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Antropologia culturale 30-03-2021

Ernesto de martino uno dei masssimi esponenti dell’atopologia italiana

Di formazione idealistica e poi fa tutto un ‘altro percorso di rottura. La scelta di de martino è una scelta
particolare,poiché quando lo sguardo lo sguardo delìantropoloo si è orientato anche verso il mondo
contadino,lui ha applicato delle categoire rivoluzionare, inquesto senso va colto il peso e l’importanza
dell’etnocentrismo critico e umanesimo etnografico. La questione rguarda quindi i due termini osservatore
e osservato. Ernesto non continua a produrre un distanziamenot concreto tra antropolo e suo oggetto di
studio , anche quando le questione assumno una forma critica nei conftoni del mondo occidentale. De
martino non va a trovare i primitivi e selvaggi nel 345 mondo ma , individua il mondo delle sue ricerche
nell’italia meridionale , le sue ricerce sono dedicate alla magia , rituali,piamto funebre (= crisi della
presenza, modo di esserci nel mondo . seguono un itinerario di matrice culturale , separazione tra i due
mondi morti e vivi . la magia è un modo di proteggersi nel e dal mondo ch viene adottato da tutti .tutti
adottano atteggiamenti di questione magica .

(Eduardo de filippo, maestro ma lei è supersistizioso ? No no porta male )

Altroambit indicato da de martino è quello del tarantismo, il morso del ragno(simbolico),tutto il piano deve
essere ridotto al piano culturale. Quest’autore ha avuto la forza morale di mettre in dicussione il proprio
patrimonio. In questo senso va vista l’analisi critica del mondo occidentale, siluppata all’interno del mondo
contadino che viveva di miseria materiale,ma che aveva una dimensione culturale che doveva essere messa
a confronto.

Senso di colpa= punto di partenza dal quale bisona orientarsi per guardare il mondo degli altri.

Etnocentrismo critico= si rivolge alla critica,ideaismo crociamo,kant ecc.. mondo ben definito sul piano del

La società occidentale ha un primato, cioè è il primato che impone il dovere del confronto , di mettere sullo
stesso piano il mondo occidentale e ilmondo terzo.l’enocentrismo è inevitbile perhè el primo impatto
sboccia e spunt in maniera inevitabile . ogni qual volta avvertiamo la messa in dicussione dell’equilibio
raggiunto mettiamo in discussione

Etnocentrismo è una reazione istintiva, noi guardiamo l’altro ma dobbiamo avere la forza di mettere in
discussione le nostre categorie, quindi la tenzione etico ( obiettivo da raggiungere attraverso un
comportamento concreto ) epistemologica ( tensione scietifica) quindi de martino tiene conto della
dimensione morale e scientifica , necessità di mettere in discussion la propria cultura attraverso il
conftonto con l’altro.

L’umanesimo etnografico è sostanzialmnteincontro tra uomini. I eni che ciscuno produce sono beni che
fanno riferimento alla dimensione umana della collettività. Quindi il tenttivo è un tentativo articolato .

Il primato non va confuso con la volontà di esercitare un dominio nei confronti degli altri ma va inteso come
sfrozo universale per trasformare la realtà , in questo sforzo di trasformazione l’occidente deve farsi carico.
L’occidente ha il primato grazie alle produziniculturale. La morale ecc.. quindi l’occident deve imporre a
livello ecumenico un percorso e un processo di trasformazione. Mentre l’etnocentrismo in qualche modo
sostiene il noi ome ilparadigm per giudicare gli altri , l’umanesimso parte dall’altro per richiamre il noi,
volonta di non sottrarsi al confronto , un confronto che impone anche la dimensione etica el confronto , in
questo senso l’antropologo avverte un dovere e una responsabilità diffeerenti dalla responsabilitò che
avvertono gli altri .

Etnografia e atropologia.
Ancora oggi si usa un’attribuzione di significato diversa.

L’tnograia riguarda ladimensine descrtittiva . raccolta dei dati

Antropologia = visione del dati .

Gli ntropologi evoluzonisti hanno fondato la loro professione su questa distinzione, hanno usto materiali
racccolti per le differenti finalità. Li hanno sato per fare discorsi di matrice antropologica per fare dei
confronti , dati considerat espliciti di per se , non potevanoessere messi in discussione , era uello e basta,
c’era questa scissione perché l’obiettivo era legto alla necessità di applicare i metodi dele scienze naturali
alle scienza umane, si riteneva che il dato nelle scienze naturali era un dato macroscopicamnte evidente ,
non poteva essere frainteso , quidni non c’era una differenza sostanziale ma una gradualià , erano cioè
gradi differnti una era di più ( scienza della natura, e l’ltra era la scienza della cultura, si partiva dal
presupposto che lescienze umane innon sbagliavano mai , questa cosa doveva essere applicata anchee alle
scienze sociali per analogia, per somiglianza,perè i ue ambiti erano ambiti assolutamente riconoscibili , così
come rrano evidenti la dimensione scientifica dell antra e della cultura

Quindi ci sono due poli , antropologia e etnografia , c’era una separazione e netta tra dato e teoria,
considerati autonomi .

Collegamento tra raccolta e riflessione critic : raccolgo i dati e poi metto in pratica, ma in realtà non è così

Il dato quando si raccolie dipende dall’osservatore, dipende da chi lo guarda .

Atropologo armchair = seduto a tsvolino,credeva di poter giudicare stando seduto .

Quando si parla di modelli di ricerca dobbiamo fare riferimento al lavoro di Malinowscki = polacco
naturalizzato in bretagna. ( avviene dopo,uand scoppia la 1 guerra mondiale,viene sollecitato a rientrare,
ma come suddito dell’ier austro ungarico,dovrevve combatere contro gli inglesi, s e invece non va in
polonia, deve combattere nel

Boas . grande critico dell’antropologo armchiar , sosteneva la necessità di raccogliere i materiali sul campo.

Malinowski, arriva all’etropian nel 1925, fa un anno di ricerca sul campo. E po vi sono altri priodi successivi ,
vi è nel posto per quasi anni, quel suo modello diventa una sorta di archetipo, da lui in poi, chi voleva fare
l’antropologo doveveva essere disponibile a fare un viaggio nel luogo da analizzare , e per un certo tempo,
vinee rappresentato com il fondatore mitico di una nuova disciplina

Nei ventaani successvi alla ubblicazione della monografia ,lui è uno degli antroplogi più famosi del mondo.

tutto quello che dirà e scriverà dopo la ricerca, sarà legato a quel periodo di ricerca e basta .

secondo m l’antropologo innanzitutto deve conoscere i prinipi della moderna riscerca scientifica, quindi è
uno che deve aver studiato antropologi all’univrstà, cmbatto il dilettantismo, deve essere scientificamente
formato, deve vivere tra le prsone, deve conoscere personalmente il campo di ricerc, deve essere uno
specialista in grado di applicare metodi scientiic ad oc, una figura che ha quindi un peso notevolissimo.

L’osservazione partecipnte:

le informazioni non sono leggibili mediatmente

antropologo come un camaleonte . ad un certo punto la sua presenza non crea più problemi,

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