and to regard the former as more
'primitive' than the latter, leads only to confusion (XIV).

La parentela è un modo di gestione del politico all’interno di queste società: la parentela


definisce legami associativi e anche gli strumenti di risoluzione dei conflitti e di accesso alle
risorse, gestione della religione o del mondo soprannaturale e rituali.
In studying political organization, we have to deal with the maintenance or establishment of social order, within a
territorial framework, by the organized exercise of coercive authority through the use, or the possibility of use,
of physical force (XIV).

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Predecessori che classificavano atrevweso una scala evoluzionistica, la evoluzione
politica con la gestione delle risorse. Morgan attraverso lo studio della parentela clsssicifca le
società in base alle loro organizzazioni poltiche attraverso l’uso della parentela e le tecniche
di sostentamento. Loro parlavano di società primitive. Morgan sottolinea il valore del
territorio legato alla parentela
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Studiare il mantenimento dell’ordine sociale nell’ambito di un territorio, che è fondamentale


per definirlo, tenute insieme da una autorità coercitiva attraverso l’uso della forza fisica. Ciò
che vedono negli studi è che da un lato c’è l’imposizione della forza fisica ma in realtà non
funzionano tanto come stato-nazione che impongo l’ordine attraverso le istituzioni, ma questa
coercizione funziona anche e soprattutto attraverso le regole dei valori morali della società.
Ci sono delle teorie che è possibili sanzioni che un individuo potenzialmente potrebbe
incappare che fanno si non trasgredisca.

Social structure is not to be thought of as static, but as a condition of equilibrium that only persists by
being continually renewed, like the chemical-physiological homostasis of a living organism. Events occur
which disturb the equilibrium in some way, and a social reaction follows which tends to restore it. Sometimes a
system may persist relatively unchanged for some length of time after each disturbance the reaction restores it to
very much what it was before. But at other times a disturbance of equilibrium may be such that it and the reaction
which follows result in a modification of the system; a new equilibrium is reached (XXII).

Nb. Bisogna parlare anche di Living organisum: organano vivente con una struttura di relazione come
in un organismo, gli elementi di disturbo fanno si che le altre parti accorrano per reinstaurare questo
equilibrio.

The political organization of a society is that aspect of the total organization which is concerned with the control
and regulation of the use of physical force (XXI).

Introduzione
di Fortes e Pitchard

In attempting to classify human societies, difficulties are met with of a kind that do not exist in other sciences,
such as zoology or chemistry. Two societies or two types may resemble each other in one aspect of the total
social system and differ in another. It is therefore necessary to compare societies with reference to some
particular aspect or part of the whole social system, with reference, for example, to the economic system or the
political system or the kinship system. Thus the present volume presents materials for the comparison of certain
African societies with reference to their political organization alone. [...] The factual material available for a
comparative study of the political institutions of the simpler societies is inadequate both in quantity and quality. [...
]

Una serie di paragrafi vanno ad indicare le varie categorie, legame di parentela, l’economia,
la forza, la parte religiosa
We have not found that the theories of political philosophers have helped us to understand the societies we have
studied and we consider them of little scientific value ... (4).

We speak for all social anthropologistS when we say rhat a scientific study of political institutions must be
inductive and comparative and aim solely at establishing and explaining the uniformities found among them and
their interdependencies with other features of social organization ... (5).

Nb. La realtà è ben più vasta. E questi elementi difficilmente son ritrovandoli sul campo
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È importante:
o tenere presente l'enorme gamma di variazioni e particolarità, che non possono essere
limitate dal determinismo dell'influenza tecnologica e ambientale
o ciò che in realtà mostrano queste classificazioni è la complessità culturale
o le diverse tipologie costruiscono punti lungo un continuum e spesso si sovrappongono
tra loro

( vedere tabella 2.1 )

Vedere sistemi centralizzati

Sistemi non centralizzati

- Senza una élite poltica permanente. Non c’è l’istituzionalizzazione e la


spersonalizzazione della identità politica.
- Il potere è frammentario e temporaneo, disperso tra famiglie, bande, lignaggi e
differenti associazioni
- Gruppi fluidi che si separano e uniscono in base alle necessità e al periodo dell’anno
- Non esistono Monopoli di potere coercitivo o di gestione economica.

