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INTERROGAZIONE FILOSOFIA

L’età classica nasce intono al 479-323 a.C. quando nasce l’età periclea con il governo
di Pericle il quale effettuò la mistoforia cioè la distribuzione delle cariche pubbliche,
il theorikòn cioè per prendere parte agli spettacoli teatrali, il valore del cittadino
doveva essere reso consapevole del suo ruolo e diverse opere pubbliche come le
lunghe mura, il Partenone, e la ristrutturazione dell’acropoli. Con Pericle nasce la
democrazia dove si accedeva per sorteggio alle cariche politiche. La sofistica è una
corrente di pensiero che ha come oggetto di riflessione l’uomo. Si occupa delle idee,
della morale di tutte le popolazioni del mondo greco. È tutto ciò che riguarda
l’umanesimo in senso lato cosicché l’imperialismo di Pericle aveva creato una
mescolanza di etnie, di varie popolazioni del mondo greco una sorta di scambio di
idee. L’insieme di queste tendenze favoriscono la PAIDEA (oggetto di riflessione
della sofistica) cioè l’educazione. Non più discorsi sull’antologia, sull’essere ma il
concetto di Paidea.
PROTAGORA non è atenese ma nasce ad Abdera in Tracia al nord est della
macedonia. Arriva ad Atene da Abdera ed ha un limitato accesso alla cittadinanza,
scrive delle opere cioè i ragionamenti demolitori e le antilogie (la parola antilogia ci
fa pensare a due tesi, due discorsi contrapposti ad esempio tesi ed antitesi)
Protagora è ricordato per un’idea cioè che l’uomo è la misura di tutte le cose e il
metro di giudizio di tutta la realtà in latino homomensura citato anche nei
ragionamenti demolitori. Protagora ha un pensiero opposto a Parmenide perché
Parmenide partiva dall’essere che era il centro della realtà e quindi l’uomo si deve
adeguare all’essere mentre per protagora è l’uomo che da significato all’essere.
L’uomo deve essere inteso come:
1. Soggetto, individuo singolo è da ciò ricaviamo che la realtà in maniera
individuale, relativa
2. Soggetto come comunità ad esempio la polis è una comunità di individui-
valori, costumi ed usanze della comunità
Con la sofistica si introducono dei nuovi concetti
1) Umanismo (uomo al centro del mondo con i suoi valori)
2) Fenomenismo (dal greco Phaenomenon = ciò che appare, ciò che appare è
qualche cosa che appartiene al non essere, l’apparenza e il divenire, il
movimento non esiste)
3) Relativismo (i valori, le idee alla cultura greca)
Del = Presso i macedoni si ritiene bello che le fanciulle prima di sposarsi
abbino e si congiungono con un uomo e dopo le nozze è brutto, presso i greci
è brutta sia una che l’altra, presso i traci il tatuaggio delle fanciulle è un
ornamento, presso gli altri popoli i tatuaggi sono le pene per i colpevoli…]
Questa citazione ci fa capire come cambiano i valori da civiltà in civiltà
Per i greci i valori erano eterni e non mutavano venendo trasmessi dai cantori
attraverso i miti. I tre punti precedenti urtano l’età arcaica.
Nell’età classica c’è la tendenza a rompere con le radici dell’epoca arcaica.
Il logos perde la capacità della ricerca della verità perché il concetto non è il
logos ma sono le civiltà. Per Protagora è troppo breve la vita per concederci il
lusso di investigare su qualcosa di non concreto e del quale non si abbia una
ricaduta pratica immediata.

