Hegel.
Scritti giovanili.
Il tema degli scritti giovanili è quello della rigenerazione morale
e religiosa dell’uomo, come base di una rigenerazione politica.
Capisaldi.
I capisaldi della loso a hegeliana sono tre:
Dialettica.
La dialettica di Hegel supera quella dicotomica aristotelica
perché consta di tre momenti:
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-Nel secondo momento, negativo razionale, subentra la ragione
con valenza negativa per creare un’opposizione. Questo è
necessario dato che ogni a ermazione sottintende una
negazione.
Fenomenologia.
È la storia romanzata della coscienza che si fa sapere assoluto.
- Coscienza:
- Certezza sensibile: è il momento più basso della
coscienza basata sulle percezioni sensoriali;
- Autocoscienza:
- Rapporto servo padrone: qui si esplicita la lotta
che l’autoscienza deve portare avanti per
riconoscersi diversa dalle altre. I protagonisti
sono coscienza servile e padronale. Il servo per
paura della morte a da la sua libertà al signore.
Grazie al suo servizio e all’autodisciplina che
viene col servizio si va incontro ad una
paradossale inversione di ruoli. Il servo
acquisisce autonomia mentre il padrone la perde.
Qua si riconosce l’importanza del lavoro come
fonte di grati cazione e graduale acquisizione di
libertà.
- Ragione:
- Osservativa: cerca nella realtà se stessa con
l’indagine naturale, leggi logiche psicologiche,
sionomica e frenologia. Delusa diventa attiva.
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KIERKEGAARD-CRISI.
-Possibilità. Con possibilità il losofo intende sia la possibilità di
succedere che di fallire. Qualunque possibilità include la minaccia
del nulla. Da qui deriva la gura del discepolo dell’angoscia
bloccato da questa paura.
CRITICA ALL’HEGELISMO.
Kierkegaard critica Hegel per aver ridotto l’uomo ad animale,
elevando il singolo sull’universale. Non esisterà quindi alcuna
osservazione oggettiva, ma solo osservazioni soggettive. La verità
è dunque il modo con cui l’uomo rende le verità proprie, con la sua
mente. Per Kierkegaard quando in Hegel il soggetto pensa
all’assoluto diventando assoluto perde della sua singolarità e
quindi della sua capacità di pensare in quanto essere pensante,
annullando se stesso. Annullando se stesso l’uomo in Hegel si
sottrae dalla vita religiosa privandosi della facoltà di scegliere.
Interpreterà la storia come il farsi incerto e privo di garanzie
dell’individuo.
-La vita etica è rappresentata dal marito che vive con piacere per
lavorare. Il marito lavora e lavorando conosce altre persone mentre
guadagna, realizzando i suoi obbiettivi di vita.
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-Lo stadio religioso è incarnato da Abramo. L’ordine divino di
uccidere il glio sospende totalmente l’azione e la volontà del
principio morale. L’uomo religioso sceglie di seguire i comandi
divini anche se vanno contro la propria legge morale. Da ciò deriva
il carattere incerto della vita religiosa, che porta a solitudine e
angoscia in quanto l’uomo non può sapere di essere o meno
l’eletto, sarà quindi in costante dubbio. Questo paradosso è Cristo
che fatto uomo si deve far riconoscere Dio dagli uomini che di fatti
non lo accetteranno come tale.
FEUERBACH-CRISI.
Per il losofo l’idealismo non regge in quanto il soggetto non può
essere predicato ma solo soggetto. Non può quindi essere
l’astratto ciò che pensa il concreto, ma il concerto che pensa
l’astratto. È quindi un materialista.
SCHOPENHAUER-CRISI.
Arthur Schopenhauer, contemporaneo di Hegel, rigetta la visione
panlogistica di quest’ultimo, fermo sostenitore del reale visto come
razionale, fondando l’irrazionalismo moderno. Schopenhauer
riprende la visione del mondo Kantiana, ammettendo la presenza
del fenomeno (ciò che appare) e del noumeno (ciò che posso
pensare, ma mai conoscere).
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Per Kant il fenomeno è l’oggetto di conoscenza, conoscibile
tramite le forme a priori che sono spazio e tempo per la sensibilità
e le 12 categorie per l’intelletto. Per Schopenhauer il fenomeno,
invece, è il sogno ovvero mera parvenza ed illusione avvolto dal
“velo di Maya”. Il noumeno in Schopenhauer sarà conoscibile solo
tramite un esame introspettivo che condurrà alla voglia di vivere
analoga in tutti gli esseri viventi. Il problema nella loso a di
Schopenhauer sarà il noumeno che condurrà alla volontà di vivere.
Karl Marx-LAVORO.
Marx è un losofo tedesco di formazione Hegeliana. Egli
confuta la loso a hegeliana, vista dal padre della prassi come
la misti cazione del reale. Non accetta la funzione
Altra critica del losofo è rivolta allo stato liberale composta da:
società civile e stato. Per meglio dire la società civile è il regno
delle ingiustizie, mentre lo stato è il mondo dell’uguaglianza
civile. Tuttavia questa struttura è fallace in quanto non è
possibile a ermare l’uguaglianza dinanzi allo stato tra individui
se prima quest’ultima non è presente nella società civile. In
altre parole in assenza di uguaglianza sociale è giusto che non
vi sia uguaglianza anche dinanzi la legge.
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Il Capitale.
Opera di Marx, si apre con la divisione della merce e del suo
valore. Egli distingue valore d’uso, determinato dalla qualità del
bene in base alla funzione che svolge, e valore di scambio,
indicato dalla quantità di tempo e manodopera impiegati per la
fabbricazione del bene. È quindi impensabile il baratto tra
merci, in quanto renderebbero il lavoro e il tempo speso nella
sua produzione feccia. È impensabile scambiare un bene per il
quale è stata impiegata una notevole manodopera con uno per
la quale ve ne è stata impiegata meno.
Bergson-TEMPO.
A seguito della nascita del positivismo, si va a con gurare una
corrente loso ca denominata “anti-positivismo”, e di
conseguenza la nascita dello spiritualismo. Gli anti-positivisti
criticano l’assoluta e unica verità dei positivisti, i quali credono
che i soli fatti naturali siano l’unica realtà esistente.
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Il tempo.
Bergson propone un’analisi del tempo piuttosto originale.
Critica ad Einstein.
Einstein il quale aveva approfondito il problema della
simultaneità concludendo che essa è sempre relativa a un
sistema di riferimento, viene criticato dallo stesso Bergson.