Bande

Importanti sono anche le numerosità del gruppo

o 25-150 unità, aggruppate in famiglie nucleari (parentela bilaterale), costruite su


costumi, tradizioni e valori comuni;
o cacciatori-raccoglitori;
o mancanza di una autorità centralizzata;
o organizzazione stagionale. anche se può esserci una divisione del lavoro in base al
sesso e all'età, non vi è una specifica specializzazione del lavoro e delle competenze;
o egualitarie in senso economico e politico, il potere è basato su attributi personali, è
temporaneo;
o esogamia che forma alleanze con altre bande, legami costruiti su relazioni reciproche;
o la gestione del potere è temporanea e basata su attributi personali dell'individuo,
o manca di potere coercitivo.

Tribù

Termine fumoso e che ha perso oggigiorno il significato originario.

"If I had to select one word in the vocabulary of


anthropology as the single most egregious case of
meaninglessness,"[..JI
would have to pass over
'tribe' in favor of 'race.'
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(Lewellen 2003: 26)

Ora si parla di tribù in qualsiasi realtà quotidiana diversa da nostre a, tribale quasi ad etnica
che hanno un significato diverso talvolta anche dispregiativo. Che rischiano di minare il
significato originario. È a metà tra i sistemi centralizzati e non. Ciò che è importante sono il
fatto che numericamente è maggiore rispetto alla banda, e si basa sui lignaggi il potere e i
clan, e su altri tipi di associazionismo: è già molto evidente una

o complessità e poca chiarezza del termine;


o necessario per costruire un ponte tra cacciatori-raccoglitori e sistemi centralizzati;
o sistemi egualitari in cui l'autorità è distribuita tra piccoli gruppi, l'unità della società più grande è costruita su
relazioni individuali e tra gruppi;
o i gruppi si basano su risorse di cibo addomesticato, dunque più popolosi e più sedentari delle bande;
o esiste una sorta di associazionismo pan-tribale che unisce varie comunità
o autosufficienti in unità sociali più vaste;
o l'associazionismo si costruisce sulla parentela (lignaggi, lignaggi segmentari e clan) e su altre realtà di mutuo aiuto
volontario o involontario (classi di età...);
o il potere legato all'ambito rituale, a consigli di villaggio, al benessere e alla
o generosità individuale.

Poi classe si età e sistemi di iniziazione ecc.

Sistemi centralizzati

Autorità e potere in un gruppo e persona specifica

o società in cui il potere e l'autorità risiede in una persona o in un gruppo:


o specializzazione della politica;
o più densamente popolate di bande e tribù;
o stratificate in ranghi o classi;
o anche il reclutamento nelle posizioni politiche può avvenire in base alle
o appartenenze
o ruoli e occupazioni specializzate;
o redistribuzione centralizzata delle risorse;
o disuguaglianze socio-economiche e politiche
o politica burocratizzata e a tempo pieno

Struttura e processo

Anni 50-60 si cambiano i concetti chiave, come la questione dell’individuo rispetto al gruppo
e al campo politico.
Bisogna anche parlare del discorso degli obiettivi, un altro goal del libro di Mark Schwatz
Political Antropology.
Anche il concetto del supporto al potere.

Fron the view point of the sociologi if knowledge, ti is no accident thai thai alterati in of analitical focus fron
structure ti process gas developed durino a period in which the formerly colonial territories of Asia, Africa and
the pacific have been undergoing far-reaching political changes that have culminates in indipendente

Bisogna focalizzarci sul momento storico, le cose cambiano perché dipende anche dalla
storia. La decolonizzazione porta novità politiche e ideologiche e attori che non sono più
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quelli politici ma intellettuali diversi dove questa influenza di realtà è discorso che arrivano
dalle ex colonie cambieranno l’approccio teorico.

