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TIM INGOLD

Ecologia della Cultura


La ricerca di Ingold si snoda in unottica ecologica, leggendo gli oggetti dindagine come parti di
una rete di interazioni che si articolano, strutturano e influenzano reciprocamente e ricorsivamente.
In primo luogo, gli individui non sono il risultato della trascrizione di un insieme prefissato di
tratti genetici o socioculturali ma sono entit sempre in crescita, la cui configurazione lesito
dellincontro con lambiente in quanto contesto del loro sviluppo. E importante inoltre considerare
lo sviluppo individuale, in quanto lorganismo un nodo in un campo morfogenetico.
Lapproccio naturalista di Ingold permette di abbandonare una concezione deterministica che si
basa sullidea di programma, di informazione precostruita e pre-data, proposta sia per gli organismi
biologici che per gli artefatti, realizzati - secondo questa visione - eseguendo un progetto. La
prospettiva ecologica di Ingold invece un intreccio dinamico di genotipo e fenotipo, design e
artefatto, progetto ed esecuzione, un intreccio dunque che tiene conto degli aspetti di variet,
processualit e contingenza che si rivelano nellontogenesi dellorganismo e nel suo essere situato
nellinterazione sociale e ambientale.
Tre sono gli aspetti principali del pensiero di Ingold:
a) approccio formale, cio per le forme, i pattern.
b) temporalit: entit dinamiche, non statiche.
c) relazionalit: interno ed esterno, soggetto e oggetto co-evolvono.
Le idee di Ingold fanno attrito con quelle delle scienze cognitive, che presuppongono macchine che
elaborano informazioni, immagazzinano e manipolano rappresentazioni simboliche in un linguaggio
del pensiero sulla base di un programma che ne costituisce le regole sintattiche. La psicologia
cognitiva verte sulla teoria della complementarit, che vede luomo come la somma di corpo,
mente e cultura. Ingold invece sottolinea che lindividuo si radica nellambiente attraverso pratiche
locali, in quanto matrici concrete di un insieme di abilit (skills) specifiche, intese come un saper
fare tacito e incorporato. In breve, i sistemi che generano concretamente lattivit esperta non sono
circuitati come in un hardware ma sono assemblati in modo flessibile. Secondo lautore, il genotipo
inteso come uno specifico modello indipendente dal contesto non esiste. Ci significa che le forme
e le capacit degli esseri umani e di altri organismi sono attribuibili, in ultima analisi, non alleredit
genetica ma alle potenzialit generative del sistema evolutivo, cio dellintero sistema di relazioni
costituito dalla presenza dellorganismo, compresi i suoi geni, in un particolare ambiente. Ad ogni
generazione, lapprendista impara per mezzo del suo essere situato nei suoi contesti nei quali gli
viene mostrato cosa fare e a cosa prestare attenzione nellaffrontare certi compiti. Ma nonostante
ci, lui che svilupper in seguito le proprie abilit. Apprendere, in questo senso, ci che Gibson
chiam educazione dellattenzione. Lapprendista non acquisisce cultura, ma si imbarca in un
processo chiamato comprensione nella pratica. La pratica abile non lapplicazione meccanica di
una forza esterna ma comporta la qualit della cura, del giudizio e della destrezza. Loperatore
guarda e sente mentre allopera. Linnovazione e limprovvisazione sono due lati di un processo di
apprendimento che potrebbe riassumersi come una riscoperta guidata.
Prendendo in considerazione gli animali, alcuni esperimenti hanno mostrato che gli uccelli privati
dellopportunit di praticare e dei materiali adatti sono incapaci di costruire nidi adeguati, o
addirittura di costruirne affatto. Le capacit di un uccello tessitore, proprio come quelle di un
cestinaio, si sviluppano attraverso lesplorazione delle possibilit offerte dallambiente. Non
unidea, un design, a generare la forma, bens bens una serie uniforme di movimenti regolari; la
destrezza e la padronanza di questo movimento una funzione delle abilit (skills) che sono
evolutivamente incarnate nel modus operandi del corpo delluccello come delluomo attraverso la
pratica in un certo tipo di ambiente.

La cultura non pu essere considerata super-organica o sovra-biologica. Non un qualcosa di


aggiunto agli individui, bens una misura della differenza tra di loro. Differenza che dipende
appunto dalle relazioni e dallambiente.
Per Ingold corpo e mente non sono cose separate ma modi di descrivere lo stesso processo, cio la
stessa attivit dellorganismo-persona nel suo proprio ambiente.

