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Hegel 2 : la Fenomenologia

dello spirito
La storia romanzata dello Spirito.
La storia dello Spirito come processo di acquisizione di consapevolezza
della coscienza.
Si tratta della singola coscienza, ma anche di tutte le coscienze
•È storia della singola coscienza: ripercorre le tappe della coscienza verso l’Assoluto.
L’Assoluto si manifesta nella coscienza. Dalla coscienza comune si passa, attraverso una
serie di tappe che servono a superare le finitudini dell’io empirico, all’Io trascendentale

•È storia dello Spirito che appare a partire dall’io empirico attraverso le differenti tappe

•Quindi anche storia dell’umanità: ripercorre le tappe dell’umanità verso una forma di consapevolezza maggiore, fino
all’età contemporanea.

•È un progetto di vita che risponde ai momenti dialettici: tesi, antitesi e sintesi


•Il termine deriva da fenomeno: è la manifestazione dello Spirito nelle sue tappe/momenti/figure
Fenomenologia dello spirito
• Coscienza: consapevolezza di un oggetto
Concepito come fuori di sé e determinato
• Autocoscienza: la coscienza riconosce la sua funzione,
l’oggetto esiste solo perché è essa stessa a dare un significato/senso
• Ragione: certezza di essere ogni realtà, acquisizione dell’unità di pensiero ed essere
Coscienza: consapevolezza
di qualcosa d’altro

• La coscienza è sempre opposizione tra soggetto e oggetto,


attraverso la mediazione, questa opposizione viene superata
• Certezza sensibile: certezza dell’oggetto singolo, del
«questo» nel qui ed ora della situazione.
Quindi il <<questo>> non può non essere colto nella trama
degli altri <<questi>> e a prescindere dagli universali spazio e
tempo e, in ultima istanza, a prescindere dalle categorie. Si
passa dunque al momento della…
• Percezione: il soggetto comprende che il questo qui, il qui ed
ora ha senso solo nella determinazione di senso che è esso
stesso a dare, nell’unità che riferita a noi stessi.
• Intelletto : la coscienza inserisce le percezioni in una rete di
rapporti dotati di senso, rispondenti a leggi. È il momento
della scienza moderna che però non ha ancora raggiunto la
verità.
Autocoscienza
• Il soggetto ha consapevolezza di sé, della sua propria esistenza, ma ha bisogno di essere riconosciuto
come soggetto dall’altro uomo. Da qui nasce la figura del Servo-padrone, che esprime il conflitto in cui
ogni contendente deve lottare per ottenere il riconoscimento di sé e la libertà. Il padrone vince la lotta e
domina l’altro. Il servo, per paura della morte, rinuncia alla sua indipendenza e viene ridotto al rango di
cosa
• Il padrone, però, comincia a diventare dipendente dal lavoro del servo. Il servo, reprimendo i suoi istinti
naturali e lavorando per la trasformazione delle cose materiali, diventa consapevole del suo valore.si
passa così, allo Stoicismo/scetticismo. Stoicismo: affermazione della libertà della coscienza rispetto alle
cose esterne, l’io si riconosce come superiore alle cose che diventano per lui indifferenti, si mostra
una libertà astratta. L’atteggiamento di distacco dal mondo si trasforma in una negazione del mondo:
scetticismo, negazione del valore del pensiero ma pensa (scissione, autocontraddizione)
• La scissione conduce alla Coscienza infelice (Cristianesimo medievale): l’io si sdoppia, si percepisce
come qualcosa di limitato, inadeguato rispetto all’Altro (Dio trascendente).il divino sfugge, la tomba di
Cristo è vuota. Preghiera e devozione (pensare musicale), attività e umiliazione portano l’uomo a
interiorizzare il concetto di divino (dal Medioevo al Rinascimento)
Quindi dalla coscienza infelice è possibile
passare alla Ragione
• Ragione osservativa. La ragione inizia a cercare, cerca sé stessa nel mondo e
si rivolge alla natura (empirismo rinascimentale), trova le leggi
• L’unità con il mondo non è data, deve essere attuata : Ragione attiva. la ragione
produce sé stessa iniziando dal godimento e facendo esperienza del destino,
passando per la lotta indifesa dei propri ideali (la legge del cuore e il delirio della
presunzione) ma qui entra in conflitto con gli altri e , sintesi, tenta di moralizzare
il mondo ma fallisce perché non ha capito che non deve imporre un dover essere
ma è essa stessa l’essere
• Individualità in sé e per sé: tesi, regno animale dello spirito e inganno (la
ragione smette di tentare di moralizzare il mondo e di dedica al perfezionamento
della sua sfera, ai suoi compiti). Antitesi: la ragione si dichiara universalmente
legislatrice ma entra in contraddizione con sé stessa e quindi, sintesi, diventa
ragione esaminatrice delle leggi. Si pone cioè al di sopra delle sue stesse leggi
Restando fermi dal punto di vista dell’individuo non si potrà mai raggiungere
La seconda parte della fenomenologia
l’universale. Solo la ragione reale può farlo: lo stato/spirito. È necessario lo stato per
dare contenuto alle nostre leggi etiche, per attuarle. Essere uomini significa
riconoscersi nella realtà a cui apparteniamo

• Tesi, Lo spirito :
- spirito etico (la bella eticità greca) si vive in armonia perché l’uomo è cittadino,
contraddizione Antigone (collisione tra individuo e stato)
- spirito alienato nella cultura (la conquista della libertà soggettiva fino all’Illuminismo e
al Romanticismo) rifugio nell’interiorità , stato visto come nemico da contenere come
in Locke, la ragione che pretende di criticare tutto fino alla Rivoluzione francese fino a
negare sé stessa con il Terrore
- spirito morale (eticità moderna) riconquistata l’armonia tra stato e individuo nella
nazione ottocentesca, senso di appartenenza
• Antitesi, Religione. l’uomo vede l’assoluto come altro da sé
• Sintesi, Sapere assoluto /filosofia. L’uomo si riconosce come spirito, ha coscienza di
essere spirito

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