Situiamo non in modo esclusivo il luogo e le persone che iniziano a pensare questa svolta a
Manchester al dipartimento di antropologia. Ma anche nel 1937 con la fondazione del
Rhodes-livingstone institute che diventerà il laboratorio della scuola di Manchester. Siamo
sempre in Africa con uno sguardo etnografico. In questo momento una delle svolte più
importanti è una maggiore attenzione al campo, fieldwork. L’idea che sul campo e sul
terreno non sempre è riscontrabile quella organizzazione dove tutte le strutture si incastrano
con la funzione di mantenere l’equilibrio, sarà proprio Wilson tra i primi, facendo un lavoro
di città nella zona delle miniere si renderà conto che quello che cerca di analizzare
incasellando nelle leghe dello struttural-funzionalismo non funziona. Egli vede contraddizioni
e attori che mettono in campo strategie diversificate che non sempre seguono l’ordine come
delle cose e che sono fortemente influenzare dai processi storici ( urbanizzazione che è
fortemente in atto ora, anche in America Latina oltre l’Africa 50-60 ). Nella scuola di
Manchestere e del Rhodes è il luogo in cui inizia a svilupparsi anche la antropologia
urbana: osservare non più realtà specifiche ( chiuse e che fossero le più tradizionali e slegate
dai processi indistirali e di modernizzazione ), qua l’approccio e opposto: città e periferia si
guardano e si una sola network analysis, tra area urbana e rurale.
Due parole chiave: Conflitto e diacronia, processo e sviluppo processuale, che sono visti sia
internamente ma anche verso ì macro processi storici.
Un altra grande differenza di approccio è il concetto di studio di caso: idea di lavorare non
più solo su un unica popolazione chiusa, ma attraverso degli eventi che possono essere
esplicativi e possano spiegare una serie di dinamiche che possono essere in relazione tra più
popolazioni.

"the study of the processes involved in determining and implementing public goals and in the differential achievement and
use of power by the members of the group concerned with these goals" (7).

Non vedere la società come un sistema chiuso


Ce una chiara esigenza di distacco ed allineamento con lo studio di Max Blackman.

Cambiano gli ambiti di analisi: political field

Che cosa signficano queste parole chiave?


Gli autori per loro indicano che cos’è la politica: un processo che è messo in atto da diversi
membri cche deve avere delle conseguenze nella sfera pubblica.
Il politico qui ha degli scopi pubblici

- L’ampiezza delle relazione e delle aree d’azione della politica di sostituiscono e si


sovrappongono continuamente a seconda dei punti di vista e del monento, aree
dinamiche e fluide in cui si mette in atto la competizione e di prendono le decisioni
- Le strutture politiche non sempre riesco sovrappongono con le strutture sociali
- Il coinvolgimento periodico degli individui
- La competizione per il potere

Approccio processuale deve staccarsi dalle norma e delle istizioni ≠ struttural funzionalisti.
Per la scuola di Manchester il conflitto non è solo qualcosa dai votato al mantenimento
dell’equilibrio, ma è qualcosa che differenzia da conflitto competizione e lotta ≠ , conflitto
sovverte completamente l’ordine sociale, mentre a livello superficiale ci possono essere
competizioni che non degenerano.
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L’elemento centrale è proprio il conflitto, bisogna vedere in che modo si mettono gli obiettivi
in campo, e rispetto agli obiettivi non è solo quella di dare importanza a quello dei singoli o
dei gruppi, ma a pensarli di qualcosa come coscienti, strategicamente ottenuti. Qui la scuola
struttural funzionalista non considerava tanto la volontà e l’azione, l’agency dei gruppi ma
basati su leggi inconscie.