Biologia: Lamark invent per primo il concetto di biologia, distinguendo tra cose non viventi ed
esseri viventi. La biologia venne definita bottom-up, dal basso verso lalto, comprendendo
lumanit come espressione del pi alto gradino della scala degli esseri viventi.
Con il darwinismo tutti gli esseri viventi hanno due propriet. La prima la loro variet, tale che
nessun individuo identico ad un altro. La seconda che essi possono trasmettere i caratteri che
compongono tale variet attraverso la riproduzione. Queste popolazioni subiranno la selezione
naturale che dar luogo ad una terza propriet, e cio che ognuno eredita un programma, un modello
di sviluppo.
Weismann propose invece la tesi che ogni essere vivente si compone di due parti: il germoplasma e
il somatoplasma. Il germoplasma, la parte ereditaria, contiene tutte le istruzioni necessarie
allassemblaggio dellorganismo, cio del somatoplasma, il quale risponde passivamente alle
istruzioni del primo. Solo il somatoplasma in diretto contatto con lambiente. Oggi le teorie di
Weismann trovano ampi consensi e si parla di genotipo e fenotipo. La dicotomia tra fenotipo e
genotipo, assieme alla negazione categorica della possibilit che il fenotipo possa in qualche modo
influenzare il genotipo, stabiliscono le basi concettuali per la completa separazione di ontogenesi e
filogenesi. In questi termini, studiare lo sviluppo di un organismo (epigenesi) tuttaltra cosa che
non studiare la sua evoluzione.
Goodwin parla di campo morfogenetico definendolo come un dominio spaziale in cui ciascuna
parte in uno stato che determinato dallo stato delle parti vicine, in modo che il tutto ha una
specifica struttura relazionale. Gli esseri viventi possono sia riprodurre che riparare se stessi in caso
di danno o disturbi dallesterno. Poich ciascuna parte inflette (enfolds) il tutto, possibile,
attraverso un movimento inverso di esplicazione e dispiegamento (unfolding), ricostruire il tutto a
partire dalla parte. Per Ingold dunque sia organismo che ambiente emergono da un continuo
processo di sviluppo e i loro domini non sono separati, poich implicata nellorganismo stesso
lintera storia delle sue relazioni ambientali.
Insieme ai geni, chiamati replicatori, vengono trasmessi anche i memi, lunit di base del diffusione
del tratto culturale. Per i biologi moderni, il comportamento il prodotto combinato sia di fattori
innati che ambientali. Ma il comportamento non un effetto semplice di cause endogene ed
esogene, sostiene Ingold, piuttosto si snoda in un processo continuo di sviluppo allinterno di un
campo relazionale il cui risultato la mutua integrazione e la complementarit di persona e
ambiente.

Prospettiva dellabitare: il mondo diventa contesto ricco di significato per il suo essere abitato, e
non per il suo essere costruito secondo linee di un disegno formale.
Dawkins conia il termine genotipo esteso per riferirsi agli effetti genetici che vanno oltre il corpo
dellorganismo e, ad esempio, la tana del castoro fa parte del genotipo esteso del castoro. Ma c
differenza tra la costruzione del castoro e quella umana? Ingold critica lidea che esista una qualche
soglia essenziale tra un regno della natura (con gli animali che costruiscono abitazione e artefatti
in base a programmi genetici ereditati) e un regno della cultura (nel quale starebbero invece gli
esseri umani, che costruiscono opere architettoniche in base a progetti mentali influenzati dalle
proprie culture).
Kroeber si chiede come si possa convertire un castoro in un operaio o in un ingegnere. Affermava
che gli esseri umani, invece, attraverso la pratica, lesempio e una buona dose di ingegnosit, oltre
alla loro abilit di trasmettere il know-how cos acquisito di generazione in generazione e di
preservarlo in memoria a lungo termine, hanno imparato tantissimi mestieri. Tuttavia, la prospettiva
dellabitare dice che le persone non importano le loro idee, progetti o rappresentazioni mentali nel
mondo, poich proprio quel mondo la patria dei loro pensieri. Solo in quanto essi abitano gi nel
mondo, possono pensare i pensieri che pensano.
Ingold nomina anche gli utensili. Di norma si dice che gli strumenti vengono costruiti laddove ce ne
si fa unimmagine prima della loro esecuzione materiale, vale a dire un design mentale. Ma non ci
si pu limitare ad una progettazione conscia, in quanto una pietra piatta pu fungere da martello
contro un chiodo, senza che la pietra venga alterata in alcun modo. Questo tipo di situazioni prende
il nome di cooptazione.
Allo stesso modo, la selezione naturale pu funzionare solo su uno stock di materiali gi a
disposizione. Per cui, cambiando le condizioni ambientali, le strutture che sono venute adattandosi a
un certo tipo di funzione vengono cooptate per funzioni completamente diverse, per le quali tornano
buone. Come le piume degli uccelli con le loro propriet aerodinamiche, derivate dal pelo che
originariamente serviva allisolamento termico. Questo processo prende il nome di exaptation
(exattamento).
Ritornando allidea di design, prendendo in considerazione il disegno della conchiglia di una
lumaca, si pu dire che non vi alcun disegno. La sua forma emerge attraverso un processo di
crescita allinterno di ci che tecnicamente noto come il campo morfogenetico cio il sistema
totale di relazioni che stabilito in virt della presenza dellorganismo che si sviluppa nel suo
ambiente Il ruolo dei geni nel processo morfogenetico non quello di specificare la forma, ma di
stabilire i parametri, come il senso e langolo della spirale. La crescita, negli organismi come negli
artefatti, pu essere definita autopoiesi.