GORGIA non fa che negare il principio parmenideo dell’essere scrivendo un’opera


sul Non essere. Le tesi di Gorgia sono:
1. Nulla esiste (tesi principale)
2. Se anche qualcosa esiste non sarebbe conoscibile
3. Se anche fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile

Ipotizziamo che qualcosa esita, per assurdo poniamo che c’è qualcosa, l’essere di
Parmenide per poi dimostrare vari paradossi. Se qualcosa esiste o è o non è o è e
non è insieme.
Secondo il principio di non contraddizione qualcosa può e non può essere
infatti Parmenide imposta il non essere. Partendo dalla prima tesi cioè che
il non essere non è e se il non essere non è esso dovrebbe essere o eterno
o generato o generato ed eterno.
Se l’essere è terno non ha un principio perché l’eternità non ha né un
principio né una fine ma se non ha un principio è infinito (un limite
all’illimitato Pitagora) e se è infinito non è in alcun luogo e quindi se non
esistono luoghi non esiste. Ipotizziamo che l’essere sia generato non
dall’essere stesso sennò sarebbe eterno e neanche dal non essere perché il
non essere non è e quindi la conclusione è che l’essere non esiste. E non
esistendo né l’essere né il non essere non può esistere una combinazione
di esseri. Lui non vuole negare l’essere ma vuole negare la pensabilità
logica ed ontologica dell’essere. La mente umana non può immaginarlo.
Abbagnano storico della filosofia dice:
Quando Gorgia sostiene e che nulla esiste non vuol dire far sparire con
una sorta di gioco di prestigio filosofico la realtà testimoniata dai nostri
tempi, il non essere ad esempio è il divenire bensì negare una
concettualizzazione filosofica della realtà. L’ontologia non è una scienza. La
seconda tesi di Gorgia dice che se anche l’essere fosse non sarebbe
conoscibile dice questo perché il pensiero non rispecchia la realtà Il
pensiero non è una fotografia della realtà perché per Gorgia il pensiero
non può non concepire l’essere. Equazione eleatica pensiero e essere per
Parmenide per gorgia non così. Terza tesi dice che se anche l’essere fosse
conoscibile non sarebbe comunicabile perché neanche con il linguaggio
non riusciamo a rappresentarlo. Dominavano due tesi a quel tempo:
1. Tesi naturalistica
2. Tesi convenzionalista
La tesi naturalista sosteneva che le parole in qualche modo rispecchiassero gli
oggetti
Tesi convenzionalista pèsca e pésca – pescare e frutto e nessuno delle due si può
seguire.
Gorgia tesi convenzionalista.
La negazione radicale dell’essere da parte di Gorgia
Lo scetticismo gnoseologico = impossibilità di pensare e di conoscere
SOCRATE
Socrate fonda i suoi principi nei valori cioè la bellezza e l’ariethé cioè la virtù legata
al corpo
Socrate riprende la definizione di aristocratico nell’antica Grecia Kalos kai agatos –
Bello e Buono dove la bellezza è legata al corpo e il buono alle virtù. Socrate rovescia
le virtù e viene rappresentato come un Sileno (un essere mitologico simile a dei
Satiri, umani con aspetto animale ad esempio zoccoli, coda ecc.)
Con Socrate passiamo dall’apparenza all’interiorità dove l’apparenza è formata
dall’arte militare.
Di Socrate non abbiamo scritti ma informazioni dateci da Platone, suo allievo,
Senofonte il quale scrive i detti memoriali e la caricatura di Aristofane. Socrate era
un filosofo interessato alla politica, ha scoperto l’etica, la virtù portando quindi la
politica al centro. In fondo la morte di Socrate è l’enunciazione di un principio etico,
cioè io voglio essere giusto. L’affermazione di un principio metafisico non mi importa
di morire tanto ho un’altra vita più bella di questa, o un lungo sonno e quindi una
protesta politica e così ce la trasmette Socrate. Lui stesso disse ad un suo discepolo
che lo assisteva di donare un gallo ad Asclepio (dio della medicina). Socrate
sosteneva che la vita è una sorta di malattia e la morte rappresentava la
purificazione un po’ ricorda l’orfismo di Pitagora il quale afferma che l’anima è
rinchiusa nel corpo.
La Filosofia Socratica viene studiata dopo la sua morte e la individualizziamo
su 4 punti
- IDENTIFICAZIONE DEL SAPERE CON LA VIRTÙ
- PREDILEZIONE PER IL RAGIONAMENTO DEDUTTIVO
- INTERESSE PER L’ETICA
- SCOPERTA DEGLI UNIVERSALI
- NUOVA CONCEZIONE DELLA PSYCHE (l’identificazione della psyché con
‘anima-dàimon, crea i presupposti del rapporto anima/corpo con tutte le
implicazioni morali e religiose che comporta la portata di tale dottrina è
enorme se si pensa che è entrata stabilmente nel nostro linguaggio nella
nostra cultura.
Nel 399 a.C. viene condannato a morte accusato da Meleto, Anito e Licone per tre
accuse:
1) Socrate non crede agli dei tradizionali;
2) Socrate cerca di introdurre in Atene nuove divinità demoniache (minando così i
fondamenti della tradizione);
3) Socrate corrompe i giovani.
Dice Socrate è giusto essere processato da innocenti?
Nell’età classica tutto si sposta ad Atene sulla paidea, lui non ha scritto nulla perché
la scrittura fu introdotta con scetticismo dagli aristocratici. A quel tempo c’è ancora il
pensiero tragico di Eschilo ed Euripide
La riflessione critica= è più forte la tecnica o sono più forti le leggi della natura?
Tékne d’ananke s’astenesteràs makràb
DATE
469 a.C. - Nasce in Atene.
432-429 - Partecipa alla campagna militare di Potidea. (GUERRA DEL
PELOPONNESO)
424 - Partecipa alla campagna militare di Delio.
422 - Partecipa alla campagna militare di Anfipoli.
406 - Si oppone all'ingiusta condanna a morte degli strateghi della battaglia delle
Arginuse.
399 - Al principio dell'anno, accusato di irreligiosità e di corruzione dei giovani, è
processato ed è condannato a bere la cicuta.