Vedrete degli articoli che deranno pervasi da becoming, processo divenire piuttosto che
essere, termini come conflitti, diverse fazioni, lotta e risoluzione dei conflitti

Si parla proprio di political field anziché sistemi chiusi. E questo è l’unità base dell’approccio
processuale che può essere identificato in maniera diversa a seconda degli studiosi e può
attraversare i confini di genere classe di età o etnici, fhe non necessariamente fanno parte
della stessa popolazione e comunità. Queste azioni nel political field vedrà diversi attori che
non condividono stesse norme politiche e o valori, ma possono derivare da mondi diversi.

Che cos’è per loro l’idea di potere?


"Power, in this context, is a symbolic medium whose functioning does not depend primarily upon its intrinsic effectiveness
but upon the expectations that its employment arouses in those who comply with it" (14).
Non si considera il potere nell’ambito familiare ecc ma quello pubblico, e il potere abbisogna
di una serie di azioni che possono essere di supporto o delegittimazione

o dall'equilibrio al cambiamento
o
o competizione per il potere
o dalla visione astorica al contesto temporale
o differenti scale di analisi:
O l'interesse per le attività individuali o gruppi ristretti
o sistemi nazionali
o strategie adattative delle culture tradizionali nei processi incorporativi dello stato-nazione

Quali tipi di supporto posso avere in una determinata sfera pubblica?

- Supporto: "anything that contributes to the formulation and/or implementation of political ends" (Swartz, Turner,
and Tuden1966: 10). Diretto o indiretto( do un des ) Promesse, soddisfare le richieste, la propaganda, elargire
risorse, uso della forza
- Legittimità: "is a tipe of support that derives not from the force or ius threat but from the values..."(Swartz, Turner,
and Tuden1966: 10) dipende dalla cultura politica del gruppo, la condivisione, non sempre ha a che vedere con il
potere realmente messo in campo. C’entra il riconoscimento
- Coercizione

Bisogna tenere in mente l’idea della competizione per il potere tra individui e gruppi che può
dare conflitto in una visione storica processuale con una attenzione alle azioni degli individui
che mettono in campo i loro obiettivi e cercano di raggiungerli.
Gluckman: loro studiano ( scuola di Manchester ), i conflitti non nelle Marlene astratte ma
nei principi e valori discrepanti al cambio delle generazioni, nella evoluzione storica e nella
maturità dell’individuo, bisogna vederlo nel lungo periodo.
Anche il concetto di manipolazione: manipola i percorsi politici l’individuo e le realtà
sociali per I proprio obiettivi, queste credenze sono viste in un processo dinamico giorno
dopo giorno nella vita dell’individuo.
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Max Gluckman, Costum and


Conflict in Africa (1956),
Order and Rebellion in Tribal
Africa (1960)
o il progetto di studio sullo sviluppo della regione
o l'equilibro non è né statico né stabile. Ma si costruisce su un processo dialettico con il conflitto.
o processo e conflitto
o Il concetto di conflitto
o ruolo fondamentale dell'ambito rituale
Gluckman rispetto ai suoi allievi, ti è presente il concetto di equilibrio che certamente va
sovvertito e rinnovato ma è presente, e l’analisi del conflitto e anche abbastanza tesa alla
questione di come si riproduce l’equilibrio. Gluckman era laureato in legge, l’analisi dei
diritti diversi delle società è importante per comprenderne l’assetto sociale e culturale.

