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UNIVERSITA DEGLI STUDI DEL MOLISE

FACOLT DI SCIENZE UMANE E SOCIALI

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA A.A.2011/2012

LABORATORIO DI METODOLOGIA E TECNICA DEL GIOCO E DELLANIMAZIONE

Studentessa: Michela Calabrese Matr. 135391

Professore: Filippo Bruni

INDICE 1.INTRODUZIONE
IL VALORE DEL GIOCO NELLA SCUOLA DELLINFANZIA EDUCARE ATTRAVERSO IL GIOCO IL GIOCO pag.3 pag.3 pag.4 pag.5

2.PROGETTO : Il mio corpo e le sue percezioni


UNITA DI APPRENDIMENTO GIOCHI

pag.6 pag.7 pag.8 pag.10

3.ANALISI DEL VIDEOGIOCO

1.INTRODUZIONE

IL VALORE DEL GIOCO NELLA SCUOLA DELLINFANZIA Nella scuola dellinfanzia tutte le attivit proposte devono essere esperienze globali e spontanee di tipo ludico.In particolare la metodologia della scuola dell'infanzia riconosce come suoi connotati essenziali: La valorizzazione del gioco. Il gioco costituisce, in questa et, una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazioni. Esso, infatti, favorisce rapporti attivi e creativi sul terreno sia cognitivo che relazionale, consente al bambino di trasformare la realt secondo le sue esigenze interiori, di realizzare le sue potenzialit e di rivelarsi a se stesso e agli altri in una molteplicit di aspetti, di desideri e di funzioni. L'insegnante, evitando facili improvvisazioni, invia al bambino, attraverso la ricchezza e la variet delle offerte e delle proposte di gioco, una vasta gamma di messaggi e di stimolazioni, utile alla strutturazione ludiforme dell'attivit didattica nei diversi campi di esperienza. Losservazione, la progettazione, la verifica. Per valutare le esigenze dei bambini, e riequilibrare via via le proposte educative. La documentazione. Per offrire ai bambini lopportunit di rendersi conto delle proprie conquiste. L'esplorazione e la ricerca. Le esperienze promosse nella scuola dovranno inserire la originaria curiosit del bambino in un positivo clima di esplorazione e di ricerca, nel quale si attivino confrontando situazioni, ponendo problemi, costruendo ipotesi, elaborando e confrontando schemi di spiegazione -

adeguate strategie di pensiero. L'insegnante, attraverso una regia equilibrata ed attenta, capace anche di interpretare e valorizzare i cosiddetti errori, guider il bambino a prendere coscienza di s e delle proprie risorse, ad adattarsi creativamente alla realt ed a conoscerla, controllarla e modificarla per iniziare a costruire, cos, la propria storia personale all'interno del contesto in cui vive. E' comunque essenziale evitare l'artificiosit ed il didatticismo ed attribuire invece il pi ampio rilievo al fare ed alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali e l'ambiente sociale e culturale, valorizzando le proposte e le iniziative del bambino. La vita di relazione. Il ricorso a varie modalit di relazione (nella coppia, nel piccolo gruppo, nel gruppo pi allargato, con o senza l'intervento dell'insegnante) favorisce gli scambi e rende possibile una interazione che facilita la risoluzione dei problemi, il gioco simbolico e lo svolgimento di attivit complesse, spinge alla problematizzazione, sollecita a dare e ricevere spiegazioni.

EDUCARE ATTRAVERSO IL GIOCO Il gioco anzitutto unattivit spontanea, per questo un obiettivo primario delleducazione garantire al bambino la possibilit di giocare in piena spontaneit. Ci non toglie che gli educatori possano anche stimolare il gioco proponendone varie forme. Infatti, soprattutto nella scuola dellinfanzia gli educatori devono offrire ai bambini occasioni di gioco e materiale con cui giocare. Le potenzialit positive del gioco come percorso di apprendimento vengono sfruttate nel corso di tutta la scuola di base, in quanto attraverso di esso si possono acquisire in modo creativo e piacevole conoscenze, competenze e significati. Quindi possiede una forte valenza didattica, tanto da rappresentare una forma privilegiata per lapprendimento.