La parola tecnologia composta di due parole greche, tekhne, che significa tipo di arte o abilit, e
logos, che fa riferimento ad un quadro di principi razionali.
La tecnologia lapplicazione dei meccanismi naturali, scoperti attraverso il ragionamento
scientifico, ai fini della produzione di artefatti.

Tecnologia e societ: Nella storia dellantropologia si trovano due modi distinti di comprendere la
relazione tra tecnologia e societ: il determinismo tecnologico e il possibilismo tecnologico. Il
primo sostiene che le forme istituzionali della societ sono dettate dalle richieste del funzionamento
di un sistema tecnologico, per cui il mutamento sociale a sua volta dettato e istigato, anzi
dipendente dal mutamento tecnologico. Il possibilismo tecnologico, sostiene che la tecnologia non
esercita alcuna influenza sulle forme di societ, se non per il fatto di porre limiti esteriori allo spazio
dazione umano. Allinterno di questi limiti, societ e cultura seguono il proprio corso storico,
indipendentemente dalla natura e dalla complessit del sistema tecnologico. Per Ingold non si
possono separare le nozioni di societ e tecnologia, in quanto le relazioni di tipo tecnico sono
imbricate in relazioni sociali, e possono essere comprese solo come un aspetto della socialit
umana. Lessere umano non due cose ma una, non un individuo e una persona, ma un
organismo. Come la persona una aspetto dellorganismo, cos la vita sociale un aspetto della vita
organica in generale, dunque si pu dire abbia una base biologica.

Tecnologia e linguaggio: Ci sono due modi per formulare il nesso tra tecnologia e linguaggio:
Il primo suggerisce che sia il linguaggio che la tecnologia si basano su un substrato cognitivo
fondamentale.
Il secondo ipotizza che sia linguaggio che tecnologia si siano evoluti sotto lo stesso tipo di pressione
selettiva.
(Ingold comunque non daccordo con nessuno dei due approcci)
Studi di neuropsicologia hanno mostrato come i meccanismi neurali impegnati sia nella produzione
linguistica che nelle operazioni manuali abili sono localizzabili nello stesso emisfero dominante del
cervello, il che suggerisce una connessione tra il linguaggio e la preferenza per luso della mano
destra. Inoltre i danni al cervello che interferiscono con la capacit del paziente di emettere una
produzione linguistica coerente sembrano anche menomare la sua capacit di eseguire sequenze
ordinate di azioni. Questo tipo di pazienti pu produrre e capire singole parole ma non riesce a
organizzarle in una frase; viceversa essi riescono a effettuare ciascuna singola azione perfettamente,
ma non riescono a organizzarle in una operazione tecnica completa.

Misurare la complessit tecnologica: Uno dei primi tentativi stato fatto da Oswalt, che defin la
complessit di un utensile dal numero di unit tecniche che lo costituiscono. Ununit tecnica
una parte fisicamente distinta che contribuisce in modo distinto e specifico allintera operazione
tecnica. Per Ingold misurazioni di questo tipo sono fuorvianti. Per valutare la raffinatezza tecnica
non bisogna concentrarsi sullosservazione degli utensili, bens sulla conoscenza. Gli utensili non
hanno alcuna utilit se non si sa come usarli.

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