Victor Turner, Schism and Continuity in an African Society (1957) The forest of symbols. Aspects of Ndembu ritual (1967)

• Processo e conflitto + individuo: strategie manipolative, decisioni


individuali
Brashes conmentas
• Action theory
Social drama: momenti di crisi verso cui l’uomo passa mettendo in campo la sua azione politica. L’idea di
suicidal drama e di raccontare le crisi individuali come un fatto in realtà collettivo.
Turner lavora con alcune persone

Leach lavorerà con autori e persone eterogenee, mentre turner avrà uno sguardo individuale
sui singoli individui per focalizzarci ulteriormente sui processi di strategie manipolari e per
l’ottenimento degli obiettivi. A volte possono portare anche a conflitti

Edmund Leach, "Political


System of Highland Burma"
(1954)

Lavora ad esempio coi curdi analizzando società complesse cercando di andare oltre e vedere la complessità. Si rende conto
che la norma in realtà esiste, ma poi esiste una realtà pratica che non sempre rispecchia la norma essendo questa
interpretabile e o manipolabile a seconda degli interessi. Ciò di nuovo può portare al conflitto.

o Fuori dall'Africa: verso un'analisi più dinamica, orientata allo studio dei processi.
o Diverse realtà etniche, linguistiche, religiose e politiche in relazione
o Norme e deviazioni
o Oltre i sistemi chiusi

"A Maori shaman cures meningitis through an infusion of mana, an invisible force into the body of his patient. A Cree
Indian chief plans a wedding. A United States president unleashes a bombing of unprece- dented scope on an impoverished
Asian country. A Lugbard sorcerer
invokes ghosts to inflict sickness upon a neighbor. An Aztec priest tears the living heart from a human sacrifice" (Lewellen,
2003:88 )

Queste immagini rappresentano la diversità vedendo come possano individui diversi mettere
in scena diversi gradi di potere

Sorvegliare e punire, Focault

Cambiamento radicale degli studi e punti di vista del concetto di potere in generale. Usa il
metodo storico ovvero lavora sulle fonti.
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Il potere si esercita attraverso una organizzazione reticolare, raggiunge l’essenza degli


individui ricca i loro corpi e si inserisce nelle azioni e nei loro atteggiamenti c nei loro
discorsi, nei loro processo di apprendimento nelle vite quotidiane, un potere dentro il corpo
sociale piuttosto che sopra di esso

Genealogia del diritto penale: racconta l’evolversi dei centri penali che svilupperà anche in
altri lavori. Nella fine 800 inizio 900 nasce una nuova meccanica di potere sui corpi, una
disciplina che non si concentra più sulla terra: il potere che è manifesto attraverso le scene
pubbliche di violenza, volendo riaffermare un ordine e il suo potere assoluto, intorno al 700
Focault sostiene che ci sono dei cambiamenti. Focault ad esempio parla abbastanza di
Beccaria, uno dei primi intellettuali e giuristi dell’epoca che cominciano a questionare quest
gestione delle pene che ha bisogno della performatività, ovvero mostrare pubblicamente
la pena in se attraverso il supplizio del corpo del condannato. Focault racconta come sia
diffuso il fatto che il condannato dovesse ammettere e raccontare la sua colpevolezza. I codici
penali ed europei cambiano, ed egli individua la sparizione dei supplizi, che erano quasi
rituali, costruendo una forma di potere. Assoggettamento che non viene più tramite la
violenza fisica ma attraverso altri tipi di relazioni ed azioni. Eliminando l’esposizione della
violenza non è più necessaria la sofferenza fisica degli individui per esercitare il potere.
Focault sostiene che l’assoggettamento nella società contemporanea di estende su corpi liberi,
privandolo della libertà. Costruzione, privazione e disciplinamento di queste libertà ed
obblighi.

Paul Rabinow: attraverso lo studio di Focault nell’ambito antropologico ( allievo dell’autore


di colui che scrive writing culture, mettendo in discussione l’autorità dell’ antropologo e dei
suoi scritti ed etnografi in relazioni con le persone con cui lavora, gli oggetti di studio ).
Nasce idea di autocritica e analisi del potere non solo più nel senso degli organi statali e
parastatali ma come organi relazionali che si esplicano nel quotidiano e che sono intrinseche
della nostra società. Il potere viene staccato, bisogna capire il potere che si esercita fuori dalle
istituzioni.