IL GIOCO:

un potente mediatore per attivare apprendimento in ogni periodo della vita, esso stimola la formazione della personalit, prepara ad assimilare regole e migliora lintegrazione sociale. oltre ad essere ambito di sviluppo della creativit, migliora il processo di apprendimento, anzi, spesso sinonimo di apprendimento, perch comporta lattivazione dei piani motorio, emotivo, intellettuale, relazionale e sociale.

permette di apprendere e di perfezionare capacit quali la fantasia, la discriminazione tra realt e fantasia, il confronto, la comunicazione spontanea, limitazione e lo scambio di ruoli. I giochi, sia intellettuali che motori individuali o di gruppo, contribuiscono alla formazione cognitiva e attivano levoluzione affettiva ed umana del fanciullo, cos possono essere utilizzati come strumento per motivare apprendimenti formativi nel bambino. fondamentale nella strutturazione della personalit, specialmente di quella in et evolutiva. Nellinfanzia permette lacquisizione delle regole della vita sociale. Attraverso il gioco possibile comprendere sia le basi delle forme di apprendimento, sia il livello di crescita del bambino. Un bambino, mentre gioca, manifesta meglio il suo mondo interiore di quanto potrebbe fare verbalmente, nello stesso tempo egli mette in evidenza, attraverso lattivit ludica, la sua esigenza di comunicare e di socializzare con gli adulti. un importante supporto motivazionale che linsegnante deve tenere in considerazione.

2.PROGETTO:IL MIO CORPO E LE SUE PERCEZIONI


Il progetto nasce dallesigenza di promuovere, come apprendimento articolato e unitario , un percorso di conoscenza del proprio corpo in tutte le sue dimensioni.

RELAZIONALE
IL CORPO nella sua dimensione

COMUNICATIVA

MOTORIA

COGNITIVA

Il gioco rappresenta la metodologia privilegiata , nello specifico nelle varie attivit proposte partendo dal linguaggio e dallesperienza quotidiana si educano i bambini a lavorare sulle sensazioni in modo tale che essi possano maturare le capacit percettive relative al proprio corpo. Si stimolano i bambini a stabilire molti contatti con materiali che li circondano affinch la libera esplorazione degli oggetti faccia prendere loro coscienza delle diverse sensazioni percettive. Molta importanza viene data ai cinque sensi, i quali ci permettono di percepire il mondo ed interagire con esso. I sistemi sensoriali agiscono in due diverse direzioni: 1. ci mettono in grado di decodificare le informazioni provenienti dallesterno 2. ci forniscono gli strumenti per costruire le esperienze con la mente

UNITA DI APPRENDIMENTO Titolo: Il mio corpo e le sue percezioni Destinatari: bambini della scuola dellinfanzia di 5 anni Campi di esperienza: Il s e laltro; Il corpo in movimento Tempi: Un mese Spazi: Sezione Traguardi per lo sviluppo delle competenze: Esercita le potenzialit sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo; Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attivit; Gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini Obiettivi di apprendimento: Partecipare ai giochi rispettando le regole; Muoversi nellambiente esprimendosi in base ai suoni, colori e indicazioni verbali; Saper usare i cinque sensi differenziandoli; Condividere spazi e materiali; Sviluppare e consolidare la capacit di discriminazione sensoriale e percettiva per contribuire allo sviluppo dellattenzione e della memoria; Toccare, guardare, ascoltare, odorare, assaggiare proprie sensazioni qualcosa e riportare le

Metodologia: Ludica, sperimentazione di materiale in modo creativo

Valutazione: Tiene conto dellevoluzione degli alunni(della situazione di partenza, dellimpegno e del grado di preparazione raggiunta) quindi verr effettuata alla fine del percorso, in seguito ad attente osservazioni da parte dellinsegnante. Nello specifico linsegnante valuter se il bambino: esplora loggetto dal punto di vista sensoriale richiesto; discrimina e memorizza stimoli di ordine percettivo; individua gli organi di senso sul proprio corpo e li sa denominare; conosce luso e la funzione degli organi di senso.

GIOCHI Ho suddiviso i giochi in cinque fasi(una fase per ogni senso) 1.La prima fase del percorso operativo sui sensi riguarda il tatto. IL GIOCO DEL TOCCAPIEDE Le parti del corpo che il bambino privilegia per le sue prime esperienze tattili sono le mani e la bocca. Il compito dellinsegnante quello di guidare il bambino alla scoperta delle sensazioni tattili diffuse sullintera superficie corporea. Prepariamo un percorso speciale servendoci di materiali vari: ceci, lenticchie, pasta di vario formato, foglie secche, farina e cos via. Invitiamo i bambini a eseguire, a turno e lentamente, il percorso a piedi nudi; poi rivolgendo domande mirate, aiutiamoli a descrivere le sensazioni ricevute da ogni tipo di materiale calpestato. Facciamo ripetere il percorso pi volte in modo da trovare tante maniere diverse per esprimersi. 2.La seconda fase del percorso operativo sui sensi riguarda la vista. MEMORIZZA Disegniamo sulla lavagna un paesaggio con vari elementi: ad esempio un prato con i fiori e alberi e un bambino che gioca con la palla. Prepariamo a parte delle tessere su cui riproduciamo i singoli elementi, aggiungendo anche oggetti non presenti nel disegno sulla lavagna. Invitiamo i bambini a osservare attentamente limmagine rappresentata; dopo un po cancelliamo tutto e mostriamo di volta in volta le singole tessere. I bambini devono ricordare ed indovinare se loggetto da noi mostrato era presente nel disegno cancellato.