Socrate partecipa a varie campagne militari come quella del 432-429, nel 406 ^
durante il governo dei 30 tiranni rifiutò di arrestare un cittadino. Era un personaggio
molto scomodo alla società.
Socrate sapeva di non sapere, si basava sull’oracolo che sentenziò dicendo “conosci
te stesso” e che il sapiente dell’oracolo dei sapienti era solo chi nulla sapeva perché
non si poneva davanti a sé stesso dei muri. Il non sapere rappresenta l’uomo,
l’oracolo dice che non c’è nessun che è sapiente + sapiente degli uomini. Socrate
dice che lui non credeva e non sapeva di non sapere a differenza di chi crede di
sapere ma non sa. Mette in dubbio tutto e prova a vedere se l’interlocutore crede di
sapere o sa. La sua ironia consiste ne dissimulare, nel confutare la propria
spiegazione da tutti. Solo attraverso la discussione si arriva alla realtà. Ha un
pensiero critico, laico e dignitoso. La maieutica è legata alla madre il quale ci era
molto legato. F delle domande sapendo di sapere, scavando dentro di noi perché la
verità è ancorata dentro di noi da sempre basta stimolarla attraverso le domande
per farla uscire.
Cos’è il coraggio? Per Socrate è un concetto universale-> coraggio in guerra
La definizione universale e i ragionamenti induttivi vengono citati da Aristotele ma
mai da Socrate
1. Dimostrazione che per Aristotele il pensiero di Socrate mirasse a
raccogliere tutti i casi particolari e ricavava la definizione
2. Raccolta dati o casi che crea la virtù è da quella da un'unica definizione
Non solo i coraggiosi in guerra ma tutti. Il coraggio e la virtù
Qual è la definizione di velocità? Correre, pensare, voci e si arriva alla conclusione di
fare tutto in poco tempo
Sapere e virtù dipendono dal prestigio sapere contro ignoranza eterna ed universali
sapere.
Socrate fonda la morale che sarebbe la dignità
Intellettualismo etico= la ricerca della verità non può essere disgiunta da una forte
prescrizione etica ma agire con consapevolezza non secondo le proprie preferenze.
I sofisti si fanno pagare per i loro insegnamenti invece Socrate esercita l’attività a
benefico della città

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