Focault, typically, refuses ti answer why ne is interested in politics, he finds this both trivial
and self evident. Instead, he shtift the “why” question ti a “how” question, how am I
interested in politics? -Focault reader

L’esercizio del potere e qualcosa che si produce attraverso relazioni ed azioni.


Bisogna prima di tutto considerare l’idea dei corpi e degli individui.
Come il potere passa attraverso individui assoggettati, piuttosto che essere applicato su di
esso.
Ci sono vari livelli, es il concetto di dominio è più alto rispetto all’assoggettamento, quello
statale e costruito dalle tecniche e discipline che attraversano le istituzioni di cui lo stato si
serve. Il livello centrale è quello che produce dei corpi che sono investiti di questi rapporti di
potere. L’assoggettamento avviene attraverso tecniche e discipline producendo degli
individui e dei corpi che diventano forza lavorativa, utile per produrre. Il corpo
disciplinato che ha incorporato queste tecniche di assoggettamento è produttivo, secondo le
regole stabilite.
Importante è anche l’idea di produttività, il potere non distrugge ma produce; idea tra
individuo e il lavoro.
Intestazione riga 12

Non più potere di vita e di morte, ma un potere che gestisce la vita. Governare significa
strutturare il c allo di azione possibile degli altri. Assoggettare è ciò che giberna il nostro
fare e pensare.

La nostra identità viene data fortemente dal lavoro che svolgiamo. Il potere produce
conoscenza e sapere e tramite questo ( concetto di discorso ) costruisce un modo di pensare
che va bene essere pensato in base al pensiero vigente. Questa costruzione del sapere è legata
in parte all’idea del concetto di disciplina. La disciplina produce norme e sfere di significato
dentro le quali l’individuo deve vivere e assoggettarsi, queste lavorano al dettaglio il corpo,
assoggettate vuol dire ridurre il soggetto alle norme della realtà.

- tecniche per fabbricare individui utili, corpi docili


- Proliferano nello stato libero
- Tecniche per assicurare la regolamentazione delle molteplicità umane
- dolcezza-produzione-profitto
- i poteri sono dunque forme minute ( micropotere ), occulte e persistenti, di
condizionamento sociale, plasmano modi di concepirsi di vivere e di relazionarsi

Disciplina come formula di dominazione istituite attraverso controlli, classificazioni,


organizzazione di spazio e tempo.

Le discipline governato le possibilità di spostamento e condotta, per guidare il modo di


comportarsi all’interno di determinate realtà sociali. Eterotopie: spazi, chiusi, scuole-
fabbriche-università ecc. regolati da una serie di norme, saperi obblighi e privazioni. Tempo
legato alla morale e all’economi “ il tempo contato da Dio e pagato dagli uomini “.

Le discipline non sono istituzioni, ma mere norme


- Ciascuno al suo posto
- È visto ma non vede
- Oggetto di una informazione, mai soggetto di una comunicazione

Il corpo umano entra i. Un ingranaggio di potere che lo fruga, lo disarticola e lo ricompone.


Una anatomia politica che è anche una meccanica del potere, va nascendo

Panopticon, Bentham aveva organizzato questo carcere a struttura circolare, all’esterno


c’erano le celle e al centro la torretta di guardia. Formato in modo per cui le finestre danno
una fuori è una dentro, osservata anche dalla torre di controllo. Tutti i carcerati sono tutti
osservabili e controllabili da parte di uno che sta dentro la torre. Ma la guardia non poteva
essere osservata. I carcerati non sanno quando e se sono osservati. Il Potere che della torre è
spersonalizzato, svincolato dall’individuo. Ciò permette di non usare la forza

( vedere Le parole e le cose ).

- Visione binaria, attuata dai tecnici;


- Anatomia politica, quindi il corpo reso docile
- Regolamentare la vita, i corpi come necessari al lavoro
- Il potere si esercita sui liberi

Potere e conoscenza: la produzione del sapere si esplica in modo decisivo nella produzione di
discorsi prodotti da quei tecnici che detengono il sapere è che diventano dei luoghi di
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produzione articolata di conoscenza. Il discorso è una serie di conoscenze e saperi che


costruiscono una sfera di significato in cui è possibile fare alcune cose e non altre.
Nell’ambito dei singoli discorsi noi ci possiamo comportare in un certo modo, stabilendo
delle regole sociali.