3. La terza fase del percorso operativo sui sensi riguarda ludito.

FORTE-PIANO Per focalizzare lattenzione sullintensit del suono proponiamo una serie di esperienze da vivere con il corpo e con la voce: battere le mani sul tavolo prima pianissimo, poi forte, poi fortissimo e viceversa; chiamare un compagno a voce altissima e poi pianissimo; cantare canzoni con intensit vocali diverse.

4.Lultima fase del percorso operativo riguarda il gusto e lolfatto.

IL MERCATO DEGLI ODORI E DEI SAPORI Organizziamo esperienze di assaggio di vari cibi stimolando i bambini a esprimere attraverso il linguaggio verbale, grafico e mimico le proprie preferenze in fatto di gusti. Prima di passare agli assaggi prepariamo due diversi tipi di faccine per ogni bambino: 1.SORRIDENTE(per un cibo gradevole)

2.TRISTE(per un cibo che non incontra i nostri gusti) Ogni bambino , dopo aver assaggiato qualcosa, sceglie una faccina da mettere in base alle sue preferenze vicino allalimento. Alla fine del gioco, contando il numero delle faccine, scopriamo quale cibo piaciuto molto e quale non piaciuto.

3.ANALISI DEL VIDEOGIOCO

Il gioco che ho deciso di analizzare SNAKE CLASSIC, un gioco di abilit. Il gioco consiste nel guidare il serpente verso le biglie colorate, facendo attenzione a non toccare il muro o il serpente stesso, cercando di superare tutti e 50 i livelli. SCHEDA 1 Prova a ricostruire ci che avvenuto nella tua mente mentre giocavi. Ci sono differenze tra le prime partite e le successive? Quali? Durante le prime partite ho cercato di capire come funzionava il gioco e in generale non ho avuto difficolt nelleseguire i primi livelli, invece ho riscontrato ostacoli nelleseguire i livelli pi alti dove aumentata la velocit e il numero di biglie da mangiare. Durante le partite successive la situazione migliorata in quanto sono riuscita a volte a superare anche i livelli pi impegnativi.

SCHEDA 2 Pensi di: Non aver seguito una procedura precisa? Aver utilizzato una strategia che gi utilizzato per altre attivit? Esserti fatto trasportare dal tuo istinto? Aver analizzato ogni situazione? E aver scelto di volta in volta lazione migliore? Di aver cercato una regola generale? Altro? Nello svolgimento del gioco, ho agito soprattutto in base al mio istinto

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SCHEDA 3

Che cosa ti piaciuto del gioco e che cosa invece non ha colpito il tuo interesse? Laspetto che mi piaciuto del gioco costituito dal fatto che durante le partite tutto si svolge velocemente e il giocatore non ha il tempo di pensare ad altro in quanto coinvolto nello svolgimento del gioco. Laspetto che non ha colpito il mio interesse costituito dal fatto che nei vari livelli le finalit sono sempre le stesse(bisogna essere solo pi veloci nelleseguire le azioni), quindi dopo tante partire il gioco comincia a diventare noioso. Mentre giocavi hai incontrato dei punti difficolt/incertezze/dubbio? Se s, quali/quando/perch? o momenti di

Mentre giocavo ho avuto momenti di difficolt nelleseguire i livelli superiori dove aumentata la velocit e il numero di biglie da mangiare. Ti sei posto delle domande mentre giocavi? Se s quali? No, in quanto come ho gi detto in precedenza tutto si svolge velocemente. Che cosa avresti potuto fare diversamente/meglio? Avrei potuto, in alcune situazioni, non farmi prendere dalla fretta evitando in questo modo errori.

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SCHEDA 4 Secondo te quali funzioni mentali hai soprattutto impiegato nellattivit? Attenzione Memoria Fantasia Ragionamento Decisione Altro Ho impiegato soprattutto lattenzione, memoria e decisione.

SCHEDA 5 Ti sembra di poter individuare delle regole generali o dei principi utili per svolgere questo tipo di gioco? Si, secondo me fondamentale eseguire il gioco senza farsi prendere dalla fretta e nello stesso tempo bisogna essere veloci nelleseguire le azioni. Molto importante lesercizio, quindi pi partite si giocano e pi si acquistano le capacit necessarie a superare i vari livelli. Quale delle capacit che sono utili per questo gioco pensi servano anche per altre attivit scolastiche che svolgi abitualmente? Perch? Anche nelle attivit scolastiche bisogna(come per questo gioco): essere attenti nello svolgimento delle varie attivit al fine di ottenere risultati migliori; saper cogliere e utilizzare nel modo migliore i vari stimoli provenienti dallambiente; saper individuare con decisione, le strategie adatte a superare gli ostacoli che si possono incontrare nelle attivit scolastiche.
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