Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
del passato. Questa teoria non consente lintroduzione di una nozione di specificit e di
variabilit storica, perch il processo di costruzione del soggetto sessuato sempre lo stesso,
dunque in ultima analisi scontato. Se abbiamo bisogno di pensare in termini di costruzione
della soggettivit in contesti storici e sociali, non c modo di specificare tali contesti allinterno
dei termini offerti da Lacan. Manca un modo per concepire la realt sociale in base al genere.
Nellopera delle femministe anglo-americane quella tra uomo e donna viene definita come
ununiversale e autoriproducentesi contrapposizione binaria, fissata una volta per sempre. Si
tratta, dunque, di una nozione astorica. Nellinsistere sulle differenze fisse, le femministe danno
un contributo proprio al tipo di pensiero che vorrebbero contrastare. Pur rivalutando la
categoria del femminile, esse non prendono in considerazione la contrapposizione binaria in
s.
Per Scott, invece, ci occorre un rifiuto della qualit fissa e permanente della contrapposizione
binaria, una storicizzazione e destrutturazione dei termini della differenza sessuale. Dobbiamo
sottoporre continuamente le nostre categorie alla critica. Tale critica dovr applicarsi
analizzando nel contesto il modo in cui agisce ciascuna contrapposizione binaria, ribaltandone
e alterandone la struttura gerarchica, anzich accettarla come naturale, o evidente, e facente
parte della natura delle cose. Si tratta di qualcosa che le femministe fanno da anni; ma ora le
storiche femministe sono in condizione di poter trasformare la loro pratica in teoria e di
sviluppare il genere come categoria analitica.
La definizione di genere dellautrice si compone di due parti e di numerosi sottogruppi. Il fulcro
della definizione si basa su una connessione integrale tra due proposizioni: il genere un
elemento costitutivo delle relazioni sociali fondate sulle differenze percepite tra i sessi, e il
genere un modo primario di indicare i rapporti di potere.
Come elemento costitutivo delle relazioni sociali fondate sulle differenze percepite tra i sessi, il
genere coinvolge quattro elementi correlati:
1) simboli culturalmente accessibili che evocano molteplici rappresentazioni (Eva e Maria), ma
anche miti di luce e oscurit, purificazione e contaminazione, innocenza e corruzione;
2) concetti normativi che offrono interpretazioni dei significati dei simboli e si sforzano di
limitare e contenere le loro potenzialit metaforiche. Tali concetti sono espressi nelle dottrine
religiose, didattiche, scientifiche, legali e politiche, e assumono la forma di una
contrapposizione binaria fissa, che afferma in modo categorico e inequivocabile il significato di
maschile e di femminile. In realt, tali affermazioni normative dipendono dal rifiuto o dalla
repressione di eventualit alternative, e talvolta si verificano aperte contestazioni in proposito.
La posizione che emerge come dominante, tuttavia, dichiarata lunica possibile, e la storia
successiva viene scritta come se quelle posizioni normative fossero il prodotto del consenso
sociale anzich del conflitto (es. gruppi religiosi fondamentalisti che premono per la
restaurazione del ruolo tradizionale della donna, mentre in realt esistono ben pochi
precedenti storici di una sua esistenza incontrastata);
3) idea di politica come riferimento alle istituzioni e alle organizzazioni sociali. Non bisogna
limitare luso di genere al sistema parentale, come hanno fatto gli antropologi, ma occorre
una visione pi ampia, che includa anche il mercato del lavoro, listruzione e il sistema politico;
4) identit soggettiva. La psicoanalisi offre unimportante teoria per la riproduzione di genere,
ma gli storici devono lavorare in modo pi storico, senza accontentarsi della pretesa universale
di questa teoria. Se lidentit di genere, infatti, basata solo e universalmente sulla paura della
castrazione, lo scopo della ricerca storica viene negato. Gli storici sono invece chiamati a
esaminare i modi in cui si costituiscono concretamente le identit sessuali, e a collegare le loro
scoperte a un ventaglio di attivit, organizzazioni sociali e rappresentazioni culturali
storicamente determinate.
La seconda asserzione quella al cui interno si sviluppano le riflessioni teoriche sul genere: il
genere un modo primario di manifestare i rapporti di potere. Per meglio dire: il genere un
terreno fondamentale al cui interno o per mezzo del quale viene elaborato il potere. Esso
sembra essere stato un modo persistente e ricorrente con cui stata possibile la
manifestazione del potere in Occidente, sia nella tradizione giudaico-cristiana sia in quella
islamica. Non la sessualit a ossessionare la societ, ma la societ a ossessionare la
sessualit fisica. Le differenze fisiche legate al sesso sono chiamate in causa continuamente a
proposito dei rapporti sociali e di fenomeni che non hanno niente a che fare con la sessualit
(Maurice Godelier). Quando gli storici indagano sui modi in cui il concetto di genere legittima e
costruisce i rapporti sociali, essi analizzano il carattere di reciprocit che si stabilisce tra genere
e societ, e i modi particolari e contestualmente specifici in cui la politica costruisce il genere e