Biopolitica e liberalismo – homo oeconomicus come soggetto biopolitico, governare con


l’economia essa diventa il principio di intelligibilità del reale. L’homo oeconomicus è il
soggetto è il partner essenziale del governoC colui che è governabile perché regolabile. La
nascita della biopolitica e dunque legata alla costituzione di un nuovo ordine economico-
politico trasnazionale.

Crisi della modernità

Come ci ha insegnato Gramsci, un potere che sia capace di inquadrare la società all’interno
di un nuovo progetto storico deve operare egemonicamente, deve necessariamente
intrecciare i modi di pensare i media la cultura la lingua la filosofia l’economia la cultura
popolare e la chiesa – Stuart Hall

Svolta con le teorie filosofiche francesi, che influenzano l’antropoogia statunitense ed


europea.
Una nuova concezione del potere, che viene staccato dalle istituzioni e si concretizza e
mette in atto nelle relazioni quotidiane tra gruppi e individui. Stuart Hall fonda i Cultural
studies, un interprete dei laborò di Gramsci.
Siamo nel postmodernismo, momento in cui stanno finendo ( anni 60-70 ) le lotte di
indipendenza e di decolonizzazione, epoca della Caida dei grandi relatos. Il positivismo
scientifico, l’idea di una scienza vera che costruisce dei racconti e discorsi veritieri si
sbriciola.
Loyotard che parla di verità: fortemente ambiguo e da contestualizzare, che cambia a seconda
dei punti di vista.
Se da un lato, inizia dopo la fine della seconda guerra mondiale il predominio economico
politico e culturale statunitense in contrapposizione al blocco sovietico, ciò produce una serie
di discorsi, tra cui quello dello sviluppo. Quindi da una parte il progresso delle scienze
decade, dall’altro ci sono dei discorsi come quello dello sviluppo impone ancora questa
visione e costruisce una egemonia culturale politica ed economica.

Ciò provoca la crisi della rappresentazione in antropologia:

- Autoritita dell’antropologo nel descrivere le culture e compiere generalizzazioni


- Antropologia e riflessiva cosciente della natura delle costruzioni sociali e culturali in
cui si muove
- Impossibilità della descrizione del reale
- Consapevolezza del potere della conoscenza
- Il potere permane in istituzioni e dinamiche che prima venivano considerate neutrali
- Reinventing antropology; women in field; antropologi and the colonial encounter;
reflection of fieldwork in Morocco; writing culture.

Pubblicati i diari di Malinowski, il Bigmans decadono a partire da lui. Ciò che appare nei
diari, capiamo la difficoltà di stare sul campo, e il fatto che lantropoogi sul campo è un
individuo, con le sue categorie sensazioni ed emozioni e il suo posizionamento, che
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influenza l’osservazione partecipante. Questa pretesa di scientificità e di raccolta di dati


grezzi per elaborarla e costruire etnografie. Serve un necessario distacco ma invece il
coinvolgimento c’è. Rabinow, assieme a Clifford e Marcus ecc, rappresentano questo
momento della crisi della rappresentazione. Golde pone le basi per gli studi di genere per la
antropogia femminista che scombussola.
Scrivere le culture altre, mettendo in discussione l’oggettività etnografica poiché
l’antropologo non è distaccato.
Quanto in realtà queste siano relazioni di potere ( influenza di Focault e Gramsci ecc ), si
mette il focus sulle questioni di potere sul campo che implicano una serie di questioni
ancora più complesse:

- Bisogna considerare gli altri come produttori di signifcato, non parlare per i nativi ma
ascoltare ciò che i nativi hanno da dire, accettando e traducendo l’interpretazione
della loro cultura.
- Si mette in crisi il concetto di verità allora, non pensando più alla raccolta di dati
grezzi sul campo come raccolta di verità nascoste ( inconscie ) non comprese e
interpretare dai nativi ma diventa una etnografia in cui si sente il punto di vista del
nativo, le voci, delle persone con cui lavoriamo
- Ripensamento e critica delle situazioni in cui la antropologia è stata parte dei processi
di imperialismo e colonialismo; costruzioni di stereotipi non veritieri.
- Riflettere sul posizionamento. Considerare che ogni mia interpretazione di altre
culture è sempre una “verità” contingente.

Qui ci sono anche i movimenti femministi che danno un ripensamento da parte delle
antropogiche e non solo nel ruolo della disciplina ( quali sono le dinamiche di potere tra
antropologi e antropologhe in accademia e nei loro prodotti intellettuali ) e su come lo
sguardo della disciplina si è posato sulle relazione di genere. E su quanto le donne anche
quelle delle comunità sono state ascoltate e rappresentate e in che modo lo sono state.

Nel dopoguerra si creano le realtà sovranazionali che spostano le dinamiche di potere dello
stato nazionale a delle realtà che si deterritorializzano.

- Neoliberismi e globalizzazione
- Declino autorità centralizzata stato-nazione, non solo verso il globale ma anche verso
il locale:
- …

Risposte all’ansia globalizzante degli Stati dominanti, è una serie di discorsi di poteri
sovranazionali sono quelli che, come diceva Gramsci sono i subalterni. Egli scrive in
carcere, scrittura frammentata che nasce dall’esperienza politica in quanto dissidente del
regime, il suo pensiero parte in modo molto storico e meno scientifico. Una riflessione storica
partendo dal risorgimento per cercare di capire che cosa è successo dopo, che ha portato alla
instaurazione del regime fascista. Il risorgimento è una rivoluzione mancata, stava diventando
quasi realtà quella necessaria relazione tra intellettuali e masse popolari, i primi come guida
per costruire un percorso di cambiamento. Ma ciò è mancato. L’importante ha potere e
responsabilità.
Che cosa prende la antropologia politica? In Gramsci trova questa presenza costante dei
popoli subalterni della società, che siano interne o esterne, ma che può anche essere vista a
livello globale. La domanda che la antropologia politica costruisce con Gramsci, è il come si
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possa concepire il popolo subalterno come soggetto politico. Come le espressioni sociali e
culturali del popolo possano trasformarsi in una soggettività storica e politica e possano
tradursi in un cambiamento della società.

- Egemonia
- Intellettuale organico
- Subalternò come soggetto politico

Gramsci affronta le scienze sociali come dei modi di osservare l’altro estremamente
distaccato. Si opponeva alla visione laboratoriale. Lo studioso deve apportare un
cambiamento, una emancipazione.

..
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Escobar, ne la costruzione del terzo mondo, da un alto sentiamo Gramsci e dall’altro Focault,
egli spiega che cosa vuol dire la costruzione del discorso sullo sviluppo, egli scrive nel suo
locus, la Colombia. Il suo punto di vista è quello della Colombia indigena. A un certo punto il
lavoro di Escobar svela la costruzione di questa macchina dello sviluppo sia in realtà un
discorso a livello focaultiano. Un mondo e un linguaggio, come i concetti di terzo mondo:
immaginario e azioni che vengono messe in campo. Escobar parla anche delle relazioni di
genere: come la macchina dello sviluppo ( siti internet, video prodotti, costruzione
dell’immaginario dei poveri e dei sottosviluppati ) .. il discorso di genere gli permette di fare
un discorso su quali categorie di genere vengono usati nei progetti di sviluppo ( dictat,
università ecc ) de costruendo le categorie di genere le quali erano entrate con la svolta
femminista, e che avevano informato in maniera critica i percorsi dello sviluppo
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